RS_quaderno insegnanti

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MANUALE PER INSEGNANTI E
OPERATORI DIDATTICI
Scuole primarie
Scuole secondarie di primo
grado
Credits
Testi: Sara Sanetti (Skua Nature Group s.n.c.)
Con la collaborazione di: Massimiliano Biasioli Simona Pedrazzi (Skua Nature Group s.n.c.)
Gioco “Che fine ha fatto Mister Red?”: Matteo Gagliardone (Skua Nature Group s.n.c.)
Foto: Claudio Diana, Francesca Diana, Carlo Galliani, Francesco Grazioli, Ambrogio Molinari
Revisione scientifica: Task force del Progetto Life EC-SQUARE
Revisione tecnica: Luca Picco e Daniela Caracciolo (Regione Piemonte)
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LIFE09 NAT/IT/00095 EC SQUARE - progetto finanziato dallo strumento finanziario Life della Commissione Europea
Indice
1. Guida all’uso del manuale pg.4
2. Approfondimenti pg.5
2.1 Chiariamoci un po’ le idee su natura e dintorni pg.5
2.2 Il bosco pg.8
2.3 Scoiattolo rosso e Scoiattolo grigio pg.13
2.4 Nel mondo degli scoiattoli: gli altri animali pg.26
3. Attività in classe pg.31
3.1 Scuole primarie pg.31
3.2 Scuole secondarie di primo livello pg.40
4. Attività all’aria aperta pg.48
4.1 Scuole primarie pg.48
4.2 Scuole secondarie di primo livello pg.53
5. Gioco “Che fine ha fatto Mister Red?” pg.66
6. Materiali per una gara di creatività pg.70
7. Glossario pg.72
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1. Guida all’uso del manuale
Caro insegnante e caro operatore didattico,
questo manuale didattico nasce nell’ambito del progetto LIFE EC-SQUARE (NAT/IT/095) ed ha lo
scopo di contribuire a diffondere la conoscenza sullo scoiattolo rosso, il nostro scoiattolo. Oggi infatti
lo scoiattolo rosso si trova ad affrontare una grande minaccia: lo scoiattolo grigio, specie aliena
importata dall’America del Nord, sta rapidamente diffondendosi in alcune aree del nostro paese,
provocando la scomparsa del rosso. Noi ci auguriamo che le attività e gli approfondimenti proposti in
questo manuale possano contribuire ad aumentare le conoscenze su questo piccolo mammifero e
sull’ambiente in cui vive, stimolando la curiosità dei ragazzi attraverso il gioco. Solo così, noi ne
siamo convinti, potremo tutti insieme salvare il “nostro” scoiattolo rosso!
All’interno del manuale troverete:
- Approfondimenti utili relativamente ad alcune nozioni generali di ecologia, all’ecosistema
bosco, alla biologia dello scoiattolo rosso, alla minaccia rappresentata dallo scoiattolo grigio
e agli animali che ruotano intorno al mondo dello scoiattolo rosso.
- Attività da svolgere in classe, suddivise per scuole primarie e scuole secondarie di primo
livello; le attività sono state pensate per essere svolte sia a corollario del gioco interattivo
“Chi ha incastrato Mister Red?”, sia in completa autonomia.
- Attività da svolgere all’aria aperta, suddivise per scuole primarie e scuole secondarie di
primo livello; le attività sono state pensate per essere svolte sia all’interno di aree protette,
con il supporto di operatori di educazione ambientale, sia in autonomia dagli insegnanti.
- Gioco “Che fine ha fatto Mister Red?”, una vera indagine per scoprire che fine hanno fatto
gli scoiattoli rossi; oltre alle regole del gioco, in allegato al manuale troverete il tabellone di
gioco e le carte, stampabili.
- Materiali per una gara di creatività, suddivisi per scuole primarie e scuole secondarie di
primo livello; in particolare le scuole primarie vengono invitate a produrre il materiale
necessario per una campagna di comunicazione (poster, depliant, ma anche siti internet),
mentre le scuole secondarie di primo livello si potranno cimentare nella realizzazione di un
articolo divulgativo sull’importanza di conservare lo scoiattolo rosso.
- Un Glossario, per orientarvi tra i principali termini difficili che incontrerete in questo
percorso didattico.
Buona lettura!
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2. Approfondimenti
2.1 Chiariamoci un po’ le idee su natura e dintorni
Che cosa vuol dire “biodiversità”?
La biodiversità ci circonda. E anche noi ne facciamo parte. I suoi elementi principali sono:
le diverse specie che vivono sulla Terra (come volpe, scoiattolo, leone, ma anche
molte piante, funghi, alghe, batteri e addirittura virus);
le differenze tra individui della medesima specie (dimensioni, forme e/o colori);
i numerosi ecosistemi (ad esempio, gli oceani, le foreste o le barriere coralline).
Gli scienziati hanno catalogato circa 1.900.000 specie viventi diverse sulla Terra, ma con
ogni probabilità il loro numero è sensibilmente superiore: molte creature sono
microscopiche o vivono nelle profondità terrestri o degli oceani, altre, semplicemente, non
sono state ancora scoperte.
Che cosa vuol dire “specie”?
Gruppo di individui che possono riprodursi tra loro e dare vita a prole feconda. Individui
appartenenti alla stessa specie hanno anche un patrimonio genetico in comune.
Che cosa vuol dire “habitat”?
Tipo di ambiente in cui un organismo vive. Ogni habitat sostiene una comunità differente di
animali. Questi dipendono l’uno dall’altro per la loro sopravvivenza.
Che cosa vuol dire “ecosistema”?
Insieme di forme viventi, sia animali sia vegetali, e l’ambiente fisico in cui si sviluppano. La
parte vivente viene detta biocenosi o comunità mentre quella non vivente biotopo.
L’ecosistema Terra ha al suo interno molti ecosistemi diversi. Ciascuno di essi può essere
caratterizzato da maggiore o minore biodiversità.
Che cosa vuol dire “home range”?
Area minima all’interno della quale i singoli animali concentrano le proprie attività vitali
come la ricerca di cibo, la localizzazione dei nidi e delle tane, riproduzione, allevamento dei
piccoli.
Che cosa sono le catene alimentari?
Tutte le piante e gli animali rappresentano un insieme unito da un legame molto
importante, perché la vita di ognuno dipende da quella di tutti gli altri. Gli animali erbivori si
nutrono di piante, ma essi stessi sono cibo per i predatori, i carnivori. Per esempio: nel
bosco vivono numerosi insetti, che si nutrono di foglie; ma di questi insetti sono ghiotti i
piccoli uccelli come le cince, che a loro volta vengono mangiate dai rapaci come l’astore.
Questo tipo di relazione tra esseri viventi viene chiamato “catena alimentare”: molte catene5
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alimentari sono assai complesse, con intrecci complicati e molto ramificati!
Curiosità: anche i predatori prima o poi entrano nella catena alimentare: quando muoiono,
vengono mangiati dagli insetti e dalle loro larve.
Che cosa vuol dire “specie aliena”?
Una specie non nativa, detta anche aliena o alloctona, è una specie che non si è originata
nel territorio in cui si trova, ma vi è giunta per responsabilità dell’uomo, volontariamente o
accidentalmente.
Perché è utile conservare la natura?
La protezione della natura e delle risorse naturali si dice “conservazione”, intendendo con
questo termine le politiche e gli interventi utili a mantenere gli ambienti naturali o a
recuperare quelli alterati dall’uomo.
In ogni ambiente le piante e gli animali dipendono le une dagli altri per la loro
sopravvivenza. Se si abbatte una parte del bosco, gli animali che da questo dipendono per la
sopravvivenza, muoiono o si spostano. Quell’ambiente, pertanto, non sarà più lo stesso. Per
salvaguardare un territorio bisogna quindi impedire il taglio del bosco e agire per creare
nuovi boschi dove questi sono stati tagliati
Che cosa vuol dire “frammentazione ambientale”?
La frammentazione ambientale o frammentazione degli habitat è quel processo,
solitamente di origine umana, che divide un ambiente naturale in frammenti più o meno
disgiunti tra loro riducendone la superficie originaria. Se costruisco una strada in mezzo a un
bosco o taglio parte del bosco per coltivare cereali, riduco e ‘frammento’ il bosco stesso,
rendendo difficile il passaggio degli animali da un’area all’altra.
La scomparsa degli habitat e la frammentazione di quelli residui, costituiscono una delle
principali minacce alla biodiversità; entrambi i processi agiscono spesso insieme e non
sempre sono facilmente discriminabili l’uno dall’altro. Le conseguenze più catastrofiche si
registrano negli ambienti di pianura, sempre più interessati a nuove strade, autostrade,
città, che progressivamente riducono lo spazio per gli animali e le piante selvatiche.
Che cosa vuol dire “rete ecologica”?
La capacità di animali e piante di migrare e di colonizzare nuovi ambienti ne garantisce la
sopravvivenza, anche quando la loro presenza nelle aree di origine viene messa in pericolo.
Un po’ come gli uomini abitano città e paesi e si spostano su strade e ferrovie, in modo
analogo piante e animali vanno ad occupare i loro ambienti, muovendosi lungo siepi, filari,
corsi d’acqua e boschi, e sono ostacolati dalle barriere come strade, città…
Oggi in tante parti d’Italia le zone naturali si sono ridotte drasticamente in quantità e varietà
e tendono ad essere sempre più isolate l’una dall’altra. Rimangono piccoli frammenti di
habitat naturali immersi in un “mare” di ambienti artificiali, barriere insormontabili per
animali e piante. E’ quindi essenziale che i frammenti rimasti vengano potenziati e messi in
collegamento tra loro, con la creazione di passaggi e vie di connessione studiati e realizzati
con l’obiettivo di formare una rete naturale.
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Come funziona il rapporto tra preda e predatore?
La predazione è un tipo di interazione in cui un organismo (il predatore) usa come fonte di
cibo un altro organismo (la preda). I predatori ricoprono un ruolo fondamentale nella
catena alimentare, contribuendo a limitare numericamente le popolazioni delle prede. In
questo modo riescono a mantenere la biodiversità, prevenendo il fatto che una singola
specie diventi dominante.
La competizione tra specie
La competizione si può definire come un'interazione tra specie (o anche individui della
stessa specie) per la quale le risorse di una sono ridotte a causa della presenza dell'altra:
tale risorsa può essere cibo, acqua, territorio, possibilità di accoppiamento. Esistono diversi
tipi di competizione:
o competizione per interferenza: quando un individuo interferisce aggressivamente
con gli altri per il cibo, la sopravvivenza, la riproduzione o per stabilirsi in una
porzione dell'ambiente.
o competizione per sfruttamento: competizione indiretta causata da una risorsa
limitata comune. Per esempio, l'uso di una risorsa per alcuni causa la scarsità per
altri o, anche la competizione per lo spazio.
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2.2 Il bosco
Che cos’è un bosco?
A un primo sguardo, il bosco ci appare come un semplice insieme di alberi, alti e frondosi.
Ma a ben guardare, il bosco è molto più di questo: all’interno del bosco vivono infatti
numerosi animali e piante, che qui dentro trovano riparo. Le piante rappresentano un cibo
per molti animali, non solo, offrono una casa e un nascondiglio. Ma anche gli animali sono
utili alle piante: trasportando i semi, per esempio, le aiutano a riprodursi, assicurando così
continuità alla vita del bosco.
Il bosco è un ambiente autonomo, vive senza l’intervento dell’uomo: per imparare a
conoscere i suoi segreti occorre osservarlo, ma anche ascoltarlo, annusarlo e toccarlo!
Curiosità: Nel mondo soltanto un terzo della terraferma è ricoperto da boschi!
Quali sono i fattori che regolano l’ecosistema bosco
Il bosco fornisce una serie infinita di servizi all’uomo. Da sempre l’uomo ha compreso la sua
importanza per la difesa dalle alluvioni, dalle frane, dalle valanghe. Ha tratto legna per
riscaldare, legname da lavoro, fronde per alimentare gli animali, frutti di ogni tipo. Il bosco è
stato usato come riparo per sfuggire ai nemici.
Ora si valuta con attenzione l’importanza del bosco per la tutela della biodiversità, per la
gradevolezza che porta al paesaggio, per l’attrazione che esercita sul turismo in cerca di
natura, per la capacità di cambiare in positivo il clima locale, per l’interesse scientifico.
Difendere il bosco è nell’interesse di tutti. Occorre aiutare i forestali nella loro preziosa
opera per la prevenzione dagli incendi e per la tutela delle specie. In molte foreste possiamo
trovare i centri di educazione ambientale dove imparare a conoscere ed amare il bosco.
Perché è importante conservare le foreste?
Le foreste coprono le terre emerse per circa un terzo. Le foreste si sono ridotte moltissimo
in passato e tael tendenza continua nell’ultimo secolo a causa dell’attività umana. L’uomo
ha anche però un’azione positiva con la protezione delle foreste più ricche di biodiversità,
con il controllo dei tagli selvaggi degli alberi, con l’impianto di nuovi alberi dove sono
scomparsi. Il bosco è indispensabile all’uomo, l’uomo deve essere il suo alleato più prezioso.
Non tutti i boschi sono uguali….impariamo a riconoscerli!
Gli alberi che compongono i boschi italiani si possono dividere in due categorie: conifere e
latifoglie. Le prime sono prevalenti in climi freddi alpini ma formano con altre specie estese
foreste anche nei pressi del mare, le latifoglie predominano in tutte le altre località.
Le conifere, conosciute anche come “sempreverdi” o “aghifoglie”, hanno foglie strette e
allungate a forma di ago. Non perdono le foglie durante l’inverno (con l’eccezione di alcune
specie come il larice).
Le latifoglie, conosciute anche come “caducifoglie”, presentano invece foglie larghe; la
maggior parte delle latifoglie perde le foglie durante l’inverno (con l’eccezione di alcune
specie come il leccio, quercia tipica delle aree mediterranee).
Si possono quindi individuare 3 tipi di boschi:
i boschi puri di conifere
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i boschi puri di latifoglie
i boschi misti, composti sia da conifere sia da latifoglie
I boschi di conifere puri sono tipici degli ambienti alpini
Il bosco, una casa a più piani…
Il bosco può davvero essere interpretato come una casa a più piani. Il livello del tetto, quello
che corrisponde alle alte fronde degli alberi più alti, è il più luminoso di tutti. Scendendo
verso il basso, la luce diminuisce, e a terra ne arriva davvero poca. Ma chi vive nei piani
della casa?
Ai piani più alti, tra le fronde degli alberi, vivono gli insetti che si nutrono delle foglie,
insieme ai rapaci, che qui costruiscono il loro nido, e agli scoiattoli rossi, che trascorrono
gran parte della propria vita a questo piano, creando il proprio nido e cercando il cibo. Al
secondo livello, tra i cespugli e gli arbusti, vivono numerosi piccoli uccelli come il merlo.
Infine, al piano terra, tra l’erba e il muschio, si trovano numerosi insetti come coleotteri,
formiche, e piccoli mammiferi come il toporagno e il topo selvatico, ma anche funghi. In
“cantina”, ovvero sottoterra, troviamo le radici delle piante, ma anche numerosissimi
insetti, lombrichi e, con un po’ di fortuna, ci si può imbattere anche in qualche arvicola!
Che differenza c’è tra alberi e arbusti?
Gli alberi sono piante con il tronco di legno, di altezza variabile, ma generalmente superiore
ai 4 metri, la cui
caratteristica è avere i rami che crescono a partire da una certa altezza del tronco rispetto al
terreno. Si distingue pertanto la parte delle radici, immersa nel terreno, quella dei tronco,
libera da rami, e quella della onochioma fatta dai rami che portano foglie, fiori e frutti. Un
esempio di albero è il CASTAGNO.
Anche gli arbusti hanno il tronco legnoso, ma a differenza dell’albero hanno un’altezza
modesta (non più di 4-5. metri). Si differenziano dall’albero per avere le ramificazioni che
spuntano dal tronco fin dalla base, a livello del terreno. Un esempio di arbusto è la
GINESTRA.
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Come fioriscono gli alberi? Il mistero delle pigne (e non solo)
Tutte le piante fioriscono a primavera, compresi gli alberi! Dai fiori nascono frutti e semi,
che a loro volta faranno crescere nuovi alberi. La maggior parte degli alberi hanno due tipi
di fiori: il fiore maschile, che contiene il polline, e il fiore femminile, da cui nasceranno i
frutti e i semi.
Particolari sono i cosidetti frutti delle conifere, gli alberi sempreverdi: i semi infatti sono
racchiusi in strutture rigide a forma di cono, le pigne; non sono veri e propri frutti, ma come
questi racchiudono e proteggono i semi. Ma il tipo di “involucro” che protegge i semi varia a
seconda dell’albero: alcuni semi sono racchiusi in frutti saporiti, come le ciliegie, altri stanno
invece all’interno di gusci rigidi, come le castagne e le nocciole, difficili da aprire. Altri infine
sono molto leggeri e hanno lamelle che li fanno volare lontano.
Curiosità: Lo sai che solo una ghianda su un milione farà nascere una quercia?
Come nasce un bosco?
Il bosco si rinnova continuamente perchè le piante che lo compongono si riproducono: la
vita di ogni individuo, animale o vegetale, è legata a quella degli altri.
Quando un terreno viene abbandonato, comincia a crescere per prima l’erba (le cosiddette
piante erbacee), seguono gli arbusti, infine appaiono gli alberi. Nel giro di qualche anno si
forma un nuovo bosco!
Curiosità: Perché si crei un vero bosco ci vuole tanto tempo, fino a 100 anni!
Per fare un albero ci vuole il seme…
Gli alberi producono frutti, che contengono semi. La maggior parte dei frutti matura entro
l’autunno, e a quel punto i semi devono trovare un posto adatto dove svilupparsi e far
nascere una nuova piantina. Sotto la pianta madre, di solito, c’è poco nutrimento e,
soprattutto, poca luce! I semi devono trovare un modo per allontanarsi da “casa”: i semi
leggeri vengono trasportati dal vento, mentre quelli troppo pesanti per volare….sono
portati in giro dagli animali!
Curiosità: i semi delle conifere (le aghifoglie) maturano lentamente: ci possono volere fino a
18 mesi perché le pigne si aprano e lascino cadere i semi.
Di cosa vivono gli alberi?
Gli alberi, per crescere, hanno bisogno di nutrimento, proprio come noi. In particolare, per
far crescere il tronco e i rami, per far spuntare le nuove foglie e per costruire i semi
necessitano di zuccheri. E dove li prendono? Non vanno al supermercato, se li fabbricano da
soli! Per poterlo fare hanno bisogno di luce, anidride carbonica e acqua.
L’organo per produrre gli zuccheri è la foglia: proprio nella foglia si trova la verde clorofilla,
che cattura la luce del sole per produrre gli zuccheri. La luce è sempre disponibile, l’acqua
viene presa dal terreno attraverso le radici, l’anidride carbonica dall’aria attraverso le foglie!
Curiosità: Molti alberi in autunno smettono di produrre clorofilla: le foglie diventano così
gialle, fino a cadere. Questi alberi si chiamano decidui o caducifogli.
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Come si fa a calcolare l’età degli alberi?
Gli alberi sono gli esseri viventi più grandi della Terra e quelli che possono vivere più a
lungo. Ogni anno nel tronco si formano un nuovo anello esterno, così il tronco diventa
sempre più grande. Negli anni buoni, con tanto Sole, acqua e sostanze nutrienti, gli anelli
sono larghi; negli anni difficili, di carestia, gli anelli che si vanno a formare sono invece
sottili.
E’ possibile contare l’età di un albero morto effettuando una sezione del tronco e contando
il numero totale di anelli!
Che cosa vuol dire “selvicoltura”?
La selvicoltura è la scienza che studia la coltivazione e l'utilizzazione dei boschi. In senso
stretto è tutto quell'insieme di interventi che permettono la coltivazione del bosco
garantendone lo sfruttamento e, contemporaneamente, il mantenimento.
Chi ripulisce il bosco da tutte le foglie che cadono?
In natura, tutto ciò che cade e muore viene riciclato e riutilizzato. Ma chi lo fa? Esiste un
vero e proprio esercito di micro-organismi, che vivono nella terra, tra le foglie in
decomposizione. Questo prezioso esercito è formato da invertebrati, batteri, funghi che
smaltiscono tutte le scorie, cioè i rifiuti, delle piante e degli animali, e anche tutto ciò che
resta di loro quando muoiono. Senza il prezioso aiuto di questi alleati, in breve tempo il
bosco sarebbe sommerso da montagne di rifiuti “naturali”, che impedirebbero alle nuove
piante di germogliare, agli animali di muoversi….e in breve tempo il bosco scomparirebbe.
Curiosità: i microrganismi digeriscono i resti animali e vegetali, producendo l’humus….un
preziosissimo nutrimento necessario alle piante per crescere rigogliose!
Chi ruba i semi degli alberi?
Molti animali si nutrono dei semi degli alberi: molti uccelli (per esempio i tordi) mangiano la
polpa dei frutti ed espellono successivamente i semi non digeriti. Scoiattoli, ghiri e
ghiandaie fanno provviste di semi per l’inverno, a volte però dimenticano i nascondigli….e i
semi hanno la possibilità di far nascere una nuova pianta.
L’importanza del legno morto
Il legno morto contribuisce in misura determinante a valorizzare il bosco: da esso
dipendono migliaia di specie di invertebrati, funghi e vegetali di forme e dimensioni diverse,
spesso sorprendenti! Munendosi di una semplice lente è possibile imparare a conoscere un
vero e proprio “micro mondo”, da cui dipende gran parte della biodiversità del bosco
stesso.
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2.3 Scoiattolo rosso e Scoiattolo grigio
Carta di identità dello scoiattolo rosso
- Nome scientifico: Sciurus vulgaris
- Pelliccia: sul dorso, può variare dal marrone intenso al rosso, fino al grigio e
addirittura al nero; il ventre invece è chiaro, quasi sempre bianco
- Coda: di colore uniforme, può variare dal rosso-bruno al grigio o nero, a seconda
degli individui
- Lunghezza testa-corpo (mm) 190-220 mm
- Lunghezza coda (mm) 170-200 mm
- Peso (g) 270-360 g
- Longevità (anni) 4-5 anni
- Incremento autunnale (% del peso corporeo) 0-10%
- Quanto tempo passa sugli alberi ogni anno circa il 70%
- Habitat preferito Conifere, ma raggiunge densità maggiori in latifoglie
- Preferisce le ghiande? No
- Densità media
Boschi di conifere <0,6 ind./ha
Boschi di latifoglie <1,2
ind./ha
Curiosità: Lo chiamano scoiattolo rosso, ma il suo colore può variare. La colorazione dorsale
e laterale del mantello dello scoiattolo comune è molto variabile, dal tipico rosso vivo, al
grigio e marrone, fino al nero, mentre il ventre è bianco. I caratteristici ciuffi auricolari
crescono durante l'autunno per essere molto folti in inverno, e spesso sono assenti in estate.
Lo scoiattolo rosso, il “nostro” scoiattolo
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Scoiattoli rossi d’Italia
Lo scoiattolo rosso è l’unica specie di scoiattolo arboricolo presente in gran parte
dell’Europa e dell’Asia. Due altre specie di scoiattoli forestali sono presenti in Eurasia: lo
scoiattolo della Persia e lo scoiattolo giapponese..
In Italia ci sono tre sottospecie di scoiattolo rosso: nel nord troviamo Sciurus vulgaris
fuscoater, la sottospecie diffusa anche in gran parte dell’Europa centrale e orientale,
mentre nel centro e nel sud vi sono due sottospecie endemiche, presenti quindi solo in
Italia, rispettivamente Sciurus vulgaris italicus e Sciurus vulgaris meridionalis. Le sottospecie
del centro e del nord Italia sono caratterizzate da una colorazione molto variabile del
mantello dorsale, mentre la sottospecie del sud, presente esclusivamente in Calabria, è
completamente nera con ventre bianco.
Gli scoiattoli rossi possono avere diverse colorazioni: questo esemplare, per esempio, è nero
con il ventre bianco!
Quanti scoiattoli esistono al mondo?
Gli scoiattoli appartengono alla famiglia degli Sciuridi. Gli Sciuridi sono una numerosa
famiglia di Roditori di piccole-medie dimensioni che comprende ben 278 specie. Sono fra i
mammiferi più diffusi e si trovano in ogni continente tranne in Australia e in Antartide.
Poiché sono relativamente poco specializzati, gli Sciuridi sono stati in grado di evolvere una
grande varietà di forme corporee e di abitudini che li rendono adatti a vivere in una grande
varietà di habitat, dalle lussureggianti foreste pluviali tropicali alle alture rocciose dei deserti
semiaridi, dalle praterie aperte ai giardini cittadini. Questa prospera famiglia comprende
forme molto variabili come le marmotte terricole e scavatrici di tane sotterranee; gli
scoiattoli terricoli, i cani della prateria e i tamia; gli scoiattoli diurni e arboricoli; i notturni
scoiattoli volanti.
Che cosa ha di speciale lo scoiattolo rosso?
Lo scoiattolo rosso è un piccolo mammifero che tutti conosciamo, anche se è molto timido. Ha
forma snella, con testa e collo ben distinti dal tronco. Ripiega spesso sul dorso la grossa coda,13
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completamente ricoperta di peli lunghi (l’origine del suo nome, attraverso il greco,
suggerisce un “animale che si fa ombra con la coda”).
Ha orecchie grandi sulle quali, soprattutto d’inverno, è presente un ciuffo di peli. Usa le
vibrisse (“baffi” come quelli del gatto) per orientarsi, per evitare ostacoli e per scegliere il
cibo. Sulle zampe anteriori ha unghie forti e ricurve. Per saltare usa le zampe posteriori, le
cui dita hanno una virtù sorprendente: lo scoiattolo può ruotarle di 180° per scendere di
corsa da un albero, nella tipica posizione a “testa in giù” lungo il tronco. In salita sa essere
altrettanto veloce!
Curiosità: in natura lo scoiattolo rosso vive circa 3-4 anni!
Curiosità: Il “rosso” è lo scoiattolo tipico del nostro continente. È in Europa almeno dal
Pleistocene Medio, quindi da ben più di centomila anni fa.
Caratteri distintivi dello scoiattolo grigio
- Nome scientifico: Sciurus carolinensis
- Coda: grigio-marrone all’interno e bianca sui bordi, con un effetto “aureola”
- Pelliccia: in genere è grigio cenere sul dorso, con parti rosso mattone su testa e
zampe, mentre il ventre è chiaro, quasi sempre bianco
- Forma: più tozza
- Lunghezza: 250-260 mm
- Peso: 500-650 g
- Orecchie: senza ciuffi di pelo
- Abitudini: si abitua facilmente alla presenza umana; lo si trova spesso a terra
Come si distinguono lo scoiattolo rosso e lo scoiattolo grigio?
Quale è la principale differenza tra rossi e grigi? Impariamo a riconoscerli!
- Non tutte le persone sanno che spesso gli scoiattoli rossi possono essere neri,
marroncini o addirittura grigi! O che gli scoiattoli grigi possono anche sembrare
rossastri….Il colore non è quindi determinante per riconoscere le due specie!
- Un metodo infallibile per riconoscere le due specie è osservare le code. La coda del
grigio è infatti caratterizzata da una sorta di alone bianco nella parte esterna, assente
nel rosso.
- Un altro modo per riconoscerli è osservare le orecchie. Il rosso presenta sulle orecchie
degli evidente ciuffi auricolari per gran parte dell’anno, sempre assenti nel grigio.
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Il carattere più importante per distinguere Scoiattolo rosso e grigio è la coda
Sfuggire ai predatori, un’arte da scoiattoli!
Gli scoiattoli hanno due modi principali di sfuggire ai pericoli:
- Rimanere fermi. Molti predatori utilizzano la vista per cercare le proprie prede. In
generale, è molto più semplice vedere le prede quando sono in movimento, soprattutto
se hanno un colore simile all’ambiente in cui si muovono! Così, spesso gli scoiattoli si
limitano a stare immobili, quando pensano che ci sia un predatore nei paraggi.
- Scappare. A volte, non c’è davvero altro modo di scampare ai pericoli! Se gli scoiattoli
sono vicini al suolo quando si avvicina un pericolo, si arrampicano sull’albero più vicino,
poi si fermano per vedere se un pericolo c’è davvero! A quel punto, emettono una sorta
di forte squittio, battendo la coda. Se il pericolo persiste, ricominciano a scappare lungo
i rami, nascondendosi nella folta vegetazione degli alberi.
Curiosità: Pensa che gli scoiattoli sono in grado di immobilizzarsi anche nel bel mezzo di una
corsa giù dal tronco di un albero!
Chiacchiere tra scoiattoli
Gli scoiattolo comunicano tra lore mediante suoni, proprio come noi, ma anche attraverso
odori, gesti, utilizzando il proprio corpo e la coda. Il verso che più comunemente si può
sentire è una sorta di forte squittio, emesso quando l’animale viene disturbato e si sente in
pericolo.
Non solo i versi sono un modo di comunicare: gli scoiattoli riescono a riconoscersi tra loro
grazie all’odore: utilizzano infatti una sorta di “profumo” per marcare i confini del proprio
territorio, una sorta di segnale per dire ai vicini “Ehi questa è casa mia!”. Un modo per
segnalare agitazione è battere forte i piedi per terra, con forti squittii di accompagnamento.
A volte è possibile osservare gli scoiattoli mentre muovono la coda, e anche questo è un
modo per comunicare: un colpo brusco per terra significa allarme, mentre quando due
scoiattoli si incontrano muovono piano le code, ed è un modo per salutarsi!
Curiosità: Tra di loro, mamma scoiattolo e i suoi piccoli passano molto tempo a …spulciarsi.
Questo tipo di comportamento, oltre ad essere utile per rimuovere i parassiti, è utile per
permettere ai piccoli e alla madre di socializzare.
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Diventare genitori
Il periodo degli accoppiamenti è in genere compreso tra gennaio e giugno, e i parti (dopo
una gestazione di sei settimane) avvengono da marzo ad agosto. Negli anni in cui il cibo è
abbondante le femmine possono avere due figliate l’anno, ma in condizioni di scarsità
alimentare, la riproduzione può essere unica o anche assente. Dopo la nascita i piccoli sono
allattati per 10-12 settimane, prima dello svezzamento che li rende indipendenti. In seguito
si allontaneranno dal territorio della madre anche di alcuni chilometri, alla ricerca di aree
idonee per loro, ma solo il 20-40% dei nati sopravviveranno nel loro primo anno di vita.
Quando lo scoiattolo grigio è presente, tale percentuale di sopravvivenza si riduce
drasticamente come conseguenza della competizione per il cibo e lo spazio dei più grandi (e
nati prima) scoiattoli americani.
In ogni caso, quegli scoiattoli rossi che avranno la possibilità di trovare un luogo dove
insediarsi, inizieranno a condurre la loro vita forestale, aiutando il bosco a rimanere
dinamico!
Nidi da scoiattolo
Gli scoiattoli costruiscono un nido, facilmente distinguibile da quello degli uccelli, di forma
sferica di 25-45 cm di diametro, costruito con rametti intrecciati, in genere vicino al tronco o
alla biforcazione dei rami. I rametti spesso mantengono le foglie secche a formare uno
strato impenetrabile, mentre l’interno è foderato con muschio, cortecce e foglie, per
assicurare una buona coibentazione e impermeabilizzazione all’acqua. All’occorrenza usano
come nidi o luoghi di rifugio anche le cavità degli alberi.
I nidi non sono esclusivi; un singolo scoiattolo può usare fino a 3-4 nidi e lo steso nido può
essere usato da diversi animali in giorni successivi. Maschi e femmine possono usare lo
stesso nido nel periodo riproduttivo, ma sarà poi la femmina da sola ad allevare i piccoli in
un nido grande e ben isolato.
Curiosità: Gli scoiattoli rossi spesso hanno più di un nido nel proprio territorio. In questo
modo, quando un nido viene danneggiato o distrutto dai predatori, gli scoiattoli possono
spostarsi in un altro. Le femmine, con i piccoli, possono decidere di spostarli verso un nuovo
nido se pensano che non siano più al sicuro.
I nidi di scoiattolo rosso hanno forma sferica e sono ben nascosti tra i rami degli alberi
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Una vita solitaria, ma non troppo!
Gli scoiattoli sono animali solitari, ma non strettamente territoriali. Gli adulti in genere non
difendono parte del bosco impedendovi l’accesso ad altri animali, ma le femmine adulte che
si riproducono difendono la porzione di territorio che usano più intensamente (core-area)
dall’accesso di altre femmine riproduttive. Questo tipo di territorialità è chiamata
territorialità intra-sessuale. La dimensione del territorio occupato da un individuo dipende
dalla quantità di cibo disponibile e da quanti animali usano la stessa porzione di bosco. Può
quindi cambiare di molto, in base al tipo di bosco e alla produzione annuale di semi e altre
risorse alimentari. Talvolta gli scoiattoli usano territori di 2-3 ha, ma in altri casi, come ad
esempio in foreste alpine di conifere in anni con bassa produzione di semi, gli animali si
muovono in aree di 30-50 ha. In generale i maschi tendono ad avere territori più grandi
delle femmine e gli adulti usano aree più grandi dei giovani.
Che cosa mangiano gli scoiattoli?
Lo scoiattolo rosso si nutre soprattutto di semi di alberi, che consuma stando seduto sulle
zampe posteriori e portandoseli alla bocca con le anteriori; ma mangia anche gemme, fiori,
insetti, frutti e funghi. Occasionalmente gli scoiattoli possono mangiare anche insetti che
trovano su tronchi e foglie.
Il cibo principale sono comunque i semi e i frutti di molti alberi e arbusti. La produzione di
semi delle varie specie di alberi varia da un anno all’altro, questo ha un effetto sulla
popolazioni di scoiattolo. La densità degli scoiattoli aumenta notevolmente negli anni in cui
ci sono molti semi da mangiare, per diminuire invece negli anni in cui le piante producono
pochi semi o niente del tutto. Vi è quindi un forte legame tra la composizione (in specie di
alberi) del bosco, la produzione di semi e il comportamento, la riproduzione e la
sopravvivenza degli scoiattoli.
Un pigna rosicchiata dallo scoiattolo rosso
Le scorte alimentari
Gli scoiattoli hanno la curiosa abitudine di creare delle vere e proprie dispense in vista
dell’inverno. Raccolgono i semi caduti per terra, soprattutto in autunno, scavano una buca
per terra e ne nascondono alcuni dentro. Dopodichè, ricoprono la buca con terra e altro
materiale, per nasconderla dagli altri scoiattoli o da altri animali. Durante l’inverno, quando17
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trovano poco da mangiare in giro, gli scoiattoli vanno a recuperare i semi nascosti nelle
dispense.
Curiosità: Lo scoiattolo grigio ricorda dove sono le sue dispense ed è anche in grado di
scovare le dispense del rosso! A volte gli scoiattoli sono un po’ smemorati….i semi non sono
però persi del tutto: dal loro rifugio sotterraneo, con l’arrivo della primavera, potranno
germogliare e dare vita a un nuovo albero!
Le scorte alimentari vengono nascoste in buchi scavati nel terreno
Funghi e scoiattoli!
Lo scoiattolo europeo mangia anche molti funghi, compresi quelli sotterranei (i tartufi).
Quest’azione è molto importante perché i funghi sono essenziali per la crescita di molte
piante. Tra le radici delle piante e i filamenti sotterranei dei funghi (le ife) si instaura, infatti,
una simbiosi: il fungo cede acqua e sali minerali alle piante e riceve da questa sostanze
organiche elaborate. Lo scoiattolo quando mangia i funghi ne espelle le spore (la parte
riproduttiva) con le feci. Queste cadute sul terreno possono germinare, dando origine a un
nuovo fungo e a una nuova associazione con le piante. Scoiattoli, funghi e alberi sono quindi
legati da relazioni reciproche, di tipo ecologico, molto complesse, che nel loro insieme
assicurano la presenza del roditore, ma anche delle piante stesse e dei funghi.
Occasionalmente, gli scoiattoli rossi mangiano anche i funghi!
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Quali sono i boschi preferiti dagli scoiattoli rossi?
In Italia gli scoiattoli rossi vivono in ogni tipo di bosco, ammesso che vi sia un numero
sufficiente di alberi in grado di produrre semi necessari alla loro alimentazione. Li troviamo
quindi in boschi misti di latifoglie, conifere e latifoglie o solo conifere. Generalmente gli
ambienti forestali migliori sono quelli costituiti da più specie di alberi, in modo che in ogni
anno vi sia qualche specie arborea che produce abbastanza semi
Quando si possono vedere gli scoiattoli rossi?
Lo scoiattolo rosso è uno dei pochi mammiferi che può essere osservato durante
un’escursione nei boschi della penisola. Gli scoiattoli, infatti, sono attivi durante il giorno e,
contrariamente a quanto molti credono, non vanno in letargo in inverno. Gli animali iniziano
a essere attivi fuori dal nido all’alba e terminano l’attività al pomeriggio tardi o alla sera, in
base alla stagione e alla disponibilità di cibo.
Ruolo degli scoiattoli nell’ecosistema
Gli scoiattoli non solo usano il bosco per vivere e alimentarsi, ma anche aiutano il bosco nei
suoi processi di rinnovamento. Negli anni di forte produzione di semi, in particolare di
quelle specie che gli scoiattoli amano (nocciolo, faggio, castagno, pino cembro, pino
silvestre), gli scoiattoli immagazzinano parte dei semi raccolti.
Il comportamento di immagazzinamento dei semi da parte dello scoiattolo è molto
importante per il rinnovamento di molte specie di alberi: gli scoiattoli, nascondendo i semi a
distanza dagli alberi, ne favoriscono la germinazione. Gran parte del rinnovamento delle
piante di castagne, ad esempio, dipende dagli scoiattoli; gli scoiattoli aiutano anche il
rinnovamento di faggio, nocciolo, pino cembro e, in minor misura, di querce.
Dove dobbiamo andare per trovare lo scoiattolo rosso?
Lo scoiattolo comune o scoiattolo rosso è l’unico scoiattolo arboricolo originario
dell’Europa. Gli ambienti in cui è possibile osservare gli scoiattoli sono i boschi di qualunque
tipo:
- boschi di conifere
- boschi misti di latifoglie e conifere
- foreste alpine
- boschi mediterranei
- parchi urbani
Come si fanno a contare gli scoiattoli?
Un modo per contare gli scoiattoli è…osservare gli scoiattoli e contare tutti quelli che si
vedono!
In realtà non è così semplice, un po’ perché gli scoiattoli non sono così facili da avvistare, un
po’ perché occorre effettuare il conteggio con un certo metodo. Solitamente i ricercatori
scelgono un sentiero (in gergo chiamato transetto) lungo il quale si muovono e contano
tutti gli scoiattolo che riescono ad avvistare. Il sentiero viene percorso con regolarità, in
tutte le stagioni, in questo modo la popolazione di scoiattoli è sempre tenuta sotto controllo.
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Curiosità: Il periodo migliore per contare gli scoiattoli è l’inverno, quando gli alberi non
hanno le foglie!
Curiosità: Per osservare bene gli scoiattoli è meglio munirsi di binocoli!
L’importanza di contare: come si studiano gli scoiattoli (e non solo) con l’uso
degli hair-tubes.
Per controllare le popolazioni di scoiattoli si possono utilizzare diversi sistemi, tra cui il
posizionamento degli hair-tubes, letteralmente “tubi cattura-pelo”. Ma in cosa consiste
questo strano sistema? La tecnica degli hair-tubes consiste nell’attirare con un esca
(nocciole, semi di girasole) gli scoiattoli all’interno di tubi posti su alberi, all’ingresso dei
quali sono inserite delle placchette con nastro biadesivo. Quando l’animale cerca di entrare
dentro il tubo, i peli rimangono attaccati al nastro biadesivo e possono quindi essere raccolti
per essere analizzati successivamente al microscopio, in modo da distinguere tra le due
specie. Per il monitoraggio vengono identificate aree alberate che presentino condizioni
potenzialmente idonee alla presenza degli scoiattoli. Gli hair-tubes vengono sistemati in
transetti di 5-20 tubi, a distanza variabile di 50-100 metri l'uno dall'altro. Una volta
sistemati, gli hair-tubes verranno controllati periodicamente e il nastro adesivo sostituito. I
peli rinvenuti vengono conservati in alcol per le successive analisi.
Questione di pelliccia. Riconoscere gli scoiattoli e gli altri mammiferi attraverso i
peli!
Lo scoiattolo rosso e lo scoiattolo grigio presentano una differente morfologia della sezione
del pelo: nello scoiattolo rosso è presente una doccia lungo il pelo che determina una tipica
sezione a fagiolo. La doccia è invece assente nello scoiattolo grigio che presenta quindi una
sezione circolare.
Dentro ai tubi possono entrare anche altri mammiferi che salgono sugli alberi, come ghiri,
moscardini e occasionalmente topi selvatici e anche qualche pipistrello.Per poter
riconoscere i peli di questi altri mammiferi da quelli degli scoiattoli esistono veri e propri
atlanti fotografici, che aiutano il ricercatore nel proprio lavoro!
Come si fa a capire se un’area è frequentata da scoiattoli?
Per capire se un bosco è frequentato dagli scoiattoli, si possono utilizzare metodi indiretti.
Per esempio, si possono cercare i nidi, oppure i resti di cibo. Come si riconoscono i resti di
cibo lasciati dallo scoiattolo?
Le pigne vengono mangiate a partire dalla cima: lo scoiattolo stacca le scaglie, per mangiare
i semi all’interno. Le scaglie più resistenti vengono morsicate e lasciate attaccate. Una volte
rosicchiate, le pigne vengono buttate per terra e si possono trovare disseminate su una
grande superficie. Le nocciole vengono invece aperte grazie ai potenti denti incisivi, e
vengono aperte a metà. Gli uccelli bucano invece la nocciola con il becco, per cui nei resti si
vede un evidente buco.
Curiosità: Un altro sistema “indiretto” per contare gli scoiattoli consiste nel contare il
numero di nidi presenti nel bosco: maggiore è il numero di nidi, maggiore è il numero di
scoiattoli! Con questo sistema non è però possibile distinguere gli scoiattoli rossi dai grigi, i
nidi delle due specie sono infatti sostanzialmente identici!
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Che cos’è una cassetta nido per scoiattoli?
Il nido artificiale o cassette nido sono oggetti costruiti in legno o in altri materiali destinati a
offrire ospitalità e protezione agli scoiattoli, per riprodursi o per ripararsi.
Curiosità: Esistono cassette nido per molte specie di animali: la forma e le dimensione
dipendono dalla specie che il nido sarà destinato a ospitare.
Le mangiatoie vengono volentieri sfruttate dallo scoiattolo, soprattutto durante la stagione
invernale
Dove vive lo scoiattolo grigio?
Lo scoiattolo grigio è originario dell'America Settentrionale. L'ambiente nativo di questa
specie sono i boschi estesi e maturi di latifoglie con ricco sottobosco: essendo tuttavia
molto adattabile, lo si trova anche nei parchi urbani e nei giardini pubblici, purché con
presenza di alberi.
Il comportamento, la dieta e i ritmi di attività sono molto simili allo scoiattolo rosso.
Entrambe le specie non vanno in letargo durante i mesi invernali.
Lo scoiattolo grigio e l’impatto sullo scoiattolo rosso.
Lo scoiattolo grigio americano, introdotto in Europa dall’uomo, riduce progressivamente la
popolazione del rosso. È più efficiente nell’occupare lo spazio e sfruttare le risorse
disponibili, in particolare le fonti di cibo. Non di rado saccheggia anche le scorte
accantonate dagli scoiattoli nativi. Raggiunge sul territorio densità elevate: anche dieci volte
quella del rosso.
La combinazione di questi fattori, da sola, crea evidenti difficoltà di sopravvivenza per lo
scoiattolo rosso. Quando il grigio compare in una zona dove è presente lo scoiattolo nativo,
dopo pochi anni riesce a soppiantarlo, portandolo gradualmente all’estinzione. In Gran
Bretagna e Irlanda lo scoiattolo grigio si è diffuso rapidamente in natura. Qui oggi lo
scoiattolo rosso sopravvive in un’area pari a circa un quarto di quella di un tempo.
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Che raffreddore! Le malattie dello scoiattolo rosso.
Lo scoiattolo grigio è portatore sana di una malattia, che colpisce lo scoiattolo rosso
detrminandone la morte. Questo malattia è causata da un virus chiamato Poxvirus.
Che cosa vuol dire portatore sano? Vuol dire che lo scoiattolo grigio non si ammala di
questa brutta malattia, si limita a portarla in giro. Lo scoiattolo rosso invece si ammala e,
purtroppo, muore. La diffusione di questa malattia, accellerare la scomparsa dello scoiattolo
rosso, rapidamente sostituito dal grigio che, invece, non si ammala.
Scoiattolo grigio e danni al rinnovamento dei boschi
Lo scoiattolo può causare notevoli danni alle foreste: in particolare, lo scoiattolo grigio
strappa la corteccia dal tronco e dai rami principali, favorendo così la diffusione di malattie
tra gli alberi e il progressivo peggioramento della qualità del bosco. I danni compaiono più
facilmente in aree con alta densità di giovani scoiattoli.
In Gran Bretagna lo scoiattolo grigio ha causato gravi perdite negli alberi di latifoglie e danni
crescenti alle conifere. In Italia, si stima che l’espansione del grigio potrebbe avere un forte
impatto sui noccioleti, con una riduzione significativa della produzione di nocciole.
Storia dello scoiattolo grigio in Italia
In Italia vivono attualmente numerose popolazioni di scoiattolo grigio: una in Piemonte, a
sud di Torino,, introdotta nel 1948 e in forte espansione, una in Liguria (a Genova Nervi,
introdotta nel 1966), numerose altre di piccole dimensioni in Lombardia e una anche in
centro Italia a Perugia.
Lo Scoiattolo grigio, specie aliena invasiva
Storia dello scoiattolo grigio in Inghilterra
Spesso i viaggiatori portano a casa dei ricordi dalla proprie vacanze. Circa 100 anni fa (tra la
fine dell’800 e gli inizi del ‘900) viaggiatori inglesi portarono in patria alcuni scoiattoli grigi
dall’America: pensavano che potesse essere divertente avere sia scoiattoli rossi e sia
scoiattoli grigi nei loro giardini! Purtroppo, però, gli scoiattoli grigi cominciarono
rapidamente a diffondersi fuori dai giardini e ad occupare i boschi, causando la graduale
scomparsa dei rossi. Oggi in Inghilterra, lo scoiattolo rosso è completamente scomparso da
gran parte dei boschi, soppiantato dallo scoiattolo grigio, più grosso e più vorace.
Il rosso resiste in alcune aree ristrette e in Scozia, ma è in grave pericolo!
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Quali sono le previsioni di espansione dello scoiattolo grigio in Italia?
Secondo le previsioni, in un prossimo futuro ci sarà una rapida espansione della specie. Il
Piemonte, la Liguria, parte della Valle d’Aosta e la parte occidentale della Lombardia
saranno colonizzate nel corso di questo secolo. La Svizzera sarà raggiunta in circa venti anni
a partire da alcune colonie lombarde; la Francia nei prossimi 40-60 anni.
Alcune curiosità sugli scoiattoli rossi…
1. Scendono dagli alberi correndo a testa in giù
2. A differenza di altri mammiferi, non vanno in letargo in inverno,
3. Le femmine possono avere da uno a sei piccoli, che pesano 10-15 grammi alla nascita
4. Si pensa che uno scoiattolo possa capire se una nocciola è buona oppure marcia!
5. I gatti sono predatori di scoiattoli
6. Quando scappano dai predatori, gli scoiattoli si arrampicano sul tronco degli alberi
correndo tutto intorno, a spirale!
7. E’ vietato per legge catturare, ferire o uccidere gli scoiattoli rossi. E’ anche vietato
distruggere i loro nidi!
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2.4 Nel mondo degli scoiattoli: gli altri animali
Conosciamo un po’ meglio la volpe!
La volpe è un Canide di medie dimensioni (lungo da 65 a 75 cm). Ha il muso lungo e
affusolato, le orecchie dritte, appuntite e nere nella parte posteriore e le zampe corte. La
coda è lunga (da 35 a 45 cm ) e molto folta solitamente con la punta bianca. Può vivere negli
ambienti più svariati (dal livello del mare fino a oltre 2000 m): vive principalmente nei
boschi, ma si può rinvenire anche in brughiere aperte, in montagna e nelle campagne
coltivate. E' un animale notturno: durante il giorno si ripara sotto i cespugli, in piccoli fossi,
nelle tane scavate da lei stessa o in tane di tasso e di istrice abbandonate,. Si nutre
soprattutto di piccoli roditori, ma mangia anche insetti, uccelli, uova, lombrichi, carogne e
rifiuti. In estate e in autunno integra la sua dieta con frutti e insetti. I giovani di solito 3 o 4,
nascono nella tarda primavera. Sono attivi e svezzati dopo circa sei settimane, ma stanno
con la madre sino all'autunno.
Curiosità: Considerata fin dai tempi più antichi l'incarnazione della furbizia, la volpe è
protagonista di molte favole. Ancora oggi si usano delle espressioni come “sei furbo come
una volpe”.
La volpe, un predatore opportunista tipico dei nostri boschi
Conosciamo un po’ meglio i rapaci del bosco
Nel bosco vivono diverse specie di rapaci diurni, ognuna specializzata in un certo tipo di
preda.
Le specie più tipiche dei boschi sono la poiana, lo sparviere e l’astore: costruiscono il loro
nido sugli alberi, oppure utilizzano i vecchi nidi abbandonati dalle cornacchie.
Gli astori cacciano le loro prede prevalentemente con un volo ravvicinato a terra o
attaccando da una posizione nascosta o cercandole direttamente nel loro ambiente
terrestre. Sue prede sono scoiattoli, lepri, piccoli mammiferi e diverse specie di uccelli.
Anche gli sparvieri solitamente si tengono nascosti nel folto degli alberi, uscendone solo per
scagliarsi sulla vittima. In volo cacciano tenendosi vicinissimo al suolo, rasentando siepi e
arbusti e cambiando repentinamente direzione per sorprendere la preda, sulla quale si
lanciano velocissimi. Lo Sparviere è più piccolo dell’Astore, e di conseguenza sono assai più24
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piccole le sue prede, costituite prevalentemente da piccoli uccelliLa Poiana, infine, è una specie assai poco esigente. Si nutre di piccoli mammiferi che vivono
al suolo, come ratti e conigli, ma anche di carogne e uccelli. Il nido è solitamente posto su un
albero, o, più raramente, su una parete rocciosa.
Curiosità: Nei rapaci quasi sempre il maschio è più piccolo della femmina, talvolta di un terzo
e oltre. Ciò è particolarmente evidente nei rapaci come l’astore e lo sparviere, dove la
femmina è visibilmente più grande del maschio!
L’astore è un rapace adattato a cacciare e vivere nelle aree boscate
Chi scava i buchi negli alberi? I segreti dei picchi
In primavera può capitare di sentire nel folto delle “rullate di tamburo”. Chi suona il tamburo
nel bosco? Sono i picchi, che con i loro becchi forti battono sul legno secco per attirare la
compagna e per inviare segnali ai picchi vicini: “Via di qui, questo è il mio territorio!”.
Questi uccelli, grazie alle zampe forti e munite di artigli appuntiti, riescono ad aggrapparsi ai
tronchi degli alberi e ad arrampicarsi. Utilizzano inoltre la coda robusta come appoggio
indispensabile quando picchiano nel tronco alla ricerca di insetti. Grazie infine alla lingua
lunga e appiccicosa estraggono molti insetti dai loro nascondigli. I picchi scavano grandi
buchi negli alberi maturi e vecchi, creando il proprio nido. I nidi di picchio sono importanti
per moltissimi animali, compreso lo scoiattolo: quando vengono abbandonati, possono
infatti essere riutilizzati da altri animali come tana per rifugiarsi e riprodursi!
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I picchi scavano profondi buchi negli alberi per costruire il nido o per cercare il cibo.
Le tecniche di caccia dei rapaci
I principali metodi di caccia dei rapaci sono due:
1. L’agguato da fermo, in cui il rapace sta appollaiato su un luogo sopraelevato (albero,
roccia, palo) da cui osserva l’ambiente circostante e da cui piomba all’improvviso su una
preda;
2. Il volo di esplorazione, soprattutto a bassa quota, sfruttando ostacoli naturali (cespugli,
creste rocciose) per sorprendere la preda.
Le prede sono di solito afferrate con gli artigli e uccise per pressione o a colpi di becco, poi
quelle più grosse vengono lacerate e spezzate in pezzi più piccoli, sempre a colpi di becco. Se
si tratta di uccelli, vengono spiumati e poi mangiati a piccoli bocconi. La carne e le ossa più
piccole sono digerite mentre i peli, le scaglie, le penne, le squame, gli esoscheletri degli
insetti vengono rigettati sotto forma di pallottole allungate, dette borre1.
Curiosità: Lo scoiattolo risulta presente nella dieta di predatori quali l’astore e la martora che
vivono negli ambienti forestali; la volpe, invece, preda gli scoiattoli molto raramente!
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La martora e la faina
Martora e faina sono due mammiferi carnivori e appartengono alla famiglia dei Mustelidi,
come l’ermellino, il tasso e la puzzola.
La faina è sicuramente uno dei carnivori più comuni in Italia ed è anche uno di quelli che
meglio si è adattato alla presenza dell`uomo. Originariamente legata ai boschi, oggi la faina si
può trovare anche vicino alle case, negli ambienti agricoli e vicino ai paesi. L`aspetto della
faina è caratterizzato da una forma affusolata e agile del corpo, da una lunga coda e dalla
macchia pettorale bianca. Il corpo misura dai 45 ai 55 cm, la coda dai 23 ai 28 cm e il pelo è
di colore grigio bruno. Le sue prede sono costituite principalmente da piccoli mammiferi, ma
grazie alla sua notevole capacità di arrampicarsi è anche in grado di predare i piccoli uccelli. Il
tipo di nutrimento varia a seconda dell`ambiente utilizzato e della disponibilità alimentare,
con quindi variazioni assai marcate in funzione della stagione.
La martora è più rara della faina. Animale solitario e di abitudini notturne, di giorno si rifugia
nella vegetazione, preferibilmente nella chioma degli alberi. Molto agile, è in grado di
spostarsi rapidamente sulle chiome degli alberi compiendo anche lunghi salti. Il corpo è
slanciato, lungo 35-55 cm, con coda di 25-30 cm. Il peso di un adulto è in media di 0,8-1,2 kg.
Il pelo è folto, morbido e lucente, sul dorso giallognolo marrone o marrone scuro, sul muso,
la fronte e le guance sono marrone chiaro. La macchia golare, a differenza della faina, non si
estende mai verso il basso. Il muso è allungato e le orecchie rotondeggianti, gli arti sono
robusti e provvisti di forti unghie.
Differenza faina - martora
La faina viene sovente confusa con la martora in quanto mostrano una morfologia molto
simile. Questi due Mustelidi mostrano tuttavia delle differenze:
1. la colorazione della macchia pettorale, che nella martora è giallastra (mai bianca),
mentre nella faina è bianca e può proseguire fin verso le zampe, spesso divisa da una
linea centrale scura;
2. la pianta delle zampe, che nella martora è ricoperta di peli, mentre nella faina è nuda;
3. la punta del naso, grigio-scura fino a nera nella martora mentre è color carne nella faina;
4. la differenza nell`habitat: la martora evita la vicinanza dell`uomo. e predilige le vaste
superfici boschive, soprattutto se con presenza di conifere; la faina si è invece abituata
alla presenza dell`uomo e entra senza esitazioni, in particolare nel periodo invernale,
sotto i tetti e nei solai nelle zone periferiche ed è pure attirata dai pollai.
I gatti domestici, veri predatori di animali selvatici
Dolce ed affettuoso, un batuffolo di miagolii e fusa, ecco cosa è per tutti noi il gatto di casa.
Eppure dietro quei baffi lunghi e quel muso investigatore si nasconde un imprendibile
predatore dagli improvvisi agguati e fulminei salti. Un passo felpato che permette al gatto
(Felis sylvestris e tutte le sue sottospecie), così come ai suoi parenti più stretti, leoni,
pantere, leopardi, giaguari, etc. ed alla sua versione selvatica, il gatto selvatico, di cacciare
con estrema precisione.
Ciò che rende questo simpatico animale domestico un temibile nemico per gli equilibri27
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ecosistemici è il suo naturale, quanto indomabile, istinto alla predazione, che si scatena
soprattutto ai danni di piccoli mammiferi (topiragno, talpe, topi selvatici, arvicole, etc.) e
uccelli (sia con la predazione diretta di uova e pulli nei nidi, sia con attacchi agli adulti). Il
risultato di questa irrefrenabile caccia è un trofeo che questi animali portano al padrone in
segno di riconoscenza. Non una ragione alimentare, dunque, quanto una necessità di sfogare
un istinto e, dal punto di vista etologico, mantenere saldi i rapporti con il gruppo familiare e
con il suo leader.L’istinto predatorio del gatto può diventare fatale per un gran numero di
piccoli animali, quindi, compreso lo scoiattolo. Soprattutto i giovani scoiattoli, meno abili
nella fuga, possono diventare facile preda dei gatti randagi e domestici nelle città o nelle loro
immediate vicinanze.
La martora è un carnivoro: ottima arrampicatrice, si muove agilmente tra le chiome degli
alberi
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3. Attività in classe
3.1 Scuole Primarie
Attività 1: Domande al volo
Obiettivo: introdurre lo scoiattolo rosso e il suo ambiente, attraverso semplici domande
poste ai bambini
Durata: 20 minuti
Approfondimenti da leggere
Che cos’è un bosco?
Carta di identità dello scoiattolo rosso
Come si distinguono lo scoiattolo rosso e lo scoiattolo grigio?
Nidi da scoiattolo
Che cosa mangiano gli scoiattoli?
Svolgimento
L’operatore introduce brevemente il tema: “Oggi parleremo di scoiattoli rossi, grigi e del
loro mondo. Siete pronti?. Si parte quindi con le domande al volo!
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Conoscete lo scoiattolo rosso?
Sapete dove vive?
Che cos’è un bosco?
Che cosa mangia lo scoiattolo rosso?
Come è fatto un nido di scoiattolo?
Quali sono i principali pericoli per lo scoiattolo rosso?
Conoscete lo scoiattolo grigio?
Che differenza c’è tra scoiattolo grigio e scoiattolo rosso?
Consigli utili
Prima di cominciare l’attività proposta, occorre leggere almeno gli approfondimenti indicati,
per gestire al meglio la discussione tra i ragazzi. Questa attività può essere utilizzata per
introdurre sia il gioco interattivo “Chi ha incastrato Mister Red?” sia la versione cartacea del
gioco. Può essere utilizzata anche per introdurre le attività all’aria aperta.
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Attività 2: Le parole mancanti
Obiettivo: approfondire la conoscenza della biologia dello scoiattolo rosso e delle principali
minacce alla sua conservazione
Durata: 20 minuti
Approfondimenti da leggere
- Le scorte alimentari
- Come si riconosce un nido di scoiattolo?
- Caratteri distintivi dello scoiattolo rosso
- Che cosa ha di speciale lo scoiattolo rosso?
- Come si distinguono lo scoiattolo rosso e lo scoiattolo grigio?
- Dove vive lo scoiattolo grigio?
- Conosciamo un po’ meglio la Volpe!
- Conosciamo un po’ meglio i rapaci del bosco
- La martora e la faina
Svolgimento
Quanto conosci davvero lo scoiattolo rosso? Mettiti alla prova e completa le frasi!
(le soluzioni si trovano in fondo al capitolo!)
1. Gli scoiattoli costruiscono un …………………………………………dove vivere, in alto sugli alberi.
2. Gli scoiattoli rossi hanno lunghi………………………………………che crescono in cima alle
orecchie.
3. Il cibo preferito dagli scoiattoli sono i ……………………………
4. Per distinguere lo scoiattolo rosso dallo scoiattolo grigio occorre guardare
………………………………
5. Prima dell’inverno gli scoiattoli nascondono il cibo in ………………………………………………….
6. I
principali
predatori
naturali
dello
scoiattolo
sono
l’astore
e
la………………………………………..
7. Lo scoiattolo grigio proviene dall’……………………………………….ed è arrivato in Italia a causa
dell’……………………………………………………………..
8. Il principale pericolo per lo scoiattolo rosso è ……………………………………………………………..
Consigli utili
Le frasi possono essere scritte sulla lavagna, e completate con la collaborazione di tutta la
classe. Si può effettuare l’attività per introdurre il gioco interattivo (ma solo dopo aver letto
gli approfondimenti proposti). In alternativa, l’attività può essere effettuata dopo il gioco
interattivo, per verificare quanto i bambini hanno effettivamente appreso dal gioco e
colmare eventuali incomprensioni.
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Attività 3: La rete dello scoiattolo
Obiettivo: comprendere il ruolo dello scoiattolo rosso nell’ecosistema bosco e il significato
di rete ecologica
Durata: 20 minuti
Materiali: un gomitolo.
Approfondimenti da leggere
- Dove dobbiamo andare per trovare lo scoiattolo rosso?
- Che cosa vuol dire “biodiversità”?
- Che cosa sono le catene alimentari?
- Che cosa vuol dire “specie”?
- Che cosa vuol dire “rete ecologica”?
- Di cosa vivono gli alberi?
- Chi ripulisce il bosco da tutte le foglie che cadono?
- Per fare un albero ci vuole il seme…
Svolgimento
Lo scoiattolo rosso vive in un ecosistema complesso, il bosco! Per comprendere al meglio le
relazioni tra gli scoiattoli rossi e il resto del bosco possiamo costruire una “rete alimentare”.
A ogni bambino viene affidato un personaggio; l’insegnante affida il primo bandolo del filo
al primo personaggio. Mano a mano il gomitolo viene passato ai personaggi successivi, fino
a ritornare al primo. Al termine del gioco ogni bambino avrà un pezzo di filo in mano e tutti
saranno legati intrecciati nella “rete dello scoiattolo rosso”.
Personaggi e legami (i personaggi del gioco sono numerati tra parentesi)
Lo scoiattolo rosso (1) vive sugli alberi (2). Oltre a lui, sugli alberi troviamo il picchio verde
(3), il ghiro (4), il pettirosso (5) e molti altri animali. I principali predatori naturali dello
scoiattolo rosso sono l’astore (6) e la martora (7), anche se ogni tanto anche la volpe (8),
quando capita l’occasione, non disdegna di cacciarlo! I resti di scoiattolo, abbandonati per
terra, vengono demoliti dal lombrico (9), dal piccolo insetto (10) e dalla muffa (11), utilissimi
abitanti dei suolo (i cosiddetti “decompositori”). Un volta prodotto l’humus (12) (utilissima
sostanza nutritiva che fa parte del suolo), questo viene assorbito dall’albero, che così riesce
a formare nuove foglie (13), frutti (14) e, soprattutto semi. I semi possono essere, a seconda
dell’albero che li produce, piccoli e leggeri oppure grandi e pesanti: questi ultimi sono il cibo
preferito dallo scoiattolo! In particolare lo scoiattolo si nutre di ghiande (15), noci (16),
castagne (17) e pinoli (18), che trova all’interno delle pigne (19). Alla fine la nostra rete si
chiude con un nuovo scoiattolo rosso (20) che mangia i semi nati grazie alla lunga catena
alimentare!
Consigli utili
L’attività può essere svolta in classe, facendo posizionare i bambini in cerchio. Può essere
utilizzata anche come spunto per discutere degli ecosistemi e dei cicli vitali.
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Attività 4: Gli animali del bosco
Obiettivo: approfondire le conoscenze sugli animali dei boschi e il loro rapporto con lo
scoiattolo rosso.
Durata: 15 minuti
Approfondimenti da leggere
- Chi ruba i semi degli alberi?
- Come funziona il rapporto tra preda e predatore?
- Che cosa sono le catene alimentari?
- Che cosa vuol dire “specie”?
- Conosciamo un po’ meglio i rapaci del bosco
- Chi scava i buchi negli alberi? I segreti dei picchi
- La martora e la faina
Svolgimento
Nei boschi non vivono solo scoiattoli, ma anche numerosi altri animali! Riesci a capire a
quale gruppo appartengono gli animali sotto elencati?
(le soluzioni le trovi in fondo al capitolo!)
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Cervo
Pettirosso
Picchio verde
Coleottero
Riccio
Allocco
Pipistrello nano
Lombrico
Farfalla
Ghiro
Mammiferi
Mammiferi
Mammiferi
Mammiferi
Mammiferi
Mammiferi
Mammiferi
Mammiferi
Mammiferi
Mammiferi
Uccelli
Uccelli
Uccelli
Uccelli
Uccelli
Uccelli
Uccelli
Uccelli
Uccelli
Uccelli
Insetti e altri invertebrati
Insetti e altri invertebrati
Insetti e altri invertebrati
Insetti e altri invertebrati
Insetti e altri invertebrati
Insetti e altri invertebrati
Insetti e altri invertebrati
Insetti e altri invertebrati
Insetti e altri invertebrati
Insetti e altri invertebrati
Al termine dell’attività, l’operatore può chiedere alla classe di nominare altri animali del
bosco, e li scrive sulla lavagna. Completa l’attività chiedendo loro di specificare quale
rapporto abbia ciascuno degli animali nominati con lo scoiattolo rosso.
Consigli utili
L’attività può essere utilizzata per introdurre in classe l’ecosistema bosco, le catene
alimentari e il rapporto preda-predatore.
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Attività 5: Sono arrivati gli alieni!
Obiettivo: comprendere il ruolo dello scoiattolo grigio e di altre specie aliene negli
ecosistemi; approfondire le problematiche ambientali derivanti dall’invasione delle specie
aliene.
Durata: 15 - 20 minuti
Materiali: foto e/o disegni delle specie aliene citate
-
Approfondimenti da leggere
Che cosa vuol dire “biodiversità”?
Che cosa vuol dire “specie”?
Che cosa vuol dire “rete ecologica”?
Che cosa vuol dire “habitat”?
Che cosa vuol dire “specie aliena”?
Perché è utile conservare la natura?
Svolgimento
Lo scoiattolo grigio è originario dell’America del Nord ed è stato importato in Italia
dall’uomo! Ci sono però nel nostro Paese molte altre specie di animali e piante aliene che
stanno creando dei veri e propri disastri, è importante conoscerle tutte!
Riesci a capire quali tra le seguenti specie sono aliene e quali no?
(le soluzioni le trovi in fondo al capitolo!)
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
Nutria
Zanzara
Gambusia
Martora
Tarlo asiatico
Granchio di fiume
Ailanto
Castagno
Lontra
Scoiattolo rosso
Tartaruga dalle orecchie
rosse
Vairone
Cervo volante
Zanzare tigre
Gambero della Louisiana
Parrocchetto dal collare
Fringuello
Farnia
SI'
SI'
SI'
SI'
SI'
SI'
SI'
SI'
SI'
SI'
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
SI'
NO
SI'
SI'
SI'
SI'
SI'
SI'
SI'
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
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19
20
Punteruolo rosso delle
palme
Robinia
SI'
NO
SI'
NO
Al termine dell’attività, l’operatore può chiedere alla classe di nominare altre specie aliene,
e le annota sulla lavagna. scrive sulla lavagna. Completa l’attività spiegando loro quali
problematiche siano provocate da ciascuna delle specie aliene nominate nel corso
dell’attività.
Consigli utili
Questa attività può essere svolta anche indipendentemente dal gioco “Chi ha incastrato Mr
Red?”. L’operatore didattico dovrà introdurre il concetto di “specie aliena” e supportare la
classe nella scoperta di tutte le più importanti specie aliene che si trovano in Nord Italia.
Può essere utile per la miglior riuscita dell’attività procurarsi delle foto delle principali
specie aliene citate.
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3.2 Scuole Secondarie di primo grado
Attività 1: A cosa serve? Gli adattamenti dello scoiattolo rosso
Obiettivo: comprendere i principali adattamenti dello scoiattolo rosso
Durata: 20 minuti
Approfondimenti da leggere
- Carta di identità dello scoiattolo rosso
- Che grande famiglia!
- Che cosa ha di speciale lo scoiattolo rosso?
- Sfuggire ai predatori, un’arte da scoiattoli!
- Chiacchiere tra scoiattoli
- Diventare genitori
- Una vita solitaria, ma non troppo!
- Che cosa mangiano gli scoiattoli?
Svolgimento
L’operatore introduce l’attività: “Lo scoiattolo rosso è un animale davvero speciale! Tu lo
conosci veramente? Prova a rispondere alle seguenti domande!”
(le soluzioni le trovi in fondo al capitolo!)
La coda lunga serve a………………………………………………………………………………………….…….………….
Le forti zampe posteriori servono a …………………………………………………………………….……………….
Le zampe anteriori oltre a permettergli di muoversi servono a ……………………………….……………
Gli artigli delle zampe servono a……………………………………………………………………………………….…..
Le grandi orecchie e il naso sensibile servono a ……………………………………………………………...……
La pelliccia folta serve a ……………………………………………………………………………………….……………….
Gli incisivi molto sviluppati servono a………………………………………………………………….………………..
L’attività è un utile spunto per introdurre lo scoiattolo rosso e discutere dei diversi
adattamenti adottati da questo animale per sopravvivere. Al termine dell’attività
l’operatore può chiedere: Dove vivono gli scoiattoli? E perché? Ne avete mai visto uno? In
questo modo può essere introdotto il progetto per la salvaguardia dello scoiattolo rosso
europeo.
Consigli utili
L’attività proposta può essere utilizzata per introdurre il gioco interattivo e tutte le altre
attività didattiche (in classe e all’aperto) proposte nell’ambito di questo gioco. Per
coinvolgere tutta la classe, si consiglia di scrivere tutte le frasi su una lavagna, e completarle
con la collaborazione di tutti gli studenti. Per facilitare il gioco, si consiglia inoltre di
attaccare accanto alla lavagna una foto di scoiattolo!
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Attività 2: Una casa per gli scoiattoli
Obiettivo: approfondire la conoscenza dell’ecosistema bosco e dell’ecologia dello scoiattolo
rosso attraverso semplici domande
Durata: 20-30 minuti
Approfondimenti da leggere
- Che cosa mangiano gli scoiattoli?
- Come fioriscono gli alberi? Il mistero delle pigne (e non solo)
- Chi ripulisce il bosco da tutte le foglie che cadono?
- Che cosa vuol dire “selvicoltura”?
- Come si fa a calcolare l’età degli alberi?
- Che differenza c’è tra alberi e arbusti?
- Come si riconosce un nido di scoiattolo?
- Che cosa mangiano gli scoiattoli?
- Le scorte alimentari
- Funghi e scoiattoli!
- Quando si possono vedere gli scoiattoli rossi?
- Quali sono i boschi preferiti dagli scoiattoli rossi?
- Conosciamo un po’ meglio i rapaci del bosco
- Chi scava i buchi negli alberi? I segreti dei picchi
- La martora e la faina
Svolgimento
L’attività ha lo scopo di introdurre la biologia dello scoiattolo rosso e l’ecosistema entro il
quale questo animale vive. Per ottenere questo risultato, prima di tutto gli studenti
vengono invitati a leggere gli approfondimenti suggeriti, per 10 minuti. L’operatore
introduce quindi l’attività con questa domanda: “Gli scoiattoli rossi vivono nei
boschi…Sapete che cos’è un bosco? E conoscete davvero il modo di vivere degli scoiattoli?
Ne siete proprio sicuri? Mettete alla prova le vostre conoscenze!”. Ogni domanda può
essere scritta sulla lavagna, e le risposte vengono date dagli studenti, in collaborazione.
Ecco l’elenco delle domande.
1. Che cosa mangiano gli scoiattoli?
2. Riesci a fare il nome di 3 alberi che perdono le foglie in inverno?
3. Dove costruisce il nido lo scoiattolo?
4. Chi crea le cavità degli alberi dove lo scoiattolo si può riparare?
5. Come fanno le foglie secche a frantumarsi e trasformarsi in suolo?
6. Come fanno gli scoiattoli a sopravvivere all’inverno?
7. Gli scoiattoli sembrano avere gusti particolari…è vero che mangiano anche i funghi?
8. Che differenza c’è tra alberi e arbusti?
9. Riesci a fare il nome di almeno un predatore naturale di scoiattoli?
10. Chi ripulisce il bosco da tutte le foglie che cadono?
11. Che cosa vuol dire “selvicoltura”?
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12. Come si fa a calcolare l’età degli alberi?
13. Quali sono i boschi preferiti dagli scoiattoli rossi?
14. Quando si possono vedere gli scoiattoli rossi?
Consigli utili
L’attività può essere svolta dopo il gioco interattivo “Chi ha incastrato Mister Red?”, per
verificare le conoscenze acquisite dagli studenti nel corso del gioco. Si può anche dividere la
classe in due o più gruppi, e simulare una gara a chi risponde prima e con maggior dettaglio
alle domande proposte: questo sistema renderà sicuramente l’attività più coinvolgente per i
ragazzi!
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Attività 3: Scoiattolo quiz
Obiettivo: approfondire le conoscenze sulle principali minacce per lo scoiattolo rosso
Durata: 20-30 minuti
Approfondimenti da leggere
- Dove vive lo scoiattolo grigio?
- Lo scoiattolo grigio e l’impatto sullo scoiattolo rosso.
- Scoiattolo grigio e danni al rinnovamento dei boschi
- Storia dello scoiattolo grigio in Italia
- Storia dello scoiattolo grigio in Inghilterra
- Quali sono le previsioni di espansione in Italia dello scoiattolo grigio in Italia?
- Che cosa vuol dire “frammentazione ambientale”?
- Come funziona il rapporto tra preda e predatore?
- Perché è importante conservare le foreste?
- La martora e la faina
- I gatti domestici, veri predatori di animali selvatici
- Le tecniche di caccia dei rapaci
Svolgimento
L’attività ha lo scopo di approfondire le principali minacce per lo scoiattolo rosso in natura.
Per ottenere questo risultato, prima di tutto gli studenti vengono invitati a leggere gli
approfondimenti suggeriti, per 10 minuti. L’operatore introduce quindi l’attività con questa
domanda: “Conoscete le principali minacce per lo scoiattolo rosso? Ne siete sicuri?
Mettetevi alla prova con un quiz!”. Ogni domanda può essere scritta sulla lavagna, e le
risposte vengono date dagli studenti, in collaborazione. Ecco l’elenco delle domande!
(le soluzioni le trovi in fondo al capitolo!)
1
2
Lo scoiattolo grigio è stato introdotto in Italia dalla Cina
Scoiattolo rosso e scoiattolo grigio vivono negli stessi ambienti
L’ermellino è uno dei principali nemici naturali dello scoiattolo
3 rosso
Lo scoiattolo grigio è portatore di una malattia mortale per lo
4 scoiattolo rosso
Lo scoiattolo grigio e lo scoiattolo rosso possono convivere
5 senza problemi
6 Boschi di buona qualità ospitano molti scoiattoli
7 La frammentazione dell’ambiente è un fenomeno naturale
8 L’astore è uno dei principali nemici naturali dello scoiattolo
Scoiattolo rosso e scoiattolo grigio mangiano cose
9 completamente diverse
Le strade favoriscono gli spostamenti degli scoiattoli da un
10 bosco all’altro
VERO
VERO
FALSO
FALSO
VERO
FALSO
VERO
FALSO
VERO
FALSO
VERO
VERO
VERO
FALSO
FALSO
FALSO
VERO
FALSO
VERO
FALSO
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11 Il rapporto tra preda e predatore non esiste in natura
12 Il gatto domestico è un vero predatore di animali selvatici
13 Lo scoiattolo grigio non è una specie aliena
Lo scoiattolo grigio in Inghilterra ha quasi soppiantato lo
14 scoiattolo rosso
15 Lo scoiattolo grigio vive solo in parchi e giardini urbani
16 La martora e la faina vivono nelle foreste e sono predatori
Senza interventi, lo scoiattolo grigio soppianterà lo scoiattolo
17 rosso in Italia
18 Occorre conservare le foreste solo perché sono belle
Gli scoiattoli grigi in Europa vivono in armonia con l’ambiente
19 circostante
20 La faina è un animale erbivoro
VERO
VERO
VERO
FALSO
FALSO
FALSO
VERO
FALSO
VERO
VERO
FALSO
FALSO
VERO
FALSO
VERO
FALSO
VERO
FALSO
VERO
FALSO
Consigli utili
L’attività può essere svolta dopo il gioco interattivo “Chi ha incastrato Mister Red?”, per
verificare le conoscenze acquisite dagli studenti nel corso del gioco. Si può anche dividere la
classe in due o più gruppi, e simulare una gara a chi risponde prima e con maggior dettaglio
alle domande proposte: questo sistema renderà sicuramente l’attività più coinvolgente per i
ragazzi!
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Attività 4: Conoscere le specie “aliene”
Obiettivo: comprendere il ruolo dello scoiattolo grigio e di altre specie aliene negli
ecosistemi; approfondire le problematiche ambientali derivanti dall’invasione delle specie
aliene.
Durata: 20 minuti
Materiali: foto e/o disegni delle specie aliene citate
Approfondimenti da leggere
- Che cosa vuol dire “biodiversità”?
- Che cosa vuol dire “specie”?
- Che cosa vuol dire “rete ecologica”?
- Che cosa vuol dire “habitat”?
- Che cosa vuol dire “specie aliena”?
- Perché è utile conservare la natura?
Svolgimento
L’attività ha lo scopo di approfondire la conoscenza e le problematiche legata alla presenza
delle specie aliene invasive, tra cui lo scoiattolo grigio americano. Le domande proposte
possono essere scritte sulla lavagna: le risposte vengono date dagli studenti, in
collaborazione tra loro e con il supporto dell’operatore didattico.
Ecco l’elenco delle domande
1. Che cosa vuol dire “specie aliena”?
2. Riuscite a fare il nome di almeno 2 specie aliene che vivono in Italia?
3. Come e perché è arrivata in Italia la tartaruga dalle orecchie rosse?
4. Sapete che animale è il cosiddetto “castorino”?
5. Che differenza c’è tra la robinia e la roverella?
6. Quali danni provoca il tarlo asiatico?
7. Quali sono i principali effetti causati dalla diffusione dello scoiattolo grigio?
8. I pappagalli sono animali tipici dei boschi italiani?
9. Quali misure si possono adottare per limitare i danni provocati dalla nutria?
10. Come e perché è arrivata in Italia il gambero della Louisiana?
Può essere utile effettuare l’attività in due fasi:
- Fase 1: ricerca approfondita sulle specie aliene in Italia
- Fase 2: attività in classe
Al termine dell’attività, l’operatore può chiedere alla classe di effettuare una ricerca
approfondita su una delle specie aliene nominate nel corso del gioco.
Consigli utili
Questa attività può essere svolta anche indipendentemente dal gioco “Chi ha incastrato Mr40
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Red?”. L’operatore didattico dovrà introdurre il concetto di “specie aliena” e supportare la
classe nella scoperta di tutte le più importanti specie aliene che si trovano in Nord Italia,
nonché delle problematiche ad esse collegate. Può essere utile per la miglior riuscita
dell’attività procurarsi delle foto delle principali specie aliene citate.
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4. Attività all’aria aperta
4.1 Scuole Primarie
Attività 1: Ricercatori per un giorno!
Obiettivo: introdurre i ragazzi alle tecniche di ricerca dello scoiattolo rosso e alle principali
abitudini di questo roditore
Durata: mezza giornata
Materiale: sacchettini di plastica, piccoli contenitori di plastica, manuali di riconoscimento
tracce da campo, quaderno, penna
Approfondimenti da leggere
- Come si fa a capire se un’area è frequentata da scoiattoli?
- Come si fanno a contare gli scoiattoli?
- Dove dobbiamo andare per trovare lo scoiattolo rosso?
- Quando si possono vedere gli scoiattoli rossi?
- Questione di pelliccia. Riconoscere gli scoiattoli e gli altri mammiferi attraverso i peli!
- L’importanza di contare: come si studiano gli scoiattoli (e non solo) con l’uso degli hair
tubes.
- Quali sono i boschi preferiti dagli scoiattoli rossi?
- Le scorte alimentari
Svolgimento
I ragazzi vengono divisi in piccoli gruppi. Dopo una breve introduzione relativamente alle
principali tecniche di ricerca degli scoiattoli (conteggio dei nidi, censimento visivo e ricerca
tracce alimentari), ad ogni gruppo viene assegnata una piccola porzione di bosco, entro la
quale dovrà cercare le tracce di presenza dello scoiattolo: pigne, ghiande, nocciole etc. Al
termine dell’attività, l’operatore spiega quali sono i resti effettivamente mangiati dallo
scoiattolo e quali no.
La stessa attività può essere svolta dall’intera classe lungo un sentiero: i bambini
collaborano tutti insieme nella raccolta di materiale. Al termine dell’attività, anche in questo
caso, l’operatore spiega quali sono i resti effettivamente mangiati dallo scoiattolo e quali
no.
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Attività 2: Il bosco degli scoiattoli
Obiettivo: imparare a conoscere il bosco e la sua varietà.
Durata: mezza giornata
Materiali: manuale di riconoscimento delle foglie e degli alberi, sacchettini di plastica,
scatoline trasparenti di plastica
Approfondimenti da leggere
- Ruolo degli scoiattoli nell’ecosistema
- Che cos’è un bosco?
- Perché è importante conservare le foreste?
- Non tutti i boschi sono uguali….impariamo a riconoscerli!
- Che differenza c’è tra alberi e arbusti?
- Come fioriscono gli alberi? Il mistero delle pigne (e non solo)
- Come nasce un bosco?
- Per fare un albero ci vuole il seme…
- Chi ripulisce il bosco da tutte le foglie che cadono?
Svolgimento
L’operatore introduce il bosco come un ambiente vivo, ricco di specie diverse. Per capire
meglio il concetto di bosco come ecosistema vivente, in un’area definita, i bambini vengono
invitati a trovare:
1. il maggior numero di foglie di albero diversi possibile
2. il maggior numero di foglie di arbusti diversi possibile
3. il maggior numero di semi diversi di albero possibile
Al termine della ricerca, vengono radunati i materiali trovati e l’operatore pone le seguenti
domande:
Quante foglie di albero diverse ci sono? Quante foglie di arbusti diversi ci sono? Quanti semi
diversi di albero ci sono?
Per approfondire, si possono provare a riconoscere le diverse specie di albero presenti. In
alternativa, i bambini vengono invitati ad osservare la varietà di forme e dimensioni delle
foglie, il diverso adattamento degli arbusti e i diversi semi trovati. Infine l’operatore chiude
l’attività con le seguenti domande: Se ci sono tanti alberi diversi che cosa vuol dire? Che il
bosco è in buona salute? Quali tra i semi trovati possono essere i preferiti dallo scoiattolo
rosso? Dove nasconde i semi lo scoiattolo in vista dell’inverno?
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Attività 3: Il diario del bosco
Obiettivo: stimolare la capacità di osservazione e di raccolta dati dei bambini.
Durata: mezza giornata/intera giornata (dipende dalla scelta dell’insegnante o
dell’operatore didattico
Materiale: quaderno e penna,
Approfondimenti da leggere
Che cos’è un bosco?
Quali sono i fattori che regolano l’ecosistema bosco
Non tutti i boschi sono uguali….impariamo a riconoscerli!
Il bosco, una casa a più piani…
Come nasce un bosco?
Di cosa vivono gli alberi?
Chi ripulisce il bosco da tutte le foglie che cadono?
L’importanza del legno morto
Svolgimento
Ogni bambino, munito di quaderno e penna, costruirà nel corso dell’escursione il suo diario
del bosco. Prima di tutto, i ragazzi vengono invitata a raccogliere alcuni semplici dati sul
diario:
1.
Data
2.
Ora inizio escursione
Ora fine escursione
3.
4.
Meteo (sereno, nuvoloso o variabile)
5.
Tipo di ambiente prevalente osservato (bosco, prato, costa, fiume, paese)
6.
Tipo di bosco osservato: conifere, latifoglie, misto di latifoglie e conifere
Nel corso dell’escursione, vengono invitati ad osservare con attenzione un albero, a scelta, e
a toccarlo, ascoltarlo e odorarlo. Che sensazione provano? Vengono poi invitati ad
osservarne le varie parti: radici, tronco, rami, chiome, frutti. Come le possono descrivere? I
dati raccolti verranno prima segnati sul diario, poi raccontati al gruppo. Infine l’operatore
stimola la discussione: secondo voi vivono molti animali in questo bosco? E ci sono molti o
pochi scoiattoli? Il diario diventa così uno spunto per raccogliere dati e sensazioni, e potrà
essere utilizzato anche in altre occasioni!
In alternativa al diario, per la stessa attività l’operatore può utilizzare la scheda sotto
riportata.
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Data
Ora in izio escursione
Ora fine escursione
Meteo
Tipo di ambiente pr evalen te
osservato
Tipo di bosco osservato
ser eno
nuv oloso
v ar iabile
p io ggia
bosco
prato
co sta
fium e
conifere
latifoglie
m isto
n essun
b osco
Descriv i l'albero ch e h ai scelto , d opo
averlo to ccato , o dor ato , ascoltato e
osservato ben e
Descriv i le p ar ti dell'albero ch e r iesci
a vedere: r adici, tron co, ram i,
chio me, fr utti.
Ora pro va a diseg nare l'albero !
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Attività 4: Acchiappa l’alieno
Obiettivo: approfondire la differenza tra specie aliene e specie autoctone (native).
Durata: mezza giornata
Materiale: un fazzoletto
Approfondimenti da leggere
- Che cosa vuol dire “biodiversità”?
- Che cosa vuol dire “specie”?
- Che cosa vuol dire “rete ecologica”?
- Che cosa vuol dire “habitat”?
- Che cosa vuol dire “specie aliena”?
- Perché è utile conservare la natura?
Svolgimento
Per introdurre il tema delle specie aliene e dell’importanza di limitarne la diffusione, si
propone una versione del “gioco del fazzoletto” (conosciuto anche come “ruba-bandiera”).
L’operatore didattico mostra ai ragazzi un fazzoletto (o una bandiera), che rappresenta una
specie aliena invasiva (a scelta dell’operatore: Scoiattolo grigio americano, Tarlo asiatico,
Nutria, Robinia). I ragazzi vengono divisi in due squadre: la squadra 1 è quella dei
Ricercatori, la squadra 2 è quella dei Guardia Parco.
Le due squadre si mettono una di fronte all'altro; ad ogni componente di una squadra viene
attribuito un numero. L’operatore didattico tiene in mano un fazzoletto (l’alieno!) e chiama
a caso i componenti delle squadre gridando il numero. Colui che lo prende deve correre al
proprio posto senza che il suo avversario riesca a toccarlo, se viene toccato deve cedere il
fazzoletto all'altra squadra che fa così punto, se invece riesce ad arrivare al proprio posto
senza essere toccato dall'altro bimbo allora il punto è della sua squadra.
Vince la squadra che acciuffa il maggior numero di alieni!
Al termine del gioco l’operatore spiega la differenza tra specie aliene e specie native,
nonché quali sono i principali impatti generati dalle specie aliene sull’ambiente. Può essere
utile portare con sé alcune immagini delle principali specie aliene confrontate con le
analoghe specie native, per favorire la comprensione della problematica da parte dei
ragazzi.
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4.2 Scuole secondarie di primo grado
Attività 1: Impariamo a studiare il bosco!
Obiettivo: approfondire le conoscenze dell’ambiente boschivo attraverso l’osservazione e la
raccolta di alcuni semplici dati.
Durata: mezza giornata/intera giornata (dipende dalla scelta dell’insegnante o
dell’operatore didattico
Materiale: quaderno e penna
Approfondimenti da leggere
- Che cos’è un bosco?
- Quali sono i fattori che regolano l’ecosistema bosco
- Non tutti i boschi sono uguali….impariamo a riconoscerli!
- Il bosco, una casa a più piani…
- Che differenza c’è tra alberi e arbusti?
- Come nasce un bosco?
- Per fare un albero ci vuole il seme…
- Che cosa vuol dire “selvicoltura”?
- L’importanza del legno morto
- Quali sono i boschi preferiti dagli scoiattoli rossi?
- Ruolo degli scoiattoli nell’ecosistema
- Dove dobbiamo andare per trovare lo scoiattolo rosso?
Svolgimento
L’operatore introduce il bosco, descrivendolo come un ambiente vivo, ricco di specie
animali e vegetali. Per comprendere se un bosco è ricco di biodiversità e adatto ad ospitare
una buona popolazione di scoiattoli, occorre effettuare alcune semplici analisi. Viene
pertante definita un’area (definita area di studio), e i ragazzi vengono divisi in piccoli gruppi:
ogni gruppo dovrà compilare la scheda (sotto riportata), anche con l’aiuto dell’operatore.
Al termine dell’attività si analizzano tutti insieme i dati raccolti; l’operatore stimola i ragazzi
chiedendo loro: secondo voi quello che vedete è un bosco naturale o un bosco gestito
dall’uomo? Secondo voi in questo bosco ci possono essere molti o pochi scoiattoli? E
perché?
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Scheda di inquadramento naturalistico del bosco
Data
Ora inizio osservazione
Ora fine osservazione
Meteo
sereno
nuvoloso
variabile
Gli alberi sono….
molto vecchi
molto giovani
sia vecchi che giovani
Gli alberi hanno una
altezza….
notevole da 15 metri e
oltre
molto fitto, non arriva
luce sul terreno
Il bosco è….
Gli alberi hanno….
tutti le foglie verdi
Sono presenti piante….
a foglia larga
(latifoglie)
Il bosco è composto….
da più specie di albero
media, tra 5 e 10 metri
poco fitto, le chiome
non si toccano
ci sono alberi con foglie
verdi e altri con foglie
marroni
a foglia larga e ad ago
(è un bosco composto)
c’è una specie di albero
prevalente
ridotta, meno di 5
metri
rado, le chiome sono
distanziate
gli alberi non hanno
foglie
a foglia ad ago
(aghifoglie)
c’è una sola specie di
albero
Riconosci qualche specie di albero? Scrivi il nome
Oltre agli alberi nel bosco
arbusti
sono presenti…
muschi e licheni
piante erbacee
un piano solo (ci sono
Il bosco è strutturato in…
solo alberi)
in due piani (ci sono
alberi e arbusti)
in tre piani (ci sono
alberi, arbusti e piante
erbacee)
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Ora prova a disegnare il bosco, indicando le diverse parti osservate
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Attività 2: L’importanza di contare (scoiattoli rossi)!
Obiettivo: comprendere e analizzare l’ecologia degli scoiattoli; introdurre le attività dei
ricercatori coinvolgendo gli studenti in una ricerca sul campo pratica.
Durata: intera giornata
Materiale: quaderno e penna
Approfondimenti da leggere
- Dove dobbiamo andare per trovare lo scoiattolo rosso?
- Come si fanno a contare gli scoiattoli?
- L’importanza di contare: come si studiano gli scoiattoli (e non solo) con l’uso degli hair
tubes.
- Come si fa a capire se un’area è frequentata da scoiattoli?
- Dove vive lo scoiattolo grigio?
- Quali sono i boschi preferiti dagli scoiattoli rossi?
- Quando si possono vedere gli scoiattoli rossi?
- Che cosa mangiano gli scoiattoli?
- Le scorte alimentari
- Come si riconosce un nido di scoiattolo?
- Come si distinguono lo scoiattolo rosso e lo scoiattolo grigio?
Svolgimento
L’operatore introduce l’attività evidenziando le necessità dello scoiattolo rosso. In
particolare rileva che gli scoiattoli possono vivere bene in posti dove
1.
Esiste un bosco
Vi è cibo in abbondanza a disposizione
2.
3.
Lo scoiattolo grigio è assente
4.
C’è la possibilità di costruire numerosi nidi
Viene successivamente definita un’area (l’area di studio), entro la quale i ragazzi, suddivisi in
piccoli gruppi, vengono invitati ad analizzare l’ambiente circostante e, attraverso la
compilazione di una semplice scheda, a capire se ci sono i presupposti per la sopravvivenza
di una buona popolazione di scoiattoli. Al termine dell’attività, ogni gruppo espone agli altri
i risultati del proprio lavoro. L’operatore pone quindi una serie di domande alla classe, per
stimolare la discussione: Secondo voi ci sono molti scoiattoli qui? Quale è la vostra
impressione? Che cosa si può fare per aiutare la popolazione locale di scoiattoli rossi? Quali
sono secondo voi le principali minacce per lo scoiattolo rosso?
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Scheda di raccolta dati sugli scoiattoli
Tracce di presenza di scoiattoli rossi:
Numero di scoiattoli rossi avvistati……………………………………………………
Numero di nidi di scoiattolo presenti………………………………………………
Numero di ghiande, pigne e nocciole rosicchiate dagli scoiattoli…………………
Il cibo degli scoiattoli
Numero totale di specie di conifere presenti………………………………………………
Numero totale di specie di latifoglie presenti………………………………………………
Numero di tipi di semi di albero preferiti dallo scoiattolo presenti……………………….
Numero totale di funghi trovati………………………………………………………………
Numero totale di arbusti presenti……………………………………………………………
Lo scoiattolo rosso e l’uomo
Prove della presenza dell’uomo nel bosco (descrivere e segnalare se l’impatto può essere
positivo o negativo)
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………
Lo scoiattolo grigio
Numero totale di scoiattoli grigi avvistati
Numero totale di tracce di presenza di scoiattolo grigio trovate……………………………………………
Descrizione sintetica delle tracce di presenza dello scoiattolo grigio
trovate…………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………….
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I predatori naturali dello scoiattolo rosso
Elenca quali sono i principali predatori naturali dello scoiattolo rosso, evidenziando se hai
trovato tracce della loro presenza nell’area di studio.
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………
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Attività 3: Alla scoperta delle tracce
Obiettivo: imparare ad osservare le tracce degli animali e a cercare segni di presenza dello
scoiattolo rosso, distinguendoli dal resto
Durata: mezza giornata/intera giornata (dipende dalla scelta dell’insegnante o
dell’operatore didattico
Materiale: quaderno e penna, manuale di riconoscimento tracce, sacchettini di plastica,
Approfondimenti da leggere
- Che cosa mangiano gli scoiattoli?
- Conosciamo un po’ meglio i rapaci del bosco
- Conosciamo un po’ meglio la Volpe!
- Chi scava i buchi negli alberi? I segreti dei picchi
- Le tecniche di caccia dei rapaci
- Differenza faina - martora
Svolgimento
L’operatore definisce un’area entro la quale i ragazzi verranno invitati a cercare il maggior
numero possibile di tracce di animali. Le tracce però non sono tutte uguali, occorre
imparare a distinguerle e a cercarle dove sono!
I ragazzi, divisi in piccoli gruppi, vengono invitati a compilare una scheda, sotto riportata.
Al termine dell’attività, vengono raccolte e analizzate le schede. L’operatore pone una serie
di domande, stimolando la discussione: Che cosa avete trovato o osservato? Dove? Quali
delle tracce che avete individuato possono essere attribuite allo scoiattolo rosso? Come si
può fare a riconoscere le tracce di presenza dello scoiattolo rosso da quelle di altri animali?
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Tracce
Tracce di alimentazione
ghiande, nocciole, pigne rosicchiate
resti di pasto
resti di corpo mangiato
escrementi
Di che animale si tratta?
Tracce di passaggio
tracce di zampe
Tracce di rifugio e di riparo
nido
tana di terra
tana nei tronchi
Tracce di abito
piume e penne
ciuffi di peli
Tracce sonore
canto di uccelli
rumore di movimento sotto le foglie
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Attività 4: Cacciatori di alieni
Obiettivo: approfondire le conoscenze relativa alla presenza e alla diffusione delle specie
aliene presenti nel proprio territorio.
Durata: mezza giornata/intera giornata (dipende dalla scelta dell’insegnante o
dell’operatore didattico)
Materiale: quaderno e penna; foto e/o disegni di specie aliene e autoctone tipiche dell’area.
Approfondimenti da leggere
- Che cosa vuol dire “biodiversità”?
- Che cosa vuol dire “specie”?
- Che cosa vuol dire “rete ecologica”?
- Che cosa vuol dire “habitat”?
- Che cosa vuol dire “specie aliena”?
- Perché è utile conservare la natura?
Svolgimento
Prima dell’uscita didattica gli studenti effettuano una piccola ricerca di approfondimento
sulle specie di piante e animali sia aliene che autoctone presenti sul proprio territorio (con
particolare riferimento all’area dove verrà effettuata l’uscita).
Nel corso dell’uscita l’operatore didattico introduce il concetto di specie aliena e descrive le
principali specie aliene presenti nell’area (sia animali che vegetali), comparate con le
principali specie native.
I ragazzi vengono poi divisi in gruppi: ogni gruppo dovrà trovare e identificare sia le specie
aliene che le specie native, raccogliendo i seguenti dati:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Numero e tipo di specie aliene trovate
Numero e tipo di specie native trovate
Tracce indirette di presenza di specie aliene
Tracce indirette di presenza di specie native
Dove vivono le specie aliene che hai trovato? (descrizione dettagliata degli ambienti)
Dove vivono le specie native che hai trovato? (descrizione dettagliata degli ambienti)
Al termine dell’attività si analizzano tutti insieme i dati raccolti. Quante specie aliene sono
state trovate? E quante specie native? Quali sono le principali problematiche legate alle
specie aliene? Quali soluzioni si possono adottare per limitare l’impatto delle specie aliene
sulle specie native?
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Attività in classe. Soluzioni
Le parole mancanti
1. Gli scoiattoli costruiscono un ……NIDO……dove vivere, in alto sugli alberi.
2. Gli scoiattoli rossi hanno lunghi…CIUFFI AURICOLARI……che crescono in cima alle
orecchie.
3. Il cibo preferito dagli scoiattoli sono i …SEMI DEGLI ALBERI…
4. Per distinguere lo scoiattolo rosso dallo scoiattolo grigio occorre guardare …LA CODA…
5. Prima dell’inverno gli scoiattoli nascondono il cibo in …BUCHE NEL TERRENO….
6. I principali predatori naturali dello scoiattolo sono l’astore e la…MARTORA…..
7. Lo scoiattolo grigio proviene dall’…AMERICA DEL NORD….ed è arrivato in Italia a causa
dell’…UOMO……..
8. Il principale pericolo per lo scoiattolo rosso è …LO SCOIATTOLO GRIGIO
AMERICANO……..
Gli animali del bosco
1
2
3
Cervo
Pettirosso
Picchio verde
Mammiferi X
Mammiferi
Mammiferi
Uccelli
Uccelli X
Uccelli X
4
5
6
7
Coleottero
Riccio
Allocco
Pipistrello nano
Mammiferi
Mammiferi X
Mammiferi
Mammiferi X
Uccelli
Uccelli
Uccelli X
Uccelli
8
Lombrico
Mammiferi
Uccelli
9
10
Farfalla
Ghiro
Mammiferi
Mammiferi X
Uccelli
Uccelli
Insetti e altri invertebrati
Insetti e altri invertebrati
Insetti e altri invertebrati
Insetti e altri invertebrati
X
Insetti e altri invertebrati
Insetti e altri invertebrati
Insetti e altri invertebrati
Insetti e altri invertebrati
X
Insetti e altri invertebrati
X
Insetti e altri invertebrati
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Sono arrivati gli alieni!
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
Nutria
Zanzara
Gambusia
Martora
Tarlo asiatico
Granchio di fiume
Ailanto
Castagno
Lontra
Scoiattolo rosso
Tartaruga dalle orecchie
rosse
Vairone
Cervo volante
Zanzare tigre
Gambero della Louisiana
Parrocchetto dal collare
Fringuello
Farnia
Punteruolo rosso delle
palme
Robinia
SI' X
SI'
SI' X
SI'
SI' X
SI'
SI' X
SI'
SI'
SI'
NO
NO X
NO
NO X
NO
NO X
NO
NO X
NO X
NO X
SI' X
NO
SI'
SI'
SI' X
SI' X
SI' X
SI'
SI'
NO X
NO X
NO
NO
NO
NO X
NO X
SI' X
NO
SI' X
NO
A cosa serve? Gli adattamenti dello scoiattolo rosso
La coda lunga serve a……BILANCIARE LO SCOIATTOLO QUANDO SI ARRAMPICA E SALTA, MA
ANCHE A COMUNICARE CON GLI ALTRI SCOIATTOLI….
Le forti zampe posteriori servono a PERMETTERE ALLO SCOIATTOLO DI SALTARE E
ARRAMPICARSI SUGLI ALBERI………………….
Le zampe anteriori oltre a permettergli di muoversi servono a…TRATTENERE I SEMI E LE
PIGNE……
Gli artigli delle zampe servono a…PERMETTERE ALLO SCOIATTOLO DI ARRAMPICARSI SUGLI
ALBERI ……………………………..
Le grandi orecchie e il naso sensibile servono a TROVARE IL CIBO E A PERCEPIRE I
PREDATORI………
La pelliccia folta serve a …DIFENDERSI DAL FREDDO………………………
Gli incisivi molto sviluppati servono a…APRIRE NOCI, GHIANDE, CASTAGNE, PIGNE E A
MANGIARE I SEMI………………..
Scoiattolo quiz
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1 Lo scoiattolo grigio è stato introdotto in Italia dalla Cina
Scoiattolo rosso e scoiattolo grigio vivono negli stessi
2 ambienti
L’ermellino è uno dei principali nemici naturali dello
3 scoiattolo rosso
Lo scoiattolo grigio è portatore di una malattia mortale per
4 lo scoiattolo rosso
Lo scoiattolo grigio e lo scoiattolo rosso possono convivere
5 senza problemi
6 Boschi di buona qualità ospitano molti scoiattoli
7 La frammentazione dell’ambiente è un fenomeno naturale
8 L’astore è uno dei principali nemici naturali dello scoiattolo
Scoiattolo rosso e scoiattolo grigio mangiano cose
9 completamente diverse
Le strade favoriscono gli spostamenti degli scoiattoli da un
10 bosco all’altro
11 Il rapporto tra preda e predatore non esiste in natura
12 Il gatto domestico è un vero predatore di animali selvatici
13 Lo scoiattolo grigio non è una specie aliena
Lo scoiattolo grigio in Inghilterra ha quasi soppiantato lo
14 scoiattolo rosso
15 Lo scoiattolo grigio vive solo in parchi e giardini urbani
16 La martora e la faina vivono nelle foreste e sono predatori
Senza interventi, lo scoiattolo grigio soppianterà lo
17 scoiattolo rosso in Italia
18 Occorre conservare le foreste solo perché sono belle
Gli scoiattoli grigi in Europa vivono in armonia con
19 l’ambiente circostante
20 La faina è un animale erbivoro
VERO
FALSO X
VERO X
FALSO
VERO
FALSO X
VERO X
FALSO
VERO
FALSO X
VERO X
VERO
VERO X
FALSO
FALSO X
FALSO
VERO
FALSO X
VERO
FALSO X
VERO
VERO X
VERO
FALSO X
FALSO
FALSO X
VERO X
FALSO
VERO
VERO X
FALSO X
FALSO
VERO X
FALSO
VERO X
FALSO
VERO
FALSO X
VERO
FALSO X
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5. Gioco “Che fine ha fatto Mister Red?”
Regole del gioco
Giocatori: Due o più
Materiale
Un tabellone suddiviso in 49 caselle, alcune delle quali riportanti simboli che corrispondono
alle regole del gioco.
Un segnaposto per ciascun giocatore.
1 dado, numerato dall'1 al 6.
16 carte di tipo “Domanda difficile”
16 carte di tipo “Domanda facile”
Inizio e scopo del gioco
Si estrae a sorte chi inizia per primo. Si gioca in senso orario. I giocatori allineano i
segnaposto all'inizio del gioco (fuori dalla prima casella, cioè quella con il numero 1). Scopo
del gioco è percorrere l'intero tabellone e raggiungere la casella 49 (ARRIVO) prima degli
avversari.
Come si gioca
A turno, si lancia il dado e si avanza di tante caselle quante ne indica il totale del punteggio
ottenuto. Non fa differenza se si finisce su una casella occupata da uno o più segnaposto
avversari. Le carte DOMANDA FACILE e DOMANDA DIFFICILE vanno poste, coperte,
nell’apposito spazio presente sul tabellone.
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Indicazioni
Su alcune caselle vi sono indicazioni che è obbligatorio seguire.
Caselle OSTACOLO: quando il giocatore incontra una di queste caselle, deve tornare indietro
di 1 casella. Ecco le CASELLE OSTACOLO:
AUTOSTRADA
BOSCO TAGLIATO
BRACCONIERE
ASTORE
MARTORA
Caselle SCOIATTOLO GRIGIO: il giocatore deve tornare indietro di 2 caselle.
SCOIATTOLO GRIGIO
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Caselle AIUTO: il giocatore può andare avanti di 1 casella. Ecco le CASELLE AIUTO:
BOSCO NATURALE
GUARDIA PARCO
RICERCATRICE
PIGNA
Caselle GHIANDE: il giocatore può andare avanti di 2 caselle.
GHIANDA
Casella DOMANDA DIFFICILE: quando capita in una di queste caselle, il giocatore deve
rispondere a una Domanda difficile pescata a caso da uno degli avversari. Se risponde
correttamente, può andare avanti di 2 caselle. Diversamente, rimane fermo dov’è.
Attenzione! Per rispondere alle domande, potete leggere gli approfondimenti proposti in
questo manuale!
D
DOMANDA DIFFICILE
Casella DOMANDA FACILE: quando capita in una di queste caselle, il giocatore deve
rispondere a una Domanda difficile pescata a caso da uno degli avversari. Se risponde
correttamente, può andare avanti di 1 casella. Diversamente, rimane fermo dov’è.
Attenzione! Per rispondere alle domande, potete leggere gli approfondimenti proposti in
questo manuale!
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F
DOMANDA DIFFICILE
Vincere la partita
Per vincere bisogna raggiungere la casella 49 con un lancio esatto. Altrimenti, si deve
tornare indietro di tante caselle quanti sono i punti in eccedenza.
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6. Materiali per una gara di creatività
Salviamo lo scoiattolo rosso! Inventa una campagna informativa
In cosa consiste la gara?
Per partecipare alla gara occorre produrre il materiale necessario per attivare una
campagna di comunicazione per salvare lo scoiattolo rosso nell’area dove vivi!
I prodotti verranno pubblicati sul sito web del progetto www.rossoscoiattolo.eu
Le regole per partecipare
Per partecipare alla gara occorre realizzare il materiale necessario per una campagna di
comunicazione per salvare lo scoiattolo rosso. Nello specifico si chiede quanto segue.
1.Il materiale prodotto dovrà contenere due o più dei seguenti argomenti:
a) 1.caratteristiche dello scoiattolo rosso
b) 2.abitudini di vita dello scoiattolo rosso
c) 3.impatto dello scoiattolo grigio sul rosso
d) 4.importanza dello scoiattolo rosso per i nostri boschi
e) 5.impatto della scomparsa delle foreste sullo scoiattolo rosso
f) 6.storia della colonizzazione dello scoiattolo grigio in Europa; scenari futuri di
espansione del grigio nel nostro paese
g) 7.gestione del bosco e impatto sullo scoiattolo rosso
h) 8.importanza delle reti ecologiche per la conservazione dello scoiattolo rosso
i) 9.problemi legati alla presenza delle specie aliene invasive
2. Ogni prodotto dovrà contenere spunti e suggerimenti per conservare lo scoiattolo rosso.
3. Sono ammessi come prodotto finali del lavoro: brochures, poster, siti web, documentari,
articoli scientifici divulgativi.
Suggerimenti
Come preparare una campagna informativa di successo
Esistono oggi diversi mezzi di comunicazione, sia tradizionali (volantini, poster, manifesti)
che moderni e legati al web (siti web, blog, social network). Indipendentemente dal sistema
che si decide di utilizzare, il primo passo è individuare quale messaggio si vuole far passare.
Nel nostro caso: è importante salvare lo scoiattolo rosso perché è il “nostro” scoiattolo!
Come far passare questo messaggio? Ecco alcuni suggerimenti pratici:
Scrivere poco, ma in modo chiaro e completo
Approfondire l’argomento attraverso ricerche (biblioteca, web)
Intervistare esperti (professori, guardia parco, guide ambientali)
Intervistare i cittadini, per capire cosa ne pensano dello scoiattolo rosso e se
sanno che è una specie in pericolo
Utilizzare foto e disegni per illustrare il materiale: spesso una bella immagine è più
efficace di mille parole! Cercate di utilizzare foto e disegni originali, realizzati da voi: il prodotto63
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finale sarà sicuramente più innovativo!
Un importante spunto per le ricerche per preparare il materiale informativo sono il sito web
www.rossoscoiattolo.eu, il manuale didattico legato al progetto, il gioco interattivo “Chi ha
incastrato Mister Red?” e le attività didattiche proposte all’interno del manuale didattico.
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7. Glossario
Arbusto: piccola pianta legnosa, alta al massimo 3-4 metri; negli arbusti i rami partono in
genere dalla base del tronco.
Bracconiere: uomo o donna che caccia animali illegalmente
Catene alimentari: insieme delle relazioni preda-predatore in un particolare ecosistema.
Censimento: sistema per acquisire informazioni sul numero di abitanti e su diverse
caratteristiche di una popolazione animale.
Ciclo delle acque: circolazione dell'acqua all'interno dell'idrosfera terrestre; comprende i
cambiamenti di stato fisico dell'acqua tra la fase liquida, solida e gassosa.
Competizione: interazione tra organismi o specie a causa della quale uno dei due individui
è limitato dalla presenza dell'altro.
Conifere: piante arboree munite di foglie aghiformi; la maggior parte delle conifere non
perde le foglie durante l’inverno.
Decomposizione: processo naturale di smantellamento del materiale organico animale e
vegetale
Dispense degli scoiattoli: scorte di semi nascoste nel bosco dagli scoiattoli, in vista
dell’inverno.
Ecosistema: insieme di organismi animali e vegetali che interagiscono tra loro e con
l'ambiente che li circonda.
Epidemia: malattia infettiva che colpisce quasi simultaneamente una popolazione di
individui con una ben delimitata diffusione nello spazio e nel tempo.
Fatte: escrementi degli animali.
Frammentazione ecologica: processo dinamico, solitamente di origine umana, che divide
un ambiente naturale in frammenti più o meno disgiunti tra loro riducendone la superficie
originaria.
Habitat o ambiente: è il luogo le cui caratteristiche fisiche o abiotiche, possono
permettere ad una data specie di vivere e svilupparsi.
Latifoglie: piante, arboree o arbustive, erbacee o legnose, caratterizzate da foglie larghe a
prescindere dalla loro forma.
Paesaggio: un territorio definito da peculiari caratteristiche fisiche, umane e biologiche.
Periodo di riproduzione (o periodo riproduttivo): periodo dell’anno dedicato agli
accoppiamenti e all’allevamento dei piccoli
Piante erbacee: insieme delle piante sprovviste di parti legnose, più comunemente note
come “erba”.
Popolazione: insieme degli individui della medesima specie che popolano lo stesso
ecosistema.
Portatore sano: individuo contaminato da una malattia, ma di cui non manifesta i sintomi;
in sostanza, il portatore sano non subisce gli effetti della malattia, si limita a “portarla in
giro”.
Preda: animale che subisce la predazione.
Predatore: i predatori ricoprono un ruolo fondamentale nella catena alimentare, tenendo
sotto controllo la popolazione delle prede
Predazione: interazione antagonista in cui un organismo predatore usa come fonte di cibo un
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altro organismo (la preda).
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Rapace: uccelli dotato di becco adunco e artigli.
Rete ecologica: nuovo sistema di gestione del territorio che permette di unire ambienti
naturali lontani tra loro mediante corsi d’acqua, piccoli boschi, siepi ed elementi naturali in
generale.
Sciuridi: famiglia di mammiferi Roditori, a cui appartengono lo scoiattolo rosso e lo
scoiattolo grigio.
Specie: insieme degli individui che incrociandosi tra loro generano potenzialmente una
prole illimitatamente feconda.
Specie aliena: specie vivente che, per opera dell'uomo o di un evento naturale, si trova ad
abitare e colonizzare un territorio diverso dall'areale storico di diffusione.
Spiumata: quando un predatore cattura un uccello, lascia per terra molte penne tutte
insieme, la cosiddetta “spiumata”.
Territorio: area entro la quale vive un individuo o più individui appartenenti alla stessa
specie; il territorio viene difeso da tutti gli altri animali riconosciuti come potenziale
minaccia.
Vegetazione: insieme delle comunità vegetali che si incontrano in un territorio.
Virus: microscopici esseri viventi responsabili di numerose malattie.
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