Vivere la Veglia alle Stelle

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Vivere la Veglia alle Stelle
Al termine della preghiera serale vi sarà un momento di allegria senza la staff.
Al ritorno la staff si siede intorno al fuoco richiamando l’attenzione ed il silenzio.
Poi farà un discorso che parla:
 del cammino;
 della resistenza ad una provocazione;
 della ricerca di una situazione difficile;
 di un suo cedimento;
 di come ha dimenticato delle offese.
Poi ogni Squadriglia si reca di fronte alla propria tenda, accende la lampada e di ferma a meditare
nel silenzio della notte.
La staff passa da ogni singola Squadriglia a leggere Gen. 1,14-15 e invitandoli a rivolgere il loro
pensiero a Dio che ha creato le stelle per tutti e le ha poste al servizio di tutti gli uomini (Gen. 15.5),
a cui seguirà un momento di riflessione.
Lettura del Salmo che ciascuna Squadriglia farà autonomamente su invito della staff, facendo
seguire una riflessione sulla base del commento scritto sul foglio.
Insieme si leggerà la preghiera finale e si canterà il canto.
Seguirà il silenzio con la veglia alternata di ciascun Squadrigliere.
Veglia alle stelle:
Il guerriero della luce si siede con i compagni intorno al fuoco.
Parlano delle conquiste e parla con entusiasmo del cammino, parla come ha resistito a una
provocazione, quale soluzione ha trovato per una situazione difficile. A volte si permette
un’esagerazione ma senza confondere l’orgoglio con la vanità ….e senza credere alle proprie
esagerazioni. Trascorre ore e giorni con i fratelli, scherzando, giocando, pregando, bisticciando, ma
alla fine alla sera dormiranno sotto la medesima tenda dimenticando le offese.
Ma dopo i ricordi e i racconti. sotto le stelle. nel silenzio della notte il cavaliere, prima del meritato
riposo rivolge il suo pensiero a Dio. Genesi. 1,14-15.Dio disse: «Ci siano luci nel firmamento del
cielo, per distinguere il giorno dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli
anni e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra». E così avvenne:
Dio ha creato le stelle per tutti e le ha poste servizio di tutti gli uomini.
Per guardare le stelle bisogna alzare gli occhi al cielo, vedere con gli occhi del cuore, distaccandosi
dalle miserie e dalle piccolezze della terra e se guarderai il cielo con gli occhi del cuore vedrai le
stelle anche se il cielo è nuvoloso. C’è una frase che dice: ANCHE NEI MOMENTI PIU’ BUI
C’E’SEMPRE UNA STELLA CHE BRILLA IN CIELO. Ma occorrono gli occhi del cuore,
dell’amore. ( Canto: Dolce è sentire che non sei più sola…………………….)
Genesi. 15.5 «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle»
E’ una cosa che non si fa più….fuori moda ….ma ti fa sentire libero ….vicino a Dio.
Guardare le stelle con il primo amore, con gli amici/che, ……con chi non è ti amico, come dice
Gesù: con i tuoi nemici ….in silenzio …..e lasciare che il creato ti parli di Dio.
(Salmo 8.4-8. Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate, che
cosa l'uomo perché te ne ricordi e il figlio dell'uomo perché te ne curi?Eppure l'hai fatto poco
meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato: gli hai dato potere sulle opere delle tue
mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi; tutti i greggi e gli armenti,
tutte le bestie della campagna;
Gli uccelli del cielo e i pesci del mare, che percorrono le vie del mare.
Canto della creazione (Laudato si o mi Signore ………)
Le stelle che per milioni di anni hanno guidato gli uomini hanno anche guidato i pastori verso il
fatto più sconvolgente dell’intera umanità: un Dio che nasce uomo tra gli uomini, povero tra i
poveri, per noi, per amore Quelle stelle che hanno visto miliardi di uomini nascere, vivere gioire,
soffrire e morire sono ancora lì a parlarci della grandezza di Dio.
Un punto della Legge dice: Sono puri di pensieri, parole, azioni………questo congiunto all’amore
ci farà vedere oltre le stelle, ci farà incontrare Dio.
O padre tu hai creato questo universo perché mi aiuti a conoscerti meglio, ad amarti di più.
Ogni raggio di luce, ogni fiore, ogni nuovo passaggio alla svolta del sentiero, è un messaggio
discreto che mi invita, anche per non facili sentieri, a salire fino a Te.
La rugiada notturna, le stelle e gli uccelli cantano all’aurora, il mormorio del vento che passa tra i
pini, la pioggia lieve, il cibo sulla mensa tutto mi parla di Te, del tuo amore.
Donami un anima vibrante, entusiasta che non si stanchi mai di leggere il poema della natura, la
sinfonia dei cieli. Fa che tutto sia per me un tempio grandioso in cui ogni particolare, racconti la tua
grandezza.Rendici capaci di usare ma non di abusare di tutto il Creato.
Canto finale
A.G.E.S.C.I.
Regina Margherita I
Reparto Croce del Sud – Orizzonti Lontani.
Genesi. 1,14-15. Dio disse: «Ci siano
luci nel firmamento del cielo, per
distinguere il giorno dalla notte; servano
da segni per le stagioni, per i giorni e
per gli anni e servano da luci nel
firmamento del cielo per illuminare la
terra». E così avvenne.
Genesi. 15.5 «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle»
Momento di riflessione
Lettura: Salmo 8.4-8.
Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissate,
che cosa è l'uomo perché te ne ricordi
e il figlio dell'uomo perché te ne curi?
Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli,
di gloria e di onore lo hai coronato:
gli hai dato potere sulle opere delle tue
mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi;
tutti i greggi e gli armenti,tutte le bestie
della campagna,
gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
che percorrono le vie del mare.
Per guardare le stelle bisogna alzare gli occhi al cielo, vedere con gli occhi del
cuore, distaccandosi dalle miserie e dalle piccolezze della terra e se guarderai il cielo
con gli occhi del cuore vedrai le stelle anche se il cielo è nuvoloso. C’è una frase che
dice: ANCHE NEI MOMENTI PIU’ BUI C’E’ SEMPRE UNA STELLA CHE
BRILLA IN CIELO. Ma occorrono gli occhi del cuore, dell’amore.
Le stelle che per milioni di anni hanno guidato gli uomini hanno anche guidato i pastori
verso il fatto più sconvolgente dell’intera umanità: un Dio che nasce uomo tra gli uomini, povero tra
i poveri, per noi, per amore Quelle stelle che hanno visto miliardi di uomini nascere, vivere gioire,
soffrire e morire sono ancora lì a parlarci della grandezza di Dio.
Un punto della Legge dice: Sono puri di pensieri, parole, azioni………questo
congiunto all’amore ci farà vedere oltre le stelle, ci farà incontrare Dio.
Preghiera finale
O Padre tu hai creato questo universo
perché mi aiuti a conoscerti meglio, ad amarti di più.
Ogni raggio di luce, ogni fiore,
ogni nuovo passaggio alla svolta del sentiero,
è un messaggio discreto che mi invita,
anche per non facili sentieri,
a salire fino a Te.
La rugiada notturna, le stelle e gli uccelli cantano all’aurora,
il mormorio del vento che passa tra i pini,
la pioggia lieve, il cibo sulla mensa
tutto mi parla di Te, del tuo amore.
Donami un anima vibrante,
entusiasta che non si stanchi mai di leggere il poema della natura,
la sinfonia dei cieli.
Fa che tutto sia per me un tempio grandioso in cui ogni particolare,
racconti la tua grandezza.
Rendici capaci di usare ma non di abusare di tutto il Creato.
Così sia.
Canto finale: Laudato sii.
Silenzio
Rientro in tenda e veglia alternata di ciascun squadrigliere.
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