federfarma federazione nazionale unitaria dei titolari di farmacia italiani Roma, 8 febbraio 2012 Uff.-Prot.n° US SM/2429/51/F7/PE Oggetto: Selezione rassegna stampa 28 gennaio – 3 febbraio 2012 Federfarma propone una selezione ed un commento dei principali articoli di interesse della categoria pubblicati dal 28 gennaio al 3 febbraio 2012. DL liberalizzazioni: segnali di apertura Il decreto legge per la concorrenza, le infrastrutture e la competitività’ ha iniziato l’iter parlamentare in X commissione Senato. ‘In Parlamento sono pronti a presentare corposi emendamenti sia Pdl sia Pd e Terzo Polo’. ‘Per il presidente della commissione Industria del Senato, Cesare Cursi, un decreto che punta a intervenire ad ampio raggio sulle liberalizzazioni non può limitarsi a interventi incisivi su taxi, farmaci o edicole.’ (Il Sole 24 Ore – 31 gennaio 2012). Giorgia Meloni (PDL) afferma che con le liberalizzazioni ‘ci sarà da fare un altro bel lavoro’ per apportare le opportune modifiche al decreto varato dal governo Monti. ‘Davvero vogliamo far credere agli italiani – afferma – che il problema sono i tassisti e i farmacisti?’ (Libero – 29 gennaio 2012) Dopo i numerosi incontri istituzionali, tra i quali l’incontro con il Ministro Balduzzi e l’audizione in X commissione Industria del Senato, Federfarma ha tenuto una conferenza stampa per fare il punto della situazione sul decreto-liberalizzazioni. "La categoria è molto preoccupata ma anche fiduciosa, ha dichiarato il presidente di Federfarma Annarosa Racca, perché dal Governo e dalla commissione Industria del Senato abbiamo avuto segnali di apertura e disponibilità a rivedere il testo". Il presidente Racca ha anche precisato che "lo sciopero resta sospeso ma in ogni caso la categoria rimane in stato di agitazione". Le osservazioni di Federfarma sono state ritenute ‘assolutamente condivisibili’ dalla relatrice al decreto in X commissione Senato, Simona Vicari (PDL). (Il Sole 24 Ore, Il Messaggero, La Repubblica – 3 febbraio 2012). AIFA e conflitto di interessi Il consiglio di amministrazione dell’AIFA ha approvato il Regolamento sui conflitti di interesse, che contiene norme volte a garantire la gestione trasparente dell’attività dell’Agenzia, prevedendo delle sanzioni in caso di violazione. ‘E’ una svolta epocale: siamo la prima Agenzia regolatoria al mondo a dotarsi di un regolamento simile’ afferma il direttore generale Luca Pani che punta a persone competenti e prive di conflitti, anche ideologici, “perché se in una struttura che deve valutare farmaci non c’e’ assoluta indipendenza, il sistema di valutazione è minato alla radice nella sua capacità di attribuire il corretto valore economico. La trasparenza sarà un vantaggio per tutti”. (Il Sole 24 Ore – 2 febbraio 2012) Ma il quotidiano Libero (27 gennaio 2012) scrive: ‘Si allunga l’ombra di un nuovo conflitto di interessi sul governo Monti. Questa volta all’interno dell’Agenzia italiana del farmaco. La nomina di Claudio De Vincenti a sottosegretario per lo Sviluppo economico ha infatti lasciato una poltrona vacante. Sulla quale ora il ministro per la Salute Renato Balduzzi vorrebbe far sedere Silvio Garattini, direttore dell’Istituto ricerche farmacologiche Mario Negri. Di qui – continua l’articolo – l’odore di conflitto: visto che una delle funzioni fondamentali dell’AIFA è gestire risorse per Via Emanuele Filiberto, 190 - 00185 ROMA Tel. (06) 70380.1 - Telefax (06) 70476587 - e-mail:[email protected] Cod. Fisc. 01976520583 centinaia di milioni di euro, attribuendo ogni anno ai diversi centri di sperimentazione fondi statali per la ricerca sui nuovo farmaci.’ Varie Autoanalisi in farmacia. Confermata la possibilità di effettuare in farmacia le analisi che i cittadini possono eseguire da soli, con gli auto-test. Lo chiarisce un’importante sentenza del Tar Lazio, che respinge il ricorso presentato da alcuni laboratori di analisi contro il decreto ministeriale che consente alle farmacie di effettuare prestazioni analitiche di prima istanza (Il Sole 24 Ore – 3 febbraio 2012). Effetto liberalizzazioni. ‘Se non cambia l’assetto Monti – afferma il presidente del Sunifar Alfredo Orlandi – avremo 126 farmacie in più, 34 per ognuna delle province di Chieti e L’Aquila e 29 per Pescara e Teramo, senza contare quelle che nasceranno in posti come stazioni ferroviarie, aree di servizio, centri commerciali. Una vera catastrofe per i piccoli centri rurali già in crisi’ (Il Messaggero – 31 gennaio 2012). Dubbi sulle liberalizzazioni. Le farmacie ‘dovranno misurarsi con l’apertura di oltre 5 mila nuove farmacie su tutto il territorio nazionale, ma conserveranno la possibilità di vendere i farmaci di fascia C con ricetta’. ‘Basterà questo – si domanda l’articolo di Repubblica Affari e Finanza (30 gennaio 2012) – per creare più concorrenza e abbassare i prezzi?’. ‘Deluse’ le organizzazioni dei consumatori come Cittadinanzattiva e Federconsumatori, continua l’articolo. Secondo Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori, ‘occorreva liberalizzare tutta la fascia C e portare avanti la riforma Bersani del 2006’. La soddisfazione di Monti. Dopo il varo del decreto sulle semplificazioni, che segue a distanza di una settimana quello sulle liberalizzazioni, il presidente del Consiglio Mario Monti afferma di aspettarsi ‘un plauso per aver migliorato la vita ai cittadini’ e definisce, in un’intervista al TG1, ‘normali proteste delle categorie’ le contestazioni al decreto liberalizzazioni, poiché gli utenti dei servizi – secondo Monti - non possono che essere ‘dalla parte delle liberalizzazioni’ (Corriere della Sera – 28 gennaio 2012). Patto per la Salute. Libero (31 gennaio 2012) critica duramente le proposte elaborate dai tecnici delle Regioni per il Patto della salute: ‘anziché stanare i falsi invalidi – scrive il quotidiano – stangano quelli veri’ ipotizzando ‘ticket su protesi, ausili per diabetici, alimenti per celiaci, pannoloni e ossigeno domiciliare’. Generici. Le norme sulla prescrizione dei generici contenute nel DL liberalizzazioni “hanno scatenato le ire di medici e industrie. I medici di medicina generale alzano le barricate contro gli obblighi di indicare la sostituibilità o la non sostituibilità sulla ricetta” e “per Farmindustria si innescherà un inaccettabile distorsione della concorrenza a danno del prodotto con marchio” (Il Sole Sanità – 2 febbraio 2012). Grecia. Nei giorni scorsi la Banca centrale europea, l’Unione europea e il Fondo monetario internazionale hanno diffuso un rapporto sulla Grecia, alla quale si chiedono ulteriori sforzi: ‘la troika – scrive il Sole 24 Ore (31 gennaio 2012) – è convinta che la Grecia dovrebbe liberalizzare i taxi, le professioni liberali e le farmacie. Tutti obiettivi socialmente incandescenti’. Società e anziani. L’articolo di Repubblica (2 febbraio 2012) fornisce alcuni spunti di riflessione su come si sta evolvendo la società italiana, nella quale aumenta costantemente il numero di anziani e di immigrati. ‘Chi pagherà – ci si domanda - se i giovani continuano a vivere vite precarie, impossibilitati a versar contributi per la spesa sanitaria di cui l’alta vecchiaia abbisogna?’ Notai. Il decreto sulle liberalizzazioni consente ai notai la mobilità dentro i confini del distretto della Corte di Appello di appartenenza, mentre finora il limite era costituito dai confini del distretto provinciale. In questo modo – osservano alcuni rappresentanti di categoria – gli studi più grandi e con una clientela ‘forte’ potranno spostarsi nelle zone vicine e fare concorrenza ai più piccoli che lì esercitano da anni (Il Sole 24 Ore – 2 febbraio 2012). Sprechi. Dall’inizio del 2005 in Italia sono state prodotte quasi 3 miliardi e 500 mila etichette ‘salva privacy’ da attaccare sulle ricette per coprire il nome dei malati. Ma sembra che nessun medico le utilizzi. Lo denuncia il presidente dell’ordine dei medici di Milano, che definisce tali etichette ‘il prodotto più inutile al mondo’ (Corriere della Sera – 3 febbraio 2012). Cordiali saluti. IL SEGRETARIO Dott. Alfonso MISASI IL PRESIDENTE Dott.ssa Annarosa RACCA