106 senza intelaiatura (solo vetro o metacrilato) e con le pareti in blocco unico o incollate con silicone trasparente. Di regola il layout si dovrebbe osservare solo da un lato SU ROCCE E LEGNI ACQUARIO-BONSAI (10-50 L) (parete anteriore), e da due o più lati solAnubias barteri varr. nana e bonsai Boraras maculatus tanto se la vasca è cubica. Anubias gilletii Danio margaritatus Bolbitis heudelotii Dario dario Niente sfondi fotografici, ma nemmeno, Fissidens fontanus Hyphessobrycon amandae salvo eccezioni, quelli tridimensionali in resiFontinalis antipyretica Laubuca dadiburjori na, troppo vistosi e tali da distogliere l’attenMicrosorum pteropus Oryzias minutillus Monoselenium tenerum Otocinclus vittatus zione sui punti di richiamo predisposti dalRiccia fluitans Paracheirodon innesi l’acquariofilo. Preferibile, piuttosto, un semTaxiphyllum sp. Tanichthys albonubes plice cartoncino esterno o un foglio di plaVesicularia dubyana Trigonostigma heteromorpha stica atossica interno, che nasconda e uniBASSE DA PRIMO PIANO ACQUARIO MEDIO (60-100 L) formi il vetro posteriore (colori più indicati: Cryptocoryne willisii Crossocheilus sp. nero, blu, azzurro, celeste e bianco, anche Glossostigma elatinoides Hasemania nana sfumati). Diversi i materiali utilizzabili quale Echinodorus tenellus Hyphessobrycon sweglesi substrato, alcuni provenienti dal giardinagEleocharis parvula Melanotaenia praecox Hemianthus callitrichoides Microgeophagus ramirezi gio come i famosi “terricci per bonsai” e le Hemianthus micranthemoides Nematobrycon palmeri terre allofane, tipo akadama, kiryu e simili. Hydrocotyle leucocephala Paracheirodon axelrodi Soprattutto questi ultimi sono spesso di diffiMicranthemum umbrosum Poecilia wingei cile gestione, perché nel tempo acidificano Pogostemon helferi Pristella maxillaris Syngonanthus sp. “Belém” Puntius titteya e riducono notevolmente la durezza dell’acqua, oltre a cedere varie sostanze in SFONDO E RICHIAMO (CENTRALE) ACQUARIO GRANDE (OLTRE 100 L) soluzione che possono in certi casi favorire Alternanthera reinekii Alestes longipinnis una proliferazione indesiderata di alghe. Ammannia senegalensis Devario malabaricus Aponogeton boivinianus Glossolepis incisus Meglio optare, soprattutto se si è neofiti o Crinum calamistratum Gyrinocheilus aymonieri se non si ha molto tempo da dedicare alla Cryptocoryne wendtii Iguanodectes spilurus gestione dell’acquario, per substrati neutri o Echinodorus schlueteri varr. Melanotaenia boesemani Rotala macrandra Phenacogrammus interruptus leggermente acidofili più sperimentati in Rotala rotundifolia Pterophyllum altum acquariofilia, come le graniglie laviche, il Rotala sp. “Nanjenshan” Rasbora caudimaculata quarzo o la classica graniglia leggera, simiVallisneria spiralis Symphysodon aequifasciatus le ad argilla espansa e molto porosa, di colore grigio. Essendo questi acquari dedicati essenzialmente alle piante, in molti casi viene preferito un fondo multistrato, con una base fertile (torba in granuli, lava, terriccio fertilizzato) ricoperta da un materiale esteticamente più valido disposto in modo da non far assolutamente emergere quello sottostante (a tale scopo si utilizzano spesso, durante l’approntamento del fondo, fogli o reti in metallo o plastica per separare i diversi substrati, sfilabili una volta terminato il lavoro). Per aumentare l’effetto di profondità (fondamentale nel layout) è indispensabile un’inclinazione in avanti del fondo, che a ridosso della parete posteriore dovrebbe essere almeno di altezza doppia rispetto a quella anteriore. LE 30 PIANTE PIÙ AMATE DAGLI AQUASCAPERS I 30 PESCI PIÙ AMATI DAGLI AQUASCAPERS LUCI SULLA RIBALTA. Salvo i casi in cui il layout preveda in maggioranza piante ombrofile, o comunque non bisognose di molta luce (felci, muschi, Anubias, varie Cryptocoryne), l’impianto illuminante sarà di potenza elevata. Molti preferiscono utilizzare direttamente le lampade a vapori metallici (HQI), partendo da 70 W per le vasche più piccole (da 40-50 l) fino a 150-250 W per quelle da 200 l in su. Queste lampade andrebbero posizionate a distanza variabile da 30 a 50 cm dal pelo dell’acqua, a seconda delle esigenze di luce delle piante coltivate: quelle basse a LE REGOLE DELL’IWAGUMI. Iwagumi è un termine giapponesviluppo veloce e le “rosse” dovrebbero crescere se per indicare una disposizione di rocce nei giardini tradizionali al al centro del cono di luce e con plafoniera a non fine di ricreare un paesaggio naturale: in acquariofilia, una composipiù di 30 cm dal pelo dell’acqua, mentre quelle zione in cui le rocce costituiscano la struttura portante del layout. Non meno esigenti ai margini del cono o con plafobisogna però esagerare in quantità e in dimensioni, quindi la disposizione di base prevede tre soli elementi: una roccia principale al centro niera sospesa ad almeno mezzo metro dall’ace due più piccole ai lati. Solo nelle vasche grandi (oltre il centinaio di qua. litri) si può salire a cinque e più elementi, purché il numero delle rocce Più facili da gestire sono certamente le lampade sia sempre dispari. Indipendentemente da quante rocce si dispongafluorescenti T5 e i led di ultima generazione, menno, queste non devono richiamare l’attenzione singolarmente bensì tre i tradizionali neon T8 difficilmente riusciranno a nel loro insieme, secondo un ordine gerarchico che offra come risultato finale un unico punto di attrazione per lo sguardo. Si dovrebbe garantire un’illuminazione adeguata alle piante utilizzare sempre lo stesso tipo di rocce, abbinando colori e struttura. che crescono “a tappeto” sul fondo. Occhio alla È importante che nell’arredamento sia identificabile un solo elementemperatura di colore, che per un acquario dedito centrale dominante, attorno al quale dovrebbe ruotare tutto il cato alle piante non dovrebbe superare i 5.000 °K. layout: può essere una roccia più grande delle altre o un piccolo grupIL VERDE GIUSTO. Tenendo naturalmente conto delle dimensioni della vasca, andrebbero preferite piante con foglie relativamente piccole e ben po di ciottoli omogenei, ma anche una bella radice di savana o torbiera, o ancora una pianta particolarmente colorata e rigogliosa che “stacchi” dalla circostante vegetazione.