CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE I Compitino di FISICA 22 Aprile 2005 1) Una particella viene lanciata da un punto O del suolo , in un piano verticale terrestre. La velocità iniziale è inclinata di 30° , rispetto al suolo , e vale 4 m/s. Si determini : a) le componenti x e y della posizione della particella in funzione del tempo, la massima quota raggiunta e il tempo impiegato a raggiungerla. b) La distanza orizzontale percorsa dalla particella tra il punto di lancio e quello in cui ricade al suolo e il tempo impiegato a percorrerla. 2) Un corpo di massa m = 1 kg è trattenuto da una fune su un piano liscio, inclinato di = 300 e di altezza h = 1.5 m, come mostrato in figura. Si calcolino: a) la tensione T della fune; b) il tempo impiegato dal corpo a raggiungere la base del piano, una volta che si è tagliata la fune. h 3) Un corpo di massa m = 0.5 kg scivola da fermo dal punto A lungo un piano inclinato di altezza h = 2.0 m, privo di attrito. Giunto nel punto B, alla base del piano, il corpo continua il suo moto lungo un piano orizzontale che nel tratto BC, lungo l = 1.0 m, è scabro con coefficiente di attrito dinamico d = 0.2. Alla fine del piano, il corpo urta in D una molla di coefficiente elastico k = 700 N/m, come mostrato in figura. Calcolare: a) la velocità del corpo nei punti B, C e D; b) la massima compressione d della molla. A h B C D SCRIVERE IN MODO CHIARO GIUSTIFICARE BREVEMENTE I PROCEDIMENTI SOSTITUIRE I VALORI NUMERICI SOLO ALLA FINE NON DIMENTICARE LE UNITA` DI MISURA SOLUZIONE ESERCIZIO 1 a) Fissato un sistema d’assi ( x,y) , con origine in O coincidente con il punto di lancio, nel piano verticale terrestre, l’accelerazione dovuta all’attrazione gravitazionale terrestre ha componenti ax = 0 e ay = -g . Le componenti della velocità sono pertanto vx = /v o / cos 30° , costante , mentre vy = -gt + /v o / sen 30° . Le componenti della posizione sono quindi x= /v o / cos (30° ) t e y = - g t 2 / 2 + /v o / sen (30°) t . Si ha quindi : x= 23 t e y = - g t 2 / 2 + 2 t . Nel punto di massima quota è nulla la componente vy della velocità. Si pone pertanto vy = 0 e si ricava t = 2/g = 0.2 s. La quota massima raggiunta dalla particella, y max, si ottiene sostituendo questo valore nella relazione che esprime la componente y della posizione in funzione del tempo . E ‘ pertanto y max= 0.2 m. b) Il tempo impiegato a ricadere al suolo si ottiene facilmente ponendo y=0 nella relazione y = - g t 2 / 2 + /v o / sen (30°) t . Una delle due soluzioni, t= 0 , corrisponde all’istante iniziale del lancio , mentre la seconda , t = 4/g = 0.4s, è il tempo impiegato a ricadere al suolo . Si noti che , come aspettato , è il doppio di quello impiegato a raggiungere la quota massima . La distanza orizzontale percorsa in questo intervallo di tempo è quindi x= 2 3 4/g = 1.4 m . SOLUZIONE ESERCIZIO 2 a) Disegniamo il diagramma del corpo libero utilizzando un sistema di assi cartesiani con x parallelo al piano inclinato, come mostrato in figura. Il corpo è in equilibrio e l’equazione del moto è: y T N Fg ma 0 Proietto l’equazione del moto sugli assi x e y: asse x: T mg sin max 0 asse y: N mg cos ma y 0 da cui si ricava: Fg x N mg cos 1kg (9.8m / s 2 ) cos(30 0 ) 8.5J T mg sin 1kg (9.8m / s 2 ) sin( 30 0 ) 4.9J b) Una volta tagliata la fune il corpo scivola lungo il piano inclinato con accelerazione costante ax data da: mg sin ma x a x g sin (9.8m / s 2 ) sin( 30 0 ) 4.9m / s 2 Il moto è uniformemente accelerato e la legge oraria è: 1 1 x x0 v0 t a x t 2 0 0 a x t 2 2 2 ove x0=0, v0=0 e la lunghezza del piano è x x0 h / sin Il tempo impiegato è quindi dato da: T N h t2 2 ( x x0 ) ( x x0 ) 1.5m h 1 1 t 2 2 2 1.1 s 2 ax ax sin g sin 9.8m / s (sin 30 0 ) 2 Il tempo impiegato corrisponde alla soluzione positiva, cioè 1.1 s. SOLUZIONE ESERCIZIO 3 a) Nel punto A di partenza, alla sommità del piano inclinato, il corpo possiede solo energia potenziale, pari ad U A mgh (0.5kg) (9.8m / s 2 ) (2.0m) 9.8 J Nel punto B, alla base del piano inclinato, per il principio di conservazione dell’energia meccanica, il corpo ha convertito tutta l’energia potenziale in energia cinetica KB 1 K B mvB2 U A 2 da cui si può ricavare la velocità in B: 2U A 2 9.8 J vB 6.3 m / s m 0.5kg In C il corpo ha perso parte della sua velocità, a causa dell’attrito con il piano. La variazione di energia cinetica tra B e C può essere calcolata applicando il teorema lavoro-energia cinetica, in cui l’unica forza attiva è la forza di attrito: K K C K B Lattrito 1 2 1 2 mvC mvB Fattrito l d N l cos(1800 ) d N l d mgl 2 2 Nell’espressione precedente N = mg è il modulo della forza normale che è pari al modulo della forza peso, essendo il piano orizzontale. La velocità in C è quindi pari a : 1 1 mvC2 mvB2 d mg l U A d mg l 2 2 2(U A d mg l ) 2(mgh d mg l ) vC 2 g (h d l ) m m 2 (9.8m / s 2 )( 2.0m 0.2 1.0m) 5.9m / s Nel punto D, all’istante di contatto con la molla, il corpo ha la stessa energia cinetica (e quindi la stessa velocità) posseduta in C, dato che il tratto CD, orizzontale, è privo di attrito: K D KC v D vC 5.9 m / s b) La massima compressione d della molla può essere calcolata applicando il principio di conservazione dell’energia meccanica tra l’istante di contatto con la molla (punto D, in cui tutta l’energia è cinetica e pari a KD) e l’istante di massima compressione della molla (in cui il corpo è fermo e tutta l’energia cinetica KD è stata convertita in energia potenziale della molla): 1 1 K D mvD2 U molla kd 2 2 2 m 0.5kg d vD 5.9 m / s 0.16 m k 700 N / m