Programma Straordinario di Ricerca Oncologica 2006 - Art.3 DM 21 luglio 2006
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“Rete solidale e collaborazioni internazionali”
RELAZIONE STATO AVANZAMENTO DEI LAVORI II ANNO
PROGRAMMA 2 “INTEGRAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI RICERCA ATTRAVERSO
LA
COSTRUZIONE
DI
STRUTTURE
E
RETI
DI
COLLABORAZIONE
INTERISTITUZIONALI”
PROGETTO: 1.1 RETE ITALIANA DELLE BIOBANCHE PER L’ONCOLOGIA (RIBBO)
Coordinatori: A. Paradiso, G. Migliaccio
UNITÀ OPERATIVA: UO 2 Istituto Tumori Giovanni Paolo II Bari
RESPONSABILE SCIENTIFICO: Dott. Giuseppe Pelagio
Stato di avanzamento dei lavori e conseguimento dei risultati (max 500 parole)
La Biobanca dell’Istituto Tumori di Bari ha proseguito la raccolta e conservazione di
campioni biologici provenienti da pazienti operati in sede con patologia neoplastica. Nello
specifico sono stati raccolti complessivamente 1277campioni tissutali e, nello specifico, 678
campioni di tessuto tumorale, 564 campioni di tessuto normale adiacente e 35 campioni di
tessuto metastatico provenienti da 612 nuovi casi, di cui
60.3% patologia mammaria,
27.6% patologia gastro-intestinale,
6.4 % patologia ORL
5.7% Patologia Ginecologica.
 È stato costituito un Comitato Tecnico Scientifico della Biobanca Istituzionale dell’IT
Bari con lo scopo di verificare le modalità operative della Biobanca, proponendo
soluzioni adeguate a diverse problematiche, anche in virtù del trasferimento nella
nuova struttura che ospiterà l’IT Bari. Attraverso incontri sistematici con cadenza
mensile, il CTS-BBI ha prodotto una serie di risultati volti ad ottimizzare le attività.
 È stato elaborato un nuovo consenso informato ad hoc (allegato) per utilizzo di
campioni biologico per ricerca, in osservanza delle raccomandazioni del Comitato
Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie, e delle linee guida per lo scambio
internazionale degli stessi.
 La Biobanca di Bari ha proseguito nel miglioramento delle sue attività attivando un
contratto di collaborazione annuale per un biologo, dedicato alla raccolta e
conservazione dei campioni biologici provenienti dall’Anatomia Patologica, di pazienti
operati presso la nostra struttura per patologia mammaria. È stato possibile
implementare le procedure operative standard, adeguandole ai criteri proposti dal
RIBBO e dalla rete europea BBMRI.
 Sono state implementate le procedure relative ai controlli di qualità attraverso il
monitoraggio continuo della temperatura di esercizio dei congelatori con sistema a
trasmissione wireless e computer based; la raccolta delle informazioni relative al
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campione, ottimizzando la “scheda accompagnamento campioni” che segue il
campione dalla sala operatoria fino alla crioconservazione; il monitoraggio
dell’intervallo tra escissione e crioconservazione del campione al fine di contenere lo
stesso in tempi inferiori a 60 minuti, come da raccomandazione dello IARC ( il dato
veniva precedentemente riferito a 30 minuti), con l’ottenimento dell’82% dei
campioni rientranti nei 60 minuti.
 È stato attivato un gruppo di lavoro per l’individuazione di una soluzione definitiva
per il software della biobanca che permetta l’interscambio di dati con il sistema
informatico della nuova sede dell’Istituto e con i database del RIBBO e BBMRI. Il
gruppo di lavoro si avvale della collaborazione dell’Ing. Gregorio Mercurio (ITBCNR) che ha evidenziato gli elementi strategici per l’individuazione di un software
gestionale, riassumibili in:
1. un’architettura a tre livelli( accessibilità, protezione e sicurezza)
2. un’integrazione dei dati, non da gestire ma da ricavare da altri sistemi, offerta
dalla nuova informatizzazione con i sistemi di gestione dei laboratori, anatomia
patologica e sale operatorie.
3. variabilità del dato da gestire ed un potente sistema di ricerca.
4. Il software dovrebbe interfacciarsi con l’hardware centrale (middleware) del
sistema informatico della nuova sede, in cui vengano indirizzate tutte le
informazioni( dati patologici, anagrafici, sensibili e relativi agli studi
biomolecolari). Mercurio suggerisce di adottare l’ HL7, sistema standard
versatile e relativamente facile da utilizzare.
La UO 2 ha, inoltre, attivato una collaborazione con la Facoltà di Veterinaria dell’Università
di Bari per verificare la fattibilità della creazione di una Biobanca Comparata.I primi
incontri hanno evidenziato l’assenza altrove di simili iniziative e la necessità di stabilire delle
regole gestionali e procedure condivisibili, simili a quelle delle biobanche umane. È già in
corso lo sviluppo di un consenso informato dedicato e l’adozione, da parte dell’Anatomia
Patologica Veterinaria, delle procedure operative utilizzate dalla Biobanca Istituzionale.
L’UO 2 ha partecipato al team per la creazione del sito web del RIBBO, fornendo alcuni dei
contenuti editoriali pubblicati e collaborando allo sviluppo e adozione di un Minimum Data
Set per il database dei campioni biologici, i cui criteri generali sono stati decisi in un incontro,
a cui l’UO 2 ha partecipato, organizzato a Roma presso l’ISS il 16.12.2008.
Nell’ambito del progetto di infrastruttura europea BBMRI , la UO di Bari ha partecipato
alla riunione operativa del gruppo di lavoro sulle Biobanche di Patologia WP3, tenutasi a
Bruxelles dal 25-27 marzo 2009 nella quale sono stati definiti i criteri di partecipazione al
BBMRI Prototipe Project.
Ha partecipato, inoltre, alla riunione organizzata dal Prof Giuliano D’Agnolo e dai
Coordinatori RIBBO presso l’ISS il 21/7/2009 per decidere le strategie per la partecipazione
al Prototype Project.
L’UO di Bari ha partecipato alla formulazione di un progetto collaborativi di Rete di
Biobanche Interregionale, con la Fondazione Pascale di Napoli ed il CROB di Rionero in
Vulture, che verrà sviluppato in collaborazione con le rispettive Regioni di appartenenza.
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