sassi neri itinerario didattico a cura della Prof.ssa Teresa Andena per C.D.S.A. Bobbio CENTRO DOCUMENTAZIONE DI STUDI AMBIENTALI DELLA VALTREBBIA cartina Composizione grafica: Edizioni Pontegobbo 3 cata nelle proprie caratteristiche nell’adeguarsi a questo ambiente. qualche notizia in breve • Come raggiungere la località Sassi Neri A partire da Bobbio si prende la S.S. 461 del Penice , si supera l’abitato di Vaccarezza ed esattamente a 10 Km da Bobbio , presso il ristorante Chalet della Volpe, inizia il sentiero che costeggia il limite inferiore della zona denominata Sassi Neri • Che cosa sono i Sassi Neri L’affioramento dei Sassi Neri corrisponde ad una zona interessata da una intensa fratturazione per cui grossi blocchi isolati di colore scuro (i sassi neri appunto!) sono sparsi lungo il declivio. Dal punto di vista mineralogico queste rocce scure sono Peridotiti/ Serpentiniti (Ofioliti). • Le ofioliti Le ofioliti sono associazioni di rocce vulcaniche intrusive e metamorfiche che deriverebbero da parti di antica crosta oceanica incorporate nelle catene montuose durante il loro sollevamento. Le ofioliti dell’appennino ligure-emiliano sono la testimonianza dell’esistenza di un oceano Ligure Piemontese che nel Giurassico separava la zolla continentale africana e quella europea. Il minerale presente in quantità maggiore nelle ofioliti dei Sassi Neri è il peridoto (da cui il nome peridotite) che è un silicato di ferro e magnesio, prodotto dalla parziale rifusione dei magmi basaltici tipici delle dorsali medio oceaniche • Un ambiente particolare A causa della particolare natura delle ofioliti ed in particolare per la presenza di elevate quantità di metalli pesanti (oltre al ferro ed al magnesio già citati troviamo elevate quantità di nichel , cromo, vanadio ecc.), i suoli risultano scarsamente produttivi in termini agricoli e su queste rocce cresce una vegetazione particolare. I metalli presenti sono infatti tossici per le piante, mentre il suolo risulta carente di calcio e potassio e piuttosto acido. L’ ambiente roccioso, inoltre, caratterizzato da forti escursioni termiche e scarsa disponibilità di acqua ha portato alla selezione di una flora particolare: acidofila, rada , modifi4 • L’uomo e l’ambiente ofiolitico Le rocce ofiolitiche sono state colonizzate dall’uomo piuttosto precocemente per la disponibilità di sorgenti d’acqua e perchè erano luoghi ottimali per la difesa (aspri ed elevati). D’altra parte però erano zone scarsamente produttive dal punto di vista agricolo . Vivere in queste zone voleva dire fare la fame ! Ecco perchè tali rocce nere vengono anche dette “rocce del diavolo”. dove siamo? Obiettivo: determinare la posizione della posizione geografica dell'ambiente studiato. Posizione relativa: 1) Individua: -Regione di appartenenza - Provincia - Comune 2) Segna sulla cartina di pag. 3 il percorso effettuato. 3) Utilizzando la bussola e la mappa individua i punti cardinali. gli ambienti Obiettivo: identificare i tipi di ambienti da studiare. 1) Misurando il percorso in passi riconosci e costruisci una mappa tratteggiando in modo differente i tipi di ambiente che incontri: ////=prato; ::::::=bosco latifoglie; ####=bosco conifere; ****=affioramenti rocce serpentinose; t=Insediamenti umani. 5 2) Confronta la tua descrizione con il disegno e la fotografia. In laboratorio a) hai citato tutti gli elementi costitutivi del paesaggio? b) quali sono i colori prevalenti? 3) Confronta le foto scattate in diverse stagioni : a) vi sono elementi costanti ? b) vi sono elementi variabili ? c) come variano i colori ? 4) Prendi una fotografia, fanne uno schizzo ed evidenzia gli elementi che ritieni più importanti. a) colora in verde gli elementi di interesse naturalistico (rocce, alberi, vegetazione, animali); b) colora in rosso i manufatti dell'uomo (strade, case, campi coltivati); c) colora in giallo quei manufatti che hanno o possono avere interesse storico (m.antichi). Obiettivo: individuare analogie e differenze tra la carta topografica ed il paesaggio e comprendere che gli ambienti subiscono modificazioni nel tempo. il paesaggio Obiettivo: osservazione, descrizione del paesaggio e riconoscimento degli elementi costitutivi. Una volta giunto alla meta: 1) Orientati con la faccia verso Nord e osserva quello che vedi quindi: In campo a) descrivi a parole quello che vedi; b) utilizzando un foglio di acetato fai un disegno/ schizzo di quello che vedi; c) fotografa lo stesso paesaggio; Ripeti la stessa operazione per ciascuno dei quattro punti cardinali. Come definiresti il paesaggio che vedi? [] pianeggiante [] collinare [] urbano [] dolce pendio 6 [] montano [] rupestre In campo 1) Nel paesaggio che ti circonda riesci ad identificare manufatti o altro che corrispondano a quelli sulla carta? Quali? ______________________________________________ 2) Nel paesaggio che ti circonda riesci ad identificare manufatti o altro che non si trovano sulla mappa? Quali? ______________________________________________ 3) Secondo te a cosa sono dovute queste differenze? 4) Verifica la data di produzione della carta che hai in mano. 5) Per concludere qual'è la caratteristica che più ti ha colpito del pae7 saggio in esame? Obiettivo: perfezionare l'esame dell'ambiente utilizzando altri stimoli sensoriali. In campo 1) Chiudi gli occhi e concentrati sui suoni che riesci a percepire: Naturali Umani [] canto uccelli [] voci [] stormire di fronde [] rumore di motori [] scroscio di acqua [] altro _______________ [] tuoni [] grilli [] cicale [] altro _______________ Quali prevalgono? 2) Chiudi gli occhi e concentrati sugli odori : Naturali Umani [] odore di pino [] odore di cucina [] odore d'erba [] odore di fumo [] altro_______________ [] altro _______________ le rocce Obiettivo: osservare gli elementi costitutivi dell'ambiente esaminato: caratteristiche mineralogiche. 1) Esaminiamo i sassi affioranti: - Colore delle rocce: _________________________________________ - Durezza: [] si incidono con l'unghia [] si incidono con il coltellino d'acciaio - Aspetto: si scorgono stratificazioni? si scorgono venature di diverso colore ? con la lente di ingrandimento sono visibili cristalli? - Se toccate con l'acido cloridrico diluito danno luogo ad effervescenza? 8 - Che cosa ne puoi concludere? Che cosa dice l'esperto: Le ofioliti sono rocce ignee estremamente basiche appartenenti alla famiglia delle peridotiti e sono caratterizzate dalla mancanza totale di quarzo, feldspati e feldspatoidi mentre è abbondante l'olivina. Le ofioliti sono prodotte dall'alterazione delle peridotiti, attraverso la quale l'olivina ed i minerali pirossenici si alterano in serpentina. Sono prevalentemente di colore verde o nerastro, con le superfici esposte all'atmosfera ricoperte di una sottile patina rossastra . Il processo di serpentinizzazione può avvenire per reazione del liquido residuo della cristallizzazione magmatica e la roccia già consolidata (autometamorfismo) o per azione dell'acqua contenuta nei sedimenti in mezzo ai quali si ritrova la serpentina. Gli originali magmi peridotitici dai quali derivano le ofioliti provengono dal mantello. Sono tipiche dell'appennino settentrionale. A.A.V.V. La nuova enciclopedia delle scienze (1991) Garzanti (MI) Obiettivo: comprendere che le rocce, come gli eltri elementi costitutivi di un ambiente sono soggette a variazione nel tempo. 2) Preleva un sasso di quelli scuri e prova a spaccarlo con un martello: - noti delle differenze di colore tra la frattura fresca e la parte che invece è rimasta esposta agli agenti atmosferici? - A che cosa ritieni sia dovuta la differenza di colorazione? - Questa colorazione rossastra ritieni che possa essere simile alla ruggine? - Potrebbe esserci una analogia tra la formazione della ruggine e la formazione della patina rossiccia sulla roccia? In laboratorio 3) Per verificare la presenza di ferro preleva un campione di polvere rossiccia. Si fa bollire con acido cloridrico (a bagno maria sotto cappa), si filtra, si tratta con qualche goccia di acido nitrico e si lascia raffreddare. Si tratta con qualche goccia di prussiato giallo di potassio. In presenza di ferro la soluzione diventa di un colore blu-prussia brillante per la formazione di esacianoferrato di potassio. 9 il suolo fauna del terreno Obiettivo: osservare gli elementi costitutivi dell'ambiente esaminato: caratteristiche del suolo. In campo 1) In ciascun ambiente che incontri raccogli un campione di terreno da esaminare successivamente. 2) Esaminiamo ciascun masso: - sono evidenti spaccature ? - sono visibili tracce di erosione ad opera degli agenti atmosferici? 3) Preleva un campione di terreno tra un masso e l'altro e preleva un secondo campione di polvere dalle spaccature per un successivo esame in laboratorio. • Componente biologica: In laboratorio 1) Prendi una aliquota di terriccio di ciascun campione e disponilo nell'imbuto di Berlese, accendi la lampada e lascialo così per due o tre giorni. - Preleva quindi la bottiglietta inferiore contenente l'alcool etilico ed osservane il contenuto con una lente di ingrandimento. - Descrivi gli organismi presenti badando soprattutto alle seguenti caratteristiche: a) sono presenti zampe? b) quante? c) hanno le ali ? - Cerca di classificare gli organismi osservati utilizzando il libro guida. - Preleva una goccia della soluzione alcolica ed osservala al microscopio. - Fai un disegno di quello che vedi. 10 Riepilogo speci osservate: Philum Protozoi Rotiferi Nematodi Platelminti Nematodi Anellidi Aracnidi Insetti Miriapodi n.specie nomi nutrizione • Componente chimica: 1) Preleva una quantità pesata di terreno per ciascun campione ed essicalo a 105° per 4-5 ore. Ripesalo. - A che cosa pensi che sia dovuta la perdita di peso? 2) Prendi il terreno ottenuto al punto 1 e calcinalo completamente sul fuoco. Ripesalo. - A che cosa pensi che sia dovuta la perdita di peso? 3) Prepara un'altra aliquota di terreno per ciascun campione essiccato e trattalo con acido cloridrico diluito. - Che cosa osservi? 4) Preleva un'aliquota di terreno per ciascun campione e sospendila in acqua distillata agitando bene. - Filtra la niscela così ottenuta ed aggiungi qualche goccia di indicatore universale (oppure immergi una cartina indicatrice universale). Osserva il colore ottenuto e determina così la natura acida, basica o 11 neutra del terreno rosso = terreno acidoverde = neutro blu = basico • Tessitura: 1) Fai passare ciascun campione di terreno essicato attraverso le maglie di setacci aventi lume diverso e pesa le frazioni così ottenute: - peso dei sassolini; - peso quota più fine. - Determina per ciascun campione il rapporto tra il peso totale ed il peso delle diverse frazioni. 2) Prendi una aliquota di ciascun campione di terreno, sospendila in acqua, ponila in un cilindro graduato e lascialo sedimentare . - Che cosa osservi? - Quanto è spesso ciascuno strato? - Quindi il terreno esaminato è costituito da: ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ - Compila la seguente tabella riassuntiva T. bosco T. prato T. ofioliti Popolazione biologica Perdita per Perdita per essiccamento calcinazione pH specie osservate. 2) Esaminiamo la distribuzione della vegetazione: - Dove si concentra preferenzialmente? - Che tipo di vegetazione cresce ? - Gli alberi ad alto fusto si trovano _____________________________ - Gli arbusti si trovano: ______________________________________ - Le piante erbacee si trovano: ________________________________ - Quali specie hanno colonizzato i massi ? [] licheni [] muschi [] felci [] altro _______________ In laboratorio - Confronta le tue osservazioni con una carta dell'utilizzazione del suolo della zona studiata: • come viene classificata? • vi sono delle analogie con quanto hai osservato in campo? • vi sono delle differenze? • a che cosa ritieni che siano dovute? (controlla la data di produzione della carta). Obiettivo: studiare la relazione: condizioni climatiche - sviluppo della vegetazione. 1) Dall' arrivo ad intervalli di 1 ora misuriamo: a) la temperatura dell'aria ____ ____ ____ b) la temperatura dei massi ____ ____ ____ c) la temperatura del terreno ____ ____ ____ - Cosa puoi concludere? le piante 2) Disegna nello stesso grafico le tre curve. Obiettivo: osservare gli elementi costitutivi dell'ambiente esaminato: distribuzione della vegetazione. In campo 1) Sulla mappa del sentiero indica con un segno convenzionale le 3) Calcola l'escursione termica nei tre casi. 12 ____ ____ ____ ____ ____ ____ 4) Discuti i risultati così ottenuti. 5) Ritieni che la differente escursione termica possa avere qualche 13 effetto sulla distribuzione della vegetazione? 6) Completa la seguente mappa: EVAPORAZIONE D'ACQUA TERRENO TEMPERATURA TRASPIRAZIONE DELLE FOGLIE STRUTTURA DEL SUOLO FABBISOGNO D'ACQUA DELLA PIANTA DISPONIBILITà D'ACQUA NELSUOLO RICCHEZZA DI HUMUS Obiettivo: osservare gli elementi costitutivi dell'ambiente esaminato: riconoscimento delle speci vegetali. L'esperto dice: Elenco floristico riferiti all'areale dei Sassi Neri dedotti da studi botanici compresi in letteratura: G.L. Pavarino Intorno alla flora del calcare e del serpentino nell'Appennino Bobbiese in Atti Ist.Bot. Pavia e Lab. Crittog.Italiano 1906, 1908, 1916. Versante est Felci: Asplenium adiantum nigrum, Ceterach officinarum, Pteris aquilina, Asplenium septentrionale, Asplenium Trichomanes, Notholena marantae P. erbacee: Nardus stricta, Avena pubescens, Silene nutans, Alyssum argenteum, Anthyllis vulneraria, Geranium nodosum, Linum catharticum, Digitalis ferruginea, Campanula rotundifolia, Hieracium murorum, Centaurea jacea, Briza media, Phleum michelii, Hypericum perforatum, Cytisus Hirsutus, Geranium robertianum, Cynanchum vinceto14 xicum, Asperula cynanchica, Galium rubrum, Hieracium coringaefolium, Helichrysum italicum. Alberi- arbusti Corylus avellana, Rosa pimpinellifolia, Juniperus communis Vette P. erbacee Nardus stricta, Cerastium arvense, Alyssum argenteum, Sedum album, Alchemilla vulgaris, Potentilla argentea, Potentilla argentea, Pimpinella saxifraga, Centaurea paniculata, Erigeron acer, Allium spherocefalum, Arenaria grandiflora, Anemone epatica, Sempervivum tectorum, Potentilla verna, Trifolium repens, Armeria vulgaris, Erythraea centaurium, Antennaria dioica. Alberi-arbusti Fraxinus ornus Pascoli sotto i dirupi Calluna vulgaris, Helianthemum chamaecistus, Dianthus seguieri,, Potentilla verna, Teucrium montanum, Brunella vulgaris, Thymus serpillum, Euphrasia salisburgensis, Asperula cynanchica, Galium rubrum, Leontodon villarsii, Leontodon autumnalis, Achillea millefolium. 1) Quali delle specie sopraindicate hai trovato con l'aiuto dell'esperto? 2) Ne hai identificate delle altre non indicate? Obiettivo: riconoscere alcune relazioni ecologiche tra speci di piante e struttura del suolo. 1) Delimitiamo una zona approssimativamente quadrata con sassi affioranti di 20 metri di lato. 2) Disegna un reticolato quadrato costituito da 100 quadretti (dieci per lato) che rappresenti in scala la zona delimitata ed in esso tratteggiamo le diverse associazioni vegetali: //// = felci + crassulacee :::: = crassulacee + alisso (potentilla) + muschio ### = alisso + euforbia + graminacee 3) Rappresenta in un reticolato quadrato uguale a quello del punto 2 15 la tipologia del terreno: //// = roccia compatta fine :::: = detrito grossolano ### = detrito 4) Ci sono delle sovrapposizioni ? 5) Che cosa ne puoi concludere? Obiettivo: riconoscere le modificazioni dell'aspetto delle varie parti delle piante indotte dall'ambiente. 1) Osserva le foglie: Le piante che crescono sui serpentini le hanno: o larghe o strette 2) Completa la seguente mappa: IRRAGGIAMENTO SOLARE DISPONIBILITà D’ACQUA EVAPORAZIONE Obiettivo: verificare la relazione tra composizione del suolo e crescita delle piante. In laboratorio 1) Predisponi una serie di 20 vasetti di cui 10 contenenti terriccio, sabbia, ghiaietto proveniente dalla zona ofiolitica (ofi-terr) e 10 con terriccio universale in commercio. Prova quindi a seminarvi piante tradizionalmente coltivate (pisello, grano ecc.) Innaffia con regolarità. - Noti delle differenze nei tempi di crescita? SUPERFICIE DELLE FOGLIE 4) Completa la seguente mappa: DIMENSIONI DELLE RADICI 5) Osserva lo sviluppo del fusto: [] è lineare [] è contorto queste piante in generale: [] svettano verso il cielo [] si adagiano sul terreno e ne seguono le asperità 6) Sono osservabili piante con peluria? DISPONIBILITà D'ACQUA SPESSORE D’EPIDERMIDE TRASPIRAZIONE - Noti delle differenze nei tempi di germinazione? 3) Osserva le radici delle piante che crescono sui massi o sono piuttosto estese o sono ridotte DISPONIBILITA' DI NUTRIENTI 8) Completa la seguente mappa: - Noti delle differenze nell'aspetto delle piante? - Puoi dedurre qualcosa in relazione alla fertilità del terreno ofiolitico? Obiettivo: verificare nella realtà oggettiva il problema dello sfruttamento agricolo delle zone serpentinose. In campo 1) Osserva le zone che circondano l'ambiente che stai studiando: - Sono visibili aree coltivate ? - Quali coltivazioni sono presenti? In laboratorio 2) Ricerca: quante zone agricole sono presenti nella zona esaminata quanti addetti occupano quali sono le loro dimensioni medie (superficie media) 7) L'epidermide ti sembra : [] spessa [] sottile 16 17 la fauna Obiettivo:: esame naturalistico dell'ambiente circostante in ordine agli aspetti faunistici. è possibile identificare altri animali oltre a quelli già osservabili nel terreno? - Anfibi [] Quali?_____________________________________________________ - Rettili [] Quali?_____________________________________________________ Alyssum argenteum - Uccelli [] Quali?_____________________________________________________ Sono visibili nidi nella vegetazione circostante? - Mammiferi [] Quali? ____________________________________________________ Asplenium cuneifolium è possibile osservare tracce del passaggio di animali? [] Borre [] Escrementi [] Rosicchiature [] Impronte [] Galle [] Altro __________ Prospetto riassuntivo delle specie osservate: Philum Pesci Anfibi Rettili Uccelli Mammiferi n.specie nomi Biscutella laevigata Cheilantes marantae 18 19 nutrizione natura e tradizioni Obiettivo: individuazione in una leggenda degli elementi naturalistici caratterizzanti la zona studiata. 1) Leggi la seguente leggenda: ... Un'altra leggenda si riferisce all' Alpicella: la festa del Penice che ricorre la seconda domenica di settembre, non solo oggi ma da tempo immemorabile, ha sempre richiamato fedeli di ogni ceto per partecipare nel tempio costruito sulla vetta, a 1460 m., alla funzione religiosa. Gli abitanti l'Alpicella, (ora M. Penice) avevano provveduto alla costruzione lassù di un tempietto, con l'ara dedicata a Diana Cacciatrice. Numerosi pellegrini fissavano come loro meta nel mese di settembre questa zona, per partecipare a partite di caccia e per sacrificare sull' ara sacra alla Dea i migliori esemplari di selvaggina senza trascurare anche le danze e i giochi atletici che seguivano il rito religioso. Colombano, desideroso di distruggere anche il ricordo della religione pagana, non perdette tempo; con la sua proverbiale energia, a lenti passi, appoggiato al suo bastone, percorse parte della faticosa salita. Stanco, sedette all'ombra di un faggio, quando si vide apparire innanzi il diavolo che con aria di sfida, dopo la beffa del Ponte Gobbo, gli intimò di ritornare a valle. Al che Colombano si oppose e riuscì ad espellere il diavolo dalla sua giurisdizione. In un baleno il demonio, giunto fra le roccie nere dell' Orrido di Barberino, afferrò e lanciò con diabolica forza alcuni enormi massi neri nella direzione del Santo: ma tutti gli si sparpagliarono attorno come enormi pezzi di carbone in un prato verde, lasciandolo miracolosamente indenne. Il popolo dice che da quel giorno la località venne denominata "Sassi neri". Colombano poi soddisfatto di aver sconfitto il diavolo riprese il viaggio e raggiunta la vetta del Monte Penice abbattè il tempio a Diana per costruirvi un santuario dedicato alla Vergine, santuario che venne distrutto e poi ricostruito più volte. Nerina Gatti Follini Le tradizioni popolari bobbiesi di S. Colombano (in Atti del Convegno Storico Colombaniano Bobbio 1-2/9/1951) 2) In quale periodo storico può collocarsi il racconto? 3) Individua nel racconto gli elementi naturalistici: - Minerali e rocce: 20 - Flora: - Fauna: 4) Quali elementi corrispondono a quanto hai osservato nel corso dell'uscita? 5) Esiste un'analogia geologica tra le rocce di Ponte Barberino e quelle dei Sassi Neri? 6) Secondo te perchè i Sassi neri sono associati al diavolo? 7) Che cosa rappresenta il diavolo? 8) Quali elementi della leggenda possono avere un fondamento storico? natura ed insediamenti umani Obiettivo: conoscere le radici storiche dell'ambiente studiato e riconoscere le interazioni tra l'uomo e l'ambiente studiato. Dice l'esperto: ... Il Monte Groppo risulta il più antico insediamento umano della nostra zona e conserva a tutt'oggi le più arcaiche e preziose testimonianze dell'uomo neolitico; era già abitato circa 7000 anni or sono.....Da ciò che è possibile osservare tenendo nella dovuta considerazione il materiale rinvenuto negli insediamenti liguri, si può risalire al periodo Neolitico (5000 2800 a.C.) come punto di partenza dell'insediamento del Groppo. Da quel momento, con una successione che non appare interrotta il Groppo appare frequentato fino a tutta l'età del Ferro, coprendo un arco di circa 5000 anni. Le testimonianze più arcaiche sembrano riferirsi al Neolitico Inferiore (5000-4100 a.C.). ... L'uomo del Neolitico Inferiore viveva certamente nelle grotte poste sul lato Sud del Groppo; sulla sommità vi erano solo le capanne destinate alle sentinelle. L'intera comunita saliva in vetta per motivi di difesa o di carattere religioso: si trovarono, infatti, nella parte piu alta del tavo!ato diverse pietre bianche disposte a modo di pavimento e recano una infinità di segni, di origine naturale, molto simili ad alcune incisioni rupestri filiformi. Durante il periodo del Neolitico Medio (4100 3500 a C ) la tecnica di lavorazione si affina notevolmente.... 21 Nel Neolitico superiore (3500-2800 a.C.) l'attenzione dell'uomo si volge verso attività che potremmo chiamare industriali.....A tutt'oggi non sono state trovate testimonianze del periodo Eneolitico (2800-2300 a.C.) Durante l'età del Ferro (1100-0 a.C.), il periodo tipico dell'apparizione del popolo dei Liguri, il Groppo assume il carattere di castellaro in quanto la primitiva esigenza di difesa, rappresentata dalla permanenza delle sentinelle sulla vetta, diventa ora bisogno inderogabile di protezione per i propri campi ed armenti, ottenuti con tanta fatica dall'aspro ambiente circostante. Qualcuno ha voluto trovare in ciò una spiegazione della strenua opposizione dei Liguri all' esercito romano e del loro carattere chiuso. In questo periodo i villaggi si estendono in tutta la zona circostante,scendendo anche verso la Spanna e la zona dell'antica S.Maria. Fra i reperti vi sono anche piccoli oggetti in ferro,quali chiodi e fibbie. Sembrano presenti anche alcune tracce della civilta celtica: lo proverebbero un coltello in ferro e un frammento di armilla in pasta vitrea. Infine, alcuni frammenti di tegoloni ci riportano all'epoca della romanizzazione: essi sono molto simili a quelli che facilmente si trovano nella zona di Bobbio e forse provengono dalla fornace del Rio Gambado. [] agricoltura [] caccia [] pastorizia 4) Consultando la carta geologica verifica la disponibilità d'acqua (vedere se vicino ci sono delle fonti). 5) Utilizzando i lucidi preparati nella fase di studio del paesaggio e la descrizione dell'esperto prova a ricostruire una scena di vita della popolazione dell'età del Ferro nella zona. 6) Confronta la condizione degli insediamenti umani attuali nella zona con quelli preistorici. dal Tosi “ Guida di Bobbio” In laboratorio 1) Schematizza la sequenza temporale degli insediamenti preistorici della zona. 2) Fai una ricerca sui tipi di reperti trovati nella zona, sul loro significato e sui luoghi della loro conservazione. In campo 3) Osserva l'ambiente circostante il massiccio: - Quali pensi siano le ragioni che hanno portato le popolazioni primitive ad abitare la zona? [] facilità di accesso [] facilità di difesa [] abbondanza di terreno fertile [] abbondanza di materie prime - Ritieni, dato l'ambiente, che queste popolazioni praticassero prevalentemente: 22 [] commercio 23 indice - Qualche notizia in breve - Dove siamo? - Gli ambienti - Il paesaggio - Le rocce - Il suolo - Fauna del terreno - Le piante - La fauna - Natura e tradizioni - Natura ed insediamenti umani Finito di stampare agosto 2001 Pag. 4 “ 5 “ 5 “ 6 “ 8 “ 10 “ 11 “ 12 “ 19 “ 20 “ 21