Funzione del suolo (entità dinamica di natura fisico-chimica e biologica) Rottura della componente merobiotica Fertilità D. Spano Copyright © 20010 Università di Sassari Conduzione e Flusso di Calore nel Suolo D. Spano Perché è importante il flusso di calore nel suolo? è un termine del bilancio energetico; regola la temperatura ambientale: sink (giorno) e source (notte) di energia; è indispensabile per la vita delle piante (processi metabolici e assorbimento dell’acqua); è indispensabile per la vita dei microrganismi e per la decomposizione della sostanza organica; è indispensabile per la formazione del suolo. D. Spano Volume del Suolo I pori contengono aria e acqua Pori Frazione Solida Massa: frazione solida e liquida Volume: volume apparente, frazione gassosa D. Spano Suolo Saturo Quando il suolo è saturo dopo una pioggia o un intervento irriguo, i pori sono pieni d’acqua D. Spano Acqua Frazione Solida Capacità di campo Saturazione Quando l’acqua gravitazionale viene drenata, il suolo si trova alla capacità di campo e circa metà dei pori contiene acqua Pori FC Frazione Capacità Solida di Campo 0 D. Spano Punto di Appassimento Permanente Saturo Il punto di appassimento permanente si raggiunge quando l’acqua disponibile è stata persa e le molecole d’acqua rimanente sono trattenute dalle particelle di suolo con forze molto forti Pori Frazione Solida FC PWP 0 D. Spano Acqua Disponibile Circa metà della capacità di campo è disponibile per l’assorbimento da parte delle piante. Saturo Pori Frazione Solida FC Disponibile PWP 0 D. Spano Non disponibile Contenuto idrico volumetrico (θv) 1. Misura gravimetrica del contenuto idrico (θg) 2. Misura della densità apparente (ρb) 3. Per passare al contenuto idrico volumetrico D. Spano Contenuto idrico gravimetrico (θ g ) Massa dell’acqua (kg) θg = Massa del suolo asciutto (stufa) (kg) D. Spano Densità apparente del suolo (ρb) ρb = D. Spano Massa del suolo asciutto (stufa)(kg) Volume apparente suolo (m3) Densità apparente dell’acqua (ρw) ρw = Massa dell’acqua (kg) Volume apparente dell’acqua (m3) θg = mass of water ( g ) mass of oven dry soil (g ) 3 1 g 10 kg ρw = 3 = 3 cm m D. Spano Contenuto idrico volumetrico ( θ ) ( vol. app .Vacqua m3 ) θ = V vol. app. suolo (m ) 3 θ g ⋅ ρb θV = ρw massa acqua massa suolo asciutto ⋅ massa suolo asciutto volume apparente suolo θV = massa acqua volume apparente acqua D. Spano Contenuto idrico volumetrico ( θ V) massa acqua volume apparente suolo θV = massa acqua volume apparente acqua Volume apparente acqua (m3) θV = Volume apparente suolo (m3) D. Spano La trasmissione del calore avviene per conduzione. Capacità termica: è la quantità di energia che si deve fornire a un corpo per innalzare di un grado la sua temperatura (J K-1) Calore specifico (Cs): è la quantità di energia che si deve fornire per innalzare di un grado la temperatura di un kg di suolo (J kg-1 K-1) Calore specifico (Cv): è la quantità di energia che si deve fornire per innalzare di un grado la temperatura di un volume unitario di suolo (J m-3 K-1) D. Spano Densità apparente Cs = capacità termica per unità di massa (J kg-1 K-1) Cv = capacità termica per unità di volume (J m-3 K-1) Il rapporto fra le due è uguale alla densità apparente (o massa dell’unità di volume) CV ρ= CS (kg m-3) varia da 800 (torba) a 1800 (sabbia compatta) D. Spano La capacità termica e il calore specifico di un suolo possono variare in relazione alla densità e al contenuto d’acqua. Cs Suolo argilloso saturato con acqua al 50% saturato con acqua al 100% D. Spano 840 J kg-1 K-1 2090 J kg-1 K-1 3350 J kg-1 K-1 Trasferimento di calore per conduzione dT/dz gradiente di T fattore di proporzionalità (conduttività termica) D. Spano dT H =K dz La densità del flusso di calore nel suolo è determinato dal gradiente di temperatura e dalla conduttività termica (K) dT G = −K dz K = quantità di calore che passa nell’unità di tempo attraverso una sezione unitaria di suolo in risposta a uno specifico gradiente di temperatura (W m-1 K-1). E’ quindi una misura dell’attitudine del suolo a favorire la propagazione del calore. dT/dz = gradiente di temperatura nel suolo D. Spano K K = α= Cv ρ C s m2 s-1 K determina il tasso di trasferimento del calore nel suolo La variazione di T nel tempo, risultato di G, dipenderà dalla capacità termica del suolo La diffusività termica (α) rappresenta la variazione di T che si verifica nell’unità di tempo se localmente si verifica una variazione del contenuto di calore come conseguenza del cambiamento del gradiente di T di un grado K m-1 dT G = − ρCsα D. Spano dz Conduttività termica (K) e Diffusività termica (α) K determina il tasso di trasferimento del calore La variazione della temperatura con il tempo, che avviene nel suolo come risultato del trasferimento del calore, varierà in relazione alla sua capacità termica. α è il parametro che mette insieme questi termini. K dipende dalla porosità, umidità e contenuto di materia organica. D. Spano Diffusività termica (α) La diffusività termica del suolo è piccola, minore di quella dell’aria α suolo α aria da 2.0 10-7 a 1.0 10-6 m2 s-1 1.06 10-5 m2 s-1 Varia in funzione del contenuto d’acqua, delle lavorazioni, ecc D. Spano Proprietà di trasferimento del Calore Materiale Densità Calore specifico Capacità termica per unità di volume Conduttività Termica (kg m-3) (J kg-1 K-1) (J m-3 K-1) (W m-1 K-1) Suolo minerale 2650 870 2305500 2.5 Granito 2640 820 2164800 3.0 Quarzo 2660 800 2128000 8.8 Vetro 2710 840 2276400 0.8 Sostanza Organica 1300 1920 2496000 0.25 Acqua 1000 4180 4180000 0.59 Aria (101 kPa) 1.25 1000 1250 0.025 D. Spano Modificato da Campbell and Norman (1998) Densità (ρ) in kg m-3 Sabbia D. Spano Argilla Torba Monteith and Unsworth (1990) Calore Specifico (Cs) in J kg-1 K-1 Sabbia D. Spano Argilla Torba Monteith and Unsworth (1990) Calore specifico per unità di volume (MJ m-3 K-1) Cv = ρ x Cp Sabbia D. Spano Argilla Torba Monteith and Unsworth (1990) Conduttività termica (W m-1K-1) Sabbia D. Spano Argilla Torba Monteith and Unsworth (1990) Diffusività termica (m2 s-1) D. Spano Monteith and Unsworth (1990) Flusso di calore nel suolo e Temperatura DEFINIZIONI La temperatura (T) è una misura della quantità di calore immagazzinato (°C or K) La temperatura alla quota superiore (T1) è la temperatura alla profondità z1 La temperatura alla quota inferiore (T2) è la temperatura alla profondità z2 La capacità termica per unità di volume è la quantità di calore necessaria per aumentare la temperatura di un unità di volume di un grado Kelvin (J m-3 K-1) La conduttività termica (K) è il rapporto fra la densità di flusso di calore nel suolo e il gradiente della temperatura (J m-1 K-1) D. Spano Densità di flusso di calore nel suolo La densità del flusso di calore nel suolo (G) è la conduzione di energia per unità di superficie in risposta a un gradiente di temperatura. Per piccole variazioni ∂T (1) G ≈ −K ∂z Tuttavia non è possibile misurare accuratamente il gradiente di temperatura se non c‘è sufficiente distanza fra i sensori, pertanto G e' stimato come (2) T −T G ≈ − K 2 1 z 2 − z1 dove la distanza fra z2 e z1 è tale da consentire di misurare una differenza fra T2 e T1. L'equazione 2 assume che K sia costante con la profondità nel suolo. D. Spano La diffusività termica (α) è il rapporto fra la conduttività termica e la capacità termica per unità di volume. (3) K K α= ρ sCs = CV K = conduttività termica (W m-1 K-1) ρs = densità apparente del suolo (kg di suolo umido per m3) Cs =capacità termica per unità di massa (J kg-1 K-1) CV = capacita termica per unità di volume (J m-3 K-1) α = diffusività termica (m2 s-1) Cv = ρs Cp (4) Pertanto la conduttività termica in termini di diffusività e capacità termica per unità di volume è: K = α ρs Cp = α Cv (5) D. Spano G può essere espresso in termini di diffusività, capacità termica per unità di volume e gradiente di temperatura ∂T G = −αCv ∂z Considerando variazioni finite, G è uguale a: T2 − T1 G = −αρ s Cs z 2 − z1 D. Spano (6) (7) Come si può determinare G alla superficie? ∂G ∆G = G2 − G1 ≈ ∆z ∂z G è positivo quando il flusso passa dalla superficie agli strati profondi del suolo G1 G1 = G2 − ∆G ∆z G2 D. Spano Nota: la densità di flusso di calore nel suolo è positiva quando il flusso è rivolto verso il basso. Quando ∆G = G2 – G1 è positivo, allora una maggiore quantità di calore sta lasciando gli strati più profondi rispetto alla quantità di calore che sta arrivando agli strati superficiali e il suolo si sta raffreddando. Se ∆G = G2 – G1 è negativo, allora una maggiore quantità di calore arriva alla superficie rispetto a quella che lascia la superficie e il suolo si sta riscaldando. Esempi: G1 = 100 W m-2 G2 = 50 W m-2 ∆G = - 50 W m-2 G1 il suolo si sta riscaldando ∆z G1 = - 100 W m-2 G2 = - 50 W m-2 ∆G = 50 W m-2 il suolo si sta raffreddando D. Spano G2 Esempi: G1 = - 50 W m-2 G2 = 10 W m-2 ∆G = 60 W m-2 G1 il suolo si sta raffreddando ∆z G1 = 50 W m-2 G2 = - 10 W m-2 ∆G = - 60 W m-2 il suolo si sta riscaldando D. Spano G2 Variazione nel calore immagazzinato La variazione netta di calore immagazzinato per unità di tempo (∆Q/∆t) in J s-1 in un volume di suolo (V) è dato da: T f − Ti ∂T ∆Q V = CV ⋅ V ≈ CV t f − ti ∂t ∆t J s-1 = (J m-3 K-1) (K s-1) (m3) dove Tf è la temperatura finale al tempo tf e Ti è la temperatura iniziale al tempo ti. D. Spano (9) Poichè la variazione nella densità di flusso di calore nel suolo (∆G) è uguale al tasso netto di calore immagazzinato diviso per la superficie di suolo e V/A=∆z, possiamo calcolare ∆G in W m-2: T f − Ti T f − Ti V ∆Q 1 ∆z = −C v ∆G = − = −C v A t −t t t ∆t A − f i f i (10) Il segno negativo e' necessario perchè ∆G e' negativo quando il suolo si sta scaldando. Se G2 è misurato e ∆G è calcolato, allora G alla superficie è: T f − Ti ∆z G1 = G2 − ∆G = G2 + Cv t −t f i D. Spano Densità di Flusso di Calore nel Suolo Termocoppie Piastre di flusso D. Spano ∆z Densità di Flusso di Calore nel Suolo (G) T f − Ti ∆z G = G1 = G2 + C v t −t i f Cv – volumetric heat capacity Thermocouples G ∆z Heat Plate D. Spano G2 Esercizio Consideriamo un suolo uniforme caratterizzato da una capacità termica a volume costante (Cv = ρCp) pari a 1.677 ·106 J m-3 K1. Un sensore per la misura del flusso di calore (piastra di flusso) è stato interrato a 0.08 m mentre due sensori per la misura della temperatura (termocoppie) sono stati posizionati a 0.02 e a 0.06 m di profondità. I sensori permettono di calcolare la variazione del calore immagazzinato nel volume di suolo compreso fra la superficie e 0.08 m di profondità. Se la piastra di flusso misura mediamente un valore G2 = 20 W m-2 e i valori medi delle misure effettuate con le termocoppie mostrano un aumento di circa 1 K all’ora, quale sarà la densità del flusso di calore alla superficie (G = G1)? 40 ∆G = −Cv T f − Ti t f − ti ∆T= 1 K h-1 ∆z G1 ? Termocoppie ∆G G1 = G2 − ∆G Piastra G 2 =20 W m-2 T1-0.02 m T2-0.04 m Z2=-0.08 m 1 −2 ∆G = −1.677 *10 0.08 = −37.3 Wm 3600 6 G1 = 20 + 37.3 = 57.3 Wm −2 Abbiamo una variazione ∆G negativa pari a –37.3 W m-2 ; G1 e G2 sono positivi e in particolare G1 > G2, il suolo si sta riscaldando. 41 G2+∆S Versus G2 for G2 measured at 0.02 m depth 200 150 y = 1.43x R2 = 0.93 G2 + ∆ S (W m-2) 100 50 0 -50 -100 -60 D. Spano -40 -20 0 20 40 G2 (W m-2) at 0.02 m depth 60 80 100 120 Heat Flux Plate Locations D. Spano 600 Satiety Vineyard Sep 11-16,1998 2 Heat Flux Plates 500 -2 H + LE (W m ) 400 300 y = 0.84x R2 = 0.92 200 100 0 -100 -100 D. Spano 0 100 200 300 R n - G (W m-2) 400 500 600 Heat Flux Plate Locations D. Spano 600 500 Satiety Vineyard Sep 17-25, 1998 6 Heat Flux Plates -2 H + LE (W m ) 400 y = 0.98x R2 = 0.92 300 200 100 0 -100 -100 D. Spano 0 100 200 300 R n - G (W m-2) 400 500 600 Diffusività termica (α) La diffusività termica del suolo è piccola, minore di quella dell’aria α suolo α aria da 2.0 10-7 a 1.0 10-6 m2 s-1 1.06 10-5 m2 s-1 Varia in funzione del contenuto d’acqua, delle lavorazioni, ecc D. Spano Variazione Temperatura nel suolo La temperatura del suolo varierà lentamente, in modo ondulatorio. L’ampiezza dell’onda sarà grande alla superficie e diminuirà con la profondità. D. Spano Ritardo di fase Velocità di fase Profondità di smorzamento Livello di approfondimento T(0,t) Smorzamento (°C) T(z,t) 12 Luglio D. Spano Ritardo di fase(s) 18 Ottobre 24 Gennaio Caratteristiche della curva di T nel suolo di smorzamento: smorzamento dell’ampiezza Profondità d’onda Livello di approfondimento: profondità alla quale l’ampiezza d’onda raggiunge1% del valore alla superficie Ritardo di fase: ritardo nel raggiungimento dei picchi di max e min Velocità di fase: misura della velocità con la quale l’onda di T penetra nel suolo D. Spano Profilo di T nel suolo Variazione della T con la quota nel tempo Variazione della T in relazione alla tipologia di suolo Vedi figure D. Spano 2.5 cm 15 cm D. Spano 30 cm Andamento giornaliero della temperatura superficie -0.5 m D. Spano Media oraria di T in suolo nudo e suolo lavorato e vegetato • su suolo nudo: a gennaio le onde sono smorzate e sfasate con la profondità, l’approfondimento è -0.4m a luglio le onde hanno picchi maggiori e la quota di approfondimento raggiunge –0.8 m • su suolo lavorato: a gennaio Rispetto al suolo nudo è più caldo poiché aumenta la porosità e diminuisce la conduttività e la diffusività termica a luglio La situazione simile al suolo nudo ma con picchi meno accentuati e temperatura superficiali più basse D. Spano Il valore della temperatura media del suolo ad una data quota sarà: 1 2 π Tz = Ts exp − z αp Tz = temperatura alla quota z Ts = temperatura alla superficie z = quota (m) α = diffusività p = periodo dell’onda (s) giornaliera s = 86400 D. Spano Tempo di sfasamento tra max e min L’intervallo di temperatura a diverse profondità di suolo sarà z 2 − z1 p t 2 − t1 = 2 απ 1 2 t2 e t1 sono i momenti in cui si verificano i picchi di max e min T D. Spano Esercizio Data una profondità di smorzamento di 0.2 m, stimare la profondità alla quale un ratto del deserto dovrà scavare la tana per sopravvivere, considerando che il ratto non sopravvive a temperature superiori a 50 C. La temperatura massima giornaliera alla superficie del suolo è pari a 60 C e la minima è pari a 5 C. Tz = Ts exp[-z (π/α p) 1/2 ] z=-(π/α p)-1/2 exp[Tz/ Ts] 50 C 60 C X 1 * 10-6 s=86400 D. Spano Tz=temperatura alla quota z Ts=temperatura alla superficie z=quota (m) α=diffusività p=periodo dell’onda (s) giornaliera z=0.37 m Esercizio Calcolare la temperatura a 10, 20, 30 cm di profondità in un suolo sabbioso e argilloso sapendo che la temperatura media della superficie è 40 C Cal. spec.m.(Cp) Cal. Spec.v (Cv) conduttività(K) Diffusività (α) Sabbia 1.15 1.72 1.65 1 10-6 Argilla 2.38 2.85 0.75 0.3 10-6 Tz = Ts exp[-z (π/α p) 1/2 ] Tz=temperatura alla quota z Ts=temperatura alla superficie z=quota (m) α=diffusività p=periodo dell’onda (s) giornaliera s=86400 D. Spano Tz=temperatura alla quota z Ts=temperatura alla superficie z=quota (m) α=diffusività p=periodo dell’onda (s) giornaliera s=86400 Tz = Ts exp[-z (π/a p) 1/2 ] sabbioso T10 = 40 exp[-10 (3.14/1 10-6 86400) 1/2 ]= 37.6 C T20 = 40 exp[-20 (3.14/1 10-6 86400) 1/2 ]= 35.5 C T30 = 40 exp[-30 (3.14/1 10-6 86400) 1/2 ]= 33.4 C argilloso T10 = 40 exp[-10 (3.14/ 0.3 10-6 86400) 1/2 ]= 35.8 C T20 = 40 exp[-20 (3.14/ 0.3 10-6 86400) 1/2 ]= 32.0 C T30 = 40 exp[-30 (3.14/ 0.3 10-6 86400) 1/2 ]= 28.7 C D. Spano Relazione fra Rn e G G assume diversa importanza in relazione alla superficie considerata e alla scala temporale Per esempio, il prato G ≈ 0.10 Rn ore diurne G ≈ 0.50 Rn ore notturne a scala giornaliera G ≈ 0 D. Spano Respirazione del Suolo Il processo di emissione di CO2 del suolo è funzione della T del suolo, del contenuto idrico e della sostanza organica. D. Spano