La Psicoanalisi Filosofia Astronomia Fisiologia Biologia La psicologia (1879) Strutturalismo Funzionalismo Riflessologia e scuola storico-culturale 1879 Gestalt Comportamentismo Cognitivismo Psicoanalisi Neuroscience Piaget e Scuola di Ginevra oggi Nello stesso periodo in cui gli Psicologi della GESTALT parlano delle illusioni percettive Un altro gruppo di psicologi scopre che i comportamenti bizzarri di pazienti con disturbi psicologici possono gettare luce sul normale funzionamento della mente • Nel 1876 viene descritto il caso di Felida X osservato dal dott. Azam. Felida è nata a Bordeaux nel 1843. E’ molto intelligente, nervosa, malinconica, taciturna. A 14 anni e mezzo si manifestano in lei per la prima volta dei fenomeni stranissimi: è presa, quasi ogni giorno, da un acuto dolore alle tempie e cade repentinamente in sopore. E’ impossibile svegliarla. Dopo qualche minuto si sveglia spontaneamente e non è più la Felida di prima. Apre gli occhi, saluta sorridente le persone che la circondano, ripiglia canterellando il lavoro, si alza, attende, gaia e vivace, alle faccende domestiche. • Dopo 3 o 4 ore la sua gaiezza improvvisamente scompare, il capo le cade sul petto, ripiomba nel torpore di prima. Passano pochi minuti e si sveglia. Riprende il lavoro, non si raccapezza, bisogna che i suoi familiari le vengano in aiuto.. Non canta più, e se qualcuno gliene chiede il perché, lo guarda attonita, non sa cosa voglia dire • Non ricorda nulla di ciò che le accadde in quelle tre o quattr’ore, ritorna la solita ragazza malinconica e taciturna. • FELIDA X è uno dei primi casi che oggi sarebbero definiti DISTURBO DISSOCIATIVO DELLA PERSONALITA’: il disturbo implica la presenza di due o più identità distinte all’interno dello stesso individuo • Altri due medici francesi Charcot (1825-1893) e Janet (1859-1947) riferivano osservazioni analoghe a quelle del dott. Azam in pazienti affette da ISTERIA. • ISTERIA= perdita temporanea delle funzioni cognitive o motorie di solito in seguito a esperienze emotivamente sconvolgenti • Tuttavia i due medici francesi Charcot (18251893) e Janet (1859-1947) riferivano che quando nei pazienti veniva indotto uno stato di IPNOSI (cioè uno stato alterato di coscienza) i sintomi scomparivano. • Dopo l’IPNOSI i pazienti non ricordavano nulla di quanto accaduto durante la trance e presentavano nuovamente i loro sintomi • Questi SINGOLARI DISTURBI vengono totalmente ignorati da Wundt, Titchener e dagli altri psicologi che prediligevano il lavoro in laboratorio perché non consideravano tali aspetti oggetto di indagine appropriato per la psicologia scientifica • Questi SINGOLARI DISTURBI interessarono moltissimo un giovane medico di Vienna che nel 1885 aveva studiato a Parigi con Charcot, e che tornato in Austria continuò ad interessarsi di pazienti isterici: Sigmund Freud (1856-1939) • Sigmund Freud lavora inizialmente con Joseph Breuer su pazienti isteriche • Joseph Breuer (Vienna, 15 gennaio 1842 – Vienna, 20 dicembre 1925) è un medico e psichiatra austriaco di 14 anni più anziano di Freud • Il rapporto fra i due studiosi fu intenso. Breuer svolse a lungo un ruolo paterno per Freud. • Breuer chiese aiuto a Freud per lo studio di una sua paziente • La Paziente Anna O. • "Anna O" (Bertha Pappenheim) –paziente di Breuer - soffriva di massicci sintomi, quali: paralisi disturbi della visione disturbi della parola • La Paziente Anna O. • Breuer aveva avuto a lungo la giovane in trattamento mediante IPSNOSI , su proposta di Freud, Breuer aveva iniziato ad applicarle il "metodo catartico". • IL METODO CATARTICO (IDEATO DA FREUD): consisteva nel riportare la mente del paziente, posto sotto IPNOSI allo stato in cui si trovava quando i sintomi si erano manifestati la prima volta (all’EVENTO che aveva innescato il tutto). IL METODO CATARTICO (IDEATO DA FREUD): • L'evento risultava sempre collegato ad un'esperienza passata che era stata particolarmente traumatica per il paziente. • Nel rivivere l'episodio, il forte impatto emotivo represso nella mente del paziente "usciva fuori" e i sintomi scomparivano. • In effetti su suggerimento di Freud, Breuer inizio l'applicazione del metodo catartico: andava a visitare la paziente di sera ponendola sotto ipnosi e inducendola a raccontare tutti i pensieri che avevano occupato la sua mente dall'ultima visita del medico. • Ad esempio: Anna si rifiutava di bere un bicchiere d'acqua malgrado il caldo e il bisogno di bere. • Durante l'ipnosi Anna riferì di avere visto una volta il cagnolino della sua dama di compagnia bere da un bicchiere ma non aveva parlato con nessuno dell'accaduto per evitare di essere scortese. • Dopo che la causa del disturbo fu così espressa il fenomeno non ricomparve più. • Si poté così dedurre per la prima volta che i disturbi isterici hanno causa nelle passate esperienze del paziente. Nota: • il rapporto fra Anna e il medico si fece più intenso. • La conduzione del caso divenne impossibile per il manifestarsi del fenomeno che successivamente Freud avrebbe chiamato "passione di transfert", a causa del quale la paziente aveva iniziato a provare sentimenti d’amore per il medico. • Il transfert (o traslazione) è un meccanismo mentale per il quale l'individuo tende a spostare schemi di sentimenti, emozioni e pensieri da una relazione significante passata a una persona coinvolta in una relazione interpersonale attuale. • Il processo è largamente inconscio ovvero il soggetto non comprende completamente da dove si originino tali sentimenti, emozioni e pensieri. Il transfert è fortemente connesso alle relazioni oggettuali della nostra infanzia e le ricalca. • LIMITI DEL METODO CATARTICO: - la tecnica era applicabile solo a quei pazienti che fossero in adeguate condizioni mentali, tali da poter essere soggetti ad ipnosi. • LIMITI DEL METODO CATARTICO: dopo un periodo di tempo più o meno lungo dal trattamento, il paziente spesso tornava ad essere nuovamente sintomatico, presentando il sintomo iniziale (quello da cui era guarito) oppure un altro sintomo. • La psicoanalisi fu sviluppata da Freud proprio per cercare di affrontare i pazienti con cui falliva la tecnica catartica La Psicoanalisi • È una teoria dell'inconscio. • (In secondo luogo la psicoanalisi) è una prassi psicoterapeutica. La Psicoanalisi • È una teoria dell'inconscio. Nell'indagine dell'attività mentale umana essa si rivolge soprattutto a quei fenomeni psichici che risiedono al di fuori della sfera della coscienza e cioè che risiedono nell’INCONSCIO La Psicoanalisi • Il concetto di determinismo psichico Nessun evento psichico, dice Freud, è determinato dal caso: ogni processo mentale ha una causa ben specifica, spesso identificabile solo attraverso l'indagine dell'inconscio. In questo senso, un pensiero improvviso, una canzone che inizia a ronzarci in testa, il ricordo di un evento nel momento in cui guardiamo una fotografia, il sentimento causato da un quadro sono tutti dovuti a cause ben specifiche, che l'analisi dei contenuti inconsci, consci e preconsci potrà rivelare. La Psicoanalisi Come prassi terapeutica, • nasce per la cura dei disturbi mentali inizialmente come cura dell'isteria* e successivamente dei fenomeni psicopatologici chiamati nevrosi*. In seguito, il suo uso è stato esteso allo studio e trattamento di altri tipi di psicopatologie. • ipotizzava che alla base dei disturbi mentali fosse riscontrabile un conflitto tra richieste psichiche contrarie • quindi, la psicoanalisi aveva gli obiettivi principali la risoluzione di tale conflitto, possibile attraverso l'indagine dell'inconscio del paziente. • L'inconscio è senza dubbio la nozione cardine della psicoanalisi. • Freud ne riformulò il concetto da due punti di vista: 1) da un punto di vista descrittivo l'inconscio rappresenta tutti quei prodotti della psiche che non raggiungono la coscienza, 2) mentre da un punto di vista topico è un "luogo" dell'apparato psichico dove si situano i contenuti della coscienza fatti oggetto di rimozione. La Psicoanalisi Principali metodi per affrontare l’indagine dell’INCONSCIO: 1. l'analisi delle associazioni libere, 2. degli atti mancati, manifestazioni dell'inconscio come lapsus, dimenticanze, sbadataggini, smarrimento di oggetti. 3. dei sogni. Attraverso QUESTI METODI sarebbe possibile accedere ai "contenuti rimossi dalla coscienza" che si suppone generino il conflitto. La Psicoanalisi • Per Freud è possibile una ripartizione dei contenuti della mente umana in due modi diversi, detti topiche. 1) La prima di esse distingue inconscio, preconscio e coscienza, 2) mentre la seconda distingue tra Es (o Id), Io (o Ego) e Super-io (o SuperEgo). La Psicoanalisi • Le 2 due suddivisioni non si escludono a vicenda. • Tra le due descrizioni c'è una certa sovrapposizione. In particolare: - l'Es opererebbe solo dall'inconscio, - l'Io e il Super-Io sono entrambi ripartibili tra conscio, preconscio ed inconscio. La Psicoanalisi • Il modello topografico: inconscio, preconscio e coscienza INCONSCIO: è considerato la sede di desideri, impulsi e ricordi dimenticati - o meglio, "rimossi". NON è possibile volontariamente e spontaneamente riportare alla coscienza contenuti che sono nell'inconscio. Secondo questa teorizzazione l'inconscio "spinge" per la realizzazione di tali desideri/impulsi, secondo quello che è detto "principio di piacere" (un principio di azione e ideazione basato sul soddisfacimento, anche tramite forme indirette, del desiderio sessuale). PRECONSCIO è posto tra l'inconscio e la coscienza. Anch'esso contiene ricordi di esperienze passate dell'individuo. MA il soggetto può riportare alla coscienza i ricordi contenuti nel preconscio (può essere necessario un certo sforzo per ricordare); COSCIENZA (o sistema conscio), i cui contenuti sono immediatamente accessibili. Essa si basa sul "principio di realtà" (le cui azioni e ideazioni sono guidate dal confronto con la realtà esterna e con i suoi principi e valori). La Psicoanalisi •Il modello strutturale: Es, Io e Super-Io L'Es è una struttura totalmente inconscia, che spinge per la soddisfazione delle pulsioni inconsce dell'individuo. Solo attraverso i sogni o le associazioni mentali affiorano i contenuti dell'inconscio, che durante la notte "sfuggono" al controllo delle azioni della coscienza. La Psicoanalisi •Il modello strutturale: Es, Io e Super-Io 1. Il Super-io è una struttura quasi del tutto inconscia, costituita dalla rappresentazione psichica delle regole e dei divieti morali della persona. 2. Esso trae origine dall'interiorizzazione delle figure genitoriali durante la prima fase di vita dell'individuo. Tale rappresentazione non corrisponde al genitore reale, ma ad una sua immagine interiorizzata più severa ed autoritaria. 3. Il Super-io ha il compito di impedire che l'Es soddisfi liberamente le proprie pulsioni. La Psicoanalisi •Il modello strutturale: Es, Io e Super-Io 1. L'Io è ciò che più si avvicina alla concezione di Sé. 2. È la struttura organizzatrice della personalità e il suo compito principale è quello di fare da mediatore tra le richieste dell'Es e le esigenze della realtà. 3. Inizialmente deve trovare un compromesso tra l'esigenza di soddisfare le pulsioni istintuali dell'Es e le restrizioni della realtà e della società; successivamente, con lo sviluppo del Super-io, assume il compito di mediatore tra le pulsioni e i divieti imposti dal Super-io. La Psicoanalisi • Con l'avanzare delle conoscenze nel campo e in campi limitrofi (psicologia, neuroscienze, psichiatria, infant research, teoria dell'attaccamento, social cognition, ecc.), la teoria classica della psicoanalisi è andata incontro a rimaneggiamenti e ampliamenti. La Psicoanalisi • Dalla Psicoanalisi derivano nuove scuole di pensiero, in parte anche divergenti • - Tra queste sono state di particolare rilievo: la Psicologia analitica di Carl Gustav Jung la Psicologia individuale di Alfred Adler • Jung e Adler entrambi eminenti allievi di Freud La Psicoanalisi 3 grandi scuole di psicologia derivate direttamente dalla teoria classica: 1. la Psicologia dell'Io, sviluppata in particolar modo dalle teorie di Anna Freud, figlia di Sigmund; 2. la Psicologia delle relazioni oggettuali, derivata dalle teorie di Melanie Klein e Wilfred Bion; 3. la Psicologia del Sé, sviluppata da Heinz Kohut, La Psicoanalisi • Nonostante Freud sia considerato uno dei pensatori più influenti del XIX secolo la sua influenza nel corso degli anni andò diminuendo. La Psicoanalisi • Freud aveva una visione pessimistica della natura umana che ne poneva in risalto limiti e problemi anziché le potenzialità. • Egli vedeva le persone quali ostaggi delle proprie esperienze infantili dimenticate e di impulsi sessuali primitivi. La Psicoanalisi • Ma in America gli anni successivi alla II guerra mondiale (1939-1945) furono positivi, pieni di energia e ottimismo, le tecnologie, la conquista della luna insomma il pensiero Freudiano non era la passo con lo spirito del tempo. La Psicoanalisi • Inoltre era difficile sottoporre a verifica le idee di Freud…e una teoria che non possa essere sottoposta a verifica ha UNA UTILITA’ LIMITATA.. La PSICOLOGIA UMANISTICA • Nasce così un nuovo movimento: la PSICOLOGIA UMANISTICA ad opera di Abraham Maslow ( 1908-1970) e Carl Rogers (1902-1987) • Il movimento raggiunge l’apice intorno agli anni 1960. La PSICOLOGIA UMANISTICA • è un approccio alla comprensione della natura umana che pone in risalto il potenziale positivo degli esseri umani La PSICOLOGIA UMANISTICA • Gli psicologi umanisti concentrano le loro attenzioni sulle ASPIRAZIONI più elevate che le persone nutrono. • Gli esseri umani sono liberi agenti dotati di un bisogno innato di svilupparsi crescere e realizzare il proprio pieno potenziale…non esseri prigionieri degli eventi accaduti nel passato remoto. La PSICOLOGIA UMANISTICA I terapeuti umanistici cercano di aiutare le persone a realizzare il loro pieno potenziale infatti: - Chiamano “clienti” e non più “pazienti” le persone che si rivolgono a loro - Il rapporto tra cliente e terapeuta è paritario diversamente dal rapporto tra psicoanalista e paziente La PSICOLOGIA UMANISTICA Lo svilupparsi della prospettiva UMANISTICA FU UNA DELLE RAGIONI per cui le idee di FREUD divennero meno influenti