interroga - Consiglio regionale dell`Abruzzo

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Il Consigliere
AL PRESIDENTE DEL
CONSIGLIO REGIONALE
Avv. Nazario Pagano
SEDE
OGGETTO: INTERROGAZIONE N. 158
PREMESSO che il Piano Stralcio di Bacino per l'Assetto Idrogeologico dei Bacini Idrografici di Rilievo
Regionale Abruzzesi (di seguito denominato PAI) viene definito dal legislatore quale "strumento
conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le
norme d'uso finalizzate alla conservazione, alla difesa e alla valorizzazione del suolo, sulla base delle
caratteristiche fisiche ed ambientali del territorio interessato" (cfr. art. 17 della L. 183/89, Legge Quadro in
materia di difesa del suolo).
CONSIDERATO che con il Piano Stralcio di Bacino la Regione Abruzzo si dota di uno strumento che
consente di passare dalla logica dell'emergenza alla normalità della programmazione, consacrando una
gestione del territorio compatibile con la sua dinamica naturale
RILEVATO che la normativa di attuazione del Piano è diretta a disciplinare le destinazioni d'uso del
territorio, attraverso prescrizioni puntuali su ciò che è consentito e ciò che è vietato realizzare, in termini di
interventi, opere ed attività, nelle aree a pericolosità molto elevata (P3), elevata (P2) e moderata (P1).
CONSIDERATO che la redazione del Piano si è sviluppata attraverso una fase conoscitiva che ha
consentito la raccolta, l'analisi e l'organizzazione dei dati esistenti e che le informazioni ricavate sono state
sottoposte a una prima verifica ed aggiornamento attraverso controlli “in situ” e, nello specifico, attraverso
confronti diretti con gran parte dei comuni interessati
RILEVATO che per determinare il Rischio ambientale occorre preliminarmente valutare la vulnerabilità,
ossia del possibile grado di danneggiamento delle Infrastrutture esistenti e di progetto, e la Pericolosità del
territorio.
PRESO ATTO che sulla base degli studi, indagini e rilevamenti effettuati in sito, e delle restituzioni
cartografiche alla scala 1: 25.000 realizzate, sono stati sviluppati degli approfondimenti, a scala di maggior
dettaglio, basati sulla suscettibilità geomorfologia e sul sistema fisico antropico, allo scopo di definire la
misure, i vincoli, le norme e le proposte di intervento per le aree a rischio di frana ed erosione.
RICHIAMATO che gli approfondimenti hanno riguardato le aree perimetrate come aree a rischio molte
elevato (R4) ed a rischio elevato (R3) e che, allo scopo di accertare le caratteristiche fisiche e le dinamiche
evolutive nelle aree caratterizzate da particolare complessità, o da incertezza interpretativa, sono stati
acquisiti i dati e le informazioni di pari attività già realizzate in precedenza
RILEVATO che quanto alle possibili modifiche ed aggiornamenti da apportare al Piano viene fatto un
distinguo tra correzioni formali e modifiche di allegati tecnici, da un lato, e vere e proprie Varianti del Piano,
che comportano la variazione del numero, dei perimetri o delle classi di pericolosità di singole aree,
dall'altro.
CONSIDERATO “Lo studio geologico per le proposte di modifiche delle frane del Pai ( Pag 2) che recita :
“su incarico dell’Amministrazione Comunale di Pineto ( TE) è stato realizzato il presente studio geologico –
geomorfologico finalizzato alla proposta di nuova perimetrazione da frana del versante orientale costiero
dell’abitato di Villa Fumosa ( Art. 24-comma-4 lettera b, delle norme di mattazione del Piano Stralcio di
Bacino per l’assetto idrogeologico
( Pag. 36 )“ ...... In seguito al rilevamento geologico , e geomorfologico .... si propongono nuove aree di
pericolosità da frana e delle bozze relative alle aree a rischio di frana”
“Nel dettaglio , la definizione delle peculiarità da frana è stata basata essenzialmente sulle forme e sui
depositi geomorfologico rilevati , e sopratutto ,in funzione del loro stato di attività. Dunque , si propongono
aree a pericolosità da frana elevata P2 in prossimità dei corpi in frana di scorrimento rotazionale
quescienti, mentre aree a Pericolosità elevata P3 nel versante interessato da deformazioni superficiali,
lento e attivo
( Pag 44) Nelle nuove proposte di pericolosità , le frane sono state ampliate , rispetto allo stato attuale , e
riperimetrate come area a pericolosità P2 e P3. In dettaglio : Quartiere dei poeti la perimetrazione prevede
un’area ...pericolosità P2 ..... ed aree a pericolosità P3; Colle marino la perimetrazione prevede ........P2 e
sono presenti aree ...P3”
PRESO ATTO che lo studio fa riferimento all’Art. 24 comma 4 lettera b delle norme di attuazione per cui
“Le modifiche delle cartografie di Piano e degli allegati tecnici di programmazione e pianificazione possono
essere approvate con delibera del Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino senza necessità di avviare le
procedure di Variante di Piano nei seguenti casi:
a) nuove emergenze ambientali;
b) proposte di nuove perimetrazioni di aree pericolose e/o di rischio non incluse nelle cartografie di Piano
basate su studi di dettaglio prodotti dai Comuni interessati, predisposti dai propri Uffici tecnici e/o da
professionisti, iscritti all’albo professionale, con documentata esperienza in materia di difesa del suolo.
Detti studi, trasmessi all’Autorità di bacino, che potrà avvalersi della Commissione tecnico-scientifica di
cui all’art. 22, dovranno, senza eccezione, essere predisposti secondo gli appropriati indirizzi tecnici delle
presenti norme fra cui gli Allegati F, G e H alle presenti norme;
c) proposte di riduzione della perimetrazione o della classe di pericolosità di aree pericolose del Piano
basate su studi di dettaglio prodotti dai Comuni interessati, predisposti dai propri Uffici tecnici e/o da
Professionisti, iscritti all’albo professionale, con documentata esperienza in materia di difesa del suolo,
purché la modifica proposta non riguardi una superficie superiore al 30% di ciascuna area perimetrata.
Detti studi, trasmessi all’Autorità di bacino, che potrà avvalersi della Commissione tecnico-scientifica di cui
all’art. 22, dovranno, senza eccezione, essere predisposti secondo gli appropriati indirizzi tecnici delle
presenti norme fra cui gli Allegati F, G e H alle presenti norme.
INTERROGA
L’assessore regionale alla Pianificazione e alla tutela del territorio, Gianfranco Giuliante per sapere:
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quali siano state le motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione comunale di Pineto ad attivare
una procedura per ma modifica del Pai e in particolare le motivazioni che hanno portato a una
riduzione della pericolosità dell’area in questione . da P3 a P2
quali ripercussioni potrebbero essere determinate dalla nuova perimetrazione in termini di
Vulnerabilità , pericolosità e sulla possibilità di accesso a finanziamenti dedicati.
IL Consigliere regionale
ing. Franco CARAMANICO
L’Aquila , 14 febbraio 2013