ESPERIMENTI DI FISICA ___________ LANNO CONCETTO ____________ Indice degli esperimenti 1 Relazione di laboratorio 2 Misura delle grandezze fisiche in meccanica 3 Teoria degli errori 4 Calcolare il numero π 5 Interpolazione ed estrapolazione 6 Moto rettilineo uniforme 7 Moto rettilineo uniformemente vario 8 Piano inclinato. Studio cinematica 9 Paino inclinato. Studio statico 10 Legge di Hooke 11 Carrucola fissa. Carrucola mobile 12 Studio cinematica del moto parabolico. Caduta di una pallina dal tavolo 13 Studio energetico del moto parabolico. Caduta di una pallina dal tavolo 14 Pendolo semplice 1 15 Pendolo semplice 2 16 Leva del 1° genere 17 Determinazione dell’equivalente elettrochimico del rame 18 Circuito elettrico con trasformatore e raddrizzatore 19 Misura della resistenza elettrica con il ponte di Wheatstone 20 Misura delle grandezze fisiche in elettrostatica 21 Prima legge di Ohm 22 Seconda legge di Ohm 23 Elettrocalamita 24 Densimetro 25 Pila nelle mani Esperimenti di fisica – Prof. Concetto Lanno – [email protected] – www.webalice.it/mat.fis pag 4 23 234 2 RELAZIONE DI LABORATORIO La relazione di laboratorio è il resoconto di un’attività che unisce aspetti teorici e aspetti pratici. Essa deve essere chiara, precisa, sintetica Finalità dell’esperimento Illustrare il motivo per cui si effettua l’esperimento Considerazioni teoriche preliminari Scrivere le premesse teoriche (definizioni, leggi, riferimenti ad altri esperimenti) Descrizione degli strumenti Elencare e descrivere gli strumenti e i materiali occorrenti Descrizione dell’esperimento Descrivere il procedimento usato per fare l’esperimento, evidenziare le fasi importanti e gli inconvenienti incontrati, indicando se e come sono stati eliminati Presentazione dei risultati - Elaborazione dei risultati Scrivere le misure dirette riportandole su tabelle con le unità di misura (in c.g.s. oppure M.K.S.) Calcolare le misure indirette, usare l’approssimazione adeguata, costruire i grafici relativi Conclusione e giudizio sull’esperimento Analizzando le misure dirette e i risultati ottenuti, esprimere la loro validità nei confronti della realtà ed, eventualmente, confermare i risultati pronosticati. Suggerire eventuali strategie (di misura, di calcolo, di esperimento) per migliorare la qualità dell’esperimento Esperimenti di fisica – Prof. Concetto Lanno – [email protected] – www.webalice.it/mat.fis 3 MISURA DELLE GRANDEZZE FISICHE IN MECCANICA Utilizzando il calibro, il righello, il cronometro e i recipienti graduati, calcolare: 1. lo spessore di un foglio di carta 2. il volume del libro di fisica 3. l’area di una stanza 4. il tempo impiegato da una penna a cadere dal secondo piano 5. il volume di un sasso 6. il raggio interno, il raggio esterno e la quantità di acqua contenuta in un bicchiere Finalità dell’esperimento Imparare ad utilizzare alcuni semplici strumenti di misura, effettuare misure dirette, calcolare le misure indirette, approssimare i risultati Considerazioni teoriche preliminari Si considera la formula per il calcolo della media aritmetica da applicare, da applicare nei casi in cui la grandezza è misurata più volte Descrizione degli strumenti Calibro: vedi descrizione strumento Righello: un comune righello Cronometro: vedi descrizione strumento Recipienti graduati: si tratta di contenitori di vetro graduati in cc Descrizione dell’esperimento 1. 2. 3. 4. 5. 6. Per calcolare lo spessore di un foglio di carta è impossibile pensare di usare il righello; l’idea è di considerare più fogli, per esempio 10, 50, 100 e, dopo aver misurato lo spesso con il calibro, dividere il risultato per 10, per 50, per 100, sperando di ricavare lo stesso risultato. Il calcolo del volume del libro prevede la misura diretta di lunghezza, larghezza e altezza. In questo caso è superfluo, ai fini didattici, ripetere la prova, è sufficiente fare molta attenzione quando si legge sul righello. Poi si calcola il volume. Il calcolo dell’area della stanza prevede il rilevamento di due misure dirette, la lunghezza e la larghezza del pavimento; se si disponesse di una rullina si potrebbe procedere in modo diretto. In caso contrario si può contare il numero delle piastrelle in lunghezza e moltiplicarlo per la misura di una piastrella (l’eventuale parte di piastrella in più si misura col righello). Anche in questo caso è fondamentale prestare molta attenzione alla misura della parte di piastrella in più. Per calcolare il tempo che una penna impiega a cadere dal secondo piano sono necessari due operatori, uno al secondo piano e uno al piano terra: la persona a piano terra, col cronometro in mano, grida via e fa partire il cronometro, la persona al secondo piano lascia la penna, la persona al primo piano ferma il cronometro quando vede la penna toccare terra. Ipotizzando assenza di attrito, cronometro perfetto, operatore preciso e corretto, dobbiamo accontentarci a priori di un valore molto approssimato, tenendo conto della scarsa qualità dell’esperimento fatto. Per determinare il volume di un sasso si utilizza un contenitore graduato con dentro il sasso e riempito di acqua fino ad un livello facilmente misurabile sulla scala graduata. Togliendo il sasso (facendo attenzione a non togliere anche acqua) basterà leggere sulla scala graduata il livello dell’acqua senza sasso e calcolare la differenza dei due livelli. La differenza di volume determinerà il volume del sasso. Si può procedere anche al contrario, iniziare dal contenitore con acqua e poi inserire il sasso, quindi calcolare la differenza delle due misure, con e senza sasso. Per calcolare il diametro interno e il diametro esterno di un bicchiere (perfettamente cilindrico e regolare) si fa uso del calibro, ma anche per misurare il livello dell’acqua. Il volume dell’acqua è calcolato mediante la formula del volume di un cilindro prendendo come raggio, ovviamente, quello interno Presentazione dei risultati - Elaborazione dei risultati 1. Spessore in mm 10 fogli 1 50 fogli 4 Esperimenti di fisica – Prof. Concetto Lanno – [email protected] – www.webalice.it/mat.fis 100 fogli 9 4 Spessore di un foglio in mm 0,1 0,08 0,09 Calcolando la media dei tre casi, lo spessore medio di un foglio è (0,1+0,08+0,09):3 = 0,09 mm 2. a=20,9 cm b=28,5 cm h=1,75 cm V=a*b*h=1042,39 cm3 3. piastrelle quadrate di lato 40 cm Lunghezza = 15 piastrelle e mezza = 15*40+20 = 620cm = 6,20m Larghezza = 16 piastrelle e un quarto = 16*40+10 = 650cm = 6,50m Area = 6,20*6,50 = 40,3 m2 4. l’esperimento non è attendibile 5. contenitore pieno d’acqua fino a 250cc , contenitore con sasso e acqua pieno fino a 283cc Volume sasso = 283-250 = 33cc = 33cm3 = = 33*10-6m3 = 33*10-6*103litri = 0,033 litri 6. diametro esterno = 6,1cm diametro interno = 5,3cm h = 9,2cm Raggio interno = 5,3:2 = 2,65cm Raggio esterno = 6,1:2 = 3,05cm Volume acqua = л * r2 * h = 3,14*(2,65)2*9,2 = 202,87cm3 = 202,87*10-6*103litri = 202,87*10-3 litri = = 0,20 litri Conclusione e giudizio sull’esperimento L’unico esperimento che non ha senso effettuare sperimentalmente, se non con le dovute attrezzature, è il calcolo del tempo di caduta della penna. Gli altri esperimenti hanno dato esiti soddisfacenti. Ecco i risultati ottenuti: spessore di un foglio di carta volume del libro di fisica area della stanza (rettangolare) tempo impiegato da una penna a cadere dal secondo piano volume di un sasso raggio interno, il raggio esterno e la quantità di acqua di un bicchiere pieno Esperimenti di fisica – Prof. Concetto Lanno – [email protected] – www.webalice.it/mat.fis 0,09 mm 1042,39 cm3 40,3 m2 --33cm3 2,65cm;3,05cm 202,87cm3 5 TEORIA DEGLI ERRORI Calcolare la velocità di un carrello in una rotaia a cuscino d’aria che viaggia con moto rettilineo uniforme Finalità dell’esperimento Applicare le formule sulla teoria degli errori Considerazioni teoriche preliminari Utilizzazione della teoria degli errori, calcolo della velocità media Descrizione degli strumenti Rotaia a cuscino d’aria Descrizione dell’esperimento Utilizzando una rotaia a cuscino d’aria, si misurano dieci tempi di percorrenza del carrello su 50 cm e poi si procede al calcolo tabellare per determinare la velocità Presentazione dei risultati - Elaborazione dei risultati Distanza 0,50 m ; tempi in secondi numero delle misure effettuate : media scarto in valore assoluto scarto al quadrato n° misura 1 0,83 0,00300000 0,00000900 2 0,83 0,00300000 0,00000900 3 0,83 0,00300000 0,00000900 4 0,84 0,00700000 0,00004900 5 0,84 0,00700000 0,00004900 6 0,82 0,01300000 0,00016900 7 0,84 0,00700000 0,00004900 8 0,84 0,00700000 0,00004900 9 0,84 0,00700000 0,00004900 10 0,82 0,01300000 0,00016900 0,83 semidispersione risultato = 10 somma degli scarti quadratici 0,00061000 misura max 0,84 misura min 0,82 0,00006100 0,83306100 0,00006100 0,83293900 errore statistico var 0,00781025 0,00006100 0,01 media +/- v = s/t = 0,5 / 0,83 = 0,60 m/s = 2,17 km/h Esperimenti di fisica – Prof. Concetto Lanno – [email protected] – www.webalice.it/mat.fis 6 Conclusione e giudizio sull’esperimento v = s/t = 0,5 / 0,83 = 0,60 m/s = 2,17 km/h Esperimenti di fisica – Prof. Concetto Lanno – [email protected] – www.webalice.it/mat.fis 7 CALCOLARE IL NUMERO л Facendo uso di oggetti cilindrici o circolari, calcolare il valore approssimato del numero pi-greco Finalità dell’esperimento Calcolare il numero fisso Considerazioni teoriche preliminari C = 2 * л * r л = C / 2*r Descrizione degli strumenti Oggetti circolari, metro da sarto, righello, calibro Descrizione dell’esperimento Reperire alcuni oggetti circolari, cilindrici quali lattina, bottiglia, anello, disco. Quindi misurare la circonferenza con un metro da sarto e il diametro con il righello o, meglio, con il calibro Presentazione dei risultati - Elaborazione dei risultati Ecco quanto misurato oggetto pila lattina da 330 ml cd-rom strumento usato calibro calibro calibro diametro 1,4 cm 6,6 cm 12 cm circonferenza 4,4 cm 20,75 cm (circa) 37,7 cm calcolo di pi-greco 3,142857143 cm 3,143939394 cm 3,141666667 cm Conclusione e giudizio sull’esperimento Il valore approssimato del numero pi-greco è 3,14 La costante matematica π (si scrive "pi" dove le lettere greche non sono disponibili) è utilizzata moltissimo in matematica e fisica. Nella geometria piana, π viene definito come il rapporto tra la circonferenza e il diametro di un cerchio, o anche come l'area di un cerchio di raggio 1. Molti libri moderni di analisi matematica definiscono π usando le funzioni trigonometriche, per esempio come il più piccolo numero strettamente positivo per cui sin(x)=0 oppure il più piccolo numero che diviso per 2 annulla cos(x). Tutte le definizioni sono equivalenti. π è conosciuto anche come la costante di Archimede (da non confondere con i numeri di Archimede), la costante di Ludolph o numero di Ludolph. Contrariamente ad un'idea comune, π non è una costante fisica o naturale, quanto piuttosto una costante matematica definita in modo astratto, indipendente dalle misure di carattere fisico. Le prime 64 cifre decimali di π sono : 3,14159 26535 89793 23846 26433 83279 50288 41971 69399 37510 58209 74944 592 Esperimenti di fisica – Prof. Concetto Lanno – [email protected] – www.webalice.it/mat.fis 8 Giorno di Pi greco Il giorno dedicato al pi greco è il 14 marzo: la scelta è stata ispirata dalla scrittura anglosassone per questo giorno, 3/14, scrittura che richiama l'approssimazione con tre cifre di pi greco: 3.14. Qualcuno si sforza di celebrare il famoso numero trascendente esattamente alle 1:59 del pomeriggio, in modo di adeguarsi alla approssimazione con cinque cifre 3.14159. In questi giorni nei dipartimenti di matematica in varie istituzioni nel mondo si coglie l'occasione per organizzare delle feste. Giorno dell'approssimazione di pi greco Come giorno dell'approssimazione di pi greco si è proclamato il 22 luglio, in quanto 22/7 è una frazione molto semplice che fornisce una accettabile approssimazione per il rapporto fra una qualsiasi circonferenza e il suo diametro. Esperimenti di fisica – Prof. Concetto Lanno – [email protected] – www.webalice.it/mat.fis 9 INTERPOLAZIONE ED ESTRAPOLAZIONE LINEARE La temperatura di un corpo diminuisce da 12,4 a 10,1 °C , dalle 3 alle 5 del mattino. Interpolare il valore della temperatura alle 4 del mattino. Calcolare il valore della temperatura alle 5 e mezza del mattino, sapendo che la temperatura tende a diminuire linearmente Finalità dell’esperimento Applicare il metodo di interpolazione e di estrapolazione lineare Considerazioni teoriche preliminari Si considera la proporzionalità tra le differenze dei valori noti Descrizione degli strumenti --- Descrizione dell’esperimento --- Presentazione dei risultati - Elaborazione dei risultati 3 12,4 4 T1 5 10,1 5,5 T2 Ora Temperatura in °C Per interpolazione lineare si ha: (5-3):(4-3)=(10,1-12,4):(T1-12,4) 2:1=-2,3: ):(T1-12,4) T1-12,4=-2,3/2= -1,15 T1= -1,15+12,4=11,25 °C Per estrapolazione si ha: (5,5-3):(5-3)=(T2-12,4): (10,1-12,4) 2,5:2=(T2-12,4):(-2,3) T2-12,4=-5,75/2= -2,875 T2= -2,875+12,4=9,525 Conclusione e giudizio sull’esperimento --- Esperimenti di fisica – Prof. Concetto Lanno – [email protected] – www.webalice.it/mat.fis 10 MOTO RETTILINEO UNIFORME Verificare che la velocità di un carrello in una rotaia a cuscino d’aria che viaggia con moto rettilineo uniforme è costante Finalità dell’esperimento Verificare la costanza della velocità del carrello che ha m.r.u. Considerazioni teoriche preliminari Utilizzazione della teoria degli errori, calcolo della velocità media Descrizione degli strumenti Rotaia a cuscino d’aria Descrizione dell’esperimento Utilizzando una rotaia a cuscino d’aria, si misurano dieci tempi di percorrenza del carrello su 50 cm , 100 cm e 150 cm e poi si procede al calcolo tabellare per determinare la velocità Presentazione dei risultati - Elaborazione dei risultati Distanza 0,50 m ; tempi in secondi numero delle misure effettuate : media scarto in valore assoluto scarto al quadrato n° misura 1 0,83 0,00300000 0,00000900 2 0,83 0,00300000 0,00000900 3 0,83 0,00300000 0,00000900 4 0,84 0,00700000 0,00004900 5 0,84 0,00700000 0,00004900 6 0,82 0,01300000 0,00016900 7 0,84 0,00700000 0,00004900 8 0,84 0,00700000 0,00004900 9 0,84 0,00700000 0,00004900 10 0,82 0,01300000 0,00016900 0,83 semidispersione risultato = 10 somma degli scarti quadratici 0,00061000 misura max 0,84 misura min 0,82 0,00006100 0,83306100 0,00006100 0,83293900 errore statistico var 0,00781025 0,00006100 0,01 media +/- v = s/t = 0,5 / 0,83 = 0,60 m/s = 2,17 km/h Esperimenti di fisica – Prof. Concetto Lanno – [email protected] – www.webalice.it/mat.fis 11 Distanza 1 m ; tempi in secondi numero delle misure effettuate : media scarto in valore assoluto scarto al quadrato n° misura 1 1,63 0,00700000 0,00004900 2 1,63 0,00700000 0,00004900 3 1,62 0,00300000 0,00000900 4 1,61 0,01300000 0,00016900 5 1,61 0,01300000 0,00016900 6 1,64 0,01700000 0,00028900 7 1,64 0,01700000 0,00028900 8 1,62 0,00300000 0,00000900 9 1,61 0,01300000 0,00016900 10 1,62 0,00300000 0,00000900 1,62 semidispersione risultato = 10 somma degli scarti quadratici 0,00121000 misura max 0,84 misura min 0,82 0,00012100 1,62312100 0,00012100 1,62287900 errore statistico var 0,01100000 0,00012100 0,01 media +/- v = s/t = 1 / 1,62 = 0,62 m/s = 2,23 km/h Distanza 1,5 m ; tempi in secondi numero delle misure effettuate : media scarto in valore assoluto scarto al quadrato n° misura 1 2,49 0,03800000 0,00144400 2 2,46 0,00800000 0,00006400 3 2,46 0,00800000 0,00006400 4 2,43 0,02200000 0,00048400 5 2,42 0,03200000 0,00102400 6 2,42 0,03200000 0,00102400 7 2,47 0,01800000 0,00032400 8 2,46 0,00800000 0,00006400 9 2,47 0,01800000 0,00032400 10 2,44 0,01200000 0,00014400 2,45 10 somma degli scarti quadratici 0,00496000 errore statistico var 0,02227106 0,00049600 Esperimenti di fisica – Prof. Concetto Lanno – [email protected] – www.webalice.it/mat.fis 12 semidispersione risultato = misura max 0,84 misura min 0,82 0,00049600 2,45249600 0,00049600 2,45150400 0,01 media +/- v = s/t = 1,5 / 2,45 = 0,61 m/s = 2,20 km/h Conclusione e giudizio sull’esperimento v = s/t = 0,5 / 0,83 = 0,60 m/s = 2,17 km/h v = s/t = 1 / 1,62 = 0,62 m/s = 2,23 km/h v = s/t = 1,5 / 2,45 = 0,61 m/s = 2,20 km/h il valore è circa 2,2 km/h m.r.u. 2 s (m) 1,5 1 0,5 0 1 2 3 t (s) Esperimenti di fisica – Prof. Concetto Lanno – [email protected] – www.webalice.it/mat.fis 13 MOTO RETTILINEO UNIFORMEMENTE VARIO Calcolare la velocità e l’accelerazione media di ciascun componente della tua classe che percorre un numero determinato di giri intorno la scuola. Creare una tabella dei risultati ottenuti con la media della classe Finalità dell’esperimento Studiare il m.r.u.v. Considerazioni teoriche preliminari a = (v-v0)/t x(t) = v0 t + ½ a t2 Descrizione degli strumenti Cronometro Descrizione dell’esperimento Durante la corsa si devono misurare i tempi di percorrenza di ciascun alunno e per ciascun giro Presentazione dei risultati - Elaborazione dei risultati 550 velocità media terzo giro velocità media media delle velocità accelerazione media primo giro accelerazione media secondo giro accelerazione media terzo giro accelerazione media 85,00 89,00 93,00 89,00 6,47 6,18 5,91 6,18 6,19 0,08 0,07 0,06 0,07 0,07 2 Da Vinci Leonardo 84,00 88,00 91,00 87,67 6,55 6,25 6,04 6,27 6,28 0,08 0,07 0,07 0,07 0,07 3 Eastwood Clint 85,00 89,00 94,00 89,33 6,47 6,18 5,85 6,17 0,08 0,07 0,06 0,07 0,07 4 Ford Henry 84,00 88,00 91,00 87,67 6,55 6,25 6,04 6,27 6,28 0,08 0,07 0,07 0,07 0,07 5 Gonzaga Luigi 85,00 90,00 99,00 91,33 0,08 0,07 0,06 0,07 0,07 6 Hill Terence 85,00 70,00 66,00 73,67 6,47 7,86 8,33 7,47 7,55 0,08 0,11 0,13 0,10 7 Impastato Giuseppe 84,00 88,00 91,00 87,67 6,55 6,25 6,04 6,27 6,28 0,08 0,07 0,07 0,07 0,07 8 Lanno Concetto 65,00 60,00 58,00 61,00 0,13 0,15 0,16 0,15 9 Leopardi Giacomo 85,00 88,00 90,00 87,67 6,47 6,25 6,11 6,27 6,28 0,08 0,07 0,07 0,07 0,07 10 Mazzini Giuseppe 85,00 89,00 93,00 89,00 6,47 6,18 5,91 6,18 6,19 0,08 0,07 0,06 0,07 0,07 11 Menotti Ciro 85,00 88,00 91,00 88,00 6,47 6,25 6,04 6,25 6,25 0,08 0,07 0,07 0,07 0,07 12 Meucci Antonio 85,00 88,00 91,00 88,00 6,47 6,25 6,04 6,25 6,25 0,08 0,07 0,07 0,07 0,07 13 Nonno Libero 123,00 150,00 230,00 167,67 4,47 3,67 2,39 3,28 3,51 0,04 0,02 0,01 0,02 0,02 14 Papadopulos Ettore 84,00 88,00 91,00 87,67 6,55 6,25 6,04 6,27 6,28 0,08 0,07 0,07 0,07 0,07 15 Spencer Bud 85,00 89,00 91,00 88,33 6,47 6,18 6,04 6,23 6,23 0,08 0,07 0,07 0,07 0,07 16 Tell Guglielmo 84,00 88,00 91,00 87,67 6,55 6,25 6,04 6,27 6,28 0,08 0,07 0,07 0,07 0,07 Nome 6,47 6,11 6,16 5,56 6,02 6,05 8,46 9,17 9,48 9,02 9,04 Esperimenti di fisica – Prof. Concetto Lanno – [email protected] – www.webalice.it/mat.fis media delle accelerazioni velocità media secondo giro Dante Cognome velocità media primo giro tempo terzo giro 1 Alighieri n° media tempi tempo secondo giro i tempi sono misurati in secondi tempo primo giro misura di un giro (in m) 0,10 0,15 14 17 Vagabondo Willy 85,00 89,00 91,00 88,33 6,47 6,18 6,04 6,23 6,23 0,08 0,07 0,07 0,07 0,07 18 Verga Giovanni 85,00 89,00 93,00 89,00 6,47 6,18 6,19 0,08 0,07 0,06 0,07 0,07 19 Vespucci Amerigo 84,00 88,00 91,00 87,67 6,55 6,25 6,04 6,27 6,28 0,08 0,07 0,07 0,07 0,07 20 Zenga Ermenegildo 85,00 88,00 91,00 88,00 6,47 6,25 6,04 6,25 6,25 0,08 0,07 0,07 0,07 0,07 5,91 6,18 Conclusione e giudizio sull’esperimento I valori delle velocità e delle accelerazioni sono indicate nella tabella; il moto lo possiamo considerare accelerato di equazione x(t) = ½ a t2 Esperimenti di fisica – Prof. Concetto Lanno – [email protected] – www.webalice.it/mat.fis 15 PIANO INCLINATO. STUDIO CINEMATICO Calcolare la velocità finale e l’energia meccanica di una pallina che rotola su un piano inclinato Finalità dell’esperimento Studiare il comportamento meccanico di una sfera che rotola su un piano inclinato e la sua energia meccanica Considerazioni teoriche preliminari Equazioni del m.r.u.a. e formule inverse. Formule dell’energia meccanica Descrizione degli strumenti Piano inclinato, bilancia, sfera, cronometro Descrizione dell’esperimento Si utilizza una sfera di acciaio cava internamente, lasciata libera di rotolare lungo il piano inclinato. Il questo esperimento trascuriamo l’attrito. Per calcolare l’accelerazione utilizziamo la formula s=so + vot +1/2at2 ; so e vo li consideriamo nulli perché la sferetta parte dall’estremo superiore del piano da ferma ovvero con velocità iniziale nulla. L’energia meccanica è data dalla somma dell’energia cinetica Ec=1/2 mv2 dell’energia potenziale Ep=(mg)h=Ph Presentazione dei risultati - Elaborazione dei risultati Peso della sferetta: 110 g = 0,11 kg Lunghezza del piano: 95 cm = 0,95 m Altezza del piano: 50 cm = 0,5 m Base del piano: 80 cm = 0,8 m t=1,5 s m=0,11/9,8 = 0,0112 Kgp Dalla formula s=so + vot +1/2at2 si ricava 0,95=0,5a(1,5)2 0,95=1,125a a=0,84 m/s2 Essendo a=(v2-v1)/t2-t1 0,84=v2/1,5 v=0,84*1,5 = 1,26 m/s =1,26*3,6 = 4,54 km/h Ec=0,5*0,0112*1,262 = 8,89 * 10-3 J (energia meccanica della pallina quando arriva sul piano orizzontale) Ep=0,11*0,5=0,055 J = 55 * 10-3 J (energia meccanica della pallina prima di partire) Conclusione e giudizio sull’esperimento L’energia meccanica è la somma della cinetica e della potenziale. La cinetica è zero all’inizio e, man mano che la pallina rotola giù, l’energia cinetica aumenta perché aumenta la velocità della sferetta. L’energia potenziale è massima quando la pallina è nella parte alta del piano e, man mano che scende giù, diminuisce perché diminuisce l’altezza rispetto al piano orizzontale di riferimento. In qualsiasi istante l’energia totale dovrebbe essere uguale alla somma della cinetica e della potenziale, così come sia all’inizio che alla fine dovrebbe essere uguale se il sistema fosse conservativo, poiché il nostro esperimento non rappresenta un sistema isolato, la conservazione dell’energia meccanica non vale. Esperimenti di fisica – Prof. Concetto Lanno – [email protected] – www.webalice.it/mat.fis 16 IL PIANO INCLINATO. STUDIO STATICO Verificare che si tratta di una macchina semplice sempre vantaggiosa; determinare la condizione di equilibrio, verificare che il lavoro compiuto in un piano inclinato è costante e non dipende dalla lunghezza del piano stesso. Finalità dell’esperimento Studiare l’equilibrio di un corpo su un piano inclinato Considerazioni teoriche preliminari Formula dell’equilibrio di una leva del I genere: P * bp = R * b r Descrizione degli strumenti Piano inclinato, dinamometro, metro, carrello, carrucola. Descrizione dell’esperimento Presentazione dei risultati Sul carrello agiscono due forse: 1. la forza peso P applicata nel baricentro del “carrello-pesetto” 2. la forza che applichiamo per mantenere il corpo in equilibrio. La forza resistente o resistenza agisce verticalmente invece la potenza agisce lungo il piano inclinato. Agganciando il dinamometro al carrello e facendo variare l’inclinazione del piano, varia la forza-potenza; precisamente se il piano orizzontale il dinamometro non segna alcuna variazione, quindi la potenza è nulla; se aumentiamo l’inclinazione del piano fino a 30°, il dinamometro segna una certa forza-potenza; se aumentiamo fino a 60°, il dinamometro segna una forza-potenza maggiore; se aumentiamo fino a 90°, il dinamometro segna la max potenza che corrisponde al peso del corpo. Il caso orizzontale e il caso verticale sono casi limite. Possiamo osservare che la potenza è sempre minore della resistenza il piano inclinato è una macchina vantaggiosa. Determiniamo matematicamente la relazione tra potenza e resistenza. Sul carrello agisce la forza peso che, come vettore, si può scomporre in due componenti: una perpendicolare al piano inclinato (che viene annullata dalla reazione vincolare), l’altra (F) parallela al piano inclinato che spinge il carrello verso il basso, sotto l’azione del peso (resistenza). Affinché ci sia l’equilibrio del corpo bisogna applicare una forza uguale ed opposta ad F. Per determinare il modulo di F consideriamo i triangoli ABC , OPQ Esperimenti di fisica – Prof. Concetto Lanno – [email protected] – www.webalice.it/mat.fis 17 Quindi la potenza, di intensità uguale a quella di F, è sempre minore della resistenza Fp e quindi il piano inclinato è una macchina sempre vantaggiosa. Torniamo al nostro esperimento. Applichiamo al carrello il dinamometro ed applichiamo ad esso una forza fino a portarlo lentamente da B ad A; ripetiamo l’esperimento più volte e calcoliamo il valore medio delle forze registrate dal dinamometro. In una tabella a due colonne riportiamo il valore della forza e lo spostamento l; manteniamo l’altezza costante e facciamo variare la lunghezza l ; portiamo il carrello da B ad A ripetendo la prova più volte, quindi calcoliamo il valore medio dei valori dati dal dinamometro e riportiamo nella tabella il valore medio della forza e della lunghezza. Ripetiamo l’esperimento facendo variare la lunghezza e mantenendo l’altezza costante; registriamo tutti i valori nella tabella. A questo punto calcoliamo tutti i prodotti F*l . otteniamo valori approssimativamente uguali e, poiché il prodotto della forza per lo spostamento è il lavoro compiuto dalla forza il lavoro compiuto per portare il carrello da B ad A è costante al variare della lunghezza del piano, anche se la forza varia. Conclusione e giudizio sull’esperimento L’idea del piano inclinato trova applicazioni nella costruzione delle strade di montagna, dove il dislivello da superare è notevole; per ridurre lo sforzo, cioè la forza da applicare per superare il dislivello, si costruisce la strada con i tornanti (anche se il lavoro è lo stesso). Altro esempio è la vite (è come un piano inclinato “avvolto” ad un cilindro). La filettatura rappresenta la lunghezza del piano inclinato; in questo caso lo sforzo è ridotto (si compie uno sforzo maggiore quando si infila un chiodo in un pezzo di legno che quando si avvita una vite). Esperimenti di fisica – Prof. Concetto Lanno – [email protected] – www.webalice.it/mat.fis 18 LEGGE DI HOOKE Verificare la legge di Hooke Finalità dell’esperimento Verificare la legge di Hooke Considerazioni teoriche preliminari F = - kx Descrizione degli strumenti Molla con costante elastica nota, supporto di fissaggio molla, pesetti, scala graduata Descrizione dell’esperimento Fissiamo un estremo della molla e all’altro estremo appendiamo un pesetto; quindi misuriamo l’allungamento; ripetiamo la prova con pesetti crescenti e riportiamo i dati nella tabella Presentazione dei risultati - Elaborazione dei risultati Prova Peso in g 1 2 3 4 5 10 20 30 40 50 Allungamento in cm 2 4 6 8 10 Costante -k in g/cm 5 5 5 5 5 Conclusione e giudizio sull’esperimento Il rapporto tra il pesetto e l’allungamento è costante. Basandosi su questa legge, hanno costruito il dinamometro, strumento utilizzato per misurare l’intensità della forza. Esistono diversi dinamometri di costante elastica diversa e quindi esistono dinamometri che misurano forze di valori diversi. Esperimenti di fisica – Prof. Concetto Lanno – [email protected] – www.webalice.it/mat.fis 19 CARRUCOLA FISSA E CARRUCOLA MOBILE La carrucola è una macchina semplice indifferente Finalità dell’esperimento I Considerazioni teoriche preliminari S Descrizione degli strumenti Carrucola, corda pesetti Descrizione dell’esperimento CARRUCOLA FISSA Fissiamo una carrucola ad un supporto fisso (si ha una carrucola fissa); lasciamo passare lungo la gola della carrucola una fune, quindi fissiamo ad un estremo della corda un pesetto che eserciterà una forza diretta verso il basso (forza peso) che rappresenta la resistenza R. A questo punto dobbiamo verificare che la potenza, ovvero la forza che si oppone alla resistenza, per ottenere l’equilibrio deve avere la stessa intensità della resistenza. Per far ciò basta pesare la massa del corpo con una bilancia e calcolare la forza, oppure usare direttamente un dinamometro; successivamente, all’altro estremo della corda sistemiamo un pesetto della stessa intensità e si ha l’equilibrio. E’ possibile ripetere l’esperimento con pesi diversi. CARRUCOLA MOBILE Fissiamo un estremo della fune ad un supporto fisso, al centro della carrucola fissiamo un peso (resistenza R), all’altro estremo della fune applichiamo la potenza P (per esempio tirando con le braccia). Col dinamometro misuriamo il peso (resistenza R), quindi applichiamo al secondo estremo della fune il dinamometro e tiriamo, leggendo il valore della forza applicata (potenza P). P sarà minore di R la carrucola mobile è una macchina vantaggiosa Presentazione dei risultati - Elaborazione dei risultati Matematicamente, l’equilibrio si ha quando P * bP = R * bR P : R = bR : bP nel nostro caso bP=2r mentre bR=r P/R = ½ P = R/2. Dobbiamo tirare la fune applicando una forza metà del peso attaccato alla carrucola. Conclusione e giudizio sull’esperimento È possibile costruire altri strumenti (macchine) utilizzando la carrucola fissa e la carrucola mobile oppure un sistema di carrucole fisse e mobili. Uno di questi strumenti è il paranco. Si tratta di un sistema di n carrucole fisse ed n carrucole mobili. Nel paranco si verifica la relazione P = R/2n. In pratica, aumentando il numero delle carrucole, diminuisce la potenza, mantenendo la resistenza costante. Esperimenti di fisica – Prof. Concetto Lanno – [email protected] – www.webalice.it/mat.fis 20 STUDIO CINEMATICO DEL MOTO PARABOLICO CADUTA DI UNA PALLINA DAL TAVOLO Lanciando una pallina da un tavolo, scrivere la sua velocità prima di cadere, l’accelerazione e l’equazione del moto Finalità dell’esperimento Utilizzando le equazioni del moto parabolico si vuole calcolare la velocità iniziale di un oggetto Considerazioni teoriche preliminari Si deve considerare il moto da A a B e calcolare la velocità vA. AA’ è l’altezza max , A’B è la semigittata nel moto parabolico. Le formule da applicare sono R = (v02 / g) * sin 2α Ymax = (v02 * sin2 α)/ 2*g Descrizione degli strumenti In questo esperimento si utilizza il metro e una pallina di metallo come oggetto da lanciare Descrizione dell’esperimento Si lancia la pallina posta a 50 cm dal bordo del tavolo (posizione O)e si individua il punto esatto in cui tocca il pavimento (posizione B); si misurano: l’altezza del tavolo (AA’), la distanza tra il punto di caduta e il bordo del tavolo(A’B); si calcola la velocità vA svolgendo il sistema formato dalle due formule indicate sopra Presentazione dei risultati - Elaborazione dei risultati La pallina è stata lanciata a 50 cm dal bordo (questo dato lo consideriamo ininfluente) ed è caduta a 42 cm dal bordo del tavolo dopo aver superato l’altezza di 77 cm. Utilizzando le formule della gittata e dell’altezza massima (tutte le misure sono in M.K.S.): R = (v02 / g) * sin 2α Ymax = (v02 * sin2 α)/ 2*g 0,84 = (v02 / 9,8) * sin 2α 0,77 = (v02 * sin2 α)/ 19,6 * sin α = sqrt(15,092 / v02 ) 8,232 = v02 * (2/ v02 ) *sqrt[15,092(v02-15,092)] 16,94 = 15,092 (v02 - 15,092) 8,232 = v02 * sin 2α 15,092 =v02 * sin2 α * v02 = 16,21 m/s * * v02 = 16,21 v0 = 4,03 m/s = 14,5 km/h sin 2α = 2*sin α * COS α = 2 sqrt(15,092 / v02 )*[sqrt(1- sin2 α)]= = 2*sqrt(15,092 / v02 )*[sqrt(1- 15,092 / v02)]= = 2*sqrt[(15,092 / v02 )*( v02 - 15,092 / v02)]= (2/ v02 ) *sqrt[15,092(v02-15,092)] Conclusione e giudizio sull’esperimento Il risultato è accettabile, tenendo conto della validità puramente didattica dell’esperimento. L’esperimento potrebbe essere ripetuto più volte; la difficoltà maggiore consiste nel risolvere il sistema per calcolare la misura indiretta della velocità di lancio. I risultati sono: velocità della pallina prima di cadere dal tavolo accelerazione della pallina equazione del moto 4,03 m/s 9,8 m/s2 x(t) = 4,03 t y(t) = 4,03 t + 4,9 t2 Esperimenti di fisica – Prof. Concetto Lanno – [email protected] – www.webalice.it/mat.fis 21 STUDIO ENERGETICO DEL MOTO PARABOLICO CADUTA DI UNA PALLINA DAL TAVOLO Lanciando una pallina da un tavolo, studiare la sua energia meccanica Finalità dell’esperimento Studiare l’andamento dell’energia potenziale, cinetica e totale al variare della posizione della pallina Considerazioni teoriche preliminari Si devono utilizzare le formule: U = mgh K = ½ mv2 Et = U + K Descrizione degli strumenti Come il caso precedente. Bilancia Descrizione dell’esperimento Come il caso precedente, si tratta di sfruttare le misure. La misura del peso della pallina è stata eseguita con una comune bilancia Presentazione dei risultati - Elaborazione dei risultati v0 = 3,92 m/s h = 0,77 m P = 110 g = 0,11 kg m = P/g = 0,011224 kgm U = mgh = 0,11*0,77 = 0,0847 J = 8470 dyn K = ½ m v2 = 0,5*0,011224*15,3664 = 0,08624 J = 8624 dyn Conclusione e giudizio sull’esperimento In un sistema isolato l’energia meccanica totale si conserva; in questo esperimento i risultati sono: sul bordo del tavolo Et = U + K = 0,085 + 0 = 0,085 J a terra Et = U + K = 0 + 0,086 J con un errore di 0,001 J (100 dyn) che possiamo ritenere trascurabile Esperimenti di fisica – Prof. Concetto Lanno – [email protected] – www.webalice.it/mat.fis 22