Prof. Luca Vinai- prof.ssa Zucca 1 Appunti schematici storia 3 Appunti Schematici a cura del prof. Luca Vinai e della prof.ssa Laura Zucca tratti dal libro I fili della Storia 3. Il Novecento. Ed Paravia A.S. 2013-2014 PARTE 4 – IL MONDO DI NUOVO IN GUERRA(p. 210) UNITA’ 1 – IL MONDO ALLA VIGILIA DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE (p. 212) 1. IL GIAPPONE (p. 213) Dopo la Prima guerra mondiale il Giappone si sviluppa molto e cresce la popolazione, ma la Crisi del 1929 frena sviluppo. Per superare le difficoltà, il Giappone decide di invadere la Manciuria: invadere la Cina per avere materie prime da poter usare: i giapponesi creano uno stato fantoccio per non sembrare degli imperialisti: questo stato ufficialmente era autonomo, ma di fatto era interamente controllato dai nipponici. Il Giappone si allea poi con le dittature fasciste: l’imperatore Hirohito diventa autoritario e nel 1936 affida il potere agli ufficiali dell’esercito dopo aver spazzato via con arresti e processi l’opposizione dei partiti di sinistra che avevano acquisito potere per dargli contro. A questo punto segue l’esempio delle dittature fasciste: partito unico con cieca obbedienza all’imperatore. Nel 1937 Giappone, Germania e Italia stipulano il Patto Anticomintern: l’obiettivo e combattere la Russia comunista, sempre nel 1937 il Giappone dichiara guerra alla Cina con l’obiettivo di conquistarla tutta. 2. LA CINA (p. 214) La Cina era facile da prendere perché c’erano lotte interne da tempo e politicamente era debolissima: c’erano scontri tra le fazioni nazionaliste e quelle comuniste: tra il 1930 e il 1934 scoppia una guerra civile: Chiang Kai-shek decide di scacciare tutti i comunisti: nel 1934 i comunisti sotto la guida di Mao Tse-tung organizzano una “lunga marcia”: tra una battaglia e l’altra i comunisti, marciando, riescono a tenere comizi che pian piano convincono i contadini. Nel 1937 l’invasione giapponese della Cina porta i comunisti e i nazionalisti a unirsi contro l’invasore: il Giappone si prese le città e la resistenza cinese si concentrò nelle campagne. Il conflitto rientra nella Seconda guerra mondiale. 3. LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (p. 215) Tra il 1923 e il 1929 la Spagna, anche se è una monarchia costituzionale, è guidata da un generale, Miguel Primo de Rivera. Con le elezioni del 1930 la Spagna diventa una Repubblica. L’economia spagnola è principalmente agricola, in mano ai proprietari terrieri latifondisti. Con la creazione della repubblica, si formano due blocchi contrapposti: 1 Prof. Luca Vinai- prof.ssa Zucca 2 Appunti schematici storia 3 Quello di destra, formato da monarchici, generali dell’esercito e fascisti della Falange (organizzazione formata dal figlio del Generale Rivera) Quello di sinistra formato dai repubblicani, dai socialisti, dai comunisti, dagli anarchici e dai sindacati Il governo repubblicano opera una riforma agraria che non viene digerita dai latifondisti. Per questo alle elezioni del 1933 vince la destra, ma nel 1936 va al potere nuovamente la sinistra: i contadini e gli operai videro questa vittoria come l’inizio di una rivoluzione e esplodono atti di violenza e i falangisti organizzarono attentati. Così ne approfitta il generale Francisco Franco e opera un colpo di stato: scoppia la guerra civile tra le truppe di Franco e quelle del governo deposto con la forza. Italia e Germania aiutano Franco, Francia e Inghilterra non intervengono e così nell’aprile del 1939 i franchisti hanno la meglio (la dittatura è durata fino al 1975!!). Questa guerra è sembrata la “prova generale” per la Seconda guerra mondiale 4. VERSO LA GUERRA (p. 217) Tra il 1935 e il 1939 la situazione internazionale si complica: la Gran Bretagna aveva adottato la politica dell’appeasement (= pace a tutti i costi) Dopo l’annessione dell’Austria Hitler vuole la regione cecoslovacca dei Sudeti, con la scusa che era a maggioranza tedesca. Per tener buono Hitler, nel 1938 il primo ministro inglese Chamberlain e quello francese Daladier stipulano il Patto di Monaco con Mussolini e Hitler: la Germania può prendersi la regione senza neanche aver consultato la Cecoslovacchia!! Nel marzo del 1939 Hitler si prende la regione dei Sudeti e anche Praga. Ad aprile del 1939 la Germania occupa l’Albania. Italia e Germania a questo punto firmano un’alleanza militare (il Patto d’acciaio): se uno dei due Paesi era in un conflitto, l’altro doveva andare in suo aiuto. Dalla primavera del 1939 Hitler voleva la città polacca di Danzica per occupare il cosiddetto “corridoio polacco”: in realtà il Fuhrer voleva un pretesto per avere tutta la Polonia. 23 agosto del 1939: la Russia di Stalin firma con la Germania un patto di non aggressione (Patto von Ribbentrop-Molotov): è un fatto che lascia tutta l’Europa sbigottita: due acerrimi nemici firmano per non aggredirsi! Hitler voleva tener buona la Russia per poter poi attaccare Inghilterra e Francia, mentre Stalin non era riuscito ad allearsi con le potenze occidentali e temeva un attacco della Germania. 2 Prof. Luca Vinai- prof.ssa Zucca 3 Appunti schematici storia 3 UNITA’ 2 – LA SECONDA GUERRA MONDIALE (p. 221) 1. L’ATTACCO NAZISTA (p. 223) Il 1° settembre 1939 Hitler invade la Polonia, il 3 settembre Francia e Inghilterra entrano in aiuto dei polacchi con cui avevano stilato un patto di assistenza militare. La Germania occupa la Polonia in pochi giorni. I tedeschi avanzano travolgendo ogni cosa. Intanto la Russia conquista la Finlandia a cui contestava da sempre un territorio di confine, dopo essersi annessa le regioni orientali della Polonia (il patto con Hitler prevedeva segretamente anche questo). Hitler attacca Danimarca e Norvegia e si assicura così il controllo del Mare del Nord. Poi punta ad ovest: conquista Olanda, Belgio e Lussemburgo (erano Paesi neutrali!!). La Francia contava di tener buoni i tedeschi sulla LINEA MAGINOT, 400 Km di fortificazioni verso il confine tedesco. Di fatto non servì a nulla questa fortificazione: Hitler la aggirò passando da nord: inglesi e francesi furono travolti. Nel giugno del 1940 i tedeschi entrano a Parigi: con l’armistizio la nazione viene divisa in due: a settentrione comandano i tedeschi, a sud viene creata una repubblica con capitale Vichy, presieduta dal maresciallo Petain, di fatto su posizioni fasciste e collaborazionista con i tedeschi. Da Londra il generale francese Charles De Gaulle alla radio esorta i francesi a non arrendersi. Hitler punta alla “guerra lampo”: gli straordinari risultati derivavano in parte dalla velocità e dal fatto che i nemici non si aspettavano un contraccolpo così forte: aviazione e truppe corazzate in combinata: gli aerei bombardando terrorizzavano, mentre le truppe di terra rapidamente abbattevano le difese e avanzavano per molti chilometri: le “sacche” dei nemici che i carri armati lasciavano dietro di loro erano attaccate dalla fanteria. La Germania doveva agire velocemente anche perché non avrebbe avuto possibilità di protrarre tanto il conflitto: non aveva le materie prime dei suoi nemici, anche perché non disponeva di colonie, così: Attacchi fulminei Attacchi a un nemico per volta Controllo delle materie prime dei territori nemici conquistati L’Inghilterra era la sola a resistere. Diventa primo ministro Winston Churchill che resiste alla potente flotta aerea tedesca (la Luftwaffe), anche grazie all’invenzione del radar. Hitler per la prima volta è costretto a sospendere le operazioni. E’ il novembre del 1940. 2. L’ITALIA IN GUERRA (p. 224) L’Italia all’inizio della guerra aveva dichiarato la sua non belligeranza (= non combattere) perché l’esercito si era indebolito con le campagne di Africa. Vedendo però l’inarrestabile conquista di Hitler, Mussolini decide comunque di entrare in guerra: il 10 giugno del 1940 dichiara guerra a Francia e Inghilterra: pensa infatti che se non entrasse l’Italia non avrebbe avuto compensi di territorio. Di fatto contro i Francesi gli italiani riescono solo ad avanzare di 6 Km. Allora il duce decide di muoversi contro gli inglesi in Africa, nei loro possedimenti coloniali. Ottobre 1940: l’Italia attacca la Grecia: voleva condurre una “guerra parallela” a quella dei nazisti: ma gli italiani sono costretti ad arretrare in Albania. Solo grazie all’intervento dei tedeschi, che ne 3 Prof. Luca Vinai- prof.ssa Zucca 4 Appunti schematici storia 3 approfittano per conquistare tutta la Jugoslavia, gli italiani combinano qualcosa di buono: tutti i Balcani sono in mano all’Asse. Sempre i Tedeschi intervengono in Africa settentrionale: gli Inglesi non solo avevano respinto gli italiani, ma si erano impossessati di un bel pezzo di Libia. Nell’Africa orientale, dove Mussolini non ha aiuti tedeschi, l’esercito italiano deve arrendersi e lasciare la capitale Addis Abeba. Da quel momento l’Italia nelle scelte militari dipenderà dalla Germania: addio al sogno della “guerra parallela”. 3. LA GUERRA DIVENTA MONDIALE (p. 225) Dopo aver sconfitto la Francia, isolato l’Inghilterra, conquistati i Balcani, Hitler attacca la Russia: è il 24 giugno 1941: l’attacco è massiccio e fulmineo: arrivano fino a pochi Km da Mosca. I Russi adottano la stessa tattica che usarono contro Napoleone: terra bruciata mentre il nemico avanzava … e intanto arrivava l’inverno … Alla fine del 1941 entrano in guerra anche il Giappone e gli USA: la guerra è mondiale. Il Giappone si allea con Germania e Italia: ai nipponici sarebbe andata l’Asia e Italia e Germania si sarebbero spartite l’Europa. Gli USA fino ad allora avevano guardato con distacco il conflitto, ma vedendo l’espansione incredibile della Germania e il Giappone che si stava allargando nel Pacifico, cominciano con Roosevelt (al suo terzo mandato!) ad aiutare con armi e rifornimenti l’Inghilterra. Nel dicembre del 1941 i giapponesi attaccano di sorpresa la flotta americana che si trovava nella baia di Pearl Harbor (Hawai): a questo punto gli USA entrano in guerra. Intanto il Giappone con la vittoria sugli USA si allarga nel Pacifico: a metà del 1942 Germania Italia e Giappone (Patto Tripartito) sono in vantaggio. Hitler sta progettando un NUOVO ORDINE EUROPEO: Al vertice la Germania Un gradino sotto Italia, Ungheria, Romania, Bulgaria (gli alleati) Sotto gli stati satelliti collaborazionisti (Es. Repubblica di Vichy) Ancora sotto gli stati neutrali (Svizzera e Svezia) All’ultimo gradino si trovavano i Paesi conquistati e occupati militarmente L’Europa Orientale, occupata dalla razza inferiore degli slavi, doveva fornire: Manodopera Materie prime Territori in cui espandersi con la razza ariana È un sistema basato sullo sfruttamento e il terrore: le popolazioni sottomesse reagiscono: nascono i movimenti dei partigiani con idee politiche non sempre simili: di fatto si pone contro i tedeschi e contro i compatrioti che li appoggiavano. 4. I LAGER E LO STERMINIO DEGLI EBREI (p. 227) I nazisti considerano gli ebrei il male assoluto: prima li confinano nei ghetti (= quartieri da cui gli ebrei non potevano uscire), poi li chiudono nei campi di sterminio per eliminarli tutti sistematicamente dopo averli sfruttati (= “soluzione finale”). Nei campi finiscono anche gli zingari, i testimoni di Geova, 4 Prof. Luca Vinai- prof.ssa Zucca 5 Appunti schematici storia 3 gli omosessuali. Alcuni nomi dei campi più tristemente famosi: Aushwitz, Dachau, Mathausen, Treblinka, Sobibor. Hitler vuole far fuori tutti gli ebrei: li fa caricare su treni appositi piombati, con un viaggio bestiale li porta nei campi di sterminio: i più vecchi, i deboli e i bambini vanno subito alla camere a gas, poi fa cremare i cadaveri in giganteschi forni. Quelli in buone condizioni li sfrutta come manodopera per le industrie. Di fatto gli ebrei morti a fine guerra saranno sei milioni e mezzo, senza contare gli zingari, gli omosessuali e gli oppositori politici. 5. PRIME SCONFITTE DELL’ASSE (p. 229) Alla fine del 1942 il conflitto cambia lentamente in favore degli alleati: Settembre 1942: assedio tedesco a Stalingrado: i Russi nel 1943 vincono le truppe tedesche Luglio 1942: In Egitto, ad El Alamein: vittoria degli inglesi su Italia-Germania: nel 1943 le truppe dell’asse sono espulse dall’Africa Giugno 1942: vittoria Usa alle isole Midway sui Giapponesi 6. IL CROLLO DEL FASCISMO (p. 230) Gli operai in Italia per la prima volta scioperano in massa (a Torino, Milano e Genova) e bloccano la produzione di armi. Luglio 1943: gli americani e gli inglesi sbarcano in Sicilia: in un mese conquistano l’isola. Il Gran Consiglio del Fascismo sfiducia il duce e chiama il re al comando: Vittorio Emanuele III fa arrestare Mussolini e il governo viene affidato al Generale Badoglio. Badoglio continua a sostenere i tedeschi, ma avvia trattative segrete con l’Intesa. Il 3 settembre 1943 viene firmato l’armistizio con gli angloamericani: viene però annunciato ufficialmente solo l’8 settembre. Di conseguenza il re Badoglio fuggono a Brindisi per essere difesi dagli alleati: i tedeschi non avrebbero reagito bene. I tedeschi prevedevano la cosa e calano rapidamente in Italia per riprendere il controllo: l’esercito italiano è senza una guida e si sfascia: molti soldati italiani cercarono di opporsi, molti finirono nei campi di prigionia: nell’isola greca di Cefalonia le truppe italiane con coraggio non accettarono di cedere le armi ai tedeschi: dopo 10 giorni di resistenza decidono di arrendersi, i nazisti subito accordano la resa, poi li trucidano tutti. Nel settembre del 1943 i tedeschi liberano Mussolini che era detenuto sul Gran Sasso e lo trasportano al nord. Qui nasce il nuovo stato fascista: la repubblica Sociale Italiana, detta Repubblica di Salò: l’Italia è divisa in due: A sud gli alleati con il re e il generale Badoglio A nord Mussolini con i tedeschi Gli alleati avanzano a rilento, prima bloccati dai tedeschi sulla linea Gustav (intorno a Montecassino), poi sulla linea gotica (confine fra la Romagna e la Toscana) 5 Prof. Luca Vinai- prof.ssa Zucca 6 Appunti schematici storia 3 7. LA RESISTENZA IN ITALIA (p. 231) Nascono i CLN (comitati di liberazione nazionale) su spinta dei partiti della Democrazia Cristiana, del Partito d’azione dei liberali e dei socialisti e comunisti: decidono di collaborare con Badoglio a patto che a fine conflitto l’Italia potesse decidere tra monarchia e repubblica. Al nord Mussolini è subordinato ai tedeschi: era stato creato il partito fascista repubblicano con organizzazioni armate e un nuovo esercito. Dopo l’8 settembre 1943 nei territori occupati dai fascisti e dai nazisti era nata la Resistenza: tutti quelli che volevano mettere fine al nazifascismo potevano entrare nelle bande partigiane: con la resistenza si può parlare ufficialmente di guerra civile in Italia. Le bande partigiane erano diverse e con orientamenti politici diversi: troviamo: Le brigate Garibaldi: erano le più numerose ed erano collegate al partito comunista Le brigate Matteotti: legate al partito socialista Le brigate autonome o badogliane: composte da ex militari fedeli al re Queste brigate erano tutte d’accordo con il cacciare i tedeschi e fare un governo libero e democratico, ma non erano d’accordo sul come realizzare il nuovo ordinamento di governo. Tute fanno riferimento al CNLAI (= Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia) I partigiani si organizzarono sulle montagne e sulle colline, dove è più facile rifugiarsi, anche perché erano in inferiorità numerica e avevano poche armi: ecco che la loro tattica era quella degli agguati, dei sabotaggi e dello spionaggio: passavano informazioni agli Alleati: così gli alleati li rifornivano di armi e rifornimenti che erano paracadutati con dagli aerei. I nazisti non stanno a guardare e organizzano: Rastrellamenti: passano al setaccio i luoghi dove pensavano ci fossero i partigiani: se li trovavano li uccidevano e lasciavano i loro corpi esposti per dare una lezione a tutti. Rappresaglie: se dei nazifascisti venivano uccisi dai partigiani, i nazisti si vedicavano con delle rappresaglie, come ad esempio quelle : o Delle fosse Ardeatine a Roma (32 nazisti uccisi = 335 cittadini uccisi) o Di Boves (Provincia di Cuneo) o Di Sant’Anna di Stazzema o Di Marzabotto (1830 morti!!!) Nelle città occupate la vita è durissima: Coprifuoco: dalle 20 era vietato uscire di casa Sfollamento: per sfuggire ai bombardamenti molte famiglie vanno verso le campagne Tessera annonaria: era una tessera che bisognava avere per ritirare la propria porzione di cibo, che con la guerra gradualmente diminuì, così i cittadini si rivolgevano alla borsa nera, cioè a chi vendeva a caro prezzo cibo di nascosto: naturalmente i più poveri fanno la fame! 8. VERSO LO SCONTRO FINALE (p. 234) Churchill, Roosevelt e Stalin si coordinano. Hitler non aveva mai voluto l’apertura di più fronti, soprattutto a est e a ovest, così: A sud: inglesi e americani risalgono l’Italia 6 Prof. Luca Vinai- prof.ssa Zucca 7 Appunti schematici storia 3 A est: inglesi e americani il 6 giugno del 1944 sbarcano sulle coste della Normandia (nord della Francia): qui i tedeschi usano le armi segrete V1 e V2 (missili telecomandati): non ostante la difesa tedesca, gli alleati avanzano. Ad Agosto viene liberata Parigi, a settembre Francia, Belgio sono liberi. A ovest: La Russia riporta i nazisti alla Polonia e Hitler perde gli alleati della Romania, della Bulgaria e dell’Ungheria. A ottobre Hitler deve ritirarsi anche da Grecia e Albania. Nell’autunno del 1944 la Germania è accerchiata. Le città sono bombardate a tappeto e nel marzo del 1945 gli angloamericani passano il fiume Reno, in Italia sfondano la linea gotica (tra Pesaro e La Spezia = centro-nord Italia). Mussolini tenta di scappare in Svizzera travestito da soldato tedesco, ma è riconosciuto e fucilato. Maggio 1945: la Germania si arrende senza condizioni. Il Giappone non si vuole arrendere: gli Usa li avevano cacciati dai territori cinesi occupati, ma i giapponesi ricorrevano ai Kamikaze, piloti suicidi che si schiantavano con gli aerei contro le navi nemiche. Così il Presidente degli Stati Uniti Truman decide di fare ricorso alla bomba atomica che viene sganciata su due città: Hiroshima e Nagasaki. L’imperatore Hirohito si arrese. Il 2 settembre 1945 la guerra mondiale era finita: si contano più di 50 milioni di morti. 7