MEMO/03/157
Bruxelles, 24 luglio 2003
Domande e risposte su TSE nelle pecore e capre
Che cosa sono le encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE)?
Le TSE sono una famiglia di malattie che colpiscono l'uomo e gli animali e sono
caratterizzate da una degenerazione del tessuto cerebrale che assume l'aspetto di una
spugna. La famiglia comprende malattie come la malattia di Creutzfeldt Jakob (CJD)
negli esseri umani, l'encefalopatia spongiforme bovina (BSE) nel bestiame e la scrapie
negli ovini e caprini. Se da un lato la BSE è stata identificata soltanto di recente, la
scrapie è nota da secoli ed in base ai dati attuali non è considerata contagiosa per gli
esseri umani o presentare un rischio per l'uomo. Tuttavia, tutta la legislazione dell'UE
attualmente in vigore nell'intento di prevenire la diffusione e la trasmissione della BSE si
applica a titolo precauzionale anche a pecore e capre (cioè, asportazione di materiali a
rischio specifico come il cervello e il midollo spinale fin dal 2000, divieto di somministrare
farina di carni e ossa di mammiferi ai ruminanti fin dal 1994).
Vi sono prove o motivi per sospettare che anche pecore e capre possano
contrarre BSE?
La BSE non è mai stata riscontrata fra le pecore che vivono all'aperto. È tuttavia noto
che le pecore negli anni 80' e primi anni 90' sono state parzialmente nutrite, nel Regno
Unito e altrove, con mangimi contenenti lo stesso tipo di farina contaminata di carni e
ossa (FCO) responsabile della diffusione della BSE nei bovini. Ciò ha portato gli
scienziati a chiedersi se la BSE poteva aver contaminato quella piccola popolazione di
ruminanti. La somministrazione di FCO ai ruminanti è vietata nell'UE fin dal 1994 - un
divieto totale di somministrazione di FCO agli animali da allevamento è in vigore fin dal
gennaio 2001. Le FCO sono considerate un veicolo di trasmissione della BSE se
ricavati da materiali da animali infetti.
È inoltre noto da qualche tempo che una malattia di tipo BSE può essere trasmessa
sperimentalmente agli ovini somministrando loro materiali provenienti dal cervello di
mucche affette da BSE. Questa malattia prodotta artificialmente in laboratorio non può
essere distinta dalla scrapie mediante esame dei sintomi clinici o prove di routine sul
cervello. Può essere distinta con certezza dalla scrapie soltanto servendosi di test
biologici sui topi, una tecnica che può richiedere due anni per essere portata a termine.
Il numero limitato di biotest sul topo effettuati in casi di scrapie naturale finora non hanno
prodotto un ceppo analogo alla BSE e attualmente non abbiamo prove della presenza di
BSE negli ovini e nei caprini in condizioni naturali. Eventuali nuovo prove sono oggetto
di esame permanente da parte dei comitati scientifici dell'UE.
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A. Fatti su tse e ovini e caprini
Quanto vivono pecore e capre?
Pecore e capre sono ruminanti per lo più con un breve ciclo vitale economico. A
seconda del mercato di destinazione, la maggior parte degli agnelli viene macellata in
età da tre mesi a un anno. Esiste un mercato ristretto per agnelli di qualche settimana.
In media, le femmine di pecore e capre vengono allevate fino all'età di fra 6 e 7 anni. Le
carcasse degli animali più vecchi sono di solito utilizzate in prodotti della carne o per il
consumo umano o negli alimenti per animali domestici.
Come vengono nutrite pecore e capre?
Le pecore e le capre allevate per la produzione del latte vengono di solito nutrite con
razioni concentrate. È inoltre pratica comune somministrare concentrati alle pecore che
allattano per alcune settimane dopo il parto. L'alimentazione selettiva (sistema mediante
il quale soltanto gli agnelli e non gli animali anziani possono accedere ai concentrati) di
agnelli precocemente nati con una razione altamente appetibile è anch'essa pratica
alquanto usuale. In generale tuttavia si fa molto minor uso di alimenti concentrati negli
allevamenti di ovini e caprini che in quelli di bovini.
Che cosa sappiamo della scrapie?
La scrapie è una TSE che colpisce capre e pecore. È una malattia nota da circa tre
secoli. La scrapie può essere trasmessa orizzontalmente da un animale all'altro o per le
vie ambientali, oppure verticalmente dalla pecora madre all'agnello. Giovani agnelli di
età inferiore ai dodici mesi possono contrarre la scrapie, ma i sintomi clinici si
presentano in prevalenza negli animali di età compresa fra i due e i cinque anni. I
sintomi clinici sono dati dal soffregare o grattare ripetuto del suolo, da mutamenti del
comportamento quali depressione, eccitabilità o aggressività e cambiamenti della
postura o dei movimenti quali tremori e incespicamenti, che conducono infine alla morte.
Tutte le pecore e le capre sono ugualmente sensibili alle TSE?
No. Le ricerche mostrano che alcuni genotipi di pecore sono estremamente resistenti
alla scrapie, altre sono alquanto sensibili, e fra i due vi è una serie di genotipi in cui varia
il livello di resistenza alla malattia. Il tasso di genotipi resistente/sensibile varia da razza
a razza. Le ricerche disponibili hanno finora mostrato uno schema analogo di resistenza
nelle pecore a BSE sperimentalmente indotta. Al momento attuale, poco si sa su
genotipo e resistenza nelle capre.
In quali paesi si riscontrano attualmente TSE in pecore e capre?
La scrapie si trova in dodici Stati membri (Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania,
Grecia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Svezia, Regno Unito e Spagna). Danimarca,
Lussemburgo e Portogallo non hanno segnalato alcun caso di scrapie. La scrapie è
stata segnalata in 3 paesi candidati - Cipro, Romania e Slovacchia. Per anni casi clinici
della malattia sono stati regolarmente diagnosticati nell'UE da agricoltori e veterinari.
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Tuttavia, fin dal 1° gennaio 2002, gli Stati membri hanno intrapreso un importante
programma di test attivi per tentare di scoprire il grado di diffusione della scrapie nell'UE.
I risultati ottenuti finora rivelano che la scrapie è più frequente in pecore e capre di
quanto la BSE non lo sia nei bovini. I risultati completi delle prove eseguite nell'UE nel
2002 sono disponibili all'indirizzo:
http://europa.eu.int/comm/food/fs/bse/testing/bse_results_en.html
La scrapie è stata riscontrata in USA, Canada, Brasile e Giappone. Non se ne conosce
l'esistenza in Australia o Nuova Zelanda, entrambi importanti paesi produttori di ovini.
Quante pecore e capre ci sono nell'UE, e in ciascuno Stato membro?
Il numero di animali e la loro progenie è una cifra che varia nel corso dell'anno (di più in
primavera dopo la nascita degli agnelli) ed è pertanto difficile fornire cifre precise. Le
stime calcolano che complessivamente vi erano 90 milioni di pecore e 12 milioni di
capre nel 2001 nell'UE, di cui circa 65 milioni di pecore da allevamento e 9 milioni di
capre da allevamento.
I dati per i singoli Stati membri, qualora disponibili, sono illustrati qui di seguito:
Stato membro
Totale pecore
Totale capre
Belgio
153.125
22.297
Danimarca
111.000
0
Germania
2.115.000
160.000
Grecia
9.060.000
5.450.000
Spagna
23.823.730
3.010.012
Francia
9.244.000
1.242.000
Irlanda
4.880.400
9.304
10.951.800
1.327.400
7.325
0.690
1.230.000
232.000
320.467
57.993
3.459.350
561.102
66.500
6.500
452.000
5.000
Regno Unito
24.433.624
74.784
Totale
90.308.321
12.159.082
Italia
Lussemburgo
Paesi Bassi
Austria
Portogallo
Finlandia
Svezia
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B. Informazioni scientifiche su tse in pecore e capre
Quali sono le consulenze scientifiche di cui si vale attualmente la
Commissione in materia di BSE negli ovini?
I pareri più recenti del Comitato scientifico direttivo (CSD) in materia di BSE nei piccoli
ruminanti sono dell'ottobre 2002
http://europa.eu.int/comm/food/fs/sc/ssc/out257_en.pdf e
http://europa.eu.int/comm/food/fs/sc/ssc/out256_en.pdf che aggiornano precedenti
pareri dell'ottobre 2001 http://europa.eu.int/comm/food/fs/sc/ssc/out234_en.pdf
febbraio 2001 http://europa.eu.int/comm/food/fs/sc/ssc/out170_en.pdf e del
settembre 1998 http://europa.eu.int/comm/food/fs/sc/ssc/out24_en.html
I pareri ribadiscono la posizione del CSD che non vi sono prove della presenza di BSE
nei piccoli ruminanti nelle attuali condizioni operative. Il CSD emette una serie di
raccomandazioni in termini di materiali a rischio specifico, impiego di test rapidi,
identificazione individuale, allevamento a fini di resistenza, certificazione delle mandrie e
misure di sfoltimento. Descrive inoltre come si possa utilizzare una combinazione di
approcci a tutela della sanità pubblica in caso di conferma di BSE nei piccoli ruminanti in
condizioni operative.
Molte di queste e altre raccomandazioni del CSD sono già state incorporate nella
legislazione dalla Commissione (cfr. la sezione C sulla legislazione).
Quali attività di ricerca relative alle TSE sono in corso di svolgimento
nell'UE?
Un aggiornamento dell'inventario delle attività nazionali di ricerca sulle TSE in Europa
sarà pubblicato prossimamente (era stato originariamente pubblicato nell'aprile 2001 in
risposta ad una richiesta del Consiglio dei Ministri Ricerca del novembre
2000).L'inventario aggiornato contiene i particolari di un'ampia serie di attività di ricerca
sulle TSE in corso di svolgimento nella maggior parte degli Stati membri, e comprende
otto progetti di ricerca cofinanziati dall'UE riguardanti le TSE negli ovini. Fra questi
progetti figurano una rete europea di controllo e sorveglianza delle TSE nei piccoli
ruminanti (in particolare per quanto riguarda epidemiologia, patologia e prove
diagnostiche), un ulteriore progetto che sorveglia gli effetti delle politiche di controllo
della scrapie di origine genetica in vari paesi e un progetto che esaminerà i vari aspetti
legati al rischio di infezione di piccoli ruminanti da BSE. Un altro progetto mira a
sviluppare il test di elettroforesi immunocapilare (ICE) per l'accertamento delle TSE in
tessuti e fluidi corporei facilmente accessibili di piccoli ruminanti.
Negli anni precedenti, i risultati dei progetti cofinanziati dall'UE sono stati comunicati al
Gruppo ad hoc TSE a titolo di contributo alla formulazione di pareri scientifici destinati
alla Commissione. I risultati dei lavori attualmente in corso saranno trasmessi
all'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (AESA), di recente istituzione, al fine di
mantenere questo importante collegamento.
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C. Legislazione volta a combattere le tse in ovini e caprini
Quali provvedimenti legislativi sono stati adottati per combattere la BSE negli
ovini e caprini?
Malgrado la mancanza di prove dell'esistenza di BSE negli ovini in condizioni naturali,
molta legislazione destinata alla BSE nei bovini si applica anche agli ovini. Si tratta di
una misura precauzionale alla luce dei quesiti senza risposta circa la presenza o meno
di BSE negli ovini.
Pertanto, per esempio, la legislazione che riguarda il divieto di somministrazione di
FCO, l'asportazione dei materiali di rischio specifico, la notifica dei casi, le misure di
sorveglianza e le regole commerciali costituiscono una protezione contro la possibile
presenza di BSE nella popolazione ovina.
I provvedimenti legislativi più importanti sono:






il divieto di somministrare FCO di mammiferi a ruminanti, compresi caprini e ovini
nel 1994. Corroborato da un divieto assoluto di somministrare FCO a tutti gli
animali d'allevamento del gennaio 2001.
I rifiuti animali provenienti da ovini e caprini devono essere eliminati con gli stessi
criteri applicati ad altri rifiuti animali (133/3 bar/20 minuti a meno che si tratti di
rifiuti della categoria 3 (a basso rischio) destinati alla produzione di alimenti per
animali domestici).
Asportazione di materiali di rischio specifico, dell'ottobre 2000. La milza di tutti gli
ovini e caprini e il cranio (compresi encefalo e occhi), le tonsille e il midollo spinale
di ovini e caprini di età superiore a 12 mesi o che abbiano un incisivo permanente
attraverso la gengiva devono essere rimossi dalla catena alimentari e distrutti
come materiali di rischio specifico. Per gli animali macellati dopo il 1° ottobre 2003,
sarà aggiunto all'elenco anche l'ileo.
È vietato il recupero meccanico di carne da ossa di pecore e capre.
Provvedimenti volti a garantire che carne e prodotti a base dicarne di importazione
rispettino le relative disposizioni comunitarie (per esempio, asportazione di
materiali di rischio specifico).
Pecore e capre infette da scrapie sono escluse dalla catena alimentare umana e
animale.
Quali sono gli attuali provvedimenti per impedire il diffondersi della scrapie?
Il regolamento 999/2001 sulle TSE stabilisce norme per gli scambi intracomunitari di
ovini e caprini. Pecore e capre da allevamento devono provenire da un'azienda soggetta
a regolari controlli veterinari, in cui non sia stato accertato alcun caso di scrapie negli
ultimi tre anni ed in cui viene effettuato un campionamento delle pecore madri da
scartare. Le importazioni devono comportare garanzie analoghe. A decorrere dal 1°
ottobre 2003, entreranno in vigore ulteriori norme (cfr. “Che cosa succede ad altri
animali in mandrie che hanno un caso di scrapie?”.
La direttiva del Consiglio 92/102/CEE esige l'identificazione delle pecore e capre che
lasciano l'azienda d'origine mediante targhette alle orecchie e tatuaggi che consentano
di rintracciare l'azienda. È un requisito che vale anche per gli spostamenti all'interno di
uno stesso Stato membro.
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Sussiste inoltre la prescrizione di un registro contenente un aggiornamento del numero
di animali nell'azienda, nonché della registrazione degli spostamenti da e verso
l'azienda. Alcuni Stati membri (Francia, Irlanda) sono andati oltre i requisiti della
legislazione comunitaria introducendo un sistema di identificazione individuale per gli
ovini.
Soltanto se l'animale si sposta da uno Stato membro all'altro è permesso il
cambiamento del marchio; in tali casi il registro deve recare un'indicazione del
cambiamento dal vecchio al nuovo marchio.
La Commissione ha di recente presentato al Consiglio una proposta di nuovo
regolamento che disciplina l'identificazione di pecore e capre. In base alla proposta, ogni
animale sarebbe identificato individualmente per mezzo di due targhette alle orecchie,
con la possibilità per gli Stati membri ai autorizzare mezzi di identificazione elettronica. Il
codice di identificazione di un animale rimane lo stesso per tutta la vita. Gli altri principali
elementi della proposta sono: 1) registri da tenere aggiornati su ogni azienda per
nascite, spostamenti e decessi, 2) documenti di accompagnamento di gruppi di animali
per ogni spostamento, 3) un registro centrale di tutte le aziende ovine e caprine di uno
Stato membro e 4) una base dati elettronica centrale contenente tutte le aziende ovine e
caprine; e in un secondo tempo la registrazione degli spostamenti di gruppi di animali
(cfr. comunicato stampa IP/02/1915 del dicembre 2002).
E' vero che alcune pecore sono resistenti alla scrapie e che cosa si fa per
aumentare il livello di resistenza alla scrapie della popolazione ovina dell'UE?
E' noto da numerosi anni che le pecore di una certa configurazione genetica sono più
resistenti di altre alla scrapie. La differenza nella costituzione del gene responsabile
della proteina prionica (la cui variante criminale è responsabile dell'insorgere della
scrapie). Numerosi fattori come la razza della pecora e il ceppo dell'agente svolgono un
ruolo in questa resistenza. In generale, pecore con un allelo ARR (mezzo gene)
appaiono più resistenti e pecore con due alleli ARR (pecore ARR/ARR) appaiono
altamente resistenti allo sviluppo della malattia, anche se non sappiamo sa tale
resistenza sia assoluta.
Gli esperti della Commissione e degli Stati membri hanno deciso che è venuto il
momento di aumentare il livello di resistenza del patrimonio ovino comunitario. A
decorrere dal 1° aprile 2004, gli Stati membri introdurranno un programma di selezione
della resistenza alla scrapie nelle razze ovine più comuni. A tal fine, è in corso di
svolgimento in ogni Stato membro, un'indagine sulla distribuzione dei genotipi nelle
popolazione ovine di razza pura.
Il programma di allevamento avrà l'obiettivo generale di incrementare il livello di alleli
ARR nella popolazione ovina, riducendo nel contempo il livello degli alleli che
contribuiscono alla sensibilità alla malattia. Sono previste precauzioni per proteggere
razze rare e razze con un basso livello naturale dell'allelo ARR e prevenire la selezione
involontaria di caratteristiche indesiderabili. Gli Stati membri che soddisfano certi criteri
possono chiedere di essere esclusi dal programma.
Nel contesto del programma, gli Stati membri devono, sempre a decorrere dal 1°
gennaio 2004, presentare un programma di riconoscimento dello statuto di resistente
alle TSE per taluni greggi. Greggi di livello I saranno quelli composti interamente da
pecore ARR/ARR.
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Greggi di livello II sono quelli i cui agnelli provengono esclusivamente da montoni
ARR/ARR – è cioè garantito che gli agnelli hanno almeno un allelo ARR. Il programma è
destinato a incoraggiare gli allevatori ad allevare a fini di resistenza alla scrapie e
produrre una fonte nota di animali resistenti.
Non è possibile che il programma di allevamento selezioni anche
caratteristiche indesiderabili della popolazione ovina?
Finora non vi sono prove che l'allevamento per la resistenza alla scrapie produca gravi
conseguenze negative nella popolazione ovina, ma questa è una possibilità che la
Commissione e gli Stati membri sanno di dover tenere ben presente. La legislazione
contiene disposizioni che consentono una revisione del programma qualora dovessero
risultarne gravi ripercussioni negative.
Analogamente, il programma è soggetto a revisione in relazione con la ricerca
scientifica. La Commissione ha già comunicato che chiederà all'Agenzia europea per la
sicurezza alimentare (AESA) di valutare i risultati di un esperimento nel Regno Unito
che ha prodotto BSE in una pecora ARR/ARR mediante iniezione di materiale infetto nel
cervello dell'animale, come pure un recente caso di scrapie sospetta in una pecora
ARR/ARR in Germania. All'AESA sarà chiesto di comunicare se questi risultati
giustificano una revisione delle misure di allevamento ed eradicazione.
Che cosa succede alle pecore e capre malate di scrapie?
La legislazione UE esige che pecore e capre malate di scrapie non entrino nella catena
alimentare umana o animale. Le carcasse di animali di cui sussiste conferma di scrapie
devono essere eliminate mediante incinerazione o discarica previo trattamento ad alta
temperatura per eliminare qualsiasi rischio di contagio.
Che cosa succede agli altri animali nei greggi che hanno un caso di scrapie?
Finora, ogni Stato membro ha avuto la facoltà di decidere che cosa fare degli altri
animali nei greggi contagiati. Dal 1° ottobre 2003 tuttavia entreranno in vigore nuove
norme dell'UE. Tutti gli animali di greggi caprini contagiati dovranno essere distrutti: Per
quanto riguarda gli ovini, gli Stati membri avranno la scelta fra distruggere tutti gli
animali dell'azienda e genotipizzare le pecore e distruggere soltanto quelle più sensibili:
Vi sono inoltre norme relative alla reintroduzione degli animali nei locali contagiati.
In connessione con queste nuove norme in materia di diradamento, saranno consentiti
gli scambi commerciali senza restrizioni per tutte le pecore da allevamento di genotipo
ARR/ARR (animali considerati resistenti alla scrapie).
Per quanto riguarda le importazioni, pecore e capre importate da paesi terzi dovranno
soddisfare prescrizioni più severe che in passato. Esse dovranno provenire da greggi in
cui non sono mai stati registrati casi di scrapie, a meno di essere pecore ARR/ARR.
Anche le pecore ARR/ARR dovranno provenire da greggi in cui non sono stati registrati
casi di scrapie negli ultimi sei mesi.
L'UE partecipa al finanziamento dell'eradicazione della scrapie?
I programmi di eliminazione della scrapie negli Stati membri possono essere cofinanziati
dall'UE in virtù della decisione del Consiglio 90/424/CEE. I primi programmi nazionali di
eradicamento sono stati cofinanziati nel 1998. Per il 2002, la Commissione contribuisce
ai costi di controllo e genotipo e alle misure di eradicazione nella Comunità a
concorrenza di oltre 4 milioni di euro.
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D. Sorveglianza e test delle tse in pecore e capre
Esiste una sorveglianza sistematica della TSE nelle pecore e capre?
Sì. Il controllo e la sorveglianza passiva delle popolazioni ovina e caprina per accertare
l'eventuale presenza di scrapie sono stati un requisito della Comunità fin dal 1998. La
scrapie è malattia passibile di notifica fin dal 1993.
Gli allevatori devono notificare tutti i casi di sospette TSE negli animali alle autorità degli
Stati membri. I tessuti di ovini o caprini sospetti di affezione da scrapie devono essere
esaminati in laboratorio. Il regolamento sulle TSE chiede inoltre agli Stati membri di far
sì che veterinari, allevatori e relativo personale si familiarizzino con i sintomi clinici, con
l'epidemiologia delle TSE, e il personale di laboratorio che esegue i controlli deve essere
competente per interpretare i risultati di laboratorio che riguardano le TSE. Tutte le
pecore sono inoltre soggette ad un'ispezione ante-mortem effettuata da un veterinario
prima della macellazione.
La sorveglianza attiva di un campione di animali sani da macello e di animali a rischio di
età superiore a 18 mesi mediante il test rapido BSE è stata introdotta nel gennaio 2002.
Si avvale degli stessi test che per la BSE nel bestiame, che si prestano a riconoscere le
TSE (e quindi la scrapie). Il livello dei test è stato notevolmente incrementato a
decorrere dal 1° aprile 2002. Nel 2002, sono stati sottoposti a prova oltre 370 000
animali.
I risultati della sorveglianza della scrapie in pecore e capre nell'UE fin dal gennaio 2002
si trovano su http://europa.eu.int/comm/food/fs/bse/testing/bse_results_en.html.
Esiste un test che permette di distinguere fra scrapie e BSE ?
Non esiste un test rapido capace di distinguere la BSE in pecore e capre dalla scrapie.
Al momento attuale, il biotest sul topo è l'unica prova capace di distinguere le due, e ci
vogliono due anni per portarlo a termine.
Sono tuttavia attualmente in fase di sviluppo una serie di test biochimici capaci di
distinguere fra le due malattie. Su raccomandazione del Comitato scientifico direttivo
(CSD), la Commissione ha chiesto al Laboratorio Comunitario di Riferimento (LCR) per
le TSE di instaurare un sistema mediante il quale casi di routine positivi alla scrapie
risultanti da sorveglianza negli Stati membri possano essere sottoposti a prove
differenziali mediante combinazione dei test predetti. Eventuali risultati di tipo BSE
verrebbero quindi valutati da un gruppo di esperti coordinati dall'LCR.
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