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ESALTAZIONE DELLA CROCE
Il 14 settembre dell'anno 335, a Gerusalemme, fu dedicata al
culto la basilica che Costantino aveva fatto costruire per
custodire la roccia del Golgota e il sepolcro di Cristo. Dal quinto
secolo tale giorno diventò la festa dell'esaltazione della croce,
segno della vittoria di Cristo sul peccato e strumento della sua
esaltazione nella gloria.
15 LUNEDI' Madonna addolorata: 19 messa/ MESSE FESTIVE Da
sabato 13 settembre le messe tornano all'orario ordinario: sabato messa
della vigilia S. Vincenzo ore 19; domenica 9,15 S. Benedetto; 11 S.
Vincenzo; 19 S. Luca/ FESTA MADONNA ADDOLORATA con 80°
istituzione parrocchia e 1700° anniversario elezione a papa di S.
Silvestro: domenica 28 settembre. Messe solo in S. Vincenzo ore 9,15
e 11. Ore 18 messa con i nati nel 1934 e processione. Alle 21 in piazza
silone spettacolo di “Roppoppò”/ Il giorno della festa la messa delle 9,15
è in S. Vincenzo; a S. Benedetto si celebra il sabato prima alle 19.
INTENZIONI MESSE: 19 SABATO S. VINCENZO Bonavita def.
Carla (Ottava)/ 9,15 S. BENEDETTO Rucci def. Luigi Paolo (11°
anniversario) Carolina, Sebastiano, Domenicantonio/ Di Luzio def.
Gino, Camilla, Carmela/ Di Lallo def. Nicola/ Martelli def. Pierina
(Compleanno e anniversario) Giacinto/ Daniele def. Donato Camillo
(Compleanno)/ D'Onofrio def. Filippo (22° anniversario)/ 11 S.
VINCENZO 50° matrimonio di Antonietta e Amerigo Pellegrini/ 19 S.
LUCA Carafa def. Anna.
1
INTRODUZIONE ALLA CELEBRAZIONE
Rit.
Ti saluto, o croce santa, che portasti il
Redentor. Gloria, lode, onor ti canta ogni
lingua ed ogni cuor.
Sei vessillo glorioso di Cristo,/ sei salvezza del popol
fedel/ Grondi sangue innocente sul tristo,/ che ti volle
martirio crudel.
O Agnello divino immolato/ sull’altar della croce
pietà/ Tu che togli del mondo il peccato/ salva
l’uomo che pace non ha.
Come la folla presente sotto la croce che andò via percuotendosi il petto
riconosciamoci peccatori e chiediamo misericordia, dicendo:
Rit.
abbi pietà di noi
Per la tua croce, sapienza e potenza di Dio
Per la tua croce, amore del Padre che dona a noi
Per la tua croce, prezzo del tuo amore per noi
Per la tua croce, sorgente d’effusione dello Spirito Santo
Per la tua croce, segno d'obbedienza fino alla morte
Per la tua croce, strumento di redenzione e di esaltazione
Dio Padre onnipotente, che ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio
unigenito, abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati, e ci
conduca nell'unità alla vita eterna. AMEN
Gloria a Dio nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona
volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.
Ti rendiamo grazie per tua gloria immensa. Signore Dio, Re del
cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito Gesù Cristo,
Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati
del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli
la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di
noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo
Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen
Padre, che hai voluto salvare gli uomini con la Croce del Cristo tuo
Figlio, concedi a noi che abbiamo conosciuto in terra il suo mistero di
amore, di godere in cielo i frutti della sua redenzione. Per il nostro
Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. AMEN.
2
LA PAROLA DI DIO ALLA CHIESA
Ascolta Israele, il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno
solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta
l’anima e con tutte le tue forze. Questi precetti che oggi ti do,
ti stiano fissi nel cuore. (Dt 6,4)
Il popolo di Dio manca di fede. Si lamenta e il Signore invia
loro serpenti velenosi. Poi indica il rimedio: un serpente di
bronzo innalzato su un’asta. E' figura del Crocifisso.
Dal libro dei Numeri
In quei giorni, il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro
Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall’Egitto per farci
morire in questo deserto? Perché qui non c’è né pane né acqua e siamo
nauseati di questo cibo così leggero». Allora il Signore mandò fra il
popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero
d’Israeliti morì. Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato,
perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il
Signore che allontani da noi questi serpenti». Mosè pregò per il popolo.
Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta;
chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita». Mosè allora
fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l’asta; quando un serpente
aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava
in vita. Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Il salmo 77 ricorda l'infedeltà del popolo e la pazienza di Dio.
Esso si è compiuto nella passione di Gesù, che morendo pregò
per i suoi nemici. Diciamo:
Non dimenticate le opere del Signore!
Ascolta, popolo mio, la mia legge, porgi l’orecchio alle parole della mia
bocca. Aprirò la mia bocca con una parabola, rievocherò gli enigmi dei
tempi antichi.
Non dimenticate le opere del Signore!
Quando li uccideva, lo cercavano e tornavano a rivolgersi a lui,
ricordavano che Dio è la loro roccia e Dio, l’Altissimo, il loro redentore.
Non dimenticate le opere del Signore!
Lo lusingavano con la loro bocca, ma gli mentivano con la lingua: il loro
cuore non era costante verso di lui e non erano fedeli alla sua alleanza.
Non dimenticate le opere del Signore!
Ma lui, misericordioso, perdonava la colpa, invece di distruggere. Molte
volte trattenne la sua ira e non scatenò il suo furore.
Non dimenticate le opere del Signore!
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési
Cristo Gesù, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un
privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una
condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto
riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla
morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio
si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù
Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre. Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio.
Alleluia/ Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei
cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami:
«Gesù Cristo è Signore!
Sac. Il Signore sia con voi
Tutti
E con il tuo spirito
Sac. Dal vangelo secondo Giovanni Tutti
Gloria a te, o Signore
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui
che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E
come Mosè innalzò il serpente nel deserto,
così bisogna che sia innalzato il Figlio
dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia
la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il
mondo da dare il Figlio unigenito, perché
chiunque crede in lui non vada perduto, ma
abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha
mandato il Figlio nel mondo per condannare
il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui». Parola del
Signore. Alleluia....
3
LA RISPOSTA DELLA CHIESA A DIO
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della
terra, e di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore
Gesù Cristo, unigenito figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i
secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato e
non creato della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le
cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese
dal cielo, per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della
Vergine Maria, e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio
Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato secondo le
Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo
verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non
avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e
procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e
glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una,
santa, cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il
perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione di morti e la vita del
mondo che verrà. Amen.
Per la tua croce, salvaci, Signore
La croce è amore: aiutaci ad amare donando tutto noi stessi,
senza pretendere nulla in cambio. Aiutaci a non condannare, a
perdonare come tu hai perdonato, a pregare e fare del bene a
coloro che ci vogliono male. Ti preghiamo.
Per la tua croce, salvaci, Signore
La croce è dolore: perdona l'indifferenza, l'ingratitudine e il
disprezzo con cui a volte rispondiamo al tuo amore, e accetta
il nostro fragile amore come consolazione e di riparazione dei
peccati di tutti gli uomini. Ti preghiamo.
Per la tua croce, salvaci, Signore
La croce è obbedienza: dona a coloro che hanno scelto di
seguirti nella via del matrimonio, della vita sacerdotale e
religiosa di essere fedeli alla loro scelta, obbedendo alla tua
parola di gioia e di verità. Ti preghiamo.
Per la tua croce, salvaci, Signore
La croce è sacrificio: ti affidiamo il mondo della scuola e delle
attività sportive e culturali, che in questi giorni riprendono le
attività, perchè siano luoghi dove s'impara a dare il meglio di
sé stessi e crescere insieme. Ti preghiamo.
Per la tua croce, salvaci, Signore
La croce è vittoria: donaci la forza di vincere il male con il
bene, e di superare momenti di crisi e di stanchezza. Consola i
malati, gli anziani soli, sostieni di disoccupati. Ricompensa
tutti coloro che ci hanno fatto del bene. Ti preghiamo.
Per la tua croce, salvaci, Signore
(Preghiamo per chi ci sta a cuore)
Preghiamo per don Claudio Di Liberato morto l'11 settembre a Chieti per un
male incurabile, per tanti anni collaboratore dei nostri vescovi, cancelliere
arcivescovile, rettore del seminario minore, padre spirituale di quello maggiore,
direttore della pastorale vocazionale, parroco della parrocchia Madonna degli
angeli a Chieti, tante volte presente nella nostra parrocchia dal 1981.
Signore Gesù, che hai rivelato al mondo il tuo amore, guarda alla nostra
debolezza e donaci la forza di amare e di soffrire per amore. Tu che vivi e regni
nei secoli dei secoli. AMEN.
SCAMBIO DI PACE
4
Rit.
ALLA PRESENTAZIONE DEI DONI
Madre/ Madre di Cristo e dell'umanità/ che
hai tenuto un Figlio tra le braccia/ tu nel
dolore hai generato/ e poi l'hai visto anche
morire/ aiutaci, aiutaci/ aiutaci a soffrire.
Per ogni uomo arriva il dolore/ e Dio ci prova con il suo
amore./ Tu condividi/ la nostra vita/ Madre ci doni pace
infinita. Rit.
Se un figlio soffre è sopra una croce/ ti guarda
e chiama, un soffio di voce/ tu senti, corri/ vicino gli
parli/ In lui rivedi Cristo Signore. Rit.
La presenza della croce presso ogni altare indica che nell'ultima cena
Gesù ha lasciato nel pane e nel vino tutto l'amore effuso sulla croce.
Con fede viva partecipiamo al memoriale della pasqua offrendo quello
che siamo per la salvezza del mondo.
Pregate fratelli…
Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio/ a lode e gloria
del suo nome/ per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa
5
ALLA COMUNIONE
Quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me....Dio, infatti, non ha
mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il
mondo sia salvato per mezzo di lui.... Chi crede nel Figlio di Dio, non
muore, ma ha la vita eterna».
Rit.
Ti adoriamo Cristo/ e ti benediciamo
perchè con la tua croce/ hai redento il mondo
Umiliò se stesso/ facendosi ubbidiente/
fino alla morte di croce/ Cristo è il Signore. Rit.
Per questo Dio l'ha esaltato/ e gli ha dato un
nome/ che è sopra ogni altro nome/ Cristo è il
Signore. Rit.
O Gesù, Signore di chi non esclude la croce cosciente della
propria debolezza e affidato alla potenza dello Spirito!
Concedi alla nostra fede di non barricarsi in un saggezza
umana, ma di lasciarsi costruire dal suo Signore. Strappaci
dai nodi dell’orgoglio e guidaci per i sentieri del tuo amore.
Dirigi i nostri passi, purifica la nostra vita, affinché le tue vie
siano le nostre. Su queste strade incontreremo i poveri, i
prigionieri, gli oppressi, i ciechi e i malati, chi non ha voce.
Ricevere con loro il Vangelo, la libertà, la guarigione e la
parola, è follia per l’efficientismo del mondo! Sì, è una follia:
la follia del tuo amore vittorioso, che non si accontenta di
parole, ma risuscita, accompagna e salva per i secoli eterni.
Padre, che ci hai nutriti alla mensa eucaristica del tuo Figlio, fa’ che il tuo popolo,
redento e rinnovato dal sacrificio della Croce, giunga alla gloria della
risurrezione. Per Cristo nostro Signore. AMEN.
Quando ci segniamo con la croce è come lasciarci avvolgere dall'amore di Cristo
e rispondere a questo amore. Quando tocchiamo la fronte offriamo la mente a
Cristo, quando tocchiamo il petto offriamogli il cuore, quando tocchiamo le
spalle offriamogli la vita. Toccando la fronte con questo segno ci impegniamo a
pensare come Cristo; toccando il petto ci impegniamo ad amare come Cristo;
toccando le spalle ci impegniamo ad agire come Cristo. È come avvolgere con la
croce di Cristo tutta la nostra debolezza, tutta la nostra superficialità,
abbandonandoci al suo amore. Sono importanti le parole. Toccando la fronte
diciamo: «Nel nome del Padre» per immedesimarci nel suo pensiero; «Nel nome
del Figlio» per immedesimarci nel suo amore; «Nel nome dello Spirito» per
immedesimarci nella sua azione. Noi diciamo: nel nome del Padre e del Figlio,
dello Spirito per calarci nella persona del Padre, del Figlio, dello Spirito. È come
se al Padre consacrassimo la mente, è come se al Figlio consacrassimo il cuore,
è come se allo Spirito consacrassimo la vita. Segnandoci prima della preghiera
«nel nome del Padre» impegniamoci ad abbandonarci completamente in Lui;
«nel nome del Figlio» impegniamoci ad unirci profondamente in Lui; «nel nome
dello Spirito» impegniamoci a lasciarci guidare docilmente da Lui nella
preghiera. Tutta la nostra vita, allora, sarà diversa. Manifesterà nelle molteplici
azioni di ogni giorno questa presenza, questo aiuto. Sarà forza che rasserena,
indicazione della nostra fede e quindi autenticazione del nostro vivere.
E' preziosa la croce perché é insieme patibolo e trofeo di Dio. Patibolo per la sua
volontaria morte su di essa. Trofeo perché con essa fu vinto il diavolo e col
diavolo fu sconfitta la morte. La croce é gloria di Cristo, esaltazione di Cristo,
calice prezioso e inestimabile che raccoglie tutte le sofferenze di Cristo, sintesi
completa della sua passione. (Andrea di Creta)
La Croce è il segno della nostra salvezza e della comune libertà del genere
umano, è il segno della misericordia del Signore che per amor nostro si è lasciato
condurre come pecora al macello. Quando, dunque, ti fai questo segno, ricorda
tutto il mistero della Croce e spegni in te l’ira e tutte le altre passioni. E ancora,
quando ti segni in fronte, riempiti di grande ardimento e ridà alla tua anima la
sua libertà. (S. Giovanni Crisostomo)
Chi non cerca la croce di Cristo, non cerca la gloria di Cristo (S.Gv della Croce)