Liceo Scientifico Paritario “R. Bruni” Padova, loc. Ponte di Brenta, 23/01/2017 Verifica di Fisica* Classe V sez. A Soluzione Questionario. Risolvi tre dei sei quesiti proposti. Tutti i quesiti hanno il medesimo peso nella valutazione. 1. Dimostra che per immagazzinare una quantità di energia U in un solenoide ideale ! di volume V nel vuoto, occorre generare al suo interno un campo magnetico B di intensità pari a B= 2µ0U , V dove µ0 è la permeabilità magnetica nel vuoto. Calcola l’intensità della corrente elettrica in mA che deve scorrere in un solenoide composto da 500 spire, di lunghezza 5,0 cm e volume 20 cm3 affinché l’energia in esso immagazzinata sia di 1,5 mJ . [Esempio di simulazione MIUR del 12/01/2017, quesito 1] Risoluzione. All’interno di un solenoide cilindrico ideale, nel vuoto, di volume V, attraversato da una ! corrente continua I, si genera al suo interno un campo magnetico uniforme B la cui intensità dipende solo dalla geometria del solenoide: N (*) B = µ0 I = µ0nI , ℓ dove N rappresenta il numero di spire, ℓ la lunghezza del solenoide ed n la densità (lineare) di spira. Il valore dell’induttanza di un solenoide si ricava facilmente dalla definizione di induttanza: ΔφB NBS N B B L= = = (Sℓ) = n V, ΔI I ℓ I I dove S rappresenta la superficie di una singola spira del solenoide. Ricordando che l’energia immagazzinata in un solenoide è 1 U = LI 2 , 2 * Valido per il recupero del debito formativo del primo periodo. 1 di 6 combinando le tre relazioni evidenziate trovo: 1 1 B 1 1 1 2 B V . Quindi: U = LI 2 = n I 2V = nIBV = (µ0nI )BV = 2 2 I 2 2µ0 2µ0 U= 2µ U 2µ0U 1 2 . B V → B2 = 0 → B = V V 2µ0 (**) Visto che il testo non chiarisce da dove si deve iniziare per dimostrare tale relazione, nulla 1 2 vieta di partire dalla relazione che fornisce la densità (volumetrica) di energia u = B 2µ0 (che però solitamente si deduce dalle precedenti relazioni). Combinando le relazioni (*) e (**) trovo: ℓ 2U 5·10−2 I= = N µ0V 5·10 2 2·(1,5·10−3 ) (4π·10 )·(2·10 ) −7 −5 = 30 = 1,1 A = 1,1·103 mA . 8π 2. Un solenoide L1 ideale si trova all’interno di un secondo solenoide L2 , anch’esso ideale. Quest’ultimo viene alimentato con una corrente i che cresce linearmente nel tempo da 0 a 30 µs secondo l’equazione i = kt , dove k = 0,50 A s . Ai capi del solenoide interno L1 , durante l’intervallo di tempo in cui la corrente varia, si misura una forza elettromotrice. i. ii. Spiega l’origine della forza elettromotrice e dimostra che essa risulta costante; calcola il valore del modulo di tale forza elettromotrice nel caso in cui i solenoidi L1 e L2 abbiano entrambi un numero di spire pari a 500, lunghezza pari a 5,0 cm , sezione 1,0 cm2 e 4,0 cm2 rispettivamente. [Esempio di simulazione MIUR del 12/01/2017, quesito 2] Risoluzione. DATI: Δt = t −t0 = t = 3,0·10−5 s i = 5,0·10−1 t A , t espresso in secondi i. Nell’intervallo di tempo considerato nel solenoide L2 la corrente varia e quindi al suo interno si genererà un campo magnetico variabile nel tempo: B2 = µn2i = (µn2 k)t , 2 di 6 dove µ è la permeabilità magnetica del materiale all’interno di L2 ed n2 è la sua densità di spira. Di conseguenza ci sarà una variazione del flusso del campo magnetico concatenato alle spire di L1 : ΔφB2 = φB2 (t) −φB2 (0) = N1S1B2 − 0 = (µN1n2S1k)t , dove N1 è il numero di spire del solenoide L1 ed S1 la superficie di una singola spira in L1 . In accordo con la Legge di Faraday, su L1 si genererà una fem indotta che risulterà costante: fem = ΔφB2 Δt = µN1n2S1k . ii. Suppongo che le spire di L1 non siano costituite da materiale ferromagnetico, quindi µ = µ0 . fem = ΔφB2 Δt = µ0 N1n2S1k = ( 4π·10−7 )·(5,00·10 2 )· 5,00·10 2 · 1,0·10−4 )·(5,0·10−1 ) = −2 ( 5,0·10 = π·10−4 = 3,1·10−4 V . 3. Una carica q posta ad una distanza r da un filo rettilineo indefinito, con una densità lineare di carica uniforme λ positiva e percorso da una corrente stazionaria (cioè ! QUESITI costante ma non nulla) I, si muove con velocità iniziale v parallela al filo conduttore eQuesito con lo stesso verso della corrente (vedi Figura 1). 1 carica ! posta la ad forza una distanza ! da un filo rettilineo indefinito, con una densità lineare di carica i.Una Determina elettrica e quella magnetica agenti sulla carica. uniforme λ positiva e percorso da una corrente stazionaria !, si muove con velocità iniziale ! ii. Stabilisci il valore e l’unità di misura del rapporto I λ in modo che la carica parallela al filo conduttore e con lo stesso verso ! della corrente. si muova con velocità costante Determina preventivamente la forza elettricave. quella magnetica agenti sulla carica. infine,può il valore del rapporto λ/! in modo cheuniforme la carica si muova con velocità !. iii.Stabilisci, La carica seguire un moto rettilineo se la corrente I ecostante la velocità ! La carica può seguire un moto rettilineo uniforme se la corrente ! e la velocità ! hanno versi v hanno versi opposti? Motiva la tua risposta. opposti? (Motiva la risposta.) λ I r v q Figura 1. Quesito 2 [trattodida Esempiocartesiano di simulazione Zanichelli del 19/12/2016, Ricorda che in un sistema riferimento ortogonale !"#$ è possibile introdurre quesito rispetto 1] agli assi !, !, ! i versori !, !, !. Indicando il prodotto vettoriale con ×, determina preventivamente tutti i prodotti vettoriali fra i Risoluzione. versori (ad esempio: !×!, !×!, … , !!×!,!ecc.). questo punto dovrebbe essere naturale sviluppare il prodotto vettori qualsiasi ConsideroAl’intero sistema nel vuoto. Suppongo inoltre che lavettoriale carica qfra siadue positiva. Nel caso utilizzando i prodotti vettoriali ottenuti precedentemente e semplici regole algebriche. fosse negativa, i versi delle forze elettrica e magnetica risulteranno opposti al caso preceUn protone con la velocità ! = (10! !m/s)! + (5 ∙ 10! !m/s)! entra in una regione dello spazio in dente. Considero un sistema di riferimento !cartesiano ortogonale Oxyz posto con l’asse x ! !N/C)! − (10! !N/C)! + (2 ∙ 10! !N/C)! e un campo cui è presente un campo elettrico ! = (10 uscente dalla pagina e l’asse y equiverso a v , in quiete rispetto al filo. magnetico ! = (2!T)! − (1!T)!. Determina il modulo del rapporto fra la forza che agisce sul protone e la sua carica. 3 di 6 Quesito 3 Sul volume di una sfera di raggio ! = 5,0 cm è distribuita, in modo uniforme su tutto il volume con densità volumica ρ, una carica ! = 1,2 ∙ 10!! C. Utilizza il teorema di Gauss per ottenere la relazione fra il modulo del campo elettrico e la distanza uniforme λ positiva e percorso da una corrente stazionaria !, si muove con velocità iniziale ! parallela al filo conduttore e con lo stesso verso della corrente. Determina preventivamente la forza elettrica e quella magnetica agenti sulla carica. Stabilisci, infine, il valore del rapporto λ/! in modo che la carica si muova con velocità costante !. La carica può seguire un moto rettilineo uniforme se la corrente ! e la velocità ! hanno versi opposti? (Motiva la risposta.) λ I r v q i. Quesito 2 Ricorda che in un sistema di riferimento cartesiano ortogonale !"#$ è possibile introdurre rispetto agli assi !, !, ! i versori !, !, !. Indicando il prodotto vettoriale con ×, determina preventivamente tutti i prodotti vettoriali fra i versori (ad esempio: !×!, !×!, … , !!×!,!ecc.). A questo punto dovrebbe essere naturale sviluppare il prodotto vettoriale fra due vettori qualsiasi utilizzando i prodotti vettoriali ottenuti precedentemente e semplici regole algebriche. E Un protone con la velocità ! = (10! !m/s)! + (5 ∙ 10! !m/s)! entra in una regione dello spazio in 0 cui è presente un campo elettrico ! = (10! !N/C)! − (10! !N/C)! + (2 ∙ 10! !N/C)! e un campo magnetico ! = (2!T)! − (1!T)!. Determina il modulo del rapporto fra la forza che agisce sul protone e la sua carica. Le cariche nel filo genera un campo elettrico uscente, perpendicolare ad esso, di in! λ λq tensità E(r) = . Ne consegue che la forza elettrica sarà F = − ẑ . 2πε r 2πε0 r La corrente nel filo genera un campo magnetico circolare, ubbidiente alla regola µI della mano destra (dove si trova q sarà entrante) di intensità B(r) = 0 . Dalla ForQuesito 3 2πr Sul volume di una sfera di raggio ! = 5,0 cm è distribuita, in modo uniforme su tutto il volume con za di Lorentz posso determinare la forza magnetica agente sulla carica q: densità volumica ρ, una carica ! = 1,2 ∙ 10 C. Utilizza il teorema di Gauss per ottenere la relazione fra il modulo del campo elettrico e la distanza ! ! ! µdal0 qvI centro della sfera. Questo problema poteva essere formulato in modo identico anche per una FB = q·v×B = sfera ẑ . (Motiva la risposta.) conduttrice? Considera, 2πr infine, due sfere concentriche di raggio ! = ! e di raggio ! = 2!. Nella sfera interna !! ! ii. iii. ! è stato realizzato il vuoto, mentre lo spazio tra le due sfere è riempito con una distribuzione omogenea di carica che ha stessa densità volumica ρ della sfera carica considerata all’inizio del quesito. Utilizzando il principio di sovrapposizione determina il modulo del campo elettrico in un punto tra le due sfere, a distanza ! dal loro centro, con !! ≤ ! ≤ !! . Affinché la carica si muova a velocità costante, in accordo con il I Principio della dinamica, la somma vettoriale di tutte le forze agenti sulla carica deve essere nulla. Quindi: © Zanichelli 2016 ! ! ! ! ⎛ µ qvI ! µ qvI λq ⎞⎟ λq I 1 I c2 ⎟⎟ ẑ = 0 → 0 F = FB + FE = 0 → ⎜⎜⎜ 0 − = → = → = . 2πε0 r ⎠⎟ 2πr 2πε0 r λ µ0ε0 v λ v ⎝ 2πr Poiché tale rapporto è il rapporto tra la velocità della luce nel vuoto al quadrato e la velocità della carica, il rapporto I λ rappresenta una velocità, quindi la sua unità di misura è m s . ! ! No. La forza elettrica non cambia, non dipendendo né da v né da I. Se v = vŷ e I ! ! scorre da destra verso sinistra allora B = Bx̂ ; se v = −vŷ e I scorre da sinistra verso ! ! ! ! destra allora B = −Bx̂ . In ogni caso, FB = −qvBẑ , ovvero FB ed FE hanno lo stesso verso e quindi la carica accelererà. 4. Ricorda che in un sistema di riferimento cartesiano ortogonale Oxyz è possibile introdurre rispetto agli assi x, y, z rispettivamente i versori x̂ , ŷ , ẑ . Un protone con ! velocità v = (1,0 x̂ + 5,0 ŷ)·106 m s entra in una regione dello spazio in cui è presente ! un campo elettrico E = (1,0 x̂ −1,0 ŷ + 2,0 ẑ)·106 V m e un campo magnetico ! B = (1,0 x̂ −1,0 ẑ)T . Determina il modulo del rapporto fra la forza che agisce sul protone e la sua carica. Che cosa rappresenta fisicamente questo rapporto? [tratto da Esempio di simulazione Zanichelli del 19/12/2016, quesito 2] 4 di 6 Risoluzione. ! ! v×B = (1,0·106 x̂ + 5,0·106 ŷ)×(1,0 x̂ −1,0 ẑ) = (1,0 x̂× x̂ −1,0 x̂× ẑ + 5,0 ŷ× x̂ − 5,0 ŷ× ẑ)·106 = = (1,0 ŷ − 5,0 ẑ − 5,0 x̂)·106 = (−5,0 x̂ + 1,0 ŷ − 5,0 ẑ)·106 . ! ! ! ! ! ! F ! ! ! F N F = q E + v×B → = E + v×B → = (−4,0 x̂ − 3,0 ẑ)·106 . q q C ( ) Fisicamente ha le dimensioni di un campo elettrico, però la forza agente sul protone non è solo quella dovuta al campo elettrico ma anche al campo magnetico. Si potrebbe pensare quindi che rappresenti il campo elettromagnetico ma non può essere così visto che la forza dipende da una caratteristica del protone (la sua velocità). Fisicamente quindi rappresenta solamente una situazione particolare, che è quella descritta dal problema: come influenzano la traiettoria di un protone in movimento i due campi vettoriali. 5. Un condensatore piano, schematizzato in Figura 2, ha armature circolari con raggio R = 12 cm . In un dato istante, il campo elettrico varia con una velocità pari a 5,5·1010 V (m·s) . i. ii. iii. Qual è l’intensità del campo magnetico in un punto a una distanza r = 7,5 cm dall’asse del condensatore? Determina con precisione il luogo geometrico dei punti dello spazio per i quali il campo magnetico assume il valore determinato al punto precedente. Calcola il valore dell’intensità di corrente stazionaria che sta caricando il condensatore. Figura 2. [tratto da C. Romeni, “La fisica di tutti i giorni – vol. 5”, 24/1323] Risoluzione. i. Sono nel caso r ≤ R . Utilizzando la Legge di Ampere-Maxwell alla superficie circolare di raggio r trovo che: ΔφE ε µ r ΔE ΔE r ΔE ΓB = ε0µ0 → B·2πr = ε0µ0 πr 2 →B= 0 0 →B= 2 = Δt Δt 2 Δt 2c Δt 7,5·10−2 = ·5,5·1010 = 2,3·10−8 T . 2 8 2·(3·10 ) 5 di 6 ii. Considero il caso r > R . Utilizzando la Legge di Ampere-Maxwell alla superficie circolare di raggio r trovo che: ΔφE ε µ R 2 ΔE ΔE R 2 ΔE ΓB = ε0µ0 → B·2πr = ε0µ0 πR 2 →r= 0 0 →r= = Δt Δt 2B Δt 2Bc 2 Δt (1,2·10 ) = ·5,5·10 2·( 2,3·10 )(3·10 ) −1 −8 2 8 2 10 = 19 cm . Poiché le linee di campo magnetico sono circolari nell’infinita regione di spazio racchiusa tra le due armature, il luogo geometrico dei punti dove il campo magnetico assume il valore trovato al punto i è costituito da due cilindri con asse coincidente con l’asse del condensatore, altezza pari alla distanza delle armature e basi di raggio r (rispettivamente di 7,5 cm e di 19 cm) appoggiate sulle armature stesse. iii. ΔφE numericamente coincide Δt il condensatore i . Quindi Nel caso r = R la corrente di spostamento is = ε0µ0 con il valore della corrente che carica 2 ΔE ΔE i = ε0 πR 2 = πε0 R 2 = π (8,85·10−12 )(1,2·10−1 ) (5,5·1010 ) = 2,2·10−2 A = 22 mA . Δt Δt 6. Un forno a microonde cuoce o riscalda gli alimenti mediante onde elettromagnetiche con una frequenza di 2,45 GHz (quindi microonde). Questa frequenza mette in oscillazione le molecole polari (ad esempio quelle dell’acqua) che per agitazione termica aumentano la propria temperatura. i. Determina la lunghezza d’onda della radiazione. ii. Spiega perché la radiazione non fuoriesce dal vetro del forno ricoperto da una griglia metallica. iii. Stima le dimensioni dei fori della griglia. iv. Spiega perché inserendo nel forno un oggetto metallico si vedono delle scintille. [tratto da C. Romeni, “La fisica di tutti i giorni – vol. 5”, 51/1326] Risoluzione. i. Suppongo di essere nel vuoto: λ = c ν = 3·108 2,45·109 = 1,22·10−1 m = 12,2 cm . ii. Perché i fori della griglia sono sull’ordine di grandezza del millimetro, ovvero 10−3 m , quindi di almeno due ordini di grandezza inferiori alla lunghezza d’onda. Ne consegue che le microonde non riescono a passare per i fori: ricordando l’esperimento della doppia fenditura di Young, le onde interferiscono secondo la relazione d sin ϑ = nλ , ovvero è visibile la prima frangia luminosa ( n = 1 , cioè l’onda attraversa il primo schermo dove sono presenti le due fenditure) solo quando sin ϑ = λ d ≤ 1 ossia quando λ ≤ d . iii. iv. Come dal punto precedente, l’odg dei fori dev’essere inferiore a 10−2 m . In pratica, per ragioni di sicurezza, l’odg dei fori è quanto detto al punto precedente. Se viene inserito un oggetto metallico si vedono le scintille che rappresentano la manifestazioni di correnti indotte dalla variazione del campo magnetico presente all’interno del forno. 6 di 6 ALLEGATO Valori delle costanti fisiche Costante Fisica Simbolo Valore Unità di misura Velocità della luce nel vuoto c 299.792.458 ms Costante di Planck h 6,626 070 040(81)· 10−34 J·s Carica dell’elettrone e 1,602 176 620 8(98) ·10−19 C Massa dell’elettrone me 9,109 383 56(11) ·10−31 kg Costante dielettrica del vuoto ε0 8,854187817… ·10−12 F m Permeabilità magnetica del vuoto µ0 4π·10−7 H m Costante di Boltzmann k 1,380 648 52(79) ·10−23 J K Numero di Avogadro NA 6,022 140 857 (74) ·10 23 mol−1 Nota. Le cifre su cui si ha indeterminazione sui valori delle singole costanti fisiche sono tra parentesi. La velocità della luce, la permeabilità magnetica del vuoto e la costante dielettrica del vuoto ( ε0 = 1 (µ0 c 2 ) ) hanno valori esatti senza errore. 7 di 6