2010/2011 ragazzi . scuola primaria teatro ragazzi scuola primaria 2010 - 2011 Carissimi insegnanti, in questo opuscolo troverete le proposte per la stagione 2010-2011 di Teatro per le scuole con alcune importanti novità: a fianco degli spettacoli più propriamente teatrali (teatro d’attore, d’ombre, di figura, di animazione…) crescono le proposte multidisciplinari e le attività laboratoriali, crediamo molto importanti perché daranno la possibilità ai bambini di avvicinarsi al teatro, di conoscere e sperimentare in prima persona le diverse tecniche d’espressione artistica. Prosegue il seguitissimo Opera Domani, il progetto di avvicinamento all’opera che quest’anno propone Nabucco. Bambini e ragazzi, impersonando il popolo oppresso, vivono l’azione che si svolge tra palco e platea, fianco a fianco degli interpreti: dopo esser stati imprigionati, canteranno il Va, pensiero, grido di dolore di un intero popolo che aspira alla libertà. Ai burattini è invece dedicato il laboratorio “Burattini in viaggio”: si inizia con un viaggio negli spazi segreti del teatro, abitati da burattini e marionette, per finire in laboratorio dove i burattini verranno creati dai bambini stessi, attraverso l’assemblaggio di vari materiali (bottoni, bottiglie di plastica, tappi, stoffe, lana, spugne, cucchiai…). Tante sono le proposte di spettacolo: con Accadueò l’attenzione è su tematiche di attualità: l’acqua è un bene prezioso; in otto divertenti storie sull’acqua il regista-attore si diverte a far interagire i differenti linguaggi artistici con una particolare macchina scenografica. Diverse compagnie rendono un doveroso omaggio a Gianni Rodari: Al signor Rodari è un viaggio attraverso alcune celebri favole e filastrocche: è uno spettacolo composto da piccole storie che, grazie alle delicate figure di Emanuele Luzzati, si materializzano sul palco dentro e fuori spazi d’ombra. Anche il Teatro dell’Orsa con lo spettacolo Rodarissimo propone ai piccoli uditori girandole di parole, immagini e colori tratti da testi del grande narratore, consegnandoci veri miracoli di invenzione. Così come I viaggi di Atalanta che tributa un duplice omaggio alla coppia Luzzati/Rodari: Gianni Rodari sviluppa con grande abilità in modo parallelo la storia epica e la storia intima di Atalanta, che potrebbe essere una ragazzina di oggi con i pensieri, le emozioni e il suo sguardo sul mondo. Sulla scena gli animatori-attori daranno vita a questi mondi paralleli attraverso la loro presenza e il mondo magico delle ombre. L’incoscienza di Zeno porta sulla scena una storia di montagne, di un bellissimo sport come lo sci e di uomini e donne che li hanno amati con tutta la forza del loro cuore. Soprattutto per i bambini è importante potersi nutrire di racconti di “storie vere” che contengono però anche il sapore magico delle favole. In Storie Fruttuose, tratta da una divertentissima Zuppa di sasso il tema centrale è invece il cibo o meglio l’importanza del nutrimento per il corpo e per l’anima; l’attenzione è sul libro, sulle storie, fonti inesauribili di saggezza, per sconfiggere le proprie paure e pregiudizi e sulla capacità del teatro di divertire, commuovere ed educare. Ventisei piccoli racconti inediti creati appositamente da professionisti della scrittura, poeti, saggisti narratori, romanzieri, danno vita allo spettacolo Abbecedario. È un percorso fantastico dalla A alla Z dove ogni lettera dell’alfabeto diventa occasione per raccontare una storia. Si scoprirà così perché la i ha il cappello, la m due gobbe e la n una sola, perché la u sente “un gran vuoto dentro”, perché la k sia un po’ insofferente e perché quelle due smorfiose della c e della h non hanno mai voglia di giocare. Per i più giovani, Olivia Paperina, creata da Francesco Tullio Altan già fortunato padre della Pimpa, è uno spettacolo che cerca di cogliere le loro curiosità, gli atteggiamenti e i continui perché; uno spettacolo che guarda con tenerezza le piccole conquiste dei bambini e la loro voglia di aprire gli occhi su tutto ciò che li circonda. Le stagioni di Pallina, che molti di voi ben conoscono, pensato e realizzato anch’esso per soddisfare le esigenze e l’interesse dei più giovani, sviluppa invece il tema della trasformazione in una girandola di illustrazioni, musica e danza di grande effetto. Con la tecnica dei pupazzi animati va in scena la simpatica storia di Giulio Coniglio e gli amici di sempre, personaggio amatissimo dai bambini, dove il tema principale è l’amicizia in tutte le sue sfaccettature: la scoperta delle prime amicizie alla scuola dell’infanzia, il libro come amico, l’amico immaginario e le prime litigate tra gli amici. Con la testa fra le nuvole tratto da Il gabbiano Jonathan Livingston di R.Bach e da Il Piccolo principe di Antoine de Saint- Exupèry, è la nuova produzione di Quelli di Grock dedicata ai bambini della scuola primaria e racconta una storia tenera e divertente anch’essa di amicizia ed è stato pensato per riportare il giovane pubblico alla dimensione in cui si uniscono fantasia e realtà, quella dimensione che ogni bambino vive durante l’infanzia. Spettacolo da non perdere, rivolto in particolare alle quarte e quinte, è Vivere ancora. Voci dal filo spinato: l’olocausto raccontato dal cuore pensante di uomini e donne tramite un viaggio nella memoria per non dimenticare. Altri spettacoli rendono omaggio alla tradizione favolistica recuperandone senso e morale, perché grande è il valore delle fiabe: esse parlano il linguaggio dei bambini, arrivano all’essenza, saltano le difese razionali, aiutano a stimolare l’immaginazione, la fantasia e a superare le loro paure e difficoltà. Ne L’Avventura di Nino, ad esempio, si tenta insieme ai piccoli spettatori di affrontare, superare e sconfiggere i loro timori, in questo caso la strega, la paura forse più grande dei piccini. Il finale sarà liberatorio per loro: con un grido fortissimo tutti insieme distruggeranno il male, liberandosi definitivamente della strega cattiva. La compagnia Tiriteri nello spettacolo La luna e il topolino snoda la tenera semplicità del testo tratto da Mi mangio la luna di M. Grejniec, sul filo della musica dando vita ad un divertente gioco di costruzioni fatto di immagini e parole. Ne La cicala e la formica tra le due amiche/avversarie si snoda il filo di una avventurosa storia, comica e saggia, antica e moderna, piena di incontri e scontri, di sorprese e paure sul filo dei versi e delle rime con cui è scritto il testo. L’Orco sconfitto è liberamente ispirato alla favola Pollicino di Perrault : ai bambini scelti tra il pubblico viene chiesto di essere coraggiosi, di entrare in scena e nel gioco teatrale senza sapere nulla di ciò che succederà... Una divertente rilettura della fiaba di Cenerentola, trasportata nell’inconsueta ambientazione di un castello in Transilvania tra vampiri, draghi e streghe, è invece lo spettacolo Cinderella Vampirella; i personaggi (pupazzi e burattini) si muovono all’interno di una scatola magica in continua evoluzione. La compagnia MaMiMo offre con lo spettacolo La Tartaruga gigante delle Galapagos, una delicata, magica e riuscita interpretazione dell’omonima fiaba di Rebecca Dautremer, mentre Aladino e il genio della lampada accompagna lo spettatore in un viaggio immaginario al centro della terra per poi risalire fino ad ottenere la propria libertà. In La Bella e la Bestia interessante è il lavoro di ricerca svolto da Il baule volante sul tema della diversità, del diverso che sta dentro di noi ed in particolare dell’accettazione dell’altro da sé. Tema ripreso anche ne L’Orchetto, che attinge la propria ispirazione dalle fiabe popolari ed è portato sulla scena grazie alla scrittura fine ed intelligente di Suzanne Lebeu grande autrice per ragazzi. L’Orchetto, con i suoi sei anni, la sua forza straordinaria e la sua terribile eredità, racconta la diversità ma anche la forza di lottare per cambiare se stessi, per affermarsi e per vincere i propri limiti. Cane blu è l’attesa nuova produzione di Teatro Gioco Vita: si parla dell’universo più intimo e contrastato del bambino, dell’amicizia segreta tra Carlotta e questo cane blu e della presenza quotidiana del “fantastico” nelle nostre vite. Così come è fantastico e avventuroso il mondo di Peter Pan e degli altri “bambini perduti”, che non riescono o forse non vogliono lasciare il loro “tempo”. In Anima blu – dedicato a Marc Chagall ci immergiamo invece nel mondo iconografico del pittore: si parte dai suoi quadri per compiere una sorta di viaggio nella poetica dell’artista di fortissimo impatto visivo.. Attesissimo il ritorno de Il sogno di tartaruga, una bellissima storia africana che racconta ai bambini di un grande sogno da realizzare. Insegna loro a credere fortemente nei propri sogni, soprattutto se sono rivolti al bene collettivo, e a lottare per realizzarli. Tutte le musiche sono eseguite dal vivo su strumenti etnici provenienti perlopiù dall’Africa. Anche in Attento Pierino …arriva il lupo! l’intenzione è quella di introdurre i bambini, anche quelli più piccoli, all’ascolto della musica, in questo caso classica, e di insegnare loro ad individuare i suoni dei diversi strumenti musicali. Grande novità di quest’anno è un concerto-lezione per tutti i ragazzi della scuola primaria: un trio formato da violino, violoncello e fisarmonica accompagnerà i nostri ascoltatori in questo affascinante viaggio musicale. Li condurrà in luoghi differenti: all’interno della corte rinascimentale con le sue danze, nel mezzo delle feste popolari irlandesi con i loro irrefrenabili ritmi, nelle luminose sale dei palazzi ottocenteschi al volteggiare di un valzer, fino alla lontana Argentina con il tango di Astor Piazzolla. Infine la Compagnia Balletto Classico Cosi-Stefanescu porta sulla scena Coppelia, particolarmente indicato per il secondo ciclo della primaria, balletto in tre atti che mantiene la versione musicale originale di Lèo Delibes e così la trama con i suoi protagonisti. Fantasia, allegria, ricchezza e inventiva di passi senza tempi morti, sia nelle parti classiche che nelle danze di carattere, mazurke e czardasc, caratterizzano questa versione di Coppella offerta dalla compagnia. come prenotare Per partecipare a tutti gli spettacoli in programma è necessaria la prenotazione, effettuabile esclusivamente presso l’Ufficio Scuole della Fondazione I Teatri a partire da giovedì 4 novembre 2010. Dal 4 all’11 novembre saranno accettate esclusivamente le prenotazioni effettuate tramite fax allo 0522.458948 o tramite posta elettronica all’indirizzo [email protected]. Le richieste verranno soddisfatte in ordine d’arrivo, fa quindi fede la data e l’orario di invio delle singole richieste. Per le prenotazioni via fax va impiegato esclusivamente il modulo allegato a questa pubblicazione. Per le prenotazioni via posta elettronica va utilizzato il modulo scaricabile dal sito de I Teatri alla pagina Scuole-Università. Da venerdì 12 novembre sarà possibile prenotare anche telefonicamente, chiamando i numeri 0522.458950 e 0522.458990, dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 14.00 Non verranno prese in considerazione prenotazioni inviate prima del 4 novembre. La prenotazione dei posti sarà ritenuta valida esclusivamente dopo il ricevimento della nostra conferma controfirmata dai docenti. Essendo molto spesso le richieste delle scuole superiori alle disponibilità effettive del teatro, vi invitiamo a comunicare tempestivamente l’eventuale impossibilità a partecipare ad uno spettacolo già prenotato, per consentire ad altre classi di subentrarvi. In caso di disdetta delle prenotazioni per cause che non siano di forza maggiore, la Fondazione I Teatri si riserverà la facoltà di non soddisfare più nel futuro nessuna richiesta proveniente da scuole che non si siano attenute a queste indicazioni. Ricordiamo che al momento della prenotazione è necessario avvertire se nella classe che intende partecipare allo spettacolo vi siano bambini portatori di handicap (specie se in carrozzina) per poter garantire loro posti idonei e facilmente accessibili. Nel caso di forte richiesta, laddove possibile, gli spettacoli previsti con recita unica alle ore 10 potranno essere proposti in replica alle 9 e 10,30 : vi invitiamo a segnalare da subito nella vostra prenotazione la preferenza d’orario. Prima di prenotare vi invitiamo a verificare la disponibilità dei trasporti, se prenotati direttamente dalla scuola, ed il possesso di tutte le autorizzazioni necessarie all’uscita. trasporti offre la possibilità di trasporto con tariffa convenzionata. Il prezzo dipende dal numero di persone trasportate e dalla distanza. E’ possibile, nella scheda di prenotazione, richiedere il servizio di trasporto. Sarà nostra cura organizzarlo. TIL l’accesso a teatro Gli spettacoli iniziano alle ore 10,00 se è prevista una sola replica. In caso di doppia recita gli spettacoli iniziano alle ore 9,00 e 10,30 (ad eccezione di Nabucco che inizia alle 9,00 e 11,00). E’ necessario che le scolaresche arrivino con 15 minuti d’anticipo, per consentire un agevole accesso in sala, per evitare spiacevoli code alla cassa e per garantire l’inizio puntuale delle rappresentazioni. La biglietteria del Teatro sarà aperta a partire da 30 minuti prima dell’inizio della rappresentazione. L’assegnazione dei posti segue il criterio delle fasce d’età, per cui le diverse classi verranno fatte accomodare nei settori più rispondenti all’età dei bambini/ragazzi. In alcuni casi, su indicazione delle compagnie, sarà possibile al termine dello spettacolo fermarsi alcuni minuti a dialogare con gli attori e familiarizzare con gli oggetti di scena. Tale possibilità verrà comunicata il giorno stesso dello spettacolo. i costi I biglietti hanno un costo unico di euro € 5 Fanno eccezione gli spettacoli Nabucco (€ 8 comprensivo di libretto per ogni partecipante), Nabuccolo (€ 6 comprensivo di libretto per ogni partecipante). Gli insegnanti e gli accompagnatori hanno diritto alla gratuità nei limiti delle effettive necessità di custodia dei bambini. Il pagamento dei biglietti e del costo eventuale del trasporto avverrà la mattina stessa dello spettacolo. Vi invitiamo a preparare l’importo esatto, possibilmente in modo che il conteggio sia rapido (ad esempio non tutto in monete da 1 euro…), e di recarvi in biglietteria appena arrivate per l’emissione dei biglietti. l’informazione Le schede degli spettacoli presenti in questo opuscolo sono necessariamente sintetiche; potete trovare maggiori approfondimenti, foto, video, links, schede didattiche e quant’altro le compagnie hanno messo a disposizione sul sito www.iteatri.re.it nella sezione Scuole Università. Sul sito troverete un’area download dove scaricare questa pubblicazione e i moduli di prenotazione. Ogni variazione di programma e nuovo materiale verrà tempestivamente messo on line così come l’aggiornamento in tempo reale delle disponibilità di posti per ogni singolo spettacolo. Ci potete sempre raggiungere telefonicamente tutte la mattine dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 13.00 ai numeri 0522 458950 458990 per qualsiasi richiesta o chiarimento. Gli spettacoli sono adatti per un pubblico di qualsiasi età. Per ogni singola proposta viene indicata una fascia di età come suggerimento per una migliore comprensione e partecipazione. Vi invitiamo a contattarci [email protected] e iscrivervi alla nostra mailing list per essere sempre informati su tutte le attività rivolte al mondo della scuola ed ai giovani. Lunedì 29 novembre, martedì 30 novembre 2010 Teatro Ariosto, ore 10.00 I e II ciclo Giallo Mare Minimal Teatro accadueo’ testo e regia Vania Pucci immagini eseguite dal vivo Licio Esposito luci ed allestimento Lucio Diana tecnico audio e luci Roberto Bonfanti con Vania Pucci e Lici Esposito età: 3-10 anni tecnica: teatro d’attore e immagini durata: 1 ora biglietto: € 5 L’acqua è un bene prezioso, è come l’oro, bisogna averne cura! Ha anche la nostra memoria, l’acqua sa tutte le storie del mondo, perché l’acqua è l’origine del mondo. Si raccontano otto piccole storie originali sull’acqua…….la colomba che cerca di scappare dall’acqua del diluvio universale…la balena che si ammala per aver ingoiato un sacchetto di plastica….la goccia della sorgente imprigionata in una bottiglia…..il deserto che sotto la sabbia nasconde il mare…l’iceberg che si scioglie. Accadueò riesce a far interagire i differenti linguaggi: Licio Esposito, artista multimediale presente nel cast dello spettacolo, utilizza una particolare macchina scenografica. Una video camera riprende un piano colmo di sabbia che le sue mani scolpiscono, modellano disegnano con straordinaria abilità. Queste forme tramite la videoproiezione diventano la scenografia dove l’attrice si muove e racconta. Il Giallo Mare Minimal Teatro, compagnia di teatro ragazzi di Empoli tra le più innovative dell’ultima generazione. Fin dalla sua nascita ha costantemente seguito un percorso di ricerca drammaturgica e scenica incentrata sul recupero di certi aspetti della tradizione teatrale, riletta a volte in modo originale con gli strumenti della contemporaneità. Il Giallo Mare Minimal Teatro è sempre stato un punto d’incontro e coagulo fra artisti che provengono sia dal mondo del teatro che da svariate discipline comunicative, come le arti plastiche e visive, la scena elettronica, il mondo del video e della musica. Mercoledì 1, giovedì 2 dicembre 2010 Teatro Cavallerizza, ore 10.00 L’asina sull’isola al signor rodari testi di Gianni Rodari di e con Katarina Janoskova e Paolo Valli disegni di Emanuele Luzzati Età: 3-8 anni Tecnica: teatro d’ombre e d’attore durata: 55 minuti biglietto: € 5 I ciclo Al signor Rodari è un viaggio attraverso alcune celebri favole e filastrocche di Gianni Rodari, uno spettacolo composto da piccole storie che si rincorrono sulla scena, dentro e fuori poetici spazi d’ombra, che grazie anche alle delicate figure di Emanuele Luzzati sanno catturare piccoli grandi e grandi piccoli. Due personaggi arrivano con le loro torce e scoprono una soffitta immaginaria. Le piccole luci illuminano i particolari di vecchi oggetti: qualche libro, una bacinella, un ombrellino, un vecchio box da bambino, cornici vuote, cesti... e tutto questo pian piano si riempirà di favole e di immagini d’ombre colorate. Così la bacinella diventerà un mare immenso, dove si tuffa Alice Cascherina, che “desidera ardentemente diventare una stella marina”, il vecchio box si trasforma in un giardino fiorito, nel quale si rifugia Pulcinella, stanco di essere solo una marionetta, durante la sua fuga verso la desiderata libertà; l’ombrellino è testimone di una giornata tempestosa, piena di pioggia e di arcobaleni, e infine un vecchio giornale porta la notizia di una volpe molto furba che ha scelto un modo singolare per guadagnarsi la vita. La compagnia teatrale L’Asina sull’isola nasce nel 1996, dall’incontro tra due artisti accomunati da esperienze maturate in più di dieci anni di attività professionale, a livello europeo, nel campo del teatro di figura e parola. Anche se concepito come libero gioco multimediale, il linguaggio espressivo che la compagnia adotta, si fonda principalmente sulle tecniche del teatro d’ombra. Katarina Janoskova proviene dall’esperienza di teatro di figura centroeuropea, mentre la formazione artistica di Paolo Valli è legata soprattutto al rapporto professionale con la compagnia piacentina Teatro Gioco Vita all’interno della quale matura l’esperienza del teatro d’ombre. Martedì 7, giovedì 9, venerdì 10 dicembre 2010 Teatro Ariosto, ore 10.00 Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione i viaggi di atalanta Una fanciulla nella Grecia degli dei e degli eroi dal testo di Gianni Rodari dai disegni di Lele Luzzati con Alessandro Ferrara,Tiziano Ferrari, Laura Zeolla drammaturgia Giovanni Covini regia e scene Anusc Castiglioni sagome Federica Ferrari, Nicoletta Garioni musiche Alessandro Nidi costumi Giulia Bonaldi Età: 6-13 anni Tecnica: teatro d’ombre durata: 1 ora biglietto: € 5 I e II ciclo Atalanta, abbandonata nella foresta alla nascita perché femmina, - Re Jaso, suo padre, voleva un figlio vero, un maschio, un guerriero - viene cresciuta prima da un’orsa premurosa e poi da Diana, dea della caccia: diventa grande, abilissima con l’arco e veloce nella corsa. Atalanta torna tra gli uomini, che aveva sempre spiato da dietro gli alberi, per vendicare la morte di una compagna ma anche per conoscerli meglio e scoprire a quale mondo lei appartiene. Per le sue imprese ottiene ammirazione e rispetto da parte di grandi eroi greci e parte con Teseo, Ercole e Giasone alla conquista del vello d’oro; durante il viaggio vive molte avventure e impara a distinguere l’astuzia dall’inganno, il tradimento dalla lealtà, e comprende che il mondo degli uomini le appartiene con le sue luci e le sue ombre. “Un duplice omaggio a Luzzati e Rodari: un omaggio al grande scenografo e illustratore, al maestro con cui la compagnia ha iniziato l’avventura del teatro d’ombre; un omaggio al grande scrittore e pedagogista, del quale nel 2010 ricorre il trentennale della scomparsa. Due figure di riferimento di Teatro Gioco Vita ai suoi inizi”. ( Diego Maj – Direttore artistico Teatro Gioco Vita) Teatro Gioco Vita nasce nel 1971, tra le prime realtà in Italia ad essere protagonista del movimento dell’animazione teatrale. Teatro Gioco Vita grazie all’animazione ha saputo dare un contributo originale alla nascita del teatro ragazzi, con il suo modo peculiare di fare, di intendere e di vivere il teatro, i rapporti, la ricerca e la cultura che lo ha caratterizzato fin dalle prime esperienze. Uno “stile” che, pur nei cambiamenti di struttura, linguaggio e poetica attraversati in questi anni, è sempre rimasto una costante nei confronti del pubblico, dei collaboratori, dei coproduttori. Per la sua poliedrica attività, Teatro Gioco Vita ha ottenuto nel 2008 il Premio della Critica Promosso dall’A.N.C.T. (Associazione Nazionale dei Critici di Teatro). Lunedì 13 dicembre 2010 Teatro Ariosto, ore 10.00 Accademia perduta - Teatro Stabile d’Arte Contemporanea la cicala e la formica Liberamente tratto da La cicala e la formica di La Fontaine di Claudio Casadio e Giampiero Pizzol con Maurizio Casali, Mariolina Coppola scene Maurizio Bercini regia Claudio Casadio Età: 3-10 anni Tecnica: teatro d’attore con musica e canzoni Durata: 1 ora biglietto: € 5 I e II ciclo Questi due piccoli animali, simbolo dell’ozio e del lavoro sono tra i più famosi al mondo grazie anche alla popolare favola di La Fontaine. Tra le due amiche/avversarie si snoda il filo di una avventurosa storia, comica e saggia, antica e moderna, piena di incontri e scontri, di sorprese e paure sul filo dei versi e delle rime con cui è scritto il testo. Cicala e formica diventano veri e propri personaggi prendendo corpo e acquistando una personalità quasi umana. La cicala non è soltanto una oziosa perditempo, ma ha un autentico talento artistico : è una giovane cantate che tiene concerti sui prati e sulle spiagge della Riviera! Mentre la formica che ha una mentalità più realistica, si occupa del posto di lavoro, della casa e delle piccole gioie e dolori del quotidiano. Da questa diversità di visoni emerge un modo differente di affrontare ogni problema e quindi un diverso modo di parlare e agire. Tra le due protagoniste si insinua una terzo personaggio : il Calabrone. È un impresario, un affarista senza scrupoli che ben rappresenta le facili tentazioni del mercato e del facile successo: sfrutterà e illuderà la Cicala per poi abbandonarla squattrinata e sola al gelo dell’ inverno. Sarà la formica a dover scegliere se chiudere la porta alla sfortunata compagna o tentare di salvarla…. Accademia Perduta/Romagna Teatri, oggi Teatro Stabile d’Arte Contemporanea diretto da Ruggero Sintoni e Claudio Casadio, viene fondata da un gruppo di giovani attori nel 1982 come Compagnia di Teatro Ragazzi. Dal momento della sua fondazione a oggi Accademia Perduta è impegnata in una intensa e fertile attività di produzione di spettacoli per ragazzi, spettacoli contraddistinti dall’attenzione al fantastico, all’immaginario, al coinvolgimento emotivo degli spettatori. Mercoledì 15 dicembre 2010 Teatro Cavallerizza, ore 10.00 Teatro dell’Orsa rodarissimo fonti Favole al telefono e Tante storie per giocare, di Gianni Rodari attrice e autrice del testo teatrale Monica Morini pianista Cristina Debbi collaborazione artistica Bernardino Bonzani scenografie e oggetti Franco Tanzi Età: da 5 a 9 anni Tecnica: Teatro di narrazione, oggetti e musica dal vivo Durata: 55 minuti biglietto: € 5 Il ragionier Bianchi, agente di commercio sei giorni su sette, è impegnato a girare l’Italia intera, ma al telefono, ogni sera, narra una favola alla propria bambina. I protagonisti delle sue storie sono tutti in viaggio: chi come Giovannino Perdigiorno finisce nel paese con le esse davanti, chi come Pulcinella viaggia nel paese dei gatti e chi come Alice cascherina cade ovunque, anche in mare. Ai piccoli uditori, i narratori consegnano miracoli di invenzione tratti dalle Favole al telefono e da Tante storie per giocare di Gianni Rodari. Girandole di parole, immagini e colori, per raccontare favole che hanno per protagonisti nasi che se ne vanno, bambini trasparenti, palazzi costruiti per essere rotti e “scannoni” che, invece di sputar fuoco e far la guerra, la disfano. Le favole diceva Gianni Rodari servono all’uomo intero o meglio ancora a completare l’uomo. Accompagna la narrazione la musica dal vivo eseguita dalla pianista Cristina Debbi. L’associazione Teatro dell’orsa, fondata dagli attori, registi e autori Monica Morini e Bernardino Bonzani, porta avanti un percorso artistico e di ricerca sulla narrazione e sul recupero della memoria storica e civile. Gli spettacoli del Teatro dell’orsa nascono da una ricerca sui linguaggi teatrali e sui materiali storici e di memoria. Prendono vita e forma grazie al continuo intrecciarsi con il lavoro di ricerca musicale dei musicisti che collaborano in fase drammaturgica ed eseguono dal vivo le musiche. Il gruppo, soprattutto nell’ambito del teatro ragazzi, si avvale della collaborazione con Teatro Immagine di Franco Tanzi, mimo, regista, scenografo e costruttore di macchine teatrali, che per il teatro dell’orsa firma le animazioni con marionette, burattini e il teatro d’ombre. I e II ciclo Lunedì 10 gennaio 2011 Teatro Ariosto, ore 10.00 I ciclo Teatrino dell’Erbamatta aladino e il genio della lampada Dall’omonimo racconto della raccolta delle “Mille e una notte” di e con Daniele Debernardi sagome di Rosalba Marsala, Lucia Giorgio, Leda Cupelli regia Anna Damonte Età: 3-8 anni Tecnica: attore, pupazzi animati a vista, teatro d’ombre Durata: 1 ora biglietto: € 5 La magia che avvolge il mistero della lampada magica e del suo genio diventa la fortuna del giovane protagonista che, per raggiungerla, compie un viaggio nel profondo delle viscere di una caverna. Grazie a particolari scenografie lo spettatore fanciullo e l’adulto sprofondano sempre più all’interno della storia seguendo un viaggio immaginario al centro della terra: dalla Casbah dove vive la povera famiglia di Aladino al bosco e fino alla caverna…Dopo aver raggiunto il punto più oscuro c’è la rinascita: si torna indietro fino a raggiungere nuovamente la Casbah, la reggia del sultano Sinan Gapudan Pascià e l’amore di Raggio di Sole. I temi prevalenti sono la libertà, la giustizia, l’uguaglianza e il Genio protagonista cerca, infatti, e ottiene la propria libertà. Le scenografie sono in legno dipinte ad olio, seguendo le tavole iconografiche della cultura persiana, i personaggi turchi arabi persiani sono rappresentazioni di popoli e culture mediorientali; le musiche rappresentano invece la tradizione occidentale dell’America del Nord (New Orleans) con utilizzo di solo strumenti a fiato della famiglia degli ottoni. Attraverso l’unione di due culture così differenti l’uomo, in un magico equilibrio, arriva a considerarsi un cittadino del mondo. I protagonisti sono tutti grandi pupazzi animati a vista dal narratore che dà vita e voce, mescolando il teatro d’ombre (tipico del mondo orientale) al movimento delle scenografie che formano 12 ambienti totalmente diversi nell’arco di un’ora di spettacolo. Il Teatrino dell’Erbamatta nasce ufficialmente nel 1988 dopo un periodo di studio e formazione iniziata nel 1982 con la scuola di recitazione organizzata dal “Piccolo Teatro di Savona”. Il lavoro svolto con Giorgio Gallione, Enrico Bonavera, Massimo Meschiulam, Mauro Pirovano ed altri attori del teatro stabile di Genova, sono le basi per iniziare le prime esperienze in diverse compagnie teatrali. Attualmente il Teatrino dell’Erbamatta è una compagnia riconosciuta dell’E.T.I. (ente teatrale italiano) e svolge i suoi spettacoli in tutto il territorio nazionale. Martedì 11 gennaio, mercoledì 12 gennaio 2011 Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30 I e II ciclo Il Baule Volante la bella e la bestia Tratto dall’omonima fiaba classica di Roberto Anglisani e Liliana Letterese con Liliana Letterese e Andrea Lugli regia di Roberto Anglisani movimenti scenici curati da Caterina Tavolini Età: 6-13 anni tecnica: teatro d’attore e narrazione nello spazio durata: 50 minuti biglietto: € 5 Un mercante, padre di tre figlie, si smarrisce nel bosco, di ritorno da uno sfortunato viaggio d’affari. Trova rifugio nel palazzo della Bestia, un essere orribile, metà uomo e metà belva. Qui cerca di rubare una rosa e per questo la Bestia lo minaccia di morte. L’unica sua possibilità di salvezza è che sia una delle sue figlie a morire al suo posto. La più bella delle tre figlie accetta il sacrificio e si reca al palazzo. Ma andrà incontro ad un altro destino. Attraverso la classica storia di un amore impossibile, di un amore che supera ogni barriera, La Bella e la Bestia ci parla innanzitutto del tema della diversità, ed in particolare dell’accettazione del diverso e dell’altro da sè. E magicamente, in questa storia il pubblico finisce per identificarsi proprio col personaggio della Bestia, condividendone i dolori e i tormenti, provando per esso una grande comprensione e un grande affetto, attraverso un percorso emotivo che va dal rifiuto per questo essere mostruoso e apparentemente cattivo fino al sentimento di condivisione della condizione di “diverso”, non desiderandone più la morte ma la felicità. La Bella e la Bestia è una storia che parla con delicatezza al nostro cuore, anche per insegnarci a ricercare la bellezza delle cose e delle persone al di là delle apparenze, a capire che spesso essa si cela sotto sembianze che ci possono sembrare sgradevoli: solo imparando ad andare al di là delle apparenze e delle convenzioni potremo apprezzare la vera bellezza, una bellezza interiore e quindi più profonda. Lo spettacolo La Bella e la Bestia ha conseguito la menzione speciale della giuria del Premio Nazionale Eolo Awards 2007. L’Associazione Teatrale “Otiumetars - Il Baule Volante” nasce nel 1993 come gruppo di teatro di ricerca e dal 1994 opera professionalmente ed in forma esclusiva nel settore del Teatro Ragazzi. Prende parte a festival di teatro d’attore, di narrazione e di teatro di figura di rilevanza nazionale ed internazionale. Partecipa annualmente con i suoi spettacoli a rassegne di teatro per le scuole e per le famiglie su tutto il territorio italiano. Le tecniche utilizzate negli spettacoli sono diverse, dal teatro d’attore a quello di figura, a quello di narrazione, ma sempre con l’intendimento di ricercare un teatro per ragazzi che non abbia confini d’età. Giovedì 13 gennaio, venerdì 14 gennaio 2011 Teatro Cavallerizza, 0re 9.00 e ore 10.30 Il Baule Volante il sogno di tartaruga I e II ciclo Una fiaba africana testo Liliana Letterese regia Andrea Lugli musiche Mauro Pambianchi e Stefano Sardi pupazzi Chiara Bettella, Liliana Letterese, Andrea Lugli Età: 4-10 anni Tecnica: Teatro d’attore e pupazzi animati a vista Musica dal vivo su strumenti etnici Durata: 1 ora biglietto: € 5 Tartaruga fece un sogno. Sognò un albero che si trovava in un luogo segreto. Sui rami dell’albero crescevano tutti i frutti della terra: banane, datteri, noci di cocco, meloni, miglio, patate dolci, manioca e tanti altri. Tartaruga raccontò il suo sogno agli altri animali, ma tutti risero. “E’ solo un sogno”, dicevano. “No”, replicò Tartaruga,” sono sicura che esiste davvero. Andrò da Nonna Koko e lei saprà dirmi dove cresce”. “Aspetta! Andrò io, tu sei troppo lenta!”, disse la scimmia. E si mise in viaggio. Ma ai sogni occorre credere fino in fondo perché si avverino. E soprattutto non bisogna avere fretta! Tartaruga tutto questo lo sa molto bene. E Tartaruga aspettò con la sua nota pazienza, così alla fine... Il racconto di questo albero meraviglioso viene dall’Africa, un continente che tutti sogniamo, una terra che immaginiamo piena di colori, di suoni e ritmi, di una natura esuberante e vitale. Ed è così che vogliamo raccontare la storia, con vivacità e tanta musica, come in un sogno. I protagonisti sono gli animali della savana, rappresentati da pupazzi animati a vista. Le musiche sono eseguite dal vivo su ritmi e strumenti africani, con tutta la loro carica di energia, capace di coinvolgere gli spettatori di tutte le età. Lo spettacolo Il sogno di Tartaruga ha vinto il Premio Maria Signorelli 2008/9, assegnato dal pubblico della rassegna nazionale “Oltre la scena” al Teatro Verde di Roma. L’Associazione Teatrale “Otiumetars - Il Baule Volante” nasce nel 1993 come gruppo di teatro di ricerca e dal 1994 opera professionalmente ed in forma esclusiva nel settore del Teatro Ragazzi. Prende parte a festival di teatro d’attore, di narrazione e di teatro di figura di rilevanza nazionale ed internazionale. Partecipa annualmente con i suoi spettacoli a rassegne di teatro per le scuole e per le famiglie su tutto il territorio italiano. Le tecniche utilizzate negli spettacoli sono diverse, dal teatro d’attore a quello di figura, a quello di narrazione, ma sempre con l’intendimento di ricercare un teatro per ragazzi che non abbia confini d’età. Martedì 18 e mercoledì 19 gennaio 2011 Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30 Roberto Anglisani l’avventura di nino testo e regia di Roberto Anglisani Età: dai 3 a 7 anni Tecnica: teatro d’attore e di narrazione Durata: 55 minuti biglietto: € 5 I ciclo È la storia di un bambino che per non essere stato attento alle indicazioni della mamma, si perde nel regno di una strega che vuole mangiarlo (naturalmente). La paura aguzza l’ingegno e Nino riuscirà a sfuggirle ritornando felice dalla sua mamma. Il tema, presente in molte fiabe classiche è quello della paura e della lotta contro di essa. Nel finale di questa storia il protagonista chiederà un ultimo aiuto anche ai piccoli spettatori per sconfiggere definitivamente la strega. All’origine del racconto orale ci sono le storie di paura. Queste sono molto importanti perché hanno il pregio di scatenare forti emozioni in chi le ascolta, di essere coinvolgenti ed appassionanti a tutti i livelli, anche quello fisico. Le storie di paura come L’avventura di Nino sono molto amate dai bambini perché ascoltandole possono fare la stessa esperienza del protagonista. Possono credere davvero di essere inseguiti dalla strega cattiva, possono stare fisicamente accaanto a Nino quando cercherà di salvarsi, e infine parteciperanno alla distruzione della strega con un grido forte, tutti insieme, un grido che diventa catarsi e segna la liberazione del male e la distruzione definitiva della strega cattiva. Roberto Anglisani nasce a Taranto nel 1955. Inizia la sua formazione nella Comuna Baires nel 1977 e con questa partecipa ad alcuni importanti festival internazionali. Prosegue la sua formazione partecipando ad alcuni stages con J.Grotowskj e i suoi attori, presso il CRT a Milano. Nel 1980 frequenta la scuola di R.Manso a Milano. Nel 1985 vince una borsa di studio della C.E.E. che da inizio ad un periodo di formazione di alcuni anni con Dominic De Fazio (Actor’ Studio, New York). Ha inoltre frequentato la Scuola di Animazione del Piccolo Teatro di Milano. Nel 1989 collabora con Marco Baliani al progetto “STORIE”, iniziando un percorso sulla narrazione orale che lo porterà a creare narrazioni singole e a partecipare a numerosi progetti sul teatro di narrazione. Ha lavorato con diverse compagnie come attore e regista, partecipando anche a diversi Festival Internazionali di Narrazione. Ha vinto il premio nazionale Stregatto con varie produzioni, sia come attore narratore che come responsabile della regia. Attualmente si occupa della formazione di giovani attori nello Studio Laboratorio dell’Attore di R.Manso a Milano. Mercoledì 19, giovedì 20, venerdì 21 gennaio 2011 Teatro Ariosto, ore 10.00 Quelli di Grock con la testa fra le nuvole Dedicato a Igino Ruberti Tratto da Il gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach e da Il Piccolo principe di Antoine de Saint-Exupèry ideato, scritto, diretto e interpretato da Alessandro Larocca e Andrea Ruberti scene e costumi Alessandro Larocca e Andrea Ruberti musiche Gipo Gurrado Età: 6-10 anni Tecnica: teatro d’attore durata: 55 minuti biglietto: € 5 I e II ciclo Lo spettacolo narra di due personaggi comici, Antonio De Colli e Gino Elica, legati dalla fantasia e dal sogno di volare: conoscono a memoria la vita e l’impresa di molti piloti, fanno volteggiare piccoli aerei nell’aria, imitando i rumori dei motori e le voci delle torri di controllo, simulano battaglie aeree e giocano con allegria e divertimento. L’immaginazione permetterà loro di diventare piloti, esplorare il cielo, atterrare sulle bianche nubi e inventare favolosi paesaggi. L’amicizia fra i due, il contrasto fra i caratteri e le diverse personalità colorano la storia di mille sfumature, in un gioco clownesco sostenuto da concretezza e visionarietà, da poesia e ironia, in bilico fra sogno e realtà, in cui le due figure condividono il desiderio di fantasticare. La relazione che si sviluppa tra i due personaggi comici, sognatori senza età, fa da filo conduttore alla storia. L’intesa giocosa li porterà a consolidare il sentimento d’amicizia, tanto da non volersi più separare, neanche di fronte all’opportunità di potere pilotare un vero aereo, preferendo volteggiare insieme e con la testa fra le nuvole. La giuria di Festebà 2009 assegna una menzione speciale allo spettacolo Con la testa fra le nuvole La Compagnia Teatrale Quelli di Grock nasce a Milano nel 1976, fondata da alcuni ex allievi della scuola del Piccolo Teatro. Da trent’anni produce spettacoli di prosa e di teatro-danza per bambini, ragazzi, giovani e adulti, attribuendo costante importanza ai progetti didattici. La caratteristica primaria della compagnia Quelli di Grock è quella di affrontare un teatro nuovo finalizzato a promuovere drammaturgie lontane dagli schemi tradizionali, cercando così di avvicinare il pubblico a forme espressive alternative. L’obiettivo è stimolare la nascita di un interlocutore, attento fin dall’infanzia alle innovazioni e pronto a comprendere linguaggi e modelli artistici sempre diversi. Lunedì 24 gennaio 2011 Teatro Ariosto, ore 10.00 Tam TeatroMusica anima blu I e II ciclo dedicato a Marc Chagall con Flavia Bussolotto, Marco Tizianel ideazione Michele Sambin, Flavia Bussolotto musiche Enzo Carpentieri, Michele Sambin, Kole Iaca regia, scene e immagini Michele Sambin Età: 5-10 anni Tecnica: teatro d’attore con videoproiezioni Durata: 1 ora biglietto: € 5 Gli esseri umani volano e dall’alto guardano e sognano, piangono, sorridono. Gli oggetti ricordano. Gli animali hanno un loro silenzio, che è un sentire particolare. Chagall. Siamo partiti dai sui quadri per compiere un viaggio nella poetica di un pittore che ci emoziona. Tematiche quali la nascita, l’amore, la solitudine, la città, la festa, il circo, la guerra, la morte emergono dall’interiorità di un poeta-pittore e prendono forma in icone che fanno pensare ai sogni. Cavalli, galli, capre, pesci, asini volanti, agnelli, gatti e mucche. Gli animali ci guardano. E insieme agli animali, innamorati, angeli, violini, acrobati, musicisti. E la città, immobile. Il tempo, immobile. Ci siamo immersi nel mondo iconografico di Chagall per farne emergere un racconto che ha dato tempo e sviluppo alla pittura, un mondo silenzioso ha così trovato la sonorità. L’incontro tra i corpi dei due attori e le immagini pittoriche avviene all’interno di un dispositivo scenografico che consente la realizzazione di figure ibride tra il reale e il fantastico. La videoproiezione è un terzo attore che dialoga con i corpi veri e crea suggestioni visive riuscendo a coniugare i due piani. Il ritmo e la musicalità del gesto in forma coreografica colmano ciò che manca alla pittura per essere teatro. Ogni oggetto, animale, essere umano nella pittura di Chagall è icona e in quanto tale significa. Significa quello che ogni sguardo a contatto con essa è capace di evocare lo sguardo di un bambino, come quello di un adulto. Spettacolo vincitore del Premio Eolo Awards 2008 per il miglior spettacolo di Teatro Ragazzi Italiano e del Premio Festival Feten 09 - Gijon (Spagna) per la migliore scenografia Tam Teatromusica, formazione artistica fondata nel 1980 da Michele Sambin, con Laurent Dupont, e Pierangela Allegro, è compagnia di produzione e progetto votata al rinnovamento del linguaggio teatrale. Riconosciuta a livello nazionale come una delle voci più autorevoli nel campo della ricerca e sperimentazione, ha ottienuto ampi riconoscimenti anche a livello internazionale ricevendo inviti a rappresentare le proprie opere in importanti manifestazioni europee. Dalla data di fondazione attua con continuità una poetica che è incrocio e sinergia dei linguaggi visivi e musicali e che si concretizza in produzioni teatrali rivolte sia all’area dell’infanzia che del teatro contemporaneo. Mercoledì 26 gennaio, giovedì 27 gennaio 2011 Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30 Cà Luogo d’arte storie fruttuose Tratto da Zuppa di sasso e Il piccolo bruco mai sazio di Marina Allegri regia Maurizio Bercini con Alberto Branca e Francesca Grisenti scenografia Maurizio Bercini, Donatello Galloni, Silvia Spagnoli luci Maurizio Bercini musiche Paolo Codognola costumi Giuseppina Fabbi Età: 3-8 anni Tecnica: teatro d’attore Durata: 1 ora biglietto: € 5 I ciclo Lo spettacolo, liberamente ispirato al Piccolo Bruco Mai Sazio ed a Zuppa di Sasso ha una struttura semplice e visionaria. Pochi elementi in scena; un albero, due casine, un baule, una pentola, un tappeto coloratissimo, permettono ai due attori di concentrarsi sulla narrazione. Il libro, oggetto di scena privilegiato, viene di volta in volta, letto, usato come nascondiglio, consultato contro le paure e le incertezze, accarezzato, sporcato. Il lavoro, pensato per i piccolissimi ed i loro educatori, ha come tema centrale il cibo, o meglio l’importanza del nutrimento del corpo e dell’anima. Così, una zuppa preparata partendo dal sasso di un vecchio lupo, può insegnare che, superando le paure e i pregiudizi mangiare insieme ha un valore importante ed educativo; un piccolo bruco affamato e irriverente richiama all’indulgenza verso chi ha bisogno di cibo e pazienza per trasformarsi in farfalla. Soprattutto lo spettacolo porta l’attenzione sul libro, e sulle storie, fonte inesauribile di saggezza per sconfiggere le paure ed appassionarsi alla vita, nostra e altrui. Cà Luogo d’Arte è un’associazione culturale costituitasi nel 2002 e formata da un gruppo di professionisti dello spettacolo: registi, scenografi, drammaturghi, attori e musicisti. Tra i suoi fondatori Maurizio Bercini, regista e scenografo dei più interessanti spettacoli che il teatro ragazzi abbia mai prodotto in Europa, vincitore di numerosi premi e direttore artistico dell’associazione; Marina Allegri, scrittrice e drammaturga, Alberto Branca attore e direttore artistico di teatri municipali e rassegne e Patrizio Dall’Argine, attore, scenografo, pittore e burattinaio. Cà Luogo d’Arte ha vinto diversi premi sia come miglior compagnia di burattinai d’Italia sia per le sue produzioni. Lunedì 31 Gennaio 2011 Teatro Ariosto, ore 10.00 Teatro dell’Orsa vivere ancora II ciclo Voci dal filo spinato ideato, scritto e interpretato da Monica Morini e Bernardino Bonzani musiche eseguite al pianoforte da Cristina Debbi luci e tecnica Andrea Alfieri Età consigliata: da 10 a 14 anni Tecnica: Teatro d’attore con proiezione di immagini e musica dal vivo Durata: 1 ora biglietto: € 5 Memoria dell’Olocausto Narrazione teatrale delle testimonianze scritte dalle vittime con immagini su diapositiva e musica dal vivo L’olocausto raccontato dal cuore pensante di uomini e donne. Un percorso nella memoria, per non dimenticare. Un viaggio che chiama a non essere semplici spettatori, ma a lasciare traccia di sé nello spazio-tempo della rievocazione. Dai quaderni, dai diari, dalle tracce degli scritti, proviene la testimonianza di donne e uomini sopravvissuti e no all’olocausto. Sono parole e tormenti, sono domande. La scelta dei testi di Etty Hillesum, Elie Wisel, Peter Weiss, Primo Levi, Ruth Kluger, Elisa Springer, tra altri, nasce dall’esigenza di rappresentare la resistenza e la resa di fronte al tentativo di omologare e uccidere ogni diversità sia di classe che di razza o religione. Un tempo per ricordare e riflettere. La privazione alle persone dei propri diritti, delle cose, poi della dignità e infine della loro vita. Il vento disumano di quegli anni continua a soffiare per molti popoli della terra. E deve rimanere bene impresso nelle nostre menti, se vogliamo riconoscerlo e cacciarne gli orrori. Hetty Hillesum conclude così il suo diario: “si vorrebbe essere un balsamo per molte ferite”. L’associazione Teatro dell’orsa, fondata dagli attori, registi e autori Monica Morini e Bernardino Bonzani, porta avanti un percorso artistico e di ricerca sulla narrazione e sul recupero della memoria storica e civile. Gli spettacoli del Teatro dell’orsa nascono da una ricerca sui linguaggi teatrali e sui materiali storici e di memoria. Prendono vita e forma grazie al continuo intrecciarsi con il lavoro di ricerca musicale dei musicisti che collaborano in fase drammaturgica ed eseguono dal vivo le musiche. Il gruppo, soprattutto nell’ambito del teatro ragazzi, si avvale della collaborazione con Teatro Immagine di Franco Tanzi, mimo, regista, scenografo e costruttore di macchine teatrali, che per il Teatro dell’orsa firma le animazioni con marionette, burattini e il teatro d’ombre. Mercoledì 2 febbraio, giovedì 3 febbraio 2011 Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30 Teatro Gioco Vita cane blu tratto da Chien Blue di Nadja adattamento teatrale Nicola Lusuardi, Fabrizio Montecchi regia Fabrizio Montecchi scene Nicoletta Garioni sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari (dai disegni di Nadja) musiche Michele Fedrigotti costumi Sara Bartesaghi Gallo Età: 3-7 anni Tecnica: teatro d’ombre durata: 50 minuti biglietto: € 5 I ciclo Quale bambino non ha mai sognato d’avere un cane che dorme con lui, che veglia su di lui e lo protegge? Cane Blu non è un cane come gli altri. Arriva da un dove che non si sa dov’è e da un tempo che sembra senza tempo. Questo lo rende libero, potente e misterioso. Ma Cane Blu è anche docile e mansueto e questo ne fa il protettore, l’amico, il confidente di Carlotta. Tra Cane Blu e la bambina nasce un’amicizia segreta, fatta soprattutto di silenzi e tenerezze, interrotta solo dalla madre che, una volta scoperto il legame tra i due, impedisce alla bambina di accoglierlo e di frequentarlo. Ma Cane Blu continua a vegliare su Carlotta e nel momento del pericolo la salva, difendendola dall’attacco dello Spirito del bosco nel quale la bambina si era persa. Questa storia, all’apparenza semplice e lineare, è in realtà pervasa da qualcosa di grande e misterioso che la rende ricca di pathos e di tensione. Cane Blu ci racconta l’universo più intimo e contrastato del bambino e del “fantastico” che si fa presenza quotidiana, che s’insinua nelle nostre vite e ci accompagna in momenti importanti della nostra esistenza. Con questa produzione Teatro Gioco Vita continua il suo viaggio nel mondo del libro illustrato per bambini scegliendo un’autrice connotata per l’originalità dei suoi temi e delle sue illustrazioni. L’opera di Nadja rappresenta sicuramente un’occasione per Teatro Gioco Vita per evolvere ulteriormente il proprio linguaggio delle ombre e sviluppare nuove forme rappresentative ed espressive per il pubblico dei più piccoli. Teatro Gioco Vita nasce nel 1971, tra le prime realtà in Italia ad essere protagonista del movimento dell’animazione teatrale. Teatro Gioco Vita grazie all’animazione ha saputo dare un contributo originale alla nascita del teatro ragazzi, con il suo modo peculiare di fare, di intendere e di vivere il teatro, i rapporti, la ricerca e la cultura che lo ha caratterizzato fin dalle prime esperienze. Uno “stile” che, pur nei cambiamenti di struttura, linguaggio e poetica attraversati in questi anni, è sempre rimasto una costante nei confronti del pubblico, dei collaboratori, dei coproduttori.Per la sua poliedrica attività, Teatro Gioco Vita ha ottenuto nel 2008 il Premio della Critica Promosso dall’A.N.C.T. (Associazione Nazionale dei Critici di Teatro). Lunedì 7 febbraio 2011 Teatro Ariosto, ore 9.00 e ore 10.30 Fondazione Teatro dell’Archivolto giulio coniglio e gli amici per sempre di Nicoletta Costa riduzione teatrale e regia Giorgio Scaramuzzino con Elena Dragonetti, Alessandro Marini, Vincenzo Zampa musiche Paolo Silvestri Età: 4-8 anni Tecnica: teatro d’attore, canzoni dal vivo, pupazzi, video-animazioni Durata: 55 minuti biglietto: € 5 Giulio Coniglio è timido e generoso, ovviamente come tutti i conigli un po’ pauroso, con lunghe orecchie pelose e una grande passione per le carote. Vive in una foresta con gli amici Tommaso, un topo pigro e pasticcione, e Caterina, un’oca molto saggia, con cui adora condividere le proprie angosce e con i quali vive tante colorate avventure. Lo spettacolo si sviluppa su due livelli: la parte della narrazione delle avventure di Giulio Coniglio (attraverso l’uso dei pupazzi) e la parte delle storie personali degli interpreti, che nascono da un lavoro di improvvisazione. Nicoletta Costa attraverso le scene, le canzoni dal vivo, i pupazzi, e le video-animazioni ha cercato di ricreare in teatro la stessa dimensione dell’illustrazione originaria delle storie di Giulio Coniglio. Il tema principale dello spettacolo è l’amicizia. La scoperta delle prime amicizie alla scuola dell’infanzia, il libro come amico, l’amico immaginario, le litigate tra amici... Quando la parola compagno viene sostituita con la parola amico? Quando si è traditi dall’amico? I La solitudine del bambino rispetto alle esperienze del passato. ciclo La condivisione dei giochi e dei giocattoli. Il Teatro dell’Archivolto diretto da Pina Rando e con la direzione artistica di Giorgio Gallione nasce a Genova nel 1986, rifondandosi sulle basi dell’originale formazione del 1978. Dal 1993 Giorgio Scaramuzzino attore, regista e autore di testi teatrali e di narrativa per l’infanzia diventa responsabile del settore Ragazzi ed Educazione al Teatro: da questo momento specifica attenzione viene rivolta al mondo della scuola. Nell’intendere il teatro come importante strumento di crescita formativa, educativa e culturale, il Teatro dell’Archivolto si è impegnato nel corso degli anni su due versanti: quello delle attività di studio e aggiornamento rivolte agli insegnanti e quello della produzione di spettacoli e organizzazione di rassegne rivolte ad un pubblico di giovani dai più piccoli ai più grandi. Giovedì 10 febbraio, venerdì 11 febbraio 2011 Teatro Ariosto, ore 10.00 I ciclo CTA di Gorizia olivia paperina con Elena De Tullio e Loris Dogana testi, scene e figure Francesco Tullio Altan musiche originali Aldo Tarabella scenografia Pierpaolo Bisleri e Greta Podestà costumi e pupazzi Maria de Fornasari voce della mamma Antonella Caruzzi regia Roberto Piaggio Età: 2-8 anni Tecnica: attori, figure (pupazzi e oggetti) e musica Durata 50 minuti biglietto: € 5 Olivia è una paperottola dai grandi occhioni, appena uscita dall’uovo, che va alla scoperta del mondo: del sole, del mare, dei colori, delle cose, e delle parole che alle cose danno un nome. L’accompagna nelle sue scoperte Carletto, un simpatico ranocchio tutto verde, che le insegnerà a muoversi tra le piccole-grandi meraviglie della vita che Olivia incontra: la palla rossa, i tulipani, i funghi, i sassi, l’acqua dello stagno, il mare, l’ape Paolina, il gabbiano Gaetano, il gambero Onìn, la lucciola Giuggiola. E proprio il simpatico ranocchio le insegna un metodo infallibile per riuscire a ricordarle tutte: le insegna a costruire una filastrocca alla quale, man mano che conosci e impari, si aggiungono altre cose e altri nomi. Importante poi per Olivia l’incontro con gli altri personaggi che abitano il mondo che la circonda. Ognuno di loro le insegnerà a fare qualcosa: l’ape Paolina le farà assaggiare il miele, il gabbiano Gaetano le insegnerà a volare, il gambero Onìn le insegnerà a camminare all’indietro per non perdersi, la lucciola Giuggiola le insegnerà a ritrovare al buio la strada di casa. Quando a sera Olivia Paperina tornerà dalla sua mamma, sarà diventata più grande e autonoma, pronta nei giorni successivi a muoversi con più esperienza nel mondo. Olivia Paperina è uno spettacolo per i più piccini, che dei più piccini cerca di cogliere le curiosità, gli atteggiamenti e i continui perché. Il C.T.A. - Centro Teatro Animazione e di Figure di Gorizia, riconosciuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali come Teatro di Figura di rilevanza nazionale, svolge dal 1994 un’intensa attività di promozione e diffusione del Teatro di Figura nella regione Friuli - Venezia Giulia attraverso la produzione di spettacoli per bambini e adulti, e l’organizzazione di rassegne, laboratori, mostre, eventi. L’attività del CTA si è sviluppata fin dall’inizio intorno a due iniziative dirette entrambe da Roberto Piaggio: l’Alpe Adria Puppet Festival, rassegna dedicata al Teatro d’attore e di Figure in collaborazione con la Slovenia e la provincia di Gorizia e il Teatro & Scuola. Lunedì 14, martedì 15 febbraio 2011 Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30 MaMiMò la tartaruga gigante delle galapagos dall’omonima opera di Rébecca Dautremer Tragicommedia in cinque atti per una coccinella, una zanzara e quattro animali da fattoria regia Angela Ruozi drammaturgia Tommaso Ronda scene Marco Merzi costumi Eleonora Giovanardi con Eleonora Giovanardi, Marco Merzi. Tommaso Ronda, Angela Ruozzi Età: dai 3 ai 7 anni Tecnica: teatro d’attore e di narrazione Durata: 50 minuti biglietto: € 5 I ciclo Lo spettacolo, che si svolge ora nel cortile della fattoria, ora dietro il cortile della fattoria, ora davanti al cortile della fattoria, vede la piccola Coccinella avventurarsi in un ambiente a lei familiare, frequentato da animali apparentemente affabili, ma nel quale nessuno sembra disposto ad aiutarla nell’impresa di confezionare il suo vestito di carnevale: un vestito da tartaruga gigante delle Galapagos! Ma benché piccina, Coccinella è inamovibile: supera con coraggio i NO, talvolta incomprensibili, degli altri animali e affronta con temerarietà la sfida di incamminarsi nel mondo alla ricerca del vestito giusto per lei. Sostenuta nella sua avventura da Zanzara, saggio consigliere, Coccinella arriverà alla scoperta di una verità per lei sorprendente ed affascinante. Note della regista “Questa favola incanta al primo sguardo: le illustrazioni di Rébecca Dautremer possiedono un soffio vitale, sono già personaggi, già recitano. Ecco allora la voglia di vedere queste immagini trasformarsi in attori in movimento, ecco nascere in noi il desiderio e la scommessa di riuscire a portare in teatro la raffinatezza di quelle illustrazioni, la delicatezza di quella storia, la magia di quell’ atmosfera sospesa. Credendo nel fatto che la vera creatività si concede il tempo e lo spazio, abbiamo intrapreso un progetto che ha rappresentato per noi l’occasione di darci il tempo di avere delle visioni, lo spazio di condividerle e la possibilità di rielaborarle giungendo a una “rilettura collettiva” della fiaba. Il Centro Teatrale MaMiMò è un polo culturale formato da professionisti di Reggio Emilia, attivo dal 2004, con sede negli spazi comunali dell’Officina delle Arti. Al suo interno sono attive una Compagnia che produce spettacoli di prosa e organizza eventi culturali, e una Scuola di Teatro. Gli attori della Compagnia, per la maggior parte reggiani e formatasi alla Scuola d’Arte drammatica Paolo Grassi di Milano, hanno scelto di privilegiare il rapporto con il territorio come elemento fondamentale della loro attività. Lunedì 21 febbraio 2011 Teatro Ariosto, ore 10.00 I ciclo Teatro del Canguro peter pan Tratto dall’omonimo romanzo di J.M. Barrie di Lino Terra e Renato Patarca figure e animazioni Nicoletta Briganti, Renato Patarca con Umberto Rozzi, Mauro Vitali, Natascia Zanni Età: 3-8 anni Tecnica: spettacolo di teatro di figura e d’attore Durata: 55 minuti biglietto: € 5 ….C’è una stanza: quella di Wendy e degli altri bambini dove a volte c’è anche una mamma che racconta storie. Lì tutto è caldo, protetto, rassicurante...forse un pò monotono. Di fuori al contrario c’è il mondo di Peter: senza obblighi, senza regole pesanti, pieno di cose e di esseri strani e suggestivi, tutti inafferrabili ed inconsistenti, perchè forse la fantasia e l’infanzia sono proprio così. C’è il paese di Peter e degli altri “bambini perduti”: un paese che esiste solo perchè lo si vuole raccontare e perchè si ha voglia di vederlo. Un paese che, al contrario di quanto si potrebbe pensare, non è poi così “ampio ed esteso, con seccanti distanze tra un’avventura e l’altra”. C’è infine una finestra dove Peter vola per “predare” storie, così come fanno le rondini che, a tale scopo, nidificano sui cornicioni delle case. Una finestra attraverso la quale entrano ed escono: fate, bambini, sorrisi strappati, baci non dati, occhi sgranati, voglie, paure, sogni, speranze, e tutti quei pensieri, così leggeri, che ti sollevano dolcemente nell’aria e ti fanno volare. Scenicamente lo spettacolo si presenta suddiviso in due parti. C’è un “sotto” che rappresenta la stanza, la casa, la famiglia, il nido; ovvero quel luogo per sempre abbandonato da Peter e forse, poi, per sempre rimpianto e desiderato. C’è anche un “sopra”: frenetico, vitale, sospeso nell’aria, ricco di fugaci apparizioni affascinanti o inquietanti. Lassù tutti si rincorrono senza mai incontrarsi, lassù ogni avventura è possibile e non c’è altro che non sia avventura. Il Teatro del Canguro, Stabile d’Innovazione per l’Infanzia e i Giovani delle Marche, da oltre trent’anni produce, rappresenta e organizza spettacoli teatrali per bambini e ragazzi. Il Teatro del Canguro è da sempre orientato verso un teatro di grande impatto visivo ed emotivo. Si è dotato di un linguaggio originale e moderno, adatto alla comprensione dei più piccoli, in grado di catturare l’attenzione, provocare emozioni e, nel contempo, stimolare riflessioni. Martedì 22 febbraio 2011 Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e 10.30 Teatro Pirata cinderella vampirella I e II ciclo con Francesco Mattioni e Lucia Palozzi testo e regia Francesco Mattioni, Diego Pasquinelli, Silvano Fiordelmondo musiche originali Lorenzo Soda scenografie e burattini Marina Montelli Età: 4-10 anni Durata: 55 minuti Tecnica: pupazzi e burattini biglietto: € 5 È una divertente rilettura della nota fiaba di Cenerentola trasportata nell’inconsueta ambientazione di un Castello in Transilvania, tra vampiri, draghi e streghe. Ebbene si! Anche Dracula ha i suoi problemi familiari! Sua figlia Cinderella non ne vuol proprio sapere di tenebre, pipistrelli, castelli, ma sogna una vita da casalinga in una bella casa moderna arredata di tutto punto! A peggiorare la situazione, c’è sua moglie: la dispotica Matrigna cattiva invidiosa di Cinderella, che vorrebbe liberarsi di lei. E ancora il gobbo Igor, zotico e fedele servitore tuttofare dal cuore tenero incapace di far del male a Cinderella come invece vorrebbe la Matrigna. Sarà lui a riuscire a farla scappare verso un mondo sconosciuto popolato da mostri, dove vivrà avventure al limite dell’impossibile e dove farà l’incontro che le cambierà la vita: un imponente e dolce drago di nome Grill-Grill. Un drago particolare dall’alito pestilenziale, che si innamorerà perdutamente di Cinderella, e sarà disposto per lei a fare qualunque cosa, anche ad arredare la sua grotta con elettrodomestici di ogni tipo. Questi i personaggi di una favola moderna, con la scenografia creata come sempre dalle abili mani di Marina Montelli, con musiche e canzoni originali, che fa appello a tutti gli schemi tipici della fiaba tradizionale, dove un inevitabile lieto fine concluderà la nostra divertente ed effervescente storia. Una rilettura del classico teatro dei burattini all’originale maniera del Teatro Pirata, dove i personaggi (pupazzi e burattini) si muovono all’interno di una scatola magica in continua evoluzione. Il Teatro Pirata viene costituito nel giugno del 1993 a Jesi (Ancona) da Silvano Fiordelmondo, Gianfrancesco Mattioni, Diego Pasquinelli. Il gruppo vanta una lunga esperienza di lavoro in comune, che risale al 1980, quando i tre fondarono il Teatro Burattini & Mimo e realizzarono le loro prime esperienze nel campo del teatro di animazione e per ragazzi. Come Teatro del Barattolo prima e Teatro Pirata a partire dal 1993, i tre realizzeranno varie produzioni come animatori ed ideatori dedicandosi a numerose attività di laboratori per ragazzi e soprattutto a progetti rivolti ai fanciulli e a persone diversamente abili. Verranno riconosciuti, per l’attività svolta nel 1999, dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali come Compagnia Di Teatro Di Figura Di Rilevanza Nazionale. Venerdì 18 marzo 2011 Sala Ottagonale del Teatro Valli; ore 9 I ciclo, ore 10,30 II ciclo I II ciclo ciclo (s)concertatevi!!!! Concerto-lezione Trio violino violoncello, fisarmonica Patrizia Angeloni animatrice della lezione Mirko Ferrarini fisarmonica Cesare Carretta violino Matteo Malagoli violoncello ideazione di Patrizia Angeloni adattamenti musicali di Mirko Ferrarini Età: 6-10 anni Tecnica: concerto lezione Durata: 45 minuti Biglietti: euro 5 Durante la lezione concerto un trio formato da violino, violoncello e fisarmonica, compagni inseparabili di questo viaggio, ci condurranno in luoghi differenti: all’interno della corte rinascimentale con le sue danze, nel mezzo delle feste popolari irlandesi con i loro irrefrenabili ritmi, nelle luminose sale dei palazzi ottocenteschi al volteggiare di un valzer, fino alla lontana Argentina con il tango di Astor Piazzolla. Il viaggio viene condotto adeguando il percorso didattico all’età e alla maturità dei partecipanti e proponendo ai bambini attività di canto, movimento strutturato e danza. Il ruolo degli strumenti e le loro caratteristiche tecnico - foniche verranno osservati in funzione della comprensione delle musiche ascoltate. Programma : La corte rinascimentale e le sue danze, T. Susato danza moresca (trio) La festa popolare irlandese, Trad. Danza Irlandese (Trio) La sala da concerto, F. Kreisler Liebeslied (Trio) Il tango di A. Piazzola., Piazzolla Esqualo (Trio) Patrizia Angeloni svolge una apprezzata attività concertistica, come solista e in formazioni cameristiche. Dal 1987 è docente di fisarmonica alla Scuola Comunale “G. Verdi” di Prato. E’ autrice di Progetti inerenti l’educazione musicale nelle scuole di ogni ordine e grado. Mirko Ferrarini si è diplomato in fisarmonica classica con lode al Conservatorio di musica “L. Cherubini” di Firenze. Suona regolarmente in diverse formazioni cameristiche con archi e fiati con cui propone un repertorio originale che spazia dalla musica barocca alla contemporanea. Con Icarus Ensemble ha partecipato a festival di musica contemporanea. Matteo Malagoli si diploma ventenne in violoncello presso l’Istituto Musicale Pareggiato “Achille Peri” di Reggio Emilia. Svolge attività concertistica in duo e in gruppi cameristici in Italia, Europa, Nord Africa e Stati Uniti. Cesare Carretta nasce a Parma nel 1965 e si diploma in violino nel conservatorio della sua città natale, perfezionandosi successivamente con M. Sirbu e G.Carmignola. E’ primo violino di spalla in numerose orchestre e gruppi da camera. Dal 1986 lavora stabilmente con l’Orchestra da Camera di Mantova. Dal 2002 svolge touneés in tutto il mondo con la Symphonica Arturo Toscanini diretta dal prestigioso direttore Lorin Maazel. Martedì 22, mercoledì 23, giovedì 24 marzo 2011 Teatro Ariosto, ore 10.00 Compagnia Balletto Classico Liliana Cosi - Marinel Stefanescu coppelia balletto in tre atti musica di Leo Delibes coreografie Marinel Stefanescu maitre du ballet Liliana Cosi scene Hristofenia Cazacu costumi Marinel Stefanescu Età: 8-14 anni Tecnica: danza classica Durata: 1 ora, 15 minuti biglietto: € 5 II ciclo Coppelia è senz’altro tra i capolavori del grande repertorio ballettistico per gli ingredienti calibrati perfettamente: il colorito musicale vivace e romantico, la storia sempre credibile. Fu rappresentata per la prima volta nel 1870 all’Opera di Parigi con grande successo, e fu presto richiesta nei maggiori teatri del mondo. Da allora molti coreografi si sono cimentati in proprie originali versioni. La Coppelia proposta dalla Compagnia Balletto Classico mantiene la versione musicale originale di Lèo Delibes e così la trama con i suoi protagonisti; è stata messa in scena per la prima volta nel 1982, al Teatro Municipale Romolo Valli di Reggio Emilia, con protagonisti Liliana Cosi e Marinel Stefanescu. Da allora innumerevoli sono le repliche e le tournée in tutta Italia e all’estero. La novità di questa coreografia sta nello specifico dello stile del coreografo Stefanescu: fantasia, ricchezza e inventiva di passi senza tempi morti, sia nelle parti classiche che nelle danze di carattere, mazurke e czardasc, danza degli automi. Presentato di recente con i nuovi Solisti e tutta la Compagnia, ha riscosso lo stesso successo dei suoi inizi, mantenendo intatta la sua freschezza, lo humor, la lieve vena patetica, la gioia di vivere, l’allegria. La Compagnia Balletto Classico dal 1975 porta il nome dei suoi fondatori e protagonisti, Liliana Cosi e Marinel Stefanescu. Diventa importante già nel 1977, quando compie la sua prima grande tournèe in tutta Italia. Dal 1978 ha fissato la sua sede a Reggio Emilia. Quattro grandi sale di balletto perfettamente attrezzate con pianoforte e impianto stereo, spogliatoi completi di servizi, sala massaggio, sartoria, deposito dei costumi, magazzino per gli impianti, scene e attrezzeria, sala di scenografia. Il coreografo è Marinel Stefanescu. La Compagnia si basa su un repertorio classico, neo-classico e moderno ed è attiva tutto l’anno con circa 70 spettacoli su tutto il territorio italiano. Giovedì 24 marzo, venerdì 25 marzo 2011 Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30 Il Baule Volante attento pierino…arriva il lupo! I e II ciclo Tratto da Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev con Liliana Letterese, Andrea Lugli, Nicola Zampieri testo e regia Andrea Lugli scene e costumi Chiara Bettella e Andrea Manfredini pupazzi Liliana Letterese, Andrea Lugli Età: 3-10 anni Tecnica utilizzata: teatro d’attore e pupazzi animati a vista Durata: 50 minuti biglietto: € 5 La storia tratta dalla celebre fiaba di Pierino e il lupo, musicata da Sergej Prokofiev, narra la vicenda di un ragazzo che, con l’aiuto dei suoi inseparabili amici animali, riesce a catturare un ferocissimo lupo. Ogni personaggio è contraddistinto da uno specifico strumento musicale, che ne facilita l’identificazione e che ha reso giustamente notissima questa fiaba musicale che Prokofiev aveva composto con lo scopo di educare alla musica i ragazzi delle scuole elementari russe. Un tema e uno strumento differente caratterizzano dunque ciascun personaggio: l’uccellino è ritratto dal suono del flauto, il nonno col fagotto, il gatto col clarinetto, l’anatra con l’oboe, il lupo con i corni, i cacciatori con i timpani e Pierino dal suono di tutti gli archi dell’orchestra, viole, violini, violoncelli e contrabbassi. L’intento è quello di introdurre i bambini, anche i più piccoli, all’ascolto della musica classica e di insegnare loro ad individuare i suoni dei diversi strumenti musicali. Nello spettacolo gli autori si propongono di raggiungere questo risultato attraverso una messinscena agile e divertente, dove si susseguono senza sosta le sorprese e i colpi di scena. L’Associazione Teatrale “Otiumetars - Il Baule Volante” nasce nel 1993 come gruppo di teatro di ricerca e dal 1994 opera professionalmente ed in forma esclusiva nel settore del Teatro Ragazzi. Prende parte a festival di teatro d’attore, di narrazione e di teatro di figura di rilevanza nazionale ed internazionale. Partecipa annualmente con i suoi spettacoli a rassegne di teatro per le scuole e per le famiglie su tutto il territorio italiano. Le tecniche utilizzate negli spettacoli sono diverse, dal teatro d’attore a quello di figura, a quello di narrazione, ma sempre con l’intendimento di ricercare un teatro per ragazzi che non abbia confini d’età. Martedì 29 marzo 2011 Teatro Ariosto, ore 10.00 L’asina sull’isola II ciclo l’incoscienza di zeno di Paolo Valli e Katarina Janoskova con Paolo Valli scenografia di Giona Rossetti musiche di Giacomo Puccini con collaborazione artistica di Maurizio Bercini Età: 8-14 anni Tecnica: teatro d’attore Durata: 1 ora biglietto: € 5 Questa è una storia di montagne, di un bellissimo sport lo sci, e di uomini e donne che li hanno amati con tutta la forza del loro cuore. La voglia di realizzare questo spettacolo nasce, dalla nostra passione per la montagna, e dal desiderio di raccontare ai figli di questi tempi caotici, di un mondo algido e semplice, e di uno sport pulito. Le imprese degli atleti - sciatori abetonesi, Celina Seghi, Zeno Colò, Vittorio Chierroni, i protagonisti di questo racconto, ma anche Paride Milianti, Gualtiero, Alessandro e Olinto Petrucci, Rolando Zanni ed altri, sono già diventate parte della storia sportiva del nostro paese. Noi però, crediamo utile raccontarle sotto forma teatrale ai giovani, affinché queste belle ed autentiche avventure, possano uscire dalla dimensione storico-sportiva specialistica, riprendere una nuova vita e diventare patrimonio collettivo condivisibile. Per tutti ma a maggior ragione per i bambini, è importante potersi nutrire di racconti di “storie vere” che contengono però, anche il sapore magico delle favole. Si può concludere con le parole scritte di pugno da Zeno Colò, alla presentazione di un libro a lui dedicato: “lo spettacolo sia da stimolo ai giovani perché credano ai valori dello sport e della vita, e vi si applichino con sacrificio”. La Compagnia teatrale L’Asina sull’isola nasce nel 1996, dall’incontro tra due artisti accomunati da esperienze maturate in più di dieci anni di attività professionale, a livello europeo, nel campo del teatro di figura e parola. Anche se concepito come libero gioco multimediale, il linguaggio espressivo che la compagnia adotta, si fonda principalmente sulle tecniche del teatro d’ombra. Katarina Janoskova proviene dall’esperienza di teatro di figura centroeuropea, mentre la formazione artistica di Paolo Valli è legata soprattutto al rapporto professionale con la compagnia piacentina Teatro Gioco Vita all’interno della quale matura l’esperienza del teatro d’ombre. Venerdì 8 aprile 2011 Teatro Ariosto, ore 9.00 e 10.30 Accademia Perduta - Teatro Stabile d’Arte Contemporanea l’orchetto di Suzanne Lebeau con Claudio Casadio e Daniela Piccari musiche Marco Biscarini scenografie Marcello Chiarenza Età: 7-14 anni Tecnica: teatro d’attore Durata: 1 ora biglietto: € 5 L’Orchetto vive da solo con sua madre in una casa nel cuore di una foresta impenetrabile, in un luogo ritirato lontano dalla comunità del vicino villaggio. Pensa di essere un bambino come tutti gli altri ma, il primo giorno di scuola, i suoi compagni si accorgono subito della sua diversità: è il figlio di un orco che, però, una madre amorevole ha cresciuto con infinita tenerezza. L’Orchetto dovrà affrontare tre difficili prove, dalla cui riuscita dipenderanno la sua crescita, la sua trasformazione e la sua salvezza. Se saprà superare queste prove, il coraggioso protagonista potrà esaudire il grande sogno di essere accettato, con tutte le sue differenze e contraddizioni, all’interno della comunità del villaggio. L’Orchetto, con i suoi sei anni, la sua forza straordinaria e la sua terribile eredità, ci riconcilia con la nostra parte oscura, in una storia che racconta la diversità ma anche la forza di lottare per cambiare se stessi, per affermarsi e per vincere i propri limiti. La scelta artistica di Accademia Perduta cade, quindi, su un racconto che attinge la propria ispirazione dalle fiabe popolari ed è portato sulla scena grazie alla scrittura fine ed intelligente della grande autrice per ragazzi Suzanne Lebeau. Un testo, presentato in anteprima assoluta in Italia, che è già stato rappresentato in tredici paesi in tutto il mondo e che ha avuto un grande successo. Accademia Perduta/Romagna Teatri, oggi Teatro Stabile d’Arte Contemporanea diretto da Ruggero Sintoni e Claudio Casadio, viene fondata da un gruppo di giovani attori nel 1982 come Compagnia di Teatro Ragazzi. Dal momento della sua fondazione a oggi Accademia Perduta è impegnata in una intensa e fertile attività di produzione di spettacoli per ragazzi, spettacoli contraddistinti dall’attenzione al fantastico, all’immaginario, al coinvolgimento emotivo degli spettatori. I e II ciclo Lunedì 11, mercoledì 13, venerdì 15 aprile 2011, ore 10.00 Martedì 12 e giovedì 14 aprile 2011 ore 9.00 e 10.30 Teatro Cavallerizza Teatro delle Briciole l’orco sconfitto un’azione teatrale a partire dalla fiaba di Pollicino a cura di Letizia Quintavalla e Valentin Rossier con Valentin Dossier / Davide Doro regia e scene Letizia Quintavalla musica Alessandro Nidi costumi Patrizia Caggiati una creazione Am Stram Gram Le Thélìtre - Ginevra Età: 4-6 anni Tecnica: teatro d’attore Durata: 50 minuti biglietto: € 5 I ciclo In scena ci sono un bosco, un cuscino, un attore e tre bambini. Questo rapimento teatrale (per indicare il coinvolgimento dei bimbi sulla scena) è incentrato sulla figura maschile. L’attore sarà Pollicino, il Padre, l’Orchessa e l’Orco. Liberamente ispirato alla favola Pollicino di C. Perrault, è la storia di un padre così povero e disperato, così disperato da perdere la testa tanto da abbandonare i suoi bambini nella foresta. Ai bambini scelti tra il pubblico di L’orco sconfitto, viene chiesto di essere coraggiosi, di entrare in scena e nel gioco teatrale senza sapere nulla di ciò che succederà... Per pochi minuti o per un’ora riceveranno suggestioni e informazioni pensate e scelte per far lavorare il loro intuito. Si chiederà loro di stare bene o a volte male, insieme all’ attore sulla scena e alla fine usciranno, come in un rito di iniziazione, più grandi, diversi, proprio perché avranno superato un momento altro rispetto al quotidiano, un momento difficile e unico. Uno spettacolo che prevede in scena dei bambini, attori malgrado loro, ha bisogno che gli occhi dell’ attore siano aperti a 360° perché questi piccoli corpi possano muoversi nel modo più veritiero e libero possibile dentro alla finzione. Se si chiede agli attori che hanno vissuto questa esperienza per diversi anni, cosa hanno ricevuto, si avrà in risposta un’ antologia di grazia umana, di grandiose vittorie sulla paura e la sensazione di conoscere meglio il teatro e il proprio modo di essere attori. Il Teatro delle Briciole si è imposto negli anni all’attenzione del pubblico e della critica attraverso una vasta ed articolata produzione di spettacoli rivolti all’infanzia, ai giovani e al pubblico adulto, partecipando alle più importanti stagioni di teatro nazionali ed internazionali, ottenendo importanti riconoscimenti anche europei. La progettualità artistica del Teatro delle Briciole è rivolta all’esplorazione di nuovi territori attorno al concetto di infanzia e giovinezza, intese come campi di esperienza umana. Lunedì 18 aprile 2011 Teatro Cavallerizza , ore 9.00 e ore 10.30 I ciclo Teatro all’Improvviso le stagioni di pallina di e con Dario Moretti e Cristina Cazzola Età: 2-8 anni Tecnica: teatro d’attore e visuale Durata: 45 minuti biglietto: € 5 Prendo una pallina rossa e la butto per aria! Salta, sbatte e rimbalza, poi finisce in mezzo all’acqua. Acqua di fiume, acqua di lago, acqua di mare…splash! Un tuffo nel laboratorio di un pittore. Come nasce un disegno? Si sceglie prima il colore o ci si lascia trasportare dalla forma? E poi basta aspettare e la storia prende vita da sola, sviluppandosi insieme alle immagini. Pallina si trasforma e gioca cambiando misure, forma e colore. Diventa pesce, fiore, cacca, bruco, pulcino, fiocco di neve. Un’attrice racconta e danza all’interno di uno spazio dove un pittore crea, con acqua e colori, le immagini che vengono proiettate su un bianco fondale di tulle. La musica segna il ritmo del racconto e provoca l’attrice, punzecchia il pubblico con ironiche, buffe e inaspettate melodie, unisce magicamente le immagini alla voce che diventa una guida all’interno del mondo di forme e colori create da Dario Moretti. Le stagioni di pallina è anche un libro per bambini scritto ed illustrato da Dario Moretti edito da Franco Panini ragazzi, con la storia e le immagini dello spettacolo. Le stagioni di Pallina ha vinto nel 2004 il Premio Stregagatto Visioni per l’infanzia. Teatro all’improvviso è una compagnia professionale di teatro per ragazzi, da sempre specializzata sull’immaginario dell’infanzia, sul quale ha costruito la propria poetica in un lavoro di continuo confronto e interazione con i bambini dai 2 agli 8 anni. Fondata nel 1978 da Dario Moretti, che ne è il direttore artistico, scenografo, attore e autore, realizza spettacoli utilizzando varie tecniche e linguaggi, impostando la propria poetica teatrale sul rapporto tra immagine e narrazione. Un “teatro visuale” dove la cura delle scene, il rigore delle immagini e la plasticità delle forme vengono accompagnate e attraversate dalla parola, in un continuo scarto tra la storia e il modo di raccontarla, alla ricerca di leggerezza, piacere, ironia ed emozione. Martedì 19 aprile 2011 Teatro Ariosto, ore 9.00 e ore 10.30 Teatro dell’Archivolto abbecedario I e II ciclo L’alfabeto a teatro drammaturgia e regia Giorgio Scaramuzzino con Francesca Biasetton e Giorgio Scaramuzzino collaborazione Francesco Tullio Altan, Fulvia Bardelli, Stefano Bartezzaghi, Stefano Benni, Rossana Campo, Pietro Cheli, Roberto Denti, Stefano Disegni, Beatrice Solinas Donghi, Ernesto Franco, Daniele Luttazzi, Emanuele Luzzati, Sebastiano Ruiz Mignone, Giacomo Papi, Bianca Pitzorno, Roberto Piumini, Guido Quarzo, Silvia Roncaglia, Edoardo Sanguineti, Michele Serra, Sergio Staino, Anna Maria Testa, Donatella Ziliotto Età: 5-9 anni Tecnica: teatro d’attore e videoproiezioni Durata: 45 minuti biglietto: € 5 Giocare con le parole può aiutare a far nascere l’amore per la lettura? Noi crediamo di sì. Abbecedario è un percorso fantastico dalla A alla Z, dove ogni lettera del nostro alfabeto contemporaneo diventa occasione per raccontare una storia. Storie curiose, divertenti, inattese, da ascoltare, vedere e giocare. Ventisei piccoli racconti inediti, creati appositamente per lo spettacolo da professionisti della scrittura, poeti, saggisti, narratori, romanzieri che hanno voluto confrontarsi e divertirsi col mondo dell’infanzia e del teatro, sempre più luogo di contaminazione e provocazione, di confine e incrocio. In scena Giorgio Scaramuzzino, nei panni di uno sbadato personaggio che ha perduto tutte le lettere affidategli da un misterioso Maestro dell’Alfabeto, e Francesca Biasetton, calligrafa e illustratrice, che costruisce in diretta le scenografie proiettate su uno schermo mediante un visualizer. Guidano i piccoli spettatori in un viaggio sulle onde della fantasia, interagendo attraverso parole e immagini, filastrocche e scenografie disegnate con carta, inchiostro e forbici. Si scoprirà così perché la i ha il cappello, la m due gobbe e la n una sola, perché la u sente “un gran vuoto dentro”, perché la k sia un po’ insofferente e perché quelle due smorfiose della c e della h non hanno mai voglia di giocare. Il Teatro dell’Archivolto diretto da Pina Rando e con la direzione artistica di Giorgio Gallione nasce a Genova nel 1986. Dal 1993 Giorgio Scaramuzzino attore, regista e autore di testi teatrali e di narrativa per l’infanzia diventa responsabile del settore Ragazzi ed Educazione al Teatro: da questo momento specifica attenzione viene rivolta al mondo della scuola. Il Teatro dell’Archivolto si è impegnato nel corso degli anni su due versanti: quello delle attività di studio e aggiornamento rivolte agli insegnanti e quello della produzione di spettacoli e organizzazione di rassegne rivolte ad un pubblico di giovani dai più piccoli ai più grandi. Giovedì 28 aprile 2011 Teatro Cavallerizza ore 9,00 e 10,30 Tiriteri – Teatro dell’Invenzione la luna e il topolino Gioco-teatro di Bettino Trevisan Liberamente ispirato a Mi mangio la luna di M.Grejniec costruzioni e messinscena Alberto Zoina e Anna Di Lena musiche e canzone originale Alberto Zoina Età: 2–7 anni Tecnica: teatro d’attore, narrazione, pupazzi e marionette Durata: 1 ora Biglietto: euro 5 Che bella Luna, stasera! Si sa, è tutta di formaggio. E’ la fiaba che da sempre racconta ogni papà-topo ai suoi topini. Ma ecco un topolino che non s’accontenta di favole: vuole andare a vedere, vuole assaggiare almeno un pezzetto di quella fiaba che galleggia in cielo… Ma è così piccino, e certo non ha le ali… Per fortuna a dargli una mano arrivano amici animali più grandi, sempre più grandi! E se ci diamo una mano, ogni gioco, ogni avventura diventa possibile, anche arrivare ad assaggiare la Luna! La tenera semplicità del testo si snoda sul filo della musica, dando vita ad un gioco di costruzioni fatto di parole e immagini. All’incalzare della storia, del delicato “assalto al cielo” da parte di un topolino e dei suoi amici animali, corrisponde il montaggio di un colorato bestiario, uno zoo di cartapesta che riempie via via la scena. La “torre degli animali”, asse del mondo, sopravvivenza di arcaiche cosmogonie, abita ancora nelle fiabe, nelle filastrocche infantili, e riemerge in questo gioco teatrale ricco di interazioni e aperture giocose. Anna Di Lena e Alberto Zoina sono gli autori e i realizzatori degli spettacoli che costituiscono il repertorio del Teatro dell’Invenzione. Spettacoli dedicati ai più giovani e concepiti nel rispetto di un artigianato del teatro dalle cui semplici materie nasce la meraviglia. Alla costante ricerca di un linguaggio semplice ma denso e comunicativo, il Teatro dell’Invenzione propone spettacoli in cui il lavoro dell’attore, le marionette, le musiche dal vivo convivono con giocosa leggerezza. Spettacoli che traggono alimento dalla Fiaba tradizionale come dalla moderna narrativa per l’infanzia, intrecciando memoria e sensibilità contemporanea. Da martedì 2 a sabato 13 novembre 2010 Teatro Valli ore 9.00 e 11.00 burattini in viaggio Un viaggio insolito in teatro con laboratorio di burattini progetto di Luca Prandini e Roberto Fabbi burattini e laboratorio a cura di Balinta Sarzi, Isabelle Roth e Roberto Bartoli con la collaborazione di Remida e Fondazione Famiglia Sarzi Età: 4-14 anni Durata: 1 ora, 30 minuti Biglietto: euro 5 Abbiamo deciso quest’anno di offrire a bambini e ragazzi la possibilità di avvicinarsi al mondo dei burattini poiché molteplici sono le potenzialità educative delle marionette. Nel costruire il burattino il bambino ha la possibilità di sviluppare la propria manualità e di stimolare una sensibilità verso materiali ed oggetti di uso comune, scoprendone forme e trasformandoli secondo creatività e fantasia. Il laboratorio è l’approdo di un viaggio che parte da lontano, attraversa luoghi misteriosi del teatro abitati da burattini, marionette, modellini di teatri dove i giovani visitatori osservano, apprendono e si mettono alla prova. Nel percorso il gruppo classe avrà la possibilità di effettuare ricerche sui materiali, attraverso un’esperienza diretta e concreta; di conoscere forme altre e lontane del teatro di figura e soprattutto di sperimentare in prima persona l’approccio a tecniche di animazione mettendole in relazione con le capacità espressive, narrative e simboliche insite nei bambini. Il viaggio nel teatro Il percorso si snoda tra retropalchi di IV ordine, Sala dell’Astrolampo, Sala dei Pittori: qui si incontreranno burattini, marionette, materiali scenici, documenti appartenuti a Otello Sarzi e alla sua compagnia, gentilmente offerti dalla Fondazione Famiglia Sarzi. Verrà illustrato il “lavoro” teatrale del burattinaio attraverso modelli di teatrini (le cosiddette baracche) e strumenti scenotecnici, alcuni manovrabili dal pubblico. Verranno esposte le marionette giganti (fino a 3 metri) di Sarzi e i manifesti della tournée mondiale che nel 1968 toccò Iran, Libano, Turchia, Iraq, Afghanistan, Pakistan, India. Durata 30 minuti Il laboratorio Il laboratorio intende approfondire l’aspetto della manipolazione dando la possibilità ai bambini di mettersi in dialogo attraverso il burattino e i vari oggetti scenici (oggetti, strumenti sonori…). In questa fase di lavoro si prevede la suddivisione della classe in tre sotto-gruppi al fine di facilitare lo scambio tra i componenti e la messa in gioco dei singoli. I burattini utilizzati verranno creati dai bambini stessi, attraverso l’assemblaggio di vari materiali messi a disposizione durante la prima fase del laboratorio (bottoni, bottiglie di plastica, tappi, stoffe, lana, spugne, cucchiai…). Durata 1 ora Martedì 8 marzo ore 9, 11, e 20,30 Mercoledì 9 marzo ore 9 e 11 Teatro Ariosto Opera Domani Nabucco, c’era una volta la figlia del re Un vero spettacolo di opera lirica, con cantanti professionisti ed orchestra a cui la platea partecipa attivamente cantando alcune arie. Percorso didattico per gli insegnanti. progetto realizzato da As.Li.Co regia Silvia Collazuol cantanti As.Li.Co. orchestra 1813 Età consigliata: 6-14 anni Tecnica : opera lirica Durata : 75 minuti Biglietto: 8 euro (comprensivo di ingresso a teatro e libretto per i ragazzi) Obiettivi - Familiarizzare gli alunni della scuola dell’obbligo al linguaggio dell’opera lirica: offrire una chiave di lettura interessante e attuale per accostarsi all’immenso patrimonio culturale dell’opera. - Promuovere nella scuola dell’obbligo percorsi di attività creative centrate sul linguaggio musicale. - Fornire agli insegnanti strumenti didattici (indicazioni metodologiche, percorsi operativi, materiali sussidiari) perché possano svolgere con i propri alunni un programma di educazione al teatro musicale. - Coinvolgere alunni ed insegnanti nella realizzazione di uno spettacolo musicale di alto livello. Lo spettacolo: Nabucco, c’era una volta la figlia di un re In questa riduzione del capolavoro verdiano in scena oltre ai protagonisti di Nabucco ci sarà anche Verdi, che a fine spettacolo insieme alla platea di ragazzi intonerà l’Inno d’Italia, eletto a inno universale di fratellanza fra i popoli. La produzione di Nabucco offrirà ai ragazzi una nuova opportunità non solo di conoscere la musica di Verdi ma anche di approfondire le tematiche suggerite dal libretto: il Risorgimento italiano rivisitato alla luce dell’antica diaspora ebraica. Bambini e ragazzi, impersonando il popolo oppresso, vivono l’azione che si svolge tra palco e platea, fianco a fianco degli interpreti: dopo esser stati imprigionati, canteranno il Va, pensiero, grido di dolore di un intero popolo che aspira alla libertà. Le parole di questo canto di esuli —che ai tempi di Verdi furono proclama di indipendenza degli italiani oppressi dalla dominazione austro-ungarica—, sono anche parole che racchiudono la nostalgia degli emigrati nel ricordare la propria patria, lasciata per cercare altrove una vita migliore. Perciò nel finale dello spettacolo bambini, ragazzi e artisti, intonano l’inno Fratelli d’Italia, simbolo di fratellanza e di unità, nel senso più cosmopolita. Il percorso didattico I incontro – Giovedì 16 dicembre, Sala degli Specchi ore 15.00-18.00 didattica musicale Incontro introduttivo di didattica musicale su Nabucco: inquadramento storico e musicale dell’opera e dell’inno d’Italia. La musica di Verdi, primi suggerimenti didattici per introdurre l’opera in classe. A cura di un docente di didattica musicale dal team di Opera Domani. II incontro - Mercoledì 12 gennaio, Sala degli Specchi ore 15.00-18.00 didattica musicale Attività di ascolto e analisi dell’opera e dei temi del libretto. La musica di Nabucco, l’Inno d’Italia ed il Risorgimento. Suggerimenti didattici da realizzare in classe. A cura di un docente di didattica musicale dal team di Opera Domani. III incontro – Mercoledì 26 gennaio, Sala degli Specchi ore 15.00-18.00 i cori Le arie di Nabucco da preparare per lo spettacolo e le strategie didattiche per insegnarle ai ragazzi. A cura di un cantante/maestro di coro dal team didattico di Opera Domani. IV incontro – Lunedì 7 febbraio, Sala degli Specchi ore 15.00-18.00 drammatizzazione Attività di drammatizzazione sul libretto e attività pratiche per allestire uno spettacolo in classe sulle musiche e le tematiche di Nabucco. A cura di un regista/drammaturgo teatrale, dal team didattico di Opera Domani. Sussidi e materiale didattico Come corredo delle iniziative verrà fornito un duplice pacchetto di sussidi didattici: per gli insegnanti: - dispensa contenente una mappa articolata di proposte di attività da svolgere in classe - CD audio, cantiamo Nabucco, contenente i cori da far ascoltare e cantare in classe - informazioni e suggerimenti supplementari collocati in un apposito sito interattivo www.operadomani.org per gli alunni: - il libretto dell’opera Nabucco, voglio un mondo all’altezza dei sogni che ho, contenente anche le pagine musicali delle arie da imparare - informazioni e giochi sul sito interattivo Da lunedì 11 a sabato 30 ottobre 2010 Teatro Valli ore 10, 10,45, 11,30 Installazione Democratica Verticale il teatro al lavoro / il lavoro a teatro Visita ai luoghi misteriosi del teatro di Roberto Fabbi, Luca Guerri, Manuela Pecorari, Luca Prandini Età consigliata: dai 6 anni in avanti Tecnica: visita itinerante Durata: 1 ora circa Prezzo: 4 euro Giunta alla quarta edizione, in conseguenza del crescente successo, l’Installazione Democratica Verticale continua nel 2010 secondo la stessa, duplice impostazione: da un lato offrire ogni anno un percorso installativo interamente riprogettato, con nuovi allestimenti e nuove tematiche; dall’altro lato offrire alla conoscenza del pubblico i luoghi sconosciuti del teatro, il suo funzionamento, i suoi retroscena, la sua magia. Le classi, divise in gruppi, accompagnate da una guida, vengono condotte attraverso un percorso che tocca luoghi normalmente interdetti all’accesso del pubblico. Ciascun luogo, già in sé provvisto di una forza suggestiva sua propria, è allestito in modi diversi – con suoni, luci, video, esposizioni di oggetti, ricreazione di ambienti, variamente combinati fra loro –, secondo una tematica che fa da filo conduttore all’intero percorso e che, per l’edizione 2010, è “il lavoro”. Percorso Retropalchi IV ordine, Sala dell’Astrolampo, Sala dell’orologio, Sala dei Pittori: “I burattini di Otello Sarzi” in collaborazione con la Fondazione Famiglia Sarzi. Allestimento con burattini, marionette, materiali scenici, documenti appartenuti a Otello Sarzi e alla sua compagnia. Verrà illustrato il “lavoro” teatrale del burattinaio attraverso modelli di teatrini (le cosiddette “baracche”) e strumenti scenotecnici, alcuni manovrabili dal pubblico. Verranno esposte le marionette giganti (fino a 3 metri) di Sarzi, e i manifesti della tournée mondiale che nel 1968 toccò Iran, Libano, Turchia, Iraq, Afghanistan, Pakistan, India. Il teatro di burattini sarà anche l’oggetto del laboratorio didattico (vedi infra). Tutto in collaborazione con la Fondazione Famiglia Sarzi. Sotterraneo (sottoatrio e sottoplatea). Il sotterraneo ospiterà un’installazione video sonora su più schermi dedicata ai temi del percorso installativo (lavoro, teatro, città, culture). Il materiale di base di questa parte è una quantità di immagini e filmati di repertorio. Per informazioni e adesioni: Ufficio Promozione I Teatri Tel 0522 458950/990 Fax 0522.458948 [email protected] Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, piazza Martiri del VII luglio, 42100 Reggio Emilia telefono 0522/458 811 numero verde 800 554 222 www.iteatri.re.it _ [email protected]