Lezione 6 Psicopatologia della percezione - e-Learning

Lezione 6
Psicopatologia della percezione
Dott. Antonio Prunas
Anno accademico 2014-2015
Cos’è la percezione
z
La percezione è un’attività psichica
complessa che integra le sensazioni,
elaborate dagli organi di senso, con
l’esperienza appresa.
Cos’è la percezione
z
Si tratta quindi di un’attività in parte a
carattere ricettivo, in parte a carattere
costruttivo, che consente di cogliere la
realtà, di costruirla e di strutturarla sulla
base dei dati dell’esperienza.
Passi della percezione
z
Ciò avviene attraverso:
Un processo di registrazione di stimoli;
z La loro selezione e organizzazione (a livello
degli organi periferici e a livello corticale)
z Il loro riconoscimento come immagini
significative in relazione all’esperienza
pregressa e alla loro registrazione mnestica.
z
Passi della percezione
z
z
La sensazione è il primo passo del processo
percettivo. Essa è frutto dell’impressione della
realtà esterna sui nostri organi di senso.
Affinché gli stimoli vengano percepiti, essi
devono essere resi significativi; la formazione
di un percetto, comporta l’eliminazione di ciò
che irrilevante e l’associazione di altri dati.
z
In questo senso, la percezione non è
solo
intimamente
connessa
alla
sensazione ma è inscindibile anche dal
resto dell’attività psichica (attenzione,
coscienza, memoria e affettività).
Integrazione
dal Trattato italiano di psichiatria, a cura di Cassano et al.
Percezione e rappresentazione
z
La percezione rappresenta
l’oggettivazione soggettiva della realtà
fisica.
z In tal senso va distinta dalla
rappresentazione (o immaginazione).
Percezione vs rappresentazione mentale
Percezioni
Rappresentazioni mentali
Ha carattere fisico (oggettività) e
concreto.
Ha carattere immaginativo
(soggettività, interiorità).
Spazio esterno.
Spazio interno.
Relative a molti canali sensoriali,
contorni precisi ed evidenti in ogni
dettaglio (vivacità sensoriale).
Imprecise, incomplete e con pochi
dettagli, spesso vaghe e fluttuanti.
Sono costanti e possono essere
mantenute nello spazio percettivo.
Si disfano e devo essere riprodotte ex
novo.
Sono indipendenti dalla volontà, non
modificabili, accettate con passività.
Sono volontarie, suscitabili a
piacimento e prodotte in modo attivo;
ad esse è legata una sensazione di
attività.
Disturbi della percezione
Possono essere suddivisi in due categorie:
- distorsioni sensoriali: è sempre presente
un oggetto reale percepito in modo
distorto;
- false percezioni: nuova percezione
collegabile o meno a uno stimolo esterno.
Distorsioni sensoriali
Si tratta di distorsioni che possono coinvolgere:
1)
2)
3)
Intensità e qualità della percezione;
Componenti emotive della percezione
Dissociazione delle percezioni.
Distorsioni sensoriali
1. Intensità e qualità della percezione
Si tratta di cambiamenti della percezione
risultanti da un’alterazione nell’intensità e
qualità dello stimolo o della forma spaziale della
percezione (in assenza di alterazioni a carico
degli organi di senso!):
- alterazioni dell’intensità (quantitative)
- alterazioni della qualità
- alterazioni della forma (dismegalopsie)
- (alterazioni della percezione del tempo)
Distorsioni sensoriali
1. Intensità e qualità della percezione
Alterazioni dell’intensità (quantitative)
Ipo- e Iperestesia
L’aumentata intensità delle sensazioni
(iperestesia) può essere il risultato di
intense emozioni o di una riduzione della
soglia fisiologica.
Distorsioni sensoriali
1. Intensità e qualità della percezione
z
Iperacusia: rumori quotidiani possono
essere ingigantiti fino a risultare
fastidiosi:
Ansia;
z Disturbi depressivi;
z Emicrania;
z Hangover alcolico;
z Epilessia.
z
Distorsioni sensoriali
1. Intensità e qualità della percezione
z
Ipoacusia:
Delirium
z Depressione
z ADHD
z
Distorsioni sensoriali
1. Intensità e qualità della percezione
z
Aumentata intensità cromatica:
Pazienti ipo/maniacali
z Aura epilettica
z Uso di sostanze (LSD)
z
Fervore religioso
z Innamoramento
z
Distorsioni sensoriali
1. Intensità e qualità della percezione
z
Percezioni visive diminuite di intensità:
z
Depressione (anche quelle gustative)
Distorsioni sensoriali
1. Intensità e qualità della percezione
Distorsioni della qualità e della forma
z
z
z
z
Sono condizioni rare;
Riguardano cambiamenti di colore, forma e collocazione
spaziale degli oggetti mentre il soggetto li osserva.
Associati stati di intossicazione, schizofrenia e lesioni
cerebrali.
Es.
z
z
z
Eritropsia e xantopsia: gli oggetti sembrano colorati di rosso o
giallo;
Macropsia e micropsia: oggetti vengono percepiti più grandi o
più piccoli;
Dismegalopsia: oggetti più grandi da una parte che dall’altra.
Distorsioni sensoriali
2. Modificazione delle qualità accessorie associate allo
stimolo (componenti emotive)
Modificazioni del senso di familiarità/estraneità,
coinvolgimento,
vicinanza
emotiva
e
piacevolezza, sentimento di realtà/irrealtà.
Si ritrovano in:
- stati di derealizzazione
- disturbi dell’umore
- schizofrenia.
Distorsioni sensoriali
3. Dissociazione delle percezioni
Incapacità di fondere in un unico percetto
sensazioni simultanee provenienti dallo stesso
oggetto.
Descritta in:
-
Schizofrenia;
Stati di intossicazione.
False percezioni
Sono nuove percezioni che possono
essere o meno collegate a uno stimolo
esterno.
False percezioni
z
z
z
Illusione: distorsione di un oggetto esterno
reale;
Pseudoallucinazione:
forma
particolare,
intensificata e involontaria di rappresentazione
mentale; è riferita all’interno e non ha caratteri
deliranti;
Allucinazione: percezione senza oggetto con
caratteristiche di fisicità e proiezione esterna.
Non è correggibile e ha contenuti di
autoriferimento.
False percezioni
1. Illusioni
“Stimoli esterni si fondono con elementi
psichici soggettivi per formare un tutto che
non corrisponde alla realtà”.
Ciò che è falso è il tutto percettivo,
l’integrazione, il completamento della
percezione.
False percezioni
1. Illusioni
z
Interpretazioni
erronee
di
stimoli
provenienti da un oggetto esterno che
sono combinate con un’immagine mentale
così da produrre una falsa percezione;
z Di per sé non sono indicative di
psicopatologia;
z Possono verificarsi in assenza di un
disturbo mentale;
z Qualsiasi modalità sensoriale.
False percezioni
1. Illusioni
Tre tipologie di illusioni:
- Da completamento (Gestalt);
- Emotive (a genesi affettiva);
- Pareidoliche.
False percezioni
1. Illusioni
Illusioni da completamento
z
Esiste una tendenza umana a completare un
assetto familiare non completamente definito.
Sono vanificate dall’attenzione.
False percezioni
1. Illusioni
Illusioni emotive
z
Un bambino che ha paura del buio si sveglia nel
cuore della notte e scambia un vestito appeso al
muro per una persona che cammina.
Comprensibile nel contesto dell’umore dominante
e ad esso strettamente connessa (scompare
quando la paura svanisce);
- Breve durata;
- Vanificata dall’attenzione.
-
False percezioni
1. Illusioni
Illusioni emotive
z
Possono essere presenti anche in stati patologici:
z
z
z
Depressione: un paziente malinconico può riconoscere
una persona morta in un cappotto lasciato a terra;
Stati confusionali;
Stati paranoidi.
False percezioni
1. Illusioni
Illusioni pareidoliche
z
Sono create da un miscuglio di percezione e
immaginazione, in presenza di uno stimolo
ambiguo.
z La persona che le sperimenta sa che si tratta di
una rappresentazione, che non esiste realmente,
ma non può disconoscere ciò che vede.
z L’attenzione ne aumenta l’intensità, rendendole
più dettagliate e complesse.
False percezioni
1. Illusioni
Illusioni pareidoliche
z
Test di Rorschach
False percezioni
2. Pseudoallucinazioni
Percezioni
Rappresentazioni mentali
Ha carattere fisico
(oggettività)
Ha carattere immaginario
(soggettività, interiorità)
Spazio esterno
Spazio interno
Relative a molti canali
sensoriali, estesia (vivacità
sensoriale)
Incomplete e con pochi
dettagli
Sono costanti e possono
essere mantenute
Si disfano e devo essere
riprodotte ex novo
Sono indipendenti dalla
volontà, non modificabili,
accettate con passività
Sono volontarie, elicitabili a
piacimento e prodotte in
modo attivo
Allucinazione
Pseudo-allucinazione
False percezioni
3. Allucinazioni
Definizioni
z
z
z
z
Percezione senza oggetto (Esquirol, 1817);
False percezioni che non rappresentano in alcun modo
distorsioni delle percezioni reali, ma balzano fuori da loro
stesse come qualcosa di completamente nuovo, e si verificano
contemporaneamente e insieme alle percezioni reali
(Jaspers, 1913);
Un percetto introcettivo ed esterocettivo cui non corrisponde
un oggetto reale (Smythies, 1956);
Tre criteri (Slade, 1976):
- un’esperienza simil-percettiva in assenza di uno stimolo esterno;
- ha la stessa forza e lo stesso impatto di una percezione reale;
- è involontaria.
False percezioni
3. Allucinazioni
z
Sei caratteristiche delle sensazioni che sono
presenti ANCHE nelle allucinazioni:
z
z
z
z
z
z
Sono percepite come una sensazione e non come un
pensiero, una fantasia o il frutto dell’immaginazione;
Rilevanza per le emozioni, bisogni, comportamenti;
Oggettività: accessibilità ad altre modalità sensoriali;
Certezza dell’esistenza: ciò che è percepito/allucinato
esiste;
Involontarietà;
Indipendenza da uno stato mentale insolito (è parte
del normale funzionamento mentale).
False percezioni
3. Allucinazioni
Un’altra qualità della percezione normale è invece più
spesso non presente nelle allucinazioni: la nonprivatezza (“carattere di fatto pubblico”).
Nella percezione normale, chiunque veda/senta
qualcosa è convinto della possibilità che chiunque altro,
nelle medesime condizioni, possa vedere/sentire la
stessa cosa.
Spesso, invece, chi è allucinato non ritiene che gli altri
possano condividere la sua esperienza.
False percezioni
3. Allucinazioni
Autocentrismo
z
z
Il paziente allucinato è sempre al centro del suo
mondo allucinatorio;
Questo tema dell’auto-riferimento costituisce una
qualità fondamentale che caratterizza non solo le
allucinazioni ma anche i disturbi del contenuto del
pensiero (delirio).
False percezioni
3. Allucinazioni
dal Trattato italiano di psichiatria, a cura di Cassano et al.
False percezioni
3. Allucinazioni
Classificazione
z
Possono essere classificate secondo vari assi:
z
z
z
z
z
Modalità sensoriale coinvolta
Complessità (da semplici suoni a frasi articolate)
Partecipazione emotiva (sorpresa, spavento, angoscia,
indifferenza)
Influenza sul comportamento (voci che comandano e
spingono all’azione)
Grado di consapevolezza (dall’assoluta convinzione di
fenomeni oggettivi, al dubbio sulla loro realtà)
False percezioni
3. Allucinazioni
Modalità sensoriale coinvolta
z
Le allucinazioni possono verificarsi nell’ambito di uno
qualsiasi dei cinque sensi. Distinguiamo quindi:
z
z
z
z
z
Allucinazioni uditive
Allucinazioni visive
Allucinazioni somatiche
Allucinazioni olfattive
Allucinazioni gustative
Allucinazioni uditive
z
Allucinazioni elementari: ronzii e
tintinnii, fischi, rumori di ingranaggi o
musica. Tipiche degli stati organici acuti.
z Allucinazioni complesse: Fonemi.
- Stati organici: parole semplici o frasi
brevi (ordini o commenti offensivi)
- Schizofrenia: voci singole o multiple,
maschili e femminili, conosciute o meno.
Allucinazioni uditive
Particolarmente significative per la schizofrenia
sono:
z
z
z
z
Voci che dicono ad alta voce il pensiero del paziente;
Voci che commentano in diretta le azioni o le parole
del paziente;
Voci che discutono o litigano tra di loro (SUL
PAZIENTE!!!).
Tutti questi fenomeni esprimono un’alterazione
massiccia dei confini dell’immagine di sé, della
capacità di discriminare tra ciò che è “sé” e “non sé”.
Allucinazioni uditive
z
Le voci possono essere amichevoli o
rassicuranti oppure ingiuriose e
blasfeme:
Teleologiche (danno consigli);
z Critiche: il pz può cercare di difendersene
(coprendosi le orecchie);
z Imperative: spesso il pz esegue gli ordini
(alto rischio se l’ordine riguarda
comportamenti violenti verso di sé o gli altri)
z
Allucinazioni visive
z
Possono essere:
di grandezza reale;
z minuscole (microzoopsie);
z gigantesche;
z autoscopiche.
z
Allucinazioni visive
z
Più frequenti negli stati organici:
Tumori del lobo occipitale;
z Epilessia del lobo temporale;
z Disturbi metabolici;
z Assunzione di sostanze.
z
Schizofrenia, episodi psicotici acuti, disturbi
affettivi
Allucinazioni somatiche
z
Sono molto frequenti nella schizofrenia e
vengono sempre elaborate in chiave
delirante (deliri di controllo).
z Possono essere:
z Superficiali;
z Cenestesiche;
z Viscerali
(organi interni).
Allucinazioni somatiche
Allucinazioni superficiali
z
Si distinguono in:
z
z
z
Termiche (percezione di caldo o freddo)
Aptiche (di toccamento)
Idriche (percezione di qualcosa di fluido).
Parestesia: sensazione di puntura di “aghi o spilli”
Allucinazioni somatiche
Allucinazioni cenestesiche
z
Si riferiscono ai muscoli e alle articolazioni.
z Associate spesso a deliri somatici o bizzarri.
Allucinazioni somatiche
z
Esempi di allucinazioni cenestesiche:
z
z
z
z
z
z
z
La sensazione che il corpo sia diventato di ferro;
La sensazione che il corpo si stia decomponendo;
La sensazione che il corpo sia senza peso e non
obbedisca alle leggi della gravità;
La percezione di un corpo senza vita;
La sensazione di un coltello conficcato nel petto;
Organi interni rivoltati o stretti da una morsa;
Sensazione che lo sperma risalga dalla colonna
vertebrale fino al cervello.
(Colombo, 2001)
Allucinazioni olfattive
z
Si verificano in:
Schizofrenia;
z Epilessia (lobo temporale);
z Patologie cerebrali organiche (neoplasie).
z
Allucinazioni gustative
z
Si verificano in:
Schizofrenia (veneficio)
z Depressione.
z
z
Le allucinazioni si ritrovano in (Cassano,
1994):
z
z
z
z
z
z
Schizofrenia
(70-90%
dei
casi):
alcune
costituiscono sintomi di primo rango;
Disturbi dell’umore (4-10% dei casi di DM):
possono essere congrue o incongrue all’umore;
Assunzione di sostanze (a uso terapeutico o meno)
e alcol (allucinazione alcolica e delirium tremens);
Disturbi
organici
(epilessia,
degenerazioni
localizzate, alterazioni vascolari);
Alterazioni acute dello stato di coscienza (delirium);
Altri quadri non psicotici: Disturbi dissociativi,
PTSD, alcuni DP.
Allucinazioni in disturbi organici vs
funzionali
z
Le allucinazioni a causa organica sono:
Più spesso visive che uditive;
z Più frequentemente connesse all’olfatto e al
gusto;
z Meno spesso collegate a vissuti deliranti;
z Di rado riferite a sé.
z
Allucinazione: indagine
z
z
z
z
z
z
z
z
z
Le è mai capitato di sentirsi chiamare per nome o di
sentire qualcuno parlare senza vederlo?
Era sotto l’effetto di sostanze?
Era completamente sveglio?
Ha mai sentito rumori senza capire da dove
venissero?
Come sono le voci che sente?
Le sente come sente la mia voce ora?
E’ una voce singola o sono le voci di più persone che
parlano tra loro?
Sono voci di persone conosciute?
Cosa dicono le voci? Cose sgradevoli?
Allucinazione vs interpretazione
z
E’ essenziale distinguere le allucinazioni
dalle interpretazioni.
z Le prime riguardano il dominio della
percezione, le seconde quello del
pensiero.
z Le interpretazioni non sono errori
percettivi ma valutazioni deliranti su
percetti corretti
z
Per esempio, un uomo vede una donna
sputare, e ciò corrisponde alla realtà, ma
pensa che sia un atto di disprezzo nei
suoi confronti…
z
Caso A) Un paziente passa vicino a due persone
ferme, in silenzio; il soggetto percepisce delle
parole, che commentano il modo in cui cammina.
z Caso B) Un paziente passa vicino a due persone
ferme, che parlano sottovoce al punto che non si
capisce cosa dicono; il soggetto percepisce delle
parole che lo riguardano.
z Caso C) Un paziente passa vicino a due persone
ferme, che parlano sottovoce; il soggetto non
percepisce parole diverse da quelle effettivamente
pronunciate e pensa che stanno parlando di lui.
z
Caso A) Allucinazione
z Caso B) Illusione
z Caso C) Interpretazione erronea
Altri fenomeni allucinatori
Allucinazioni “fisiologiche”
z
Allucinazioni in condizioni non patologiche:
z
z
z
z
z
z
Ipnagogiche-ipnopompiche;
Deprivazione sensoriale/isolamento (negli
speleologi);
Privazione prolungata di sonno REM;
Reazioni al lutto (vedovi/e che vedono o sentono la
voce del congiunto)
Bambini durante il gioco;
(in particolari culture) manifestazioni di carattere
rituale, magico o religioso o stati di trance collettivi.
Ipnagogiche-ipnopompiche
z
z
z
z
Si verificano quando ci si sta per addormentare
(ipnagogiche) o al risveglio (ipnopompiche).
Possono essere visive, uditive e tattili.
Non sono necessariamente patologiche.
Anche descritte in narcolessia, stati tossici, disturbi
d’ansia.
Allucinazioni extra-campali
z
Vengono esperite al di fuori dei limiti del
campo percettivo (fuori dal campo visivo
o oltre i limiti di udibilità);
z Si verificano in:
Schizofrenia;
z Epilessia;
z Stati organici;
z Persone normali (ipnagogiche).
z
Allucinazioni funzionali
z
E’ necessario uno stimolo esterno per
produrre un’allucinazione;
z La percezione normale e l’allucinazione
vengono percepite contemporaneamente
e distintamente ed entrambe vengono
riconosciute come reali.
Allucinazioni riflesse
z
La stimolazione di un canale sensoriale
produce un’allucinazione in un altro
canale sensoriale.
z Ad esempio, una donna prova dolore
fisico quando vengono percepite certe
parole.
Pseudoallucinazione
z
Rappresentazione interna di particolare
intensità e vividezza.
z “Vedere con occhi interni”, “Voci interne”.
z E’ legata al tono emozionale.
z Fenomeno dalla collocazione ambigua
nella letteratura psicopatologica.
Allucinosi
z
z
z
z
Percezioni allucinatorie che possono essere
oggetto di critica (il soggetto può riconoscerne
la natura abnorme).
Manca la componente di autocentrismo
In genere sono percezioni elementari e poco
strutturate;
Si ritrovano in:
z
z
z
Lesioni del tronco encefalico;
Lesioni temporo-occipitali;
Etilismo cronico.