SERVIZI INNOVATIVI PER IL MADE IN ITALY_Padova 5 luglio

Con il patrocinio di
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Agenzia per la diffusione
delle tecnologie per l’innovazione
COMUNICATO STAMPA
COMPETITIVITÀ: LA SPINTA DEI SERVIZI INNOVATIVI PER RILANCIARE IL MADE IN ITALY.
MARTEDÌ 5 LUGLIO A PADOVA IL RAPPORTO DELLA COMMISSIONE EUROPEA. TRA GLI OSPITI IL
VICE PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA EDOARDO GARRONE
Potti: «Valorizzare il potenziale di innovazione dei servizi per mantenere in Veneto e in Italia
un’industria forte e modernizzare le Pa». Sale il peso del settore sull’economia italiana: 47% del Pil
(Venezia, 1 luglio 2011) - Innovare i settori economici tradizionali attraverso l’integrazione fra
industria e servizi ad alto contenuto di conoscenza, per ridare slancio all’economia italiana ed
europea. È la raccomandazione contenuta nel Rapporto conclusivo dell’Expert Panel on Service
Innovation in the Eu, il gruppo di lavoro istituito agli inizi del 2010 dalla Commissione Europea e
formato da esperti provenienti da 15 Paesi dell’UE (l’Italia è stata rappresentata da Confindustria
Servizi Innovativi e Tecnologici), che ha identificato 30 casi di eccellenza provenienti da tutta l’UE,
cinque dei quali italiani.
I risultati del Rapporto saranno presentati martedì 5 luglio a Padova nell’ambito del convegno
“Servizi innovativi per il Made in Italy” che si terrà alle ore 9.00 al Centro Conferenze alla Stanga
(Piazza Zanellato, 21), promosso da Commissione Europea, Confindustria Servizi Innovativi e
Tecnologici nazionale e del Veneto e ospitato da Confindustria Padova, con il patrocinio
dell’Agenzia per la Diffusione delle Tecnologie per l’Innovazione e della Presidenza del Consiglio
dei Ministri.
Ad aprire l’incontro saranno Francesco Peghin Vice Presidente Confindustria Veneto, Marino
Zorzato Vice Presidente Regione Veneto, Gianni Potti Presidente Confindustria Servizi Innovativi e
Tecnologici del Veneto. Luigi Perissich Componente Expert Panel e Thomas Heinemeier
Commissione Europea DG Imprese e Industria illustreranno le proposte dell’Expert Panel. Su
“Innovare per non arretrare” interverrà Davide Giacalone Presidente Agenzia per la Diffusione
delle Tecnologie per l’Innovazione.
Le conclusioni saranno affidate a Ennio Lucarelli Vice Presidente Vicario Confindustria Servizi
Innovativi e Tecnologici e a Edoardo Garrone Vice Presidente Confindustria.
L’evento di Padova, unico appuntamento nel Nord Italia, si inserisce nella campagna di
sensibilizzazione promossa dalla Commissione UE per diffondere i risultati dell’Expert Panel, che
nel suo Rapporto conclusivo presentato a Roma lo scorso febbraio ha indicato i cosiddetti
Knowledge Intensive Business Services (Kibs), come fattore strategico nell’integrazione fra nuove
tecnologie, industria e servizi innovativi, per rilanciare crescita e competitività dell’economia
europea, così da raggiungere gli obiettivi stabiliti da Europa 2020. In particolare, l’incontro
rifletterà sull’impatto che i servizi innovativi possono avere sul Made in Italy, innovando e
trasformando il business in settori industriali e di grande impatto per la società come sanità,
mobilità, turismo, energia, istruzione. Ma anche per far conoscere best practices dell’innovazione,
in atto anche nel nostro Paese e in Veneto, e le proposte concrete per liberare il potenziale
dell’innovazione.
«Siamo orgogliosi che la Commissione Europea e Confindustria abbiamo scelto il Veneto e Padova
per l’organizzazione di questo incontro. Un segnale di grande attenzione alla vitalità e al
dinamismo delle nostre imprese - dichiara il Vice Presidente di Confindustria Veneto Francesco
Peghin -. La strategia UE delinea chiaramente le traiettorie di sviluppo da perseguire nel prossimo
decennio: una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Il manifatturiero sarà il settore
maggiormente caratterizzante la nostra economia, ma le imprese dovranno costantemente
evolversi verso prodotti, processi e servizi ad alto valore aggiunto. Cresceranno nuovi settori come
il turismo, la cultura, la sanità e l’ICT, abbiamo quindi bisogno di attuare politiche di
accompagnamento e di sostegno allo sviluppo della nuova economia del Veneto»
«Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici del Veneto si è offerta di ospitare questo evento dichiara il Presidente Gianni Potti - non solo per la sua rilevanza politica, ma perché si riconosce in
pieno nelle indicazioni dell’Expert Panel. Nel Rapporto si afferma che per ridare slancio
all’economia, il ricorso alla tecnologia, se pur cruciale, non basta: altrettanto determinante è
valorizzare il potenziale di innovazione proprio dei servizi ad alto contenuto di conoscenza. Sarà
l’integrazione di tecnologie e infrastrutture avanzate con i servizi informatici, di comunicazione,
marketing, consulenza, qualità, logistica, ingegneria e altri, il fattore chiave per promuovere il
passaggio delle imprese e delle Pa verso processi più efficienti, per creare nuovi modelli di
business e nuovi canali di mercato. È questo il messaggio che vogliamo rilanciare da Padova agli
interlocutori politici e istituzionali, indicando un percorso concreto per mantenere in Veneto e in
Italia un’industria manifatturiera forte, competitiva e con alti tassi di produttività e per innovare
settori come il turismo, la sanità, i trasporti, l’istruzione. Sarà l’inizio di un percorso che punti a
inserire gli items dell’innovazione tecnologica tra le linea guida del Piano Regionale di Sviluppo
2014-2021».
Sale il peso sul Pil dei servizi innovativi. Cresce il peso dei servizi innovativi sull’economia italiana.
Negli ultimi dieci anni è salita dal 42 al 47% l’incidenza del settore sul Pil nazionale. Con un
incremento del 43% del valore aggiunto ai prezzi di base tra il 2000 e il 2009 e un aumento del
29%, nello stesso periodo, dell’occupazione nelle imprese del settore. Il consolidamento dei servizi
ad alto contenuto di conoscenza, i cosiddetti Kibs - dall’informatica alle telecomunicazioni, dalla
sanità al trasporto aereo - è stato ancora maggiore a livello comunitario. Considerando la UE a 27,
infatti, il contributo sul Pil sale al 49%, pari a oltre 5mila miliardi, con il picco del 55% per la
Francia. Sempre nel decennio considerato, la crescita media del valore aggiunto del settore a
livello UE è stata del 42%, a fronte del 29% segnato dall’intera economia continentale. Gli addetti
del settore sono cresciuti del 27% in Europa (+8% il tasso totale) e del 29% in Italia (oltre 7,1
milioni di persone, di cui il 55% donne).
LA STAMPA È INVITATA A PARTECIPARE
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Per informazioni:
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Sandro Sanseverinati - Capo Ufficio Stampa, Studi e Relazioni Esterne
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