MODELLi DEL bELLO E DEL buOn vivERE

Fabio D.G. Fiorelli – Liliana Fiorelli
Modelli del bello
e del buon vivere
Le Marche e Roma tra cultura e solidarietà
ARMANDO
EDITORE
Sommario
Prefazione9
Introduzione13
Capitolo primo: Le Marche.17
Capitolo secondo: Roma
31
Capitolo terzo: L’UNICEF e gli obiettivi del terzo millennio
55
Appendice
59
Ringraziamenti
61
A mia figlia Liliana
Come un raggio di Sole
In un mattino di primavera
Ci siamo “incontrati”
Con emozione profonda e piena
Come un Sole intero
Che scalda nel freddo inverno
La tua gioia di vivere
Mi ha regalato fiducia infinita
Come uno spicchio di Luna
Simpatico e ironico
Hai riempito di “smile”
Questo difficile mondo
Come la Luna intera
Hai rischiarato le mie notti
E dato “senso” e orizzonti
Al mio percorso di vita
E in questo tempo
Di “ritorni al futuro”
Desidero dirti semplicemente
Con tutto il cuore “Grazie”
Fabio, papà
Prefazione
Da sempre e dovunque modelli del bello e del buon vivere hanno impegnato uomini e donne di ogni pensiero, fede e
cultura nella gestione della vita propria, dei propri cari e degli
altri significativi con riflessioni e dialoghi che permettessero
di scoprirne i vari aspetti a volte insondabili. E ci sono dei
momenti nella storia di vita di ogni persona e nello sviluppo
storico di realtà sociali, organizzazioni o società, considerate
singolarmente o nel loro insieme come società planetaria, che
queste riflessioni e questi dialoghi diventano più importanti
o addirittura decisivi per la salvaguardia della vita stessa o
per aspetti relativi alla sua qualità e profondità. Il 2015 - iniziato il 7 gennaio con la strage a Parigi al quotidiano satirico «Charlie Hebdo» e proseguito sulla stessa scia di sangue
fino a culminare con la “carneficina” di Parigi del 13 novembre, sempre a opera di fanatici integralisti criminali cosiddetti
“musulmani” (anche se poi uccidono gli stessi musulmani non
integralisti), – ne è la prova più lampante ed evidente. In questi storici momenti, purtroppo in senso negativo, l’individuo,
le realtà sociali, le organizzazioni, le società singolarmente
e nel loro insieme come società planetaria possono e devono secondo i più elementari Diritti Universali dell’Uomo e
della Donna, impegnarsi al massimo, a tutti i livelli possibili
e a 360° con tutte le risorse buone e positive disponibili e
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anzi sviluppandone e realizzandone creativamente di nuove.
E allora i Modelli del bello e del buon vivere diventano “vitali”, comprensibili e percorribili per ognuno e per tutti solo
in un’ottica di Riconoscimento e/o Formazione/Costruzione
della Cultura d’identità planetaria che in questi anni insieme
e grazie a moltissime persone speciali ho avuto la possibilità
e l’emozione di poter proporre come significative ipotesi di
studio e relative realizzazioni sociali per riflessioni dialoganti
fra cultura laica e cultura dei credenti, entrambe però d’ispirazione e salvaguardia sociale, che sono anche alla base della
nostra cara e bella Costituzione che tutto il mondo ci elogia
e che va salvaguardata e protetta. E così la Vita di ognuno e
di tutti/e come beni comuni preziosi, da difendere dovunque
e quindi anche in Italia e in Europa con tutte le forze e le risorse contro l’odio, il fanatismo e l’efferatezza espressa sia in
termini fisici che culturali, per la salvaguardia dei valori – Liberté Egalité Fraternité – propugnati e sedimentati in Europa
dalla Parigi del 1789 e che ci hanno permesso di realizzare il
buono e il bello e percorrere orizzonti sereni e di Pace in Europa e nel Mondo e “oltre” intendendo sia l’Universo fisico,
ora esplorato dall’Umanità tramite e grazie agli Astronauti, sia
l’Universo come “senso” di trascendenza dei credenti oltre e
insieme a tutte le filosofie e pensieri che possano contribuire
a raggiungere, oltre gli Obiettivi già raggiunti e a suo tempo
impensati, altri Obiettivi positivi che oggi sembrano impensabili ma che sicuramente l’Umanità potrà realizzare per la
salvaguardia di ognuno e delle generazioni presenti e future se
riuscirà a comporre una staffetta di significati e di culture che
traghetti l’Umanità lontano e auspicabilmente per molto tem10
po ancora salvaguardando in ogni caso e dovunque i bambini
e le bambine come fa e cerca di fare sempre e con tutte le sue
forze e risorse l’UNICEF.
Fabio Dariandrea Giuseppe Fiorelli
Roma – Santa Maria degli Angeli di Assisi,
31 dicembre 2015 – 01 gennaio 2016
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