vademecum affari in canada - Reseau

VADEMECUM
DELL’ITALIANO IN CERCA DI FARE
AFFARI IN CANADA
Ovvero l’incontro del Sig. Rossi, Mr. Smith
e Monsieur Tremblay
A cura dell’Agence Réseau-Italia Inc.
INDICE
1. IL CANADA COME NON L’AVETE MAI VISTO
1.1 « A mari usque ad mare » ....................................................................... p.1
1.2 Il popolo canadese: una società meritocratica ................................. p.1
1.3 Poche persone in un territorio immenso ............................................ p.2
1.4 Un territorio immenso così strutturato ............................................ p.2
1.5 I Canadesi: chi sono? ............................................................................. p.3
1.6 I Canadesi del Québec: les Québécoises et les Québécois ......... p.4
1.7 Contattare una compagnia canadese .................................................. p.5
2. UN PAESE, 10 PROVINCE E 3 TERRITORI
2.1 Le province atlantiche ........................................................................... p.6
2.2 Il Québec: una Nazione nella Nazione .............................................. p.7
2.3 L’Ontario. Toronto ed Ottawa ............................................................. p.8
2.4 Le praterie canadesi .............................................................................. p.9
2.5 L’Alberta ................................................................................................... p.9
2.6 Il British Columbia ................................................................................. p.9
2.7 I territori ............................................................................................... p.10
3. FARE AFFARI IN CANADA
3.1 Il contesto economico e politico attuale ......................................... p.10
3.2 Governo federale .................................................................................. p.11
3.3 Governi provinciali ................................................................................. p.11
3.4 Italia-Canada .......................................................................................... p.11
3.5 Italia-Québec ........................................................................................ p.13
4. CINQUE REGOLE PER AVERE SUCCESSO IN CANADA ......................... p.13
· REGOLA DI PLATINO: MAKE IT EASY! ............................................................... p.14
· REGOLA D’ORO: IN CANADA, L’ABITO E I TITOLI NON FANNO IL MONACO ................................................................................................................................. p.15
· REGOLA D’ARGENTO: VENIAMO AL DUNQUE ................................................. p.15
· REGOLA DI BRONZO: « SONO A MONTREAL. NON TI PREOCCUPARE, TRA
UN PAIO D’ORE SONO A VANCOUVER » .............................................................. p.16
· REGOLA DI RAME: MR. SMITH SPEAKS ENGLISH. MONSIEUR TREMBLAY
PARLE FRANÇAIS. IL SIGNOR ROSSI CON LE MANI ..................................... p.17
5. PERCHÉ UTILIZZARE I SERVIZI DELL’AGENCE RÉSEAU-ITALIA INC.
5.1 L’agenzia .................................................................................................. p.18
5.2 Una rete di e-lavoratori ...................................................................... p.18
5.3 I servizi offerti .................................................................................... p.19
5.4 I clienti dell’agenzia ............................................................................. p.19
1. IL CANADA COME NON L’AVETE MAI VISTO
1.1 “A mari usque ad mare” (Da un oceano all’altro)
Quando si dice che il Canada è un Paese dalle dimensioni sconfinate,
non si esagera: è, infatti, dopo la Russia il Paese più esteso al mondo.
Il Canada è grande 33 volte l’Italia, possiede il maggior numero di laghi
del mondo, con un’estensione pari a oltre due volte l’Italia ed un settimo di tutte le acque dolci.
1.2 Il popolo canadese: una società meritocratica
In un articolo del 23 settembre 2012, Il Sole24ore titola “Lavoro, la
nuova mecca è il Canada”. Tante le ragioni di questo successo e prima
fra tutte, un sistema meritocratico che premia chi ha voglia di fare e
possiede le capacità o il talento per riuscire. Questa affermazione non
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vuole riesumare i vecchi miti dell’american dream o del self-made man,
con tutti i loro limiti, ma semplicemente sottolineare come la società
canadese sia fra quelle che possono essere definite “meritocratiche”,
o perlomeno più aperte a nuovi progetti o idee.
Si tratta di un Paese “giovane”, costruito grazie al continuo arrivo ed apporto di culture
diverse; un Paese che storicamente ha sostenuto e tuttora sostiene l’imprenditorialità e
l’iniziativa personale.
1.3 Poche persone... in un territorio immenso
Un Paese immenso con un territorio di
9.984.140 km² dove vi abitano poche persone.
Il Canada ha infatti una popolazione di 34 milioni di abitanti circa ed
una densità di soli 3 abitanti per chilometro quadrato, a fronte di 201
abitanti per chilometro quadrato in Italia. La popolazione è concentrata nella fascia di 100 chilometri a nord del confine con gli Stati Uniti.
1.4 Un territorio immenso così strutturato
Il Canada è uno dei tre Stati indipendenti fra i quali è suddivisa politicamente l’America settentrionale (o Nord America), insieme agli
Stati Uniti ed al Messico. Fra i tre paesi esiste un trattato di libero
scambio commerciale, l’Accordo nordamericano per il libero scambio,
meglio conosciuto con l’acronimo NAFTA (North American Free Trade
Agreement) ed entrato in vigore nel 1994.
Il Canada è uno Stato federale, dal 1926 appartenente al Commonwealth, dotato dal 1982 di una propria costituzione. È una monarchia
costituzionale, con la Regina d’Inghilterra come Capo di Stato. Il Paese
è una democrazia parlamentare dove il potere esecutivo (pur essendo
costituzionalmente attribuito al monarca) è in pratica esercitato dal
Consiglio dei Ministri, presieduto dal Primo Ministro canadese. Il primo
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ministro attuale è Stephen Harper, conservatore. Il potere legislativo
è detenuto dal Parlamento composto da Senato e Camera dei Comuni.
Il Canada comprende 10 province, dotate di autonomia legislativa ed
esecutiva, e 3 territori situati nella parte più settentrionale del Paese.
Il termine “provincia” per un italiano potrebbe essere fuorviante: non
parliamo di città, ma di “Stati” (che, semplificando, potremmo paragonare alla situazione dei cantoni svizzeri) che formano la federazione
canadese. Le province canadesi sono: la Columbia Britannica, l’Alberta,
il Saskatchewan, il Manitoba, l’Ontario, il Québec, il Nuovo Brunswick,
la Nuova Scozia, l’Isola del Principe Edoardo, Terranova ed il Labrador (che insieme costituiscono un’unica provincia). I territori sono: lo
Yukon, i Territori del Nord-Ovest ed il Nunavut. Il Canada nasce nel
1867 proprio dalla confederazione di quattro di queste province (allora
colonie britanniche). Dalla formazione della confederazione ad oggi, le
frontiere esterne sono cambiate più volte, includendo di volta in volta
le diverse province e trasformandosi definitivamente nel 1999 (con la
creazione del Nunavut come territorio separato dai Territori del Nord
Ovest) nella federazione di Stati attuale.
1.5 I Canadesi: chi sono?
Il nome Canada deriva probabilmente dal termine usato dalle popolazioni uroni e irochesi per indicare un villaggio o insediamento, ossia
“kanata”. Il nome Canada si ritrova già negli appunti dei primi esploratori, anche se viene usato ufficialmente solo a partire dalla fine del
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settecento. Secondo le stime di diversi archeologi, le prime popolazioni
(giunte attraverso lo Stretto di Bering già oltre 40.000 anni fa) ad
insediarsi nell’attuale Canada provenivano dall’Asia. Da queste prime
ondate migratorie, a cui seguirono altre, discendono gli indiani canadesi o, come vengono definite in Canada, le Prime Nazioni (First Nations/
Premières Nations). I primi Europei ad esplorare le coste canadesi furono i Vichinghi, che rimasero sul territorio solo temporaneamente ed
in seguito usarono il territorio come rifornimento di legname. Inglesi
e Francesi si avvicendarono, a partire dalla fine del 1400/inizio del
1500, nella scoperta e colonizzazione del territorio canadese. L’italiano Giovanni Caboto fu il primo, nel 1497 e su incarico degli Inglesi,
a raggiungere l’isola di Terranova, mentre la Francia prese possesso
dell’area circostante il fiume San Lorenzo (il Québec), nel 1534, grazie
all’esploratore Jacques Cartier. La coesistenza delle due potenze coloniali fu sempre conflittuale e portò alla guerra dei sette anni, che si
concluse nel 1763 con la vittoria definitiva dell’Inghilterra. La nascita
del Canada moderno può, invece, essere fatta risalire al 1867, anno in
cui la Provincia del Canada (corrispondente alle due province attuali
dell’Ontario e del Québec), il Nuovo Brunswick e la Nuova Scozia si
unirono formando la Confederazione canadese, alla quale si aggiunsero
con il passare del tempo le altre province.
Nota bene! Il Canada e gli Stati Uniti sono due paesi diversi e distinti.
Definire o considerare un Canadese “Americano” potrebbe indurci ad
errori di valutazione e di comportamento nei confronti della stessa.
1.6 I Canadesi del Québec: les Québécoises et les Québecois
Gli abitanti del Québec vengono chiamati Québécoises (al femminile)
e Québécois (al maschile), Quebecchesi in italiano e Quebeckers in
inglese. I Quebecchesi rappresentano il 24% della popolazione canadese. Per capire l’unicità della cultura quebecchese è necessario riflettere sul fatto che il Québec è stato, per oltre due secoli, colonia della
Francia, con l’appellativo Nouvelle France (Nuova Francia), e solo dopo
la vittoria inglese della guerra dei sette anni (nel 1763) divenne coloPag. 4
nia inglese. All’inizio degli anni ’60 del novecento, cominciano a farsi
sentire con forza un certo malcontento ed inquietudine nei confronti
del pericolo di un’assimilazione culturale delle minoranze francofone
nelle province anglofone e nei confronti della situazione d’inferiorità
dei canadesi di lingua francese. Il dibattito politico è variato nel corso
degli anni, passando da richieste di indipendenza vera e propria ad un
rafforzamento dell’autonomia del Québec in seno al Canada. Le vicende
politiche hanno anche portato alla tenuta di due referendum per l’indipendenza del Québec, il primo nel 1980 ed il secondo nel 1995, entrambi conclusisi con la sconfitta di quanti erano a favore della separazione
del Québec. La questione del ruolo della francofonia e dell’unicità del
Québec all’interno del Canada rimane tuttavia ancora aperta.
1.7 Contattare una compagnia canadese
Canadian Company Inc.
100 Queen Street West
Toronto, ON
M5H 2N2
Canada
Compagnia Italiana srl.
Piazza della Scala 2
20121
Milano (MI)
Italia
Confrontando gli indirizzi di queste due compagnie fittizie, ci renderemo conto che il formato (l’ordine delle informazioni) non è lo stesso.
A proposito di indirizzi, trovarne uno nelle città canadesi e spostarsi
da un quartiere all’altro è in generale molto semplice, dal momento che
le città hanno una struttura a scacchiera o comunque molto regolare.
Le direzioni Nord, Sud, Ovest ed Est si ritrovano spesso nelle indicazioni su come raggiungere un quartiere o una strada.
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Ragioni storiche ed architetturali sono alla base di questa differenza:
le città italiane di solito si sviluppano a partire da una o più piazze centrali, che ne rappresentano il centro o il cuore.
Gli orari di lavoro in Canada sono dalle 8:00/8:30/9:00 sino alle
16:00/16:30/17:00 dal lunedì al venerdì. La pausa pranzo inizia tra le
12:00 e le 13:00 e dura in media un’ora.
Nota bene! La maggior parte dei Canadesi prende le vacanze estive
durante le ultime settimane del mese di luglio.
2. UN PAESE, 10 PROVINCE E 3 TERRITORI
2.1 Le province atlantiche
Con questo nome si indicano le quattro province canadesi della costa
atlantica: le tre province marittime (Nuovo Brunswick, Nuova Scozia
e Isola del Principe Edoardo) più la provincia di Terranova e Labrador.
Il Nuovo Brunswick è fra le quattro province che inizialmente formarono la confederazione canadese. La sua economia si basa princiPag. 6
palmente sul terziario (soprattutto servizi finanziari ed assicurativi).
La provincia è inoltre famosa per la silvicoltura (scienza che studia i
boschi, la loro coltivazione e utilizzazione). Altri settori importanti
sono la pesca (in particolare di aragoste), l’agricoltura (la coltivazione
principale sono le patate) e l’industria mineraria.
La Nuova Scozia vanta, negli ultimi anni, una buona crescita economica, trasformandosi da regione povera basata sullo sfruttamento della
pesca e delle risorse forestali, ad una provincia sempre più basata sui
servizi quali il turismo, ma anche l’industria aerospaziale e delle tecnologie dell’informazione. Di una certa rilevanza la produzione di energia grazie ai giacimenti di petrolio e di gas ritrovati nell’Atlantico. La
Nuova Scozia ha mantenuto antiche tradizioni, quali le feste dei clan
scozzesi, una comunità talmente radicata nella provincia che in alcune
zone della stessa si parla il Gaelico canadese.
L’Isola del Principe Edoardo è la provincia più piccola del Canada. L’isola
è collegata al continente dal Confederation Bridge, lungo 13 chilometri
ed ultimato nel 1997 grazie ad una spesa di oltre un miliardo di dollari.
L’economia di questa provincia si basa sul turismo, l’agricoltura e gli
allevamenti di bestiame. Il famoso libro per ragazzi Anne of Green Gables (Anna dai capelli rossi) è ambientato proprio nell’Isola del Principe
Edoardo ed è in parte ispirato alle esperienze infantili dell’autrice,
Lucy Maud Montgomery, nelle zone rurali della provincia.
L’Isola di Terranova ed il Labrador formano un’unica provincia, l’ultima
ad essersi aggiunta alla confederazione canadese nel 1949. L’economia
di questa regione è basata sulla pesca, le miniere, l’esportazione di
materie prime ed in parte sul turismo di nicchia. Importante anche la
produzione di energia grazie alle centrali idroelettriche ed alle riserve
petrolifere.
2.2. Il Québec: una Nazione nella Nazione
Il Québec è la provincia più estesa del Canada, con un territorio pari
a circa 7 volte quello italiano e tre volte e mezzo quello della Francia.
È anche la seconda provincia canadese per numero di abitanti dopo
l’Ontario. La capitale della provincia è Québec City, mentre la città più
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importante da un punto di vista economico e più popolata è Montreal.
Il Québec è in prevalenza francofono ed è l’unica provincia del Canada
in cui l’inglese non è lingua ufficiale. La sua lingua (il francese), la sua
storia, la sua cultura diverse dal resto del Canada fanno del Québec
una nazione all’interno del Canada, “una nazione nella nazione”. I legami con la Francia, che risalgono a più di 400 anni fa (dall’esplorazione
di Jacques Cartier dell’area del fiume San Lorenzo e la conseguente
immigrazione francese), rimangono un fattore d’identità. Nonostante
una presenza minoritaria nel contesto nordamericano (i francofoni costituiscono solo il 3% della popolazione), i Quebecchesi sono riusciti a
conservare la loro lingua, la loro cultura e le loro istituzioni. È questo
che fa del Québec una provincia dal carattere unico e distinto dalle
altre.
Il Québec è il maggior produttore al mondo di energia idroelettrica,
grazie soprattutto ad un sistema di dighe costruito sul fiume San Lorenzo. La provincia si distingue anche per lo sviluppo di energie rinnovabili che la rendono una delle più virtuose al mondo in quanto a sviluppo delle “energie verdi”. Importanti sono anche il settore minerario,
quello del terziario e dei servizi, quello dell’industria manifatturiera
e dell’agricoltura. Un prodotto alimentare tipico del Québec è lo sciroppo d’acero, di cui la Belle Province è il primo produttore mondiale.
Il Québec è la seconda provincia del Canada per sviluppo economico ed
una delle prime al mondo nel campo dell’alta tecnologia, distinguendosi
nel settore aerospaziale (Bombardier) , delle biotecnologie e dell’industria farmaceutica.
2.3 L’Ontario. Toronto e Ottawa
Il 38% della popolazione canadese vive in Ontario che, oltre ad essere
la provincia più popolata del Canada, contribuisce per il 40% all’economia dell’intero Paese. Toronto è la capitale della provincia ed è anche la
più grande città canadese ed il centro finanziario del Paese, dove hanno
sede diverse istituzioni bancarie, assicurative e finanziarie. La Borsa
di Toronto è la terza piazza finanziaria del Nord America e la settima
al mondo per capitalizzazione. Ottawa, invece, è la capitale federale
del Canada, quarta per popolazione dopo Toronto, Montreal e Calgary.
L’economia della città ruota molto sugli uffici e le attività governative,
ma una buona parte della forza lavoro proviene anche dai settori del
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turismo e dell’alta tecnologia.
L’economia dell’Ontario è basata principalmente sui settori dei servizi
commerciali e finanziari (circa il 75%). Il settore industriale contribuisce al 24% dell’economia della provincia e solo l’1% arriva dall’agricoltura e dalla pesca. La forza della sua industria manifatturiera
ha fatto guadagnare alla provincia l’appellativo di “Cuore industriale
del Canada”. Altri settori importanti sono quelli aerospaziale, automobilistico e dell’alta tecnologia. Settori emergenti, ma in pieno sviluppo, sono le energie alternative e l’estrazione di risorse minerarie
del territorio. Una nuova legislazione in materia tributaria, entrata in
vigore dal 2010, ha voluto ridurre il carico delle imposte sulle aziende,
abbassandone l’imposizione fiscale e rendendo la provincia ancora più
interessante per gli imprenditori.
2.4 Le praterie canadesi (Prairie provinces)
Le praterie canadesi corrispondo geograficamente alle province del Saskatchewan, del Manitoba (ed in parte dell’Alberta). Il Saskatchewan è
famoso per la produzione di grano, ma anche di lino, cannella, segale ed
avena. Tuttavia è l’estrazione mineraria il settore trainante dell’economia della provincia: il Saskatchewan è, infatti, leader mondiale nell’esportazione di potassio ed uranio. Importante anche lo sfruttamento
delle riserve forestali, del petrolio e del gas naturale. Per quanto riguarda il Manitoba, buona parte della provincia (soprattutto il Nord) è
praticamente inabitata. Nella parte meridionale si pratica soprattutto
un’agricoltura di tipo estensivo (il 12% dei terreni agricoli canadesi si
trova in Manitoba) e si allevano bovini. Presenti anche coltivazioni di
cereali e semi oleosi.
2.5 L’Alberta
L’economia dell’Alberta è una delle più forti in Canada grazie all’industria petrolifera, che si occupa sia dell’estrazione che della raffinazione del petrolio. L’Alberta è attualmente il secondo esportatore al mondo di gas naturale. Di primaria importanza l’agricoltura (soprattutto
coltivazioni di frumento e cereali) ed i grandi allevamenti di bestiame
(la carne dell’Alberta è esportata in tutto il mondo). Esiste anche una
fiorente industria legata al legname e ad alto contenuto tecnologico.
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Per tutte queste ragioni, l’Alberta vanta un prodotto interno lordo pro
capite fra i più alti, non solo in Canada ed in Nord America, ma in tutto
il mondo.
2.6 Il British Columbia
Il British Columbia o Columbia Britannica è la provincia canadese più
occidentale; vanta il porto più grande del Canada, quello di Vancouver,
che si è molto sviluppato grazie al commercio con il continente asiatico.
La città di Vancouver è anche famosa come sede di numerose aziende
del settore informatico ed è inoltre considerata un importante centro
culturale per artisti provenienti da tutto il Canada.
2.7 I territori
I tre territori canadesi sono: lo Yukon, i Territori del Nord-Ovest ed
il Nunavut.
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•
Lo Yukon è famoso per la cosiddetta “Corsa all’oro”, che alla fine
dell’800 trasformò questa regione, prima quasi completamente inabitata. La principale fonte di ricchezza proviene dunque dall’estrazione di oro e minerali.
I Territori del Nord-Ovest vantano un sottosuolo fra i più ricchi
al mondo, dal quale si estraggono gas naturale, uranio, diamanti
ed oro. La ricchezza del territorio, abbinata ad una bassa densità
demografica, rende il PIL pro capite di questa regione il più alto al
mondo.
L’economia del Nunavut è basata quasi esclusivamente sull’estrazione mineraria (fra gli altri, oro e diamanti).
3. FARE AFFARI IN CANADA
3.1 Il contesto economico e politico attuale
Il Canada, membro del G8, dell’OCSE, oltre che del NAFTA, è fra le
potenze più industrializzate del mondo. La sua economia ha subito in
maniera solo marginale, soprattutto rispetto ai vicini statunitensi, la
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crisi del 2008 (mantenendo abbastanza stabile il mercato immobiliare) ed è tuttora in espansione. Il 2011 in particolare ha mostrato una
buona ripresa economica che ha coinvolto diversi settori dell’economia
canadese. I dati relativi al 2011 mostrano una crescita del prodotto
interno lordo del 2,3% circa, un aumento delle esportazioni e soprattutto della domanda interna, con una crescita del 3,6%. Buona la qualità della vita per un Paese che da sempre vanta uno dei primi posti
per Indice di sviluppo umano. Nella classifica dell’Onu del 2010, su 169
paesi analizzati, il Canada si classificava all’ottavo posto.
Fra i principali settori produttivi troviamo un’agricoltura fortemente
meccanizzata. Importante è la produzione di grano di cui il Canada è il
secondo esportatore al mondo, ma anche di mais di cui il Paese è il maggior produttore mondiale. L’allevamento bovino ed il settore ittico sono
altrettanto rilevanti, così come lo sfruttamento delle risorse forestali
che ricoprono un terzo dell’intero Paese. Il sottosuolo canadese è ricchissimo di metalli, nonché di petrolio e gas naturale, che fanno di questo Paese il primo produttore mondiale di nichel, asbesto e potassio, il
secondo di rame e per riserve petrolifere ed il terzo di gas naturale.
Molto sviluppati anche il terziario e le industrie, con alti investimenti
nel settore tecnologico, biotecnologico, farmaceutico, aerospaziale e
delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Il Canada è al
primo posto al mondo per la produzione di energia idroelettrica, che
esporta in buona parte negli Stati Uniti. Questi ultimi rappresentano
il partner commerciale più importante per il Canada, insieme a Cina,
Giappone e Gran Bretagna.
3.2 Governo Federale
Stephen Harper, leader del Partito Conservatore del Canada, è l’attuale Primo Ministro del Canada, eletto per la prima volta nel 2006 con un
governo minoritario e rieletto in occasione delle elezioni federali del
2011, questa volta con un governo maggioritario. Il Canada ha visto,
nel corso del ventesimo secolo, un’alternanza di governi conservatori
e liberali.
3.3 Governi provinciali
Ogni provincia è dotata di un governo (di un primo ministro ed un conPag. 11
siglio dei ministri) e di un parlamento, con campi di competenze legislative indipendenti dal governo federale. La Legge costituzionale del
1867 ripartisce, infatti, i poteri o campi di competenze rispettivi tra
il governo federale e quelli provinciali. Le competenze delle province
riguardano, fra gli altri, i diritti civili e di proprietà, la sanità, l’educazione, la giustizia, ecc.
3.4
Italia-Canada
L’Italia ed il Canada intrattengono importanti relazioni economiche
e commerciali. Secondo i dati riportati dal Governo del Canada, “nel
2011, il commercio bilaterale fra Canada e Italia è migliorato ed ha
superato 7,1 miliardi di dollari canadesi (un incremento del 10% rispetto all’anno precedente)”[1]. Dagli stessi dati emerge come sia proprio lo sviluppo di investimenti bilaterali a rappresentare un grande
potenziale per i due Paesi ed un obiettivo su cui vale sicuramente la
pena lavorare. È dalle esportazioni all’estero che arrivano grandi segnali di vitalità dell’economia italiana, purtroppo in crisi, ed il Canada è
da sempre una meta privilegiata del made in Italy. Basti pensare, a tal
proposito, al fatto che l’Italia è il decimo mercato per ciò che riguarda
le importazioni canadesi e si posiziona al settimo posto sulla lista dei
paesi di maggior interesse commerciale per il Canada. Questo vasto
Paese rappresenta, per l’Italia, un mercato potenzialmente in crescita,
se consideriamo che in un solo anno (dal 2010 al 2011), le importazioni
canadesi dall’Italia hanno raggiunto 5,1 miliardi di dollari canadesi a
fronte dei 4,64 miliardi dell’anno prima[2].
I principali prodotti importati dal Canada e provenienti dall’Italia sono:
bevande (10,8%); macchine di impiego generale (6,6%); altre macchine
per impieghi speciali (4,9%); altre macchine di impiego generale (4,6%);
articoli di abbigliamento, escluso abbigliamento in pelliccia (4,2%); medicinali e preparati farmaceutici (3,4%). La volontà di entrambi i governi di investire nel potenziale dato dalle relazioni commerciali fra
i due paesi è dimostrata dall’esistenza di diversi accordi e strumenti
bilaterali al fine di facilitare i contatti e gli scambi. Alcuni di questi
accordi hanno l’obiettivo di alleggerire gli iter burocratici. Nel 2011,
per esempio, è entrata in vigore una nuova Convenzione per evitare le
doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito.
Altri accordi già in vigore da diversi anni sono: l’accordo di aeronavigaPag. 12
bilità, l’accordo Canada-UE sul commercio delle bevande alcoliche ed il
Memorandum of understanding sulle PMI.
Il Canada riconosce inoltre, a partire dal 2001, le denominazioni geografiche tipiche dell’Unione Europea. Anche sul fronte della produzione artistica, esistono degli accordi fra i due paesi, riguardanti in particolare la cooperazione culturale e le co-produzioni di film. I dati sopra
esposti ci portano ad affermare che un’analisi del mercato canadese e
della sua evoluzione, realizzata dal personale giusto, potrebbe evidenziare nuovi settori di nicchia su cui investire o possibilità di inserimento nelle aree più tradizionali, con un ritorno economico interessante
per le aziende intenzionate a solcare la strada dell’internazionalizzazione o semplicemente delle esportazioni.
3.5 Italia-Québec
Gli scambi commerciali tra il Québec e l’Italia sono da sempre una
fetta importante della quota totale degli scambi fra il Canada e l’Italia, con un saldo commerciale tradizionalmente a favore dell’Italia. I
settori di maggior successo per le esportazioni italiane in Québec sono
l’agroalimentare ed i beni di consumo. L’importanza dei rapporti, non
solo commerciali, fra il Québec e l’Italia è sottolineata dalla presenza
a Roma e Milano di una delegazione del governo quebecchese.
4. CINQUE REGOLE PER AVERE SUCCESSO IN CANADA
Riuscire nel “fare affari con il Canada” comporta innanzitutto avere
una mente aperta al diverso, così come quando si intraprende un viaggio
in paesi sconosciuti è d’obbligo non dare nulla per scontato e tenere
sempre in considerazione il fatto che esistono differenze culturali che
potrebbero influire sulla buona riuscita del nostro viaggio o, uscendo
dalla metafora, sul successo degli scambi economici o d’affari che si
intendono realizzare.
Non poche le differenze fra le due culture e molti gli elementi da considerare nel progettare il nostro viaggio.
L’Agence Réseau-Italia Inc ha elaborato 5 regole per le compagnie
italiane che vorrebbero intraprendere un tale viaggio.
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REGOLA DI PLATINO: MAKE IT EASY!
• Puntualità, chiarezza ed organizzazione sono qualità, non solo apprezzate, ma necessarie.
• Puntualità significa anche rispondere in tempi celeri alle email riguardanti richieste di informazioni, chiarimenti o semplicemente dar
seguito ad un progetto attraverso feedback e commenti.
• Rispondere ad un’email dopo qualche giorno o qualche settimana potrebbe significare perdere delle occasioni remunerative o dare l’impressione di scarso interesse.
• Nota bene! Non è necessario dare una risposta ad un’email subito.
Quello che sarebbe opportuno fare è rispondere che avete ricevuto
l’email e che ci state lavorando.
• Per quanto riguarda chiarezza ed organizzazione, in generale i canadesi sono abituati ad un sistema meno complicato e farraginoso di
quello italiano.
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REGOLA D’ORO: IN CANADA,
FANNO IL MONACO
L’ABITO ED I TITOLI NON
I Canadesi sono molto gentili, rispettosi e poco formali. L’uso dei titoli
accademici e di carriera, ad esempio, è ridotto al minimo; soprattutto nelle presentazioni, saluti e convenevoli, i titoli sono praticamente
inesistenti. È raro che un canadese si presenti dicendo “Good morning,
I am Mr. Smith, engineer!” oppure “Bonjour, je suis l’ingénieur Tremblay!”. Quello che sentirete probabilmente sarà “Hello, I’m John, nice
to meet you!” oppure “Marc-André, bonjour!”.
Lo stesso principio può essere applicato all’abbigliamento: i Canadesi
vestono in generale in maniera casual. Il proverbio “l’abito non fa il
monaco” rispecchia fedelmente la mentalità canadese e sarebbe assolutamente inutile, se non un errore, giudicare la posizione o le abilità
imprenditoriali e lavorative di qualcuno dal modo in cui è vestito.
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REGOLA D’ARGENTO: VENIAMO AL DUNQUE
I Canadesi sono abituati a venire al dunque rapidamente.
Troppo bla bla è inutile ed in alcuni casi potrebbe risultare controproducente.
REGOLA DI BRONZO: “SONO A MONTREAL. NON TI PREOCCUPARE, TRA UN PAIO D’ORE SONO A VANCOUVER...”
Il Canada è un Paese vasto che si estende dall’Oceano Atlantico a quello Pacifico. La differenza di fuso orario fra le coste orientale ed occidentale è di 5 ore. Ciò significa che se qualcuno volesse andare da una
costa all’altra, diciamo da Montreal a Vancouver, dovrebbe mettere in
conto la distanza, dal momento che solo le ore di volo sono minimo 6.
Di conseguenza, nel pianificare un viaggio d’affari che includa diverse
città canadesi, lunghi spostamenti e fattore tempo devono essere ben
calcolati.
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REGOLA DI RAME: MR. SMITH SPEAKS ENGLISH. MONSIEUR
TREMBLAY PARLE FRANÇAIS. IL SIGNOR ROSSI CON LE MANI.
In Canada sono riconosciute due lingue ufficiali: l’inglese ed il francese. La maggioranza dei Canadesi che parlano francese abitano nella
provincia del Québec, di cui costituiscono circa l’80% della popolazione. Sebbene la maggior parte dei francofoni, soprattutto nelle grandi
città, parli correntemente anche inglese, avere dei collaboratori sul
posto che parlino inglese e francese (oltre che italiano) può fare la
differenza, evitando incomprensioni e ritardi.
5. PERCHÉ UTILIZZARE I SERVIZI DELL’AGENCE RÉSEAU-ITALIA INC.
5.1 L’AGENZIA
È stata fondata da Nancy Rossi nel 2009, dopo diversi anni di pratica
come consulente per il mercato italiano.
L’esistenza di un’agenzia quale Agence Réseau-Italia, con del personale
che è esperto conoscitore delle due realtà, quella dell’Italia contemporanea e quella canadese, risulta cruciale. L’agenzia funge, infatti,
da trait d’union, da ponte virtuale fra i due paesi, permettendo una
comunicazione “senza malintesi” e assicurando una continua attenzione
Pag. 17
a tutti gli elementi in gioco, quali il rispetto di leggi e normative, la
gestione degli iter burocratici e degli aspetti logistici.
Tuttavia per l’agenzia, il fattore più importante da considerare nelle
relazioni tra i due Paesi resta il fattore umano. Quello più difficile e sul
quale è più facile sbagliarsi.
5.2 UNA RETE DI e-LAVORATORI
L’Agence Réseau-Italia lavora con dei professionisti freelance con i
quali intrattiene degli eccellenti rapporti da diversi anni.
La contabilità, la revisione delle traduzioni, la grafica e le comunicazioni sono assicurate da collaboratori professionisti.
L’Agence Réseau-Italia conta sull’esperienza di altri consulenti in
Nord-America.
5.3 I SERVIZI OFFERTI
• Ricerche di mercato
• Redazione di Rapporti su prodotti/servizi
• Traduzioni nelle lingue:
ITALIANO/FRANCESE/INGLESE/SPAGNOLO/PORTOGHESE
• Revisioni di testi in:
ITALIANO/FRANCESE/INGLESE/SPAGNOLO/PORTOGHESE
• Organizzazione di missioni commerciali in Italia e in Canada
• Gestione di agenda per appuntamenti di lavoro
• Organizzazione di presenza italiana in occasione di festival, fiere e
saloni.
• Creazione di materiale promozionale destinato al mercato nordamericano
Poter contare su un’agenzia come Agence Réseau-Italia, che faccia da
intermediario, curando i rapporti e assicurando che il canale di comunicazione sia sempre aperto e rapido, è il primo passo verso una comprensione precisa del mercato canadese.
La presenza di un intermediario a suo agio con i due sistemi diventa
l’elemento chiave.
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5.4 I CLIENTI DELL’AGENZIA
I clienti italiani:
RIMINIFIERA
GRUPPO INDUSTRALE TOSONI
VALERY GLASS
CONAST MOTORSERVICES
ITALY GROUP
APULIA-LIFE
SOLANIA
I clienti canadesi:
Festival Mondial de la Bière de Montréal
Festival Mondial de la Bière de Strasbourg
Festival Mondial de la Bière de Mulhouse
Gestion SMV
Tourisme Mauricie
Eau Zone
Pubco International
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[1] Gouvernement du Canada, http://www.canadainternational.gc.ca/italy-italie/bilateral_relations_bilaterales/index.aspx?lang=ita&view=d
[2] Gouvernement du Canada, http://www.canadainternational.gc.ca/italy-italie/bilateral_relations_bilaterales/index.aspx?lang=ita&view=d
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BIBLIOGRAFIA
Bibliografia di siti consultati
Assocamerestero
http://www.assocamerestero.it/AllegatiAssocamere/Schede/488.
pdf
Canada Revenue Agency
http://www.cra-arc.gc.ca/
Foreign Affairs and International Trade Canada
http://www.dfait-maeci.gc.ca/
Gouvernement du Canada
http://www.canadainternational.gc.ca/italy-italie/bilateral_relations_bilaterales/index.aspx?lang=ita&view=d
Gouvernement du Québec
http://www.gouv.qc.ca/portail/quebec/international/italie/
Il Sole 24 ore
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-09-23/nuova-meccacanada-142702.shtml?uuid=AbG6nMiG
Statistics Canada
http://www.statcan.gc.ca/
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NOTE:
Ideazione: Nancy Rossi
Nancy è nata a Termoli, in Molise. Vive a Montreal, è sposata e ha due
bambine. Nel 2000 consegue una laurea in Scienze dell’Amministrazione Internazionale presso l’Università degli Studi del Molise, con una
tesi in sociologia dell’organizzazione dal titolo “Dal Taylorismo al villaggio globale: genesi ed evoluzione dei rapporti umani”. Seguono un corso
di perfezionamento a Strasburgo (Francia) e uno stage presso il Tribunale Penale Internazionale per l’Ex-Jugoslavia delle Nazioni Unite, a
l’Aja (Olanda). Nel 2001 si stabilisce a Montreal. Lavora presso l‘ufficio
ICE della città e per un paio di compagnie canadesi. Nel 2005 si lancia
in affari come consulente e nel 2009 fonda l’Agence Réseau-Italia Inc
della quale è presidente.
Contenuti: Teresa Romano
Teresa ha conseguito una laurea in Scienze della comunicazione presso
l’Università degli studi di Bologna nel 2004. Dal 2005 risiede a Montreal (Canada), dove ha maturato esperienza in diversi ambiti dei settori
della comunicazione e dell’informazione. Le sue esperienze lavorative
includono collaborazioni con la rete televisiva Telelatino, la rivista Panoramitalia, la stazione radiofonica multiculturale CFMB e la Camera di
commercio italiana di Montreal, per la quale, nell’ambito del progetto
Itaca, ha realizzato delle analisi di mercato e curato i rapporti con
alcune aziende italiane desiderose di entrare nel mercato canadese.
Illustrazioni: Marika Ruzza
Marika ha conseguito una laurea in architettura presso lo IUAV di
Venezia, vive e lavora a Montreal da diversi anni come illustratrice e
storyboard artist.
Agence Réseau-Italia Inc.
6000, rue Alphonse, suite 1
Brossard (Québec)
J4Z 1C3 - CANADA
Tel. : 1 450-904-1780
Cell : 1 514-823-1780
Fax : 1 450-904-1782
Skype : nrossi2
email: [email protected]
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