Ustioni: cosa fare Le ustioni (definite comunemente anche come scottature o bruciature) possono essere superficiali o profonde e necessitano, per la loro pronta guarigione, di cure mediche adatte. In caso di scottatura, come valutare la gravità delle lesioni cutanee? Quali i rimedi possibili? Ecco alcuni consigli. 1. Definizione 1. Ustione di primo grado 2. Ustione di secondo grado 3. Ustioni di terzo grado 4. Ustioni di quarto grado 2. Quando consultare il medico 3. Cause 1. Sole 2. Ustione superficiale 3. Ustioni gravi 4. Trattamento ustioni e tempi di guarigione 5. Primo soccorso 6. Rimedi naturali 1. L’erba di San Giovanni 2. Calendula Definizione Un’ustione è una lesione che, a seconda della sua gravità, si caratterizza con delle lesioni della pelle, della carne e a volte anche delle ossa. Le ustioni possono essere causate da fuoco, da prodotti chimici, da una sovraesposizione solare, dal freddo intenso o per sfregamento. Esistono quattro tipi di bruciore, classificati a seconda della loro intensità, ustioni di primo grado, secondo grado, terzo e quarto grado. Quelle più gravi devono essere curate medicalmente. Ustione di primo grado Una scottatura di primo grado è una bruciatura di poca importanza che si traduce con un semplice rossore e secchezza della pelle. Le ustioni di primo grado sono superficiali, cioè colpiscono in prevalenza l’epidermide, ossia la parte più superficiale della pelle. Esse sono spesso molto dolore ma hanno la tendenza ad assorbirsi da sole nell’arco di qualche giorno e non lasciano alcuna cicatrice. Appartiene a questa categoria, l’eritema solare di tipo leggero o ustioni solari. Ustione di secondo grado Una bruciatura di secondo grado è una bruciatura relativamente importante. Si distinguono in ustioni superficiali e ustioni profonde. Nel primo caso la pelle è rossa, simile ad un eritema solare; mentre nel secondo caso le ustioni tendono a colpire le parti superficiali e medie della pelle: l’epidermide (che viene distrutta) e il derma. In questi casi la pelle tende ad un colore rosso scuro con zone bianche e il dolore è molto forte. Ustioni di terzo grado Una scottatura di terzo grado è una bruciatura esternamente grave che necessita un servizio d’urgenza. Essa tocca una grande superficie e profonda che colpisce epidermide, derma e ipoderma. Queste lezioni sono così gravi che distruggono le terminazioni nervose, che rendono impossibile sentire il dolore. In caso di scottatura di terzo grado la pelle è secca e i rischi di infezione sono molto elevati ed è spesso necessario un trapianto di pelle. Ustioni di quarto grado Sono le più gravi e comportano la lesione di tessuti più profondi fino ad arrivare al muscolo o alle ossa. Quando consultare il medico Prima di curare un’ustione è fondamentale valutarne la gravità per diminuire il rischio di lesioni severe o di complicazioni. Cure mediche rapide risultano necessarie e in caso di ustioni specifiche, a causa di un liquido caldo (scottature con acqua bollente), di un’attrezzatura elettronica, di un prodotto chimico o per freddo. A seconda dell’importanza dell’esposizione, questo tipo di bruciore può provocare lesioni profonde o estese (spesso difficilmente rilevabili, in caso di scottatura elettrica). Un consulto è obbligatorio in caso di localizzazione problematica come sul viso, sulle articolazioni, sugli organi genitali e sulle vie aeree superiori (tipo a causa di vapori tossici/urticanti). L’urgenza è impellente in caso di ustioni estese (quando la superficie scottata va oltre la superficie del palmo della mano) e ustioni profonde, dette di secondo grado (vesciche e pelle bianca) e di terzo grado (che toccano l’ipoderma, lesioni di color bianco, giallo o nero). Cause Sole L’eritema solare causato da una sovraesposizione della pelle ai raggi UVB e UVA. Essa costituisce una scottatura della pelle di primo grado. La sua gravità si basa su diversi fattori, come il tipo di pelle (fototipo). In tutti i casi questo tipo di lesione necessita di un monitoraggio costante nella misura in cui essa aumenta il rischio di cancro alla pelle. Ustione superficiale La cura di un’ustione superficiale viene svolta su tre tappe. La prima consiste nel raffreddamento della stessa con l’acqua tiepida, per una quindicina di minuti. Questo provvederà a limitare la profondità della lesione e a calmare sia il dolore che l’infiammazione. La seconda tappa consiste in ripulire l’ustione, disinfettandola se necessario, soprattutto in caso di bolle. In questi casi può essere utilizzato un antisettico come la clorexidina, che non secca la pelle. Infine, la terza fase prevede la reidratazione della pelle con emulsioni ad applicazione cutanea (tipo il Biafin emulsione) per ustioni di primo o secondo grado, non infette. Le applicazioni devono essere ricambiate spesso, utilizzando anche garze sterili in caso di ustioni di secondo grado. Ustioni gravi Le ustioni gravi necessitano di un’ospedalizzazione immediata. Qui, di prima urgenza, la ferita da ustione verrà alleviata con dell’acqua tiepida, come per le ustioni più superficiali. Poi viene applicato del ghiaccio onde evitare il gonfiore della zona colpita e per evitare l’aggravarsi delle lesioni. Trattamento ustioni e tempi di guarigione In generale la guarigione di un’ustione di primo grado prende tra i 3 e i 6 giorni mentre una di secondo e terzo grado, ha bisogno di 3 settimane, e come già accennato, in base alla gravità, anche di innesti di pelle. In caso di ustione, l’esposizione immediata a fonti fredde, come l’acqua ha tre azioni principali: calmare il dolore, idratare la pelle e diminuire la temperatura locale. Infatti, bisogna sapere che l’evaporazione del calore è venti volte più rapida con l’acqua che con l’aria. Spruzzare o bagnare una vittima di ustioni è un’azione immediata che serve a limitare in profondità la lesione e a determinare le conseguenze sul futuro della pelle interessata. La prognosi cambia molto se ci si trova di fronte un’ustione di terzo o quarto grado che vede distrutto lo strato più profondo della pelle, lo strato che produce la pelle stessa. Primo soccorso In caso di ustione eliminare la causa del bruciore, nelle situazioni più gravi stendere la vittima e spogliarla, senza tentare di togliere i vestiti incollati sulla pelle. Bagnare il soggetto con acqua fredda o tiepida, ricoprire la vittima con un panno umido e pulito e una coperta (può sembrar strano ma le ustioni estese possono avere come complicazione secondaria un’ipotermia): Evitare l’applicazione di burro, aceto e altre creme per ustioni che rischiano di complicare l’azione medica. Anche l’uso del dentifricio può dare un primo sollievo, poiché fresco, ma tende a peggiorare la situazione. Il Biafin è tollerato dopo il raffreddamento iniziale. Rimedi naturali Il ricorso alla fitoterapia può alleviare i dolori di ustioni leggere e benigne, nei casi più gravi è bene considerare cure mediche d’urgenza. L’erba di San Giovanni Sotto forma di olio, l’erba di San Giovanni può applicarsi su ustioni leggere (eritema solare, ustioni di primo grado). Calendula Pianta medicinale, sotto forma di crema può essere applicata su ustioni di primo e secondo grado, al fine di alleviarne il dolore iniziale. Foto: © Africa Studio - Shutterstock.com Ce document intitulé « Ustioni: cosa fare » issu de Magazine Delle Donne (magazinedelledonne.it) est mis à disposition sous les termes de la licence Creative Commons. Vous pouvez copier, modifier des copies de cette page, dans les conditions fixées par la licence, tant que cette note apparaît clairement.