1 teorie di riferimento e modelli di corporate governance

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IL CORPORATE E INVESTMENT BANKING
1 OPERAZIONI DI CORPORATE E INVESTMENT BANKING
1.1 Il corporate e investment banking: principali prodotti e servizi
1.1.1 L’area della finanza mobiliare • 1.1.2 L’area del corporate finance • 1.1.3 L’area del merchant
banking • 1.1.4 L’area della finanza strutturata • 1.1.5 L’area dell’asset management • 1.1.6 L’area
del risk management
1.2 Competenze e profili professionali nel C&IB
1.2.1 L’identificazione dei fattori critici di successo • 1.2.2 Le competenze e i profili professionali
richiesti • 1.2.3 Implicazioni organizzative dell’operatività nel corporate e investment banking
LA DISCOUNTED CASH FLOW ANALYSIS
2 L’ANALISI FINANZIARIA PER LE OPERAZIONI DI CORPORATE E INVESTMENT
BANKING
2.1 I principi dell’analisi finanziaria e la teoria di creazione del valore: una panoramica
2.1.1 La natura delle grandezze economiche • 2.1.2 La distribuzione temporale dei flussi • 2.1.3 Il
valore finanziario del tempo
2.2 La regola del Valore Attuale Netto
2.3 La logica della Discounted Cash Flow Analysis: Entity ed Equity Approach
La regola del VAN in condizioni di capital rationing
3 LA VALUTAZIONE DELLE AZIENDE ATTRAVERSO LA DCF ANALYSIS
3.1 L’organizzazione del processo previsionale: l’analisi qualitativa
3.2 L’analisi quantitativa: il ruolo dei value driver e la previsione dei flussi di cassa
3.3 La determinazione del terminal value
3.3.1 Il modello della crescita costante dei flussi di cassa • 3.3.2 Il modello dei value driver • 3.3.3
Il modello dei multipli di mercato
3.4 ... e infine un ultimo value driver: il costo del capitale
IL COSTO DEL CAPITALE DI RISCHIO
4 LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO: CONCETTI DI BASE DI TEORIA DELLA
FINANZA
4.1 La diversificazione di portafoglio
4.2 Il concetto di frontiera efficiente e il comportamento degli investitori
4.3 La relazione tra rischio e rendimento: il Capital Asset Pricing Model
4.4 Alcuni chiarimenti ai fini di un corretto utilizzo del CAPM
Appendice
L’effetto diversificazione nella sua forma “debole” • L’effetto diversificazione nella sua forma
“forte”
5 LA STIMA DEL COSTO DELL’EQUITY TRAMITE IL CAPM: PROBLEMATICHE
APPLICATIVE
5.1 La stima del tasso di rendimento privo di rischio
5.1.1 Il concetto di risk-free rate: cenni • 5.1.2 Criteri alternativi di determinazione del tasso di
rendimento privo di rischio • 5.1.3 Suggerimenti finali per una corretta determinazione del tasso
risk-free
5.2 La stima dell’equity risk premium
5.2.1 Generalità • 5.2.2 La scelta dell’indice di mercato • 5.2.3 Il processo di normalizzazione dei
rendimenti • 5.2.4 La determinazione del periodo di riferimento • 5.2.5 Un approccio alternativo: il
premio al rischio “implicito”
5.3 La stima del parametro beta
5.3.1 La stima dei beta tramite analisi di regressione • 5.3.2 Il parametro alfa e il suo significato
economico • 5.3.3 L’analisi del parametro beta • 5.3.3.1 Aspetti tecnici del procedimento di stima •
5.3.3.2 L’interpretazione economica dei beta stimati • 5.3.4 I limiti dei beta stimati tramite
regressioni
5.4 Metodologie alternative di determinazione del parametro beta
5.4.1 I beta empirici • 5.4.2 I beta delle società comparabili • 5.4.2.1 Beta levered e beta unlevered •
5.4.3 I beta operativi
Stime di equity risk premium in diversi contesti nazionali
6 I PRINCIPALI LIMITI DEL CAPITAL ASSET PRICING MODEL: UN
APPROFONDIMENTO
7 L’ARBITRAGE PRICING THEORY: UN MODELLO ALTERNATIVO DI
DETERMINAZIONE DEL TASSO DI RENDIMENTO DELLE ATTIVITÀ RISCHIOSE
7.1 La nozione di opportunità di arbitraggio
7.2 La nozione di modello fattoriale
7.3 La relazione fondamentale dell’APT
7.4 I principali limiti dell’APT
7.5 CAPM e APT: un confronto
L’effetto diversificazione nei modelli multifattoriali
8 METODOLOGIE EMPIRICHE DI DETERMINAZIONE DEL COSTO DELL’EQUITY
8.1 Il calcolo dei multipli di mercato
8.2 I limiti dei metodi empirici
I modelli di attualizzazione dei dividendi per la stima del costo dell’equity
9 IL CALCOLO DEL COSTO DEL CAPITALE DI RISCHIO DELLA SOCIETÀ GAMMA
S.P.A.
IL COSTO MEDIO PONDERATO DEL CAPITALE
10 LA STIMA DEL COSTO DEL CAPITALE DI DEBITO
10.1 Il costo effettivo del debito e le sue determinanti
10.1.1 L’utilizzo dei dati contabili per la stima del costo del debito
10.2 Il costo effettivo delle singole fonti di capitale di debito
10.2.1 Gli strumenti di finanziamento “autoliquidanti” • 10.2.1.1 L’apertura di credito in conto
corrente • 10.2.1.2 Lo sconto effetti • 10.2.1.3 L’anticipo salvo buon fine • 10.2.1.4 L’anticipazione
su merci o titoli • 10.2.1.5 I finanziamenti tramite compravendita di valori mobiliari pronti contro
termine • 10.2.1.6 Altri finanziamenti per cassa a breve termine • 10.2.1.7 L’emissione di
commercial papers e cambiali finanziarie • 10.2.1.8 Il factoring • 10.2.2 Gli strumenti di
finanziamento a medio-lungo termine • 10.2.2.1 I finanziamenti bancari a medio-lungo termine •
10.2.2.2 I finanziamenti agevolati • 10.2.2.3 Il leasing finanziario • 10.2.2.4 I certificati di
investimento • 10.2.2.5 Le obbligazioni ordinarie • 10.2.2.6 Le obbligazioni strutturate • 10.2.3 Gli
strumenti di finanziamento “ibridi” • 10.2.3.1 I prestiti subordinati • 10.2.3.2 Le obbligazioni
convertibili • 10.2.3.3 Le obbligazioni cum warrant • 10.2.3.4 I prestiti partecipativi • 10.2.3.5 Le
azioni privilegiate e di risparmio
11 LA STIMA DEL COSTO ATTESO DEL DEBITO: I MODELLI DI RATING
11.1 Dal costo effettivo del debito al costo atteso ex ante
11.2 I rating esterni
11.3 I rating sintetici
11.4 I rating interni
11.5 Osservazioni conclusive
Un modello di riferimento per l’assegnazione del borrower rating
12 IL CALCOLO DEL COSTO MEDIO PONDERATO DEL CAPITALE
12.1 La determinazione del WACC
12.2 La determinazione dei coefficienti di ponderazione
12.3 Il problema del passaggio dal valore contabile al valore di mercato per la determinazione dei
coefficienti di ponderazione
12.4 La relazione tra struttura finanziaria, costo del capitale e valore dell’impresa
12.5 Il WACC e le operazioni di corporate e investment banking
13 IL CALCOLO DEL COSTO MEDIO PONDERATO DEL CAPITALE DELLA SOCIETÀ
GAMMA S.P.A.
Caratteristiche dell’azienda
Altri dati utili per l’analisi
14 LA VALUTAZIONE DELLE SINERGIE IN UN’OPERAZIONE DI M&A. L’IMPATTO DEL
COSTO DEL CAPITALE
14.1 Gli aspetti economici di un’acquisizione aziendale
14.2 La valutazione delle sinergie realizzabili
14.3 Osservazioni conclusive sul ruolo del costo del capitale
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