Movimento di Spiritualità Familiare

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Movimento di spiritualità familiare
È bello e gioioso
vivere insieme
Il filo conduttore degli incontri
del Movimento di spiritualità
familiare de La Nostra Famiglia
quest'anno sarà la spiritualità
degli Atti degli Apostoli: la
comunione fraterna che nasce dallo spezzare insieme lo stesso Pane
che è Gesù Cristo.
Il “Filo Rosso” (gruppo di
coordinamento dei diversi gruppi
familiari de La Nostra Famiglia),
con la guida di don Franco Giulio
Brambilla, sta predisponendo gli
“strumenti di lavoro” che
unificheranno il percorso dei
gruppi. Per un iniziale slancio di
ripresa del nuovo anno è
programmato un incontro con la
Comunità monastica di Bose, il cui
priore, fratel Enzo Bianchi era
intervenuto a Bosisio al secondo
Meeting di Famiglie sul tema della
Santità del quotidiano.
Come di consueto, sarà
IN FAMIGLIA COME
N
24
Incontro di Famiglie
ad Abano Terme
on è semplice riassumere in un
articolo la ricchezza straordinaria di contenuti del Convegno organizzato dalla Conferenza Episcopale
Italiana ad Abano Terme (Pd) dal 25 al
29 giugno: già il titolo e il sottotitolo ne
esprimono la “portata” dei contenuti.
È stato quasi sempre presente S.E.
Mons. Ovidio Poletto, Delegato della
Conferenza Episcopale Triveneta per
la pastorale familiare, mentre don
Sergio Nicolli, Direttore dell'Ufficio
Nazionale per la pastorale della famiglia CEI, con Enrica e Michelangelo
Tortalla, collaboratori per la Consulta
Nazionale, sono stati un prezioso raccordo tra i molteplici interventi delle
giornate. Particolarmente significativa la celebrazione dell'Eucarestia del
27 giugno, presieduta da S. E. Mons.
Antonio Mattiazzo, a Padova, visitata
nel pomeriggio attraverso un interessante “giro turistico”.
Mi pare importante individuare alcune espressioni che hanno accomunato sia le numerose relazioni delle
giornate sia i laboratori, suddivisi per
argomenti riguardanti situazioni di vita quotidiana, e che sono le seguenti:
Famiglia e fedeltà di Dio. Vivere in
programmato anche un soggiorno a
Spiazzi di Gromo (Bg) a fine anno
2005, per le famiglie che ruotano a
diversi livelli attorno a La Nostra
Famiglia e per qualsiasi altra
famiglia che intenda condividere
questa esperienza o inserirsi nel
cammino del Movimento.
Il grande impegno di questo nuovo
anno 2005/2006 è la
programmazione e realizzazione
del Terzo Meeting di Famiglie, nella
prossima primavera a Bosisio.
Di tutta la vita del Filo Rosso e
del Movimento di Famiglie de
La Nostra Famiglia viene data
relazione mensile attraverso il “Filo
Rosso News”, foglio di collegamento
che può essere inviato, su richiesta
e segnalazione del proprio
indirizzo, a chiunque lo
desiderasse.
Il Cammino del Movimento si
interseca e integra con quello delle
realtà di spiritualità familiare
ecclesiali generali e locali.
Fra le numerose iniziative a cui
sono intervenuti rappresentanti del
Movimento de La Nostra Famiglia,
segnaliamo l'incontro di Abano
Terme riportando la relazione di
Lorenza Longhini del Filo Rosso.
I PRIMI CRISTIANI
due: dono e progetto. Sponsalità e genitorialità quali servizio alla vita.
Accompagnamento. Alleanza ed ecclesialità.
La relazione iniziale, di un'équipe
che si occupa di pastorale della famiglia, ha costituito la preziosa cornice
dell'intero Convegno: la descrizione
della realtà odierna dei giovani sposi
ha consentito di collocare le singole relazioni all'interno di un quadro dal
quale si evince che, se è vero che la
realtà familiare appare oggi tanto fragile, racchiude però anche in sé una
forza incredibile che solo se “nutrita”
pazientemente nel quotidiano, può diventare realmente feconda.
Mons. Franco Giulio Brambilla,
docente di antropologia teologica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, commentando il brano di
Vangelo delle nozze di Cana, ha portato a riflettere su come l'inizio di una vita a due va vissuto anzitutto come dono, non disgiunto però dall'essere anche, fin da principio, progetto (da
“progettare”, lanciare in avanti). Solo
così, infatti, ascoltando e riascoltando
continuamente il proprio “sogno comune” iniziale, si diventa capaci di so-
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Movimento di spiritualità familiare
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gnare e progettare con “un cuor solo e
un'anima sola” anche lungo il cammino.
In particolare i coniugi M.Teresa e
Gilberto Zattoni Gillini, esperti di counseling pedagogico, hanno puntato
la riflessione sul rapporto con la propria famiglia di origine: tanto quanto
questa indipendenza matura e si trasforma in riconoscenza per quanto ricevuto, tanto quanto ci rende capaci
di maturare e trasformare a nostra volta la sponsalità in dono trinitario, che
si estende, cioè alla grazia della generatività, intesa come servizio alla vita.
La terza giornata è stata interamente dedicata ai 14 laboratori, coordinati da uno specialista “in materia”,
ma lasciati poi alla ricchezza e alla fantasia dello Spirito attraverso il confronto aperto dei contributi di ciascuno. La sintesi di ciascuno di questi laboratori è stata poi riportata nell'incontro finale, consentendo così di individuare, per ogni tematica, la situazione oggettiva attuale, le risorse, le proposte operative. Particolarmente sentite le tematiche: conflittualità come
opportunità di crescita nella coppia
e in famiglia; il lavoro e i tempi della
famiglia; davanti alla sofferenza e
all'imprevisto; lo stile di vita della famiglia secondo il Vangelo.
Un contributo di particolare ap-
prezzamento è stato offerto da Gregorio Vivaldelli, docente di Sacra
Scrittura presso il Seminario di Trento
e padre di quattro figli, che ha suggerito numerosi spunti di riflessione e di
preghiera sulla fedeltà. È stato sottolineato come la fedeltà alla propria vocazione di coniuge e di genitore si fondi
e debba attingere quotidianamente alla copiosa fedeltà di Dio nei nostri confronti: “Se noi manchiamo di fede,
Dio però rimane fedele” (Tm 2,13).
Ultima, preziosa riflessione, quella di S. E. Mons. Anfossi, vescovo di
Aosta, che ha sottolineato l'urgenza,
oggi, di saper accompagnare i giovani
sposi nel loro cammino di vita ecclesiale. È stata ribadita l'insidia della
“privatizzazione” della famiglia e di come la condivisione, semplice e quotidiana, della famiglia in rete con altre
famiglie può realmente accrescere la
comunione tra gli sposi, rafforzare il
cammino di fede, affinare le molte opportunità di servizio che il Vangelo esige. A questo proposito sono state ricchissime le testimonianze di coppie e
di famiglie che hanno condiviso la propria esperienza di vita: storie di affidi
familiari, di vedovanza, di tradimento,
di servizio ai propri coniugi/figli in difficoltà, di servizio silenzioso all'interno della propria comunità ecclesiale,
di promozione sul territorio, di animazione di case famiglia, di condomini solidali, di esperienze comuni,
“normali”, vissute all'insegna di una
eroica dedizione.
Ricche le celebrazioni liturgiche,
semplici e curate; briosi gli scambi a
tavola, vissuti nella convivialità di conoscenze sempre nuove e stimolanti;
intensi anche i momenti di svago, condivisi all'insegna della serena gratitudine di una comune grazia: quella della vocazione matrimoniale.
Quale, dunque, il significato della mia presenza come Piccola Apostola della Carità? Ho rappresentato
il Movimento familiare “Una famiglia
di famiglie”, realtà di preziosissima
condivisione tra noi consacrate e i diversi gruppi familiari che attingono
dalla presenza viva di don Luigi Monza
il proprio stile di vita familiare. Questa
esperienza non ha che consolidato la
consapevolezza della reciprocità delle
vocazioni all'interno della Chiesa, nostra Madre, e il loro denominatore comune: la vocazione al matrimonio e
alla vita consacrata sono anzitutto, se
non essenzialmente, una “modalità
di essere”, una “scelta esistenziale”,
un orientamento forte, esplicito, a
Gesù Cristo. In secondo luogo la necessità di aver “cura”, lungo la vita,
della propria nuzialità con il proprio
sposo, con la propria sposa, con Gesù,
per essere poi in grado di trasformarla
in genitorialità, fisica e/o spirituale
Concludo con le parole di Papa
Giovanni Paolo II, che in questi giorni
sono spesso risuonate come esortazione e consegna: “Famiglia, diventa
ciò che sei”.
Sia anche questa per noi tutti, famiglie e Piccole Apostole della Carità,
matura e autenticamente feconda nel- esortazione e consegna che sentiamo
la propria ferialità: “Genitori, abbiate rivolta personalmente e a cui dobbiacura del vostro essere sposi, perché mo una risposta altrettanto personaquesto costituisce la ricchezza più le, e dunque irripetibile.
Lorenza Longhini
grande che potete offrire ai vostri fiPiccola
Apostola
della Carità
gli” (C.M.Martini).
Don Franco Giulio Brambilla con
alcuni animatori del “Filo Rosso”.
Nelle foto
delle pagine precedenti:
momenti di vita del “Filo Rosso”.
Per segnalare il proprio indirizzo per ricevere regolarmente il
“Filo Rosso News” e per ulteriori informazioni sul Movimento rivolgersi a: M.Pia e Roberto Zanchini - La Nostra Famiglia - Via Zezio 8 22100 COMO - tel 031/305000 - e-mail: [email protected].
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