Vocabolario dei termini odontoiatrici - hi-lux

Vocabolario dei
termini odontoiatrici
lettere A – G
HI-LUX LABORATORIO ODONTOTECNICO di Martello Francesco
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Abitudini viziate
Stili normali di comportamento in un certo periodo di vita che protratti oltre tempo possono portare
danni allo sviluppo dei denti e alla crescita scheletrica dei mascellari, come il succhiamento del
dito, del succhiotto, o la nutrizione al biberon oltre il periodo normale di svezzamento.
Vengono definite abitudini viziate, in riferimento all'influenza che esercitano sulla crescita dei
mascellari e sullo sviluppo della dentizione, anche la deglutizione atipica, il morsicamento del
labbro inferiore, l'onicofagia.
Ablazione del tartaro
Operazione di asportazione del tartaro sopra e sottogengivale che può essere effettuata con
strumenti a mano o con apparecchi rotanti o vibranti ad ultrasuoni.
Voci correlate:
• rimozione del tartaro
• tartaro
• ultrasuoni – pulizia con
Abrasione dentale
Consumo patologico delle superfici masticatorie dei denti causata da attrito generato dallo
sfregamento. Si rileva in forma più accentuata nel soggetto bruxista. Può essere causata anche
dall'uso di spazzolini duri e dentifrici ad alta abrasività. Comuni sono le abrasioni del colletto da
spazzolamento che spesso causano una particolare sensibilità del dente alle temperature (caldo e
freddo) e agli stimoli chimici.
Abutment o Pilastro
Parte dell'impianto dentale che fa da collegamento tra l'impianto stesso e la corona dentaria.
Affollamento
Un problema ortodontico che generalmente si determina quando la sostanza dentale eccede lo
spazio disponibile in arcata.
Affollamento dentale
Sovrapposizione dei denti spesso conseguente alla mancanza del naturale spazio di allineamento.
Afta
L'afta è una piccola erosione della mucosa orale dall'aspetto rotondeggiante, con dimensioni che
variano da uno a più di dieci millimetri. Può comparire a tutte le età, ma è più frequente nei giovani
tra i dieci e i vent'anni, più nelle donne che negli uomini. La localizzazione più frequente dell'afta è
sulla mucosa interna di guance e labbra ma può presentarsi anche sulla lingua e sul palato.
Aftosi
Malattia infettiva dovuta ad un ultravirus che colpisce soprattutto le mucose orali, vulvari.
Agenesia dentale
Assenza congenita del germe di uno o più denti decidui o permanenti. Generalmente l'agenesia
riguarda gli ultimi denti che compongono le serie omologhe: l'incisivo laterale, il secondo premolare
e il terzo molare.
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Aggiunta dente con ancoraggio fuso
Posizionamento e fissazione in laboratorio di un ulteriore dente protesico in una protesi parziale
rimovibile pre-esistente, previa realizzazione di un apposito ancoraggio metallico su misura.
Qualora questo venga saldato alla struttura metallica pre-esistente, la saldatura e l’eventuale
smontaggio/rimontaggio delle selle vengono conteggiati a parte (vedi voci “Saldatura della struttura
metallica senza rifacimento della base in resina” e “Saldatura della struttura metallica con
rifacimento della base in resina”).
Aggiunta o sostituzione gancio a filo in acciaio
Conformazione ed applicazione in laboratorio, ad una protesi parziale rimovibile pre-esistente, di
un dispositivo di ritenzione individualizzato, a partire da un profilato metallico semilavorato del
commercio in acciaio, per l’ancoraggio alla dentatura residua mediante adattamento elastico ai
sottosquadri della corona dentaria. Il dispositivo viene solidarizzato con resina al corpo protesico.
Qualora venga saldato alla struttura metallica pre-esistente, la saldatura e l’eventuale
smontaggio/rimontaggio delle selle vengono conteggiati a parte (vedi voci “Saldatura della struttura
metallica senza rifacimento della base in resina” e “Saldatura della struttura metallica con
rifacimento della base in resina”).
Aggiunta o sostituzione gancio a filo in lega nobile
Conformazione ed applicazione in laboratorio, ad una protesi parziale rimovibile pre-esistente, di
un dispositivo di ritenzione individualizzato, a partire da un profilato metallico semilavorato del
commercio in lega nobile, per l’ancoraggio alla dentatura residua mediante adattamento elastico ai
sottosquadri della corona dentaria. Il dispositivo viene solidarizzato con resina al corpo protesico.
Qualora venga saldato alla struttura metallica pre-esistente, la saldatura e l’eventuale
smontaggio/rimontaggio delle selle vengono conteggiati a parte (vedi voci “Saldatura della struttura
metallica senza rifacimento della base in resina” e “Saldatura della struttura metallica con
rifacimento della base in resina”).
Aggiunta o sostituzione gancio fuso in lega nobile
Realizzazione ed applicazione in laboratorio, ad una protesi parziale rimovibile pre-esistente, di un
dispositivo di ritenzione su misura fuso in lega metallica nobile, per l’ancoraggio alla dentatura
residua mediante adattamento elastico ai sottosquadri della corona dentaria. Il dispositivo viene
solidarizzato con resina al corpo protesico. Qualora venga saldato alla struttura metallica preesistente, la saldatura e l’eventuale smontaggio/rimontaggio delle selle vengono conteggiati a
parte (vedi voci “Saldatura della struttura metallica senza rifacimento della base in resina” e
“Saldatura della struttura metallica con rifacimento della base in resina”).
Aggiunta o sostituzione gancio fuso in lega vile
Realizzazione ed applicazione in laboratorio, ad una protesi parziale rimovibile pre-esistente, di un
dispositivo di ritenzione su misura fuso in lega metallica vile, per l’ancoraggio alla dentatura
residua mediante adattamento elastico ai sottosquadri della corona dentaria. Il dispositivo viene
solidarizzato con resina al corpo protesico. Qualora venga saldato alla struttura metallica preesistente, la saldatura e l’eventuale smontaggio/rimontaggio delle selle vengono conteggiati a
parte (vedi voci “Saldatura della struttura metallica senza rifacimento della base in resina” e
“Saldatura della struttura metallica con rifacimento della base in resina”).
Alito
Aria espirata nel corso della fonazione e respirazione che contiene vapore acqueo, alcuni gas e
delle scorie microscopiche. L'alito generalmente è inodore, ma quando nella sua composizione
aumentano i composti volatili solforati e raggiungono quantità superiori a 85 parti per bilione (PPB),
misurate con un apparecchio denominato Halimeter, comincia a comparire l'odore caratteristico
dell'alitosi. Le acquisizioni scientifiche più recenti dimostrano che la maggior parte dei casi di
alterazione dell'odore dell'alito, il 90% circa, derivano da problemi all'interno del cavo orale.
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Alitosi
Odore poco gradevole dell’aria contenuta nel cavo orale ed emessa durante l’espirazione e la
fonazione. Il termine deriva dal latino "halitus" (alito) e dal greco "osis" (affezione).
Alveolo
Si definisce alveolo ognuno degli spazi, posti all'interno della mascella superiore e della
mandibola, deputati ad accogliere la parte radicolare dei denti.
Alveolo dentario
Cavità presente nelle ossa mascellari deputata a contenere e a sostenere, per tramite di un
apparato ligamentare o legamento alveolo dentale, la porzione radicolare di un dente. L'alveolo
può andare soggetto a processi infiammatori, più spesso conseguenti ad affezioni dell'endodonto o
a contaminazioni batteriche post-estrattive (alveolite secca).
Alveolo osseo
Cavità ossea dei mascellari in cui è infissa la radice dentale.
Alveolite
Processo infiammatorio post-estrattivo di origine infettiva a carico dell'alveolo osseo.
Alveolite secca
Processo infiammatorio di origine infettiva a carico dell'alveolo dentale che si sviluppa come
complicanza di un estrazione. È causa di dolore intenso e pulsante, di tipo nevralgico, che s'irradia
lungo le branche del trigemino. Può protrarsi per 2/3 settimane.
Alveolite post-estrattiva
Processo infiammatorio di origine infettiva a carico dell'alveolo dentale che si sviluppa come
complicanza di un estrazione. È causa di dolore intenso e pulsante, di tipo nevralgico, che s'irradia
lungo le branche del trigemino. Può protrarsi per 2/3 settimane dopo l'intervento.
Amalgama
Lega composta di vari metalli, tra cui il mercurio e l'argento, usata per il restauro di denti posteriori
cariati. Oggi tende a scomparire sostituita da materiali più estetici come ceramiche o resine
composite. La percentuale approssimativa degli elementi che la compongono è la seguente:
• Mercurio Hg 50%
• Argento Ag 35%
• Stagno Sn 13%
• Rame Cu 0-3%
• Zinco Zn 0-1%
Amelogenesi imperfetta
Imperfezione nella formazione dello smalto dentale che si presenta sottile e poco strutturato. Il
dente appare giallo in quanto la dentina traspare al disotto dell'esiguo spessore di smalto e può
facilmente danneggiarsi e andare incontro ad abrasione. Tale anomalia è trasmessa
geneticamente con carattere dominante.
Anchilosi
Anormale immobilità, unione o fusione. Può avvenire tra due ossa e la loro articolazione (ad
esempio l'ATM) o tra il dente e l'osso alveolare. In tal caso il legamento parodontale è obliterato e
la radice è fusa con l'osso alveolare. L'anchilosi dentale impedisce sia l'eruzione che il movimento
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ortodontico. In un bambino in crescita, un dente di latte anchilosato appare come "sommerso"
rispetto ai denti adiacenti in quanto l'osso alveolare continua la sua normale crescita verticale.
Anchilosi dentale
L'anchilosi è la condizione in cui due tessuti duri si trovano fusi insieme. Quando ciò accade tra un
dente e l'osso alveolare, il dente erompe solo parzialmente.
Anestesia intraligamentare
L’anestesia intraligamentare è una tecnica in cui i denti vengono anestetizzati iniettando
l’anestetico locale direttamente nello spazio tra l'alveolo osseo e la radice del dente. Con
l'anestesia intraligamentare non viene coinvolta un'intera zona, come nel caso dell'anestesia per
infiltrazione o della tronculare, ma solo il dente interessato. La tecnica di anestesia
intraligamentare è la seguente: s'introduce l’ago nel solco gengivale lungo la superficie mesiale o
distale del dente e lentamente si inietta la soluzione anestetica con una pressione costante e non
eccessiva dando il tempo al liquido di diffondersi ed ottenere l’effetto desiderato. E' controindicata
in presenza di tasche parodontali ed infezioni acute della gengiva marginale.
Anestesia intraossea
L’anestesia intraossea è una tecnica di anestesia locale in cui i denti vengono anestetizzati
iniettando l’anestetico direttamente all’interno dell’osso spugnoso o della midollare ossea posta
intorno al dente interessato. La metodica è molto rapida, l'effetto anestetico si produce in pochi
secondi, e viene riservata in particolare ai settori inferiori che a volte presentano resistenza alla
normale anestesia plessica per infiltrazione. La procedura prevede tre fasi:
• nella prima fase si infiltra l'anestetico localmente,
• nella seconda fase si perfora la fibromucosa e la corticale ossea nello spazio osseo
interdentale, circa due millimetri al di sotto della cresta ossea alveolare, con una fresa
calibrata con l'ago per l'inoculazione intraossea,
• nella terza fase s'inietta l'anestetico nella spongiosa ossea.
Anestesia plessica
L’anestesia plessica è una tecnica in cui i denti e l'osso mascellare che li circonda vengono
anestetizzati iniettando l’anestetico locale in prossimità di un plesso nervoso. L'effetto anestetico si
estende alle aree di innervazione di molti o tutti i nervi che dipartono dal plesso interessato.
Anestetico locale
Liquido in fiale, iniettato per produrre l'anestesia locale di una zona.
Angle – Classificazione delle malocclusioni
La classificazione delle malocclusioni introdotta da Edward H. Angle stabilisce il criterio della
relazione antero-posteriore tra il primo molare permanente superiore e l'inferiore.
Anodontia o Anodonzia
Assenza congenita dei denti.
Antisettico
Agente chimico che può essere applicato sui tessuti viventi per distruggere i germi.
Apicale – Forame
L'apertura nel punto terminale della radice di un dente attraverso la quale il dente riceve le sue
terminazioni nervose e i vasi sanguigni.
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Apice radicolare
Area terminale della radice del dente. Nell'apice radicolare è presente il forame apicale.
Apicectomia
L'apicectomia è la rimozione chirurgica dell'apice radicolare di un dente e dei tessuti molli
circostanti affetti da condizioni patologiche. L'intervento di apicectomia si effettua per il trattamento
delle complicanze di un dente a polpa necrotica: ascessi e granulomi ma solo nel caso in cui esiste
l'impossibilità di un trattamento canalare per via ortograda.
Voci correlate:
• Granuloma
Apicificazione
Applicazione di medicamento endocanalare, finalizzata al completamento della formazione
radicolare e del forame apicale di un dente immaturo. Comprensiva delle manovre di accesso al
sistema endodontico.
Apnee notturne
Episodi di apnea notturna si producono quando la lingua è risucchiata contro la parete faringea a
causa della pressione negativa prodotta dall'aria inalata, causando l'occlusione dell'orofaringe.
Quando l'ostruzione notturna dura più di 10 secondi e si presenta per più di 5 volte l'ora, il giorno
seguente il paziente risentirà dei sintomi di deprivazione del sonno. Le apnee se non trattate,
possono causare aumento della pressione sanguigna e altri disturbi cardiovascolari, problemi di
memoria, aumento di peso, impotenza, mal di testa. Possono essere anche responsabili di
difficoltà di concentrazione al lavoro e incidenti di macchina.
Apparato masticatorio
Sistema costituito da tre componenti fondamentali:
1. le articolazioni temporo-mandibolari (ATM);
2. il sistema neuro-muscolare;
3. l’apparato dento-parodontale.
Apparecchi ortodontici
Insieme delle parti che vengono incollate fisse ai denti oppure applicate e rimosse dal paziente, la
cui funzione è correggere l'allineamento dei denti o regolare la crescita dei mascellari.
Ogni dispositivo usato per influenzare la crescita o la posizione dei denti e dei mascellari può
essere definito apparecchio ortodontico.
Apparecchio invisibile
Apparecchio ortodontico che non si nota quando applicato.
Apparecchi funzionali
Termine che indica una classe di apparecchi rimovibili che utilizzano l'azione muscolare del
paziente per produrre forze ortodontiche ed ortopediche.
Apparecchio linguale
Apparecchio ortodontico cosiddetto perché composto di attacchi incollati alla superficie interna dei
denti, rivolta alla lingua.
Applicazione topica di medicamenti
Seduta per l’applicazione di prodotti desensibilizzanti o a rilascio di fluoro, o per fluorazione
mediante cucchiaio prefabbricato o individuale (compreso dispositivo di applicazione).
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Approfondimento di fornice
Procedura chirurgica finalizzata ad ottenere un aumento clinico di altezza della cresta edentula
mediante il riposizionamento del fornice vestibolare.
Articolatore
Dispositivo meccanico usato per replicare sui modelli in gesso delle arcate dentarie i movimenti
funzionali dei mascellari.
Articolazione temporo-mandibolare o ATM
Struttura mobile che collega l'osso temporale e la mandibola, più precisamente i due condili
mandibolari con le cavità o fosse glenoidee che si trovano nell'osso temporale del cranio.
Ascesso
L'ascesso si forma quando un'area di un tessuto s'infetta e l'organismo si attiva per combattere
l'infezione. I leucociti (le cellule che difendono l'organismo da alcuni tipi d'infezione) migrano
attraverso i vasi sanguigni nel luogo d'infezione e si accumulano nel tessuto danneggiato. Nel
corso del processo difensivo che caratterizza l'ascesso si forma il "pus", che è un accumulo di
fluidi, cellule del sangue vive e morte, tessuti in disfacimento e batteri; oltre al materiale che ha
dato avvio al processo suppurativo.
Ascesso dentale
Processo suppurativo che si sviluppa intorno al dente, secondo la localizzazione si distingue in
ascesso periapicale ed ascesso parodontale. E' importante sapere che una terapia antibiotica
indiscriminata é assolutamente da proscrivere in caso di ascessi dentali ricorrenti, perché a fronte
di un sollievo temporaneo instaura lo sviluppo di resistenze e dismicrobismi del cavo orale,
sovente causa di complicanze come la candidosi orale.
Ascesso gengivale
L'ascesso gengivale si forma a seguito di un ascesso periapicale di un dente a polpa non vitale. La
raccolta di pus si forma all'inizio intorno all'apice della radice del dente (ascesso periapicale) e poi
tende a propagarsi ai tessuti circostanti ed esteriorizzare attraverso la gengiva e le parti molli.
L'ascesso drena attraverso una fistola che si apre sulla gengiva sovrastante. Un ascesso
parodontale può trovare un drenaggio analogo. L'ascesso può arrivare attraverso il margine
gengivale in conseguenza di irritazioni per presenza di tartaro o per lesioni delle papille interdentali
(gengiva tra due denti) oppure in seguito a infezioni suppurative che si sviluppano all'interno di
tasche parodontali; ed ancora nel corso dell'eruzione dei denti del giudizio.
Ascesso periapicale
Raccolta di pus che si forma inizialmente intorno all'apice radicolare e che tende a propagarsi ai
tessuti circostanti e ad esteriorizzare (fistola) attraverso la gengiva e le parti molli. Le cause
infettive sono le più frequenti. I materiali settici, contenuti nel canale radicolare, germi e tossine,
possono migrare verso i tessuti periapicali attraverso il canale radicolare e determinare la reazione
infiammatoria. La radiografia del dente affetto può evidenziare un area di osteolisi periapicale
(rarefazione ossea periapicale).
Ascesso parodontale
Raccolta di pus all'interno dei tessuti parodontali. Il processo infettivo può raggiungere il parodonto
attraverso il margine gengivale in conseguenza di irritazioni per presenza di tartaro o per lesioni
delle papille interdentali oppure in seguito a processi suppurativi che si sviluppano nella profondità
di tasche parodontali; ed ancora nel corso dell'eruzione del terzo molare (dente del giudizio).
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Asportazione di neoformazione
Procedura chirurgica finalizzata all’escissione completa di neoformazione o di cisti mucosa
intraorale, escluso l’esame istologico.
Attacco epiteliale
Inserzione sul tessuto dentale dell'epitelio che riveste la parete interna della gengiva marginale.
Attacco ortodontico
Componente dell'apparecchio ortodontico fisso che viene incollato ai denti.
Attacco prefabbricato sovraradicolare
Dispositivo di ritenzione prefabbricato del commercio, costituito da due elementi ad incastro di cui
uno a conformazione convessa (“patrice”) e l’altro concavo e ad esso complementare (“matrice”),
uno in metallo e l’altro in materiale plastico, uno cementato nella sede radicolare appositamente
preparata e l’altro solidale alla struttura protesica rimovibile. Comprensivo dell’eventuale
posizionamento alla poltrona della componente rimovibile.
Attacco prefabbricato su impianto
Dispositivo di ritenzione prefabbricato del commercio, costituito da due elementi ad incastro, di cui
uno a conformazione convessa (“patrice”) e l’altro concavo e ad esso complementare (“matrice”),
uno solidale all’impianto e l’altro solidale alla struttura protesica rimovibile. Comprensivo
dell’eventuale posizionamento alla poltrona della componente rimovibile.
Attrito
Consumo di sostanza dentale dovuto alla normale attività (masticare, mordere, etc.).
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“ B “
Banda
In ortodonzia è l'anello metallico che viene cementato ai denti e sul quale è saldato l'attacco
ortodontico.
Barra fresata o mesostruttura
Dispositivo di ritenzione individuale in lega metallica, consistente in una barra ottenuta per fusione,
CAD-CAM oppure elettroerosione, resa solidale a corone protesiche fisse, a perni endocanalari
fusi od a connessioni implantari ed utilizzata come ancoraggio di una protesi fissa o rimovibile.
Barra pre-fabbricata
Dispositivo di ritenzione individualizzato, consistente nell’adattamento individuale di una barra del
commercio metallica o calcinabile (ad es. barra di Ackermann, barra di Dolder, ecc.), la quale
viene fissata in laboratorio a corone protesiche fisse, a perni endocanalari fusi od a connessioni
implantari e serve da ancoraggio per dispositivi elastici a cavaliere solidarizzati ad una protesi
rimovibile.
Biopsia
Procedura chirurgica finalizzata alla rimozione di un frammento di neoformazione o di cisti mucosa
intraorale a scopo diagnostico, escluso l’esame istologico.
Bite
Termine diventato di uso comune per indicare una placca, normalmente in resina, da porre tra le
due arcate dentarie per modificarne le relazioni spaziali nel combaciamento senza modificare in
alcun modo permanente i denti e la loro disposizione. È anche definito "BITE OCCLUSALE" per la
sua azione di modifica dei rapporti d'occlusione.
Bitewing
L'rx bitewing è una particolare radiografia effettuata posizionando la lastrina all'interno delle arcate
dentarie in modo che vengano impressionate sia le corone dei denti superiori che degli inferiori.
E' una delle lastre tipiche che il dentista può effettuare per la diagnosi delle carie coronali, in
particolare per rilevare la presenza di carie interdentali. Il nome deriva dal fatto che la lastrina
endorale viene trattenuta all'interno delle arcate dentarie mordendo su una linguetta postagli
perpendicolarmente.
Bracket
La parte dell'apparecchio ortodontico che viene incollata sui denti e ha la funzione principale di
trattenere i fili metallici necessari per lo spostamento dentale. Viene definito anche attacco e può
essere composto di materiale ceramico o metallico.
Bruxismo
Bruxismo è un termine che indica lo fregamento abituale dei denti che generalmente si verifica
durante il sonno. Può causare usura delle superfici dentali, ischemia dei muscoli masticatori e
dolore o danno ai tessuti di sostegno dei denti. Il bruxismo di frequente si associa con il
serramento dei denti e con problemi alle Articolazioni Temporo Mandibolari.
I pazienti che presentano bruxismo sono in continuo aumento. L'apparato stomatognatico é la
vittima più che l'attore del bruxismo, in quanto si ritiene giustificatamente che il fenomeno origini da
un eretismo del Sistema nervoso. L'uso di un bite é utilissimo, praticamente indispensabile, per
evitare o quanto meno limitare danni strutturali irreversibili alle componenti del Sistema
Stomatognatico come usure da sfregamento o addirittura fratture dei denti, lesioni al parodonto da
"jiggling", lesioni intracapsulari delle articolazioni temporo-mandibolari, artrosi articolare.
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Bruxista
Bruxista viene definito il soggetto affetto da bruxismo,cioè colui che sfrega abitualmente i denti
delle due arcate tra di loro. Tale azione nel tempo può causare usura, anche notevole, delle
superfici dentali, ischemia dei muscoli masticatori e dolore o danno ai tessuti di sostegno dei denti.
Il bruxista di frequente associa l'azione di sfregamento con il serramento dei denti.
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“ C “
Canalare – terapia
Procedura usata per risolvere una pulpite e/o per salvare un dente da un ascesso o per guarire un
ascesso o un granuloma, nella quale la polpa o i residui pulpari vengono raschiati via dalla camera
della polpa e dal canale radicolare. Il canale radicolare poi viene disinfettato e riempito
permanentemente con particolari sostanze.
Canale radicolare
Cavità che percorre l'interno della radice del dente in cui è contenuta la polpa dentale.
Candida orale
Infezione delle membrane mucose della bocca causata da un fungo, normalmente presente nel
cavo orale, chiamato Candida Albicans che in determinate condizioni può proliferare provocando le
lesioni caratteristiche. Esiste una forma di candida, chiama eritematosa, che si presenta con
macchie rosse sulla lingua. Una forma più frequente di candida, chiamata pseudomembranosa,
può presentarsi con estese placche bianche interessanti la mucosa buccale, la lingua, il palato e
l’uvula. La loro rimozione lascia una superficie eritematosa e sanguinolenta.
Cappetta primaria in lega vile
Dispositivo medico su misura con funzione ritentiva, realizzato in laboratorio mediante fusione e
fresaggio di una cappetta metallica in lega vile a partire da un modello del moncone dentario. In
protesi conometrica, costituisce la componente cementata al moncone dentario preparato.
Cappetta primaria in lega nobile
Dispositivo medico su misura con funzione ritentiva, realizzato in laboratorio mediante fusione e
fresaggio di una cappetta metallica in lega nobile a partire da un modello del moncone dentario. In
protesi conometrica, costituisce la componente cementata al moncone dentario preparato.
Cappetta secondaria in lega vile
Dispositivo medico su misura con funzione ritentiva, realizzato in laboratorio mediante fusione in
lega metallica vile, in modo da applicarlo fedelmente ad incastro su una cappetta primaria in lega
vile. In protesi conometrica, costituisce la componente solidale alla protesi rimovibile. Comprensiva
dell’eventuale dispositivo interno di frizione attivabile e/o intercambiabile.
Cappetta secondaria in lega nobile
Dispositivo medico su misura con funzione ritentiva, realizzato in laboratorio mediante fusione in
lega metallica nobile, in modo da applicarlo fedelmente ad incastro su una cappetta primaria in
lega nobile. In protesi conometrica, costituisce la componente solidale alla protesi rimovibile.
Comprensiva dell’eventuale dispositivo interno di frizione attivabile e/o intercambiabile.
Carie
Voce dotta latina carie(m) "corrosione", da una radice indeuropea che indica "rompere, rovinare".
In odontoiatria il termine carie indica il processo di cavitazione di un dente.
Carie dentale
La carie dentale è una cavità che interessa una porzione più o meno estesa della corona del dente
che dalla superficie si porta in profondità. Inizia dallo smalto poi si propaga alla dentina, fino ad
arrivare, progredendo, a scoprire la camera interna del dente, dove è contenuto l'organo della
sensibilità: la polpa dentaria. La polpa dentaria scoperta si infetta, passando dall'infiammazione
(pulpite) alla necrosi. L'essudato necrotico contenuto nel canale dentale può fuoriuscire dal forame
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posto all'apice della radice dentale e infiltrare i tessuti che lo circondano, dando luogo a reazioni
difensive infiammatorie acute (ascesso dentale) o croniche (granuloma periapicale).
I principali batteri responsabili dell'adesività e dell'acidità della placca batterica e perciò, in ultima
istanza, della carie dentale sono:
• lo streptococco mutans è il responsabile dell'adesività della placca batterica, in particolare
è in grado di legarsi alla superficie dello smalto e di costruire una rete di polisaccaridi alla
quale si fissano numerosi altri microrganismi;
• il lattobacillo acidofilo, invece, pur non essendo in grado di aderire direttamente allo smalto,
è insieme allo Streptococco mutans il principale produttore dell'acido responsabile della
demineralizzazione dello smalto dentario, stadio iniziale della formazione della carie.
Carie dentaria
Termine medico che indica il processo di cavitazione di un dente. La carie dentaria inizia con la
demineralizzazione dello smalto da parte degli acidi prodotti dai batteri della placca e prosegue
con la successiva disintegrazione della dentina, fino a diventare penetrante (carie penetrante):
stadio in cui viene a scoprirsi l'organo interno del dente, la polpa dentaria, che può infettarsi dando
luogo a pulpiti.
Carie del colletto
Particolare lesione cariosa che interessa il colletto del dente, area dove la corona si congiunge con
la radice e lo smalto coronale sfuma nel cemento radicolare.
Carie radicolare
Si sviluppa a livello della radice del dente esposta in seguito a recessione o in presenza di tasche
parodontali. Essendo la dentina un tessuto facilmente aggredibile dalla placca batterica, in quanto
poco mineralizzato, questo tipo di carie si sviluppo molto velocemente.
Ceratura diagnostica
Procedura finalizzata a visualizzare il progetto protesico su modello dell’arcata dentaria.
Chemioterapia topica parodontale
Applicazione di chemioterapici o disinfettanti locali all’interno di tasche parodontali.
Chiavistello
Dispositivo di ritenzione pre-fabbricato o su misura che può essere inserito o tolto dalla funzione
ad opera del paziente.
Chirurgia mucogengivale
Procedura chirurgica caratterizzata dall’apertura di un lembo esteso oltre la linea mucogengivale,
senza ostectomia ed osteoplastica, finalizzata ad ottenere una corretta anatomia dei tessuti molli
adiacenti agli elementi dentali; comprensiva dell’eventuale applicazione di impacco chirurgico (ad
es.: lembo a scorrimento laterale, lembo bipapillare, cuneo distale o mesiale, ecc).
Chirurgia mucogengivale più innesto libero
Procedura chirurgica caratterizzata dall’apertura di un lembo esteso oltre la linea mucogengivale,
senza ostectomia ed osteoplastica, finalizzata ad ottenere una corretta anatomia dei tessuti molli
adiacenti agli elementi dentali, associata al posizionamento di tessuto gengivale e/o connettivale
prelevato da un sito donatore non attiguo; comprensiva dell’eventuale applicazione di impacco
chirurgico.
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Chirurgia ossea resettiva
Procedura chirurgica caratterizzata dall’apertura di un lembo di accesso e dall’effettuazione di
ostectomia ed osteoplastica, finalizzata ad ottenere una corretta anatomia dei tessuti molli e duri
adiacenti agli elementi dentali; comprensiva dell’eventuale applicazione di impacco chirurgico. Si
conteggia per sestante.
Chirurgia ossea rigenerativa
Procedura chirurgica caratterizzata dall’apertura di un lembo di accesso e dall’applicazione di
tecniche idonee a favorire la rigenerazione parodontale, finalizzata a ripristinare il supporto
parodontale perduto; comprensiva dell’eventuale applicazione di impacco chirurgico.
Chirurgia pre-protesica
Procedura chirurgica finalizzata alla creazione di una corretta morfologia osteomucosa per
l’applicazione di una protesi mobile o rimovibile (ad es., rimozione di fibromatosi ed ipertrofie
mucose, riduzione di esostosi e torus, regolarizzazione di sedi post-estrattive, ecc).
Chirurgo orale
Odontoiatra con esperienza e pratica prevalente nella chirurgia della bocca.
Chiusura di comunicazione oro-antrale
Procedura chirurgica finalizzata all’eliminazione di una comunicazione iatrogena fra seno
mascellare e cavo orale, mediante apposizione di tessuti molli e/o osteoplastica e sutura.
Cisti dentarie
Formazioni cistiche che interessano un dente o i suoi tessuti di sostegno; possono determinarsi
per errori di sviluppo dei tessuti deputati all'odontogenesi o per stimolo infiammatorio.
Cisti follicolare
Formazione cistica da errore di sviluppo dei tessuti deputati all'odontogenesi. Trae origine, nel
periodo dello sviluppo, dal germe dentario, in particolare dalla sua porzione epiteliale. Sono
caratterizzate dalla presenza di un dente la cui corona è contenuta nella cavità cistica mentre la
parte radicolare ne è al di fuori ed in rapporto con l'osso circostante.
Cisti radicolari
Formazioni cistiche di origine infiammatoria, legate alla presenza di una radice affetta da un
processo di parodontite apicale cronica.
Cisti residue
Si tratta di cisti radicolari che residuano all'avulsione del dente con il quale erano in rapporto e
pertanto appaiono isolate nel contesto osseo.
Clorexidina
Antisettico utilizzato nell'igiene orale per le sue proprietà battericide. In odontoiatria la clorexidina è
utilizzata in collutori, gel, dentifrici, come antibatterico ad ampio spettro. E' efficace contro
numerosi germi, sia gram-positivi che gram-negativi oltre che su funghi. Ha un effetto battericida di
lunga durata, rimane attiva per diverse ore dall'uso, senza che arrechi danni ai tessuti del cavo
orale, né ai processi di cicatrizzazione. La clorexidina, essendo capace di inibire la formazione
della placca batterica, viene usato nel trattamento delle gengiviti e delle parodontiti, dopo interventi
chirurgici nel cavo orale e in presenza di ulcere della mucosa e stomatiti aftosiche. Poiché il suo
effetto battericida si compie su innumerevoli ceppi batterici, a basse concentrazioni, per periodi
prolungati, si può usare anche per combattere l'alitosi. Il problema principale legato all'uso di
prodotti a base di clorexidina è la pigmentazione dei denti. In particolare alle maggiori
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concentrazioni può risultare una colorazione bruna o nerastra dei denti, localizzata più di frequente
alle porzioni di smalto o cemento radicolare che guardano verso lo spazio interdentale e la
gengiva, dove è più facile il ristagno e l'organizzazione della placca batterica. C'è da dire che tali
colorazioni sono meno frequenti e diffuse nei soggetti con ottima igiene orale, essendo
determinante per la loro formazione che lo smalto dei denti sia reso ruvido dal calcio della saliva
precipitato nella placca batterica non perfettamente rimossa. Sempre l'utilizzo per lunghi periodi
della clorexidina può determinare pigmentazioni delle mucose orali, in particolare di quella della
lingua, e alterazioni del gusto (disgeusia), ma sono effetti transitori, totalmente reversibili dopo
l'interruzione.
L'uso più frequente della clorexidina è in collutori in varie percentuali, dallo 0,2% allo 0,05%. I
collutori che ne contengono le più alte percentuali vanno utilizzati per brevi periodi.
Una ricerca del Dipartimento di Oncologia della National University Hospital di Copenhagen ha
stabilito che la clorexidina è efficace nella prevenzione della stomatite che può colpire i pazienti in
trattamento con chemioterapia perché affetti da tumori solidi. Tre sciacqui giornalieri della durata di
un minuto di una soluzione di clorexidina all'1% per tre settimane, ha portato al 13% la
complicanza della stomatite (risultata così grave da compromettere l'alimentazione o da richiedere
la nutrizione artificiale), rispetto al 33% dei soggetti che avevano fatto uso di un placebo.
Colletto
L'area del dente dove la corona si congiunge con la radice e lo smalto coronale sfuma nel cemento
radicolare.
Condilo mandibolare
La superficie articolare arrotondata posizionata all'estremità dell'osso mandibolare.
Condizionamento dei tessuti
Adattamento alla poltrona di una protesi mobile o rimovibile, mediante apposizione sul versante
gengivale, opportunamente preparato, di materiale a consistenza plastica, allo scopo di consentire
il raggiungimento di una normale e stabile morfologia dei tessuti molli. Si conteggia per arcata ed a
seduta.
Conservativa
La conservativa è la branca dell'odontoiatria che si occupa del restauro morfologico, funzionale ed
estetico, dei denti colpiti da processi cariosi.
Consulenza medico-legale
Consulenza professionale effettuata a privati od a compagnie di assicurazione, costituita da esame
del materiale probatorio e stesura differita di una relazione medico-legale completa. Comprensiva
eventualmente di: anamnesi, esame clinico e strumentale, esecuzione di fotografie, radiografie,
impronte delle arcate dentarie, ecc.
Consulenza tecnica d’ufficio
Effettuata per accertamento tecnico preventivo od in corso di causa su incarico del Tribunale.
Comprensiva di accesso all’Ufficio del G.I. per la nomina ed il giuramento, acquisizione della
documentazione, visita, esecuzione di esami strumentali, eventuale acquisizione di ulteriori
elementi di valutazione, studio del caso, discussione collegiale con gli altri Consulenti, stesura
della relazione scritta, deposito della stessa in Cancelleria, eventuali chiarimenti ai Consulenti
Tecnici di parte. All’importo relativo alla prestazione vanno aggiunte le spese accessorie.
Consulto specialistico
Visita professionale su un paziente riferito dal collega odontoiatra curante, finalizzata a fornire
indicazioni sullo specifico caso clinico, relativamente ad una branca dell’odontoiatria in cui si
possiede particolare preparazione ed esperienza.
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Contenzione
Procedura ortodontica mediante la quale i denti vengono fissati nella posizione di allineamento
mediante apparecchi fissi o mobili.
Corona del dente
È la parte visibile del dente, ricoperta da smalto e in collegamento con la radice al colletto.
Corona in ceramica integrale su impianto
Dispositivo su misura costituito da una corona dentaria in materiale ceramico integrale provvista di
foro occlusale passante, per l’alloggiamento della vite di connessione. Comprensiva della
componentistica per laboratorio, del cilindro calcinabile o metallico prefabbricato e della vite di
connessione al pilastro transmucoso prefabbricato (abutment) o direttamente all’impianto.
Corona in lega nobile e ceramica su impianto
Dispositivo su misura costituito da una corona dentaria in lega nobile e ceramica provvista di foro
occlusale passante, per l’alloggiamento della vite di connessione. Comprensiva della
componentistica per laboratorio, del cilindro calcinabile o metallico prefabbricato e della vite di
connessione al pilastro transmucoso prefabbricato (abutment) o direttamente all’impianto.
Corona in lega nobile e resina composita su impianto
Dispositivo su misura costituito da una corona dentaria in lega nobile e resina composita provvista
di foro occlusale passante, per l’alloggiamento della vite di connessione. Comprensiva della
componentistica per laboratorio, del cilindro calcinabile o metallico prefabbricato e della vite di
connessione al pilastro transmucoso prefabbricato (abutment) o direttamente all’impianto.
Corona in lega vile e ceramica su impianto
Dispositivo su misura costituito da una corona dentaria in lega vile e ceramica provvista di foro
occlusale passante, per l’alloggiamento della vite di connessione. Comprensiva della
componentistica per laboratorio, del cilindro calcinabile o metallico prefabbricato e della vite di
connessione al pilastro transmucoso prefabbricato (abutment) o direttamente all’impianto.
Corona in lega vile e resina composita su impianto
Dispositivo su misura costituito da una corona dentaria in lega vile e resina composita provvista di
foro occlusale passante, per l’alloggiamento della vite di connessione. Comprensiva della
componentistica per laboratorio, del cilindro calcinabile o metallico prefabbricato e della vite di
connessione al pilastro transmucoso prefabbricato (abutment) o direttamente all’impianto.
Corona o elemento di protesi fissa in ceramica integrale (per esempio
armatura zirconio, ossido di allumina, foglio di platino ecc. )
Dispositivo medico su misura per il ripristino morfologico e funzionale della corona dentaria da
applicare ad un moncone naturale, implantare o (in qualità di elemento di ponte) ad una sella
edentula, realizzato in laboratorio interamente in materiale ceramico.
Corona o elemento di protesi fissa in lega vile
Dispositivo medico su misura per il ripristino morfologico e funzionale della corona dentaria da
applicare ad un moncone naturale, implantare o (in qualità di elemento di ponte) ad una sella
edentula, realizzato in laboratorio mediante fusione in lega vile.
Corona o elemento di protesi fissa in lega vile e ceramica
Dispositivo medico su misura per il ripristino morfologico e funzionale della corona dentaria da
applicare ad un moncone naturale, implantare o (in qualità di elemento di ponte) ad una sella
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edentula, realizzato in laboratorio mediante fusione in lega vile rivestita interamente o parzialmente
con materiale estetico in ceramica.
Corona o elemento di protesi fissa in lega vile e resina
Dispositivo medico su misura per il ripristino morfologico e funzionale della corona dentaria da
applicare ad un moncone naturale, implantare o (in qualità di elemento di ponte) ad una sella
edentula, realizzato in laboratorio mediante fusione in lega vile rivestita interamente o parzialmente
con materiale estetico in resina.
Corona o elemento di protesi fissa in lega nobile
Dispositivo medico su misura per il ripristino morfologico e funzionale della corona dentaria da
applicare ad un moncone naturale, implantare o (in qualità di elemento di ponte) ad una sella
edentula, realizzato in laboratorio mediante fusione in lega nobile.
Corona o elemento di protesi fissa in lega nobile e ceramica
Dispositivo medico su misura per il ripristino morfologico e funzionale della corona dentaria da
applicare ad un moncone naturale, implantare o (in qualità di elemento di ponte) ad una sella
edentula, realizzato in laboratorio mediante fusione in lega nobile rivestita interamente o
parzialmente con materiale estetico in ceramica.
Corona o elemento di protesi fissa in lega nobile e resina
Dispositivo medico su misura per il ripristino morfologico e funzionale della corona dentaria da
applicare ad un moncone naturale, implantare o (in qualità di elemento di ponte) ad una sella
edentula, realizzato in laboratorio mediante fusione in lega nobile rivestita interamente o
parzialmente con materiale estetico in resina.
Corona o elemento di protesi fissa in titanio
Dispositivo medico su misura per il ripristino morfologico e funzionale della corona dentaria da
applicare ad un moncone naturale, implantare o (in qualità di elemento di ponte) ad una sella
edentula, realizzato in laboratorio mediante fusione od altra tecnologia in titanio.
Corona o elemento di protesi fissa in titanio e ceramica
Dispositivo medico su misura per il ripristino morfologico e funzionale della corona dentaria da
applicare ad un moncone naturale, implantare o (in qualità di elemento di ponte) ad una sella
edentula, realizzato in laboratorio mediante fusione od altra tecnologia in titanio rivestito
interamente o parzialmente con materiale estetico in ceramica.
Corona o elemento di protesi fissa in titanio e resina
Dispositivo medico su misura per il ripristino morfologico e funzionale della corona dentaria da
applicare ad un moncone naturale, implantare o (in qualità di elemento di ponte) ad una sella
edentula, realizzato in laboratorio mediante fusione od altra tecnologia in titanio rivestito
interamente o parzialmente con materiale estetico in resina.
Corona parziale in lega vile
Dispositivo medico su misura per il ripristino morfologico e funzionale di un elemento dentario
parzialmente limato a fini protesici con o senza l’applicazione di mezzi di ritenzione accessori (es.
corona 3/4, pinledge, ecc.), realizzato in laboratorio mediante fusione in lega vile.
Corona parziale in lega nobile
Dispositivo medico su misura per il ripristino morfologico e funzionale di un elemento dentario
parzialmente limato a fini protesici con o senza l’applicazione di mezzi di ritenzione accessori (es.
corona 3/4, pinledge, ecc.), realizzato in laboratorio mediante fusione in lega nobile.
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Corona provvisoria in resina su impianto
Dispositivo su misura costituito da una corona dentaria in resina provvista di foro occlusale
passante, per l’alloggiamento della vite di connessione. Comprensiva della componentistica per
laboratorio, del cilindro provvisorio prefabbricato, della vite di fissaggio al pilastro transmucoso
prefabbricato (abutment) o direttamente all’impianto.
Corona provvisoria in resina con struttura metallica su impianto
Dispositivo su misura costituito da una corona dentaria in resina rinforzata da struttura metallica,
provvista di foro occlusale passante, per l’alloggiamento della vite di connessione. Comprensiva
della componentistica per laboratorio, del cilindro provvisorio prefabbricato, della vite di
connessione al pilastro transmucoso prefabbricato (abutment) o direttamente all’impianto.
Corona secondaria fusa in lega vile
Dispositivo medico su misura con funzione ritentiva e di ripristino morfologico e funzionale di un
elemento dentario; viene realizzato in laboratorio in lega metallica vile, in modo da applicarlo
fedelmente ad incastro su una cappetta primaria in lega vile. In protesi conometrica, costituisce la
componente saldata alla struttura metallica della protesi rimovibile. Comprensiva dell’eventuale
dispositivo interno di frizione attivabile e/o intercambiabile.
Corona secondaria in lega vile e resina
Dispositivo medico su misura con funzione ritentiva e di ripristino morfologico, funzionale ed
estetico di un elemento dentario; viene realizzato in laboratorio in lega metallica vile e resina, in
modo da applicarlo fedelmente ad incastro su una cappetta primaria in lega vile. In protesi
conometrica, costituisce la componente saldata alla struttura metallica della protesi rimovibile.
Comprensiva dell’eventuale dispositivo interno di frizione attivabile e/o intercambiabile.
Corona secondaria in lega vile e ceramica
Dispositivo medico su misura con funzione ritentiva e di ripristino morfologico, funzionale ed
estetico di un elemento dentario; viene realizzato in laboratorio in lega metallica vile e ceramica, in
modo da applicarlo fedelmente ad incastro su una cappetta primaria in lega vile. In protesi
conometrica, costituisce la componente saldata alla struttura metallica della protesi rimovibile.
Comprensiva dell’eventuale dispositivo interno di frizione attivabile e/o intercambiabile.
Corona secondaria fusa in lega nobile
Dispositivo medico su misura con funzione ritentiva e di ripristino morfologico e funzionale di un
elemento dentario; viene realizzato in laboratorio in lega metallica nobile, in modo da applicarlo
fedelmente ad incastro su una cappetta primaria in lega nobile. In protesi conometrica, costituisce
la componente saldata alla struttura metallica della protesi rimovibile. Comprensiva dell’eventuale
dispositivo interno di frizione attivabile e/o intercambiabile.
Corona secondaria in lega nobile e resina
Dispositivo medico su misura con funzione ritentiva e di ripristino morfologico, funzionale ed
estetico di un elemento dentario; viene realizzato in laboratorio in lega metallica nobile e resina, in
modo da applicarlo fedelmente ad incastro su una cappetta primaria in lega nobile. In protesi
conometrica, costituisce la componente saldata alla struttura metallica della protesi rimovibile.
Comprensiva dell’eventuale dispositivo interno di frizione attivabile e/o intercambiabile.
Corona secondaria in lega nobile e ceramica
Dispositivo medico su misura con funzione ritentiva e di ripristino morfologico, funzionale ed
estetico di un elemento dentario; viene realizzato in laboratorio in lega metallica nobile e ceramica,
in modo da applicarlo fedelmente ad incastro su una cappetta primaria in lega nobile. In protesi
conometrica, costituisce la componente saldata alla struttura metallica della protesi rimovibile.
Comprensiva dell’eventuale dispositivo interno di frizione attivabile e/o intercambiabile.
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Correzione occlusale alla poltrona
Intervento volto a modificare la superficie occlusale dei denti di una protesi mobile o rimovibile preesistente eseguito direttamente sul paziente.
Correzione occlusale in laboratorio
Intervento volto a modificare la superficie occlusale dei denti di una protesi mobile o rimovibile preesistente eseguito in laboratorio.
Cresta alveolare o marginale
Parte più coronale dell'alveolo osseo che presenta un aspetto tagliente.
Cura canalare
Procedimento usato per la cura di una pulpite o di un dente affetto da necrosi della polpa, per
salvare un dente da un ascesso o per guarire un ascesso o un granuloma. La prima fase della
cura canalare prevede la detersione e sagomatura del canale radicolare. Nella fase successiva si
oblitera il canale con la guttaperca, un materiale inerte, biocompatibile e termoplastico condensato
con varie tecniche. Nel corso della cura la polpa o i residui pulpari vengono raschiati via dalla
camera della polpa e dal canale radicolare. Per il buon esito della cura canalare il canale
radicolare viene poi disinfettato e riempito permanentemente con specifiche sostanze. La finalità
della cura canalare è di prevenire il formarsi di una patologia infiammatoria del periapice radicolare
o di favorirne la guarigione qualora già presente. Tutti i denti che sono stati sottoposti a cura
canalare devono essere ricostruiti opportunamente con tecniche e materiali idonei, in base alle
indicazioni che il professionista riterrà più opportune in base allo stato residuo della sostanza
coronale.
Curettage
Procedura parodontale tramite la quale le gengive vengono raschiate con speciali strumenti
(curette) per rimuovere il tessuto danneggiato della tasca parodontale.
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“ D “
Decidui – denti
Meglio conosciuti come denti di latte, sono chiamati decidui perché destinati a cadere e ad essere
sostituiti dai permanenti. Sono in tutto 20, 10 per ogni arcata dentaria: quattro molari, due canini e
quattro incisivi. Erompono tra i cinque/sei mesi e i tre anni di vita.
Deglutizione
La deglutizione è un atto fisiologico che comprende tre fasi nel cui corso avviene il passaggio del
bolo alimentare o di un liquido dal cavo orale allo stomaco. Nella prima fase, boccale, il bolo viene
raccolto sulla lingua e poi sospinto posteriormente da un'attività muscolare volontaria. Nelle fasi
successive, faringea ed esofagea, vengono protette le vie respiratorie e il bolo inviato nello
stomaco da una serie di azioni riflesse.
Demineralizzazione
Perdita di minerali dello smalto dentale. Generalmente appare come un'area bianca sulla
superficie della corona.
Demineralizzazione dentale
Il processo di demineralizzazione dentale consiste nella dissoluzione dell’apatite, un minerale
composto da fosfato di calcio contenente fluoro e cloro, costituente lo smalto del dente. Il dente
può subire la demineralizzazione a seguito di diverse patologie; quando si accompagna alla carie è
da attribuire alla produzione di acido nella bocca da parte dei batteri della placca dentale, che può
essere coadiuvato da alcune condizioni come l'assunzione di zuccheri, in particolare quelli raffinati,
la riduzione e le modifiche di consistenza della saliva, l'assunzione di cibi e bevande acide ecc..
Dentatura permanente
Serie di denti definitivi che sostituiscono i denti decidui . Composta da 28 denti, 14 per ogni arcata,
più 4 del giudizio (terzi molari o ottavi). In ogni arcata sono presenti 4 incisivi, 2 canini, 4 premolari
e 4 molari, più 2 denti del giudizio.
Dente
Chiamasi dente ognuno degli organi duri e biancastri, sporgenti nel cavo orale, che, nell'uomo e
nei vertebrati gnatostomi, sono destinati alla masticazione (Zingarelli).
Il dente è formato dalla corona e dalla radice che si congiungono al colletto; è composto da smalto,
dentina e cemento. All'interno del dente alloggia la polpa, un tessuto formato prevalentemente da
vasi sanguigni e nervi che entrano a livello del forame apicale; ed è circondato e sostenuto
dall'apparato parodontale.
Denti da latte
I denti da latte fanno parte della prima dentizione del bambino. Sono detti anche di sostituzione
perché destinati a cadere per essere sostituiti dai permanenti. Sono chiamati da latte per il loro
colore bianco lattescente e perché compaiono in un'età in cui il bambino assume ancora il latte
materno. Sono in tutto 20, 10 per ogni arcata dentaria: quattro molari, due canini e quattro incisivi. I
primi denti da latte erompono generalmente intorno ai sei/otto mesi di vita del bambino e gli ultimi
attorno ai tre anni. Ad eruzione completata gli incisivi da latte appaiono spesso separati tra loro da
piccoli spazi (diastemi). I primi denti da latte cadono tra i sei e i sette anni di vita. In generale sono
gli incisivi centrali inferiori. Gli ultimi vengono sostituiti intorno ai dodici anni.
Denti del giudizio
denti del giudizio sono quattro, uno per ogni emiarcata. Il loro nome deriva dal fatto che erompono
nell'età della "maturità di giudizio", dai 18 anni in poi. Il dente del giudizio è anche chiamato terzo
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molare o ottavo. Terzo molare, appunto, perché è il terzo dente della serie molare; ottavo, invece,
perché è l'ottavo dente di ogni emiarcata. Spesso sono mancanti, inclusi o parzialmente erotti. Al
momento della loro eruzione può determinarsi una pericoronite, un'infiammazione della mucosa
che ricopre la loro corona.
Denti inclusi
Sono denti privi della possibilità di erompere naturalmente. Possono essere totalmente ricoperti da
osso (inclusione ossea), o in parte da mucosa (inclusione osteomucosa). In ordine di frequenza
possono rimanere inclusi gli ottavi superiori, gli inferiori, i canini superiori, occasionalmente gli altri.
Dentista pediatrico
Odontoiatra con area di esperienza nella cura dei denti dei bambini. Il dentista pediatrico è anche
chiamato pedodontista, dal greco "pais - genitivo paidos", che significa fanciullo. Il dentista
pediatrico è un esperto di psicologia del bambino e la sua attività prevalente è la prevenzione e
cura delle affezioni dentali in età pediatrica: sigillature, fluoroprofilassi, educazione all'igiene orale,
cura della carie della corona dentale o penetrante in polpa, restauri protesici o con materiali
conservativi dei denti da latte o permanenti affetti da carie dentali, traumi o ipoplasie dello smalto,
trattamento delle discromie dentali, intercettazione delle malocclusioni.
Dentiera
Con il termine dentiera si indica la protesi in resina rimovibile che si applica nei casi di edentulia
(mancanza di denti) totale, la cui tenuta è dovuta alla precisa conformazione dei bordi rispetto alla
linea mucogengivale.
Dentifricio fluorato
Il dentifricio è una sostanza che si utilizza come coadiuvante nell'igiene orale domiciliare.
L'abitudine di lavarsi i denti con un dentifricio nella cui formula è contenuto il fluoro è benefica in
quanto questo minerale penetra gli strati più superficiali dello smalto e si lega agli ioni calcio che
formano l'idrossiapatite, ancorandoli insieme, in modo da renderli più resistenti allo sfaldamento da
parte degli acidi della placca. Un dentifricio fluorato è pertanto più efficace nella prevenzione della
carie dentaria rispetto al dentifricio non fluorato, purché siano rispettate le seguenti condizioni: il
contatto tra il dentifricio e il dente non deve essere troppo fuggevole; il dentifricio deve contenere
costantemente il fluoro sotto forma di sale solubile; il tenore di fluoruro sodico, potassico del
dentifricio deve risultare sufficientemente elevato (0,50%).
Dentifricio sbiancante
Il dentifricio è una sostanza che si utilizza come coadiuvante nell'igiene orale domiciliare. Il ruolo
dei dentifrici sbiancanti dovrebbe essere quello di liberare i denti dalla patina scura e riportarli al
bianco splendente. Quando questo è ottenuto attraverso l’abrasione, però, il rischio è di abradere
lo smalto dei denti che ne costituisce la principale protezione.
Dentina
Tessuto dentale immediatamente sottostante la superficie dello smalto a livello della corona e del
cemento a livello della radice. E' percorsa dai canali radiali chiamati tubuli dentinali al cui interno
sono situati i prolungamenti degli odontoblasti. Racchiude la polpa dentaria. È detta anche avorio o
sostanza eburnea.
Dentistico
Suffisso che sta ad indicare l'inerenza con l'odontoiatria.
Dentizione
Termine che indica lo sviluppo dei denti e la loro eruzione in bocca. Nell'uomo esistono due
differenti dentizioni che si succedono nel tempo.
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La prima dentizione prende vari nomi:
• da latte,
• decidua,
• di sostituzione.
È composta in totale di 20 denti, che erompono tra i sei mesi e i tre anni, destinati ad essere
sostituiti. Ogni arco dentale deciduo conta 10 denti così rappresentati: 4 incisivi, 2 canini, 4
molaretti. I primi dentini da latte a comparire sono gli incisivi centrali inferiori. Raramente possono
essere già presenti in arcata alla nascita o, in altri casi, spuntare verso il primo anno di vita.
Seguono i corrispettivi nell'arcata superiore, gli incisivi laterali inferiori e superiori, i primi molaretti,
i canini e i secondi molaretti.
La seconda dentizione prende il nome di permanente, perché destinata a durare tutta la vita. E'
composta in totale di 28 denti, che erompono tra i sei e i dodici anni sostituendo i corrispettivi
decidui, più 4 denti del giudizio che erompono a 17/22 anni. Ogni arco dentale permanente conta
16 denti così rappresentati: 4 incisivi, 2 canini, 4 premolari, 6 molari. I 4 molaretti decidui vengono
rimpiazzati dai 4 premolari permanenti e i 6 molari permanenti non hanno un corrispettivo deciduo
ed erompono in sequenza temporale dietro l'ultimo molaretto di latte. I 3 molari permanenti di ogni
emiarcata sono anche definiti molare dei sei anni, dei dodici anni e dei diciotto anni per
sottolineare l'epoca di eruzione. Oppure più semplicemente primo secondo e terzo molare. Il terzo
molare, che spesso manca o rimane incluso, prende anche il nome di dente del giudizio.
Se un dente permanente erompe prima della caduta del corrispettivo di latte, questi, generalmente,
andrebbe estratto.
Dentizione mista
Fase della dentizione in cui sono presenti in arcata sia denti da latte che permanenti.
Detartrasi
Operazione di asportazione del tartaro sopra e sottogengivale che può essere effettuata con
strumenti a mano o con apparecchi rotanti o vibranti ad ultrasuoni.
Devitalizzare
In medicina devitalizzare significa rendere inattiva la funzione di un organo. In odontoiatria il
termine fa riferimento all'intervento di asportazione chirurgica, effettuato dal dentista, dell'organo
della sensibilità del dente, la polpa dentale, nel caso in cui sia affetta da un processo infiammatorio
irreversibile definito pulpite.
Devitalizzazione
Intervento odontoiatrico di asportazione della polpa dentaria infiammata (pulpite). Viene effettuato
in anestesia locale. La polpa dentale viene raschiata via con particolari strumenti a mano o montati
su trapano, dopodiché il canale radicolare viene disinfettato e riempito con particolari sostanze
(cementi, guttaperca). La devitalizzazione, in sostanza, è il procedimento di trattamento di una
pulpite, che inizia con l'asportazione dall'interno del dente, camera coronale e canale radicolare,
dell'organo della sensibilità, la cosiddetta polpa dentale o dentaria. Nel gergo comune la polpa
viene definita nervo, tale termine fa riferimento al fatto che la pulpite, spesso conseguenza di una
carie penetrante, determina una forte nevralgia trigeminale. Quando si determina l'infiammazione
del nervo, come già specificato, è proprio la devitalizzazione del dente compromesso il
procedimento di cura elettivo.
Diastema
È un termine che in medicina sta ad indicare uno spazio anormale, una fessura, una separazione
in un organo o in una parte di esso. In odontoiatria la parola diastema è spesso usata per indicare
uno spazio che separa due denti.
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Diga in gomma
Barriera di caoutchouc applicata in modo da impedire qualsiasi interferenza dell'ambiente orale sul
dente o sui denti da trattare; barriera applicata per l'isolamento del campo di lavoro dalla saliva e
dal sangue; strumento barriera utilizzato per evitare la contaminazione del campo di lavoro da
parte dei fluidi orali.
Digrignamento
Azione di sfregamento dei denti. La continua attività del digrignare (bruxare) può portare ad
abrasione delle superfici dentali, a sovraffaticamento della muscolatura masticatoria e a problemi
alle articolazioni temporo-mandibolari.
Dima per impianti
Dispositivo su misura per la diagnosi radiologica a fini implantari ed il corretto posizionamento
intraoperatorio di impianti osteointegrati
Disfunzione occlusale
Termine spesso usato per descrivere anormali forze funzionali e contatti impropri tra i denti
superiori e inferiori.
Disgiuntore palatale
Dispositivo ortopedico fisso ad azione meccanica, usato per allargare trasversalmente il
mascellare superiore. Nei soggetti in crescita separa le due parti che compongono il mascellare
superiore a livello della sutura medio-palatina, che fino all'età di 16/17 anni non è ancora
ossificata.
Disinfettante
Agente chimico applicato su superfici inanimate per distruggere i germi.
Disodontiasi
Fenomenologia infiammatoria provocata dall'eruzione anormale di un dente (esodontiasi è
chiamato il processo di eruzione dentale) che spesso comporta complicazioni di ordine locale o
generale. Frequente a carico dell'ottavo, conosciuto anche come terzo molare o dente del giudizio.
Distale
La superficie del dente più distante dalla linea mediana delle arcate dentarie.
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Edentula – area
Zona delle arcate in cui mancano i denti.
Edentulismo o Edentulia
Mancanza di denti. L'edentulia può essere totale o parziale a seconda che manchino solo alcuni
denti o tutti.
Edentulo
È detto di soggetto al quale mancano tutti i denti di ambedue le arcate.
Elastici di separazione
Anelli di plastica che l'ortodonzista applica tra due denti per separarli dal contatto e creare spazio
per l'applicazione delle bande ortodontiche.
Endodonto
Interno del dente.
Endodonzia
Trattamento delle affezioni che colpiscono la radice e l'organo interno del dente: la polpa.
Endodonzista o Endodontista
Odontoiatra specializzato nella diagnosi e nel trattamento dei traumi ed infezioni della polpa
dentale.
Endognazia
Posizionamento delle mascella superiore all'interno dell'inferiore.
Epitelio giunzionale
Altro nome dell'attacco epiteliale.
Epulide gravidica
Granuloma piogenico gengivale che si sviluppa durante la gravidanza. Il granuloma piogenico è
una piccola massa acquisita, rotondeggiante, formata da tessuto di granulazione riccamente
vascolarizzato, frequentemente con una superficie ulcerata, che aggetta dalla pelle o dalla
mucosa.
Erosione dentale
Dissoluzione della struttura dentale dovuta alla presenza di succhi acidi. E' spesso accompagnata
da attrito e/o abrasione di vario grado. Cibi acidi, come succhi di limone o di frutta dovrebbero
essere evitati in pazienti con segni di erosione.
Erosioni cuneiformi
Si formano a livello del colletto dei denti. Hanno forma a cuneo con margini netti, taglienti, con
fondo liscio e ben strutturato.
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Espansore palatale o Diastasatore
Dispositivo ortopedico fisso ad azione meccanica, usato per allargare trasversalmente il
mascellare superiore. Nei soggetti in crescita separa le due parti che compongono il mascellare
superiore a livello della sutura medio-palatina, che fino all'età di 16/17 anni non è ancora
ossificata.
Esposizione chirurgica di dente incluso a scopo ortodontico
Procedura chirurgica finalizzata all’esposizione di una porzione coronale di elemento dentario
incluso ed al posizionamento intraoperatorio di un ancoraggio ortodontico.
Estetica dentale
Particolare modo di porsi dell'odontoiatra contemporaneo nei confronti della pratica quotidiana. In
generale si occupa di estetica dentale il professionista che in via prevalente dirige la sua attività di
studio verso la valutazione e il trattamento delle molteplici condizioni del sistema dentale che
portano ad alterazioni dell'estetica del sorriso.
Estrazione di terzo molare in inclusione ossea parziale
Procedura chirurgica che comporta l’esecuzione di lembo mucogengivale, osteotomia e/o
odontotomia e sutura, finalizzata all’avulsione dalla sede alveolare di un terzo molare parzialmente
incluso nel tessuto osseo.
Estrazione di terzo molare in inclusione ossea totale
Procedura chirurgica che comporta l’esecuzione di lembo mucogengivale, osteotomia e/o
odontotomia e sutura, finalizzata all’avulsione dalla sede alveolare di un terzo molare totalmente
incluso nel tessuto osseo.
Estrazione indaginosa di dente o radice deciduo
Lussazione e rimozione dell’elemento dentario deciduo dalla sua sede alveolare, con apertura di
un lembo e/o sezione delle radici e/o manovre di ostectomia e/o sutura.
Estrazione semplice di dente o radice deciduo
Lussazione e rimozione dell’elemento dentario deciduo dalla sua sede alveolare, senza apertura di
un lembo e/o sezione delle radici e/o manovre di ostectomia e/o sutura.
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“ F “
Faccette in composito
Lamine ultrasottili di composito che s'incollano sulla faccia anteriore dei denti per migliorarne
l'estetica.
Faccette in porcellana o ceramica
Lamine ultrasottili di ceramica che s'incollano sulla faccia anteriore dei denti per migliorarne
l'estetica.
Filo interdentale
Strumento per l'igiene orale, usato per la pulizia meccanica degli spazi interdentali.
Fixture
Altro termine per definire l'impianto dentale.
Fistola
Anormale apertura del tessuto gengivale attraverso la quale drena un ascesso periapicale.
Fluorizzazione delle acque
Procedimento di addizione di fluoro nelle acque potabili allo scopo di prevenzione delle carie nella
popolazione. La fluorizzazione delle acque potabili è praticata in numerosi Paesi, tra cui USA,
Australia ed alcune zone della Gran Bretagna.
Fluorosi dentale
Difetto di mineralizzazione dei denti che si presentano nelle forme lievi con piccole screziature
biancastre, opache o gessate che possono interessare parte o tutta la corona; nelle forme gravi
invece la loro faccia vestibolare presenta un colorito rosso-brunastro. E' provocata dall'eccessiva
ingestione di fluoro contenuto nelle acque o negli alimenti nel periodo di formazione della corona
dentale.
Forame apicale
L'apertura presente nel punto terminale della radice di un dente attraverso la quale il dente riceve
le terminazioni nervose e i vasi sanguigni. E' un foro che mette in comunicazione l'interno del
dente con la zona che circonda la radice.
Fornice
Recesso più profondo del vestibolo della bocca.
Fossa glenoidee
Depressione o fossa dell'osso temporale nella quale si posiziona il condilo mandibolare; parte
dell'articolazione temporo-mandibolare (ATM).
Frankel - Apparecchio di
Il Frankel, chiamato anche morfocorrettore o morforegolatore funzionale, porta il nome dell’autore
che lo ha progettato, il Dott. Rolf Frankel. E’ un apparecchio capace di correggere la malocclusione
per le modifiche che provoca della cosiddetta matrice funzionale, che, secondo la teoria di Moss,
determina l’ambiente biofisico e biomeccanico necessario alla crescita scheletrica dei mascellari e
allo sviluppo delle arcate dentarie. L'apparecchio di Frankel non rivolge la sua azione direttamente
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verso i denti o verso il tessuto scheletrico, ma piuttosto verso i disordini funzionali associati alle
malformazioni dentoscheletriche.
Frenulectomia
Con il termine frenulectomia s'intende la rimozione o il riposizionamento chirurgico di un frenulo. In
ortodonzia l'intervento di frenulectomia si esegue per facilitare la stabilità delle posizioni dentali
una volta chiuso un diastema incisivo (frenulo mediano) se è presente un frenulo "tetto-labiale", o
per alleviare la trazione esercitata verso il basso sulla lingua (frenulo linguale) da un frenulo corto
linguale. L'intervento di escissione del frenulo è previsto anche quando interferisce con un
apparecchio protesico o provoca recessioni della gengiva o contribuisce a causare danni
parodontali
Frenulo
Il frenulo è un sottile filamento composto da fibre muscolari coperte da una membrana mucosa,
che congiunge le guance, le labbra e la lingua alla mucosa dentale. Il frenulo può essere escisso
(frenulectomia - frenectomia - frenotomia) o riposizionato (frenuloplastica) quando limita la mobilità
della lingua fino a provocare anchiloglossia; quando contribuisce alla formazione di uno spazio tra i
denti (diastema); quando interferisce con i bordi di una protesi; quando contribuisce a provocare
danni parodontali o recessioni gengivali
Funzionale – apparecchio
Ogni dispositivo, rimovibile o fisso, progettato per effettuare cambiamenti dentali o scheletrici
modificando ed utilizzando le forze neuromuscolari proprie del sistema stomatognatico (ad
esempio Attivatore, Bionator).
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“ G “
Gengiva
Tessuto molle che circonda i denti.
Gengiva aderente
È la continuazione della gengiva marginale.
Gengiva marginale o sulculare
Circonda i denti a mo' di collare, costituisce la parete molle del solco gengivale e normalmente è
poco più alta di 1 mm.
Gengivale
Aggettivo che sta ad indicare qualcosa di proprietà della gengiva, che riguarda la gengiva.
Gengive ipertrofiche
Si caratterizzano per un aumento di volume causato da cattiva igiene orale. Il quadro della
gengivite ipertrofica in realtà è più complesso.
Gengive iperplasiche
Si caratterizzano per un aumento di volume di natura non infiammatoria, che non dipende da fattori
irritativi locali, per incremento nel numero delle cellule.
Gengivectomia
Escissione chirurgica della gengiva a livello dell'attacco per la creazione di una nuova gengiva
marginale. Procedura utilizzata per eliminare tasche gengivali o tasche parodontali o per procurare
un accesso ai tessuti parodontali per interventi chirurgici o per guadagnare l'accesso necessario
alla rimozione del tartaro all'interno delle tasche.
Gengivite
Tessuto gengivale infiammato e sanguinante, più di frequente causato dalle tossine batteriche
della placca. Se non trattata la gengivite può portare alla parodontite.
Gengivite marginale
Infiammazione della gengiva marginale.
Gengivoplastica
Rimodellamento chirurgico della gengiva e della papilla per la correzione di deformità e per portare
la gengiva ad assumere una forma e una funzione normali.
Germectomia
L'intervento di germectomia consiste nell'asportazione chirurgica, generalmente in anestesia
locale, del germe di un dente permanente. Si effettua più spesso sui denti del giudizio in
formazione, prima che si formi la radice. La germectomia del terzo molare trova indicazione in
ortodonzia, anche se la questione riguardante i rischi/benefici è tuttora controversa, per prevenire i
rischi da inclusione in caso di deficit di spazio, o l'affollamento tardivo post trattamento legato alla
spinta eruttiva. L'età più appropriata per l'intervento di germectomia dell'ottavo è tra i 12 e i 16
anni.
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Glenoide – fossa
Depressione dell'osso temporale nella quale si posiziona il condilo mandibolare; parte
dell'articolazione temporo-mandibolare (ATM).
Glossite
La glossite è un'infiammazione acuta o cronica della lingua i cui sintomi sono: dolore,
arrossamento e gonfiore. In corso di glossite la lingua perde la sua apparenza rugosa e si presenta
levigata per via del fatto che le papille che ne rivestono il dorso tendono a diminuire di volume fino
a scomparire. Può presentarsi come affezione primaria oppure come sintomo di altri disturbi. Le
cause includono:
• ereditarietà;
infezioni batteriche o virali;
• esposizione ad irritanti come tabacco, alcool, cibi caldi o particolari spezie;
• irritazioni meccaniche;
• reazioni allergiche a dentifrici, collutori, materiali dentali, coloranti alimentari;
• anemia;
• carenze alimentari (Ferro, Vitamina B2, Vitamina B12, Acido folico, Niacina, Tiamina,
Riboflavina, Zinco).
La lingua di chi è affetto da glossite appare liscia, gonfia, arrossata, dolente, la sensazione che
avverte in particolare è di bruciore, come se fosse scottata. In alcuni casi può essere asintomatica.
Forme particolari di glossite sono la lingua a carta geografica, anche conosciuta come glossite
migrante benigna, la glossite losangica mediana, difetto di sviluppo embrionale piuttosto che
processo infiammatorio, e la lingua nigra villosa. In quest'ultima forma la lingua appare ricoperta di
peluria nerastra a causa dell'allungamento e della discolorazione delle papille filiformi.
Glossite romboide mediana
È un'alterazione di sviluppo embriologico della lingua che, pur essendo definita glossite, non ha
carattere patologico particolare. Si riconosce per la presenza sul dorso della lingua di una zona
mediana di colore rosso scuro a forma grossolanamente romboide.
Gnatologia
Termine che indica in senso stretto la branca medica che si occupa delle mascelle e di quanto è
loro connesso ossia denti, articolazione temporo-mandibolare (ATM), muscoli della masticazione e
sistema nervoso.
Gnatologo
Lo gnatologo è l'odontoiatra che si occupa peculiarmente delle disarmonie dentomascellari, in
particolare delle disfunzioni occlusali e dei disordini muscolari cranio-cervicali e temporomandibolari correlati.
Granuloma
Granuloma è un termine che in odontoiatria fa riferimento al tessuto infiammatorio cronico reattivo
ad un’infezione o infiammazione del tessuto periapicale del dente provocata dalla necrosi pulpare.
Granuloma dentale o apicale
Il granuloma dentale o apicale è una lesione cronica di natura infiammatoria, non suppurativa, dei
tessuti che circondano l'apice della radice dentale, causata da affezioni settiche e necrosi della
polpa radicolare per diffusione di germi e tossine al di la del forame radicolare. Il granuloma
dentale si presenta come una masserella di tessuto molle (tessuto di granulazione),
rotondeggiante, aderente all'apice di un dente non vitale e avvolto da una capsula fibrosa.
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Granuloma periapicale
Il granuloma periapicale è una lesione cronica di natura infiammatoria, non suppurativa, dei tessuti
che circondano l'apice della radice dentale, causata da affezioni settiche e necrosi della polpa
radicolare per diffusione di germi e tossine al di la del forame radicolare.Il granuloma periapicalesi
presenta come una masserella di tessuto molle (tessuto di granulazione), rotondeggiante,
aderente all'apice di un dente non vitale e avvolto da una capsula fibrosa.
Guttaperca
Materiale gommoso usato in endodonzia per la chiusura dei canali radicolari. E' composta di
gomma naturale, chimicamente un polimero dell'isoprene, ricavata da un albero: il Dichopsisgutta.
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