Psicologia dello sviluppo e dell’educazione Prof. Caterina Fiorilli [email protected] Lezione 1 Metodo di lavoro Lezioni frontali Lavori individuali e di gruppo in aula (esercitazioni) Lavori di gruppo a casa (da 3 a 5 persone) su temi assegnati ed esposti in aula Seminari con esperti Seminari in piccoli gruppi su temi specifici (II semestre) Studiare l’infanzia Prime ricerche scientifiche sullo sviluppo psicologico: fine Ottocento 4 Studiare l’infanzia Prime ricerche scientifiche sullo sviluppo psicologico: fine Ottocento Perché questo ritardo?: illusione di conoscere la psicologia dello sviluppo Gli errori di valutazione 5 Gli errori di valutazione A che età un bambino è in grado 1. Di imitare le espressioni del volto umano 2. Di distinguere due forme diverse al tatto 3. Di distinguere due forme diverse e mostrare preferenza per l’una o per l’altra 4. Di riconosce la sua immagine riflessa in uno specchio 5. Di percepire la profondità 6 1 7 2 8 3 9 Riconoscimento di sè 4 http://www.youtube.com/watch?NR=1&v=k_Lgg2D4kM&feature=endscreen http://www.youtube.com/watch?v=cTP01Wbsh0E&feature=related 5 11 Quali sono a tuo parere le principali conseguenze degli “errori di valutazione” sul piano: 1. della ricerca scientifica 2. sul piano delle rappresentazioni dell'infanzia Rappresentazioni dell’infanzia nel corso del tempo Immagini dell’infanzia e del bambino: • I bambini sono piuttosto ciò che noi adulti scegliamo di vedere • I bambini sembrano essere principalmente i prodotti della nostra immaginazione (Koops, 2003; 1996) 13 Cimabue (1230) 14 Crivelli (1450) 15 Sofonisba (1550) 16 Van Dyck (1600) 17 Velazquez (1600) 18 Rubens (1600) 19 Arcimboldo (1870) 20 Cassat (1880) 21 Cassat (1880) 22 Alexander (1910) 23 Picasso (1921) 24 Dickinson (1930) 25 Come è cambiata la rappresentazione del bambino nel tempo ? Fattezze del bambino Postura del bambino Abbigliamento del bambino Interazione madre-bambino Concezioni della maternità Concezioni della paternità 26 27 Come è cambiata la rappresentazione del bambino nel tempo ? Senso comune nell’interpretazione dello sviluppo infantile: • punto di vista adultocentrico • utilizzo dei ricordi • raccolta di informazioni attraverso il resoconto verbale • raccolta informazioni attraverso l’osservazione spontanea e non sistematica • Visione del bambino ‘senza identità’ e quindi ‘senza diritti’ • Visione della maternità in termini di abnegazione e senza conflitti • …. 29 Come è cambiata la rappresentazione del bambino nel tempo ? Per comprendere la psicologia dello sviluppo contemporanea è necessario tenere presente le sue origini Abbiamo assistito nel corso del tempo ad una evoluzione dei modelli esplicativi dello sviluppo Tale evoluzione è da attribuire proprio alle diverse concezioni del bambino, del suo sviluppo e della relazione madre-bambino 30 Come è cambiata la rappresentazione del bambino nel tempo ? Dal punto di vista storico e sociale, quali eventi hanno concorso a modificare la visione dell’infanzia da: Adultocentrica e Negata A Bambinocentrica e Riconosciuta ? 31 Come è cambiata la rappresentazione del bambino nel tempo ? l l l l Mortalità infantile Rivoluzione industriale Istruzione … Come è cambiata la rappresentazione del bambino nel tempo ? Mortalità infantile: • XVII sec.: a Tolosa 10-17% neonati abbandonati alla nascita (dati certi) • Nelle aree povere si arriva al 40% • XIX sec.: • a Parigi 1 neonato su 5 • A Firenze dal 14 al 43% • A Milano dal 16 al 25% Come è cambiata la rappresentazione del bambino nel tempo ? Mortalità infantile: • Abbandoni da genitori di classi povere • Abbandoni fino ai due anni anche da parte di classi agiate (balia) Come è cambiata la rappresentazione del bambino nel tempo ? Rivoluzione industriale: 1870: Europa Occidentale e America: 1/3 della forza lavoro è fatta da bambini 1929: Grande Depressione in America Roosvelt istituisce l’obbligo di istruzione secondaria Come è cambiata la rappresentazione del bambino nel tempo ? Istruzione: • Fine del XIX sec.: in Europa occidentale e negli Stati Uniti d’America diventa obbligatoria l’istruzione elementare E in Italia? Come è cambiata la rappresentazione del bambino nel tempo ? Istruzione in Italia: • Legge Casati del 1859: istituisce il principio di obbligatorietà e gratuità dell’istruzione elementare • Nel 1871: ancora il 70% della popolazione è analfabeta • Riforma Gentile del 1923: • • • • Estensione obbligo scolastico fino ai 14 anni di età Istituzione di scuole speciali per handicappati Insegnamento obbligatorio della religione cattolica Rigidi controlli per inadempienti obbligo scolastico 38 Video Rappresentazioni dell'infanzia oggi... Dopo aver visto il video (corto di Nanni Moretti, L'Isola di Salina) prova a riscriverne i punti più importanti dal punto di vista psicologico cercando di analizzare quale rappresentazione dell'infanzia emerge nei personaggi del video Esercitazione su una scheda anamnestica Quali variabili monitoreresti e quali informazioni raccoglieresti relativamente alla salute psico-fisica di un bambino di 3- 12 mesi? Lettura della scheda anamnestica Esercizio per casa: intervista un genitore utilizzando la scheda anamnestica che trovi sul sito Lezione 2 Prospettive di sviluppo dell’infanzia Autori importanti nella psicologia scientifica: • J. Locke • J.J. Rousseau • C. Darwin • S. Hall Prospettive di sviluppo dell’infanzia La visione ambientalista John Locke (1632-1704): • Riteneva che il bambino nascesse come una tabula rasa e che ogni sua caratteristica fosse poi plasmata dall’esperienza • Secondo questa prospettiva il neonato era privo di strutture psicologiche ed estremamente influenzabile dall’ambiente circostante • La visione ambientalista di J.Locke tendeva a negare ogni rilevante contributo dei fattori innati allo sviluppo psicologico • Per spiegare l’acquisizione della conoscenza egli poneva grande enfasi su ciò che poteva essere appreso 45 Prospettive di sviluppo dell’infanzia La visione ambientalista Sulla scia del pensiero pedagogico di Comenio è stato fra i primi importanti pensatori a dedicare uno spazio, nella sua riflessione, allo studio della pedagogia. Nell'ottica empirista propria del suo pensiero, Locke ritiene che nell'educazione del fanciullo vadano contenuti gli aspetti più propriamente repressivi, quali le punizioni corporali. « L'uomo sia capace di rinunciare ai propri desideri, di opporsi alle proprie inclinazioni e di seguire unicamente ciò che la ragione gli addita come migliore, benché gli appetiti tendano all'altra parte » Riteneva che dovesse essere incoraggiata l'espressione diretta e spontanea dell'attività conoscitiva, ad es. attraverso il ruolo dell'attività fisica, nonché mediante le attività pratiche in generale, che consentano l'apprendimento diretto. 46 Prospettive di sviluppo dell’infanzia La visione naturalista Jean Jacques Rousseau (1712-1778): • Orientato verso una teoria naturale dello sviluppo umano • Egli sosteneva che i bambini sono per natura “buoni” che non hanno bisogno di una particolare guida morale né di imposizioni per uno sviluppo normale • I bambini crescono secondo il “disegno della natura” • Alla base della sua teoria l’idea che le predisposizioni “naturali” minimizzano gli effetti dell’educazione e dell’esperienza 47 Prospettive di sviluppo dell’infanzia Esercizio Lucia è una bambina di 9 anni. Un QI nella media e un rendimento scolastico sufficiente. Da qualche tempo le insegnanti riferiscono che Lucia, da sempre bambina timida, ora tende a chiudersi in se stessa molte volte durante la giornata scolastica. Parla poco ed evita di intervenire in classe. Durante la ricreazione non interagisce con i compagni. Come interpreta (cause-interventi) un 'empirista' la situazione di Lucia Come interpreta (cause-interventi) un 'innatista' la situazione di Lucia 48 Prospettive di sviluppo dell’infanzia Origini scientifiche della psicologia dello sviluppo Le concezioni di Locke e Rousseau diedero luogo ad un dibattito fuorviante sul peso relativo di “natura vs. cultura” nello sviluppo Gli psicologi dello sviluppo contemporanei evitano impostazioni così dicotomiche preferendo spiegazioni più “interattive” che tendono ad afferrare meglio la complessa interazione dei fattori che determinano lo sviluppo 49 Prospettive di sviluppo dell’infanzia Qual è la tua posizione in merito? Sei più Empirista Innatista oppure Interazionista 50 Prospettive di sviluppo dell’infanzia Una delle differenze più rilevanti tra la comprensione psicologica ingenua dello sviluppo e la sua comprensione scientifica è la misura con cui tali teorie sono sottoposte a verifica sperimentale Lo studio scientifico dell’infanzia è molto recente ed è divenuto rigoroso solo nel diciannovesimo secolo con la teoria dell’evoluzione di Charles Darwin 51 Prospettive di sviluppo dell’infanzia Origini scientifiche (1859 – 1914) C. Darwin è considerato il primo psicologo dello sviluppo poiché nel 1877, colpito dalla giocosità e dalla capacità di espressione emotiva di suo figlio Dobby, pubblicò un breve articolo in cui ne descriveva lo sviluppo I suoi studi lo aiutarono a comprendere l’evoluzione delle forme innate della comunicazione umana Egli introdusse i metodi sistematici nello studio dello sviluppo Grazie a tali metodi le speculazioni filosofiche e aneddotiche di teorici come Locke e Rousseau furono sostituite da osservazioni reali condotte su bambini 52 Prospettive di sviluppo dell’infanzia Origini scientifiche (1859 – 1914) Un altro importante studioso della psicologia dello sviluppo è stato G.S. Hall (1844-1924): • Influenzato dai lavori di Darwin si occupò di: psicologia dello sviluppo, psicologia dell’educazione, adolescenza • Sosteneva che: • I bambini hanno una mente selvaggia • I selvaggi hanno una mente primitiva Egli contribuì a diffondere negli Stati Uniti la teoria dello sviluppo psicosessuale di S. Freud 53 Prospettive di sviluppo dell’infanzia 54 Cambiamenti di prospettiva nello studio dell’infanzia Buon senso vs. Ricerca scientifica Interpretazione vs. Descrizione e Spiegazione dello sviluppo Psicologia ingenua vs. Psicologia scientifica 55 Lezione 3 Modelli e Teorie Nella prima metà del ‘900 nascono i primi modelli teorici di spiegazione dello sviluppo umano: Il comportamentismo (Behaviorism): J. Watson Lo sviluppo psico-affettivo: S. Freud Lo sviluppo cognitivo: J. Piaget & L. Vygotsky 57 Modelli e Teorie Nella prima metà del ‘900 nascono I primi modelli teorici di spiegazione dello sviluppo umano: Il comportamentismo (Behaviorism): J. Watson Lo sviluppo psico-affettivo: S. Freud Lo sviluppo cognitivo: J. Piaget & L. Vygotsky 58 Modelli e Teorie 59 CONDIZIONAMENTO CLASSICO SECONDO IL MODELLO DI PAVLOV 60 Modelli e Teorie Dal momento che i bambini piccoli dispongono di riflessi potremmo chiederci: é possibile sottoporli a condizionamento? ______________ Vedi esempio 61 62 Modelli e Teorie Esercizio Se dovessi condizionare un bambino prova a decidere: Età Riflesso da condizionare Procedura che adotteresti 63 Modelli e Teorie Condizionamento operante Thorndyke inizi del ‘900: • Ideò una gabbia in cui era inserito un gatto affamato • Il gatto apprende per ‘prove ed errori’ a ripetere un comportamento a cui fa seguito un rinforzo positivo (premere maniglia – cibo) • Il gatto apprende la sequenza dei comportamenti efficaci grazie alla ‘legge dell’effetto’ La probabilità che un comportamento venga ripetuto dipende dalle sue conseguenze Modelli e Teorie Condizionamento operante Skinner metà ‘900: • Costruisce la Skinner box: una gabbia in cui è introdotto un topo affamato che riceve cibo in seguito ad una pressione non casuale, ma di una certa forza, esercitata su una leva 65 Modelli e Teorie Skinner box 66 Modelli e Teorie Condizionamento operante È possibile condizionare un bambino? 67 68 Modelli e Teorie L’apprendimento può avvenire anche in assenza di un immediato rinforzo: • Apprendimento sociale • Apprendimento secondo il paradigma dell’imitazione • Modeling Teoria socio-cognitiva di Albert Bandura (1970) http://www.youtube.com/watch?v=2EioSHrivj4 69 70 https://www.youtube.com/watch?v=zerCK0lRjp8 https://www.youtube.com/watch? v=tkpUyB2xgTM 71 Modelli e Teorie Nella prima metà del ‘900 nascono i primi modelli teorici di spiegazione dello sviluppo umano: Il comportamentismo (Behaviorism): J. Watson Lo sviluppo psico-affettivo: S. Freud 72 Modelli e Teorie Lo sviluppo affettivo secondo Freud Visione in Aula del documentario sulla biografia di S. Freud e sul suo contributo alla nascita della Psicoanalisi Lezione 5 Modelli e Teorie Lo sviluppo affettivo secondo Freud I comportamenti sono frutto di un’energia, libido, che deve essere sfogata all’esterno per evitare stati di tensione La relazione oggettuale è la forma di rapporto con le persone del mondo circostante e deriva dalla dinamica tra pulsione interna ed “oggetto” che ne consente la realizzazione Fasi dello sviluppo affettivo sono determinate dalla soddisfazione o frustrazione di bisogni corporei legati a specifiche zone erogene Modelli e Teorie Lo sviluppo affettivo secondo Freud Fasi dello sviluppo psicosessuale: l Orale (nascita – 18 mesi) l Anale (18 mesi – 3 anni) l Fallica (3 – 6 anni) l Latenza (6 – pubertà) l Genitale (dalla pubertà in poi) Modelli e Teorie Nella prima metà del ‘900 nascono i primi modelli teorici di spiegazione dello sviluppo umano: Il comportamentismo (Behaviorism): J. Watson Lo sviluppo psico-affettivo: S. Freud Lo sviluppo cognitivo: J. Piaget & L. Vygotsky 77 Modelli e Teorie Jean Piaget (1896-1980) Dedica la sua attenzione allo sviluppo del bambino “epistemico” e “logico”, cioè alla psicogenesi delle forme proprie della conoscenza umana; forme che definisce in termini di strutture logico-matematiche Durante la crescita avviene un cambiamento ‘qualitativo’ e non solo ‘quantitativo’ Modelli e Teorie Jean Piaget (1896-1980) Costruisce una teoria generale della conoscenza, intesa come teoria dell’adattamento del pensiero alla realtà Analizza come la nozione si forma nel soggetto Modelli e Teorie Lëv Semenovich Vygotskij (1896-1934) Nato in Russia lo stesso anno di Piaget I suoi interessi iniziali sono rivolti alla letteratura, ma ben presto si interessa alla psicologia Scuola storico –culturale Temi importanti: Coscienza Società Maturazione e apprendimento Modelli e Teorie Nella prima metà del ‘900 nascono i primi modelli teorici di spiegazione dello sviluppo umano: Il comportamentismo (Behaviorism): J. Watson Lo sviluppo psico-affettivo: S. Freud Lo sviluppo cognitivo: J. Piaget & L. Vygotsky 81 • PERIODI DELLO SVILUPPO – Periodo prenatale: il lasso di tempo compreso tra il concepimento e la nascita, della durata di circa 9 mesi. – Prima infanzia (infancy): il periodo evolutivo che va dalla nascita ai 18-24 mesi d’età circa. • PERIODI DELLO SVILUPPO – Seconda infanzia (early childhood): il periodo evolutivo che va dalla fine della prima infanzia fino ai 5-6 anni d’età circa; talvolta è chiamato periodo prescolare. – – Fanciullezza (middle and late childhood): il periodo evolutivo che va dai 6 agli 11 anni d’età circa; talvolta è chiamato periodo scolare. • PERIODI DELLO SVILUPPO – Adolescenza: il periodo evolutivo che segna la transizione dall’infanzia all’inizio della vita adulta; comincia intorno ai 10-12 anni e finisce tra i 18 e i 22 anni. • PERIODI DELLO SVILUPPO – Adolescenza: il periodo evolutivo che segna la transizione dall’infanzia all’inizio della vita adulta; comincia intorno ai 10-12 anni e finisce tra i 18 e i 22 anni. • PERIODI DELLO SVILUPPO • PERIODI DELLO SVILUPPO • PERIODI DELLO SVILUPPO • PERIODI DELLO SVILUPPO • PERIODI DELLO SVILUPPO • PERIODI DELLO SVILUPPO • PERIODI DELLO SVILUPPO • PERIODI DELLO SVILUPPO • Processi e periodi di sviluppo – I meccanismi del cambiamento agiscono dal concepimento e per tutta la durata della vita – Lo sviluppo è il risultato dell’interazione di diversi processi – biologici, cognitivi e socio-emotivi. • Processi e periodi di sviluppo • Processi biologici, cognitivi e socio-emotivi – Processi biologici: Cambiamenti nel corpo dell’individuo. – Processi cognitivi: Cambiamenti nel pensiero, nell’intelligenza e nel linguaggio dell’individuo. – Processi socio-emotivi: Cambiamenti nelle relazioni dell’individuo con altre persone, nella sfera emotiva e nella personalità. • Questioni relative allo sviluppo • Natura e Cultura (Nature/Nurture) – Implica il dibattito che cerca di stabilire se lo sviluppo è influenzato prima di tutto dalla natura o dalla cultura (Kagan & Herschkowitz, 2005; Lippa, 2005) – Nature: l’eredità biologica di un organismo – Nurture: le influenze ambientali a cui è esposto un individuo • Questioni relative allo sviluppo • Natura e Cultura (Nature/Nurture) – – I sostenitori della “natura” ritengono che l’influenza più significativa sullo sviluppo sia quella esercitata dall’eredità biologica; – i sostenitori della “cultura” ritengono che siano le esperienze derivate dall’ambiente le più importanti. • Questioni relative allo sviluppo • Continuità e Discontinuità – Questo dibattito è volto a determinare se lo sviluppo è costituito da cambiamenti graduali e cumulativi (continuità), o da fasi distinte tra loro (discontinuità). – Lo sviluppo umano è più simile a quello di un germoglio che cresce fino a diventare una quercia o a quello di un bruco che improvvisamente diventa farfalla? • Questioni relative allo sviluppo • Prime esperienze-Esperienze successive – Il dibattito si concentra sulla misura in cui le prime esperienze (specialmente durante la prima infanzia) o le esperienze successive siano fattori-chiave nello sviluppo infantile. – Le culture occidentali tendono a supportare l’idea che le prime esperienze siano più importanti di quelle successive – La maggior parte delle altre culture, invece, crede che siano più importanti per lo sviluppo le esperienze successive alla prima infanzia • Questioni relative allo sviluppo Valutazioni sulle questioni legate allo sviluppo – Molti studiosi dello sviluppo riconoscono che sarebbe poco saggio mantenere una posizione estremista nei confronti di questioni quali natura e cultura, continuità e discontinuità e prime esperienze ed esperienze successive. – Lo sviluppo non può essere ricondotto unicamente alla natura o alla cultura, alla continuità o alla discontinuità, alle prime esperienze o alle esperienze successive (Gottlieb, 2004; Overton, 2004)