Nine Below Zero Sarah Jane Morris Tishamingo

Un’incredibile band, punto d’incontro tra la grinta del r’n’b e
la passione del blues, shakerate dall’irruenza del punk: ovvero
quella miscela celebrata nel leggendario album Live at Marquee
di vent’anni fa. La band ha da poco registrato dal vivo il primo
DVD della sua storia, On the Road Again, che li immortala in una
splendida performance in UK. Dal vivo questa combinazione di artisti è letale, fa grandinare sul pavimento autentico R’n’B firmato NBZ con un tale trasporto che spesso gli
spettatori fanno ritorno a casa sfiniti come
i musicisti. I Nine Below Zero nascono nel
1977 nel South London. Nel 1980 la band
posa una pietra miliare nella propria storia,
registrando il primo album Live at the Marquee, ancora oggi richiesto in tutta Europa.
Segue un secondo album Don’t point your
finger, seguito poi da Third Degree. L’album
non ha i risultati sperati, la band ha uno
sbandamento, e i singoli musicisti entrano in
altre band, in studio o dal vivo. Il 1990 è il pretesto per
organizzare un concerto per il decimo anniversario della band e
verificare se la bandiera dei NBZ può ancora sventolare. McAvoye e O’Neill
stanno lasciando la Rory Gallagher’s band, con progetti solisti, e i giochi sono fatti:
On the Road Again è il conseguente nuovo album (1991). Nel 1992 Mark è costretto a lasciare i
NBZ per problemi di salute, il nuovo armonicista è Alan Glen, che ha già collaborato con B.B King, Johnny
Winter e Albert Collins. Anche Eric Clapton apprezza i NBZ, tanto da invitarli a partecipare ai suoi
concerti alla Royal Albert Hall. Sting è tra il pubblico e li ingaggia per la sua etichetta.
Nel 1997 la band fonda la propria casa discografica, la Zed Records.
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www.ninebelowzero.com
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Spazia dal rock al blues e dal jazz e al soul con un’estensione di quattro ottave che fa letteralmente venire i brividi. Diventata famosa per la sua collaborazione con i Communards a metà degli anni ’80 e famigerata per una versione poi censurata del classico Me and Mrs Jones, Sarah Jane Morris ha sempre attirato l’attenzione su di sè sia
per il suo impegno civile sia per quella sua voce. La vittoria agli European Grammy
awards e quella del Festival di Sanremo l’hanno fatta conoscere al pubblico
più vasto. Nell’ottobre 2006 la Morris ha celebrato i 25 anni di carriera con la
pubblicazione di un doppio album, After All These Years. I due CD ripercorrono la carriera di Sarah Jane dagli inizi con le band politicizzate The Republic
e The Happy End. Per festeggiare i vent’anni dal suo successo con i Communards Sarah Jane ha pubblicato una nuova versione di quel Don’t leave me
this way che, salito immediatamente in cima alle classifiche, fu il disco più
venduto dell’anno (1986). Il suo ultimo lavoro, uscito nel maggio 2009, si
intitola Where it hurts e arriva sulla scia della separazione dal suo
compagno di una vita, David Coulter (ex Pogues). Il divorzio,
intanto, ha costretto la Morris a cercarsi anche un nuovo partner musicale e ora al suo fianco c’è spesso Dominic Miller, il
chitarrista di Sting, con il quasi compone brani.
www.sarahjanemorris.com
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Ronnie Jones è uno dei cantanti più originali e versatili
della scena europea. Primo Dj straniero in Italia, come attore di teatro ha fatto parte con Renato Zero, Teo Teocoli e
Loredana Berté del cast dello scandaloso (per quei tempi in
Italia) musical Hair. È nato a Springfield nel Massachusetts ma è in Inghilterra che ha inizio la sua storia, collaborando con vari gruppi tra cui
i Nightimers con John Mclaughlin e i Blue Jays con Roger Dean. Ha lavorato per la radio italiana (RAI) e collabora con altre emittenti come Radio 105, 101, RTL e 105 Classics. In televisione, su Canale 5, ha collaborato
con Augusto Martelli a Pop Corn, e con Maurizio Costanzo come DJ showman a Buon a
Domenica. Nel periodo che va dagli anni 80 ad oggi, Ronnie è entrato a far parte di diverse
band. L’ultima di cui ancora fa parte sono i Soul Syndicate. In qualità di compositore e autore di
più di 200 canzoni, Ronnie afferma che ne ha vendute solo un paio: la prima a Zucchero Fornaciari, Bambino io bambino tu, l’altra è Let’s all dance per la Band of
Jocks. Dopo l’incontro con Lillo Rogati della The Nite Life i due hanno
intrapreso una collaborazione per creare una nuova realtà
musicale. Il repertorio del concerto di Aosta andrà
dal Blues al Soul e al Rhythm & Blues,
con arrangiamenti e interpretazioni originali.
www.ronniejones.it
www.myspace.com/brianauger
È la più spettacolare tra le chitarriste europee. Il 2006 l’ha vista
esibirsi in 80 tappe negli Stati Uniti e altre 50 in Europa. Grazie
alle sue elettrizzanti performances è riuscita ad affermarsi come
una delle principali figure blues europee e una delle migliori
chitarriste internazionali. Ha ricevuto l’incredibile numero di sei
nomination per il premio Living Blues 2006, tra cui quelle per Miglior DVD Blues del 2005, Miglior musicista dal vivo, Miglior artista
blues femminile e per Musicista più distinto (chitarra).
Nata a Belgrado, attualmente vive in Olanda e
ha all’attivo 3 album ed è l’unica artista
europea ad essere stata nominata per il
premio WC Handy Award ed è vincitrice
di uno dei premi Francesi più storici e
rinomati , Jazz à Juan Revelations. È stata nominata per il Miglior album Blues
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al Jammie Awards a
New York (2003). Il 2007 è un
anno importante: entra a far parte del
gruppo degli artisti affiliati alla Delta Groove Productions di Los Angeles per la quale realizza Still Making
History. Seguono numerosi concerti in Europa, Russia e Messico, e sette
intensivi tour negli USA dove divide il palco con famosi artisti incluso il
leggendario Buddy Guy. Nel 2008 il suo lavoro arriva al terzo posto nelle classifiche Americane rimanendoci per ben 19 settimane.
Il 2009 inizia con la seconda partecipazione alla Rhythm
& Blues Cruise con Susan Tedeschi, Larry McCray, Bob Margoline molti altri e
partecipa al documentario Turn it up di
Robert Radler, che parla di tutti i migliori
chitarristi del mondo.
www.anapopovic.com
Dalle colline del Nord della Georgia arriva il nuovo distillato del Southern Rock.
Passando da arrangiamenti originali a popolari cover, i quattro membri creano un
cocktail musicale fatto da vecchia scuola
Southern Rock, blues e da moderno Rock
and Roll spruzzato di funk. Vantano la presenza al Jam Cruise I e III e una nomination
come Best New Band nel 2005 ai Jammy Awards di
New York City, inizio di un incredibile riuscito tour europeo
dove i Tishamingo dividono la scena con le leggende blues B.B.King
e Robert Cray. L’ultimo lavoro del gruppo: The Point. Prodotto da John Kurzweg,
riflette la loro personale evoluzione e segna un nuovo capitolo nella storia della band.
“Siamo uno scalino al di sopra di quando realizzammo l’ultimo cd e abbiamo veramente superato
noi stessi”. La caratteristica musicale di The Point è il richiamo della personalità classica del rock, da
Shooting Star a Curtis Loew di Lynyrd Skynyrd. I Tishamingo presentano osservazioni sul mondo reale e
la fiducia di mandare un messaggio agli ascoltatori senza essere predicatori.
All’inizio degli anni ’60 Brian Auger, inizia a sperimentare la fusione
di musiche jazz, rock, funky, R&B e blues in un nuovo genere ibrido,
basato soprattutto sul potente e raffinato suono del suo Hammond B3.
Auger ha collaborato con moltissimi grandi nomi della musica, a partire dagli Yarbirds, Rod Stewart, Jimmi Page, Julie Driscoll, Eric
Burdon, fino a Sonny Boy Williamson. Dal 1970 inizia a svolgere
una intensa attività dal vivo, con il suo gruppo Oblivion Express
e da oltre quarant’anni è una forza trascinante nelle evoluzioni della musica contemporanea. La progressiva fusione tra i generi jazz, British pop, R&B, soul e rock, maturata nel suo stile
personale, gli ha consentito di affermarsi presso un vastissimo,
entusiasta pubblico internazionale. Dal vivo si esibiscono in
concerto con gruppi come gli Headhunters di Hancock, Led Zeppelin, ZZTop. Herbie Hancock
stesso rimane colpito dalla sua tecnica e dalla
quantità di inarrestabile energia che produce
nelle sibizioni dal vivo. Il gruppo rimane sempre in attività e nel ’95 Auger svolta decisamente verso un “family style”, introducendo nella formazione il figlio Karma
alla batteria e la figlia Savannah alla voce
solista. Definito come “uno degli ultimi
originali” Auger ancora oggi una solida
figura sulla scena e pronto ad emozionare qualsiasi tipo di ascoltatore.
Roy erts
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Ban
Chitarrista, cantante, produttore discografico, personaggio di spicco della Southern Black Music. In 40 anni
di brillante carriera ha ottenuto apprezzamenti
nell’ R&B, nel gospel e nel country e i suoi
recenti successi lo hanno spinto a trasferirsi stabilmente nel territorio del Blues. Nasce nel 1942
a Livingston, Tennessee e impara dalla madre i rudimenti del piano, studiando soprattutto brani di
boogie-woogie e gospel. A 18 anni si trasferisce
nella North Carolina e qui diventa una delle maggiori icone musicali. È nella house-band del Ponderosa Club di Greensboro che accompagna le più
grandi stelle nascenti del tempo: ClarenceCarter,
Joe Tex, Eddie Floyd, Dee Clark, Solomon Burke e
il leggendario Otis Redding. Ben presto passa dal
club alla vita on-the-road perchè entra nell’orchestra di sua maestà Solomon Burke e poi
nella band che accompagna dal vivo Eddie Floyd.
Nel 1965 entra nella band di Otis Redding , il più
importante artista soul di tutti i tempi. Il tragico epilogo della vita di Otis ispira Roy per il primo lavoro discografico a suo nome: The legend of Otis Redding, in omaggio all’artista scomparso. La notorietà raggiunta
lo porta a importanti collaborazioni con artisti del calibro di Stevie Wonder, Dee Clark e gli Ohio Untouchables di Robert Ward. Negli anni ‘80 l’avvento della disco-music produce una grande crisi della scena live
blues e soul, con conseguente chiusura di moltissimi club. Roy non si scoraggia e da astuto business-man si
dedica alla musica country&western e al gospel. Questo periodo “sacro” stimola la sua vena compositiva,
scrive nuove canzoni per altri interpreti, ma tiene per sé i pezzi migliori che risulteranno fondamentali per la sua rinascita artistica e professionale.
www.royrobertsblues.com
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A nson
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Influenzata dai suoni Motown, dal groove degli anni ’70
e dalla musica gospel, Angela Johnson ha l’abilità di creare canzoni che fondono i classici elementi della musica soul classica in un sound
contemporaneo tutto suo. Il suo ultimo lavoro, A Woman’s Touch (2008), esprime la
sua evoluzione mettendo insieme grandi talenti del soul e del R&B. Il business musicale richiede talento, bellezza e dura determinazione, qualità che Angela possiede da sempre. Nata ad Utica (NY)
inizia all’età di 4 anni a suonare il piano e a 9 il violino. All’università SUNY di New York studia violino e
incontra i futuri musicisti della Cooly’s Hot Box con i quali produrrà tre hit dance. Dal suo primo debutto
nel 2002 crea un nuovo stile di soul music che ha poi inspirato promoters, amanti della musica e addetti
ai lavori di ogni parte del mondo. L’interesse per la sua musica esplode nelle radio e nei blog di settore,
confermando il suo talento come cantante, scrittrice e produttrice. I suoi brani sono scelti per serie TV
come The Wire e The Shield. La hit del 2001 “Angel”, realizzata per la superstar giapponese Double, raggiunge le top ten e il disco d’oro nelle vendite. Nel suo ultimo CD dirige artisti vincitori di Grammy come
Gordon Chambers e Claude McKnight dei Take 6, rivelando altri lati del suo talento. Come scrittrice,
produttrice e arrangiatrice lavora con artisti interessanti come FrankMcComb, Monet o Eric Roberson e
sposta i loro soulful sound sul piano della dance music. Questo è il suo lavoro, prendere semplice buona musica e renderla vibrante. Quello all’Aosta Blues&Sound è il suo primo concerto in Italia ed è una
nostra grande esclusiva.
www.angelajohnson.com