ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO BIANCHI – SCIGLIANO
SCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA – PRIMO GRADO - IPA
Viale Municipio – 87057 Scigliano(CS)
Tel. e Fax. 0984/966289 · e-mail:[email protected]
Sito internet: www.iobscigliano.gov.it
Incontri Selvatici 2016
PROGETTO DI EDUCAZIONE ED INTERPRETAZIONE AMBIENTALE
“Cos’è l’uomo senza gli animali?
Se tutti gli animali scomparissero
l’uomo morirebbe di una grande solitudine di spirito.
Poiché qualunque cosa capiti agli animali,
presto capita anche all’uomo.”
Capo pellerossa Sealth
ALLA RICERCA DEGLI ANIMALI TOTEM
Lavoro delle classi prima e seconda
della Scuola Secondaria di I grado di Scigliano
dedicato al Lupo Claudio, sentinella del bosco,
salvato dalle Guardie Forestali e vittima dei bracconieri
DIARIO DI BORDO: IL NOSTRO BOSCO
Siamo ormai al quarto anno di collaborazione con il Corpo Forestale dello
Stato, ancora una volta entusiasti di poter realizzare un progetto di
educazione ambientale affiancati da esperti conoscitori della natura,
protettori dei boschi e degli animali.
Giorno 13 marzo ci siamo inoltrati nei boschi di Scigliano, località
Agrifoglio, a circa 900 m. di altitudine. Abbiamo compilato una scheda di osservazione del bosco
grazie alle risposte esaurienti del Dott. Carmine Lupia. Si tratta di un bosco con alberi
importanti, alti anche 15 metri, alcuni più vecchi di duecento anni; con diverse specie tipiche,
soprattutto pini, querce, castagni, roverelle, pioppi, ontani, sambuchi e salici.
Abbiamo cercato anche le tracce degli animali del bosco e soddisfatto tante curiosità
sul loro comportamento e sulle loro abitudini. Lo sapevate, ad esempio, che la pelliccia
dello scoiattolo era molto pregiata e richiesta nel Medioevo, usata come ornamento
distintivo di alti personaggi o di ordini cavallereschi? Infatti, fin dal tempo di Carlo
Magno, in Francia serviva per bordare i manti del re e degli alti dignitari di corte, al
momento dell’investitura essi indossavano un berretto di velluto foderato di “vaio”, così
era chiamata la pelliccia. In Calabria esistevano gli ischeruoli che andavano a caccia di
scoiattoli e ne rivendevano le pelli valutate il doppio delle altre. Per
nostro scoiattolo può dormire sonni tranquilli, essendo protetto!
fortuna
oggi
il
SCHEDA DI RACCOLTA DATI
Tracce di presenza di animali:
Numero di animali avvistati……………………………………………………
Numero di nidi di scoiattolo presenti………………………………………………
Numero di tane……………………………………
Numero di ghiande, pigne e nocciole rosicchiate dagli scoiattoli…………………
Numero di orme e/o tracce del tasso………………………………….
LO SCOIATTOLO
Il cibo degli scoiattoli
Specie di conifere presenti………………………………………………
Specie di latifoglie presenti………………………………………………
Tipi di semi di albero preferiti dallo scoiattolo presenti……………………….
1.
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12.
13.
Come si fa a capire se un’area è frequentata da scoiattoli?
Dove vive lo scoiattolo?
Quali sono i boschi preferiti dagli scoiattoli?
Quando si possono vedere gli scoiattoli?
Che cosa mangiano gli scoiattoli?
Come si riconosce un nido di scoiattolo?
Chi crea le cavità degli alberi dove lo scoiattolo si può riparare?
Come fanno gli scoiattoli a sopravvivere all’inverno?
Gli scoiattoli sembrano avere gusti particolari…è vero che mangiano anche i funghi?
E’vero che lo scoiattolo nero è una specie tipica dei nostri boschi?
Come si distingue dagli altri scoiattoli?
Qual è l’utilità dello scoiattolo?
Quali sono i nemici dello scoiattolo?
IL TASSO
-
Come si fa a capire se un’area è frequentata da tassi?
Dove vive il tasso?
Quali sono i boschi preferiti dai tassi?
Quando si possono vedere?
Come si può scoprire la tana di un tasso?
Che cosa mangiano?
Come si distinguono le diverse specie di tasso?
In Calabria esistono tutte le specie?
Qual è l’utilità del tasso?
Quali sono i nemici del tasso?
CARTOLINE DAL BOSCO
Troverai più nei boschi che nei libri.
Gli alberi ti insegneranno le cose
che nessun maestro ti dirà!
Bernardo di Chiaravalle
SIMBOLOGIA
ANIMALE:
I TOTEM
Le antiche leggende narrano
come l’essenza di ogni uomo si
rispecchi, nelle capacità, nei
talenti, nei pregi così come nei
difetti, in uno o più profili
animali che saranno per lui
guida a sostegno della propria
esistenza.
Esse raccontano che per ogni individuo ci siano nove animali guida, ma che egli li debba
scoprire e riconoscere, chiamarli a sè ed ascoltarli, per essere guidato nelle nove vie
dell’Est, dell’Ovest, del Nord, del Sud, del Basso, dell’Alto, dell’Interno, della Destra e
della Sinistra. Le nove strade che gli animali illuminano simboleggiano le sfaccettature
dell’anima, così come le mille e mille strade che una vita può intraprendere.
Per leggere la simbologia animale, bisogna utilizzare un recipiente nel quale conservare
il pelo o la piuma o una parte di ognuno degli
animali guida. L'interessato la toccherà estrarrà
nove oggetti o nomi, o disegni, usando solo la mano
sinistra, così da leggere in ordine i suoi animali
guida.
Quasi tutte le culture sciamaniche credono negli
animali come alleati o aiutanti.
I Celti
attribuivano ai loro clan associazioni con animali
specifici. Ogni gruppo etnico si identificava con
un animale e ogni membro del gruppo non solo
pensava di discendere da un determinato animale
(il totem), ma pensava anche di potersi
appropriare, con dei rituali di iniziazione, delle qualità di questo animale. Alcuni gruppi
etnici si chiamano “Figli dell’Orsa”, giacché simboleggiano, nel nome che portano, la loro
discendenza dalla Grande Madre; altri invece si identificavano con il cigno oppure con
l’oca dal piumato bianco, che rappresentavano il vestito di un Druido. Ogni clan aveva
striscioni sui quali erano raffigurate le immagini o il simbolo del loro animale di origine.
Dall’altra parte del mondo, nella tradizione dei
Nativi Americani, gli animali (detti Animali Totem o
Animali Medicina) sono simbolo di potere, di
conoscenza e di guarigione.
Fra questi:
AIRONE - Equilibrio, Stabilità, Unicità
ALCE - Autostima, Forza Personale
ALLODOLA - Potere del Suono, Potere della Voce
ANATRA - Connessione con le Emozioni, Conforto
Emozionale
ANGUILLA -
Trasformazione,
Forza
Vitale,
Sessualità
APE - Fertilità, Dolcezza della Vita, Operosità
AQUILA - Spirito, Visione Superiore
ARIETE - Cambiamento, Nuovo Inizio
BALENA - Profondità Interiori, Potere Creativo e Sonoro
BISONTE - Abbondanza, Preghiera, Gratitudine
CAMALEONTE - Mimetismo, Adattabilità, Sensitività
CANARINO - Medicina del Canto, Gioia
CANE - Fedeltà, Lealtà, Protezione
CASTORO - Costruzione, Progettazione, Collaborazione
CAVALLETTA - Balzare in Avanti, Fortuna
CAVALLO - Potere personale, Forza, Libertà
CERBIATTO - Delicatezza, Innocenza, Gentilezza
CHIOCCIOLA - Protezione dello Spazio e delle Emozioni
CIGNO - Grazia, Bellezza, Armonia
CINGHIALE - Forza, Autostima, Prosperità
CIVETTA - Magia, Chiaroveggenza
COCCINELLA - Fortuna, Felicità
COCCODRILLO - Energie Primordiali, Attesa, Tempismo
COLIBRI' - Gioia, Dolcezza, Felicità
COLOMBA - Femminilità, Pace, Armonia
CONIGLIO - Superare le Paure, Fecondità
CORVO - Magia, Mistero, Guarigione
COYOTE - Follia Sacra, Umorismo
DELFINO - Gioia, Guarigione, Potere del Respiro e del Suono
DONNOLA - Furtività, Scaltrezza, Cautela, Vedere in Profondità
FALCO - Messaggi, Velocità Mentale, Visione Ampliata
FARFALLA - Leggerezza, Trasmutazione, Danza di Gioia
FOCA - Fluire nella Vita, Immaginazione, Creatività, Sogno
FORMICA - Resistenza, Efficienza, Lavoro per la Comunità
GABBIANO - Libertà nel Volare, Messaggero Spirituale
GALLINA - Nutrimento, Crescita, Difesa, Farsi Rispettare
GAMBERO - Affrontare la Paura, Fare delle Ricognizioni
GATTO - Agilità, Indipendenza, Quieta Osservazione, Magia
GAZZA - Intelligenza, Conoscenza Occulta, Curiosità, Ecletticità
GHIANDAIA AZZURRA - Determinazione, Assertività, Comunicazione
GIAGUARO - Potere Sciamanico, Capire i Segreti
GRANCHIO - Proteggere la propria Sensibilità
GRILLO - Risveglio, Intuizione, Fortuna
GRU - Longevità, Fortuna, Pazienza
GUFO - Magia, Visione, Saggezza
LIBELLULA - Oltre l'Illusione, Trasformazione
LINCE - Segreti, Silenzio, Solitudine
LOMBRICO - Umiltà, Digerire il Passato
LONTRA - Energia Femminina, Gioia, Festosità
LUCERTOLA - Sognare, Vedere il Futuro
LUPO - Maestria, Insegnamento
MARTIN PESCATORE - Opportunità, Abbondanza,
Prosperità
MUCCA -
Fertilità,
Maternità,
Abbondanza,
Serenità
OPOSSUM - Diversivo, Immobilità
ORSO - Introspezione, Silenzio
PANTERA - Reclamare il Potere, Forza femminile
PAVONE - Pienezza di Sé, Completezza
PETTIROSSO - Nuovi sviluppi, Armonia Interiore
PICCHIO - Potere del Ritmo, Perseveranza
PIPISTRELLO - Affrontare le Paure, Morte e
Rinascita
PORCOSPINO - Difesa della Intimità e Innocenza
PROCIONE - Travestimento, Vivere Ruoli Diversi
PUMA - Leadership, Forza Pura
PUZZOLA - Sensualità, Farsi Rispettare
QUAGLIA - Calore del Gruppo, Immediatezza di Azione
RAGNO - Creazione, Infinito, Integrazione degli Opposti
RANA - Purificazione, Trasformazione
RONDINE - Buona Novella, Rinascita, Libertà
ROSPO - Soldi, Fortuna
SCIMMIA - Spontaneità, Giocosità, Socievolezza
SCOIATTOLO - Raccolta, Attività, Integrazione Gioco-Lavoro
SCORPIONE - Trasmutazione, Cambiamento, Sessualità
SERPENTE - Trasmutazione, Iniziazione, Morte e Rinascita
TACCHINO - Generosità, Condivisione, Altruismo
TARTARUGA - Madre Terra, Protezione, Pacatezza
TASSO - Aggressività, Azione, Espressione del Potere Personale
TOPO - Minuziosità, Osservare i Dettagli
VOLPE - Mimetismo, Invisibilità, Prontezza, Furbizia
Fra tutti gli animali che popolano i nostri boschi, ne abbiamo scelto due, lo
scoiattolo e il tasso, ne abbiamo ricercato i tratti distintivi ed anche il valore
simbolico, facendone i nostri “totem”. La tenacia del tasso che non si arrende
davanti al pericolo e l’energia dello scoiattolo che, furbo e veloce, riesce a
sopravvivere in un modo molto più grande di lui, sono stati i motivi per cui li
abbiamo eletti nostri animali-guida.
LO SCOIATTOLO, il folletto dei boschi.
Questo roditore suscita in tutti profonda simpatia
ed attrazione. E’ un acrobata eccezionale e quando
si sposta sui rami più alti o salta da un albero
all'altro ci lascia davvero col fiato sospeso.
Oggi si parla di una nuova specie che è propria delle
nostre zone: lo scoiattolo nero.
E’, infatti, tutto nero, col ventre bianco ed è stato
scoperto
dai
ricercatori
dell’Università
dell’Insubria (Varese) sulle montagne di Calabria e Basilicata. Uno scoiattolo 100% made
in Italy che si differenzia da quello europeo, lo scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris), da
quello nordamericano, o scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis), e pure da quello del sud
est asiatico, lo scoiattolo variabile (Callosciurus finlaysonii). Il nuovo mammifero è stato
ribattezzato scoiattolo meridionale (Sciurus meridionalis). Lo studio è stato
pubblicato sulla rivista Hystrix the Italian Journal of Mammalogy. Ma purtroppo,
appena scoperto, questo animaletto è già a rischio di estinzione, sia per la riduzione
degli habitat, sia per la competizione con le specie alloctone, cioè introdotte
artificialmente dall’uomo.
CARTA DI IDENTITA’
NOME SCIENTIFICO: Sciurus vulgaris; la parola significa “fa ombra con la coda”.
Nome inglese: Red squirrel.
Ordine: Roditori
Famiglia: Sciuridi
Diffusione: Foreste di conifere e di latifoglie
Peso: 200-490 gr
Lunghezza: 195-280 mm
HABITAT
Lo scoiattolo europeo è diffuso in tutta l’Europa e l’Asia, vive nelle foreste di conifere
e latifoglie. Si possono incontrare tre specie diverse:

Sciurus vulgaris fuscoater che vive sulle Alpi e nell’Appennino settentrionale.

Sciurus vulgaris italicus che vive sull’Appennino settentrionale fino all’Abruzzo.

Sciurus vulgaris meridionalis che vive nelle regioni meridionali.
COM’E’ FATTO?
Caratteristiche: il corpo misura circa 25 cm., mentre alla coda
spettano altri 20 cm.; il suo peso si aggira attorno ai 250 grammi,
anche se a volte può essere più grande. Come tutti i roditori, è
provvisto di forti incisivi a crescita continua; ciò lo obbliga a
rosicchiare in continuazione, e, poiché lo smalto si trova
solamente sulla superficie anteriore dei denti, questi si
consumano maggiormente nella parte interna, facendogli
assumere una forma a scalpello, assai tagliente. Sul suo capo, dal
musetto un po' allungato, spiccano due occhi vivaci, scurissimi, tondi, ben adattati anche
alla vista in condizioni di semioscurità, e due orecchie ben sviluppate, all'estremità delle
quali emergono due evidenti ciuffi di lunghi peli, dello stesso colore del mantello. La
coda, lunga come il corpo, forma un grosso pennacchio di peli lunghi e soffici, che fanno
sembrare lo scoiattolo di dimensione doppia del reale. Questa coda svolge
un'importante funzione equilibratrice nei salti e di segnale visivo durante i
corteggiamenti; quando è seduto è spesso tenuta rivolta all'insù, quasi adagiata lungo la
schiena, come uno scudo ombroso. La colorazione del mantello varia dai toni rossi intensi,
più diffusi nelle regioni del nord, ai toni bruni e bruno-intensi, tipici delle aree
meridionali.
COSA MANGIA?
Ricerca semi di ogni tipo, tra questi sono particolarmente graditi quelli delle pigne, le
faggiole, le noci e le nocciole, oltre alle gemme, così ricche di succosa linfa, che in
primavera integrano le scorte ormai quasi esaurite accumulate per l'inverno. Di questi
semi viene fatta man bassa durante tutta l'estate e molti vengono accuratamente
nascosti in nascondigli provvisori, per costituire delle vere e proprie dispense per la
stagione invernale. Questa abitudine a nascondere i semi anche sottoterra in luoghi
diversi risulta assai utile per la diffusione di molte specie di alberi. Tracce della sua
presenza sono i “torsoli” delle pigne dell’abete rosso, abbandonati sul terreno quasi
completamente “sbucciate”, con un solo “ciuffo” di squame all'estremità.
COME SI RIPRODUCE?
All'inizio della primavera, i maschi devono spesso combattere tra loro per essere scelti
dalle femmine e metter su casa. I parti avvengono due volte all'anno, in primavera e
all'inizio dell'estate, dopo una gestazione di quasi sei settimane. I piccoli, che sono
generalmente 4 o 5, fino ad un massimo di 7-8, restano per una decina di giorni con gli
occhi chiusi. Vengono allattati dalla madre e accuditi, durante le prime settimane, da
entrambi i genitori. Il gioco è il loro strumento principale per apprendere ad
arrampicarsi. Se la madre avverte anche il più piccolo segno di pericolo, trasporta subito
i piccoli, per sicurezza, in un secondo rifugio. I giovani scoiattoli si rendono autonomi
verso i due mesi di vita, quando sono in grado di procurarsi il cibo autonomamente.
QUALI SONO LE SUE ABITUDINI?
Durante la giornata non è facile avvistarlo e ancor più
difficile osservarlo. È sempre in movimento tra le chiome
degli alberi. Lo scoiattolo passa la maggior parte del suo
tempo sugli alberi, la sua vita si svolge di giorno ed è
particolarmente attivo all’alba e al tramonto. Costruisce la
tana sulle biforcazioni dei rami, o nelle cavità degli alberi,
li passa le sue notti, e il periodo invernale del letargo.
Lo scoiattolo utilizza a volte come rifugio le cavità degli
alberi, ma riutilizza spesso anche i nidi di altri grossi
uccelli, come quelli delle cornacchie o delle gazze, che
vengono riadattati e imbottiti con soffice muschio,
provvisti di una copertura mimetica che li ripari dalle
intemperie e dalla vista dei nemici, e con una seconda uscita per le eventuali precipitose
fughe in occasione di visite indesiderate.
Diversamente da quanto molti suppongono, lo scoiattolo, durante l'inverno, non va in
letargo, e anche se la sua attività si riduce moltissimo col freddo, inducendolo a passare
anche lunghi periodi senza allontanarsi dal nascondiglio, assopito in un sonno profondo,
si sveglia spesso, per mangiare, per i suoi bisogni e per provvedere alla pulizia personale,
a cui tiene moltissimo.
MEZZI DI COMUNICAZIONE
Gli scoiattoli emettono suoni, lasciano segnali odorosi e usano il linguaggio del corpo
durante i corteggiamenti e per segnalare la presenza di un pericolo o la scoperta di una
zona di cibo.
Ecco il link per ascoltare il verso dello scoiattolo.
PERCHÉ È IN PERICOLO?
I suoi nemici naturali sono soprattutto i rapaci e i predatori carnivori come la martora.
Ma il pericolo maggiore è costituito dalla la diffusione di specie alloctone: animali e
piante introdotti in nuovi ambienti dove spesso alterano la biodiversità locale, arrivando
anche a soppiantare specie native presenti da sempre nell’area. Oggi lo scoiattolo
comune europeo, la nostra specie nativa, si sta estinguendo in Gran Bretagna e Irlanda,
a causa dell’introduzione da parte dell'uomo, dello scoiattolo grigio americano. Lo
scoiattolo grigio è presente anche in Italia e, in assenza di un intervento, anche nel
nostro paese lo scoiattolo andrà incontro a estinzione. Lo stesso problema si presenterà
poi in paesi confinanti con l’Italia, come Francia e Svizzera. Un gruppo di Regioni e di
Università, supportati dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Ambiente, ha dato il via
a un programma internazionale per la tutela dello scoiattolo rosso. Il progetto si chiama
EC-SQUARE o ROSSOSCOIATTOLO.
CURIOSITA’
Teme i temporali ed all’avvicinarsi del cattivo tempo si agita e si rifugia nella tana
1. Riescono a trovare il cibo anche se coperto da 30cm di neve.
Durante l’inverno, è fondamentale trovare continuamente qualcosa da mangiare.
Così la natura ha dotato gli scoiattoli di un senso dell’olfatto che gli permette di
trovare cibo anche se coperto da un ingente strato di neve.
2. I
denti
incisivi
degli
scoiattoli
non
smettono
mai
di
crescere.
E’ una caratteristica comune dei roditori, difatti è da questa loro innata
attitudine: di poter rodere che nasce il nome dell’ordine.
3. Gli scoiattoli possono perdere più del 25% del loro cibo sepolto per mano di
altri ladruncoli. Molto spesso ciò accade per mano di membri della stessa specie!
Accade spesso che gli scoiattoli si comportino come degli accaparratori ossessivi.
E’ frequente infatti che accumulino le loro scorte di cibo in diversi luoghi. Resta
però molto difficile saperli proteggere e tenerli sott’occhio tutti. Così accade
che altri scoiattoli o uccelli possano imbattersi più o meno fortuitamente nello
scovare il bottino del povero malcapitato che si vedrà depredare tutta la sua
preziosa riserva di cibo.
4. Durante la fuga corrono a zig zag. Quando si sentono minacciati scappano come
fulmini senza mai percorrere molta strada lungo la stessa direzione. Questo gli
consente sorprendentemente di avere molte chance in più di seminare predatori
come gli uccelli rapaci.
5. Gli scoiattoli possono far finta di scavare una buca per ingannare i ladri di
scorte di cibo. Può capitare di vedere uno scoiattolo che scava una buca per poi
ricoprirla freneticamente senza averci depositato niente. Questo
comportamento serve per lasciare delle tracce che possano ingannare i potenziali
ladruncoli in zona.
6. In Asia vivono gli scoiattoli dalle dimensioni più grandi, sono della famiglia
Ratufa, anche detti Scoiattoli giganti, possiedono un corpo grande che può
raggiungere i 50 cm di lunghezza e possono arrivare a pesare fino a 3 kg.
ANIMALI TOTEM: LO SCOIATTOLO (FEORAG)
Lo Scoiattolo rappresenta uno degli animali più scaltri, veloci e
lungimiranti, pensa sempre, infatti, ai tempi bui e per questo
immagazzina semi e quant'altro possa servirgli per sopravvivere,
nascondendo i suoi "tesori" per tutto il bosco vicino alla tana. A volte
finisce per dimenticarne alcuni che andranno a generare le nuove
piante del bosco. E' famoso anche per essere un animale pieno di energia, sempre attivo
e intento a lavorare per migliorare la sua situazione, veloce nei movimenti così come nel
pensiero, con grande potere di adattamento, cosa che gli consente di reagire
velocemente ai cambiamenti trovando anche soluzioni particolarmente ingegnose agli
ostacoli che gli si pongono davanti. Poiché lo scoiattolo spesso semina e poi finisce per
disinteressarsi dei frutti che le sue azioni possono apportare agli altri, ma nel suo
disinteresse, migliora il mondo in cui vive pur senza rendersene conto, è considerato un
essere positivo.
Proprio per queste caratteristiche la tradizione attribuisce allo Scoiattolo varie
simbologie: per la sua sensibilità a ogni vibrazione o piccolissimo suono egli diviene il
guardiano del luogo in cui si trova, segnalando in anticipo un probabile pericolo.
Rappresenta la lungimiranza e la purezza poiché accantona ciò che gli serve ma allo
stesso tempo restituisce alla madre terra tutto ciò che è in eccesso. Inoltre, lo
Scoiattolo simboleggia la fiducia poiché è uno dei pochi animali selvatici che permette
all’uomo di potersi avvicinare dimostrando, così, la necessità di superare quelle che sono
le proprie difese interiori e aprirsi di più. Le persone guidate dal totem dello
Scoiattolo sono capaci pianificatori delle proprie risorse, riuscendo equilibratamente a
valutare
tutto
ciò
che
è
necessario
per
far
fronte
ai
periodi
difficili.
Questi animaletti risultano affabili, giocosi e socievoli, a questo proposito la bella favola
IL LUPO E LO SCOIATTOLO DI LEV TOLSTOJ ne sottolinea il carattere.
Lo scoiattolo, saltando da un ramo all'altro, cadde, un giorno, sopra un lupo
addormentato.
Il lupo lo afferrò e voleva divorarlo, ma lo scoiattolo lo supplicò di lasciarlo in vita.
- Sta bene - rispose il lupo - ti risparmierò, a condizione che tu mi dica perché voialtri
scoiattoli siete sempre così allegri. Io mi annoio, mentre vedo voi saltare e giuocare
sempre.
- Ho paura di te - mormorò lo scoiattolo. - Lasciami saltare sul ramo e te lo dirò.
Il
lupo
lo
lasciò
andare;
lo
scoiattolo
saltò
sul
ramo
e
di
là
disse:
- Ti annoi sempre, perché sei cattivo; la crudeltà inaridisce il cuore e fa morire la gioia.
Noi, invece, siamo allegri, perché siamo buoni e non facciamo male a nessuno.
Gli scoiattoli rappresentano anche quelle persone che amano essere corteggiate anche
se possono trovare delle difficoltà ad esternare i propri sentimenti poiché lo Scoiattolo
ama creare le proprie tane in luoghi riservati, in alto, sugli alberi. L’energia dello
Scoiattolo aiuta a ottenere quella determinazione utile a portare a compimento gli
obiettivi prefissati ma, allo stesso tempo, trasmette alla persona che agisce sotto la
sua influenza di gestire il tutto con un po’ di sana spensieratezza. L’agilità che
contraddistingue lo Scoiattolo fa sì che possa agevolmente superare gli ostacoli che si
frappongono tra lui e i suoi obbiettivi. L’uomo con il totem Scoiattolo quindi
difficilmente desisterà davanti a una difficoltà ma con astuzia e determinazione
individuerà facilmente il modo di aggirarla.
Lo scoiattolo e la leggenda dell’albero cosmico
(manoscritto islandese del XVII secolo)
Yggdrasill , nella mitologia scandinava, è l'albero cosmico,
l'albero del mondo, un frassino o un tasso o una quercia, (alberi
comunque sacri presso i popoli del Nord Europa). Il frassino
Yggdrasill sorregge con i suoi rami i nove mondi che costituiscono
l'intero universo. Immenso, Yggdrasill sprofonda con le radici sin
nel regno degli inferi, mentre i suoi rami sostengono l'intera volta
celeste. L'albero è attorniato da diversi animali, che lo
proteggono, che ne traggono vita, o che lo minacciano. Sulla
sommità sta un'aquila, e posato tra i suoi occhi, un falco. Quattro
cervi balzano tra i rami, mangiandone le foglie. Le radici di
Yggdrasill sono tormentate da diverse serpi, e tra
queste vi è Níðhöggr, che costantemente si
scambia male parole con l'aquila che sta sul
vertice dell'albero. Emissario tra i due animali è
un velocissimo scoiattolo, di nome Ratatoskr.
Sulla cima di Yggdrasill sta il gallo dorato il cui
canto annuncerà la fine del mondo. Ratatoskr
("dente che perfora") percorre instancabilmente e con fulminea
velocità il tronco dalle radici, dove si annida il serpente Níðhöggr, sino
alla sommità dei rami, dove sta la grande aquila, facendo da tramite. Esso rappresenta
la velocità, il suo compito è permettere che l'antagonismo fra cielo e terra, fra bene e
male, fra sfera spirituale e sfera materiale non si interrompa mai.
IL TASSO DEL MIELE
Il tasso è un animale notturno e pacifico, che passa la giornata a dormire all'interno
della tana, spesso anche condivisa con altri animali. Tuttavia, se molestato, questo
animale si rivela un avversario temibile e tenace.
CARTA DI IDENTITA’
NOME SCIENTIFICO: deriva dal latino mēlēs, parola indicata per
indicare sia questo animale che la martora. In seguito, anche in latino
il tasso comincia ad essere indicato col termine taxus o taxō, derivato
dalla parola proto-germanica *þahsu-, a sua volta di probabile
derivazione protoindoeuropea (cfr. *tek'-, "costruire", in relazione
alle
abitudini
fossorie
dell'animale):
da
questo
termine
deriva
il nome
comune dell'animale.
Classe: Mammiferi
Ordine: Carnivori
Famiglia: Mustelidi
Genere: Meles
Specie: meles
HABITAT
Il tasso eurasiatico è diffuso in quasi tutta l’Europa e nell’Asia temperata e meridionale,
manca solo nella Scandinavia settentrionale, in Islanda, in Corsica e a Cipro. In Italia è
presente in tutta la penisola, ma non in Sicilia, Sardegna e isole minori. L’habitat
preferito dal tasso sono i boschi misti e di latifoglie, con ricco sottobosco, alternati a
zone aperte come macchie, radure, pascoli, sia in pianura che in montagna. È un animale
altamente adattabile che vive non solo nei boschi, ma anche nelle campagne fino agli
ambienti fluviali, ai terreni agricoli oppure alle regioni semi desertiche. Di solito
predilige le zone con un clima moderatamente umido e abbondanti pascoli dove
proliferano i lombrichi, di cui è ghiotto.
COME È FATTO
Il tasso (Meles meles),
mammifero appartenente
all’ordine dei Carnivori, è il
più grosso dei nostri
Mustelidi (faina, puzzola,
donnola); è alto al garrese
una trentina di centimetri,
ma può arrivare a misurare
fino a 80-90 cm di
lunghezza con un peso di
10-20
Questo
chilogrammi.
mustelide
si
distingue per la presenza di bande nere sul muso bianco che corrono dal naso fino alle
orecchie passando per gli occhi. La corporatura robusta, la testa appiattita e le zampe
corte e poderose munite di forti unghie ne fanno uno scavatore abilissimo. Il tasso è,
infatti, un’animale specializzato in questo tipo di attività ed ogni parte del suo corpo è
ben adattata allo stile di vita sotterraneo: il mantello è poco folto, la coda breve, il naso
e il labbro superiore possono retrarsi in fase di scavo e le orecchie, piccole e rigide, si
richiudono in avanti per impedire l’ingresso di terriccio nel canale uditivo. Visto che si
sposta di notte, la vista è poco sviluppata, mentre l’olfatto è sviluppatissimo.
La pelliccia è folta e setolosa su dorso e fianchi, meno fitta sulla pancia: essa è composta
da lunghe setole di 7–8 cm di lunghezza, che coprono un soffice sottopelo lanoso. La
colorazione del tasso è molto caratteristica e facilmente riconoscibile. il dorso è di
colore grigio-argenteo, con fianchi dalle sfumature di color paglierino. La coda è munita
di pelo molto lungo e ispido dello stesso colore del dorso, sebbene nelle femmine siano
presenti anche peli bianchi. Il ventre è bruno, con basso ventre dalle sfumature
grigiastre. Gola, collo, petto e zampe sono neri, e nere sono pure le due fasce che
partendo dal labbro superiore passano per gli occhi e raggiungono le orecchie, anch'esse
nere, formando la caratteristica e inconfondibile mascherina, spessa circa 2 cm alla
base del muso e fino a 5 cm nella regione delle tempie. La faccia, il mento, i lati del collo
e la punta delle orecchie sono di colore bianco sporco: si pensa che la colorazione
facciale del tasso serva più da avvertimento verso i potenziali predatori che per
il mimetismo, essendo molto facilmente avvistabile anche durante la notte. Durante
l'estate, la pelliccia del tasso diventa meno folta ed assume tonalità che tendono al
bruno.
Le zampe sono digitigrade e a colonna: le posteriori sono più corte delle anteriori, ma
tutte sono munite di pianta nuda e di unghioni non retrattili, di forma ricurva e dalla
punta ottusa, di color corno, adatti a scavare. Gli artigli del tasso sono a crescita
continua, tuttavia specialmente quelli delle zampe posteriori (lunghi circa la metà
rispetto a quelli delle zampe anteriori) si consumano con l'età.
La testa è di forma allungata. Gli occhi sono piccoli
e di colore bruno scuro, con pupilla rotonda, le
orecchie sono lunghe fino a 7 cm. Il muso, lungo e
cilindrico, termina in un tartufo muscoloso e
flessibile, che è paragonabile a quello dei maiali:
attorno al muso e agli occhi sono presenti
numerose vibrisse. La vista dei tassi è piuttosto
debole e si limita agli oggetti in movimento e al
bianco e nero, mentre l'olfatto è molto sviluppato,
l'udito di questi animali è invece paragonabile a
quello umano. All'interno della bocca ci sono
solitamente 38 denti: la dentizione del tasso lascia intuire il tipo di dieta onnivora,
con canini prominenti per strappare, incisivi di piccole dimensioni per tagliare e
forti molari per ridurre in piccoli pezzi.
I maschi sono leggermente più massicci delle femmine e pesano da 9 a 17 kg contro i 714 kg della compagna. In base alla distribuzione geografica, esistono 24 sottospecie di
tassi, 11 delle quali in Russia.
COSA MANGIA
Durante la notte il tasso esce dalla tana e vaga in cerca di cibo all’interno del proprio
territorio percorrendo sempre gli stessi sentieri ben marcati e sicuri (che divengono
così molto visibili nel sottobosco). Il tasso pur essendo un carnivoro è in realtà un
animale onnivoro e dotato di una grandissima adattabilità alimentare: si ciba infatti di
radici, bulbi, tuberi, semi, funghi, frutti ma anche di piccoli animali come roditori, rettili,
anfibi, lumache, larve di insetti, lombrichi (di cui è ghiottissimo) e di uova, miele e
all’occorrenza di carogne. Il nutrimento, individuato molto spesso sotto terra grazie al
finissimo olfatto, viene portato in superficie scavando il terreno coi potenti unghioni e
col muso appuntito lasciando inconfondibili tracce.
COME SI RIPRODUCE
L’estate è l’epoca degli amori ed in questo periodo i tassi, più sociali del solito, emettono
un vasto repertorio vocale fatto di brontolii sommessi e acuti richiami; soprattutto i
maschi marcano continuamente il territorio mediante una secrezione dal forte odore di
muschio e lasciando escrementi in punti strategici dentro piccole buche scavate
appositamente. Il periodo riproduttivo cade fra febbraio e maggio e, dopo una
gestazione che varia da 9 a 12 mesi, nasce una cucciolata di 1-6 piccoli (mediamente 3).
Questi emergono dalla tana entro 8-10 settimane e dopo appena 2,5 mesi sono svezzati.
La femmina durante il corteggiamento esegue una strana e misteriosa danza rituale.
Dopo l’accoppiamento l’ovulo fecondato resta quiescente per 4-5 mesi (fenomeno
curioso e diffuso soltanto in poche altre specie animali) e dopo una “vera” gestazione di
due mesi nascono, in genere all’inizio della primavera, 2-5 piccoli ciechi e coperti da un
rado e morbido pelame. I piccoli vengono allattati per circa tre mesi all’interno della
tana prima di compiere le prime uscite sotto la vigilanza costante della madre.
In autunno, all’età di 7-9 mesi, divenuti fisicamente adulti i giovani tassi abbandonano
la famiglia per intraprendere una vita autonoma, ma diverranno sessualmente maturi
solo dopo il secondo anno di vita. Generalmente preferiscono trascorrere il loro primo
inverno in famiglia, poi si disperdono. I maschi non forniscono alcuna cura ai cuccioli.
Solitamente il tasso eurasiatico non supera i 6 anni di età in natura e la percentuale di
mortalità dei cuccioli nel primo anno d'età va dal 50 al 65%.
QUALI SONO LE SUE ABITUDINI
L’attività quotidiana delle famiglie di tassi, animali
monogami e territoriali, ma anche piuttosto sociali
(nonostante siano molto irritabili), si svolge
all’interno e tutt’intorno alla tana. Questa, scavata
in terreni asciutti e ricoperti di vegetazione,
magari sfruttando le cavità rocciose presenti, è un
vasto ed intricato complesso di corridoi e stanze
che si sviluppa ad alcuni metri di profondità nel
terreno per una superficie di decine di metri
quadrati. Le camere utilizzate come dormitorio e
come nido per l’allevamento dei piccoli, spaziose e
confortevoli, sono sempre imbottite con muschio,
erba e foglie secche; altre stanze vengono usate invece, soprattutto dai piccoli, per
scaricare i loro escrementi quando non escono ancora all’esterno, mentre gli adulti lo
fanno regolarmente in apposite fosse all’aperto. Sono sempre presenti numerose uscite
di sicurezza che si aprono in punti diversi nel territorio circostante, utilizzate in caso
di pericolo, e talvolta pozzetti di areazione per ventilare ed ossigenare l’interno. I
grandi complessi di tane, utilizzate per decenni e abitate da più famiglie o generazioni
di tassi, sono molto spesso abitate anche dalla volpe e dall’istrice. Questa convivenza di
specie differenti nello stesso territorio, resa possibile grazie alla diversa
specializzazione ecologica, è piuttosto comune anche a causa della ristrettezza delle
aree boschive adatte alla fauna selvatica. Durante il periodo invernale il tasso, quando
le temperature si fanno particolarmente rigide, dorme per lunghi periodi senza però
cadere in un vero e proprio letargo; in questi periodi abbassa comunque il proprio
metabolismo e consuma lo spesso strato di grasso accumulato durante l’autunno.
Rispetto alla maggior parte delle altre specie di mustelidi, come le faine, le donnole, i
visoni e le puzzole, il tasso eurasiatico è abbastanza socievole e forma gruppi che
contano da 2 a più di 20 individui, in base alla disponibilità di cibo, e sono composti da
1-6 adulti e dalla loro prole. Il gruppo vive all'interno delle tane sotterranee che possono
essere tramandate di generazione in generazione anche per più di un secolo. Durante il
giorno questi animali si riposano dentro le tane, mentre dal tramonto all'alba sono molto
attivi e si spostano per più di 10 km in cerca di cibo.
MEZZI DI COMUNICAZIONE
Il tasso può emettere una vasta gamma di suoni: soffi, ringhi e brontolii durante i
combattimenti, abbai in segno di sorpresa o eccitazione, grida acute in caso di pericolo.
Anche la posizione del corpo è importante ai fini della comunicazione: durante i
combattimenti o in caso di approccio sessuale, ad esempio, i maschi tengono la coda
eretta ed arruffano il pelo.
Ecco il link per ascoltare il verso del tasso.
PERCHE’ E’ IN PERICOLO?
Il tasso da adulto, se si escludono il lupo ed i cani, non ha praticamente nemici naturali,
a parte l'uomo.
Un tempo veniva cacciato dall’uomo per la carne, la pelliccia ed il grasso che, secondo le
credenze popolari, possedeva proprietà antireumatiche.
Oggi questo animale, protetto dalle leggi in molti paesi, è talvolta mal visto per i danni
che può arrecare alle coltivazioni ed ai frutteti: in realtà la capacità di nuocere alle
colture è assai modesta, mentre di gran lunga più prezioso e utile è il suo ruolo
nell’ecologia del bosco.
CURIOSITÀ
1. La tana dei tassi. Durante il giorno, i tassi riposano al sicuro in una tana, la
costruzione ed il mantenimento della quale rappresenta l'attività principale di questi
animali in particolar modo durante la primavera e l'autunno. La tana del tasso europeo
rappresenta probabilmente la più complessa fra quelle osservabili nei tassi (che pure
sono tutti ottimi scavatori) e si tramanda di generazione in generazione per decenni o
addirittura secoli, venendo continuamente ampliata e ristrutturata: una tana osservata
in Inghilterra contava ben 50 camere e 178 ingressi, per un totale di 879 m di gallerie
sotterranee distribuite in oltre trenta metri quadrati di superficie e cinque metri di
profondità.
All'interno della singola tana trovano alloggio anche più nuclei familiari, ognuno dei quali
tende però a utilizzare dei propri accessi e gallerie. Ciascuna unità familiare dispone
generalmente di tre camere: se un esemplare muore all'interno di una delle camere, i
coinquilini provvedono a ricoprirlo di terra e a tappare l'entrata della stessa, oppure a
seppellirlo all'esterno della tana. Talvolta il tasso può condividere la propria tana con
altre specie animali, come il coniglio selvatico: quest'ultimo, tuttavia, per evitare di
diventare una preda del tasso (che però con la sua sola presenza gli assicura protezione
dagli atri predatori) tende a scavare le proprie tane a partire da cunicoli secondari nelle
gallerie del tasso.
Anche la volpe rossa è un coinquilino abituale del tasso: i due animali si tollerano l'un
l'altro, con il tasso che mantiene pulita la tana e la volpe che portando gli avanzi di cibo
nei pressi di essa contribuisce involontariamente al sostentamento dell'ospite: talvolta,
tuttavia, i tassi si comportano in maniera aggressiva nei confronti delle volpi,
scacciandole dalle proprie tane e in alcuni casi uccidendone i cuccioli, senza però
nutrirsene.
Un altro ospite delle tane di tasso è il cane procione: dove l'areale delle due specie si
sovrappone non è infrequente che i due animali condividano le stesse camere dormendo
assieme durante il letargo invernale, probabilmente perché il cane procione tende ad
andare in letargo un paio di settimane dopo il tasso e ad uscirne un paio di settimane
prima.
2. Il tasso è un animale molto presente nella mitologia europea, dove la figura di
questo animale viene collegata a quella dell'orso per l'aspetto ed è generalmente di buon
augurio in quanto legata all'arrivo della bella stagione. Generalmente il tasso compare
come personaggio solitario, pacifico, burbero, misterioso e amante della propria dimora,
che però rivela doti insospettabili di bontà, forza e anche aggressività quando
provocato.
Nella mitologia irlandese i "tassi mannari" sono alleati del re della collina di Tara Tadg,
padre adottivo di Cormac mac Airt, il quale verrà in una delle storie punito dal patrigno
per aver ucciso e cucinato alcuni tassi; nella mitologia germanica il tasso compare come
personaggio pacifico e pantofolaio, che però diventa aggressivo quando viene colto di
sorpresa, è spesso impegnato a cercare di riportare sulla retta via la sua amica volpe
(ad es. nel Roman de Renart).
Nel romanzo di Kenneth Grahame, Il vento tra i salici, Mr. Tasso è uno dei protagonisti:
figura scontrosa e solitaria che "odia la Società", può essere visto come un saggio
erudito, un buon leader e gentiluomo, e rappresenta il common sense inglese. È anche
coraggioso e aiuta i suoi amici a scacciare gli Abitanti del Bosco Selvaggio da Villa Rospi.
Nel romanzo Re in eterno, il giovane Re Artù viene trasformato dal Mago Merlino in un
tasso durante il suo processo educativo: così trasformato incontrerà un altro tasso più
anziano, il quale gli confesserà di non potergli insegnare altro che a scavare ed amare
la propria casa.
ANIMALI TOTEM: Il TASSO (Broc)
Nonostante il Tasso sia di piccola taglia e abbia un visetto dolcissimo,
tutti gli altri animali evitano accuratamente di entrarci in conflitto a
causa del suo carattere. Infatti, il Tasso, se infastidito può diventare
molto aggressivo e pericoloso. Questo animale non si arrende di fronte
al pericolo e si distingue per la sua tenacia e il suo coraggio, insegna a
combattere per difendere i diritti e a usare l’aggressività per farsi avanti.
Il tasso è l'animale-totem dei guaritori e delle donne-sciamano. Un uomo con la forza del tasso
può usare la propria tenacia per guarire gli altri poiché non si rassegnerà nemmeno nei casi più
difficili insistendo fino a far scomparire la malattia. L’animale simboleggia la tenacia volta al
cambiamento delle situazioni di vita negative, l’incanalamento della rabbia e di tutte le emozioni
distruttive verso un obbiettivo costruttivo. Chi è guidato dall’energia del Tasso tenderà a non
arrendersi nemmeno davanti alle difficoltà più grande.
Il messaggio portato dal tasso è di usare la propria rabbia, per capovolgere situazioni negative
o molto ingarbugliate, fino al raggiungimento dell'obiettivo. Dal Tasso apprendiamo ad usare la
creatività e l'aggressività nel momento esatto in cui serve, una piuttosto dell'altra a seconda
delle circostanze. Usare l’energia per attaccare, per buttarsi nella mischia ma senza travolgere
chi ci sta vicino e stando sempre attenti a non perdere il controllo di sé. Il Tasso insegna a
trasformare la propria vita in modo saggio senza farsi trasportare dell’impulsività o dall’apatia,
cercando quindi di mantenere un determinato equilibrio ed evitando di sconvolgere e
danneggiare tutti coloro che gli sono vicini.
Chi ha l'energia del tasso veste spesso i panni del capo, temuto dagli altri, ma che, alla fine,
tiene le redini in mano in tutte le situazioni e rappresenta un punto di riferimento. Quando è di
cattivo umore, mostra freddezza e cattiveria, poiché la sua forza consiste anche nel saper
mostrare i suoi sentimenti senza fingere. Inoltre non conosce il panico e anche nelle situazioni
più pericolose riesce sempre a mantenere il proprio sangue freddo e la mente lucida.
L’uomo nel totem del Tasso tende a mostrare le sue emozioni negative e positive, per cui
durante periodi negativi potrebbe risultare una persona insensibile e cattiva, poiché in tali
condizioni tende a ignorare chi ha intorno e i rispettivi sentimenti. Gli individui Tasso riescono
però sempre ad avere il controllo della situazione e anche se le loro emozioni posso divenire
dure e molto forti, non si lasciano travolgere dal panico, riuscendo comunque a mantenere una
certa lucidità.
Ringraziamenti
E’ doveroso ringraziare per la loro disponibilità e per l’impegno dimostrato in questi
anni di collaborazione nei progetti di educazione ambientale, nonché per la passione
dimostrata nel loro lavoro, il Corpo forestale dello Stato, l’UTB di Catanzaro,
l’Assistente Capo Sig. Raffaele Viscomi, il Dott. Carmine Lupia,
il Signor Antonio Mancuso.