Il Parco del Ticino, quanta vita nel nostro fiume - IIS Volta

IL FIUME
LA FLORA
LA FAUNA

Il Parco Naturale Valle del
Ticino copre tutto il corso di
pianura del Ticino (circa un
centinaio di chilometri) da
Sesto Calende al Ponte della
Becca, dove sfocia nel Po.
L'area protetta occupa una
superficie di circa 90 mila
ettari nelle province di Milano,
Pavia e Varese. Il Ticino nasce
in Svizzera dal gruppo del S.
Bernardo. E' lungo 248
chilometri ed è un affluente di
sinistra del Po, nel quale si
getta poco dopo Pavia. Il
Ticino è ricordato ancora come
il fiume più bello d'Europa, per
il colore e la limpidezza delle
acque, per la suggestiva forma
di certe sue anse, per la
fantastica quiete di certi posti.
A sud del Lago maggiore, nei
50 km del tratto mediano, il
fiume si separa in vari bracci
che racchiudono una miriade di
isolotti continuamente
rimodellati dal fiume,
soprattutto in occasione delle
grandi piene. In questo
bellissimo fiume si possono
incontrare varie specie di
animali(fauna) e un
quantitativo elevato di
piante(flora).
Il Parco del Ticino, nonostante l'elevata presenza di insediamenti
umani e di attività produttive, è ricco di animali selvatici e le
presenze faunistiche stanziali o temporanee sono numerose.
Gli animali sono abituati da secoli alla vicinanza invadente e spesso
aggressiva dell'uomo e quindi conducono di solito una vita appartata
e discreta.
Basta comunque frequentare il Parco con attenzione, conoscere le
abitudini e i luoghi degli animali per osservarli facilmente e quasi
ovunque. Nella fauna troviamo varie specie di animali tra cui:
•Pesci
•Uccelli
•Anfibi e Rettili
•Mammiferi
•Invertebrati
La flora del Parco del Ticino è una sorta di riassunto della
vegetazione padana nel tempo e nello spazio.
Nel tempo perché presenta lembi boschivi analoghi a quelli delle
grandi foreste alluvionali dell’Europa, come erano prima degli
insediamenti umani.
Nello spazio perché si possono trovare specie altrove scomparse
o estremamente rarefatte: alberi tipici della fascia pedemontana e
fiori acquatici; arbusti non più presenti nella pianura coltivata ed
erbe medicinali.
ALBERI
FIORI
Triotto
Cobite
Cavedano
Ghiozzo
Nitticora
Nibbio bruno
Airone cenerino
Martin pescatore
Poiana
Pavoncella
Serpenti
Rana
Tartaruga
Cinghiali
Faina
Lontra
Tasso
Ghiro
Scoiattolo
Lucertola
Farfalle
Libellula
La Quercia
Il gelso
Il nocciolo
Pioppeti
Il biancospino
I pioppi ibridi
Malva
Viole
Orchidea tridentata
Lo Sciurus vulgaris, noto come "scoiattolo
europeo" o "scoiattolo rosso", è un
roditore di taglia medio-piccola (40 cm). Ha
una pelliccia dal colore rosso col pelo del
petto più chiaro. Gli scoiattoli sono abili
saltatori, e per questo legati agli ambienti
silvani. Si nutrono di noci, ghiande, funghi
e frutta, delle quali fanno cospicue scorte
durante la stagione estiva,
immagazzinandole in dispense ben
nascoste, per poi attingerne nei periodi di
scarsità. I principali predatori degli
scoiattoli sono la martora (Martes martes),
il gatto selvatico (Felis silvestris) e diverse
specie di rapaci.
La Nitticora (Nycticorax nycticorax) è un airone di medie
dimensioni di colore bianco, caratterizzato da un collo
corto. Il dorso è grigio così come la testa. Le ali sono
grigiastre, più chiare rispetto al dorso. Spicca l'occhio di un
color rosso molto acceso. Le zampe sono relativamente
corte, gialle ed il becco è nero. Nello stadio giovanile il
colore del corpo è molto più uniforme, di colore marrone
ambrato e macchiettato di bianco. Inoltre l'occhio è di color
giallo-arancio. L'apertura alare supera solitamente il metro.
L'alimentazione è costituita da piccoli pesci, anfibi, vermi,
larve di insetti, girini, rettili e piccoli mammiferi
L'airone cenerino (Ardea cinerea) Airone di notevoli dimensioni,
raggiunge da adulto una statura di 90-98 centimetri. L'apertura
alare può facilmente raggiungere 1,70 metri. Il piumaggio è di
colore grigio sulla parte superiore e bianco in quella inferiore.
Le zampe e il becco sono gialli. L'adulto ha piume nere sul collo
e un ciuffo nucale nero molto evidente che si diparte dalla
sommità posteriore e superiore dell'occhio. Nei giovani
predomina il colore grigio. Non vi sono segni particolari per
distinguere le femmine dai maschi; solitamente i maschi sono
un po' più grandi. Come tutti gli aironi, vola tenendo il collo
ripiegato a S
Le libellule (Libellula) Il nome Libellula
deriva dal latino "libra", ovvero bilancia,
così detta perché nel volo tiene le ali
orizzontali Hanno un capo molto
voluminoso, gli occhi composti da circa 50
mila ommatidi e antenne relativamente
brevi; le due paia di ali, quasi uguali, sono
allungate e membranose, e qualche volta a
colori vivaci, e consentono un volo rapido e
sicuro. L'addome è relativamente lungo e
sottile, composto da undici segmenti. Le
zampe sono inserite anteriormente sul
corpo e vengono usate raramente per
camminare. Si nutrono di insetti che
afferrano e divorano in volo; hanno quindi
un volo silenzioso oltre che veloce, che fa
di loro terribili predatori sia in aria che in
acqua.
Squalius squalus, noto comunemente come cavedano italico è
un pesce d'acqua dolce. Il carattere più facilmente rilevabile è la
colorazione delle pinne ventrali e della pinna anale che è grigia.
La taglia massima è di circa 60 cm per un peso massimo
superiore ai 3 kg. Raggiunge le massime dimensioni nei laghi. Si
tratta di una specie largamente diffusa, molto adattabile e che
tollera anche un certo inquinamento delle acque per cui la sua
situazione non desta alcuna preoccupazione.
Populus comunemente note come pioppi
L'altezza dei pioppi va dai 15 ai 20 metri,
con fusti che possono superare i 2,5 metri
di diametro.
La corteccia degli individui giovani è
liscia, con colorazioni che vanno dal
bianco al verdastro al grigio scuro,
spesso ricco di lenticelle; sugli esemplari
più vecchi, diviene generalmente rugosa e
profondamente fessurata.
I germogli sono robusti