SCUOLA POLITECNICA Dipartimento di Energia, Ingegneria dell’Informazione e Modelli Matematici Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Tesi di Laurea Magistrale di: Rivolo Mauro matricola 0622631 Relatore: Prof. Gianpaolo Vitale Co-Relatore: Prof. Giuseppe Lullo Anno Accademico 2015-2016 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Indice Introduzione pag. 3 Capitolo 1 – La diagnostica del convertitore DC/DC - 1.1 Necessità della diagnostica 1.2 Metodologie di diagnostica 1.3 Scelta del metodo pag. 4 pag. 4 pag. 5 Capitolo 2 – Dimensionamento del convertitore - 2.1 Il convertitore boost ideale 2.2 Progettazione del convertitore boost reale pag. 6 pag. 9 Capitolo 3 – Generazione dell’algoritmo di diagnostica - 3.1 Rappresentazione tramite spazio di stato 3.2 Descrizione dell’algoritmo 3.3 L’algoritmo LMS 3.4 Risultati MATLAB pag. 11 pag. 14 pag. 18 pag. 20 Capitolo 4 – Realizzazione del circuito - 4.1 Schema topologico e componenti 4.2 Set-up di misura 4.3 Risultati dell’algoritmo 4.4 Correzione dell’algoritmo 4.5 Il filtro Savitzky-Golay pag. 22 pag. 23 pag. 24 pag. 26 pag. 27 Capitolo 5 – Risultati finali - 5.1 Applicazione dell’algoritmo corretto 5.2 Funzionamento discontinuo pag. 31 pag. 34 Conclusioni pag. 37 Appendice – Codice MATLAB pag. 38 Bibliografia pag. 43 pag. 2 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Sommario I sistemi elettronici oggi richiedono un elevato livello di affidabilità e di autodiagnosi. L’avvento dell’elettronica con alto tempo di vita media ha fatto sì che tali requisiti diventino sempre più importanti. Nasce quindi l’esigenza di poter disporre di sistemi in grado di prevedere eventuali malfunzionamenti presenti nei dispositivi stessi ed i convertitori DC-DC, in questo senso, risultano essere uno dei maggiori campi di studio. In generale, i metodi per la diagnosi dei guasti possono essere suddivisi in tre categorie: i) model-based, in cui viene realizzato un modello, matematico o comportamentale, del circuito per varie condizioni di funzionamento e tramite il quale è possibile poi confrontare il dispositivo in esame; ii) intelligenza artificiale, in cui vengono utilizzate reti neurali o logiche fuzzy che possono evidenziare guasti specifici; e iii) signal processing methods, in cui l’utilizzo di specifici algoritmi aiuta ad identificare i segni di un possibile guasto. In questa tesi, l’attenzione è rivolta su una delle maggiori cause di guasto dei convertitori DC-DC, i condensatori elettrolitici. Verrà preso in esame un tipico boost-converter e si cercherà, tramite l’utilizzo di una tecnica di signal processing, di diagnosticare il degrado del condensatore. pag. 3 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Capitolo 1 – La Diagnostica del Convertitore DC/DC 1.1 Necessità della Diagnostica Nei convertitori DC/DC i condensatori elettrolitici e i MOSFET di potenza hanno la più alta possibilità di guasto e degrado rispetto agli altri componenti circuitali [1]. Vari fattori possono essere attribuiti al malfunzionamento: condizioni di alto voltaggio, temperatura di lavoro, correnti inverse di bias, alte vibrazioni o forte ripple di corrente. Il degrado porta ad un calo delle prestazioni e dell’efficienza del circuito in maniera significativa. I convertitori Switching vengono largamente usati per la conversione DC/DC poiché presentano un’elevata efficienza e compattezza. In letteratura è stato evidenziato che i condensatori elettrolitici sono al primo posto delle cause di guasto dei sistemi di alimentazione [5]. I segnali di tale degrado consistono in un aumento della resistenza parassita del condensatore e una diminuzione del valore della capacità in uscita. Se non si interviene si rischia che la tensione in uscita dal sistema sia diversa dalle specifiche così come il ripple di tensione. Questi due fattori possono portare non solo al guasto del convertitore, ma anche al danneggiamento della circuiteria a monte dello stesso. 1.2 Metodologie di Diagnostica Esistono principalmente tre tipologie di diagnostica, model-based, intelligenza artificiale e signal processing. Le tecniche model-based usano dei modelli dinamici per prevedere il comportamento in condizione di malfunzionamento del sistema [6]. L’utilizzo di tale tecnica risulta efficace solo se il modello matematico utilizzato è molto accurato. Vengono poi misurate le differenze tra le uscite del circuito reale e quelle ricavate dal modello per individuare ed isolare il malfunzionamento del sistema. In questo caso la difficoltà della tecnica risiede proprio nella pag. 4 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali identificazione del modello stesso che risulta molto complesso specialmente se si vogliono tenere conto gli effetti parassiti ad alta frequenza [2]. Le tecniche di intelligenza artificiale [7] essenzialmente monitorano i segnali che caratterizzano la salute del sistema per modellare una relazione tra le caratteristiche dei dati prelevati e le differenti tipologie di guasto. L’ipotesi base sull’utilizzo di questo metodo è l’assunzione che le caratteristiche statistiche dei dati prelevati risultino costanti finché non avviene il malfunzionamento. Molti di questi approcci utilizzano anche tecniche di learning attraverso reti-neurali o logiche fuzzy che necessitano di una mole di dati elevata. Tipicamente le tecniche di intelligenza artificiale hanno un’elevata accuratezza ed un alto costo in termini di messa a punto. Ultima tecnica, ma non meno importante, è quella del signal processing [3] in cui vengono campionate determinate forme d’onda del circuito per essere analizzate nel dominio o del tempo o della frequenza, ottenendo delle stime dei parametri circuitali che poi vengono confrontate con i loro valori nominali. Il parametro più utilizzato per individuare il malfunzionamento della capacità in questo caso è la Resistenza Equivalente Serie (ESR), che con il processo di invecchiamento del condensatore vede il suo valore aumentare [3]. Le caratteristiche principali di questa tecnica sono il basso costo e la bassa invasività che però si ripercuotono in una non elevata accuratezza se i segnali misurati non sono opportunamente trattati. 1.3 Scelta del Metodo Il metodo scelto per lo svolgimento di questa tesi è la tecnica del signal processing. Il basso costo infatti, unito alla bassa invasività del metodo, risultano una componente molto attrattiva, oltretutto il metodo di per sè risulta di facile implementazione. La sfida in questo caso è stata rappresentata dal cercare di migliorare il più possibile l’accuratezza del metodo stesso ed in particolare la stima del valore della capacità. pag. 5 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Capitolo 2 – Dimensionamento del Convertitore 2.1 Il Convertitore Boost Ideale Il convertitore boost consente di avere in uscita una tensione DC maggiore di quella al suo ingresso. Lo schema di funzionamento è il seguente: Figura 2.1 - Boost ideale, schema circuitale PLECS In Fig. 2.1 quando l’interruttore S è chiuso, stato ON, l’induttore accumula energia poiché ai suoi capi vi è la tensione costante V_in, mentre il condensatore cede energia alla resistenza di carico. Quando invece l’interruttore S è aperto, stato OFF, l’induttore cede la propria energia alla parte destra del circuito poiché sottoposto alla tensione negativa costante V_in-V_out, caricando il condensatore alla tensione di uscita desiderata. pag. 6 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Figura 2.2 – Andamento delle forme d’onda del circuito. In Fig. 2.2 vengono mostrate le forme d’onda del circuito: in alto la tensione di pilotaggio dell’interruttore; al centro in blu la tensione in uscita, in rosso la tensione ai capi dell’induttore e in nero la tensione ai capi dell’interruttore; in basso in nero la corrente sull’induttore, in blu la corrente sul diodo e in rosso la corrente sull’interruttore. Le equazioni che descrivono il circuito nei due stati ON e OFF rispettivamente sono le seguenti: ๐๐ ๐ = ๐ฟ ๐๐ก๐ฟ ๐ ๐ก๐๐ก๐ ๐๐ { _๐๐ ๐๐๐ข๐ก = ๐ฃ๐ถ ๐๐ ๐_๐๐ = ๐ฟ ๐๐ก๐ฟ + ๐ฃ๐ถ ๐ ๐ก๐๐ก๐ ๐๐น๐น { ๐_๐๐ข๐ก = ๐ฃ๐ถ ๐๐ฟ = ๐๐ถ + ๐ผ๐๐ข๐ก La corrente iL sull’induttore oscillerà attorno un valore medio pari alla corrente in ingresso, crescerà durante lo stato ON, e decrescerà durante lo stato OFF. Per trovare il guadagno a regime del circuito basta imporre che all’inizio ed alla fine periodo di funzionamento Tswitch, sia ๐๐ฟ (0) = ๐๐ฟ (๐๐ ๐ค๐๐ก๐โ ), e che quindi l’energia accumulata e poi ceduta dall’induttore nei due stati ON e OFF debba essere uguale. pag. 7 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Integrando la relazione che lega la corrente nell’induttore alla tensione ai suoi capi si ottiene: ๐_๐๐ ๐๐๐ = (๐_๐๐ข๐ก − ๐_๐๐ )๐๐๐น๐น (2.1) Dalla quale si ricava: ๐_๐๐ข๐ก 1 = ๐_๐๐ 1−๐ท (2.2) dove D rappresenta il duty cycle. In un circuito ideale senza perdite il rapporto tra la corrente in ingresso e la corrente in uscita sarà dato da: ๐ผ_๐๐ข๐ก = 1−๐ท ๐ผ_๐๐ (2.3) Il ripple della tensione in uscita può essere ricavato supponendo che le variazioni di corrente in uscita dal diodo scorrano tutte sul condensatore, mentre il valore medio scorra sul carico. Posto ciò, calcolando la variazione di carica nel condensatore durante il TON si ottiene: โ๐_๐๐ข๐ก = โ๐ ๐ผ_๐๐ข๐ก ๐๐๐ ๐_๐๐ข๐ก ๐๐ ๐ค๐๐ก๐โ ๐ท = = ๐ถ ๐ถ ๐ ๐ถ (2.4) Con lo stesso ragionamento è possibile ottenere il ripple di corrente sull’induttore: โ๐ผ๐ฟ = ๐_๐๐ ๐_๐๐ ๐๐๐ = ๐ท๐๐ ๐ค๐๐ก๐โ ๐ฟ ๐ฟ (2.5) pag. 8 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali 2.2 Progettazione Convertitore Boost Reale Per la verifica dell’algoritmo di diagnostica proposto nella tesi si è deciso di progettare un circuito dedicato. Le specifiche scelte dunque sono state le seguenti: - V_in = 12V V_out = 20V R_load = 5Ω f_switching = 20kHz D = 0.4 I valori della capacità e dell’induttanza sono stati trovati imponendo rispettivamente il ripple di tensione e di corrente desiderati. Per una variazione di tensione di 0.5V tramite l’equazione (2.4) si ricava ๐ถ = 160๐๐น, mentre per una variazione di 1A di corrente tramite l’equazione (2.5) si ricava ๐ฟ = 240๐๐ป. Entrambi i valori non sono reperibili sul mercato, per questo motivo si sono scelti quelli che più vi si avvicinano, 250µH per L e 150µF per C (Fig. 2.2). Per lo scopo della tesi, è stata inserita in serie al condensatore una resistenza di 0.2Ω per simularne la condizione di degrado che dovrà essere stimata in modo corretto dal metodo, essa infatti sarà il componente fondamentale per stabilire il malfunzionamento del condensatore stesso. Qui di seguito vengono illustrate le simulazioni fatte per verificare il comportamento del circuito progettato a regime ed in transitorio: Figura 2.3 - Schema circuitale boost progettato pag. 9 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Figura 2.4 - Simulazione transitorio; in verde la corrente nell’induttore, in blu la tensione di pilotaggio del MOS e in rosso la tensione sul carico. Figura 2.5 - Simulazione a regime; in verde la corrente nell’induttore, in blu la tensione di pilotaggio del MOS e in rosso la tensione sul carico. In Fig. 2.4 ed 2.5 è possibile verificare il corretto funzionamento rispetto delle specifiche imposte. A regime la tensione sul carico è di circa 20V mentre la corrente media sull’induttore è 6.5A che corrisponde, utilizzando l’equazione (2.3), ad una corrente sul carico di 3.9A ed una potenza di circa 80W. Durante il transitorio di accensione si nota la presenza di una sovraelongazione nelle forme d’onda normalmente presente a causa dell’assenza di un sistema di controllo. pag. 10 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Capitolo 3 – Generazione dell’algoritmo per la diagnostica 3.1 Rappresentazione tramite spazio di stato La rappresentazione di un sistema tramite lo spazio di stato è uno dei possibili modi di descrivere un sistema lineare, e prevede la seguente formulazione: ๐ฅฬ (๐ก) = ๐จ๐ฅ(๐ก) + ๐ฉ๐ข(๐ก) { ๐ฆ(๐ก) = ๐ช๐ฅ(๐ก) + ๐ซ๐ข(๐ก) (3.1) dove x(t) è il vettore delle variabili che descrivono lo stato del sistema, u(t) è il vettore degli ingressi, y(t) è il vettore delle uscite e A, B, C, e D sono delle matrici di coefficienti. Il convertitore boost non è un circuito lineare per la presenza di componenti non lineari, ma può essere analizzato con la rappresentazione tramite spazio di stato considerando due circuiti lineari in successione, uno in stato ON ed uno in stato OFF. Le rappresentazioni ottenute nei due diversi stati vengono poi mediate per ottenere la rappresentazione globale. Consideriamo quindi innanzitutto lo stato ON (Fig. 3.1) e le equazioni che lo caratterizzano ottenute tramite le leggi di Kirchhoff: Figura 3.1 - Circuito equivalente durante il Ton pag. 11 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali ๐๐๐ฟ ๐_๐๐ = ๐๐ก ๐ฟ ๐๐ฃ๐ถ ๐ฃ๐ถ =− ๐๐ก (๐ _๐๐๐๐ + ๐ธ๐๐ )๐ถ ๐ _๐๐๐๐ ๐_๐๐ข๐ก = ๐ฃ๐ถ ≅ ๐ฃ๐ถ ๐ _๐๐๐๐ + ๐ธ๐๐ { (3.2) Le matrici A, B, C e D risultano: ๐จ๐๐ 0 = [0 0 − (๐ 1 1 ] _๐๐๐๐ + ๐ธ๐๐ )๐ถ ๐ช๐๐ = [0 1] ๐ฉ๐๐ = [ ๐ฟ ] 0 ๐ซ๐๐ = ๐ Per lo stato OFF invece il circuito equivalente (Fig. 3.2) e le equazioni sono: Figura 3.2 - Circuito equivalente durante il Toff ๐๐๐ฟ ๐ธ๐๐ 1 1 =− ๐๐ฟ − ๐ฃ๐ + ๐_๐๐ ๐๐ก ๐ฟ ๐ฟ ๐ฟ ๐๐ฃ๐ถ 1 ๐ฃ๐ถ = ๐๐ฟ − ๐๐ก ๐ถ ๐ _๐๐๐๐ ๐ถ {๐_๐๐ข๐ก = ๐ธ๐๐ ๐๐ฟ + ๐ฃ๐ (3.3) pag. 12 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali In questo caso le matrici A, B, C e D sono: − ๐จ๐๐น๐น = [ ๐ธ๐๐ 1 −๐ฟ ๐ฟ 1 ๐ถ ๐ช๐๐น๐น = [๐ธ๐๐ −๐ 1 1 ] ๐ฉ๐๐น๐น = [ ๐ฟ ] 0 _๐๐๐๐ ๐ถ 1] ๐ซ๐๐น๐น = ๐ La media per la rappresentazione globale viene infine realizzata moltiplicando le matrici dello stato ON per il duty cycle, D, e quelle dello stato OFF per 1-D: ๐จ = ๐จ๐๐ ๐ท + ๐จ๐๐น๐น (1 − ๐ท) {๐ฉ = ๐ฉ๐๐ ๐ท + ๐ฉ๐๐น๐น (1 − ๐ท) ๐ช = ๐ช๐๐ ๐ท + ๐ช๐๐น๐น (1 − ๐ท) ๐ธ๐๐ (1 − ๐ท) ๐ฟ ๐จ= 1 (1 − ๐ท) [ ๐ถ 1 − (1 − ๐ท) ๐ฟ − − 1 1 ๐ท− (1 − ๐ท) (๐ _๐๐๐๐ + ๐ธ๐๐ )๐ถ ๐ _๐๐๐๐ ๐ถ ] 1 ๐ฉ = [๐ฟ] 0 ๐ช = [๐ธ๐๐ (1 − ๐ท) 1] A partire dalla descrizione completa del circuito è possibile provare a stimarne i parametri. pag. 13 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali 3.2 Descrizione dell’algoritmo L’obiettivo principale dell’algoritmo è la stima delle seguenti quattro grandezze: resistenza di carico, capacità di uscita con la sua resistenza parassita e l’induttore (R_load, ESR, L e C). La funzione ha otto ingressi: - Il tempo di campionamento; cioè un vettore contenente gli istanti di tempo in cui viene effettuato il campionamento delle forme d’onda. - Le forme d’onda campionate; in tutto tre: IL, la corrente nell’induttore, Vout, la tensione sul carico, e V_MOS, la tensione di pilotaggio del MOSFET di potenza. - Le costanti del circuito; il duty cycle, D_on, la frequenza di switching, f_switching, la frequenza di campionamento, f_sample, e la tensione in ingresso, V_in . Prima di illustrare come viene effettuata la stima dei parametri, nella pagina seguente si può osservare un diagramma dei passi effettuati dall’algoritmo [3]. pag. 14 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Tramite un opportuno banco di misura, si campionano le forme d’onda necessarie al funzionamento dell’algoritmo. I campioni raccolti si inseriscono come variabili e processati. Campionamento delle forme d’onda Valutazione dei valori medi della corrente IL e della tensione in uscita Vout Campionamento delle forme d’onda Si esegue un riordinamento dei campioni in modo da separare le fasi di funzionamento del circuito. Valutazione del T_on Si applicano le relazioni che legano le variabili in ingresso per la stima della ESR. Stima della ESR Per ridurre il più possibile l’errore si applica un filtraggio digitale ai campioni. Filtraggio anti-rumore di IL, corrente nell’induttore, e Vout, tensione sul carico Tramite tecniche di minimizzazione dell’errore si ricavano i valori di induttanza e capacità. Stima della L tramite l’algoritmo dei minimi quadrati Stima della C tramite l’algoritmo dei minimi quadrati pag. 15 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Una volta ottenuti i campioni di Vout e IL si procede al calcolo del loro valore medio tramite la media stessa dei singoli campioni: ๐ 1 ๐ฅ(๐) − ๐ฅ(๐ − 1) ๐ฅฬ = ∑ ๐−1 2 (3.4) ๐=2 dove N è il numero di campioni ottenuti, che può essere calcolato come ๐_๐ ๐๐๐๐๐ ๐ = ๐_๐ ๐ค๐๐ก๐โ๐๐๐ , e x è la grandezza di cui si vuole effettuare la media. La resistenza di carico è ottenuta sfruttando l’equazione 2.3, infatti la R_load non è altro che il rapporto tra la tensione di uscita e la corrente di uscita: ๐ _๐๐๐๐ = ๐_๐๐๐๐๐ ๐ผ๐ฟ_๐๐๐๐๐ (1 − ๐ท_๐๐ ) (3.5) Il passo successivo è ricavare dal vettore contenente il tempo di campionamento, un vettore T_on che contiene solo gli istanti di tempo, in un singolo ciclo di funzionamento del convertitore, in cui il MOSFET è in stato ON. Per fare ciò viene passato in rassegna il vettore della tensione di pilotaggio del MOSFET stesso e, a seconda del loro valore, viene separato il T_on dal vettore contenente gli istanti di tempo. Separato il T_on, il calcolo della ESR viene fatto sfruttando un semplice processo logico. In Fig. 3.3 viene riportato l’andamento reale della tensione in uscita durante un periodo di switching: Figura 3.3 - Zoom del singolo ciclo di funzionamento del convertitore In assenza della ESR la tensione di uscita avrebbe un andamento di tipo triangolare simile a quello visto per la corrente IL nell’induttore: pag. 16 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Figura 3.4 - Andamento della corrente nell’induttore a regime In particolare in Fig. 3.4 si può osservare che per un tempo pari a T_on/2 la corrente raggiunge il suo valore medio. La presenza della ESR modifica l’andamento della forma d’onda, Fig. 3.3 in rosso, che a T_on/2 non raggiungerà più il valore suo valore medio, ma un valore differente. A questo punto si può pensare di calcolare la differenza dei valori a T_on/2 e dividerla per la corrente in uscita per ottenere la ESR. E’ indispensabile notare che questo ragionamento può essere fatto in quanto durante il T_on il circuito equivalente in uscita è: Figura 3.5 - Scarica della capacità durante il Ton Possiamo quindi scrivere: ๐๐๐ ๐๐๐ข๐ก ( 2 ) − ๐๐๐๐๐๐ ๐ธ๐๐ = − ๐ผ๐ฟ๐๐๐๐๐ ๐๐๐ Il segno meno è necessario perché ๐๐๐ข๐ก ( 2 (3.6) ) sarà più piccolo rispetto la tensione media [4]. pag. 17 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Per il calcolo di L e C si utilizza la teoria riguardante l’algoritmo dei minimi quadrati. 3.3 L’algoritmo LMS (Least Mean Square) Il metodo dei minimi quadrati è un metodo che consente di trovare una funzione lineare f(x) che meglio approssima i dati ottenuti sperimentalmente. Siano dunque (xi, yi) con i = 1, 2, 3, ..., n i punti ottenuti sperimentalmente che rappresentano ingresso e uscita della funzione incognita. Tale soluzione può essere trovata cercando una funzione che minimizza la distanza euclidea tra le due successioni di punti yi e f(xi): ๐ ๐ = ∑(๐ฆ๐ − ๐(๐ฅ๐ ))2 ๐=1 Supponendo che la funzione ricercata sia una funzione lineare rispetto a m parametri pk, con m<<n: ๐ ๐(๐ฅ) = ∑ ๐๐ ๐๐ (๐ฅ) ๐=1 Si può dunque costruire il seguente sistema lineare: ๐ ≅ ๐จ๐ ๐1 (๐ฅ1 ) ๐ (๐ฅ ) dove ๐จ = [ 1 2 โฎ ๐1 (๐ฅ๐ ) ๐2 (๐ฅ1 ) ๐2 (๐ฅ2 ) โฎ ๐2 (๐ฅ๐ ) ๐1 ๐ฆ1 โฏ ๐๐ (๐ฅ1 ) ๐2 ๐ฆ2 โฏ ๐๐ (๐ฅ2 ) ], ๐ = [ โฎ ] e ๐ = [ โฎ ]. โฎ โฎ ๐ฆ๐ ๐๐ โฏ ๐๐ (๐ฅ๐ ) pag. 18 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Il problema di minimizzare S si riduce quindi a minimizzare la norma del seguente residuo: โ๐โ = โ๐ − ๐จ๐โ → โ๐โ2 = โ๐ − ๐จ๐โ2 = (๐ฆ1 − ๐จ1๐ ๐)2 + (๐ฆ2 − ๐จ2๐ ๐)2 + โฏ + (๐ฆ๐ − ๐จ๐๐ ๐)2 ๐ 2 = ∑(๐ฆ๐ − ๐(๐ฅ๐ )) = ๐ ๐=1 La minimizzazione si ottiene derivando la norma quadra rispetto i coefficienti pk e ponendola uguale a zero: ๐ ๐ ๐=1 ๐=1 ๐โ๐โ2 = ∑ 2 (∑ ๐ฆ๐ − ๐๐๐ ๐๐ ) ๐๐๐ = 0 ๐๐๐ che in forma matriciale può essere scritta come: (๐ − ๐จ๐)๐ ๐จ = 0 il vettore p che minimizza S è quindi la soluzione dell’equazione: ๐จ๐ ๐ = ๐จ๐ ๐จ๐ se il rango della matrice A è completo allora ๐จ๐ ๐จ è invertibile e quindi: ๐ = (๐จ๐ ๐จ)−1 ๐จ๐ ๐ (3.7) Durante il T_on la corrente nell’induttore viene descritta dall’equazione: ๐๐๐ฟ = ๐_๐๐ ๐๐ก ๐ฟ (3.8) pag. 19 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali il vettore p ottenibile con il metodo dei minimi quadrati non è altro che il coefficiente ๐_๐๐ ๐ฟ , la matrice ๐จ = [๐_๐๐ (2) − ๐_๐๐ (1), ๐_๐๐ (3) − ๐_๐๐ (1), … , ๐_๐๐ (๐) − e il vettore ๐ = [๐๐ฟ (2) − ๐๐ฟ (1), ๐๐ฟ (3) − ๐๐ฟ (1), … , ๐๐ฟ (๐) − ๐๐ฟ (1)]. ๐_๐๐ (1)] Ottenuto p la L viene ricavata per formula inversa. Sempre durante il T_on la legge di scarica della capacità è: ๐ฃ๐ถ (๐ก) = ๐ฃ๐ถ (0)๐ − ๐ก (๐ธ๐๐ +๐ _๐๐๐๐)๐ถ che dopo semplici passaggi algebrici può essere scritta come: ln ( ๐ฃ๐ถ (๐ก) 1 )=− ๐ก (๐ธ๐๐ + ๐ ๐๐๐๐ )๐ถ ๐ฃ๐ถ (0) (3.9) 1 In questo caso il vettore p è il coefficiente − (๐ธ๐๐ +๐ _๐๐๐๐)๐ถ, la matrice ๐จ = [๐_๐๐ (2) − ๐_๐๐ (1), ๐_๐๐ (3) − ๐_๐๐ (1), … , ๐_๐๐ (๐) − ๐_๐๐ (1)] [ln ( ๐ฃ๐ถ (2) ๐ฃ๐ถ (3) ๐ฃ๐ถ (1) ๐ฃ๐ถ (1) ) , ln ( ) , … , ln ( ๐ฃ๐ถ (๐) ๐ฃ๐ถ (1) )]. e il vettore ๐= Anche qui ottenuto il vettore p la C viene ricavata per formula inversa. 3.4 Risultati MATLAB Tramite il seguente set-up: Figura 3.6 - Set-up MATLAB/Simulink pag. 20 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Il circuito è stato simulato e campionato in ambiente MATLAB/Simulink alla frequenza di campionamento di 10MHz. Vengono riportati in forma tabellata i valori reali e quelli misurati dall’algoritmo con relativo errore percentuale: Valore Vero R_load ESR L C 5Ω 0.2Ω 250µH 150µF Valore Misurato Errore Percentuale 5.0911Ω 1.82% 0.1899Ω 5.05% 250.94µH 0.376% 147.70µF 1.53% L’errore percentuale ottenuto è molto basso, ciò indica il corretto funzionamento dell’algoritmo in fase di simulazione. pag. 21 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Capitolo 4 – Realizzazione del Circuito 4.1 Schema Topografico e Componenti Qui di seguito viene mostrata l’immagine dello schema topografico del circuito realizzato tramite il software freePCB: Figura 4.1 - Schema topografico del circuito da realizzare I componenti utilizzati sono: - IR2101: driver di potenza - MURB820: Ultrafast Rectifier - IRFP150N: Power MOSFET - Induttore da 320uH - 2 Capacità da 100uF e 220uF, valori nominali Per poter effettuare diverse misure con condizioni di funzionamento variabili, è stata inserita la possibilità di collegare esternamente la ESR ed anche una resistenza in serie all’induttore. Quest’ultimo inoltre è stato collegato ad una pag. 22 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali morsettiera a vite per facilitare sia la misura della corrente sia la sua intercambiabilità nel caso in cui si voglia variarne il valore. Le ESR utilizzate sono 0.1Ω, 0.2Ω e 0.3Ω. Viene mostrata infine un’immagine della scheda realizzata su piastra millefori: Figura 4.2 - Boost converter dopo la saldatura 4.2 Set-up di Misura Gli strumenti utilizzati per il campionamento delle forme d’onda necessarie sono: - Agilent MSO6104A: Oscilloscopio Digitale Agilent 33521: Generatore di Forme d’Onda ISO-TECH Programmable Power Supply FLUKE 76: Multimetro Figura 4.3 - Set-up di misura pag. 23 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali 4.3 Risultati dell’Algoritmo Qui di seguito vengono mostrate le forme d’onda all’oscilloscopio e i risultati ottenuti con l’algoritmo su MATLAB al variare dei valori di ESR e di C: Figura 4.4 - ESR = 0; C = 100uF Figura 4.5 - ESR = 0; C = 220uF Figura 4.6 - ESR = 0.1; C = 100uF Figura 4.7 - ESR = 0.1; C = 220uF Figura 4.8 - ESR = 0.2; C = 100uF Figura 4.9 - ESR = 0.2; C = 220uF pag. 24 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Figura 4.10 - ESR = 0.3; C = 100uF Figura 4.11 - ESR = 0.3; C = 220uF Nelle Fig. 4.4/4.11 si osservano le immagini all’oscilloscopio al momento della misura. In verde è rappresentata la tensione di pilotaggio del MOSFET di potenza, in viola la corrente nell’induttore e in rosa la tensione sul carico. Dalle immagini all’oscilloscopio si osserva che il passaggio dal circuito simulato al caso reale non è banale. Infatti la presenza del rumore e degli effetti ad alta frequenza distorcono le forme d’onda non permettendo all’algoritmo di essere accurato come nel caso della simulazione circuitale. I risultati dell’algoritmo sono sati i seguenti: Casi R_load ESR 0Ω/100uF 0/220 0.1/100 0.1/220 0.2/100 0.2/220 0.3/100 0.3/220 4.9540Ω 4.8163Ω 4.8973Ω 4.8453Ω 4.8565Ω 4.8639Ω 4.9014Ω 4.8619Ω 0.92% 3.67% 2.05% 3.09% 2.87% 2.72% 1.97% 2.76% 0.2461Ω 0.1525Ω 0.3674Ω 0.2432Ω 0.4755Ω 0.3347Ω 0.5708Ω 0.4510Ω 6.1% 3.7% 6.5% 5.1% 4.5% 3.3% 369.87uH 443.37uF 412.54uH 400.18uH 431.76uH 371.88uH L 395.02uH 391.06uH 23.4% 22.2% 15.6% 38.5% 28.9% 25% 34.9% 16.2% C 6.0473uF 6.4186uF 5.2639uF 5.9555uF 4.7051uF 5.4662uF 4.1985uF 4.8560uF In sfondo grigio sotto il valore misurato è indicato il corrispondente errore percentuale rispetto al valore vero. I dati ottenuti risultano abbastanza soddisfacenti, a meno della stima del valore della capacità che risulta totalmente errata e un errore elevato sull’induttore che va ridotto. L’errore sulla ESR è stato valutato prendendo come valore di riferimento quello stimato dall’algoritmo nel caso ESR = 0 e confrontando tale valore con i successivi. pag. 25 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali 4.4 Correzione dell’Algoritmo Per capire il motivo dell’errore sulla capacità bisogna soffermarsi sulla formula utilizzata e sulle ipotesi di validità dell’espressione stessa: ln ( ๐ฃ๐ถ (๐ก) 1 )=− ๐ก (๐ธ๐๐ + ๐ ๐๐๐๐ )๐ถ ๐ฃ๐ถ (0) In particolare si ricorda che, come visto in simulazione, l’algoritmo, per una corretta stima, si aspetta durante il T_on un andamento della tensione lineare a pendenza decrescente, con il valore ๐ฃ๐ถ (0) più grande rispetto i successivi. La presenza del rumore tuttavia non rende più valida questa ipotesi (Fig. 4.4/4.11). Nonostante ciò variando il valore ๐ฃ๐ถ (0), preso dai campioni ottenuti, è possibile ottenere un valore di C sempre più preciso. Osservando come esempio il caso ESR = 0 e C = 100uF (Fig. 4.12) si nota come soprattutto nella fase iniziale i campioni ottenuti non sono utilizzabili, in quanto di valore risulta troppo diverso rispetto alla media durante il T_on, a causa di forti oscillazioni durante il transitorio: Figura 4.12 - Rumore presente sulla tensione sul carico pag. 26 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Si è deciso quindi di eliminare i primi campioni ed effettuare un filtraggio antirumore prima di procedere alla stima di C. 4.5 Il Filtro Savitzky-Golay Il filtraggio è stato implementato tramite la funzione di MATLAB sgolayfilt, che implementa un filtro Savitzky-Golay. Il filtro Savitzky-Golay è un filtro capace di smussare il segnale riducendone il rumore. Lo smussamento dei segnali rumorosi è un’importante branca del signal processing ed il filtro più semplice di questa categoria è rappresentato dal filtro a media mobile. Mediante questa tecnica si sostituisce al valore di ogni campione la media di campioni vicini evidenziati da una finestra fissa, per esempio cinque campioni, di questi cinque campioni utilizzati ognuno ha lo stesso peso nel calcolo della media. Un filtro Savitzky-Golay ha la stessa idea base di un filtro a media mobile in cui però ognuno dei campioni viene pesato secondo un polinomio di fitting ottenuto tramite l’approssimazione dei minimi quadrati. Per capire come vengono calcolati i pesi si supponga di avere un blocco di sette campioni evidenziati in Fig. 4.13 da una parentesi graffa, e che questi sette campioni possano essere interpolati tramite un polinomio di terzo grado: Figura 4.13 – Campioni esempio per il filtraggio S/G pag. 27 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Il polinomio può essere riscritto in forma ๐๐ = ∑๐๐=0 ๐๐ ๐ฅ ๐ . Come accennato nella teoria del metodo dei minimi quadrati per calcolare i coefficienti bisogna minimizzare il residuo ๐ = ∑๐๐=1(๐(๐ฅ๐ ) − ๐ฆ๐ )2 , va calcolata quindi la derivata di S rispetto ai singoli coefficienti per ogni campione presente nella finestra considerata e posta pari a zero. Le derivate di S sono: 3 ๐๐ = 2 ∑ (๐0 + ๐1 ๐ฅ + ๐2 ๐ฅ 2 + ๐3 ๐ฅ 3 − ๐ฆ๐ฅ ) = 0 ๐๐0 ๐ฅ=−3 3 ๐๐ = 2๐ฅ ∑ (๐0 + ๐1 ๐ฅ + ๐2 ๐ฅ 2 + ๐3 ๐ฅ 3 − ๐ฆ๐ฅ ) = 0 ๐๐1 ๐ฅ=−3 3 ๐๐ = 2๐ฅ 2 ∑ (๐0 + ๐1 ๐ฅ + ๐2 ๐ฅ 2 + ๐3 ๐ฅ 3 − ๐ฆ๐ฅ ) = 0 ๐๐2 ๐=−3 3 ๐๐ = 2๐ฅ 3 ∑ (๐0 + ๐1 ๐ฅ + ๐2 ๐ฅ 2 + ๐3 ๐ฅ 3 − ๐ฆ๐ฅ ) = 0 ๐๐3 ๐ฅ=−3 E’ importante sottolineare che gli x considerati rappresentano le posizioni dei campioni all’interno del vettore. Il sistema che si va a creare sarà del tipo (๐จ๐ − ๐)๐ ๐จ = 0, la matrice p contenente i pesi viene quindi ricavata tramite l’equazione (3.7) e avrà dimensione pari a ๐ × ๐ con n numero di campioni della finestra considerata. In Fig. 4.14 viene mostrata la risposta in frequenza del filtro con una finestra di campioni pari a 16 al variare dell’ordine del polinomio. In Fig. 4.15 invece è possibile osservare l’effetto del filtraggio su un’onda quadra a 20kHz, a sinistra l’onda quadra e la sua FFT prima del filtraggio e a destra la stessa onda quadra e la sua FFT dopo il filtraggio. pag. 28 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Figura 4.14 – Risposta in frequenza di un filtro S-G al variare dell’ordine del polinomio Figura 4.15 – Onda quadra e sua FFT prima e dopo il filtraggio S-G Dall’esame della FTT si osserva che le prime cinque armoniche vengono mantenute con una piccola attenuazione mentre le successive risultano molto attenuate, nel dominio del tempo questo si traduce nella modifica dei fronti di salita e discesa dell’onda quadra. Come ultima immagine la Fig. 4.16 mostra l’effetto del filtraggio sui campioni della tensione sul carico nel caso ESR = 0 e C = 100uF. pag. 29 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Figura 4.16 - Filtraggio del rumore tramite smoothing Lo stesso filtraggio è stato applicato alla corrente nell’induttore per diminuire l’errore ottenuto dall’algoritmo. pag. 30 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Capitolo 5 – Risultati Finali 5.1 Applicazione dell’Algoritmo Corretto Una volta effettuate le correzioni al codice, l’algoritmo è stato riapplicato ai precedenti campionamenti con i seguenti risultati: Casi 0Ω/100uF 0/220 0.1/100 0.1/220 0.2/100 0.2/220 0.3/100 0.3/220 R_load 4.9540Ω 4.8163Ω 4.8973Ω 4.8453Ω 4.8565Ω 4.8639Ω 4.9014Ω 4.8619Ω 0.92% 3.67% 2.05% 3.09% 2.87% 2.72% 1.97% 2.76% ESR 0.2461Ω 0.1525Ω 0.3674Ω 0.2432Ω 0.4755Ω 0.3347Ω 0.5708Ω 0.4510Ω 6.1% 3.7% 6.5% 5.1% 4.5% 3.3% L C 382.19uH 375.72uH 374.18uH 389.32uF 387.07uH 385.71uH 377.98uH 375.04uH 19.4% 17.4% 16.9% 21.7% 20.9% 20.5% 18.1% 17.2% 56.578uF 135.43uF 54.992uF 137.87uF 58.384uF 125.44uF 57.786uF 126.97uF 0.5% 2.36% 2.32% 4.2% 3.7% 5.2% 2.64% 4.03% Osservando i dati tabellati può trarre in inganno il valore delle capacità, più basso rispetto al valore nominale, ma il comportamento dei condensatori è soggetto a variazioni in base alla frequenza di lavoro. Per questo motivo è stata effettuata la misura delle capacità (Fig. 5.1 e 5.2) alla frequenza di lavoro di 20kHz tramite un impedenzimetro: Figura 5.1 - Misurazione a 20kHz della capacità con valore nominale 100u pag. 31 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Figura 5.2 - Misurazione a 20kHz della capacità con valore nominale 220uF Come si vede, i valori ricavati per le capacità sono adesso molto simili a quelli misurati con l’impedenzimetro. L’errore sull’induttore è probabilmente dovuto all’aver trascurato la resistenza equivalente serie dell’induttore stesso, infatti, avendo misurato il valore dell’induttore alla frequenza di lavoro (Fig. 5.3) si può osservare una ESR_L pari a 1.482Ω non trascurabile nella stima dello stesso. La presenza di tale resistenza modifica la legge con cui l’induttore si carica durante il T_on, passando da una semplice equazione lineare ad una equazione esponenziale simile a quella vista per la capacità. Un ultima precisazione va fatta sui valori di resistenza indicati sull’impedenzimetro, questi infatti non risultano molto accurati probabilmente a causa dei contatti delle capacita non in condizioni perfette, per questo motivo quelli ricavati dall’algoritmo ad ESR = 0 rimangono quelli di riferimento per le misurazioni successive. pag. 32 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Figura 5.3 - Misurazione del valore dell’induttore L’effetto della resistenza serie dell’induttore è stato poi testato abbassando il valore medio della corrente sull’induttore ed effettuando la stima della L. La stima ottenuta con il relativo errore percentuale è riportata in tabella. IL media 4.3A 3.5A 2.5A 1.5A L Stimata 388.53uH 380.07uH 377.56uH 343.24uH 22.04% 19.39% 18.6% 7.82% Al diminuire della corrente media il valore stimato converge verso il valore vero dell’induttore, confermando l’effetto della resistenza parassita. A completare il set di misure effettuate è stata inserita una induttanza da 2.5mH ed ESR_L di 125mΩ per verificare che la stima con basse ESR_L è più accurata. La stima è stata effettuata sia con ESR_C in serie alla capacità nulla, sia con ESR_C era pari a 0.3Ω. pag. 33 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali ESR_C L Stimata 0Ω 0.3Ω 2.2mH 2.8mH 12% 12% In entrambi i casi l’errore percentuale sull’induttore è circa il 12%, più basso rispetto al precedente induttore da 320uH ma ancora non trascurabile. Per concludere viene inserito un grafico con l’andamento dell’errore sui singoli parametri in funzione delle configurazioni di prova. Errore % sui parametri circuitali in funzione delle configurazioni di prova 25,00% 20,00% 15,00% 10,00% L ESR C R_load 5,00% 0,00% R_load C ESR L Figura 5.4 – Andamento dell’errore percentuale per i vari parametri circuitali 5.2 Funzionamento Discontinuo A completare il lavoro è stata aggiunta all’algoritmo la possibilità di riconoscere quando il convertitore sta operando in modo discontinuo tramite un controllo sui campioni della corrente IL sull’induttore. In particolare viene separato, durante il T_off, il periodo temporale in cui la corrente è maggiore di zero e quello in cui la corrente è pari a zero. Fatto ciò vengono calcolati il D_off, porzione del duty cycle in cui la corrente è non nulla, e il D_dcm, porzione del duty cycle in funzionamento discontinuo. pag. 34 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali La resistenza di carico in DCM viene calcolata con un’equazione diversa, pari a: ๐ _๐๐๐๐ = (๐ท_๐๐ + ๐ท_๐๐๐ )๐_๐๐๐๐๐ ๐ผ๐ฟ_๐๐๐๐๐ ∗ ๐ท_๐๐๐ (5.1) L’algoritmo è poi stato testato in simulazione su un circuito funzionante in modo discontinuo, qui di seguito vengono mostrati il circuito (Fig. 5.5), le forme d’onda (Fig. 5.6), e i risultati ottenuti con MATLAB in tabella: Figura 5.5 - Circuito per il test del funzionamento discontinuo Figura 5.6 - Forme d’onda a regime, in verde è rappresentata la corrente nell’induttore, in rosso la tensione ai capi del MOSFET di potenza e in blu la tensione sul carico pag. 35 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Misure R_load 5.0346Ω 0.692% ESR 0.0327Ω 9% L 23.886uH 8.57% C 992.64uF 0.736% Al test in simulazione è seguito un test sul circuito reale portato in funzionamento discontinuo aumentando il valore della resistenza di carico a 100Ω. In Fig. 5.7 è mostrata l’immagine dell’oscilloscopio, in tabella i risultati dell’algoritmo. Figura 5.7 – Immagine all’oscilloscopio funzionamento discontinuo. Misure R_load 103.94Ω 3.94% ESR 0.2641Ω x L 337.53uH 5.96% C 52.592uF 6.59% Anche in funzionamento discontinuo l’algoritmo effettua una stima abbastanza soddisfacente dei parametri ricercati. pag. 36 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Conclusioni In questo lavoro di tesi si è sviluppato un algoritmo per la diagnostica dei convertitori boost di potenza. La diagnostica viene implementata andando a valutare il valore della resistenza equivalente serie della capacità di filtraggio in uscita e il valore della capacità stessa, questi due parametri infatti, in condizioni di degrado dovuto ad un uso prolungato del convertitore, vengono modificati, in particolare si osserva un aumento della ESR e una diminuzione della capacità. L’allarme di necessaria manutenzione viene dato tipicamente quando il valore della ESR raggiunge il doppio del suo valore nominale. L’algoritmo può essere implementato in un sistema online lavorando in remoto. Rispetto ai metodi presenti in letteratura si è fatta molta attenzione sulla corretta stima della capacità spiegando come questa viene influenzata dal rumore e come tale rumore può essere ridotto tramite i moderni metodi di signal processing. Nonostante si sia particolarizzato il lavoro al solo convertitore boost l’algoritmo è facilmente modificabile per le altre topologie conosciute. L’accuratezza ottenuta dall’algoritmo consente un utilizzo dello stesso per altri scopi, la possibilità infatti di ricavare i parametri circuitali in condizioni di lavoro, e quindi risalire ad un valore che non è quello nominale indicato sul componente, consente per esempio un adattamento migliore di un sistema di controllo le cui variabili inseguono i cambiamenti dei parametri stessi. pag. 37 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali APPENDICE – Codice MATLAB function [ R_load, ESR, L, C ] = Diagnostica( t_simulazione, Vout, IL, V_MOS, D_on, f_switching, f_sample, V_in) x = 0; y = 0; indice = 0; %calcolo dei valori medi di Vout e IL N = length(Vout); %lunghezza vettore dei campioni for i = 2:N x = x+((Vout(i)+Vout(i-1))/2); y = y+((IL(i)+IL(i-1))/2); end V_media = x/(N-1); IL_media = y/(N-1); %calcolo il Ton del circuito for i = 1:f_sample/f_switching %ciclo che controlla quanti campioni vi sono all'interno del T_on if V_MOS(i) > 2.5 indice = indice+1; %numero campioni T_on else end end pag. 38 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali T_on = 1:indice;%creo il vettore T_on for i = 1:indice%riempio il vettore T_on T_on(i) = t_simulazione(i); end z = all(IL,2); % verifico se all'interno dei campioni di IL vi sono degli zeri per capire se si sta lavorando in CCM o in DCM if z == 1 %se siamo in CCM calcolo direttamente la resistenza di uscita R_load = (V_media)/(IL_media*(1-D_on)); else %se invece si lavora in DCM devo ricavare prima il T_off lunghezza_T_off = 0; lunghezza_T_dcm = 0; for i = length(T_on)+1 : (f_sample/f_switching) %a partire dalla posizione length(T_on)+1 controllo gli elementi del vettore IL if IL(i) > 0.5 %se l'elemento è maggiore di zero appartiene a T_off lunghezza_T_off = lunghezza_T_off + 1; else %se è pari a zaro appartiene a T_dcm lunghezza_T_dcm = lunghezza_T_dcm + 1; end pag. 39 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali end T_off = 1:lunghezza_T_off; %creo il vettore T_off j=1; for i = length(T_on)+1:length(T_on)+lunghezza_T_off %riempo il vettore T_off T_off(j) = t_simulazione(i); j=j+1; end D_off = (T_off(length(T_off))-T_off(1))/(1/f_switching); R_load = ((D_on+D_off)*V_media)/(IL_media*D_off); end %calcolo l'ESR if mod(length(T_on),2) == 0 %controllo se il numero di campioni presi durante T_on è pari o dispari prima di procedere al calcolo in quanto sarà necessario %il valore di Vout per T_on/2 ESR = -((Vout(length(T_on)/2)-V_media)*R_load)/V_media; else ESR = -((Vout((length(T_on)+1)/2)-V_media)*R_load)/V_media; end % Vout durante il T_on Vout_on = 1:length(T_on); for i = 1:length(T_on) pag. 40 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali if V_MOS(i) > 2.5 Vout_on(i) = Vout(i); else Vout_on(i) = V_media; end end %applico l'algoritmo LMS IL_filt = sgolayfilt(IL, 1, 29); lamda_IL = 1:length(T_on)-1; %creo i vettori necessari phi = 1:length(T_on)-1; j = 2; %stima induttanza for i = 1:length(T_on)-1 %li riempo lamda_IL(i) = IL_filt(j)- IL_filt(1); phi(i) = T_on(j)-T_on(1); j = j+1; end theta_IL = ((phi*phi')^-1)*phi*lamda_IL'; L = V_in/theta_IL; %calcolo di L %stima della capacità Vout_on_troncato = Vout_on(20:190); T_on_troncato = T_on(20:190); Vout_on_troncato = sgolayfilt(Vout_on_troncato, 1, 29); pag. 41 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali lamda_Vout = 1:length(Vout_on_troncato)-1; phi_V = 1:length(T_on_troncato)-1; j=2; for i = 1:length(T_on_troncato)-1 lamda_Vout(i)= log(Vout_on_troncato(j)/Vout_on_troncato(1)); phi_V(i) = T_on_troncato(j)-T_on_troncato(1); j = j+1; end theta_Vout = ((phi_V*phi_V')^-1)*phi_V*lamda_Vout'; C = -1/((ESR+R_load)*theta_Vout); %calcolo di C end pag. 42 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Bibliografia [1] Integrated Diagnostic/Prognostic Experimental Setup for Capacitor Degradation and Health Monitoring, Chetan Kulkarni, Gautam Biswas, Xenofon Koutsoukos, Jose Celaya, Kai Goebel [2] Model-based fault diagnosis of a DC-DC boost converters using hidden Markov model, M. Hadi Hafizi, Afshin Izadian [3] An Online Technique for Estimating the Parameters of Passive Components in Non-Isolated DC/DC Converters, G. M. Buiatti, A. M. R. Amaral, A. J. M. Cardoso [4] Use of ESR to Predict Failure of Output Filtering Capacitors in Boost Converters, Acacio M.R. Amaral, A. J. Marques Cardoso [5] Reliability of Capacitors for DC-Link Applications in Power Electronic Converters – An Overview, Huai Wang, Frede Blaabjerg [6] Failure Prediction of Electrolytic Capacitors During Operation of a Switchmode Power Supply, Amine Lahyani, Pascal Venet, Guy Grellet, Pierre-Jean Viverge [7] Open circuit fault diagnosis for the power electronic converter stages using ANFIS algorithm, Tamer Kamel, Yevgen Biletskiy, Liuchen Chang pag. 43 Rivolo Mauro - Diagnostica di un Convertitore di Potenza tipo Boost tramite stima dei parametri circuitali Ringraziamenti Desidero ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato nella realizzazione della mia Tesi. Il relatore, Professore Gianpaolo Vitale, per il suo aiuto, la pazienza, la disponibilità e la professionalità messa a mia disposizione durante tutto il periodo di realizzazione della tesi. Il Co-relatore Giuseppe Lullo, per la sua competenza e per i suoi preziosi suggerimenti. Il Consiglio Nazionale delle Ricerche e in particolare il Sig. Giuseppe Scordato, il suo aiuto è stato fondamentale nella realizzazione del circuito e nelle misure effettuate in laboratorio. I Professori del corso di laurea in Ingegneria Elettronica e i miei colleghi, con cui ho condiviso l’esperienza accademica. Una dedica speciale infine va ai miei genitori, loro hanno reso possibile tutto questo e il mio grazie non sarà mai abbastanza per quello che loro hanno fatto per me. pag. 44