Ente organizzatore: Centro Studi Comunicazione sul farmaco, salute e società, Università degli Studi di Milano Biobanche, quale comunicazione? Il ruolo del giornalista come mediatore tra scienza e cittadino: le conseguenze dell’informazione Relatori Flavia Bruno, membro del comitato del Centro Studi Comunicazione sul Farmaco, salute e società, Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari – Università degli Studi di Milano; Maria Grazia Daidone, Direttore del Dipartimento di Oncologia Sperimentale e Medicina Molecolare, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, Milano; Maria Luisa Lavitrano,: Professore ordinario Università Milano Bicocca, Direttore BBMRI.it , co-Direttore Common Service ELSI BBMRI-ERIC (Biobanking and BioMolecular resources Research Infrastructure European Research Infrastructure Consortium); Lucia Monaco, Direttore Scientifico Fondazione Telethon, Milano; Leonardo Vingiani, Direttore di Assobiotec (Associazione Nazionale per lo Sviluppo delle Biotecnologie) Milano; Paola Zaratin, Direttore Ricerca Scientifica Associazione Italiana Sclerosi Multipla e Fondazione, Genova Programma della mattinata Flavia Bruno: Informazione e biobanche: un dialogo indispensabile con il cittadino Maria Grazia Daidone: Banche di campioni biologici: un assist non solo per la ricerca oncologica Maria Luisa Lavitrano: Etica diritto e società, questioni da non trascurare Lucia Monaco: Biobanche genetiche: fare rete per le malattie rare Leonardo Vingiani: L’importanza delle biobanche per l’innovazione in campo biotecnologico e il loro utilizzo nella ricerca industriale Paola Zaratin: Biobanche e sclerosi multipla: condivisione di dati e di metodi biologici per informare e aiutare il paziente verso una scelta consapevole OBIETTIVO DEL CORSO Già nel 2009 il Time indicava le biobanche tra le dieci idee che stavano cambiando il mondo. Eppure ancora oggi la conoscenza di questo tema è frammentaria e la scarsa informazione ne limita le potenzialità. In questa prospettiva diventa fondamentale il ruolo del giornalista come educatore e informatore sulle possibilità di cure e diagnosi che offrono queste strutture e sull’opportunità del cittadino di diventare non solo destinatario ma attore e protagonista del progresso scientifico. Lo sviluppo/successo delle biobanche dipende soprattutto dalla fiducia e dalla disponibilità di chi accetta spontaneamente di donare campioni di vario tipo (sangue, plasma, tessuti sani e malati, ecc..) dal momento che avere a disposizione un elevato numero di materiale biologico permette alla scienza di progredire in ambito epidemiologico, medico e farmacologico alla scoperta di nuove terapie. L’istituzione di queste strutture però non avviene soltanto con la raccolta di campioni: ogni individuo può contribuire infatti alla costruzione di un percorso biomedico diventando cuore pulsante della scienza e scoprendo di esserne parte integrante. Per rendere la popolazione informata e consapevole, il giornalista deve essere il mediatore tra ricerca e cittadino in un processo ad alto impatto scientifico in quanto si fonda su una concreta sinergia tra pazienti, ricercatori e istituzioni. DATA: 24 Maggio 2017 dalle 9 alle 13 CREDITI FORMATIVI: 4 SEDE: Università degli Studi di Milano, Via Mangiagalli 31, aula MB Il corso è gratuito Apertura iscrizione: 6 Aprile 2017 Chiusura iscrizione: 22 Maggio 2017