La differenza umana L’interesse teologico della psicoanalisi Autore/i: Presentazione: BINASCO MARIO La psicoanalisi permette al soggetto di parlare di ciò che non va: non per lamentarsi né per maledire, ma per dirlo bene, perché del “patologico” una cosa è certa: è qualcosa che si dice male, che è male-detto – dalla persona, non dalla società. La clinica psicoanalitica è dunque un punto di vista realistico dal quale incontrare e leggere la vita umana come esperienza di un soggetto: molte domande ne scaturiscono. C’è una logica nelle passioni e negli affetti? È vero che “l’uomo supera infinitamente l’uomo” (Pascal)? Perché temiamo il nostro desiderio? Perché è un bene non metterci in difficoltà più di un male? Perché cerchiamo la nostra identità nell’altro, se poi ci ribelliamo? Perché un segno può soddisfare o deludere più di una cosa? Perché l’amore può distruggere? Perché la vita ferisce? Perché non riusciamo a liberarci da un problema che dipende da noi? Perché il sesso unisce gli animali ma non noi umani? Perché possiamo odiare noi stessi più di chiunque altro? Perché non possiamo sopportare noi stessi senza un buon rapporto con un altro? Perché solo la charitas e l’agape sembrano rendere vivibile questo paradosso dei legami umani? La differenza umana è il filo rosso che risponde a queste domande e percorre questi saggi: ogni potere umano cerca di saturarla come una ferita cronica che gli resiste, ogni potere umano vorrebbe guarire questa ferita, e il rimedio si rivela peggiore del male. Ma nessuno ci riesce: per fortuna o per grazia, “un imprevisto è la sola speranza” (Montale): un imprevisto – o piuttosto un impossibile? – e l’offerta di una compagnia intelligente che si prenda cura dell’impossibile della condizione/struttura umana. Mario Binasco propone questo punto di vista radicale per valutare l’interesse della psicoanalisi per ogni antropologia anche teologica. Dati Pubblicazione: CANTAGALLI SIENA 2013 ISBN 978 88 8272 8564 € 24,00