GUIDA ALLA REALIZZAZIONE DEL QUADRO GEWISS I sistemi di collegamento sono una parte importante per la realizzazione di quadri elettrici secondo la normativa. Costituiscono infatti una parte del sistema costruttivo prestabilito insieme con la struttura dell’involucro, le apparecchiature da montare e collegare all’interno, i sistemi di montaggio e le segregazioni interne. Solo rispettando le indicazioni del produttore del sistema costruttivo si costruiscono quadri elettrici in accordo alla norma CEI EN 60439-1. La serie 47 CVX permette di realizzare un’ampia gamma di soluzioni tecniche già verificate. Oltre al cablaggio con conduttori isolati, queste soluzioni prevedono i seguenti componenti per il collegamento e la connessione delle apparecchiature all’impianto: - morsettiere ripartitrici - ripartitore rapido di cablaggio per apparecchi modulari (GWFIX 100) - ripartitore rapido di cablaggio per apparecchi modulari (GWFIX 250) - sistema rapido di cablaggio per apparecchi modulari e scatolati (GWFIX 400) - sistemi di barre sagomate - sistemi di barre piatte - bandelle flessibili. Di seguito è riportato uno schema di scelta rapida che indica i prodotti, le principali caratteristiche ed applicazioni. SISTEMI DI COLLEGAMENTO TAB. 3.12 - SINOTTICO MORSETTIERE RIPARTITRICI 100 A 125 A 160 A 250 A CORRENTE NOMINALE GWFIX 100 GWFIX 250 RIPARTITORE RAPIDO RIPARTITORE RAPIDO 100 A/100 A 250 A/63 A GWFIX 400 RIPARTITORE RAPIDO 400 A/160 A DI SCELTA BARRE SAGOMATE BARRE PIATTE BARRE FLESSIBILI 400 A 800 A 1250 A 1600 A 250 A 400 A 630 A 800 A 1250 A 1600 A 2500A 3200A 160 A 250 A 400 A 630 A 1000 A (In) CONTENITORI QUADRO DA ■ ■ QUADRO DA PARETE CVX 160 ■ ■ ■ QUADRO DA PARETE CVX 250 QUADRO A PAVIMENTO CVX 630 ARMADI COMPONIBILI CVX 1600 ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ INCASSO CVX 160i APPARECCHI SERIE SERIE SERIE SERIE SERIE SERIE 366 90 MTS 160 MTS/E/M 250 MTS/E 630 MTS/E/M 800 MTSE 1600 ■ ■ ■ ■ Sono la soluzione più semplice ed economica per realizzare più circuiti da un’unica alimentazione e si differenziano per versione e tipo di montaggio. Morsettiere ripartitrici Fino ad una corrente nominale di 250 A, le morsettiere si montano su profilo EN 50 022 (DIN 35), a fianco dell’interruttore generale di quadro, e possono essere affiancate alle apparecchiature modulari. Sono disponibili nella versione unipolare affiancabile, bipolare e tetrapolare e sono destinate principalmente al collegamento di interruttori modulari della serie 90 in quadri da parete e incasso. Queste ultime due morsettiere sono costituite da barre in rame preforate sostenute da supporti in materiale isolante; hanno uno schermo di protezione, che garantisce un grado di protezione dai contatti IP 20. Le morsettiere a tutta larghezza per i quadri a pavimento e gli armadi hanno una portata delle barre in rame preforate fino a 250 A, sono disponibili nelle versione da 24 o 36 moduli e sono dotate di schermo di protezione IP 20. I supporti isolanti si montano sul sistema funzionale con apposite staffe in lamiera fornite in dotazione. ● Tab. 3.13 MORSETTIERA Gamma GEWISS In (A) Ipk (kÂ) N. MODULI EN 50022 160 30 2 RIPARTITRICE MODULARE UNIPOLARE CAPACITÀ INGRESSO N. USCITA (mm2) N. In (A) Ipk (kÂ) N. MODULI EN 50022 100 125 20 18 4 8 6 x 2,5÷16 RIPARTITRICE MODULARE BIPOLARE CAPACITÀ INGRESSO N. FORI X SEZ. DI CONNESSIONE PER POLO USCITA (mm2) N. 1 x 10÷25 1 x 16÷35 MORSETTIERA In (A) Ipk (kÂ) N. MODULI EN 50022 100 125 160 20 18 20 4 8 10 (mm2) FORI X SEZ. 1 x 10÷70 MORSETTIERA RIPARTITORE FORI X SEZ. DI CONNESSIONE PER POLO (mm2) FORI X SEZ. (5 x 2,5÷6) + (1 x 10÷25) (11 x 2,5÷6) + (2 x 10÷25) + (1 x 16÷35) RIPARTITRICE MODULARE TETRAPOLARE CAPACITÀ INGRESSO N. FORI X SEZ. DI CONNESSIONE PER POLO USCITA (mm2) N. 1 x 10÷25 1 x 16÷35 1 x 25÷50 FORI X SEZ. (mm2) (5 x 2,5÷6) + (1 x 10÷25) (11 x 2,5÷6) + (2 x 10÷25) + (1 x 16÷35) (8 x 6÷16) + (2 x 10÷25) + (2 x 16÷25) TETRAPOLARE ORIZZONTALE 250 A PER GUIDA DIN In (A) N. MODULI EN 50022 SEZIONE BARRE (mm) ICC MAX (kA) 250 16 20x5 17 RIPARTITORE TETRAPOLARE ORIZZONTALE 250 A In (A) N. MODULI EN 50022 SEZIONE BARRE (mm) ICC MAX (kA) 250 24 36 20 x 5 17 PER QUADRI E ARMADI 367 GUIDA ALLA REALIZZAZIONE DEL QUADRO GWFIX100 Ripartitore rapido 100A GEWISS Il sistema di ripartizione rapida per apparecchi modulari GWFIX100 consente di eseguire il cablaggio all'interno dei quadri serie 47CVX in modo rapido, sicuro ed economico. Grazie all'innovativo sistema di fissaggio a scatto sul retro della guida doppia DIN, il sistema GWFIX100 si integra perfettamente con i quadri di distribuzione Serie 47CVX e gli apparecchi modulari Serie 90. ● Fig. 3.64 Ripartitore rapido 100A ● Fig. 3.65 Flessibilità di utilizzo del sistema GWFIX100 La massima corrente derivata è 100A con correnti di cortocircuito condizionata fino a 25kA; l'alimentazione avviene tramite un telaio tetrapolare a barre da 100A che ripartisce le correnti agli apparecchi modulari per mezzo di appositi connettori. I principali vantaggi che il sistema GWFIX100 offre sono i seguenti: Riduzione dei tempi di cablaggio. I sistemi di connessione dedicati per gli interruttori modulari serie 90, rendono più veloci le operazioni di cablaggio; Flessibilità di utilizzo. A differenza dei classici pettini di cablaggio, il sistema GWFIX è a passo variabile come indicato in figura 3.65; è infatti possibile connettere su una stessa fila interruttori con diversa polarità o realizzare combinazioni con interruttori aventi passo diverso tra i morsetti di alimentazione; ● Fig. 3.66 Vista frontale del sistema GWFIX100 ● Tab. 3.14 Caratteristiche tecniche del sistema GWFIX100 368 Ingombri ridotti. L'innovativo sistema di fissaggio a scatto sul retro della guida DIN doppia e i connettori dedicati fanno si che il sistema GWFIX100 abbia gli ingombri trascurabili in altezza (come indicato in fig. 3.66). Per tale motivo, è sempre possibile montare in posizione orizzontale le tradizionali canaline di cablaggio, ovvero: canalina BxH=60x80 mm con pannellature a passo 200 mm oppure canalina BxH=40x80 mm con pannellature a passo 150 mm. CARATTERISTICHE TECNICHE Tensione nominale di impiego (Ue): 400V ca Grado di protezione: IP20 Tensione nominale di isolamento (Ui): 500V ca Caratteristiche del materiale isolante: Tensione nominale di impulso (Ulmp): 6kV termoplastico autoestinguente V1 (UL94) Frequenza nominale: 50/60 Hz Caratteristiche del materiale conduttore: rame elettrolico Corrente nominale (In): alimentazione centrale 100 A alimentazione laterale 80 A Larghezza (N° moduli/mm): Massima taglia interruttore installabile 100A 12/400 Corrente di corto circuito condizionata (Icc): 24/600 Con interruttore modulare 36/850 MTC 45 - MDC 45 4,5kA - 400V MT60 - MTC 60 - MDC 60 6kA - 400V MT100 - MTC100 - MDC100 10kA - 400V MT250 25kA - 400V Telai Il telaio è l'elemento portante contenente un sistema di barre in rame (bipolare o tetrapolare) con portata 100A nel caso di alimentazione centrale oppure 80A nel caso di alimentazione laterale con corrente di cortocircuito condizionata pari a 25kA. Le barre in rame alloggiano in appositi binari del telaio sagomati in modo da garantire un grado di protezione pari a IP20. Il telaio si fissa direttamente a scatto sul retro della guida DIN doppia; per tale motivo si può installare su tutti i quadri della serie 47CVX. L'offerta consta di tre tipologie di telai aventi larghezze 12, 24, 36 moduli 2P o 4P che si installano sulle corrispondenti strutture serie 47CVX (larghezza 400,600,850 mm). Qualora su una fila DIN 24 moduli di un quadro elettrico fosse necessario alimentare due diversi circuiti è possibile installare sulla stessa due telai 12 moduli (vedi Fig. 3.67). Componenti Moduli di alimentazione Il modulo di alimentazione serve per alimentare le barre del telaio quando non è previsto l'interruttore generale di fila. Esistono tre tipologie di moduli alimentatori: - modulo alimentatore 100A 4P con cavo L=350 mm; - modulo alimentatore di parallelo 4P con cavo L=400 mm e L=600 mm (utile per collegare in cascata più sistemi GWFIX100); - moduli alimentatori unipolari senza cavo nelle versioni L1, L2, L3 ed N che consentono di connettere un cavo con sezione fino a 35mm2 I moduli alimentatori si fissano a scatto sul telaio e occupano 2 moduli del telaio ad eccezione della versione senza cavo che ha una dimensione di ingombro pari a 1 modulo per fase. Connessioni Le connessioni consentono di connettere elettricamente gli interruttori modulari serie 90 alle barre del telaio. Esistono tre diverse tipologie di connessioni: - connessioni rigide multipolari 40A (L1/N, L2/N, L3/N, L1/L2/L3 ed L1/L2/L3/N) dedicate per interruttori MTC (1P+N, 2P, 3P e 4P); - connessioni rigide unipolari 63A (L1, L2, L3, N) dedicate per interruttori MT MDC SE (1P, 1P+N, 2P, 3P, 4P) - connessioni generiche con cavo flessibile 16A e 40A (L1/N, L1/L2/L3, L1/L2/L3/N) per accessori modulari serie 90. ● Fig. 3.67 Esempi di alimentazione del sistema GWFIX100 ESEMPI Con interruttore automatico alimentazione dal basso DI ALIMENTAZIONE Con sezionatore modulare alimentazione dal basso Alimentazione barra inferiore con modulo alimentatore parallelo GW 49 778 GW 49 777 GW 49 779 GW 49 776 Alimentazione barre dall’alto con modulo alimentatore con cavo posto centralmente In 100A max GW 49 784 GW 49 768 GW 49 788 GW 49 777 GW 49 779 GW 49 776 Alimentazione barre dall’alto con alimentatori unipolari senza cavo posti lateralmente In 80A max GW 49 795 GW 49 792 GW 49 793 GW 49 794 Alimentazione di due diversi circuiti monofase con alimentatori unipolari senza cavo GW 49 762 369 GUIDA ALLA REALIZZAZIONE DEL QUADRO GWFIX 250 Ripartitore rapido 250 A GEWISS Il sistema del ripartitore rapido per apparecchi modulari GWFIX 250 permette di eseguire il cablaggio all’interno dei quadri da parete in modo sicuro ed economico, soprattutto dal punto di vista dei collegamenti eseguiti dall’installatore. Nei quadri a pavimento e negli armadi, è in grado di alimentare direttamente dal sistema a barre una fila da 24/36 moduli di apparecchi modulari, realizzando un cablaggio razionale dell’intero quadro. ● Fig. 3.68 Ripartitore rapido GWFIX 250 Posizionato tra due file di interruttori modulari con una sola alimentazione, dà la possibilità di alimentare circuiti unipolari, unipolari con neutro, bipolari, tripolari e tripolari con neutro, con corrente di derivazione per ogni singola alimentazione di uscita fino a 63 A. L’alimentazione dell’intera fila, fino ad una corrente di 250 A, avviene attraverso i 4 terminali in rame, forati per il collegamento di bandelle flessibili o cavi intestati con capicorda. L’economicità della scelta è rappresentata dalla disponibilità di collegamenti già forniti ed intestati, di lunghezza prestabilita, eliminando la necessità di una canalina di cablaggio orizzontale per i conduttori di alimentazione degli apparecchi. I cavi sono già predisposti da un lato con una connessione meccanica isolata, dall’altro con un terminale crimpato. Oltre ai cavi di lunghezza standard (120 mm), sono disponibili cavi di maggiore lunghezza (500 mm), anche non intestati dal lato dell’apparecchio per condizioni particolari. I vantaggi si possono ricondurre ad una maggiore rapidità di cablaggio della fila di apparecchi e soprattutto alla sicurezza dell’operazione di connessione e dei successivi interventi di manutenzione. La pinza isolata, di cui sono dotati tutti i cavi, evita di intestare il cavo con capicorda terminale, mentre il montaggio a scatto, operazione reversibile solo con un utensile, assicura il collegamento elettrico, evitando il serraggio meccanico dei capicorda sulle barre dei ripartitori tradizionali con viti. ● Tab. 3.15 Caratteristiche tecniche del GWFIX 250 370 CARATTERISTICHE TECNICHE Caratteristica del materiale isolante: termoplastico Tensione nominale di impiego (Ue): 500 V ca Tensione nominale di isolamento (Ui): 500 V ca autostinguente V1 (UL94) Caratteristiche del materiale conduttore: rame elettrolitico Tensione nominale di impulso (Uimp): 6 kV 1,2/50 µs Larghezza (N° moduli): 24/36 Frequenza nominale: 50/60 Hz Adatto per l’installazione tra pannelli finestrati passo 200 mm Corrente nominale alimentazione centrale (In): 250 A Inserimento del connettore di tipo rapido con aggancio Corrente nominale di breve durata (Icw): 10 kA (1s) meccanico. Disconessione del connettore con utensile. Corrente nominale di picco (Ipk): 61 kA Conduttori con terminale per aggancio rapido: Massima corrente derivata: 63 A lunghezza 120 mm, sezione nominale 6 mm2, Corrente di corto circuito condizionata (Icc): corrente nominale In = 40 A, tipo H07 VK 4,5 ÷ 25 kA - 400 V (n° 12 colore nero e n° 6 colore blu per larghezza 24 moduli) Grado di protezione: IP 20 (n° 18 colore nero e n° 12 colore blu per larghezza 36 moduli) ● Tab. 3.16 Tipologia dei conduttori TIPO PORTATA SEZIONE con terminale per aggancio COLORE LUNGHEZZA 120 mm 500 mm 120 mm 500 mm 120 mm 500 mm 120 mm 500 mm Nero rapido 40 A 6 mm2 Blu H07 VK Nero 63A 10 mm2 Blu Note: - lunghezza = 120 mm: terminale crimpato - lunghezza = 500 mm: terminale senza spelatura Inoltre la ridotta lunghezza dei conduttori rispetto al cablaggio tradizionale riduce anche la potenza dissipata dai conduttori, permettendo di realizzare quadri con sovratemperature inferiori. Come indicato nello schema di montaggio in Fig. 3.69, il kit si compone del ripartitore, di alcuni cavi di collegamento di lunghezza standard e dei supporti in metallo. Tali supporti in lamiera zincata per il montaggio sul sistema funzionale sono dedicati per il quadro da parete, mentre sono comuni alle due tipologie di strutture a pavimento. Lo schermo trasparente in dotazione che si monta ad incastro sul ripartitore, impedisce l’accesso fortuito ai terminali di alimentazione. La profondità di montaggio nel quadro è tale da consentire un agevole montaggio degli interruttori e la massima accessibilità ai terminali per l’inserimento dei connettori. ● Fig. 3.69 Terminale ad innesto rapido ed identificazione delle fasi 1 4720 GW 7-1 947C 60 - 40 EN KA 0A I pk61 25 2 0V m Ui66 A 6m 2 40 10mm 63A 371 GUIDA ALLA REALIZZAZIONE DEL QUADRO GWFIX 400 Sistema di cablaggio rapido 400 A GEWISS Nella moderna interpretazione di costruire quadri elettrici partendo da semplici componenti, GEWISS propone un sistema rapido di cablaggio per apparecchi modulari e scatolati, adatto alle strutture a parete e a pavimento della serie 47 CVX, sia nella versione da 24 che da 36 moduli. Il sistema è dedicato al cablaggio rapido di interruttori scatolati MTS 160 e di apparecchi modulari (serie 90) all’interno di quadri ed armadi di distribuzione, con correnti nominali fino a 160 A (max 400 A in entrata sulle barre) e con una corrente di cortocircuito condizionata Icc = 36 kA. ● Fig. 3.70 Sistema di cablaggio rapido GWFIX 400 Il sistema permette quindi di realizzare quadri elettrici a regola d’arte secondo quanto prescritto delle normative, in quanto le caratteristiche funzionali e le prestazioni elettriche sono già state verificate dal produttore. Il rispetto delle istruzioni di montaggio e di assiemaggio assicurano le caratteristiche nominali. I vantaggi che il sistema offre sono: - riduzione dei tempi di cablaggio - facilità di istallazione nelle strutture - adattabilità ad ogni esigenza impiantistica - numero di conduttori ridotto. ● Tab. 3.17 Caratteristiche tecniche del sistema GWFIX 400 372 CARATTERISTICHE TECNICHE Tensione nominale di impiego (Ue): 690 V ca Massima corrente derivata: 160 A Tensione nominale di isolamento (Ui): 1000 V ca Corrente di corto circuito condizionata (Icc) - (MTS 160): Tensione nominale di impulso (Uimp): 8 kV 1,2/50 µs 36 kA - 400 V Frequenza nominale: 50/60 Hz Grado di protezione: IP 20 Corrente nominale alimentazione centrale: 400 A Caratteristica del materiale isolante: Termoplastico alimentazione laterale: 250 A autostinguente V1 (UL94) Corrente ammissibile di breve durata (Icw): 25 kA Caratteristiche del materiale conduttore: Rame elettrolitico Larghezza (N° moduli): 24/36 Corrente di picco massima (Ipk): Apprecchiature installabili: Serie MTS: MTS 160 (+ BDS 160) 52,5 kA - 400 V Serie 90 Il sistema consente di affiancare sulla stessa fila gli interruttori scatolati (anche con sganciatore differenziale affiancato) e gli apparecchi modulari, grazie all’utilizzo di moduli base standardizzati per la connessione di ogni apparecchio. Componenti Telaio È la parte portante, costituita da un sistema di quattro barre di rame con portata 400 A e con dimensioni 20 x 5 mm, di lunghezza adatta a 24 o 36 moduli, che si fissa sulla struttura con apposite staffe. Nella parte frontale si fissano i moduli base dedicati alla connessione degli apparecchi; nella parte posteriore è possibile agganciare il modulo alimentatore. Modulo alimentatore Si aggancia sul lato posteriore del telaio senza impedire il montaggio dei moduli base degli interruttori sul fronte e si utilizza per alimentare direttamente le barre di distribuzione del telaio. Il posizionamento può avvenire su tutta la lunghezza del telaio. Moduli base I moduli base standardizzati per interruttori scatolati (MTS 160) e modulari (serie 90) hanno la funzione di sorreggere meccanicamente gli apparecchi e di connetterli elettricamente al sistema di distribuzione. Sono disponibili 4 tipologie di moduli: 1) modulo con terminale rigido per interruttori scatolati MTS 160 (versione unipolare - In = 160 A); 2) modulo con terminale rigido per apparecchi modulari serie 90 (versione unipolare - In = 40, 63 A); 3) modulo con terminale flessibile in cavo per apparecchi modulari serie 90 e generici (versione unipolare - In = 40, 100 A); 4) modulo con terminali flessibili in cavo per apparecchi modulari serie 90 di tipo compatto MTC (versione unipolare + neutro - In = 40 A) e ausiliari (versione unipolare + neutro e bipolare - In = 16 A). Moduli base falso polo Sono utilizzati per supportare meccanicamente gli sganciatori differenziali affiancati o gli apparecchi cablati in modo tradizionale. Copriterminali Nel caso in cui la connessione degli interruttori prevede l’utilizzo di terminali rigidi, la protezione IP 20 è assicurata da queste calotte in materiale isolante. Coperchio di protezione Si fissa sul telaio e, nei tratti dove non sono previsti gli interruttori, garantisce un grado di protezione IP 20. In Fig. 3.71 è evidenziata la possibilità di connettere direttamente al sistema barre sagomate da 400/800 A il sistema di cablaggio rapido tramite i moduli alimentatori. ● Fig. 3.71 Connessione diretta delle barre sagomate con i moduli di alimentazione in un armadio CVX 1600 GW 49 658 La modularità dei componenti, raffigurati in Fig. 3.72, consente di realizzare su 24/36 moduli le configurazioni richieste dallo schema elettrico, utilizzando pochi elementi di base. La semplicità di composizione e di montaggio degli interruttori, l’affidabilità delle connessioni soddisfano le crescenti esigenze di sicurezza, flessibilità, razionalità estetica e funzionale. La perfetta integrazione con il ripartitore per il cablaggio rapido rendono completo il sistema di connessione GEWISS, dal punto di allacciamento del quadro fino all’interruttore modulare di protezione della singola utenza. 373 GUIDA ALLA REALIZZAZIONE DEL QUADRO GEWISS ● Fig. 3.72 Moduli alimentatori In = 400 A Elementi del sistema GWFIX 400 Moduli base In = 160 A - L1-L2-L3-N alimentazione alto/basso per interruttore scatolato MTS 160 Moduli base In = 40 A - 63 A - L1-L2-L3-N alimentazione alto/basso per interruttori modulari MT e MDC Moduli base In = 16 A - L1+N, L1+L2 alimentazione alto/basso per apparecchi serie 90 e ausiliari Moduli base In = 40 A - L1+N, L2+N, L3+N alimentazione alto per apparecchi serie 90 e generici Moduli base In = 100 A - L1-L2-L3-N alimentazione alto per apparecchi serie 90 e generici Modulo base falso polo per blocco differenziale BDS 160 Modulo base falso polo per blocco differenziale BD (In ≤ 63 A) 374 Coperchio di protezione IP 20 In funzione del tipo di distribuzione adottata, l’alimentazione delle barre di distribuzione del telaio può avvenire in due modi: Alimentazione diretta delle basi tramite modulo alimentatore Con riferimento alla prima immagine di Fig. 3.73, attraverso i 4 moduli alimentatori agganciati posteriormente al telaio, sono alimentate direttamente le barre di distribuzione a cui sono connessi gli apparecchi tramite i moduli base. Alimentazione mediante interruttore generale di fila Nella seconda immagine di Fig. 3.73, un interruttore, per mezzo dei moduli base con alimentazione dal basso, alimenta le barre posteriori dalle quali si derivano, con gli opportuni moduli base, le alimentazioni per tutti gli interruttori della fila che risultano quindi tutti protetti dall’interruttore generale di fila. ● Fig. 3.73 Esempio di alimentazione delle basi: alimentazione diretta (in alto) Alimentazione diretta tramite moduli alimentatori e mediante interruttore generale di fila (in basso) Alimentazione tramite interrutore generale di fila 375 GUIDA ALLA REALIZZAZIONE DEL QUADRO Sistema a barre sagomate GEWISS La serie dei contenitori GEWISS è integrata anche da un innovativo sistema di collegamenti che prevede l’uso di barre di rame di tipo “sagomato” a profilo continuo, cosiddette per il particolare profilo che rende estremamente facile l’installazione, i collegamenti tra le barre e la realizzazione dei punti di derivazione. Il sistema di collegamento GEWISS prevede barre sagomate con uno o più profili a C in cui si possono inserire prigionieri scorrevoli per una connessione a passo continuo di interruttori scatolati fino alla serie MTSE 1600 e per il collegamento di interruttori serie 90, di morsettiere ripartitrici, del ripartitore rapido GWFIX 250 e del sistema di cablaggio rapido. Nel caso del GWFIX 400, il collegamento dei moduli alimentatori al circuito delle barre può essere diretto (Fig. 3.71). L’offerta si compone di barre in rame, isolatori e traverse di fissaggio alla struttura. Le barre in rame elettrolitico (99,9% Cu) hanno lunghezza pari a 1750 mm e sezioni idonee all’applicazione nei quadri CVX 250, CVX 630 e CVX 1600, fino a correnti nominali di 1600 A. I portabarre, disponibili sia per l’installazione scalare che lineare, sono in materiale isolante ad elevate prestazioni termiche e meccaniche per contrastare gli sforzi elettrodinamici che si generano in condizioni di cortocircuito. Le traverse, in lamiera zincata, sono dedicate all’applicazione specifica ed al tipo di struttura (CVX 250, CVX 630 o CVX 1600). ● Tab. 3.18 Portata delle barre sagomate in funzione della sezione e della tipologia di contenitore SEZIONE BARRA (mm2) CORRENTE QUADRI A PARETE CVX 250 NOMINALE (A) QUADRI A PAVIMENTO CVX 630 ARMADI CVX 1600 IP40 IP55 IP30 IP55 IP31 IP41 IP65 200 520 400 630 400 630 520 400 283 - - 970 800 970 830 800 603 - - - - 1400 1330 1250 703 - - - - 1820 1710 1600 Rispetto alle barre piatte, le barre sagomate si caratterizzano per la flessibilità e la rapidità di connessione dei conduttori ed per le caratteristiche tecniche superiori. Si tenga infatti presente che la maggiore superficie rispetto alla sezione rettangolare, consente un maggiore scambio termico, a parità di portata, facilitandone il raffreddamento. Sfruttando in modo innovativo il rapporto tra l’area della barra (sezione) ed il perimetro è stato possibile raggiungere elevate prestazioni sia per quanto riguarda la corrente nominale sia per il comportamento in cortocircuito. Le elevate prestazioni delle barre sagomate, rispetto alle barre piatte tradizionali, sono riconducibili a: - massima superficie al passaggio della corrente in un minore ingombro - maggiore superficie di contatto - migliore dispersione termica ● Tab. 3.19 Caratteristiche tecniche del sistema barre sagomate 376 CARATTERISTICHE TECNICHE Tensione nominale (Ue): 690 V a.c. Materiale barre: rame elettrolitico 99,9% Cu-ETP Tensione nominale di isolamento (Ui): 1000 V a.c. Materiale isolatore: poliammide autostinguente V0 Tensione nominale di tenuta ad impulso (Uimp): 8 kV 1,2/50 µs Coppia di serraggio: viti M8 = 20 Nm Frequenza nominale: 50/60 Hz viti M10 = 30 Nm Corrente nominale (In): Clima di impiego 400, 800, 1250, 1600 A costante: 25°C/83% ÷ 40°C/93% variabile: 25°C/98% ÷ 40°C/98% Corrente nominale di breve durata (Icw): fino a 75 kA (1s/400 V a.c.) Temperatura di funzionamento: -5 °C ÷ 40 °C Corrente di c.to c.to condizionata (Icc): fino a 75 kA Temperatura di magazzinamento: -25 °C ÷ 55 °C ● Tab. 3.20 Interasse massimo D tra due portabarre consecutivi in funzione di Icw 1/4 D STRUTTURA PORTABARRE Quadri a parete CVX 250 Quadri a pavimento CVX 630 D lineare lineare scalare D D lineare Armadi CVX 1600 scalare SEZIONE BARRA (mm2) INTERASSE D (mm) IN FUNZIONE DI ICW (kA) 25 35 50 65 75 200 550 - - - - 200 550 425 - - - 283 550 425 - - - 200 550 425 - - - 283 550 425 - - - 200 550 425/550 - - - 283 550 425/550 - - - 603 550 425/550 350/425 225/275 225 703 550 550 350/425 225/275 200 200 550 425 - - - 283 550 425 - - - 603 550 550 425 275 250 703 550 550 425 275 250 - migliore sezione resistente agli sforzi elettrodinamici anche nelle condizioni più gravose di corto circuito, grazie alla geometria della sezione - facilità di collegamento con l’inserzione di viti a martello a qualsiasi altezza - semplicità di connessione tra conduttori in qualsiasi posizione lungo la barra - flessibilità d’impiego, consentendo connessioni e giunzioni con piastre in rame sui 4 lati della barra. Si ricorda che per ottenere le prestazioni nominali del sistema è indispensabile rispettare le istruzioni di montaggio allegate. Regole pratiche per l’utilizzo delle barre sagomate Le derivazioni sono facilitate dalla particolare geometria della sezione, che con un’apposita vite a martello scorrevole nel profilo, consente l’allacciamento delle derivazioni in qualsiasi punto della barra, evitandone la foratura. Queste derivazioni possono essere eseguite con capicorda per conduttori isolati, bandelle flessibili e con collegamenti rigidi. Questo sistema non richiede nessuna operazione di foratura ed inoltre le giunzioni sono realizzate con kit già predisposti per i collegamenti ed i serraggi. Tutti i serraggi devono avvenire con l’apposita vite a martello con coppia di chiusura pari a 20 Nm. ● Fig. 3.74 Inserimento della vite a martello ed esempio di montaggio delle barre flessibili 377 GUIDA ALLA REALIZZAZIONE DEL QUADRO GEWISS La vite a martello deve essere scelta in funzione dello spessore delle barre (rigide o flessibili) di derivazione: sono infatti disponibili due viti, rispettivamente di lunghezza 27 mm (GW 49 647) e 37 mm (GW 49 648). Il tappo isolatore che si monta a scatto nell’incastro della vite e sul dado esagonale ha la duplice funzione di indicatore di serraggio e di verifica della corretta posizione della testa a martello nel profilo. Infatti il tappo è dotato di una tacca che, con un opportuno riferimento sull’elemento serrato, può fornire un’indicazione dell’allentamento della vite. Di particolare semplicità e flessibilità è anche la giunzione di barre a “L”, a “T” o in linea, sia tra barre sagomate da 400/800 A oppure da 1250/1600 A che tra barre da 1250/1600 A con barre da 400/800 A, realizzando un circuito barre secondario derivato. Questa soluzione può essere adottata soprattutto per soddisfare l’esigenza di eseguire contemporaneamente all’interno del quadro una distribuzione orizzontale e verticale. Le piastre di giunzione assicurano in ogni caso la massima superficie di contatto al passaggio della corrente, limitando la resistenza di contatto. ● Fig. 3.75 Esempi di giunzione di barre sagomate GW 49 666 GW 49 665 1250/1600 A 400/800 A 1250/1600 A 400/800 A 1250/1600 A 400/800 A 1250/1600 A 400/800 A 1250/1600 A 400/800 A 400/800 A 378 1250/1600 A Installazione nei quadri GEWISS I supporti isolanti delle barre sagomate sono costituiti da portabarre in materiale termoplastico autoestinguente ad elevate prestazioni meccaniche, anche in condizioni di stress termico. In generale, le caratteristiche innovative si riscontrano nei punti evidenziati in Fig. 3.76: - presenza di riscontri per un primo posizionamento sulle traverse di supporto, facilitando il montaggio ed il centraggio dei fori sulla traversa e sul portabarre; - presenza di agganci elastici per una tenuta della barra in posizione, prima di chiudere il portabarre e serrarne le viti; - possibilità di chiusura a scatto del portabarre sulla base fissata alla traversa, per facilitare il montaggio anche in presenza di un solo operatore; - possibilità di inserimento nel portabarre terminale di una base di appoggio con funzione di supporto della barra stessa La tenuta di serraggio dei portabarre, particolarmente critica in presenza di cortocircuito, è assicurata da una coppia di 30 Nm, in presenza di viti M10. I portabarre sono dimensionati in base alla sezione della barra e sono disponibili sia nella versione scalare compatta (Icw = 35, 75 kA) che nella versione lineare (Icw = 35, 65, 75 kA), con 5 tipologie totali di prestazioni crescenti. ● Fig. 3.76 Esempi di montaggio di portabarre scalari e lineari Le traverse di supporto dei portabarre sono in acciaio zincato e si fissano direttamente alla struttura con viti autoformanti in qualsiasi lato del cubicolo dell’armadio nelle forature predisposte. Sebbene siano dedicate all’applicazione, in relazione alla dimensione della struttura composta e al percorso barre, la razionalizzazione degli articoli ne semplifica l’identificazione come indicato in Fig. 3.78. Nei quadri a pavimento CVX 630 è possibile solamente l’installazione in verticale delle barrature sul fondo della struttura con isolatori lineari, nella versione 24/36 moduli, oppure, solamente per strutture con B = 850 mm, nel vano laterale con il portabarre scalare. 379 GUIDA ALLA REALIZZAZIONE DEL QUADRO GEWISS Negli armadi CVX 1600 è possibile l’installazione degli isolatori scalari in verticale e lineari sia in orizzontale che in verticale, nelle configurazioni indicate in Tab. 3.21. ● Tab. 3.21 Applicazione dei sistemi barre sagomate negli armadi CVX 1600 CONFIGURAZIONE Barre in verticale Barre sul fondo della struttura Barre sul fondo del vano esterno addizionale Barre sul fianco della struttura Barre sul fianco del vano esterno addizionale Barre sul fianco del vano interno Barre in orizzontale Barre in alto Barre ad ogni altezza PORTABARRE scalare lineare ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ Lo schema nella pagina successiva esemplifica le numerose configurazioni di installazione del sistema a barre nelle strutture GEWISS, ottenibili utilizzando due tipologie di isolatori, comuni a tutte le strutture a pavimento. In particolare si noti come negli armadi CVX 1600 sia possibile realizzare almeno 9 differenti disposizioni di barre in verticale e 2 ulteriori per barre in orizzontale. ● Fig. 3.77 Interfacciamento con sistema di cablaggio rapido 400 A L’elevato grado di integrazione e la flessibilità del sistema, in termini di connessione e derivazione, unitamente alla possibilità di realizzare percorsi barre in forma 4 di segregazione, confermano il sistema GEWISS ai massimi livelli di prestazione e sicurezza di esercizio, risolvendo le problematiche progettuali e realizzative. GW 49 658 Particolarmente adatti alla realizzazione di strutture a pavimento, il sistema consente di costruire percorsi di corrente senza forature ed è perfettamente interfacciabile sia con barre piatte che con il sistema di cablaggio rapido per apparecchi modulari e scatolati. Infatti i moduli di alimentazione del sistema di cablaggio rapido 400 A possono essere alimentati direttamente dalle barre sagomate. Come indicato in Fig. 3.77, un’apposita traversa di supporto degli isolatori permette di porre le barre immediatamente dietro al telaio del ripartitore e connettere direttamente i moduli di alimentazione. In questo modo si ha una perfetta integrazione tra il sistema di distribuzione a barre e le apparecchiature installate nel quadro nel modo più semplice ed affidabile. 380 Quadri a pavimento BARRE Armadi componibili BARRE IN VERTICALE Barre sul fondo del vano laterale Barre sul fondo della struttura 850 Barre sul fondo della struttura Barre sul fianco della struttura (A) Barre sul fondo del vano esterno Barre sul fianco del vano interno (B) Barre sul fianco del vano esterno (C) 400/600/ 800 600/850 Portabarre scalare IN VERTICALE 400 800 (A) 400/600 (B) 400/600/800 (C) Portabarre scalare Portabarre lineare Armadi componibili BARRE Armadi componibili BARRE IN ORIZZONTALE Barre in alto 600/800 300/400/ 600/850 300/400/ 600/850 Barre sul fondo della struttura Barre sul fondo del vano esterno Barre ad ogni altezza 600/800 IN VERTICALE 400/600/850 400/ 600/800 300/400/ 600/850 Barre sul fianco della struttura Barre sul fianco del vano interno Barre sul fianco del vano esterno 600/800 300/400/ 600/850 ● Fig. 3.78 Configurazioni con sistema Nota Dimensioni della struttura espresse in millimetri. Portabarre lineare a barre sagomate GEWISS 381 GUIDA ALLA REALIZZAZIONE DEL QUADRO Esempio di applicazione in un armadio GEWISS L’esempio in Fig. 3.79 rappresenta una sistema di barre principali orizzontali, comune a più strutture affiancate, da cui si deriva, con una giunzione ad “L”, un sistema di distribuzione verticale per l’alimentazione della colonna. L’applicazione verticale è realizzata sul fianco del vano interno o della struttura. Si noti che la scelta delle barre sagomante con In = 1250 A ed il dimensionamento del numero degli isolatori lineari è indifferente dalla modalità di installazione orizzontale o verticale; solamente le traverse di supporto dei portabarre devono essere scelte in funzione della posizione di montaggio. Inoltre, le forature asolate, presenti sulle traverse, consentono la realizzazione del circuito di rame alla profondità più adatta in relazione all’ingombro degli interruttori scatolati connessi. ● Fig. 3.79 Esempio di sistema a barre sagomate in un armadio 382 Sistema a barre piatte Il sistema più tradizionale di collegamento di potenza all’interno dei quadri è rappresentato dalle barre piatte di rame, che permettono di realizzare una circuitazione sicura con percorsi anche complicati. GEWISS offre una soluzione completa per quadri ed armadi fino alle massime prestazioni richieste dagli attuali impianti elettrici. Il sistema GEWISS è infatti costituito da barre piatte con forature a passo 25 mm per la rapida connessione di interruttori scatolati fino alla serie MTSE 1600 e per il collegamento di interruttori serie 90 e di morsettiere ripartitrici, del ripartitore rapido 250 A per apparecchi modulari e del sistema di cablaggio rapido 400 A per apparecchi scatolati e modulari. L’offerta si compone di barre in rame, isolatori e traverse di fissaggio alla struttura. Le barre in rame elettrolitico hanno lunghezze e sezioni idonee all’applicazione nei quadri a parete CVX 250, con correnti nominali fino a 250 A, nei quadri a pavimento CVX 630, con correnti nominali fino a 630 A, e negli armadi CVX 1600, con correnti nominali fino a 1600 A. I portabarre, disponibili in generale per l’installazione scalare o lineare, nella versione trifase + neutro, sono in materiale isolante ad elevate prestazioni termiche e meccaniche per contrastare gli sforzi elettrodinamici che si generano in condizioni di cortocircuito. Le traverse, in lamiera zincata, sono dedicate all’applicazione specifica ed al tipo di struttura (quadro e armadio). ● Tab. 3.22 Portata delle barre piatte in funzione della sezione e della tipologia di contenitore CORRENTE SEZIONE BARRA (mm2) 20 x 5 32 x 5 30 x 10 50 x 5 63 x 5 100 x 5 100 x 10 2 x (100x10) 3 x (100x10) NOMINALE (A) QUADRI A PARETE CVX 250 QUADRI A PAVIMENTO CVX 630 ARMADI CVX 1600 IP40 IP55 IP30 IP55 IP31 IP41 IP65 285 - 250 - 325 530 770 - 250 400 630 - 530 772 951 1431 1836 3056 4018 490 695 863 1347 1710 2700 3600 400 630 800 1250 1600 2500 3200 Con la scelta delle dimensioni corrette, dei sistemi portabarre e della loro posizione all’interno dei quadri si realizzano sistemi secondo la normativa CEI EN 60439-1 per quadri tipo AS e permettono di costruire quadri di tipo ANS secondo la norma CEI 17-52 per quanto riguarda le prestazioni in cortocircuito. Infatti i dati nominali e le caratteristiche tecniche sono il risultato di prove e consentono quindi, rispettando le indicazioni e le istruzioni di montaggio, di costruire un sistema di barre di serie (SAS). ● Tab. 3.23 Caratteristiche tecniche del sistema barre piatte CARATTERISTICHE TECNICHE Tensione nominale (Ue): 690 V a.c. Materiale barre: rame elettrolitico 99,9% Cu-ETP Tensione nominale di isolamento (Ui): 1000 V a.c. Materiale isolatore: poliammide autostinguente V0 (UL 94) Tensione nominale di tenuta ad impulso (Uimp): 8 kV 1,2/50 µs senza alogeni nè cloruri Frequenza nominale: 50/60 Hz Coppia di serraggio: 4 Nm Corrente nominale (In): Clima di impiego 250, 400, 630, 800, 1250, 1600, 2500, 3200 A costante: 25°C/83% ÷ 40°C/93% variabile: 25°C/98% ÷ 40°C/98% Corrente nominale di breve durata (Icw): fino a 100 kA (1s/400 V a.c.) Temperatura di funzionamento: -5 °C ÷ 40 °C Corrente di c.to c.to condizionata (Icc): fino a 100 kA Temperatura di magazzinamento: -25 °C ÷ 55 °C 383 GUIDA ALLA REALIZZAZIONE DEL QUADRO Distanza ed interasse dei portabarre in funzione della corrente di cortocircuito ● Tab. 3.24 Interasse massimo D tra due portabarre consecutivi in funzione di Icw 1/4 D D GEWISS La Tab. 3.24 permette il dimensionamento (quantità) degli isolatori portabarre nelle varie dimensioni. Il rispetto delle distanze tra loro e l’osservanza delle istruzioni contenute nel manuale consentono di realizzare quadri elettrici nel pieno rispetto della normativa e garantisce la tenuta agli sforzi elettrodinamici anche in caso di cortocircuito. STRUTTURA PORTABARRE Quadri a parete CVX 250 lineare lineare Quadri a pavimento CVX 630 scalare D D Armadi CVX 1600 lineare SEZIONE BARRA (mm2) 20 x 5 20 x 5 32 x 5 30 x 10 20 x 5 32 x 5 30 x 10 32 x 5 50 x 5 63 x 5 100 x 5 100x10 2x(100x10) 3x(100x10) INTERASSE D (mm) 6 1000 1000 1000 1000 800 1000 1000 1000 1000 - 10 1000 1000 1000 1000 600 800 1000 1000 1000 1000 - 16 700 700 1000 1000 300 400 400 700 700 700 700 - IN FUNZIONE DI ICW 25 700 900 100 100 300 375 425 500 1000 1000 1000 35 350 225 275 300 375 1000 1000 1000 50 225 225 250 600 900 800 (kA) 75 375 400 400 100 225 225 225 Si raccomanda di rispettare queste distanze soprattutto rispetto ai punti di giunzione o di derivazione. Si ricorda che i terminali degli interruttori sono adeguati alla connessione e quindi non devono svolgere funzioni di supporto al sistema a barre. Regole pratiche per la lavorazione delle barre piatte Piegatura Al fine di non sollecitare la sezione delle barre di rame è opportuno eseguire la piegatura con un’attrezzatura adeguata e che il raggio di curvatura sia almeno 1,5 volte lo spessore. In ogni caso è meglio evitare di raddrizzare una barra già piegata. Foratura Sebbene le barre piatte GEWISS siano già preforate, in generale, qualora si renda necessario eseguire fori per sovrapporre le barre o per allacciare i conduttori con capicorda o bandelle flessibili, si consiglia di eseguire i fori con una punta adatta o punzonare le barre seguendo le indicazioni della Tab. 3.25. Dopo la foratura deve essere eliminato ogni residuo della lavorazione. ● Tab. 3.25 Diametri di foratura consigliati DIAMETRO DELLA VITE DI DIAMETRO MASSIMO DEL FORO SERRAGGIO (mm) M6 M8 M10 M12 7 10 12 14 Serraggio della giunzione I fattori che influenzano e determinano la qualità di un buon contatto sono: - numero e diametro dei punti di serraggio - coppia di serraggio - diametro e materiale della bulloneria. Relativamente al primo punto, si deve osservare che, come indicato in Tab. 3.25, fino ad una larghezza di 32 mm è sufficiente un unico punto di serraggio, con un diametro del bullone da M5 a M12; per larghezze superiori sono necessari 2 o 4 punti di serraggio con una vite M16. 384 ● Tab. 3.26 LARGHEZZA (mm) Punti di serraggio nel caso di sovrapposizione e 12 16 20 25 32 derivazione DIAMETRO (mm) DIAMETRO 5,5 7 10 12 14 M5 M6 M8 M10 M12 DIAMETRO (mm) DIAMETRO 18 18 18 M16 M16 M16 DIAMETRO (mm) DIAMETRO 18 18 M16 M16 FORO LARGHEZZA (mm) BULLONE FORO 50 63 80 LARGHEZZA (mm) BULLONE FORO 80 100 BULLONE Relativamente al materiale della bulloneria, si osserva che ogni punto di serraggio deve essere eseguito con viterie di diametro adatto e di materiale di classe 8.8 con trattamento di zincopassivazione per evitare l’ossidazione e conseguentemente una diminuzione delle prestazioni nel tempo. Il serraggio deve avvenire interponendo tra il sottotesta del bullone ed il relativo dado, due rondelle elastiche anti-svitamento; la lunghezza del bullone dovrà quindi essere tale da garantire la presa per almeno due filetti. La coppia di serraggio idonea in funzione del diametro del bullone è riportata in Tab. 3.26. ● Tab. 3.27 Coppia di serraggio consigliata ● Fig. 3.80 Connessione con serrabarre Installazione nei quadri GEWISS DIAMETRO COPPIA BULLONI (mm) DI SERRAGGIO (Nm) 3 0,6 3,5 4 0,97 1,47 5 6 8 10 12 14 16 18 2,9 5,1 12,5 25 43,5 70 106 152 Per la derivazione delle barre flessibili, in alternativa alla foratura delle barre, è possibile usare serrabarre in acciaio rinforzato per una larghezza da 30 a 63 mm. Nei quadri a pavimento CVX 630, il sistema a barre piatte può essere montato solamente in verticale fino a 630 A, posizionandolo sul fondo della struttura da 24 o 36 moduli, oppure fino a 630 A con portabarre scalari nel vano laterale di strutture con larghezza B = 850 mm. Le barre piatte sono disponibili nelle lunghezze 1000 e 1750 mm per consentirne l’installazione in strutture con altezza funzionale 1400 e 1800 mm o comunque al di sotto dell’interruttore generale, senza alcun spreco di materiale. 385 GUIDA ALLA REALIZZAZIONE DEL QUADRO GEWISS Negli armadi CVX 1600 il posizionamento può avvenire in orizzontale nella parte alta o a qualsiasi altezza della struttura oppure in verticale sia sul fondo che lateralmente; analoghe realizzazioni in verticale sono possibili nel vano interno ed addizionale esterno. Il sistema barre piatte può essere interfacciato con quello a barre sagomate; inoltre è possibile realizzare un percorso barre in un armadio con una segregazione fino a forma 4. A differenza dei quadri a pavimento, i portabarre per armadi prevedono l’installazione di costa delle barre per contenere la dimensione di ingombro delle stesse e per aumentare la capacità di dissipazione del calore per la maggiore interdistanza tra le barre. Si ricorda che per ottenere le prestazioni nominali del sistema è indispensabile rispettare le istruzioni di montaggio allegate. Nelle pagine successive sono forniti due esempi applicativi relativi all’installazione nel quadro a pavimento e nell’armadio. Quadri a pavimento CVX 630 BARRE Armadi componibili CVX 1600 BARRE IN VERTICALE Barre sul fondo del vano laterale Barre sul fondo della struttura 850 600/850 IN VERTICALE Barre sul fondo della struttura 400/600/ 800 600/850 Barre sul fianco della struttura Barre sul fianco del vano interno Barre sul fianco del vano esterno 600/800 300/400/ 600/850 Portabarre lineare BARRE IN ORIZZONTALE Barre in alto Portabarre scalare Nota Dimensioni interne della struttura espresse in millimetri. ● Fig. 3.81 Configurazioni con sistema a barre piatte GEWISS 386 Portabarre lineare 600/800 300/400/ 600/850 Barre ad ogni altezza 600/800 300/400/ 600/850 Esempio di applicazione in un quadro a pavimento CVX 630 La Fig. 3.82 esemplifica le fasi di montaggio di un sistema di barre piatte con portabarre lineare sul fondo di un quadro a pavimento CVX 630 con dimensioni BxH = 600X1800 mm. Le traverse di fissaggio sono montate con dadi in gabbia e viti M6 nelle forature a passo 25 mm riportate sul montante posteriore del telaio funzionale. Il portabarre lineare è fissato con la viteria a corredo alla traversa; le guide regolabili dell’isolatore permettono di allinearli tra loro compensando eventuali imprecisioni negli accoppiamenti dei componenti. Una volta posizionate le barre e serrate le viti del portabarre con la coppia consigliata di 4 Nm, il sistema è pronto per essere connesso con le apparecchiature e con l’impianto. ● Fig. 3.82 Esempio di sistema a barre piatte in un quadro pavimento CVX 630 387 GUIDA ALLA REALIZZAZIONE DEL QUADRO Esempio di applicazione in un armadio CVX 1600 GEWISS La Fig. 3.83 riassume le fasi di montaggio di un sistema di barre piatte con portabarre lineare nella parte superiore e sul fianco di un armadio CVX 1600 con dimensioni BxHxP = 850X1800x800 mm. Mentre le traverse di fissaggio per le barre in verticale sono fissate sul montante della struttura e sul telaio funzionale, le traverse per le barre in orizzontale sono avvitate con viti autoformanti ai profili della testata dell’armadio. Anche in questo caso il reticolo a passo 25 mm sulla struttura e le asolature sui componenti evitano riprese o forature aggiuntive sui vari componenti. In entrambi i casi, le barre montate di costa sugli isolatori portabarre sono tenute in posizione serrando le viti M10 in materiale plastico. Gli inserti isolanti in poliammide rinforzata con fibra di vetro sono sorretti da una barra profilata in acciaio tropicalizzato. ● Fig. 3.83 Esempio di sistema a barre piatte in un armadio CVX 1600 388 Le barre flessibili isolate inserite nel catalogo EUROBOX per i contenitori della serie 47 CVX rappresentano la soluzione alternativa all’uso di conduttori tradizionali per quelle situazioni di spazio e percorso che rendono problematico l’uso dei conduttori normali. Barre flessibili Costituite da sottili lamine di rame elettrolitico rivestite da uno strato isolante (PVC) autoestinguente consentono di effettuare pieghe e percorsi (normalmente inferiori ad un metro) tra le barre di distribuzione e gli interruttori della serie MTS di derivazione. I vantaggi rispetto ai conduttori si possono riassumere in: - eliminazione dei capicorda terminali, realizzando connessioni semplici ed affidabili forando o punzonando direttamente il pacco di lamelle; - minor tempo di lavorazione e quindi di cablaggio, in conseguenza della facilità di sguainatura e dell’eliminazione dei capicorda terminali; - minore sezione del conduttore, grazie alle elevate prestazioni a parità di capacità di trasporto della corrente; - minor peso del quadro, grazie alla riduzione della lunghezza dei conduttori e del numero delle connessioni, conseguente alle ampie possibilità di pieghe, torsioni, e cambi di piano dovuti allo scorrimento del pacco lamellare all’interno dell’isolamento; - migliore aspetto estetico e funzionale del quadro cablato. La gamma offerta copre correnti nominali da 160 A a 1000 A ed è quindi adatta al collegamento di interruttori scatolati dalla serie MTS 160 fino ad apparecchi MTS/E 800 A. ● Tab. 3.28 Portata delle bandelle flessibili H B }N DIMENSIONE N X B X H MM 2 x 15,5 x 0,8 3 x 20 x 1 5 x 20 x 1 5 x 32 x 1 8 x 40 x 1 10 x 50 x 1 CORRENTE QUADRI A PARETE QUADRI NOMINALE (A) ARMADI A PAVIMENTO IP40 IP55 IP30 IP55 IP31 IP41 IP65 191 323 - 160 250 - 212 395 498 758 - 160 250 400 630 - 212 395 498 758 1203 1650 191 323 460 702 1140 1525 160 250 400 630 1000 1250 Come evidenziato in Fig. 3.84, le derivazioni da un sistema di barre rigide sagomate sono facilitate dalla particolare geometria della sezione e dalle viti scorrevoli nel profilo, che consentono l’allacciamento delle derivazioni sul lato più accessibile e in qualsiasi punto della barra. Nel caso di utilizzo di barre piatte tradizionali, ci si può ancorare alla foratura già predisposta o, in alternativa, si può utilizzare un serrabarre un acciaio. ● Tab. 3.29 Caratteristiche tecniche del sistema barre flessibili CARATTERISTICHE TECNICHE Tensione nominale (Ue): 690 V a.c. Materiale barre: rame elettrolitico 99,9% Cu-ETP Tensione nominale di isolamento (Ui): 1000 V a.c. Materiale isolante: poliammide autostinguente V0 (UL 94) Tensione nominale di tenuta ad impulso (Uimp): 8 kV 1,2/50 µs Coppia di serraggio: viti M6 = 13 Nm Frequenza nominale: 50/60 Hz viti M12 = 110 Nm Corrente nominale (In): Temperatura di esercizio: 160, 250, 400, 630, 1000, 1250 A -45 °C ÷ 105 °C 389 GUIDA ALLA REALIZZAZIONE DEL QUADRO Regole pratiche per la lavorazione delle barre flessibili GEWISS Taglio Le barre flessibili isolate sono fornite in lunghezza pari a 2 m. Il taglio nella lunghezza desiderata deve avvenire con taglierina o cesoia in modo netto, senza fare scorrere le lamine di rame tra di loro. Piegatura Per non compromettere il rivestimento isolante è opportuno eseguire la piegatura in modo manuale, rispettando il raggio minimo di curvatura che deve essere pari allo spessore totale delle barra flessibile. Per curvature a 180°, il raggio di curvatura deve essere almeno pari al doppio dello spessore. Per torsioni o cambio di piano, la lunghezza delle torsione deve essere almeno 1,5 volte la lunghezza della barra. Spelatura Dopo aver eseguito tutte le curvature necessarie si deve eseguire un taglio sulle lamine per ottenere un nuovo allineamento. La spelatura del rivestimento isolante deve essere eseguita per lo spazio necessario al collegamento. Foratura Nel caso di utilizzo di una punta per trapano, si consiglia di utilizzare l’apposito supporto per evitare lo strappo delle lamiere, permettendo di ottenere fori perfettamente in asse. Se si usa un’altra attrezzatura (es. punzonatrice), porre particolare attenzione al sollevamento delle lamine. ● Tab. 3.30 Diametri di foratura consigliati LUNGHEZZA (mm) 15,5 20 32 40 50 DIAMETRO FORO 7 10 12 14 14 (mm) DIAMETRO VITERIA M6 M8 M10 M12 M12 Serraggio Per la connessione agli apparecchi si consiglia di utilizzare il kit di connessione dell’apparecchio stesso (viti e terminali). Per il serraggio su barre bisogna inserire una rondella piana sotto le rondelle anti-allentamento per distribuire lo sforzo di serraggio su una superficie più ampia. Si ricorda che la giunzione di due barre flessibili deve avvenire senza separazione delle lamine e che il conduttore di neutro deve essere identificato con il colore azzurro e la lettera N e che eventualmente un collegamento di protezione (PE) deve essere identificato con un nastro di colore giallo–verde. ● Fig. 3.84 Esempi di collegamento di barre flessibili a barre di distribuzione mediante viti a martello (a sinistra) e collegamento mediante serra barre (a destra) 390 Conduttori isolati L’utilizzo dei conduttori di rame isolati in PVC rimane il sistema più utilizzato per il cablaggio dei quadri, anche se per le sezioni elevate esistono vincoli che ne sconsigliano l’uso, quali, ad esempio, il raggio di curvatura minimo (4 ÷ 6 volte il diametro del cavo), il raggruppamento in fascio ed il relativo fissaggio. La scelta dei conduttori isolati dipende dalla tensione nominale d’isolamento e dalla corrente che devono trasportare: si possono usare conduttori di tipo H05 VK o H07 VK, dove la tensione di isolamento è rispettivamente di 500 e 750 V. Il progetto dei circuiti elettrici, deve prevedere la protezione contro gli effetti del cortocircuito e tener conto del sistema di messa a terra per garantire che i guasti verso terra non causino danni involontari al funzionamento. Le connessioni tra parti percorse da corrente devono essere realizzate con mezzi che assicurino una pressione di contatto sufficiente e stabile nel tempo e non devono subire alterazioni inammissibili a causa di sovratemperature, invecchiamento dei materiali isolanti, vibrazioni, dilatazioni termiche ... I conduttori isolati devono essere adeguati alla tensione di isolamento del circuito considerato e, nella tratta di percorso fra due dispositivi di connessione, non devono avere giunzioni intermedie o saldate, che devono invece essere effettuate, in tutti i casi possibili, su terminali di connessione fissi. In generale, ad ogni terminale di connessione deve essere connesso un solo conduttore: sono ammesse le connessioni di due o più conduttori a un terminale di connessione solo per terminali appositamente previsti per tale scopo. I conduttori isolati non devono poggiare né su parti nude in tensione aventi potenziale diverso né su spigoli vivi e devono essere adeguatamente sostenuti. Le connessioni di alimentazione degli apparecchi e degli strumenti di misura montati su coperchi o porte devono essere installate in modo che i conduttori non possano essere meccanicamente danneggiati, a seguito del movimento dei pannelli e delle porte stesse. La sezione dei conduttori deve essere adatta ai morsetti delle apparecchiature al fine di evitare pericolosi surriscaldamenti. Il valore della portata è influenzata anche dalla tipologia d’installazione come indicato in Tab. 3.31, tratta dalla guida all’applicazione delle norme dei quadri di bassa tensione (CEI 17-70). In Tab. 3.31 è specificato anche il valore indicativo del raggio minimo di curvatura. ● Tab. 3.31 Portata dei cavi isolati in PVC all’interno dei quadri in funzione della temperatura di riferimento Note - La temperatura massima ammessa per l’isolante (PVC) del cavo è pari a 70°C. - I valori delle portate in canaletta si riferiscono ad un cavo a 6 anime, caricato simultaneamente al 100%. PORTATA SEZIONE DEI CONDUTTORI (mm2) 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300 TEMPERATURA IN CANALETTA DEI CAVI (A) RAGGIO DI RIFERIMENTO DEL CAVO RAGGRUPPATI IN FASCIO MINIMO DI DISTANZIATI TRA LORO 35°C 55°C 35°C 55°C 35°C 55°C 12 17 22 28 38 52 8 11 14 18 25 34 12 20 25 32 48 64 85 104 130 161 192 226 275 295 347 400 8 12 18 23 31 42 55 67 85 105 125 147 167 191 225 260 12 20 25 32 50 65 85 115 150 175 225 250 275 350 400 460 8 12 20 25 32 50 65 85 115 149 175 210 239 273 322 371 CURVATURA (mm) 14 17 19 25 30 35 45 50 60 70 80 85 95 100 120 140 391 GUIDA ALLA REALIZZAZIONE DEL QUADRO Regole pratiche per l’utilizzo dei conduttori isolati GEWISS Preparazione La spelatura dei conduttori deve avvenire senza danneggiare la parte conduttrice e la lunghezza deve essere sufficiente all’inserimento nei morsetti delle apparecchiature. Nel caso venga applicato un capicorda, la lunghezza di spelatura deve essere tale che la parte conduttrice sia visibile attraverso il foro di ispezione e la parte isolante sia a contatto con il collare del capicorda. Capicorda Si raccomanda di utilizzare capicorda adatti alla sezione dei conduttori e alla apparecchiatura; non si devono eseguire riprese del foro di serraggio o piegature, né si devono utilizzare capicorda a forcella. Per la compressione si devono usare apposite pinze, applicando la forza di serraggio suggerita dal costruttore. Ancoraggio Poiché i conduttori non devono trasmettere nessuno sforzo sui terminali delle apparecchiature, deve essere previsto un sistema di ancoraggio, in fascio per cavi fino 16 mm2 o singolarmente per sezioni superiori. La distanza tra due ancoraggi è influenzato dalla dimensione del cinturino e dalla corrente di cortocircuito. Identificazione L’identificazione dei conduttori è possibile attraverso colori o sigle. Si ricorda che il conduttore neutro deve essere azzurro, mentre il conduttore di protezione deve essere giallo-verde. I conduttori di fase possono essere di colore uguale tra loro, ma alle estremità devono riportare le sigle L1, L2, L3 in corrispondenza delle connessioni. Per i circuiti ausiliari, l’identificazione può essere numerica o alfanumerica, purché si rispettino le indicazioni riportate sullo schema elettrico. Per maggiori approfondimenti si veda Tab. 2.14. 392