ESERCIZI SUL CAPITOLO Dinamica 1 PRIMA LEX 2 ESERCIZIO PL1 Molti passeggeri d'automobili hanno subito gravi lesioni al collo quando la loro vettura ferma per esempio ad un semaforo è stata tamponata violentemente da un’altra automobile. Perché? Che cosa si è fatto per evitare tali lesioni? 3 ESERCIZIO PL1 Supponiamo che i passeggeri sono fermi sull’auto. Durante il tamponamento, una forza è applicata al veicolo e lo scaglia in avanti. Anche il sedile subisce lo stesso effetto e con esso il busto del passeggero che vi è seduto. La forza accelerante non può però agire sulla testa del passeggero. La testa, per inerzia, continua a restare ferma. Mentre l’auto, il sedile e il busto sono scagliati in avanti, la testa per restare ferma, ruota all’indietro provocando quasi sempre la rottura della base cranica. I poggiatesta sono la contromisura introdotta per evitare tali lesioni. 4 ESERCIZIO PL2 Un esperimento da giocolieri consiste nel levare in modo molto rapido una tovaglia da un tavolo apparecchiato senza che le stoviglie si spostino in modo apprezzabile. Perché ciò è possibile? Se invece si toglie la tovaglia lentamente questa porta con se tutti gli oggetti appoggiati sopra. Perché? 5 ESERCIZIO PL2 All’inizio sia la tovaglia che le vettovaglie si trovano in uno stato di quiete. Durante la levata rapida della tovaglia una forza gli fa cambiare velocità. La forza accelerante non agisce sulle vettovaglie se non attraverso l'attrito; perciò esse continuano a rimanere ferme per inerzia. Se invece la forza applicata è molto debole, l’attrito è abbastanza intenso da permettere di comunicare agli oggetti sopra la tovaglia la forza applicata. 6 ESERCIZIO PL3 Perché per assicurare la testa del martello al manico battiamo quest'ultimo contro il banco da lavoro? Sfruttando l'inerzia della parte metallica del martello, questa ultima, quando il manico rallenta bruscamente colpendo il tavolo, continua a scendere per inerzia incastrandosi ancora di più sul manico che, solitamente, ha una forma leggermente conica. 7 ESERCIZIO PL4 In base al principio d'inerzia non è necessario applicare una forza per conservare in moto un corpo. Perché allora occorre tenere acceso il motore dell'auto per mantenerla in moto anche se la strada e pianeggiante? Non esiste una sola situazione, nella vita quotidiana, dove non siano presenti forze di attrito che si oppongono al moto dei corpi. Anche in questo caso la spinta del motore serve a controbilanciare i vari attriti sul e nel veicolo nel suo procedere. 8 ESERCIZIO PL5 Un lanciatore di coltelli è su un carrello che si muove con velocità costante. Egli lancia verso l'alto un coltello lungo la verticale passante per il suo capo. Nella ricaduta il coltello 1. 2. 3. Colpirà l'uomo? Si conficcherà sul pianale del carrello davanti all'uomo? Si conficcherà dietro l'uomo? Giustifica la risposta. 9 ESERCIZIO PL5 Il coltello colpirà l'uomo se si trascurano gli attriti. Infatti, per il primo principio il coltello avrà una velocità variabile in verticale ma, per inerzia, manterrà costante quella nella direzione e verso del moto del carrello. Se invece, siamo alla presenza dell'attrito dell'aria il coltello ricadrà alle spalle del lanciatore 10 ESERCIZIO PL6 Se un uomo misurasse il proprio peso su di una bilancia che si trova all’interno di un ascensore in salita o in discesa l’indicazione della bilancia non cambierebbe. Perché? Il primo principio della dinamica mette in evidenza l'equivalenza tra uno stato di quiete e di moto rettilineo uniforme. Questo significa pure che il valore delle forze non cambia se il corpo è fermo oppure si muove di moto rettilineo uniforme. 11 ESERCIZIO PL7 Lewis Carrol, l'autore del libro Alice nel paese delle meraviglie propose il seguente quesito: Una scimmia è aggrappata all‘estremità di una fune di una carrucola. All'altra estremità della fune è appeso un carico il cui peso equilibra quello della scimmia. La scimmia si arrampica sulla fune per spostarsi in alto; cosa succede al carico? 12 ESERCIZIO PL7 Il carico si sposta verso l'alto. La fune scorre sotto le zampe della scimmia. Il sistema carico–scimmia-fune è isolato perchè la risultante delle forze esterne agenti su di esse è nullo. Ne consegue che il centro di massa del sistema deve rimanere fermo. Supponiamo che inizialmente carico e scimmia si trovino alla stessa quota e che la massa della fune sia trascurabile rispetto alle altre. Se per effetto dell'arrampicarsi della scimmia la fune scorre scende sotto le sue zampe ed il carico sale rispetto alla posizione iniziale, affinché il centro di massa del sistema resti fisso la posizione della scimmia deve abbassarsi rispetto a quella iniziale. 13 ESERCIZIO PL8 C'è un modo infallibile per distinguere un uovo sodo da uno crudo senza ricorrere ad agitarle o addirittura a romperle. Basta appoggiarle su un piano e farle roteare attorno ad un'asse verticale (vedi figura). Arreatto stando istantaneamente la rotazione e lasciandole poi libere, accade che uno delle due uova riprende liberamente a ruotare, mentre l'altro resta fermo. Quale dei due continua a ruotare? Perchè uno e l'altro no? Giustifica la risposta 14 ESERCIZIO PL8 L'uovo che riprende a ruotare è quello crudo. Come si sa il guscio di un uovo crudo contiene il tuorlo e l'albume che hanno una struttura di un liquido viscoso. L'arresto istantaneo del guscio non frena il moto interno del liquido che, per attrito, trascina il guscio a riprendere il moto non appena l'uovo viene lasciato libero. L'uovo sodo invece si comporta come un corpo rigido. Tutte le parti sono rigidamente interconnesse; il frenamento del guscio arresta anche il suo contenuto. 15 ESERCIZIO PL9 Un aereo di massa m = 25 × 103 kg viaggia orizzontalmente a velocità costante (in modulo, direzione e verso). Quanto vale la forza totale agente sull’aereo? Come cambierebbe la risposta se l’aereo stesse decollando con un’inclinazione di 30° rispetto all’orizzontale? Giustifica la risposta. La forza totale è zero per il primo principio, poiché l'aereo procede a velocità costante. La risposta non cambia durante il decollo per lo stesso motivo. 16 SECONDA LEX 17 ESERCIZIO SL1 Indicare quali delle seguenti affermazioni sulla massa inerziale di un corpo sono vere o false. d. Dipende dal sistema di riferimento. F F V F e. È una misura della quantità di materia contenuta nel corpo. V a. Dipende dal pianeta dove si trova. b. Dipende dalla forma del corpo. c. È una grandezza additiva. 18 ESERCIZIO SL2 Indicare quali delle seguenti affermazioni sono vere o false. a. Se su di un corpo non agiscono forze, esso non accelera. b. Se un corpo non accelera non possono esistere forze che agiscono su di esso. c. Il moto di un corpo è sempre nel verso della forza risultante. d. Poiché una piuma e una biglia di ferro cadono con la stessa accelerazione nel vuoto, anche la forza che agisce su di essi deve essere la stessa. e. Se due corpi cadono nel vuoto con la stessa accelerazione, allora la massa è la stessa. V F F F F 19 ESERCIZIO SL3 Una forza F agisce su di un corpo di 100 kg il quale accelera con a = 12 m/s2. Calcola l'intensità della forza. F = m ⋅ a = 100 kg ⋅ 12 m/s 2 = 1200 N 20 ESERCIZIO SL4 È maggiore l'accelerazione di un corpo di massa 26,5 kg spinto da una forza di 108 N, oppure quella di un corpo di massa 3,2 kg spinto da una forza di 12,7 N? 108N N a1 = = 4,075 26 ,5kg kg F F = m⋅a → a = = 12,7 N N m a2 = = 3,969 3,2kg kg 21 ESERCIZIO SL5 Una forza di intensità pari a 35 N, agisce su di una pallina di 5 kg in quiete a) Qual è l'accelerazione della pallina? b) Qual è la sua velocità dopo 4 secondi? c) Quanto spazio ha percorso dopo questo tempo? 22 ESERCIZIO SL5 a) F 35N N a= = =7 = 7 m2 m 5kg kg s b) m m v f = vi + at = 0 + 7 2/ ⋅ 4 s = 28 s s c) 1 2 1 m m 2 x(t ) = at = ⋅ 7 2 ( 4 s ) = 3,5 2 ⋅16 s 2 = 56 m 2 2 s s 23 ESERCIZIO SL6 Con una forza di 0,027 N accelero un corpo di 9000 kg di massa da fermo fino a raggiungere la velocità di 126 km/h. Quanto tempo è necessario? F 0,027 N −6 m F = m⋅a ⇒ a = = = 3 × 10 2 s m 9' 000 kg v f = vi + at ⇒ t= v f − vi a = (126 : 3, 6 ) ms 3 ×10−6 m2 s = 11, 7 ×106 s ≅ 135 giorni 24 ESERCIZIO SL7 Una forza di 30 N è applicata orizzontalmente a un oggetto di massa 3 kg. Calcola l'accelerazione: a) Sulla Terra. b) Sulla Luna, dove il peso è 6 volte più piccolo che sulla Terra. c) Nello spazio interstellare dove il peso è zero. La grandezza che entra nella seconda legge della dinamica, è la massa non il peso. Di conseguenza l'accelerazione è identica per i tre casi e cioè: . F 30 N F = m⋅a ⇒ a = = = 10 m2 s m 3 kg 25 Sotto l'azione di una forza costante, un corpo di massa m = 50 kg percorre un certo spazio il cui andamento in funzione del tempo è descritto nella figura accanto. Determinare il valore della forza. Posizione in m ESERCIZIO SL8 y 5 t in s 2 ⋅10 m m ⇒ a= 2 = = 0,8 2 2 t 25 s s m F = ma = 50 kg ⋅ 0,8 2 = 40 N s 1 2 x f = at 2 2x f 26 ESERCIZIO SL9 Un oggetto di 2 kg, inizialmente in quiete, è sottoposto contemporaneamente a due forze. La prima verso destra di 6 N, la seconda verso sinistra di 4 N. Calcola l'accelerazione del corpo. r F2 maris = F1 − F2 r F1 + m F1 − F2 6 N − 4 N ⇒ a= = =1 2 m 2 kg ⋅ s 27 ESERCIZIO SL10 Un oggetto di 2 kg è sottoposto contemporaneamente a tre forze orizzontali: la prima verso destra di 4 N, la seconda verso sinistra di 6 N e una terza di verso sconosciuto. Sapendo che il corpo ha un’accelerazione verso destra di 2 m/s2, calcola il valore della forza mancante. maris = F1 − F2 + F3 + m ⇒ F3 = maris − F1 + F2 = 2 kg ⋅ 2 2 − 4 N + 6 N = 6 N s 28 ESERCIZIO SL11 Un oggetto di 2 kg è sottoposto contemporaneamente a tre forze orizzontali: la prima verso destra di 4 N, la seconda verso sinistra di 6 N e una terza di verso sconosciuto. Sapendo che il corpo accelera verso sinistra e che in 10 s percorre 100 m, partendo da fermo, calcola il valore della forza mancante. maris = F1 − F2 + F3 29 ESERCIZIO SL11 r F3 r F2 r F1 + 1 2 x = at 2 2 x 200 m m ⇒ a= 2 = =2 2 2 t 100 s s −maris = F1 − F2 + F3 m F3 = −maris − F1 + F2 = −2 kg ⋅ 2 2 − 4 N + 6 N = −2 N s 30 ESERCIZIO SL12 Un blocco di 500 kg è tirato con fune con una forza di 1'500 N. Si calcoli l'intensità dell'accelerazione del blocchetto se a) la forza d'attrito è nulla, b) se l'attrito corrisponde a 700 N. 31 ESERCIZIO SL12 r FA r F + a) maris = F1 − F2 b) maris = FF − FA F 1' 500 N ⇒ a1 = = = 3 m2 s m 500 kg FF − FA 1' 500 N − 700 N 800 N ⇒ a2 = = = = 1,6 m2 s m 500 kg 500 kg 32 TERZA LEX 33 r r A = FP → S ESERCIZIO TL1 Disegna le forze agenti, quando la stecca da biliardo colpisce la pallina. r r R = FPallina→Stecca r r A = FStecca→ Pallina 34 r r A = FP → S ESERCIZIO TL2 Due molle sono agganciate tra loro come indicato nella figura e subiscono degli allungamenti diversi. Disegna tutte le forze (orizzontali) e identifica le coppie di forze azione reazione. r r r r r FP → m1 Fm1 → P Fm2 → m1 Fm1 → m 2 Fm1 r Fext 35 r r A = FP → S ESERCIZIO TL3 L'affermazione del ragazzo della figura accanto è corretta? Giustifica la risposta Per il principio d'azione reazione alla forza esercitata dal ragazzo sulla parete corrisponde una forza uguale, in direzione e modulo, ma di verso contrario da parte della parete sul ragazzo. Quindi la parete sta "spingendo" il ragazzo. 36 r r A = FP → S ESERCIZIO TL4 Due dinamometri sono agganciati come nella figura. Quello a sinistra ha una scala di 1 N/cm mentre quello a destra di 2 N/cm. Se quello di sinistra indica il valore di 5 N, quanto indicherà quello a destra? Di quanto si allungano? Allungamento: 5 cm Allungamento: 2,5 cm Forza indicata: 5 N Forza indicata: 5 N 37 ESERCIZIO TL5 Perché è pericoloso saltare da una barca al molo di un porto se la barca non è saldamente legata? Per il principio di azione-reazione, per saltare sulla banchina devo esercitare una forza sulla barca. Se questa non è legata o ha una massa non troppo grande rispetto a quella del passeggero, essa tenderà ad allontanarsi dal molo sotto l’effetto della spinta e c’è quindi il pericolo di fare un salto troppo corto. 38 ESERCIZIO TL6 Siamo all'esterno nello spazio a fare la guardia ad una base spaziale. Stiamo galleggiando nel vuoto, quando improvvisamente scorgiamo un nemico mal intenzionato. Imbracciamo il mitra spaziale e cominciamo a sparare. A questo punto, però, scopriamo che è stato un grave errore sparare. Perché? Per il principio di azione-reazione il fucile e noi con lui subiremo un’accelerazione in verso opposto lanciandoci nello spazio. 39 ESERCIZIO TL7 Indicare quali delle seguenti affermazioni sono vere o false. a. Le forze del tipo azione−reazione non agiscono mai sullo stesso corpo. b. L'azione è uguale alla reazione solo se i corpi non accelerano. c. L'azione è uguale alla reazione soltanto se le velocità sono costanti. d. Nel caso di un oggetto che cade sulla Terra per il principio d'azione−reazione anche la Terra accelera verso l'oggetto. e. L'azione non è uguale alla reazione nei casi delle orbite dei corpi celesti. V F F V F 40 SECONDA E TERZA LEX 41 ESERCIZIO STL1 Due biglie A e B si scontrano centralmente. Sapendo che la biglia A ha una massa 5 volte maggiore di quella di B, determina il rapporto aA/aB. Per il secondo principio: FA→ B = mA a A = 5mB a A FB → A = mB aB Per il terzo principio: FA→ B = FB → A ⇒ 5amB a A = mB aB ⇒ aA 1 = aB 5 42 ESERCIZIO STL2 Un proiettile di 10,18 g di massa è accelerato, in una canna di fucile, di 450 m/s2. Calcola l’accelerazione subita dal fucile sapendo che ha una massa di 5,6 kg. Per il secondo principio: Fproiettile = m proiettile ⋅ a proiettile = 0,01018 kg ⋅ 450 m2 = 4,58 N s Per il terzo principio: ⇒ a fucile = Fproiettile = Ffucile = m fucile ⋅ a fucile Fproiettile m fucile 4,581N = = 0,8179 m2 5, 6 kg s 43 ESERCIZIO STL3 Per sapere perché vediamo un sasso cadere verso la Terra, ma non la Terra "cadere" verso il sasso risolvi questo problema. Considera un si-stema formato dalla Terra e da un corpo di massa 1 kg. Il corpo è lasciato cadere liberamente da un metro di altezza verso la superficie della Terra. Sapendo che la massa della Terra è mT = 6 x 1024 kg calcola a) L'accelerazione impressa alla Terra da questa interazione; b) Il tempo necessario alla Terra per spostarsi verso il sasso di 1 m. 44 ESERCIZIO STL3 III o P = moggetto ⋅ g oggetto = FTerra esercita sull' oggetto = a) = Foggetto esercita sulla Terra = mTerra ⋅ aTerra ⇒ aTerra = b) moggetto g oggetto mTerra 1 2 x( t ) = at 2 = 2x( t ) t= = a ⇒ 2m 1,635 × 10 −24 9,81 N −24 m = = 1,635 × 10 24 6 × 10 kg s2 m s2 = 1,106 × 1012 s ≅ 35'000 anni 45 ESERCIZIO STL4 Fr − FA = ( mB1 + mr ) ⋅ aB1 a) ⇒ aTerra b) Fr − FA 9,81 N −24 m = = = 1,635 × 10 24 s2 ( mB1 + mr ) 6 × 10 kg 1 2 x( t ) = at 2 = 2x( t ) t= = a ⇒ 2m 1,635 × 10 −24 m s2 = 1,106 × 1012 s ≅ 35'000 anni 46 QUANTITÀ DI MOTO 47 ESERCIZIO QM1 La fisica afferma categoricamente che il terzo principio della dinamica è sempre valido. Perché, allora, non siamo disposti a dare una forte pedata ad una sfera di ferro di 1 kg mentre ad un pallone della stessa massa sì malgrado che la reazione sul nostro piede non cambia? 48 ESERCIZIO QM1 •La risposta sta nella durata della forza. Dando una pedata al pallone a causa della sua progressiva deformazione fa in modo che la forza applicata si “spande” su di un tempo relativamente lungo. La forza applicata è piccola per molto tempo e di conseguenza anche la reazione sul piede è piccola per un tempo lungo. Quando invece si colpisce una sfera rigida, poiché la deformazione del ferro è praticamente nulla, la forza applicata diventa molto intensa per poco tempo. È questa intensità che fa sì che si arrischia di farsi molto male in questa circostanza. 49 r r A = FP → S ESERCIZIO QM2 Un ragazzo di massa m1 = 50 kg corre su di una banchina a velocità costante v0 = 3 m/s. All'estremità della banchina è fermo un carrello di massa m2 = 100 Kg. Il ragazzo salta su di esso e, dopo un breve scivolamento, si ferma rispetto al carrello. Supponendo trascurabile l'attrito tra il carrello ed il terreno, si determini La velocità finale assunta dal carrello wf: Applichiamo il principio della conservazione della quantità di moto m1v0 50 m m = ⋅3 = 1 m1v0 = ( m1 + m2 ) v f w f = m1 + m2 50 + 100 s s 50 FINE 51 MASSA VOLUMICA 52 ESERCIZIO MV1 È più denso un liquido di massa 5 kg e volume 5,5 dm3, oppure un altro di massa 7 g e con volume 8 cm3? m1 5 kg kg ρ1= = =0,9091 3 3 V1 5,5 dm dm m2 0,007 kg kg ρ2= = =0,876 3 3 V2 0,008 dm dm 53 ESERCIZIO MV2 Un corpo di 4800 mm3 ha una massa di 1,2 hg. Calcola la densità in kg/m3 e in g/cm3. m 0,12 kg kg ρ= = = 25'000 3 = -6 3 V 4,8 × 10 m m 1000 g g = 25'000 = 25 3 3 1'000'000 cm cm 54 ESERCIZIO MV3 Un corpo di 4800 mm3 ha una densità di 7,2 kg/dm3. Si determini la massa. m ρ= V kg 3 ⇒ m = ρV ≅ 1,29 3 ⋅ 200 m ≅ 260 kg m 55 ESERCIZIO MV4 Usando la tabella delle densità scopri di quale sostanza è fatto un oggetto il cui peso è di 7,3248N con un volume di 300 cm3. m ρ= V kg 3 ⇒ m = ρV ≅ 1,29 3 ⋅ 200 m ≅ 260 kg m 56 L’EQUILIBRIO DELLE FORZE 57 ESERCIZIO EF1 Un peso di 100 g è collegato ad un dinamometro come nella figura. Quale valore indicherà approssimamene il dinamometro: 2, 1 oppure 0 N? ? 100 g Il valore indicato dal dinamometro è di 1 N. 58 ESERCIZIO EF2 Due pesi da 100 g sono collegati ad un dinamometro come nella figura. Quale valore indicherà approssimamene il dinamometro: 2, 1 oppure 0 N? ? 100 g 100 g Il valore indicato dal dinamometro è di 1 N. 59 MASSA VOLUMICA 60 ESERCIZIO STL4 + Su di un lago, un ragazzo di massa mr = 65 kg in piedi su di una barca di mB1 = 135 kg tira, con una forza costante di Fr = 205 N, una corda che è legata ad una seconda barca di massa mB2 = 142 kg con un carico di mc = 235 kg. Sapendo che gisce una forze di attrito pari a Fr = 175 N Calcola: a) L’accelerazione d'entrambe le barche; b) La loro velocità al momento dell’impatto se la loro distanza iniziale era dei 5 m. 61 ESERCIZIO MV1 È più denso un liquido di massa 5 kg e volume 5,5 dm3, oppure un altro di massa 7 g e con volume 8 cm3? m1 5 kg kg ρ1= = =0,9091 3 3 V1 5,5 dm dm m2 0,007 kg kg ρ2= = =0,876 3 3 V2 0,008 dm dm 62 ESERCIZIO MV2 Un corpo di 4800 mm3 ha una massa di 1,2 hg. Calcola la densità in kg/m3 e in g/cm3. m 0,12 kg kg ρ= = = 25'000 3 = -6 3 V 4,8 × 10 m m 1000 g g = 25'000 = 25 3 3 1'000'000 cm cm 63 ESERCIZIO MV3 Un corpo di 4800 mm3 ha una densità di 7,2 kg/dm3. Si determini la massa. m ρ= V kg 3 ⇒ m = ρV ≅ 1,29 3 ⋅ 200 m ≅ 260 kg m 64 ESERCIZIO MV4 Usando la tabella delle densità scopri di quale sostanza è fatto un oggetto il cui peso è di 7,3248N con un volume di 300 cm3. m ρ= V kg 3 ⇒ m = ρV ≅ 1,29 3 ⋅ 200 m ≅ 260 kg m 65