REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 501 DEL 08/05/2014 OGGETTO: Progetto consultoriale di screening,intervento precoce e prevenzione della depressione post-partum "Depressione :si,esiste." IL DIRETTORE GENERALE DOTT. GIOVANNI ANTONIO FADDA (firma digitale apposta) ACQUISITI I PARERI DI DIRETTORE SANITARIO DOTT.SSA MARIA SERENA FENU FAVOREVOLE CONTRARIO (firma digitale apposta) X DIRETTORE AMMINISTRATIVO DOTT. GIANFRANCO CASU FAVOREVOLE CONTRARIO (firma digitale apposta) X La presente Deliberazione è soggetta al controllo preventivo di cui al comma 1 dell’art. 29 della L. R. 10 / 2006 viene comunicata al competente Assessorato regionale, ai sensi del comma 2 dell’art. 29 della L. R. 10 / 2006, qualora comportante impegno di spesa inferiore a euro 5.000.000 STRUTTURA PROPONENTE DISTRETTO SANITARIO OLBIA-LA MADDALENA Si attesta che la presente deliberazione viene pubblicata nell’Albo Pretorio on-line della ASL n. 2 di Olbia Dal 08/05/2014 Al 23/05/2014 Area Affari Generali, Affari Legali, Comunicazione Su proposta del Servizio Consultorio Familiare di Olbia Premesso che i Consultori Familiari ,istituiti dalla L.n. 405/75 ,successivamente recepita dalla L.R. 8/79, svolgono attività sanitaria fortemente orientata alla prevenzione, all’informazione e alla promozione della salute,con particolare riferimento al benessere fisico,psicologico e relazionale della donna nel proprio ciclo di vita; Considerato che sono importanti punti di riferimento per l’attività dei Consultori Familiari le seguenti normative: D.M. 24/04/2000,DCPM 14/02/2001,L.n. 328/2000, L.R. n. 23 del 12/2005 ,il Piano Regionale dei Servizi Sanitari; Rilevato che le più recenti ricerche stimano che nel periodo perinatale ,ovvero in quella fase che si estende dalla gravidanza fino al primo anno di vita del bambino, una percentuale di donne stimata tra l’8% e il 15% presenta un disturbo mentale che richiede un’adeguata identificazione per poter essere gestito in maniera efficace; Dato atto che il Consultorio Familiare di Olbia segue mediamente 250 gravidanze all’anno.Altre 150 donne circa partecipano ai corsi di educazione alla nascita ( CAN) promossi dal Consultorio ed è corretto stimare quindi,sulla base delle statistiche nazionali, che almeno 32 donne l’anno possano presentare un disagio riconducibile ad una Depressione post-partum; Ritenuto in linea con le valutazioni espresse dal Centro di Epidemiologia,Sorveglianza e Promozione della Salute dell’Istituto Superiore della Sanità (2001), la Depressione post-partum rappresenti un’emergenza in tema di sanità pubblica, che da diversi studi emerga come lo screening precoce di malattia riduca significativamente i tassi di incidenza di depressione perinatale, migliori la relazione madre-neonato e di conseguenza comporti un contenimento di spesa sanitaria in termini di diminuzione di giornate di ricovero e di controllo della spesa farmaceutica; Esaminato il progetto aziendale di screening, intervento precoce e prevenzione del rischio di insorgenza della depressione post-partum “ Depressione :si, esiste.” proposto dalla Dr.ssa Maria Carmen Ghiani,Dirigente Psicologa del Consultorio Familiare di Olbia, che prevede, nel primo anno, quattro fasi: predisposizione materiale di rilevazione statistica, lo screening in gravidanza, lo screening in puerperio, analisi dei dati di screening e standardizzazione protocolli e successivamente l’esportazione della modalità di individuazione precoce del rischio depressivo nel periodo perinatale negli altri Consultori Familiari di questa ASL, estendendolo nel contempo a tutta la popolazione femminile che afferisce ai punti nascita e che accetta di sottoporsi ai questionari di screening; Rilevato che l’attuazione di suddetto progetto verrà curata dalla Dr.ssa Maria Carmen Ghiani, Dirigente Psicologo in ruolo presso il Consultorio Familiare di Olbia; Ritenuto di dover approvare il progetto aziendale suddetto, allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale (all.1), con referente la Dr.ssa Maria Carmen Ghiani, Dirigente Psicologa del Consultorio Familiare di Olbia; Visti: il D. Lgs. 30 dicembre 1992 n.° 502 e successive modificazioni ed integrazioni ; la L.R. 28 Luglio 2006, n.° 10 ; l’Atto Aziendale ; IL DIRETTORE GENERALE per i motivi sopra espressi, DELIBERA - - di approvare il progetto aziendale di screening , intervento precoce e prevenzione della depressione post-partum denominato “ Depressione : si, esiste.” proposto dalla Dr.ssa Maria Carmen Ghiani,Dirigente Psicologa del Consultorio Familiare di Olbia che viene individuata come referente del medesimo,allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale (all. 1); di autorizzare l’immediata approvazione del Progetto con l’avvio di tutti gli adempimenti ivi previsti ,incaricando di tale esecuzione , per quanto di rispettiva competenza, la referente la Dr.ssa Maria Carmen Ghiani, la Responsabile del Servizio Consultoriale Dr.ssa Liliana Pascucci, il Servizio Contabilità e Bilancio, il Servizio Amministrazione del Personale . Il Direttore Generale Dr. Giovanni Antonio Fadda Allegati: n. 1 Struttura proponente: Consultorio Fam. di Olbia Il Resp.le dell'Istruttoria: Dr. Pierpaolo Pisu SCREENING, INTERVENTO PRECOCE E PREVENZIONE DELLA DEPRESSIONE POST-PARTUM Progetto “Depressione : sì,esiste.” Coordinatore scientifico e clinico del progetto: Dott.ssa Maria Carmen Ghiani, Dirigente Psicologo; Struttura di appartenenza : Consultorio Familiare di Olbia, Servizio Consultoriale Responsabile : Dott.ssa Liliana Pascucci PREMESSA I continui progressi conseguiti in campo sanitario, in quelli della genetica e delle neuroscienze dimostrano con sempre maggiori evidenze la necessità di riconoscere la differenza di genere al fine di orientare e personalizzare al massimo la prevenzione e le cure. Le evidenti diversità biologiche insite nel funzionamento del corpo femminile,si pensi all'apparato cardiovascolare, a quello metabolico, al neuroendocrino, oltre ovviamente a quello riproduttivo, agiscono unitamente a fattori di ordine sociale, nella differenza qualiquantitativa con la quale alcune patologie, quelle psichiche in particolare, si presentano nella popolazione femminile I disturbi dell'umore, ad esempio, si manifestano nel sesso femminile con una prevalenza superiore a quella maschile. I dati epidemiologici mostrano per la Depressione Maggiore una prevalenza doppia nella donna (10.2%) rispetto all'uomo ( 5.2%); analoghe differenze di genere sono riscontrabili anche nella Distimia, nel Disturbo Bipolare, nei Disturbi d'Ansia.1 La donna, inoltre, fisiologicamente affronta nel suo ciclo di vita importanti mutazioni ormonali che si esprimono attraverso il risvolto biologico e psicologico peculiare della sua identità. 1 Centro Studi per la prevenzione e cura dei disturbi depressivi della donna, Centro Psiche Donna,Ospedale Macedonio Melloni - Milano Il sistema neuroendocrino femminile infatti, in relazione con l'ambiente e con la struttura personologica individuale, gioca un ruolo di responsabilità nell'attivare quei cambiamenti fisici ed umorali che avvengono durante specifiche fasi del ciclo vitale di una donna quali il giungere del menarca, la gravidanza, il post-partum ed il puerperio, l'ingresso nella menopausa. SALUTE DELLA DONNA NELLA GRAVIDANZA E NEL PUERPERIO Durante la gravidanza e nel post-partum la vulnerabilità della donna è fisiologicamente maggiore che in altre fasi del ciclo vitale ed aumenta il rischio dell'insorgenza dei disturbi dell'umore. Le più recenti ricerche stimano che nel periodo perinatale, ovvero in quella fase che si estende dalla gravidanza fino al primo anno di vita del bambino, una percentuale di donne stimata tra l'8% e il 15% 2presenta un disturbo mentale che richiede un'adeguata identificazione per poter essere gestito in maniera efficace. La depressione puerperale è il disturbo che indubbiamente si presenta con maggiore frequenza; mediamente insorge tra la quarta e la sesta settimana dopo il parto, con una sintomatologia che diventa ingravescente verso il 4°/5° mese. Essa può inoltre variare da una forma lieve ad altre più gravi quali depressione maggiore e psicosi. Come ampiamente evidenziato da molti studi epidemiologici condotti anche in nazioni e culture diverse la Depressione Post-Partum è la più considerevole complicanza relativa al puerperio ma, malgrado la donna abbia alti livelli di contatto con operatori sanitari sia prima che dopo il parto, raramente il disturbo viene riconosciuto e viene offerto alla puerpera un adeguato trattamento. D'altro canto solo un numero esiguo di donne in gravidanza e nel periodo immediatamente successivo al parto chiede aiuto e sostegno per le proprie difficoltà psichiche, in ragione dell'interferenza di vari fattori : i vissuti personali di colpa e inadeguatezza, le rappresentazioni sociali della maternità, la scarsa presenza e visibilità di un'offerta specialistica di aiuto. E' stato altresì accertato che la Depressione Post-Partum : interferisce con le abilità della neo-mamma di instaurare un interscambio di emozioni e comportamenti con il suo bambino (Milgrom,2004), mina l'efficace relazione madre – bambino, condiziona il legame di attaccamento con conseguenze negative al lungo termine sullo sviluppo cognitivo, sociale ed emotivo del bambino (Murray et al., 1999; KimCohen et al., 2005). Lo stesso Istituto Superiore di Sanità sottolinea inoltre che “sottovalutare la depressione post-partum può rappresentare una grave carenza in tema di sanità pubblica, se si considera l'aumentato rischio di suicidio e di infanticidio, la sofferenza soggettiva della donna e dei suoi familiari, nonché le limitazioni ed i costi diretti ed indiretti dovuti alla compromissione del suo funzionamento personale, sociale e lavorativo” (Centro di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute , Istituto Superiore di Sanità, Programma CCM 2001). I fattori favorenti l'insorgenza della Depressione Post-Partum (DPP) sono noti e 2 L'ampiezza del range è relativo alla differenti metodologie di rilevazione del dato. coinvolgono: Fattori ormonali, in particolare di tipo tiroideo, e fattori legati ai livelli dei neurotrasmettitori. Fattori fisici, per esempio la stanchezza indotta dai ritmi imposti dal bambino. (La fatica del post-partum diventa un potente induttore di stress che a sua volta agisce sul sistema immunitario materno riducendo le capacità di reazione e di difesa; le alterazioni del sonno possono inoltre slatentizzare un episodio depressivo). Fattori psicologici, quali una personalità caratterizzata da bassa autostima o tendente al perfezionismo. Fattori cognitivi, quali la presenza di aspettative idealizzanti sull'essere madre o sul bambino. Fattori relazionali, quali le difficoltà con il coniuge. Fattori sociali quali : giovane età, scarsa rete di aiuto e sostegno, eventi di vita stressanti. Storia di depressione prima e durante la gravidanza, riattivazione di pregresse esperienze traumatiche Maternity Blues Tra questi la ricerca clinica stima come maggiormente correlati all'insorgenza della DPP : pregressa depressione, ansia e depressione in gravidanza, difficoltà con il coniuge, mancanza di supporto percepito, eventi traumatici recenti, Maternity Blues. Un approccio globale alla salute puerperale della donna tramite una modalità operativa tipo screening di facile inserimento nella pratica routinaria dei servizi sanitari consente di individuare, fin dalla gravidanza, le donne con maggiore vulnerabilità bio-psichico-sociale da inserire in appositi percorsi di sostegno e accompagnamento psicologico alla nascita. L'intervento fin dall'epoca gestazionale, infatti, risulta essere più efficace in quanto è stato dimostrato che l'approccio degli operatori alla Depressione Post-Partum, qualora fosse inscritto esclusivamente nel periodo post natale, rischia di essere collocato in un'epoca di intervento ormai tardiva. Viceversa l'attenzione nella rilevazione precoce degli indicatori di rischio, unitamente all'offerta preventiva diagnostica e terapeutica già durante la gravidanza, permette di raggiungere un' effetto preventivo più efficace e funzionale evitando l'ingravescenza della sintomatologia e contenendo i costi umani e sociali. LA GRAVIDANZA NEL CONSULTORIO FAMILIARE DI OLBIA Il Consultorio Familiare di Olbia segue mediamente 250 gravidanze all'anno. Altre 150 donne circa partecipano ai corsi di educazione alla nascita (CAN) promossi dal Consultorio. E' corretto stimare quindi, sulla base delle statistiche nazionali, che almeno 32 donne l'anno possano presentare un disagio riconducibile ad una Depressione Post-Partum. Nelle modalità operative finora in essere presso il Consultorio, la consulenza psicologica ai fini della diagnosi differenziale inerente la DPP e l'eventuale presa in carico è richiesta dagli operatori dell'ambito ostetrico-ginecologico qualora essi stessi ravvisino nella donna indicatori emotivi e/o comportamentali che travalicano il dato fisiologico dell'adattamento alla nuova fase di vita. Le criticità presenti in tale prassi sono evidenti: l'invio si colloca prevalentemente in epoca puerperale con sintomatologia spesso conclamata se non ingravescente, l'invio “tardivo” condiziona l'efficacia e la funzionalità della presa in carico, l'invio “urgente” può scatenare difese in quanto può attivare il senso di colpa patito dalla donna, la modalità di invio riguarda un numero marginale di donne interessate da disturbi psicologici in epoca perinatale. Tali criticità possono essere ovviate con l'adozione di un approccio preventivo globale alla salute della donna e della relazione madre bambino che integri una modalità screening per la rilevazione precoce del rischio insorgenza DPP con attività di natura psico-educativa tendente all'informazione e normalizzazione dei processi che interessano il cambiamento emotivo in gravidanza, fino alla presa in carico della donna e della coppia nel caso di accertato rischio e/o conclamato sviluppo della DPP. OBIETTIVI DEL PROGETTO Il progetto è articolato per il perseguimento di obiettivi generali e obiettivi specifici. OBIETTIVI GENERALI del progetto sono : la promozione della salute psichica della donna nella gravidanza e nel puerperio, la promozione della qualità affettiva della relazione madre-bambino, la promozione della consapevolezza sul fenomeno della Depressione Post-Partum, l'informazione alla popolazione generale e alla popolazione target. Il raggiungimento di tali obiettivi si colloca nell'ambito delle attività di prevenzione primaria che prevedono: allestimento apposita pagina sul sito istituzionale aziendale per sensibilizzare la popolazione al problema e per fornire informazioni riguardo l'individuazione, il decorso, la prognosi e il trattamento dei disturbi depressivi e ansiosi in epoca perinatale, predisposizioni pieghevoli informativi sulla DPP, sensibilizzazione Medici di Famiglia, momenti formativi aziendali, conferenze aperte alla cittadinanza sulla psicologia e psicopatologia della maternità. OBIETTIVI SPECIFICI del progetto sono : individuazione delle donne a rischio di esordio della DPP nella popolazione gravida afferente al Consultorio Familiare di Olbia, individuazione del rischio di esordio DPP nelle donne gravide afferenti alle altri sedi del Servizio Consultoriale ( Arzachena, Tempio), o iscritte ai Corsi di Accompagnamento alla Nascita (CAN), o inviate da altre strutture sanitarie che fanno richiesta di essere di compilare i questionari di screening, implementazione degli incontri di psico-educazione sulla psicologia e psicopatologia della maternità nell'ambito dei corsi CAN, attivazione del protocollo di presa in carico globale della donna nel periodo perinatale, attivazione di percorsi di sostegno e cura psicologica per le donne affette da DPP. Il raggiungimento di tali obiettivi si colloca nell'ambito delle attività di prevenzione secondaria e terziaria così come descritte nel sottostante quadro sinottico. Obiettivo etico del progetto è quello di incidere sulle percentuali attese del disturbo depressivo, così come riportato nelle statistiche nazionali e di tutelare nel contempo il nascituro da una condizione psicofisica della madre potenzialmente nociva per la sua salute. RISULTATI ATTESI Individuazione precoce del rischio depressivo in almeno l'ottanta per cento, per anno, della popolazione gravida afferente ai Consultori Familiari Aziendali e ai CAN. MODALITA' Le gravide in carico presso il Consultorio Familiare di Olbia vengono invitate dalle ostetriche alla compilazione dei questionari di screening mediante apposito appuntamento fissato all'atto della prima visita. Le donne afferenti a strutture sanitarie diverse dal Consultorio Familiare di Olbia per il monitoraggio della loro gravidanza, possono richiedere di partecipare allo screening entro la 24° settimana di gestazione. CRONOPROGRAMMA DEL PROGETTO 0 – 12 mesi : - predisposizione materiale di screening ( test, pieghevoli informativi), attivazione screening gravide consultorio Olbia, analisi dati screening primi 12 mesi, standardizzazione protocolli di rilevamento precoce rischio DPP. 13 – 24 mesi : - prosecuzione attività, esportazione protocolli di rilevamento precoce rischio altri Consultori aziendali, costruzione pagina informativa sul sito istituzionale, informazione e sensibilizzazione dei Medici di famiglia, - prosecuzione attività - analisi statistica dei dati clinici emersi - predisposizione evento scientifico / formativo. 25 – 36 mesi RISORSE Al progetto collaborano : la dottoressa Maria Carmen Ghiani, Dirigente Psicologo in ruolo presso il Consultorio Familiare di Olbia, due psicologhe specializzande in psicoterapia che afferiscono al Servizio Consultoriale per il tirocinio formativo. Saranno attivate due borse di studio per l'acquisizione di due psicologhe per venti ore settimanali ciascuna da destinare a : rilevazione statistica clinica; attività di informazione e sensibilizzazione, solo ed esclusivamente in cui sia accolta la sponsorizzazione richiesta alla Fondazione del Banco di Sardegna. QUADRO SINOTTICO ATTIVITA' DI SCREENING Fasi 1 Screening in gravidanza Destinatari Attività Donne Rilevazione gravide =/> indicatori di rischio 25°settimana Strumenti Indicatore di risultato Somministrazione test N° donne (PDPI forma ridotta, sottoposte a Edinburgh, STAI-Y) screening 2 3 Donne Approfondimento gravide psicodiagnostico positive ai test di screening Colloquio clinico (max N° donne 3); somministrazione positive al test BDI -II test presa in carico Donne psicologica gravide con sintomatologia ansiosodepressiva lieve sessioni di rilassamento muscolare progressivo metodo Jacobson Donne gravide con sintomi positivi per Disturbo depressivo maggiore Screening 4 puerperio Puerpere già positive allo screening in gravidanza, nella 4° settimana post-partum supporto psicologico breve individuale e/o di coppia ( max 5 sedute) n° donne prese in carico n° donne prese in carico valutazione psico farmacologica invio CSM n° donne inviate presa in psicologica sessioni di rilassamento n° donne prese in carico psicoterapia focale breve n° donne prese in carico carico Rivalutazione psicodiagnostica Somministrazione test N° (PDPI forma questionari completa, Edinburgh, compilati STAI-Y) 5 6 Puerpere positive al test di rivalutazione Rilevazione precoce Depressione Partum Colloquio clinico di N° donne approfondimento positive al Post diagnostico (max 3); re-test somministrazione test PDSS Puerpere con sintomi presa in carico significativi di psicologica Depressione Post-Partum psicoterapia focale breve individuale individuale e/o di coppia e/o di gruppo secondo il modello Milgrom (max 10 sedute) n° donne prese in carico Puerpere positive per la valutazione con psicofarmacologica Depressione maggiore Post-Partum presa in carico psicologica invio CSM n° donne inviate psicoterapia focale breve individuale individuale e/o di coppia e/o di gruppo secondo il modello Milgrom (max 10 sedute) n° donne prese in carico Gruppo padri dei incontro di gruppo n° padri partecipanti psico-educazione 7 Informazion Donne psico-educazione e gravide => 25° sett, padri N° padri Incontro informativo di N° gravide e gruppo sulla padri psicologia e la partecipanti psicopatologia della gravidanza e del puerperio