Nuda - “A cosa serve invece il teatro”? - “A sopravvivere, a vivere meglio e far sì che i marziani che ci guardano dall’alto non ci distruggano” (Stefano Benni). Nuda è il nuovo spettacolo del gruppo Mòtumus con la regia di Maurizio Ciccolella. Nasce dall’idea di raccontare la donna in modo non edulcorato e retorico, di divertirsi con ironia senza tema di essere “scorretti politicamente” e lo fa incontrando i testi del celebre Stefano Benni. Lo spettacolo si snoda attraverso la storia di alcune donne che creano, ciascuna nella propria follia, un piccolo capolavoro di verità, cui lo spettatore assiste catturato come in un giro di giostra, mossa in un climax di comicità. Le storie provengono da “Le Beatrici” e dal monologo “La moglie dell’eroe”, che lo stesso Benni ha concesso in uso per lo spettacolo. Vedremo avvicendarsi sul palco la donna delusa e forse pericolosa, la sfacciata al limite della blasfemia, la donna sdoppiata, quella astuta e spietata, la giovane esagitata, la donna angelicata che svela una natura imprevedibile. Sei monologhi attraverso farfugliamenti, attacchi, cannibalismi, spasmi passionali, seduzioni, crudeltà, deliri, sentenze. Finalmente una donna antieroica e paradossale con la quale ridere, fare riflessione e sarcasmo sociale e politico. Con Nuda si dà vita al “dark-side di questi personaggi, rompendo i cliché nei quali ognuno di noi inciampa relazionandosi con l’universo femminile” (Gisella Szaniszlò del Collettivo Beatrici) Il lavoro registico tende a restituire, attraverso uno sguardo irriverente e a volte caustico, un'immagine del femminile spoglia della molta retorica cui oggi la donna è assoggettata, come unico vero baluardo della parità tra i sessi. In scena: Sara Ecolani e Rita Greco attrici professioniste della Scuola d’arte drammatica della puglia Talìa Compagnia Gruppo Mòtumus Produce spettacoli dal 2010 anno di fondazione dell’Associazione Culturale ed Artistica S.M.T.M. cui il gruppo Mòtumus fa capo. Ultimo spettacolo prodotto: “Mio Fratello” con i testi di Anna Piscopo, vincitrice del premio SIAE “Carlo Bixio“, selezionato dallo Student Theatre Festival dell’Università di Rijeka, Croazia, nel progetto di Internazionalizzazione della Scena Teatrale pugliese e nel Festival del Teatro sull’Acqua. Stefano Benni (Bologna, 12 agosto 1947) è uno scrittore, umorista, giornalista, sceneggiatore, poeta e drammaturgo italiano. Genio della satira italiana, Stefano Benni è conosciuto dai lettori più informati per i brillanti e sapidi articoli che nell'arco della sua ormai lunga carriera sono periodicamente apparsi su vari quotidiani e periodici italiani. Da "Panorama" a "la Repubblica", da "il manifesto" a "MicroMega", passando dall'indimenticabile "Cuore", la sua produzione rappresenta un impietoso ritratto dei vizi e dei difetti dell'Italia degli ultimi decenni, con i suoi aspetti grotteschi e surreali, tali da superare talvolta le stesse capacità della satira. Benni è riuscito a farci ridere delle pochezze tipiche della politica più meschina e abborracciata, così come degli episodi più eclatanti che ci assediano dalle pagine dei giornali. Benni però è anche uno scrittore coi fiocchi, una penna dall'abilità sconcertante. A riprova di questa affermazione basterebbe leggere i racconti contenuti ne "Il bar sotto il mare", uno dei suoi tanti libri. Vi si trovano parodie di vari stili di scrittura e, se il primo racconto raggiunge il sublime nella parafrasi del minimalismo alla McInerney, "Il mistero di Oleron" è stupefacente nella mimesi del tipico racconto d'orrore ottocentesco, rifacimento che non ha nulla da invidiare ai vari Edgar Allan Poe, Love-Peackock, Lovecraft e via elencando. (Fonte Biografieonline). Benni è autore di vari romanzi e antologie di racconti di successo, tra i quali Bar Sport, Elianto, Terra!, La compagnia dei celestini, Baol, Comici spaventati guerrieri, Saltatempo, Margherita Dolcevita, Spiriti, Il bar sotto il mare e Pane e tempesta. I suoi libri sono stati tradotti in più di 30 lingue. Ha collaborato con i settimanali L'espress o e Panorama, con i satirici Cuore e Tango, i mensili Il Mago (dove esordì e dove pubblicò a puntate parte di Bar Sport) e Linus, i quotidiani La Repubblica e Il manifesto. Da qualche anno pubblica racconti inediti tradotti in arabo sulla rivista Al Doha. Autore televisivo, fu "battutista" di Beppe Grillo agli esordi: sua la celebre gag del teorema "Pietro Longo=P2" per la quale L'Umanità, l'organo del PSDI, chiese senza successo alla commissione parlamentare di vigilanza RAI la rimozione di Grillo dalla RAI TV. Nel 1989 con Umberto Angelucci diresse il film Musica per vecchi animali, tratto dal suo romanzo Comici spaventati guerrieri e interpretato da Dario Fo, Paolo Rossi e Viola Simoncioni, ma già due anni prima era stato sceneggiatore di un altro film, Topo Galileo di Francesco Laudadio, interpretato dall'amico Beppe Grillo e musicato da Fabrizio De André e Mauro Pagani. Con il jazzista Umberto Petrin è autore di Misterioso. Viaggio nel silenzio di Thelonious Monk. Dal 1998 al 1999 ha diretto la collana editoriale “Ossigeno”, per la quale è comparso anche come autore del racconto Il più veloce del cosmo, all'interno dell’Albo avventura N 1 (1998), nonché nell'inedito ruolo di fumettista nell’Albo avventura N 2 (1999). I suoi romanzi e racconti contengono, non solo tramite la costruzione di mondi e situazioni immaginarie, una forte satira della società italiana degli ultimi decenni. Il suo stile di scrittura fa ampio uso di giochi di parole, neologismi e parodie di altri stili letterari. Nel 2009 ha recitato nel film Sleepless, diretto da Maddalena De Panfilis. È grande amico dello scrittore francese Daniel Pennac. Fu Benni a convincere la casa editrice Feltrinelli a tradurre i primi libri di Pennac in italiano. Da allora ciascuno dei due autori è solito presentare i libri dell'altro quando questi vengono pubblicati nei rispettivi Paesi. L'opera Grazie! di Pennac è dedicata a Benni Nell'ottobre 2009 è salito sul palco con il cantautore australiano Nick Cave, in occasione di un concerto al Teatro Dal Verme di Milano, per un reading in italiano di alcuni spezzoni del libro di Cave La Morte di Bunny Munro. (Fonte: Wikipedia)