Fabrizio Conti:

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Fabrizio Conti:
L’Italia del Cinquecento: Aspetti politici e culturali
(appunti per la lezione)
In ambito politico
•
Formazione degli stati moderni (monarchie nazionali di Francia, Spagna, Inghilterra, e
sviluppo dalle “città-stato” italiane in “stati regionali”) = crisi delle istituzioni
universalistiche: Sacro Romano Impero e Papato
In ambito economico:
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Scoperta dell’America (1492): “espansione geografica”, formazione delle colonie,
spostamento del commercio europeo dal Mediterraneo al Nord Europa e all’Atlantico
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Crisi del “sistema corporativo” delle Arti medievali a causa dell’individualismo e dal
capitalismo
In ambito religioso e culturale
•
Riforma Protestante con conseguente scisma (divisione interna) nella Chiesa Cattolica
(1520)
•
“Rinascimento”: è un termine creato nell’800 in Svizzera (J. Burckhardt) e Francia
(J. Michelet)
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Suoi inizi già nel “Trecento” (1302: Giotto ripreso poi da Masaccio nel ‘400;
Petrarca, Boccaccio)
•
Sviluppo del “Rinascimento” nelle città italiane del ‘400
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Centralità dell’uomo: ma soprattutto dell’uomo che appartiene alle elites delle corti
principesche Lauro Martines ha parlato di “alleanza tra cultura e potere”
•
L’”uomo universale” (Leonardo da Vinci, Michelangelo etc.): controllo sulla vita in
tutti i suoi aspetti
L’età della Riforma e della Controriforma
•
La Riforma Protestante è considerata lo spartiacque tra Medieovo ed età moderna
•
Ma può essere interpretata anche come l’ultimo risveglio di una “pietà medievale”,
allora l’età moderna viene fatta iniziare con l’Illuminismo del XVIII secolo = qual’è il
senso delle “periodizzazioni” storiche?
•
C’è comunque continuità tra medioevo ed età moderna… (vedi l’articolo di John
Monfasani, “The Renaissance as the Concluding Phase of the Middle Ages”, 2006)
L’età della Riforma e della Controriforma
Alcune cause della Riforma
Crisi spirituale e religiosa della Cristianità tra XV e XVI secolo:
•
Spostamento della sede papale da Roma ad Avignone (Francia) tra 1305 - 1378 con
papa Clemente V, a causa della situazione di crisi a Roma (lotte fra fazioni nobiliari)
e della minaccia del re Filippo il Bello di Francia di formare una chiesa autonoma
francese
•
Papa Giovanni XXII (+ 1334) rielaborò il sistema delle indulgenze per venire
incontro al bisogno di danaro del papato ormai lontano da Roma
•
Il rientro a Roma nel 1377 con Gregorio XI comportò una riorganizzazione del potere
temporale della Chiesa che ebbe conseguenze importanti = la Chiesa divenne una
corte principesca, ricca e potente che funzionava anche attraverso il nepotismo (la
concessione di incarichi o propretà ai propri nipoti o parenti più stretti)
•
Sisto IV (+ 1484) terribile despota e grande mecenate (Cappella Sistina, affrescata
più tardi da Michelangelo)
•
Alessandro VI (+ 1503), responsabile “morale” della morte di Savonarola nel 1498,
aveva avuto dei figli quando era cardinale. Uno di questi, Cesare Borgia (+ 1507), fu
destinato dal padre ad una brillante carriera e divenne un grande condottiero. Ispirò
“Il Principe” di Machiavelli.
•
Mentre papa Gregorio rientrò a Roma, una parte della Chiesa decise di rimanere ad
Avignone = Scisma d’Occidente dal 1378 alla sua risoluzione nel 1417 con il
Concilio di Costanza e l’elezione di papa Martino V.
Alcune premesse della Riforma
Alcuni sviluppi della pietà religiosa di carattere medievale portano un contributo d’idee alla
Riforma:
•
Gli “Amici di Dio” nella valle del Reno in Gemania
•
I “Fratelli della Vita Comune” in Olanda
Offrivano un esempio vivente di come essere “buoni cristiani” attraverso la pratica della
imitazione di Cristo
Il “De imitatione Christi” è un testo di autore incerto, forse scritto da Tommaso da Kempis
tra XIV e XV sec. E’ il testo più diffuso dopo la Bibbia = illustra un tipo di cristianesimo
semplice ed essenziale, anti-intellettualistico
Martin Lutero e la Riforma Protestante
•
Lutero (+ 1546) era un frate agostiniano e un teologo
•
Rifletteva sul senso della fede cristiana e su come essa venive interpretata dal papato
•
Nel 1517 affisse “95 tesi” sulla porta della cattedrale di Wittemberg per contrastare
la proclamazione di una indulgenza (a chi avesse dato soldi per la costruzione di una
grande chiesa veniva promesso il perdono - remissione - dei peccati)
•
Elabora il principio della giustificazione per fede (è Dio attraverso la fede che rende
giusti da ingiusti) in evidente polemica con il sistema medievale delle indulgenze = la
salvezza eterna non si compra ma si ottiene grazie alla fede - secondo la Lettera di
San Paolo ai Romani 3,23-25: «poiche noi riteniamo che l'uomo è giustificato per
mezzo della fede, senza le opere della legge»
•
Il cristiano è libero davanti a Dio, non ha bisogno della gerarchia ecclesiastica per
arrivare a Dio
(dottrina del “sacerdozio universale”)
•
Il succo della sua dottrina è esposto nel libello “La cattività babilonese della Chiesa”
(1520) che segna la rottura con la Chiesa, riconoscendo solo due sacamenti su sette:
battesimo ed eucarestia
•
Il sacramento funziona solo se si ha fede, non come uno strumento magico, “passivo”
Gli insegnamenti di Lutero crearono uno scisma all’interno della Chiesa, e a nulla valse la
scomunica di papa Leone X
Nel 1520 Lutero bruciò pubblicamente la bolla papale «Exurge Domine» con cui era stato
minacciato di scomunica. Nel rogo finiscono anche opere fondamentali della pastorale
cattolica, come la Summa Angelica di Angelo Carletti da Chivasso (+ 1495), Francescano
Osservante = il rogo è il simbolo del rifiuto del sistema ecclesiastico medievale fondato sulla
confessione.
Conseguenze disastrose: “guerre di religione” in tutta Europa tra stati protestanti e stati
cattolici momentaneamente calmata dalla pace di Augusta del 1555 (“cuius regio eius
religio”) tra Carlo V sovrano del Sacro Romana Impero cattolico e la Lega di Smalcalda che
riuniva i principi protestanti dell’impero.
La guerra riprende e termina soltanto con la pace di Vestfalia nel 1648: momento che fonda
il moderno sistema delle relazioni internazionali = relazioni fra stati basate su presupposti
giuridici e su regole condivise non più sulla base della religione
Il nuovo progetto della
basilica di San Pietro
iniziata da Giulio II nel
1505 e terminata nel
1626 divenne il simbolo
del potere del papato
rinascimentale e
controriformistico
•
Adriano Prosperi, Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari,
(Torino: Einaudi 1996)
“Sull’importanza della questione della coscienza e della confessione nell’età di Lutero e del
Concilio di Trento è difficile errare per eccesso; piuttosto si può cadere nell’errore opposto,
di non darle il giusto peso. E la storiografia spesso è caduta in questo errore, anche per la
difficoltà di fare storia delle coscienze. … Si continua a cercare la chiave per penetrare I
processi storici della coscienza, che è come indagare i tratti fondamentali della natura
umana, vedere se e come si modificano”.
E’ un volume che ha inaugurato un nuovo indirizzo di storia culturale
Prosperi si interroga su come la Chiesa cattolica abbia superato la sfida protestante e
consolidato il proprio prestigio e il dominio sulla società
Strumenti di lotta contro il dissenso religioso
1) “Inquisizione”
Congregazione del Sant’Uffizio (1542) ad opera del cardinale Gian Pietro Carafa, poi Papa
Paolo IV
2) “Confessione” Ripresa del canone n. 21 «Omnis Utriusque sexus» del Concilio
Lateranense IV (1215) sull’obbligo della confessione annuale per tutti i cristiani di entrambe
i sessi
3) “ Missioni interne”
I missionari cattolici - ma anche protestanti - parlano delle «nostre Indie». Non serve andare
lontano per scoprire intere popolazioni che non sanno nulla della dottrina cristiana
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