PLATONE
REPUBBLICA, LIBRO VI , 484 a - 487a
I VALORI ETICI DEL FILOSOFO
PREMESSA:
Platone ha concluso il libro V con la proposta di un potere filosofico:
“A meno che i filosofi non regnino negli stati o coloro che oggi sono detti re e signori non facciano
genuina e autentica filosofia, e non si riuniscano nella stessa persona la potenza politica e la
filosofia … non ci può essere, caro Glaucone, una tregua nei mali per le città, e, credo, nemmeno
per il genere umano … (473 c-e)”.
Nel VI libro Socrate distingue i filosofi, che colgono la realtà in sé, da coloro che non ne sono
capaci.
Il filosofo è colui che è desideroso di contemplare la verità, ha cara ogni singola realtà in sé.
La costituzione della città giusta è possibile solo se i filosofi regneranno nella città o quelli che
hanno nome di sovrani cominceranno a filosofare nobilmente.
PRIMO PARAGRAFO (484b-485a): La tensione del filosofo verso “ciò che resta sempre
invariato nella sua identità”.
Socrate deve rispondere alle stringenti domande di Glaucone circa le caratteristiche intellettuali del
filosofo, caratteristiche dalle quali si ricaveranno i tratti etici che lo contraddistinguono.
Inserire il testo di Platone DOVREBBE ESSERE LA PRIMA MAIL
Proposte operative per gli studenti.
Per la comprensione e la riflessione:
1. Perché si è resa necessaria, secondo voi, una discussione lunga e difficile per spiegare chi
siano i filosofi?
2. Parafrasate e spiegate il seguente passo: “ Ti sembra allora che ci sia una qualche differenza
fra i ciechi e quanti in realtà sono privi della conoscenza di ogni cosa che è, che non hanno
nell’anima nessun chiaro modello e non possono, alla maniera dei pittori, rivolgere lo
sguardo verso ciò che è più vero, sempre (484d) riferendosi a esso e osservandolo nel modo
più rigoroso possibile, in modo da istituire anche quaggiù le norme relative alle cose belle e
giuste e buone, se occorre istituirle, e da preservare con la loro difesa quelle già esistenti?”
SECONDO PARAGRAFO (485a – 485c): Le nature filosofiche
Socrate ora manifesta la necessità di comprendere le nature filosofiche che amano “ciò che resta
sempre invariato nella sua identità” e conseguono una forma di conoscenza che non è opinione
(doxa), ma “pensiero” e “verità”.
Inserire testo platone.
Proposte operative per gli studenti.
Rispondete ai seguenti brevi quesiti:
1. Qual è la natura dei filosofi?
2. Quale conoscenza amano?
TERZO PARAGRAFO (485c-487a): La deduzione delle virtù etico - politiche del filosofo e la
necessità di affidargli la realtà.
Socrate, attraverso una serie di stringenti passaggi argomentativi, deduce dalla vocazione
conoscitiva del filosofo, le virtù etico - politiche dello stesso.
Inserire testo platone
Proposte operative per gli studenti.
Rispondete ai seguenti quesiti:
1. Quali sono le virtù di cui il filosofo è dotato?
2. Qual è la strategia argomentativa attraverso la quale Platone mostra che tali virtù competono
di necessità, e nella loro concatenazione, all’anima dotata di natura filosofica?