2010/2011
ragazzi . scuola primaria
teatro ragazzi
scuola primaria 2010 - 2011
Carissimi insegnanti,
in questo opuscolo troverete le proposte per la stagione 2010-2011 di Teatro per le scuole
con alcune importanti novità: a fianco degli spettacoli più propriamente teatrali (teatro
d’attore, d’ombre, di figura, di animazione…) crescono le proposte multidisciplinari e le
attività laboratoriali, crediamo molto importanti perché daranno la possibilità ai bambini
di avvicinarsi al teatro, di conoscere e sperimentare in prima persona le diverse tecniche
d’espressione artistica.
Prosegue il seguitissimo Opera Domani, il progetto di avvicinamento all’opera che
quest’anno propone Nabucco. Bambini e ragazzi, impersonando il popolo oppresso, vivono
l’azione che si svolge tra palco e platea, fianco a fianco degli interpreti: dopo esser stati
imprigionati, canteranno il Va, pensiero, grido di dolore di un intero popolo che aspira alla
libertà.
Ai burattini è invece dedicato il laboratorio “Burattini in viaggio”: si inizia con un viaggio
negli spazi segreti del teatro, abitati da burattini e marionette, per finire in laboratorio dove
i burattini verranno creati dai bambini stessi, attraverso l’assemblaggio di vari materiali
(bottoni, bottiglie di plastica, tappi, stoffe, lana, spugne, cucchiai…).
Tante sono le proposte di spettacolo: con Accadueò l’attenzione è su tematiche di attualità:
l’acqua è un bene prezioso; in otto divertenti storie sull’acqua il regista-attore si diverte
a far interagire i differenti linguaggi artistici con una particolare macchina scenografica.
Diverse compagnie rendono un doveroso omaggio a Gianni Rodari: Al signor Rodari è un
viaggio attraverso alcune celebri favole e filastrocche: è uno spettacolo composto da piccole
storie che, grazie alle delicate figure di Emanuele Luzzati, si materializzano sul palco dentro
e fuori spazi d’ombra. Anche il Teatro dell’Orsa con lo spettacolo Rodarissimo propone ai
piccoli uditori girandole di parole, immagini e colori tratti da testi del grande narratore,
consegnandoci veri miracoli di invenzione. Così come I viaggi di Atalanta che tributa un
duplice omaggio alla coppia Luzzati/Rodari: Gianni Rodari sviluppa con grande abilità
in modo parallelo la storia epica e la storia intima di Atalanta, che potrebbe essere una
ragazzina di oggi con i pensieri, le emozioni e il suo sguardo sul mondo. Sulla scena gli
animatori-attori daranno vita a questi mondi paralleli attraverso la loro presenza e il mondo
magico delle ombre.
L’incoscienza di Zeno porta sulla scena una storia di montagne, di un bellissimo sport come
lo sci e di uomini e donne che li hanno amati con tutta la forza del loro cuore. Soprattutto
per i bambini è importante potersi nutrire di racconti di “storie vere” che contengono però
anche il sapore magico delle favole. In Storie Fruttuose, tratta da una divertentissima
Zuppa di sasso il tema centrale è invece il cibo o meglio l’importanza del nutrimento per il
corpo e per l’anima; l’attenzione è sul libro, sulle storie, fonti inesauribili di saggezza, per
sconfiggere le proprie paure e pregiudizi e sulla capacità del teatro di divertire, commuovere
ed educare. Ventisei piccoli racconti inediti creati appositamente da professionisti della
scrittura, poeti, saggisti narratori, romanzieri, danno vita allo spettacolo Abbecedario. È
un percorso fantastico dalla A alla Z dove ogni lettera dell’alfabeto diventa occasione per
raccontare una storia. Si scoprirà così perché la i ha il cappello, la m due gobbe e la n una
sola, perché la u sente “un gran vuoto dentro”, perché la k sia un po’ insofferente e perché
quelle due smorfiose della c e della h non hanno mai voglia di giocare.
Per i più giovani, Olivia Paperina, creata da Francesco Tullio Altan già fortunato padre della
Pimpa, è uno spettacolo che cerca di cogliere le loro curiosità, gli atteggiamenti e i continui
perché; uno spettacolo che guarda con tenerezza le piccole conquiste dei bambini e la loro
voglia di aprire gli occhi su tutto ciò che li circonda. Le stagioni di Pallina, che molti di voi
ben conoscono, pensato e realizzato anch’esso per soddisfare le esigenze e l’interesse dei
più giovani, sviluppa invece il tema della trasformazione in una girandola di illustrazioni,
musica e danza di grande effetto. Con la tecnica dei pupazzi animati va in scena la simpatica
storia di Giulio Coniglio e gli amici di sempre, personaggio amatissimo dai bambini, dove
il tema principale è l’amicizia in tutte le sue sfaccettature: la scoperta delle prime amicizie
alla scuola dell’infanzia, il libro come amico, l’amico immaginario e le prime litigate tra gli
amici. Con la testa fra le nuvole tratto da Il gabbiano Jonathan Livingston di R.Bach e da
Il Piccolo principe di Antoine de Saint- Exupèry, è la nuova produzione di Quelli di Grock
dedicata ai bambini della scuola primaria e racconta una storia tenera e divertente anch’essa
di amicizia ed è stato pensato per riportare il giovane pubblico alla dimensione in cui si
uniscono fantasia e realtà, quella dimensione che ogni bambino vive durante l’infanzia.
Spettacolo da non perdere, rivolto in particolare alle quarte e quinte, è Vivere ancora. Voci
dal filo spinato: l’olocausto raccontato dal cuore pensante di uomini e donne tramite un
viaggio nella memoria per non dimenticare.
Altri spettacoli rendono omaggio alla tradizione favolistica recuperandone senso e morale,
perché grande è il valore delle fiabe: esse parlano il linguaggio dei bambini, arrivano
all’essenza, saltano le difese razionali, aiutano a stimolare l’immaginazione, la fantasia e a
superare le loro paure e difficoltà. Ne L’Avventura di Nino, ad esempio, si tenta insieme ai
piccoli spettatori di affrontare, superare e sconfiggere i loro timori, in questo caso la strega, la
paura forse più grande dei piccini. Il finale sarà liberatorio per loro: con un grido fortissimo
tutti insieme distruggeranno il male, liberandosi definitivamente della strega cattiva. La
compagnia Tiriteri nello spettacolo La luna e il topolino snoda la tenera semplicità del testo
tratto da Mi mangio la luna di M. Grejniec, sul filo della musica dando vita ad un divertente
gioco di costruzioni fatto di immagini e parole.
Ne La cicala e la formica tra le due amiche/avversarie si snoda il filo di una avventurosa
storia, comica e saggia, antica e moderna, piena di incontri e scontri, di sorprese e paure sul
filo dei versi e delle rime con cui è scritto il testo. L’Orco sconfitto è liberamente ispirato alla
favola Pollicino di Perrault : ai bambini scelti tra il pubblico viene chiesto di essere coraggiosi,
di entrare in scena e nel gioco teatrale senza sapere nulla di ciò che succederà... Una
divertente rilettura della fiaba di Cenerentola, trasportata nell’inconsueta ambientazione
di un castello in Transilvania tra vampiri, draghi e streghe, è invece lo spettacolo Cinderella
Vampirella; i personaggi (pupazzi e burattini) si muovono all’interno di una scatola magica
in continua evoluzione.
La compagnia MaMiMo offre con lo spettacolo La Tartaruga gigante delle Galapagos, una
delicata, magica e riuscita interpretazione dell’omonima fiaba di Rebecca Dautremer, mentre
Aladino e il genio della lampada accompagna lo spettatore in un viaggio immaginario al
centro della terra per poi risalire fino ad ottenere la propria libertà.
In La Bella e la Bestia interessante è il lavoro di ricerca svolto da Il baule volante sul tema
della diversità, del diverso che sta dentro di noi ed in particolare dell’accettazione dell’altro
da sé. Tema ripreso anche ne L’Orchetto, che attinge la propria ispirazione dalle fiabe
popolari ed è portato sulla scena grazie alla scrittura fine ed intelligente di Suzanne Lebeu
grande autrice per ragazzi. L’Orchetto, con i suoi sei anni, la sua forza straordinaria e la sua
terribile eredità, racconta la diversità ma anche la forza di lottare per cambiare se stessi, per
affermarsi e per vincere i propri limiti.
Cane blu è l’attesa nuova produzione di Teatro Gioco Vita: si parla dell’universo più intimo
e contrastato del bambino, dell’amicizia segreta tra Carlotta e questo cane blu e della
presenza quotidiana del “fantastico” nelle nostre vite. Così come è fantastico e avventuroso
il mondo di Peter Pan e degli altri “bambini perduti”, che non riescono o forse non vogliono
lasciare il loro “tempo”.
In Anima blu – dedicato a Marc Chagall ci immergiamo invece nel mondo iconografico del
pittore: si parte dai suoi quadri per compiere una sorta di viaggio nella poetica dell’artista
di fortissimo impatto visivo..
Attesissimo il ritorno de Il sogno di tartaruga, una bellissima storia africana che racconta
ai bambini di un grande sogno da realizzare. Insegna loro a credere fortemente nei propri
sogni, soprattutto se sono rivolti al bene collettivo, e a lottare per realizzarli. Tutte le musiche
sono eseguite dal vivo su strumenti etnici provenienti perlopiù dall’Africa. Anche in Attento
Pierino …arriva il lupo! l’intenzione è quella di introdurre i bambini, anche quelli più
piccoli, all’ascolto della musica, in questo caso classica, e di insegnare loro ad individuare i
suoni dei diversi strumenti musicali. Grande novità di quest’anno è un concerto-lezione per
tutti i ragazzi della scuola primaria: un trio formato da violino, violoncello e fisarmonica
accompagnerà i nostri ascoltatori in questo affascinante viaggio musicale. Li condurrà in
luoghi differenti: all’interno della corte rinascimentale con le sue danze, nel mezzo delle feste
popolari irlandesi con i loro irrefrenabili ritmi, nelle luminose sale dei palazzi ottocenteschi
al volteggiare di un valzer, fino alla lontana Argentina con il tango di Astor Piazzolla.
Infine la Compagnia Balletto Classico Cosi-Stefanescu porta sulla scena Coppelia, particolarmente indicato per il secondo ciclo della primaria, balletto in tre atti che mantiene la
versione musicale originale di Lèo Delibes e così la trama con i suoi protagonisti. Fantasia,
allegria, ricchezza e inventiva di passi senza tempi morti, sia nelle parti classiche che nelle
danze di carattere, mazurke e czardasc, caratterizzano questa versione di Coppella offerta
dalla compagnia.
come prenotare
Per partecipare a tutti gli spettacoli in programma è necessaria la prenotazione,
effettuabile esclusivamente presso l’Ufficio Scuole della Fondazione I Teatri a partire
da giovedì 4 novembre 2010. Dal 4 all’11 novembre saranno accettate esclusivamente
le prenotazioni effettuate tramite fax allo 0522.458948 o tramite posta elettronica
all’indirizzo [email protected]. Le richieste verranno soddisfatte in ordine
d’arrivo, fa quindi fede la data e l’orario di invio delle singole richieste.
Per le prenotazioni via fax va impiegato esclusivamente il modulo allegato a questa
pubblicazione. Per le prenotazioni via posta elettronica va utilizzato il modulo
scaricabile dal sito de I Teatri alla pagina Scuole-Università.
Da venerdì 12 novembre sarà possibile prenotare anche telefonicamente, chiamando i
numeri 0522.458950 e 0522.458990, dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 14.00
Non verranno prese in considerazione prenotazioni inviate prima del 4 novembre.
La prenotazione dei posti sarà ritenuta valida esclusivamente dopo il ricevimento della
nostra conferma controfirmata dai docenti.
Essendo molto spesso le richieste delle scuole superiori alle disponibilità effettive
del teatro, vi invitiamo a comunicare tempestivamente l’eventuale impossibilità a
partecipare ad uno spettacolo già prenotato, per consentire ad altre classi di subentrarvi.
In caso di disdetta delle prenotazioni per cause che non siano di forza maggiore, la
Fondazione I Teatri si riserverà la facoltà di non soddisfare più nel futuro nessuna
richiesta proveniente da scuole che non si siano attenute a queste indicazioni.
Ricordiamo che al momento della prenotazione è necessario avvertire se nella classe
che intende partecipare allo spettacolo vi siano bambini portatori di handicap (specie
se in carrozzina) per poter garantire loro posti idonei e facilmente accessibili.
Nel caso di forte richiesta, laddove possibile, gli spettacoli previsti con recita unica alle
ore 10 potranno essere proposti in replica alle 9 e 10,30 : vi invitiamo a segnalare da
subito nella vostra prenotazione la preferenza d’orario.
Prima di prenotare vi invitiamo a verificare la disponibilità dei trasporti, se prenotati
direttamente dalla scuola, ed il possesso di tutte le autorizzazioni necessarie all’uscita.
trasporti
offre la possibilità di trasporto con tariffa convenzionata. Il prezzo dipende
dal numero di persone trasportate e dalla distanza. E’ possibile, nella scheda di
prenotazione, richiedere il servizio di trasporto. Sarà nostra cura organizzarlo.
TIL
l’accesso a teatro
Gli spettacoli iniziano alle ore 10,00 se è prevista una sola replica.
In caso di doppia recita gli spettacoli iniziano alle ore 9,00 e 10,30 (ad eccezione di
Nabucco che inizia alle 9,00 e 11,00).
E’ necessario che le scolaresche arrivino con 15 minuti d’anticipo, per consentire un
agevole accesso in sala, per evitare spiacevoli code alla cassa e per garantire l’inizio
puntuale delle rappresentazioni.
La biglietteria del Teatro sarà aperta a partire da 30 minuti prima dell’inizio della
rappresentazione.
L’assegnazione dei posti segue il criterio delle fasce d’età, per cui le diverse classi
verranno fatte accomodare nei settori più rispondenti all’età dei bambini/ragazzi.
In alcuni casi, su indicazione delle compagnie, sarà possibile al termine dello spettacolo
fermarsi alcuni minuti a dialogare con gli attori e familiarizzare con gli oggetti di scena.
Tale possibilità verrà comunicata il giorno stesso dello spettacolo.
i costi
I biglietti hanno un costo unico di euro € 5
Fanno eccezione gli spettacoli Nabucco (€ 8 comprensivo di libretto per ogni
partecipante), Nabuccolo (€ 6 comprensivo di libretto per ogni partecipante).
Gli insegnanti e gli accompagnatori hanno diritto alla gratuità nei limiti delle effettive
necessità di custodia dei bambini.
Il pagamento dei biglietti e del costo eventuale del trasporto avverrà la mattina stessa
dello spettacolo. Vi invitiamo a preparare l’importo esatto, possibilmente in modo che
il conteggio sia rapido (ad esempio non tutto in monete da 1 euro…), e di recarvi in
biglietteria appena arrivate per l’emissione dei biglietti.
l’informazione
Le schede degli spettacoli presenti in questo opuscolo sono necessariamente sintetiche;
potete trovare maggiori approfondimenti, foto, video, links, schede didattiche e
quant’altro le compagnie hanno messo a disposizione sul sito www.iteatri.re.it nella
sezione Scuole Università.
Sul sito troverete un’area download dove scaricare questa pubblicazione e i moduli di
prenotazione.
Ogni variazione di programma e nuovo materiale verrà tempestivamente messo on line
così come l’aggiornamento in tempo reale delle disponibilità di posti per ogni singolo
spettacolo.
Ci potete sempre raggiungere telefonicamente tutte la mattine dal lunedì al sabato
dalle ore 9.00 alle ore 13.00 ai numeri 0522 458950 458990 per qualsiasi richiesta o
chiarimento.
Gli spettacoli sono adatti per un pubblico di qualsiasi età. Per ogni singola proposta
viene indicata una fascia di età come suggerimento per una migliore comprensione e
partecipazione.
Vi invitiamo a contattarci [email protected] e iscrivervi alla nostra mailing
list per essere sempre informati su tutte le attività rivolte al mondo della scuola ed ai
giovani.
Lunedì 29 novembre, martedì 30 novembre 2010
Teatro Ariosto, ore 10.00
I e II
ciclo
Giallo Mare Minimal Teatro
accadueo’
testo e regia Vania Pucci immagini eseguite dal vivo Licio Esposito luci ed allestimento Lucio
Diana tecnico audio e luci Roberto Bonfanti con Vania Pucci e Lici Esposito
età: 3-10 anni
tecnica: teatro d’attore e immagini
durata: 1 ora
biglietto: € 5
L’acqua è un bene prezioso, è come l’oro, bisogna averne cura! Ha anche la nostra
memoria, l’acqua sa tutte le storie del mondo, perché l’acqua è l’origine del mondo.
Si raccontano otto piccole storie originali sull’acqua…….la colomba che cerca di
scappare dall’acqua del diluvio universale…la balena che si ammala per aver ingoiato
un sacchetto di plastica….la goccia della sorgente imprigionata in una bottiglia…..il
deserto che sotto la sabbia nasconde il mare…l’iceberg che si scioglie.
Accadueò riesce a far interagire i differenti linguaggi: Licio Esposito, artista multimediale
presente nel cast dello spettacolo, utilizza una particolare macchina scenografica. Una
video camera riprende un piano colmo di sabbia che le sue mani scolpiscono, modellano
disegnano con straordinaria abilità. Queste forme tramite la videoproiezione diventano
la scenografia dove l’attrice si muove e racconta.
Il Giallo Mare Minimal Teatro, compagnia di teatro ragazzi di Empoli tra le più
innovative dell’ultima generazione. Fin dalla sua nascita ha costantemente seguito un
percorso di ricerca drammaturgica e scenica incentrata sul recupero di certi aspetti
della tradizione teatrale, riletta a volte in modo originale con gli strumenti della
contemporaneità. Il Giallo Mare Minimal Teatro è sempre stato un punto d’incontro e
coagulo fra artisti che provengono sia dal mondo del teatro che da svariate discipline
comunicative, come le arti plastiche e visive, la scena elettronica, il mondo del video e
della musica.
Mercoledì 1, giovedì 2 dicembre 2010
Teatro Cavallerizza, ore 10.00
L’asina sull’isola
al signor rodari
testi di Gianni Rodari
di e con Katarina Janoskova e Paolo Valli disegni di Emanuele Luzzati
Età: 3-8 anni
Tecnica: teatro d’ombre e d’attore
durata: 55 minuti
biglietto: € 5
I
ciclo
Al signor Rodari è un viaggio attraverso alcune celebri favole e filastrocche di Gianni
Rodari, uno spettacolo composto da piccole storie che si rincorrono sulla scena, dentro
e fuori poetici spazi d’ombra, che grazie anche alle delicate figure di Emanuele Luzzati
sanno catturare piccoli grandi e grandi piccoli.
Due personaggi arrivano con le loro torce e scoprono una soffitta immaginaria. Le
piccole luci illuminano i particolari di vecchi oggetti: qualche libro, una bacinella, un
ombrellino, un vecchio box da bambino, cornici vuote, cesti... e tutto questo pian piano
si riempirà di favole e di immagini d’ombre colorate.
Così la bacinella diventerà un mare immenso, dove si tuffa Alice Cascherina, che
“desidera ardentemente diventare una stella marina”, il vecchio box si trasforma in un
giardino fiorito, nel quale si rifugia Pulcinella, stanco di essere solo una marionetta,
durante la sua fuga verso la desiderata libertà; l’ombrellino è testimone di una giornata
tempestosa, piena di pioggia e di arcobaleni, e infine un vecchio giornale porta la notizia
di una volpe molto furba che ha scelto un modo singolare per guadagnarsi la vita.
La compagnia teatrale L’Asina sull’isola nasce nel 1996, dall’incontro tra due artisti
accomunati da esperienze maturate in più di dieci anni di attività professionale, a livello
europeo, nel campo del teatro di figura e parola. Anche se concepito come libero gioco
multimediale, il linguaggio espressivo che la compagnia adotta, si fonda principalmente
sulle tecniche del teatro d’ombra.
Katarina Janoskova proviene dall’esperienza di teatro di figura centroeuropea, mentre
la formazione artistica di Paolo Valli è legata soprattutto al rapporto professionale con
la compagnia piacentina Teatro Gioco Vita all’interno della quale matura l’esperienza
del teatro d’ombre.
Martedì 7, giovedì 9, venerdì 10 dicembre 2010
Teatro Ariosto, ore 10.00
Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione
i viaggi di atalanta
Una fanciulla nella Grecia degli dei e degli eroi
dal testo di Gianni Rodari
dai disegni di Lele Luzzati
con Alessandro Ferrara,Tiziano Ferrari, Laura Zeolla drammaturgia Giovanni Covini regia e
scene Anusc Castiglioni sagome Federica Ferrari, Nicoletta Garioni musiche Alessandro Nidi
costumi Giulia Bonaldi
Età: 6-13 anni
Tecnica: teatro d’ombre
durata: 1 ora
biglietto: € 5
I e II
ciclo
Atalanta, abbandonata nella foresta alla nascita perché femmina, - Re Jaso, suo padre,
voleva un figlio vero, un maschio, un guerriero - viene cresciuta prima da un’orsa
premurosa e poi da Diana, dea della caccia: diventa grande, abilissima con l’arco e veloce
nella corsa. Atalanta torna tra gli uomini, che aveva sempre spiato da dietro gli alberi,
per vendicare la morte di una compagna ma anche per conoscerli meglio e scoprire a
quale mondo lei appartiene. Per le sue imprese ottiene ammirazione e rispetto da parte
di grandi eroi greci e parte con Teseo, Ercole e Giasone alla conquista del vello d’oro;
durante il viaggio vive molte avventure e impara a distinguere l’astuzia dall’inganno,
il tradimento dalla lealtà, e comprende che il mondo degli uomini le appartiene con le
sue luci e le sue ombre. “Un duplice omaggio a Luzzati e Rodari: un omaggio al grande
scenografo e illustratore, al maestro con cui la compagnia ha iniziato l’avventura del
teatro d’ombre; un omaggio al grande scrittore e pedagogista, del quale nel 2010 ricorre
il trentennale della scomparsa. Due figure di riferimento di Teatro Gioco Vita ai suoi
inizi”. ( Diego Maj – Direttore artistico Teatro Gioco Vita)
Teatro Gioco Vita nasce nel 1971, tra le prime realtà in Italia ad essere protagonista del
movimento dell’animazione teatrale.
Teatro Gioco Vita grazie all’animazione ha saputo dare un contributo originale alla
nascita del teatro ragazzi, con il suo modo peculiare di fare, di intendere e di vivere
il teatro, i rapporti, la ricerca e la cultura che lo ha caratterizzato fin dalle prime
esperienze. Uno “stile” che, pur nei cambiamenti di struttura, linguaggio e poetica
attraversati in questi anni, è sempre rimasto una costante nei confronti del pubblico,
dei collaboratori, dei coproduttori. Per la sua poliedrica attività, Teatro Gioco Vita
ha ottenuto nel 2008 il Premio della Critica Promosso dall’A.N.C.T. (Associazione
Nazionale dei Critici di Teatro).
Lunedì 13 dicembre 2010
Teatro Ariosto, ore 10.00
Accademia perduta - Teatro Stabile d’Arte Contemporanea
la cicala e la formica
Liberamente tratto da La cicala e la formica di La Fontaine
di Claudio Casadio e Giampiero Pizzol con Maurizio Casali, Mariolina Coppola scene Maurizio
Bercini regia Claudio Casadio
Età: 3-10 anni
Tecnica: teatro d’attore con musica e canzoni
Durata: 1 ora
biglietto: € 5
I e II
ciclo
Questi due piccoli animali, simbolo dell’ozio e del lavoro sono tra i più famosi al mondo
grazie anche alla popolare favola di La Fontaine.
Tra le due amiche/avversarie si snoda il filo di una avventurosa storia, comica e saggia,
antica e moderna, piena di incontri e scontri, di sorprese e paure sul filo dei versi e delle
rime con cui è scritto il testo.
Cicala e formica diventano veri e propri personaggi prendendo corpo e acquistando
una personalità quasi umana. La cicala non è soltanto una oziosa perditempo, ma ha
un autentico talento artistico : è una giovane cantate che tiene concerti sui prati e sulle
spiagge della Riviera! Mentre la formica che ha una mentalità più realistica, si occupa
del posto di lavoro, della casa e delle piccole gioie e dolori del quotidiano. Da questa
diversità di visoni emerge un modo differente di affrontare ogni problema e quindi un
diverso modo di parlare e agire.
Tra le due protagoniste si insinua una terzo personaggio : il Calabrone. È un impresario,
un affarista senza scrupoli che ben rappresenta le facili tentazioni del mercato e del
facile successo: sfrutterà e illuderà la Cicala per poi abbandonarla squattrinata e sola al
gelo dell’ inverno. Sarà la formica a dover scegliere se chiudere la porta alla sfortunata
compagna o tentare di salvarla….
Accademia Perduta/Romagna Teatri, oggi Teatro Stabile d’Arte Contemporanea
diretto da Ruggero Sintoni e Claudio Casadio, viene fondata da un gruppo di giovani
attori nel 1982 come Compagnia di Teatro Ragazzi. Dal momento della sua fondazione
a oggi Accademia Perduta è impegnata in una intensa e fertile attività di produzione
di spettacoli per ragazzi, spettacoli contraddistinti dall’attenzione al fantastico,
all’immaginario, al coinvolgimento emotivo degli spettatori.
Mercoledì 15 dicembre 2010
Teatro Cavallerizza, ore 10.00
Teatro dell’Orsa
rodarissimo
fonti Favole al telefono e Tante storie per giocare, di Gianni Rodari attrice e autrice del testo
teatrale Monica Morini pianista Cristina Debbi collaborazione artistica Bernardino Bonzani
scenografie e oggetti Franco Tanzi
Età: da 5 a 9 anni
Tecnica: Teatro di narrazione, oggetti e musica dal vivo
Durata: 55 minuti
biglietto: € 5
Il ragionier Bianchi, agente di commercio sei giorni su sette, è impegnato a girare l’Italia
intera, ma al telefono, ogni sera, narra una favola alla propria bambina. I protagonisti
delle sue storie sono tutti in viaggio: chi come Giovannino Perdigiorno finisce nel paese
con le esse davanti, chi come Pulcinella viaggia nel paese dei gatti e chi come Alice
cascherina cade ovunque, anche in mare. Ai piccoli uditori, i narratori consegnano
miracoli di invenzione tratti dalle Favole al telefono e da Tante storie per giocare
di Gianni Rodari. Girandole di parole, immagini e colori, per raccontare favole che
hanno per protagonisti nasi che se ne vanno, bambini trasparenti, palazzi costruiti per
essere rotti e “scannoni” che, invece di sputar fuoco e far la guerra, la disfano. Le favole
diceva Gianni Rodari servono all’uomo intero o meglio ancora a completare l’uomo.
Accompagna la narrazione la musica dal vivo eseguita dalla pianista Cristina Debbi.
L’associazione Teatro dell’orsa, fondata dagli attori, registi e autori Monica Morini e
Bernardino Bonzani, porta avanti un percorso artistico e di ricerca sulla narrazione e
sul recupero della memoria storica e civile. Gli spettacoli del Teatro dell’orsa nascono
da una ricerca sui linguaggi teatrali e sui materiali storici e di memoria. Prendono vita
e forma grazie al continuo intrecciarsi con il lavoro di ricerca musicale dei musicisti
che collaborano in fase drammaturgica ed eseguono dal vivo le musiche. Il gruppo,
soprattutto nell’ambito del teatro ragazzi, si avvale della collaborazione con Teatro
Immagine di Franco Tanzi, mimo, regista, scenografo e costruttore di macchine
teatrali, che per il teatro dell’orsa firma le animazioni con marionette, burattini e il
teatro d’ombre.
I e II
ciclo
Lunedì 10 gennaio 2011
Teatro Ariosto, ore 10.00
I
ciclo
Teatrino dell’Erbamatta
aladino e il genio della lampada
Dall’omonimo racconto della raccolta delle “Mille e una notte”
di e con Daniele Debernardi sagome di Rosalba Marsala, Lucia Giorgio, Leda Cupelli regia Anna
Damonte
Età: 3-8 anni
Tecnica: attore, pupazzi animati a vista, teatro d’ombre
Durata: 1 ora
biglietto: € 5
La magia che avvolge il mistero della lampada magica e del suo genio diventa la fortuna
del giovane protagonista che, per raggiungerla, compie un viaggio nel profondo delle
viscere di una caverna. Grazie a particolari scenografie lo spettatore fanciullo e l’adulto
sprofondano sempre più all’interno della storia seguendo un viaggio immaginario al
centro della terra: dalla Casbah dove vive la povera famiglia di Aladino al bosco e fino
alla caverna…Dopo aver raggiunto il punto più oscuro c’è la rinascita: si torna indietro
fino a raggiungere nuovamente la Casbah, la reggia del sultano Sinan Gapudan Pascià
e l’amore di Raggio di Sole.
I temi prevalenti sono la libertà, la giustizia, l’uguaglianza e il Genio protagonista cerca,
infatti, e ottiene la propria libertà.
Le scenografie sono in legno dipinte ad olio, seguendo le tavole iconografiche della
cultura persiana, i personaggi turchi arabi persiani sono rappresentazioni di popoli
e culture mediorientali; le musiche rappresentano invece la tradizione occidentale
dell’America del Nord (New Orleans) con utilizzo di solo strumenti a fiato della famiglia
degli ottoni.
Attraverso l’unione di due culture così differenti l’uomo, in un magico equilibrio, arriva
a considerarsi un cittadino del mondo. I protagonisti sono tutti grandi pupazzi animati
a vista dal narratore che dà vita e voce, mescolando il teatro d’ombre (tipico del mondo
orientale) al movimento delle scenografie che formano 12 ambienti totalmente diversi
nell’arco di un’ora di spettacolo.
Il Teatrino dell’Erbamatta nasce ufficialmente nel 1988 dopo un periodo di studio
e formazione iniziata nel 1982 con la scuola di recitazione organizzata dal “Piccolo
Teatro di Savona”. Il lavoro svolto con Giorgio Gallione, Enrico Bonavera, Massimo
Meschiulam, Mauro Pirovano ed altri attori del teatro stabile di Genova, sono le basi
per iniziare le prime esperienze in diverse compagnie teatrali.
Attualmente il Teatrino
dell’Erbamatta è una compagnia riconosciuta dell’E.T.I. (ente teatrale italiano) e svolge
i suoi spettacoli in tutto il territorio nazionale.
Martedì 11 gennaio, mercoledì 12 gennaio 2011
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
I e II
ciclo
Il Baule Volante
la bella e la bestia
Tratto dall’omonima fiaba classica
di Roberto Anglisani e Liliana Letterese con Liliana Letterese e Andrea Lugli regia di Roberto
Anglisani movimenti scenici curati da Caterina Tavolini
Età: 6-13 anni
tecnica: teatro d’attore e narrazione nello spazio
durata: 50 minuti
biglietto: € 5
Un mercante, padre di tre figlie, si smarrisce nel bosco, di ritorno da uno sfortunato
viaggio d’affari. Trova rifugio nel palazzo della Bestia, un essere orribile, metà uomo e
metà belva. Qui cerca di rubare una rosa e per questo la Bestia lo minaccia di morte.
L’unica sua possibilità di salvezza è che sia una delle sue figlie a morire al suo posto.
La più bella delle tre figlie accetta il sacrificio e si reca al palazzo. Ma andrà incontro ad
un altro destino. Attraverso la classica storia di un amore impossibile, di un amore che
supera ogni barriera, La Bella e la Bestia ci parla innanzitutto del tema della diversità,
ed in particolare dell’accettazione del diverso e dell’altro da sè. E magicamente, in
questa storia il pubblico finisce per identificarsi proprio col personaggio della Bestia,
condividendone i dolori e i tormenti, provando per esso una grande comprensione e
un grande affetto, attraverso un percorso emotivo che va dal rifiuto per questo essere
mostruoso e apparentemente cattivo fino al sentimento di condivisione della condizione
di “diverso”, non desiderandone più la morte ma la felicità.
La Bella e la Bestia è una storia che parla con delicatezza al nostro cuore, anche per
insegnarci a ricercare la bellezza delle cose e delle persone al di là delle apparenze, a
capire che spesso essa si cela sotto sembianze che ci possono sembrare sgradevoli: solo
imparando ad andare al di là delle apparenze e delle convenzioni potremo apprezzare
la vera bellezza, una bellezza interiore e quindi più profonda.
Lo spettacolo La Bella e la Bestia ha conseguito la menzione speciale della giuria del Premio
Nazionale Eolo Awards 2007.
L’Associazione Teatrale “Otiumetars - Il Baule Volante” nasce nel 1993 come gruppo di
teatro di ricerca e dal 1994 opera professionalmente ed in forma esclusiva nel settore
del Teatro Ragazzi. Prende parte a festival di teatro d’attore, di narrazione e di teatro
di figura di rilevanza nazionale ed internazionale. Partecipa annualmente con i suoi
spettacoli a rassegne di teatro per le scuole e per le famiglie su tutto il territorio italiano.
Le tecniche utilizzate negli spettacoli sono diverse, dal teatro d’attore a quello di figura,
a quello di narrazione, ma sempre con l’intendimento di ricercare un teatro per ragazzi
che non abbia confini d’età.
Giovedì 13 gennaio, venerdì 14 gennaio 2011
Teatro Cavallerizza, 0re 9.00 e ore 10.30
Il Baule Volante
il sogno di tartaruga
I e II
ciclo
Una fiaba africana
testo Liliana Letterese regia Andrea Lugli
musiche Mauro Pambianchi e Stefano Sardi
pupazzi
Chiara Bettella, Liliana Letterese, Andrea Lugli
Età: 4-10 anni
Tecnica: Teatro d’attore e pupazzi animati a vista
Musica dal vivo su strumenti etnici
Durata: 1 ora
biglietto: € 5
Tartaruga fece un sogno. Sognò un albero che si trovava in un luogo segreto. Sui rami
dell’albero crescevano tutti i frutti della terra: banane, datteri, noci di cocco, meloni,
miglio, patate dolci, manioca e tanti altri. Tartaruga raccontò il suo sogno agli altri
animali, ma tutti risero. “E’ solo un sogno”, dicevano. “No”, replicò Tartaruga,” sono
sicura che esiste davvero. Andrò da Nonna Koko e lei saprà dirmi dove cresce”.
“Aspetta! Andrò io, tu sei troppo lenta!”, disse la scimmia. E si mise in viaggio. Ma ai
sogni occorre credere fino in fondo perché si avverino. E soprattutto non bisogna avere
fretta! Tartaruga tutto questo lo sa molto bene. E Tartaruga aspettò con la sua nota
pazienza, così alla fine...
Il racconto di questo albero meraviglioso viene dall’Africa, un continente che tutti
sogniamo, una terra che immaginiamo piena di colori, di suoni e ritmi, di una natura
esuberante e vitale. Ed è così che vogliamo raccontare la storia, con vivacità e tanta
musica, come in un sogno.
I protagonisti sono gli animali della savana, rappresentati da pupazzi animati a vista.
Le musiche sono eseguite dal vivo su ritmi e strumenti africani, con tutta la loro carica
di energia, capace di coinvolgere gli spettatori di tutte le età.
Lo spettacolo Il sogno di Tartaruga ha vinto il Premio Maria Signorelli 2008/9, assegnato dal
pubblico della rassegna nazionale “Oltre la scena” al Teatro Verde di Roma.
L’Associazione Teatrale “Otiumetars - Il Baule Volante” nasce nel 1993 come gruppo di
teatro di ricerca e dal 1994 opera professionalmente ed in forma esclusiva nel settore
del Teatro Ragazzi. Prende parte a festival di teatro d’attore, di narrazione e di teatro
di figura di rilevanza nazionale ed internazionale. Partecipa annualmente con i suoi
spettacoli a rassegne di teatro per le scuole e per le famiglie su tutto il territorio italiano.
Le tecniche utilizzate negli spettacoli sono diverse, dal teatro d’attore a quello di figura,
a quello di narrazione, ma sempre con l’intendimento di ricercare un teatro per ragazzi
che non abbia confini d’età.
Martedì 18 e mercoledì 19 gennaio 2011
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
Roberto Anglisani
l’avventura di nino
testo e regia di Roberto Anglisani
Età: dai 3 a 7 anni
Tecnica: teatro d’attore e di narrazione
Durata: 55 minuti
biglietto: € 5
I
ciclo
È la storia di un bambino che per non essere stato attento alle indicazioni della mamma,
si perde nel regno di una strega che vuole mangiarlo (naturalmente). La paura aguzza
l’ingegno e Nino riuscirà a sfuggirle ritornando felice dalla sua mamma. Il tema,
presente in molte fiabe classiche è quello della paura e della lotta contro di essa.
Nel finale di questa storia il protagonista chiederà un ultimo aiuto anche ai piccoli
spettatori per sconfiggere definitivamente la strega. All’origine del racconto orale
ci sono le storie di paura. Queste sono molto importanti perché hanno il pregio di
scatenare forti emozioni in chi le ascolta, di essere coinvolgenti ed appassionanti a
tutti i livelli, anche quello fisico. Le storie di paura come L’avventura di Nino sono
molto amate dai bambini perché ascoltandole possono fare la stessa esperienza del
protagonista. Possono credere davvero di essere inseguiti dalla strega cattiva, possono
stare fisicamente accaanto a Nino quando cercherà di salvarsi, e infine parteciperanno
alla distruzione della strega con un grido forte, tutti insieme, un grido che diventa
catarsi e segna la liberazione del male e la distruzione definitiva della strega cattiva.
Roberto Anglisani nasce a Taranto nel 1955. Inizia la sua formazione nella Comuna
Baires nel 1977 e con questa partecipa ad alcuni importanti festival internazionali.
Prosegue la sua formazione partecipando ad alcuni stages con J.Grotowskj e i suoi
attori, presso il CRT a Milano.
Nel 1980 frequenta la scuola di R.Manso a Milano. Nel 1985 vince una borsa di studio
della C.E.E. che da inizio ad un periodo di formazione di alcuni anni con Dominic De
Fazio (Actor’ Studio, New York). Ha inoltre frequentato la Scuola di Animazione del
Piccolo Teatro di Milano. Nel 1989 collabora con Marco Baliani al progetto “STORIE”,
iniziando un percorso sulla narrazione orale che lo porterà a creare narrazioni singole
e a partecipare a numerosi progetti sul teatro di narrazione.
Ha lavorato con diverse compagnie come attore e regista, partecipando anche a diversi
Festival Internazionali di Narrazione. Ha vinto il premio nazionale Stregatto con varie
produzioni, sia come attore narratore che come responsabile della regia.
Attualmente si occupa della formazione di giovani attori nello Studio Laboratorio
dell’Attore di R.Manso a Milano.
Mercoledì 19, giovedì 20, venerdì 21 gennaio 2011
Teatro Ariosto, ore 10.00
Quelli di Grock
con la testa fra le nuvole
Dedicato a Igino Ruberti
Tratto da Il gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach e da Il Piccolo principe di
Antoine de Saint-Exupèry
ideato, scritto, diretto e interpretato da Alessandro Larocca e Andrea Ruberti scene e costumi
Alessandro Larocca e Andrea Ruberti musiche Gipo Gurrado
Età: 6-10 anni
Tecnica: teatro d’attore
durata: 55 minuti
biglietto: € 5
I e II
ciclo
Lo spettacolo narra di due personaggi comici, Antonio De Colli e Gino Elica, legati dalla
fantasia e dal sogno di volare: conoscono a memoria la vita e l’impresa di molti piloti,
fanno volteggiare piccoli aerei nell’aria, imitando i rumori dei motori e le voci delle torri
di controllo, simulano battaglie aeree e giocano con allegria e divertimento.
L’immaginazione permetterà loro di diventare piloti, esplorare il cielo, atterrare sulle
bianche nubi e inventare favolosi paesaggi. L’amicizia fra i due, il contrasto fra i caratteri
e le diverse personalità colorano la storia di mille sfumature, in un gioco clownesco
sostenuto da concretezza e visionarietà, da poesia e ironia, in bilico fra sogno e realtà,
in cui le due figure condividono il desiderio di fantasticare.
La relazione che si sviluppa tra i due personaggi comici, sognatori senza età, fa da filo
conduttore alla storia. L’intesa giocosa li porterà a consolidare il sentimento d’amicizia,
tanto da non volersi più separare, neanche di fronte all’opportunità di potere pilotare
un vero aereo, preferendo volteggiare insieme e con la testa fra le nuvole.
La giuria di Festebà 2009 assegna una menzione speciale allo spettacolo Con la testa fra
le nuvole
La Compagnia Teatrale Quelli di Grock nasce a Milano nel 1976, fondata da alcuni ex
allievi della scuola del Piccolo Teatro. Da trent’anni produce spettacoli di prosa e di
teatro-danza per bambini, ragazzi, giovani e adulti, attribuendo costante importanza
ai progetti didattici. La caratteristica primaria della compagnia Quelli di Grock è
quella di affrontare un teatro nuovo finalizzato a promuovere drammaturgie lontane
dagli schemi tradizionali, cercando così di avvicinare il pubblico a forme espressive
alternative. L’obiettivo è stimolare la nascita di un interlocutore, attento fin dall’infanzia
alle innovazioni e pronto a comprendere linguaggi e modelli artistici sempre diversi.
Lunedì 24 gennaio 2011
Teatro Ariosto, ore 10.00
Tam TeatroMusica
anima blu
I e II
ciclo
dedicato a Marc Chagall
con Flavia Bussolotto, Marco Tizianel ideazione Michele Sambin, Flavia Bussolotto musiche
Enzo Carpentieri, Michele Sambin, Kole Iaca regia, scene e immagini Michele Sambin
Età: 5-10 anni
Tecnica: teatro d’attore con videoproiezioni
Durata: 1 ora
biglietto: € 5
Gli esseri umani volano e dall’alto guardano e sognano, piangono, sorridono. Gli oggetti
ricordano. Gli animali hanno un loro silenzio, che è un sentire particolare.
Chagall. Siamo
partiti dai sui quadri per compiere un viaggio nella poetica di un pittore che ci
emoziona. Tematiche quali la nascita, l’amore,
la solitudine, la città, la festa, il circo,
la guerra, la morte
emergono dall’interiorità di un poeta-pittore e prendono forma in
icone che fanno pensare ai sogni.
Cavalli, galli, capre, pesci, asini volanti, agnelli, gatti
e mucche. Gli animali ci guardano. E insieme agli animali, innamorati, angeli,
violini,
acrobati, musicisti. E la città, immobile. Il tempo, immobile.
Ci siamo immersi nel
mondo iconografico di Chagall per farne emergere un racconto che ha dato tempo e
sviluppo alla pittura, un mondo silenzioso ha così trovato la sonorità. L’incontro tra
i corpi dei due attori e le immagini pittoriche avviene all’interno di un dispositivo
scenografico che consente la realizzazione di figure ibride tra il reale e il fantastico.
La videoproiezione è un terzo attore che dialoga con i corpi veri e crea suggestioni
visive riuscendo a coniugare i due piani. Il ritmo e la musicalità del gesto in forma
coreografica colmano ciò che manca alla pittura per essere teatro.
Ogni oggetto,
animale, essere umano nella pittura di Chagall è icona e in quanto tale significa.
Significa quello che ogni sguardo a contatto con essa è capace di evocare lo sguardo di
un bambino,
come quello di un adulto.
Spettacolo vincitore del Premio Eolo Awards 2008 per il miglior spettacolo di Teatro Ragazzi
Italiano e del Premio Festival Feten 09 - Gijon (Spagna) per la migliore scenografia
Tam Teatromusica, formazione artistica fondata nel 1980 da Michele Sambin, con
Laurent Dupont, e Pierangela Allegro, è compagnia di produzione e progetto votata
al rinnovamento del linguaggio teatrale. Riconosciuta a livello nazionale come una
delle voci più autorevoli nel campo della ricerca e sperimentazione, ha ottienuto
ampi riconoscimenti anche a livello internazionale ricevendo inviti a rappresentare
le proprie opere in importanti manifestazioni europee. Dalla data di fondazione attua
con continuità una poetica che è incrocio e sinergia dei linguaggi visivi e musicali e
che si concretizza in produzioni teatrali rivolte sia all’area dell’infanzia che del teatro
contemporaneo.
Mercoledì 26 gennaio, giovedì 27 gennaio 2011
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
Cà Luogo d’arte
storie fruttuose
Tratto da Zuppa di sasso e Il piccolo bruco mai sazio
di Marina Allegri regia Maurizio Bercini con Alberto Branca e Francesca Grisenti scenografia
Maurizio Bercini, Donatello Galloni, Silvia Spagnoli luci Maurizio Bercini musiche Paolo
Codognola costumi Giuseppina Fabbi
Età: 3-8 anni
Tecnica: teatro d’attore
Durata: 1 ora
biglietto: € 5
I
ciclo
Lo spettacolo, liberamente ispirato al Piccolo Bruco Mai Sazio ed a Zuppa di Sasso ha
una struttura semplice e visionaria.
Pochi elementi in scena; un albero, due casine, un baule, una pentola, un tappeto
coloratissimo, permettono ai due attori di concentrarsi sulla narrazione.
Il libro, oggetto di scena privilegiato, viene di volta in volta, letto, usato come
nascondiglio, consultato contro le paure e le incertezze, accarezzato, sporcato.
Il lavoro, pensato per i piccolissimi ed i loro educatori, ha come tema centrale il cibo, o
meglio l’importanza del nutrimento del corpo e dell’anima.
Così, una zuppa preparata partendo dal sasso di un vecchio lupo, può insegnare
che, superando le paure e i pregiudizi mangiare insieme ha un valore importante ed
educativo; un piccolo bruco affamato e irriverente richiama all’indulgenza verso chi ha
bisogno di cibo e pazienza per trasformarsi in farfalla. Soprattutto lo spettacolo porta
l’attenzione sul libro, e sulle storie, fonte inesauribile di saggezza per sconfiggere le
paure ed appassionarsi alla vita, nostra e altrui.
Cà Luogo d’Arte è un’associazione culturale costituitasi nel 2002 e formata da un
gruppo di professionisti dello spettacolo: registi, scenografi, drammaturghi, attori e
musicisti. Tra i suoi fondatori Maurizio Bercini, regista e scenografo dei più interessanti
spettacoli che il teatro ragazzi abbia mai prodotto in Europa, vincitore di numerosi
premi e direttore artistico dell’associazione; Marina Allegri, scrittrice e drammaturga,
Alberto Branca attore e direttore artistico di teatri municipali e rassegne e Patrizio
Dall’Argine, attore, scenografo, pittore e burattinaio. Cà Luogo d’Arte ha vinto diversi
premi sia come miglior compagnia di burattinai d’Italia sia per le sue produzioni.
Lunedì 31 Gennaio 2011
Teatro Ariosto, ore 10.00
Teatro dell’Orsa
vivere ancora
II
ciclo
Voci dal filo spinato
ideato, scritto e interpretato da Monica Morini e Bernardino Bonzani
musiche eseguite al
pianoforte da Cristina Debbi luci e tecnica Andrea Alfieri
Età consigliata: da 10 a 14 anni
Tecnica: Teatro d’attore con proiezione di immagini e musica dal vivo
Durata: 1 ora
biglietto: € 5
Memoria dell’Olocausto
Narrazione teatrale delle testimonianze scritte dalle vittime
con immagini su diapositiva
e musica dal vivo
L’olocausto raccontato dal cuore pensante di uomini e donne.
Un percorso nella
memoria, per non dimenticare.
Un viaggio che chiama a non essere semplici spettatori,
ma a lasciare traccia di sé nello spazio-tempo della rievocazione.
Dai quaderni, dai diari,
dalle tracce degli scritti, proviene la testimonianza di donne e uomini sopravvissuti
e no all’olocausto.
Sono parole e tormenti, sono domande.
La scelta dei testi di Etty
Hillesum, Elie Wisel, Peter Weiss, Primo Levi, Ruth Kluger, Elisa Springer, tra altri,
nasce dall’esigenza di rappresentare la resistenza e la resa di fronte al tentativo di
omologare e uccidere ogni diversità sia di classe che di razza o religione.
Un tempo
per ricordare e riflettere.
La privazione alle persone dei propri diritti, delle cose, poi
della dignità e infine della loro vita.
Il vento disumano di quegli anni continua a soffiare
per molti popoli della terra.
E deve rimanere bene impresso nelle nostre menti, se
vogliamo riconoscerlo e cacciarne gli orrori. Hetty Hillesum conclude così il suo diario:
“si vorrebbe essere un balsamo per molte ferite”.
L’associazione Teatro dell’orsa, fondata dagli attori, registi e autori Monica Morini e
Bernardino Bonzani, porta avanti un percorso artistico e di ricerca sulla narrazione e
sul recupero della memoria storica e civile. Gli spettacoli del Teatro dell’orsa nascono
da una ricerca sui linguaggi teatrali e sui materiali storici e di memoria. Prendono vita
e forma grazie al continuo intrecciarsi con il lavoro di ricerca musicale dei musicisti
che collaborano in fase drammaturgica ed eseguono dal vivo le musiche. Il gruppo,
soprattutto nell’ambito del teatro ragazzi, si avvale della collaborazione con Teatro
Immagine di Franco Tanzi, mimo, regista, scenografo e costruttore di macchine
teatrali, che per il Teatro dell’orsa firma le animazioni con marionette, burattini e il
teatro d’ombre.
Mercoledì 2 febbraio, giovedì 3 febbraio 2011
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
Teatro Gioco Vita
cane blu
tratto da Chien Blue di Nadja
adattamento teatrale Nicola Lusuardi, Fabrizio Montecchi regia Fabrizio Montecchi scene
Nicoletta Garioni sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari (dai disegni di Nadja) musiche
Michele Fedrigotti costumi Sara Bartesaghi Gallo
Età: 3-7 anni
Tecnica: teatro d’ombre
durata: 50 minuti
biglietto: € 5
I
ciclo
Quale bambino non ha mai sognato d’avere un cane che dorme con lui, che veglia su
di lui e lo protegge? Cane Blu non è un cane come gli altri. Arriva da un dove che non
si sa dov’è e da un tempo che sembra senza tempo. Questo lo rende libero, potente e
misterioso. Ma Cane Blu è anche docile e mansueto e questo ne fa il protettore, l’amico,
il confidente di Carlotta. Tra Cane Blu e la bambina nasce un’amicizia segreta, fatta
soprattutto di silenzi e tenerezze, interrotta solo dalla madre che, una volta scoperto
il legame tra i due, impedisce alla bambina di accoglierlo e di frequentarlo. Ma Cane
Blu continua a vegliare su Carlotta e nel momento del pericolo la salva, difendendola
dall’attacco dello Spirito del bosco nel quale la bambina si era persa. Questa storia,
all’apparenza semplice e lineare, è in realtà pervasa da qualcosa di grande e misterioso
che la rende ricca di pathos e di tensione. Cane Blu ci racconta l’universo più intimo e
contrastato del bambino e del “fantastico” che si fa presenza quotidiana, che s’insinua
nelle nostre vite e ci accompagna in momenti importanti della nostra esistenza. Con
questa produzione Teatro Gioco Vita continua il suo viaggio nel mondo del libro
illustrato per bambini scegliendo un’autrice connotata per l’originalità dei suoi temi
e delle sue illustrazioni. L’opera di Nadja rappresenta sicuramente un’occasione per
Teatro Gioco Vita per evolvere ulteriormente il proprio linguaggio delle ombre e
sviluppare nuove forme rappresentative ed espressive per il pubblico dei più piccoli.
Teatro Gioco Vita nasce nel 1971, tra le prime realtà in Italia ad essere protagonista
del movimento dell’animazione teatrale. Teatro Gioco Vita grazie all’animazione ha
saputo dare un contributo originale alla nascita del teatro ragazzi, con il suo modo
peculiare di fare, di intendere e di vivere il teatro, i rapporti, la ricerca e la cultura che
lo ha caratterizzato fin dalle prime esperienze. Uno “stile” che, pur nei cambiamenti
di struttura, linguaggio e poetica attraversati in questi anni, è sempre rimasto una
costante nei confronti del pubblico, dei collaboratori, dei coproduttori.Per la sua
poliedrica attività, Teatro Gioco Vita ha ottenuto nel 2008 il Premio della Critica
Promosso dall’A.N.C.T. (Associazione Nazionale dei Critici di Teatro).
Lunedì 7 febbraio 2011
Teatro Ariosto, ore 9.00 e ore 10.30
Fondazione Teatro dell’Archivolto
giulio coniglio e gli amici per sempre
di Nicoletta Costa riduzione teatrale e regia Giorgio Scaramuzzino con Elena Dragonetti,
Alessandro Marini, Vincenzo Zampa musiche Paolo Silvestri
Età: 4-8 anni
Tecnica: teatro d’attore, canzoni dal vivo, pupazzi, video-animazioni
Durata: 55 minuti
biglietto: € 5
Giulio Coniglio è timido e generoso, ovviamente come tutti i conigli un po’ pauroso, con
lunghe orecchie pelose e una grande passione per le carote. Vive in una foresta con gli
amici Tommaso, un topo pigro e pasticcione, e Caterina, un’oca molto saggia, con cui
adora condividere le proprie angosce e con i quali vive tante colorate avventure.
Lo spettacolo si sviluppa su due livelli: la parte della narrazione delle avventure di Giulio
Coniglio (attraverso l’uso dei pupazzi) e la parte delle storie personali degli interpreti,
che nascono da un lavoro di improvvisazione.
Nicoletta Costa attraverso le scene, le canzoni dal vivo, i pupazzi, e le video-animazioni
ha cercato di ricreare in teatro la stessa dimensione dell’illustrazione originaria delle
storie di Giulio Coniglio.
Il tema principale dello spettacolo è l’amicizia. La scoperta delle prime amicizie alla
scuola dell’infanzia, il libro come amico, l’amico immaginario, le litigate tra amici...
Quando la parola compagno viene sostituita con la parola amico?
Quando si è traditi dall’amico?
I
La solitudine del bambino rispetto alle esperienze del passato.
ciclo
La condivisione dei giochi e dei giocattoli.
Il Teatro dell’Archivolto diretto da Pina Rando e con la direzione artistica di Giorgio
Gallione nasce a Genova nel 1986, rifondandosi sulle basi dell’originale formazione
del 1978. Dal 1993 Giorgio Scaramuzzino attore, regista e autore di testi teatrali e
di narrativa per l’infanzia diventa responsabile del settore Ragazzi ed Educazione al
Teatro: da questo momento specifica attenzione viene rivolta al mondo della scuola.
Nell’intendere il teatro come importante strumento di crescita formativa, educativa e
culturale, il Teatro dell’Archivolto si è impegnato nel corso degli anni su due versanti:
quello delle attività di studio e aggiornamento rivolte agli insegnanti e quello della
produzione di spettacoli e organizzazione di rassegne rivolte ad un pubblico di giovani
dai più piccoli ai più grandi.
Giovedì 10 febbraio, venerdì 11 febbraio 2011
Teatro Ariosto, ore 10.00
I
ciclo
CTA di Gorizia
olivia paperina
con Elena De Tullio e Loris Dogana testi, scene e figure Francesco Tullio Altan musiche originali
Aldo Tarabella
scenografia Pierpaolo Bisleri e Greta Podestà
costumi e pupazzi Maria de
Fornasari
voce della mamma Antonella Caruzzi regia Roberto Piaggio
Età: 2-8 anni
Tecnica: attori, figure (pupazzi e oggetti) e musica
Durata 50 minuti
biglietto: € 5
Olivia è una paperottola dai grandi occhioni, appena uscita dall’uovo, che va alla
scoperta del mondo: del sole, del mare, dei colori, delle cose, e delle parole che alle cose
danno un nome. L’accompagna nelle sue scoperte Carletto, un simpatico ranocchio
tutto verde, che le insegnerà a muoversi tra le piccole-grandi meraviglie della vita che
Olivia incontra: la palla rossa, i tulipani, i funghi, i sassi, l’acqua dello stagno, il mare,
l’ape Paolina, il gabbiano Gaetano, il gambero Onìn, la lucciola Giuggiola. E proprio
il simpatico ranocchio le insegna un metodo infallibile per riuscire a ricordarle tutte:
le insegna a costruire una filastrocca alla quale, man mano che conosci e impari, si
aggiungono altre cose e altri nomi. Importante poi per Olivia l’incontro con gli altri
personaggi che abitano il mondo che la circonda. Ognuno di loro le insegnerà a fare
qualcosa: l’ape Paolina le farà assaggiare il miele, il gabbiano Gaetano le insegnerà
a volare, il gambero Onìn le insegnerà a camminare all’indietro per non perdersi, la
lucciola Giuggiola le insegnerà a ritrovare al buio la strada di casa.
Quando a sera Olivia Paperina tornerà dalla sua mamma, sarà diventata più grande e
autonoma, pronta nei giorni successivi a muoversi con più esperienza nel mondo.
Olivia Paperina è uno spettacolo per i più piccini, che dei più piccini cerca di cogliere
le curiosità, gli atteggiamenti e i continui perché.
Il C.T.A. - Centro Teatro Animazione e di Figure di Gorizia, riconosciuto dal Ministero
dei Beni e delle Attività Culturali come Teatro di Figura di rilevanza nazionale, svolge
dal 1994 un’intensa attività di promozione e diffusione del Teatro di Figura nella regione
Friuli - Venezia Giulia attraverso la produzione di spettacoli per bambini e adulti, e
l’organizzazione di rassegne, laboratori, mostre, eventi. L’attività del CTA si è sviluppata
fin dall’inizio intorno a due iniziative dirette entrambe da Roberto Piaggio: l’Alpe Adria
Puppet Festival, rassegna dedicata al Teatro d’attore e di Figure in collaborazione con
la Slovenia e la provincia di Gorizia e il Teatro & Scuola.
Lunedì 14, martedì 15 febbraio 2011
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
MaMiMò
la tartaruga gigante delle galapagos
dall’omonima opera di Rébecca Dautremer
Tragicommedia in cinque atti per una coccinella, una zanzara e quattro animali da fattoria
regia Angela Ruozi drammaturgia Tommaso Ronda scene Marco Merzi costumi Eleonora
Giovanardi con Eleonora Giovanardi, Marco Merzi. Tommaso Ronda, Angela Ruozzi
Età: dai 3 ai 7 anni
Tecnica: teatro d’attore e di narrazione
Durata: 50 minuti
biglietto: € 5
I
ciclo
Lo spettacolo, che si svolge ora nel cortile della fattoria, ora dietro il cortile della
fattoria, ora davanti al cortile della fattoria, vede la piccola Coccinella avventurarsi in
un ambiente a lei familiare, frequentato da animali apparentemente affabili, ma nel
quale nessuno sembra disposto ad aiutarla nell’impresa di confezionare il suo vestito
di carnevale: un vestito da tartaruga gigante delle Galapagos! Ma benché piccina,
Coccinella è inamovibile: supera con coraggio i NO, talvolta incomprensibili, degli altri
animali e affronta con temerarietà la sfida di incamminarsi nel mondo alla ricerca del
vestito giusto per lei. Sostenuta nella sua avventura da Zanzara, saggio consigliere,
Coccinella arriverà alla scoperta di una verità per lei sorprendente ed affascinante.
Note della regista
“Questa favola incanta al primo sguardo: le illustrazioni di Rébecca Dautremer
possiedono un soffio vitale, sono già personaggi, già recitano.
Ecco allora la voglia di vedere queste immagini trasformarsi in attori in movimento, ecco
nascere in noi il desiderio e la scommessa di riuscire a portare in teatro la raffinatezza di
quelle illustrazioni, la delicatezza di quella storia, la magia di quell’ atmosfera sospesa.
Credendo nel fatto che la vera creatività si concede il tempo e lo spazio, abbiamo
intrapreso un progetto che ha rappresentato per noi l’occasione di darci il tempo di
avere delle visioni, lo spazio di condividerle e la possibilità di rielaborarle giungendo a
una “rilettura collettiva” della fiaba.
Il Centro Teatrale MaMiMò è un polo culturale formato da professionisti di Reggio
Emilia, attivo dal 2004, con sede negli spazi comunali dell’Officina delle Arti.
Al suo interno sono attive una Compagnia che produce spettacoli di prosa e organizza
eventi culturali, e una Scuola di Teatro.
Gli attori della Compagnia, per la maggior parte reggiani e formatasi alla Scuola d’Arte
drammatica Paolo Grassi di Milano, hanno scelto di privilegiare il rapporto con il
territorio come elemento fondamentale della loro attività.
Lunedì 21 febbraio 2011
Teatro Ariosto, ore 10.00
I
ciclo
Teatro del Canguro
peter pan
Tratto dall’omonimo romanzo di J.M. Barrie
di Lino Terra e Renato Patarca figure e animazioni Nicoletta Briganti, Renato Patarca con Umberto Rozzi, Mauro Vitali, Natascia Zanni
Età: 3-8 anni
Tecnica: spettacolo di teatro di figura e d’attore
Durata: 55 minuti
biglietto: € 5
….C’è una stanza: quella di Wendy e degli altri bambini dove a volte c’è anche una
mamma che racconta storie.
Lì tutto è caldo, protetto, rassicurante...forse un pò monotono. Di fuori al contrario c’è
il mondo di Peter: senza obblighi, senza regole pesanti, pieno di cose e di esseri strani e
suggestivi, tutti inafferrabili ed inconsistenti, perchè forse la fantasia e l’infanzia sono
proprio così. C’è il paese di Peter e degli altri “bambini perduti”: un paese che esiste solo
perchè lo si vuole raccontare e perchè si ha voglia di vederlo. Un paese che, al contrario
di quanto si potrebbe pensare, non è poi così “ampio ed esteso, con seccanti distanze
tra un’avventura e l’altra”. C’è infine una finestra dove Peter vola per “predare” storie,
così come fanno le rondini che, a tale scopo, nidificano sui cornicioni delle case. Una
finestra attraverso la quale entrano ed escono: fate, bambini, sorrisi strappati, baci non
dati, occhi sgranati, voglie, paure, sogni, speranze, e tutti quei pensieri, così leggeri, che
ti sollevano dolcemente nell’aria e ti fanno volare.
Scenicamente lo spettacolo si presenta suddiviso in due parti.
C’è un “sotto” che rappresenta la stanza, la casa, la famiglia, il nido; ovvero quel luogo
per sempre abbandonato da Peter e forse, poi, per sempre rimpianto e desiderato.
C’è anche un “sopra”: frenetico, vitale, sospeso nell’aria, ricco di fugaci apparizioni
affascinanti o inquietanti. Lassù tutti si rincorrono senza mai incontrarsi, lassù ogni
avventura è possibile e non c’è altro che non sia avventura.
Il Teatro del Canguro, Stabile d’Innovazione per l’Infanzia e i Giovani delle Marche,
da oltre trent’anni produce, rappresenta e organizza spettacoli teatrali per bambini
e ragazzi. Il Teatro del Canguro è da sempre orientato verso un teatro di grande
impatto visivo ed emotivo. Si è dotato di un linguaggio originale e moderno, adatto alla
comprensione dei più piccoli, in grado di catturare l’attenzione, provocare emozioni e,
nel contempo, stimolare riflessioni.
Martedì 22 febbraio 2011
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e 10.30
Teatro Pirata
cinderella vampirella
I e II
ciclo
con Francesco Mattioni e Lucia Palozzi
testo e regia Francesco Mattioni, Diego Pasquinelli,
Silvano Fiordelmondo musiche originali Lorenzo Soda scenografie e burattini Marina Montelli
Età: 4-10 anni
Durata: 55 minuti
Tecnica: pupazzi e burattini
biglietto: € 5
È una divertente rilettura della nota fiaba di Cenerentola trasportata nell’inconsueta
ambientazione di un Castello in Transilvania, tra vampiri, draghi e streghe. Ebbene
si! Anche Dracula ha i suoi problemi familiari! Sua figlia Cinderella non ne vuol
proprio sapere di tenebre, pipistrelli, castelli, ma sogna una vita da casalinga in una
bella casa moderna arredata di tutto punto! A peggiorare la situazione, c’è sua moglie:
la dispotica Matrigna cattiva invidiosa di Cinderella, che vorrebbe liberarsi di lei.
E ancora il gobbo Igor, zotico e fedele servitore tuttofare dal cuore tenero incapace
di far del male a Cinderella come invece vorrebbe la Matrigna. Sarà lui a riuscire a
farla scappare verso un mondo sconosciuto popolato da mostri, dove vivrà avventure
al limite dell’impossibile e dove farà l’incontro che le cambierà la vita: un imponente
e dolce drago di nome Grill-Grill. Un drago particolare dall’alito pestilenziale, che si
innamorerà perdutamente di Cinderella, e sarà disposto per lei a fare qualunque cosa,
anche ad arredare la sua grotta con elettrodomestici di ogni tipo. Questi i personaggi di
una favola moderna, con la scenografia creata come sempre dalle abili mani di Marina
Montelli, con musiche e canzoni originali, che fa appello a tutti gli schemi tipici della
fiaba tradizionale, dove un inevitabile lieto fine concluderà la nostra divertente ed
effervescente storia.
Una rilettura del classico teatro dei burattini all’originale maniera
del Teatro Pirata, dove i personaggi (pupazzi e burattini) si muovono all’interno di una
scatola magica in continua evoluzione.
Il Teatro Pirata viene costituito nel giugno del 1993 a Jesi (Ancona) da Silvano
Fiordelmondo, Gianfrancesco Mattioni, Diego Pasquinelli. Il gruppo vanta una lunga
esperienza di lavoro in comune, che risale al 1980, quando i tre fondarono il Teatro
Burattini & Mimo e realizzarono le loro prime esperienze nel campo del teatro di
animazione e per ragazzi. Come Teatro del Barattolo prima e Teatro Pirata a partire
dal 1993, i tre realizzeranno varie produzioni come animatori ed ideatori dedicandosi
a numerose attività di laboratori per ragazzi e soprattutto a progetti rivolti ai fanciulli
e a persone diversamente abili. Verranno riconosciuti, per l’attività svolta nel 1999, dal
Ministero dei Beni e delle Attività culturali come Compagnia Di Teatro Di Figura Di
Rilevanza Nazionale.
Venerdì 18 marzo 2011
Sala Ottagonale del Teatro Valli; ore 9 I ciclo, ore 10,30 II ciclo
I
II
ciclo
ciclo
(s)concertatevi!!!!
Concerto-lezione
Trio violino violoncello, fisarmonica Patrizia Angeloni animatrice della lezione Mirko Ferrarini
fisarmonica Cesare Carretta violino Matteo Malagoli violoncello
ideazione di Patrizia Angeloni adattamenti musicali di Mirko Ferrarini
Età: 6-10 anni
Tecnica: concerto lezione
Durata: 45 minuti
Biglietti: euro 5
Durante la lezione concerto un trio formato da violino, violoncello e fisarmonica,
compagni inseparabili di questo viaggio, ci condurranno in luoghi differenti: all’interno
della corte rinascimentale con le sue danze, nel mezzo delle feste popolari irlandesi con
i loro irrefrenabili ritmi, nelle luminose sale dei palazzi ottocenteschi al volteggiare di
un valzer, fino alla lontana Argentina con il tango di Astor Piazzolla.
Il viaggio viene condotto adeguando il percorso didattico all’età e alla maturità dei
partecipanti e proponendo ai bambini attività di canto, movimento strutturato e danza.
Il ruolo degli strumenti e le loro caratteristiche tecnico - foniche verranno osservati in
funzione della comprensione delle musiche ascoltate.
Programma :
La corte rinascimentale e le sue danze, T. Susato danza moresca (trio)
La festa popolare irlandese, Trad. Danza Irlandese (Trio)
La sala da concerto, F. Kreisler Liebeslied (Trio)
Il tango di A. Piazzola., Piazzolla Esqualo (Trio)
Patrizia Angeloni svolge una apprezzata attività concertistica, come solista e in formazioni
cameristiche. Dal 1987 è docente di fisarmonica alla Scuola Comunale “G. Verdi” di Prato. E’
autrice di Progetti inerenti l’educazione musicale nelle scuole di ogni ordine e grado.
Mirko Ferrarini si è diplomato in fisarmonica classica con lode al Conservatorio di musica “L.
Cherubini” di Firenze. Suona regolarmente in diverse formazioni cameristiche con archi e fiati
con cui propone un repertorio originale che spazia dalla musica barocca alla contemporanea. Con
Icarus Ensemble ha partecipato a festival di musica contemporanea.
Matteo Malagoli si diploma ventenne in violoncello presso l’Istituto Musicale Pareggiato
“Achille Peri” di Reggio Emilia. Svolge attività concertistica in duo e in gruppi cameristici in
Italia, Europa, Nord Africa e Stati Uniti.
Cesare Carretta nasce a Parma nel 1965 e si diploma in violino nel conservatorio della sua
città natale, perfezionandosi successivamente con M. Sirbu e G.Carmignola. E’ primo violino di
spalla in numerose orchestre e gruppi da camera. Dal 1986 lavora stabilmente con l’Orchestra
da Camera di Mantova. Dal 2002 svolge touneés in tutto il mondo con la Symphonica Arturo
Toscanini diretta dal prestigioso direttore Lorin Maazel.
Martedì 22, mercoledì 23, giovedì 24 marzo 2011
Teatro Ariosto, ore 10.00
Compagnia Balletto Classico
Liliana Cosi - Marinel Stefanescu
coppelia
balletto in tre atti
musica di Leo Delibes
coreografie Marinel Stefanescu maitre du ballet Liliana Cosi scene Hristofenia Cazacu
costumi
Marinel Stefanescu
Età: 8-14 anni
Tecnica: danza classica
Durata: 1 ora, 15 minuti
biglietto: € 5
II
ciclo
Coppelia è senz’altro tra i capolavori del grande repertorio ballettistico per gli
ingredienti calibrati perfettamente: il colorito musicale vivace e romantico, la storia
sempre credibile. Fu rappresentata per la prima volta nel 1870 all’Opera di Parigi con
grande successo, e fu presto richiesta nei maggiori teatri del mondo. Da allora molti
coreografi si sono cimentati in proprie originali versioni. La Coppelia proposta dalla
Compagnia Balletto Classico mantiene la versione musicale originale di Lèo Delibes
e così la trama con i suoi protagonisti; è stata messa in scena per la prima volta nel
1982, al Teatro Municipale Romolo Valli di Reggio Emilia, con protagonisti Liliana
Cosi e Marinel Stefanescu. Da allora innumerevoli sono le repliche e le tournée in
tutta Italia e all’estero. La novità di questa coreografia sta nello specifico dello stile
del coreografo Stefanescu: fantasia, ricchezza e inventiva di passi senza tempi morti,
sia nelle parti classiche che nelle danze di carattere, mazurke e czardasc, danza degli
automi. Presentato di recente con i nuovi Solisti e tutta la Compagnia, ha riscosso lo
stesso successo dei suoi inizi, mantenendo intatta la sua freschezza, lo humor, la lieve
vena patetica, la gioia di vivere, l’allegria.
La Compagnia Balletto Classico dal 1975 porta il nome dei suoi fondatori e protagonisti,
Liliana Cosi e Marinel Stefanescu.
Diventa importante già nel 1977, quando compie la sua prima grande tournèe in tutta
Italia. Dal 1978 ha fissato la sua sede a Reggio Emilia. Quattro grandi sale di balletto
perfettamente attrezzate con pianoforte e impianto stereo, spogliatoi completi di
servizi, sala massaggio, sartoria, deposito dei costumi, magazzino per gli impianti,
scene e attrezzeria, sala di scenografia. Il coreografo è Marinel Stefanescu.
La Compagnia si basa su un repertorio classico, neo-classico e moderno ed è attiva tutto
l’anno con circa 70 spettacoli su tutto il territorio italiano.
Giovedì 24 marzo, venerdì 25 marzo 2011
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
Il Baule Volante
attento pierino…arriva il lupo!
I e II
ciclo
Tratto da Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev
con Liliana Letterese, Andrea Lugli, Nicola Zampieri testo e regia Andrea Lugli
scene e costumi
Chiara Bettella e Andrea Manfredini
pupazzi Liliana Letterese, Andrea Lugli
Età: 3-10 anni
Tecnica utilizzata: teatro d’attore e pupazzi animati a vista
Durata: 50 minuti
biglietto: € 5
La storia tratta dalla celebre fiaba di Pierino e il lupo, musicata da Sergej Prokofiev,
narra la vicenda di un ragazzo che, con l’aiuto dei suoi inseparabili amici animali, riesce
a catturare un ferocissimo lupo. Ogni personaggio è contraddistinto da uno specifico
strumento musicale, che ne facilita l’identificazione e che ha reso giustamente notissima
questa fiaba musicale che Prokofiev aveva composto con lo scopo di educare alla musica
i ragazzi delle scuole elementari russe.
Un tema e uno strumento differente caratterizzano dunque ciascun personaggio:
l’uccellino è ritratto dal suono del flauto, il nonno col fagotto, il gatto col clarinetto,
l’anatra con l’oboe, il lupo con i corni, i cacciatori con i timpani e Pierino dal suono
di tutti gli archi dell’orchestra, viole, violini, violoncelli e contrabbassi. L’intento è
quello di introdurre i bambini, anche i più piccoli, all’ascolto della musica classica e di
insegnare loro ad individuare i suoni dei diversi strumenti musicali. Nello spettacolo
gli autori si propongono di raggiungere questo risultato attraverso una messinscena
agile e divertente, dove si susseguono senza sosta le sorprese e i colpi di scena.
L’Associazione Teatrale “Otiumetars - Il Baule Volante” nasce nel 1993 come gruppo
di teatro di ricerca e dal 1994 opera professionalmente ed in forma esclusiva nel settore
del Teatro Ragazzi. Prende parte a festival di teatro d’attore, di narrazione e di teatro
di figura di rilevanza nazionale ed internazionale. Partecipa annualmente con i suoi
spettacoli a rassegne di teatro per le scuole e per le famiglie su tutto il territorio italiano.
Le tecniche utilizzate negli spettacoli sono diverse, dal teatro d’attore a quello di figura,
a quello di narrazione, ma sempre con l’intendimento di ricercare un teatro per ragazzi
che non abbia confini d’età.
Martedì 29 marzo 2011
Teatro Ariosto, ore 10.00
L’asina sull’isola
II
ciclo
l’incoscienza di zeno
di Paolo Valli e Katarina Janoskova con Paolo Valli scenografia di Giona Rossetti musiche di
Giacomo Puccini con collaborazione artistica di Maurizio Bercini
Età: 8-14 anni
Tecnica: teatro d’attore
Durata: 1 ora
biglietto: € 5
Questa è una storia di montagne, di un bellissimo sport lo sci, e di uomini e donne che
li hanno amati con tutta la forza del loro cuore.
La voglia di realizzare questo spettacolo nasce, dalla nostra passione per la montagna, e
dal desiderio di raccontare ai figli di questi tempi caotici, di un mondo algido e semplice,
e di uno sport pulito. Le imprese degli atleti - sciatori abetonesi, Celina Seghi, Zeno
Colò, Vittorio Chierroni, i protagonisti di questo racconto, ma anche Paride Milianti,
Gualtiero, Alessandro e Olinto Petrucci, Rolando Zanni ed altri, sono già diventate
parte della storia sportiva del nostro paese. Noi però, crediamo utile raccontarle sotto
forma teatrale ai giovani, affinché queste belle ed autentiche avventure, possano uscire
dalla dimensione storico-sportiva specialistica, riprendere una nuova vita e diventare
patrimonio collettivo condivisibile. Per tutti ma a maggior ragione per i bambini, è
importante potersi nutrire di racconti di “storie vere” che contengono però, anche il
sapore magico delle favole. Si può concludere con le parole scritte di pugno da Zeno
Colò, alla presentazione di un libro a lui dedicato: “lo spettacolo sia da stimolo ai
giovani perché credano ai valori dello sport e della vita, e vi si applichino con sacrificio”.
La Compagnia teatrale L’Asina sull’isola nasce nel 1996, dall’incontro tra due artisti
accomunati da esperienze maturate in più di dieci anni di attività professionale, a livello
europeo, nel campo del teatro di figura e parola. Anche se concepito come libero gioco
multimediale, il linguaggio espressivo che la compagnia adotta, si fonda principalmente
sulle tecniche del teatro d’ombra.
Katarina Janoskova proviene dall’esperienza di teatro di figura centroeuropea, mentre
la formazione artistica di Paolo Valli è legata soprattutto al rapporto professionale con
la compagnia piacentina Teatro Gioco Vita all’interno della quale matura l’esperienza
del teatro d’ombre.
Venerdì 8 aprile 2011
Teatro Ariosto, ore 9.00 e 10.30
Accademia Perduta - Teatro Stabile d’Arte Contemporanea
l’orchetto
di Suzanne Lebeau
con Claudio Casadio e Daniela Piccari musiche Marco Biscarini scenografie Marcello Chiarenza
Età: 7-14 anni
Tecnica: teatro d’attore
Durata: 1 ora
biglietto: € 5
L’Orchetto vive da solo con sua madre in una casa nel cuore di una foresta impenetrabile,
in un luogo ritirato lontano dalla comunità del vicino villaggio. Pensa di essere un
bambino come tutti gli altri ma, il primo giorno di scuola, i suoi compagni si accorgono
subito della sua diversità: è il figlio di un orco che, però, una madre amorevole ha
cresciuto con infinita tenerezza. L’Orchetto dovrà affrontare tre difficili prove, dalla cui
riuscita dipenderanno la sua crescita, la sua trasformazione e la sua salvezza. Se saprà
superare queste prove, il coraggioso protagonista potrà esaudire il grande sogno di
essere accettato, con tutte le sue differenze e contraddizioni, all’interno della comunità
del villaggio. L’Orchetto, con i suoi sei anni, la sua forza straordinaria e la sua terribile
eredità, ci riconcilia con la nostra parte oscura, in una storia che racconta la diversità
ma anche la forza di lottare per cambiare se stessi, per affermarsi e per vincere i propri
limiti.
La scelta artistica di Accademia Perduta cade, quindi, su un racconto che attinge la
propria ispirazione dalle fiabe popolari ed è portato sulla scena grazie alla scrittura fine
ed intelligente della grande autrice per ragazzi Suzanne Lebeau. Un testo, presentato
in anteprima assoluta in Italia, che è già stato rappresentato in tredici paesi in tutto il
mondo e che ha avuto un grande successo.
Accademia Perduta/Romagna Teatri, oggi Teatro Stabile d’Arte Contemporanea
diretto da Ruggero Sintoni e Claudio Casadio, viene fondata da un gruppo di giovani
attori nel 1982 come Compagnia di Teatro Ragazzi. Dal momento della sua fondazione
a oggi Accademia Perduta è impegnata in una intensa e fertile attività di produzione
di spettacoli per ragazzi, spettacoli contraddistinti dall’attenzione al fantastico,
all’immaginario, al coinvolgimento emotivo degli spettatori.
I e II
ciclo
Lunedì 11, mercoledì 13, venerdì 15 aprile 2011, ore 10.00
Martedì 12 e giovedì 14 aprile 2011 ore 9.00 e 10.30
Teatro Cavallerizza
Teatro delle Briciole
l’orco sconfitto
un’azione teatrale a partire dalla fiaba di Pollicino
a cura di Letizia Quintavalla e Valentin Rossier con Valentin Dossier / Davide Doro regia e scene
Letizia Quintavalla musica Alessandro Nidi costumi Patrizia Caggiati una creazione Am Stram
Gram Le Thélìtre - Ginevra
Età: 4-6 anni
Tecnica: teatro d’attore
Durata: 50 minuti
biglietto: € 5
I
ciclo
In scena ci sono un bosco, un cuscino, un attore e tre bambini. Questo rapimento
teatrale (per indicare il coinvolgimento dei bimbi sulla scena) è incentrato sulla figura
maschile. L’attore sarà Pollicino, il Padre, l’Orchessa e l’Orco. Liberamente ispirato
alla favola Pollicino di C. Perrault, è la storia di un padre così povero e disperato, così
disperato da perdere la testa tanto da abbandonare i suoi bambini nella foresta.
Ai bambini scelti tra il pubblico di L’orco sconfitto, viene chiesto di essere coraggiosi,
di entrare in scena e nel gioco teatrale senza sapere nulla di ciò che succederà... Per
pochi minuti o per un’ora riceveranno suggestioni e informazioni pensate e scelte
per far lavorare il loro intuito. Si chiederà loro di stare bene o a volte male, insieme
all’ attore sulla scena e alla fine usciranno, come in un rito di iniziazione, più grandi,
diversi, proprio perché avranno superato un momento altro rispetto al quotidiano, un
momento difficile e unico.
Uno spettacolo che prevede in scena dei bambini, attori malgrado loro, ha bisogno che
gli occhi dell’ attore siano aperti a 360° perché questi piccoli corpi possano muoversi
nel modo più veritiero e libero possibile dentro alla finzione.
Se si chiede agli attori che hanno vissuto questa esperienza per diversi anni, cosa hanno
ricevuto, si avrà in risposta un’ antologia di grazia umana, di grandiose vittorie sulla
paura e la sensazione di conoscere meglio il teatro e il proprio modo di essere attori.
Il Teatro delle Briciole si è imposto negli anni all’attenzione del pubblico e della critica
attraverso una vasta ed articolata produzione di spettacoli rivolti all’infanzia, ai giovani
e al pubblico adulto, partecipando alle più importanti stagioni di teatro nazionali ed
internazionali, ottenendo importanti riconoscimenti anche europei. La progettualità
artistica del Teatro delle Briciole è rivolta all’esplorazione di nuovi territori attorno al
concetto di infanzia e giovinezza, intese come campi di esperienza umana.
Lunedì 18 aprile 2011
Teatro Cavallerizza , ore 9.00 e ore 10.30
I
ciclo
Teatro all’Improvviso
le stagioni di pallina
di e con Dario Moretti e Cristina Cazzola
Età: 2-8 anni
Tecnica: teatro d’attore e visuale
Durata: 45 minuti
biglietto: € 5
Prendo una pallina rossa e la butto per aria! Salta, sbatte e rimbalza, poi finisce in
mezzo all’acqua. Acqua di fiume, acqua di lago, acqua di mare…splash! Un tuffo nel
laboratorio di un pittore. Come nasce un disegno? Si sceglie prima il colore o ci si
lascia trasportare dalla forma? E poi basta aspettare e la storia prende vita da sola,
sviluppandosi insieme alle immagini. Pallina si trasforma e gioca cambiando misure,
forma e colore. Diventa pesce, fiore, cacca, bruco, pulcino, fiocco di neve. Un’attrice
racconta e danza all’interno di uno spazio dove un pittore crea, con acqua e colori, le
immagini che vengono proiettate su un bianco fondale di tulle. La musica segna il ritmo
del racconto e provoca l’attrice, punzecchia il pubblico con ironiche, buffe e inaspettate
melodie, unisce magicamente le immagini alla voce che diventa una guida all’interno
del mondo di forme e colori create da Dario Moretti.
Le stagioni di pallina è anche un libro per bambini scritto ed illustrato da Dario Moretti edito
da Franco Panini ragazzi, con la storia e le immagini dello spettacolo.
Le stagioni di Pallina ha vinto nel 2004 il Premio Stregagatto Visioni per l’infanzia.
Teatro all’improvviso è una compagnia professionale di teatro per ragazzi, da sempre
specializzata sull’immaginario dell’infanzia, sul quale ha costruito la propria poetica in
un lavoro di continuo confronto e interazione con i bambini dai 2 agli 8 anni.
Fondata nel 1978 da Dario Moretti, che ne è il direttore artistico, scenografo, attore e
autore, realizza spettacoli utilizzando varie tecniche e linguaggi, impostando la propria
poetica teatrale sul rapporto tra immagine e narrazione. Un “teatro visuale” dove la cura
delle scene, il rigore delle immagini e la plasticità delle forme vengono accompagnate
e attraversate dalla parola, in un continuo scarto tra la storia e il modo di raccontarla,
alla ricerca di leggerezza, piacere, ironia ed emozione.
Martedì 19 aprile 2011
Teatro Ariosto, ore 9.00 e ore 10.30
Teatro dell’Archivolto
abbecedario
I e II
ciclo
L’alfabeto a teatro
drammaturgia e regia Giorgio Scaramuzzino con Francesca Biasetton e Giorgio Scaramuzzino
collaborazione Francesco Tullio Altan, Fulvia Bardelli, Stefano Bartezzaghi, Stefano Benni,
Rossana Campo, Pietro Cheli, Roberto Denti, Stefano Disegni, Beatrice Solinas Donghi, Ernesto
Franco, Daniele Luttazzi, Emanuele Luzzati, Sebastiano Ruiz Mignone, Giacomo Papi, Bianca
Pitzorno, Roberto Piumini, Guido Quarzo, Silvia Roncaglia, Edoardo Sanguineti, Michele Serra,
Sergio Staino, Anna Maria Testa, Donatella Ziliotto
Età: 5-9 anni
Tecnica: teatro d’attore e videoproiezioni
Durata: 45 minuti
biglietto: € 5
Giocare con le parole può aiutare a far nascere l’amore per la lettura? Noi crediamo
di sì. Abbecedario è un percorso fantastico dalla A alla Z, dove ogni lettera del nostro
alfabeto contemporaneo diventa occasione per raccontare una storia. Storie curiose,
divertenti, inattese, da ascoltare, vedere e giocare. Ventisei piccoli racconti inediti,
creati appositamente per lo spettacolo da professionisti della scrittura, poeti, saggisti,
narratori, romanzieri che hanno voluto confrontarsi e divertirsi col mondo dell’infanzia
e del teatro, sempre più luogo di contaminazione e provocazione, di confine e incrocio.
In scena Giorgio Scaramuzzino, nei panni di uno sbadato personaggio che ha perduto
tutte le lettere affidategli da un misterioso Maestro dell’Alfabeto, e Francesca Biasetton,
calligrafa e illustratrice, che costruisce in diretta le scenografie proiettate su uno
schermo mediante un visualizer. Guidano i piccoli spettatori in un viaggio sulle onde
della fantasia, interagendo attraverso parole e immagini, filastrocche e scenografie
disegnate con carta, inchiostro e forbici. Si scoprirà così perché la i ha il cappello, la m
due gobbe e la n una sola, perché la u sente “un gran vuoto dentro”, perché la k sia un
po’ insofferente e perché quelle due smorfiose della c e della h non hanno mai voglia
di giocare.
Il Teatro dell’Archivolto diretto da Pina Rando e con la direzione artistica di Giorgio
Gallione nasce a Genova nel 1986. Dal 1993 Giorgio Scaramuzzino attore, regista
e autore di testi teatrali e di narrativa per l’infanzia diventa responsabile del settore
Ragazzi ed Educazione al Teatro: da questo momento specifica attenzione viene rivolta
al mondo della scuola. Il Teatro dell’Archivolto si è impegnato nel corso degli anni su
due versanti: quello delle attività di studio e aggiornamento rivolte agli insegnanti e
quello della produzione di spettacoli e organizzazione di rassegne rivolte ad un pubblico
di giovani dai più piccoli ai più grandi.
Giovedì 28 aprile 2011
Teatro Cavallerizza ore 9,00 e 10,30
Tiriteri – Teatro dell’Invenzione
la luna e il topolino
Gioco-teatro di Bettino Trevisan
Liberamente ispirato a Mi mangio la luna di M.Grejniec
costruzioni e messinscena Alberto Zoina e Anna Di Lena
musiche e canzone originale Alberto Zoina
Età: 2–7 anni
Tecnica: teatro d’attore, narrazione, pupazzi e marionette
Durata: 1 ora
Biglietto: euro 5
Che bella Luna, stasera! Si sa, è tutta di formaggio. E’ la fiaba che da sempre racconta
ogni papà-topo ai suoi topini. Ma ecco un topolino che non s’accontenta di favole: vuole
andare a vedere, vuole assaggiare almeno un pezzetto di quella fiaba che galleggia in
cielo… Ma è così piccino, e certo non ha le ali… Per fortuna a dargli una mano arrivano
amici animali più grandi, sempre più grandi! E se ci diamo una mano, ogni gioco, ogni
avventura diventa possibile, anche arrivare ad assaggiare la Luna!
La tenera semplicità del testo si snoda sul filo della musica, dando vita ad un gioco di
costruzioni fatto di parole e immagini. All’incalzare della storia, del delicato “assalto al
cielo” da parte di un topolino e dei suoi amici animali, corrisponde il montaggio di un
colorato bestiario, uno zoo di cartapesta che riempie via via la scena. La “torre degli
animali”, asse del mondo, sopravvivenza di arcaiche cosmogonie, abita ancora nelle
fiabe, nelle filastrocche infantili, e riemerge in questo gioco teatrale ricco di interazioni
e aperture giocose.
Anna Di Lena e Alberto Zoina sono gli autori e i realizzatori degli spettacoli che
costituiscono il repertorio del Teatro dell’Invenzione. Spettacoli dedicati ai più giovani
e concepiti nel rispetto di un artigianato del teatro dalle cui semplici materie nasce la
meraviglia.
Alla costante ricerca di un linguaggio semplice ma denso e comunicativo, il Teatro
dell’Invenzione propone spettacoli in cui il lavoro dell’attore, le marionette, le musiche
dal vivo convivono con giocosa leggerezza. Spettacoli che traggono alimento dalla
Fiaba tradizionale come dalla moderna narrativa per l’infanzia, intrecciando memoria
e sensibilità contemporanea.
Da martedì 2 a sabato 13 novembre 2010
Teatro Valli ore 9.00 e 11.00
burattini in viaggio
Un viaggio insolito in teatro con laboratorio di burattini
progetto di Luca Prandini e Roberto Fabbi burattini e laboratorio a cura di Balinta Sarzi, Isabelle
Roth e Roberto Bartoli con la collaborazione di Remida e Fondazione Famiglia Sarzi
Età: 4-14 anni
Durata: 1 ora, 30 minuti
Biglietto: euro 5
Abbiamo deciso quest’anno di offrire a bambini e ragazzi la possibilità di avvicinarsi al
mondo dei burattini poiché molteplici sono le potenzialità educative delle marionette.
Nel costruire il burattino il bambino ha la possibilità di sviluppare la propria manualità
e di stimolare una sensibilità verso materiali ed oggetti di uso comune, scoprendone
forme e trasformandoli secondo creatività e fantasia. Il laboratorio è l’approdo di un
viaggio che parte da lontano, attraversa luoghi misteriosi del teatro abitati da burattini,
marionette, modellini di teatri dove i giovani visitatori osservano, apprendono e si
mettono alla prova.
Nel percorso il gruppo classe avrà la possibilità di effettuare ricerche sui materiali,
attraverso un’esperienza diretta e concreta; di conoscere forme altre e lontane del
teatro di figura e soprattutto di sperimentare in prima persona l’approccio a tecniche di
animazione mettendole in relazione con le capacità espressive, narrative e simboliche
insite nei bambini.
Il viaggio nel teatro
Il percorso si snoda tra retropalchi di IV ordine, Sala dell’Astrolampo, Sala dei Pittori:
qui si incontreranno burattini, marionette, materiali scenici, documenti appartenuti
a Otello Sarzi e alla sua compagnia, gentilmente offerti dalla Fondazione Famiglia
Sarzi. Verrà illustrato il “lavoro” teatrale del burattinaio attraverso modelli di teatrini
(le cosiddette baracche) e strumenti scenotecnici, alcuni manovrabili dal pubblico.
Verranno esposte le marionette giganti (fino a 3 metri) di Sarzi e i manifesti della
tournée mondiale che nel 1968 toccò Iran, Libano, Turchia, Iraq, Afghanistan, Pakistan,
India. Durata 30 minuti
Il laboratorio
Il laboratorio intende approfondire l’aspetto della manipolazione dando la possibilità
ai bambini di mettersi in dialogo attraverso il burattino e i vari oggetti scenici (oggetti,
strumenti sonori…). In questa fase di lavoro si prevede la suddivisione della classe in
tre sotto-gruppi al fine di facilitare lo scambio tra i componenti e la messa in gioco dei
singoli. I burattini utilizzati verranno creati dai bambini stessi, attraverso l’assemblaggio
di vari materiali messi a disposizione durante la prima fase del laboratorio (bottoni,
bottiglie di plastica, tappi, stoffe, lana, spugne, cucchiai…). Durata 1 ora
Martedì 8 marzo ore 9, 11, e 20,30
Mercoledì 9 marzo ore 9 e 11
Teatro Ariosto
Opera Domani
Nabucco, c’era una volta la figlia del re
Un vero spettacolo di opera lirica, con cantanti professionisti ed orchestra a cui la platea
partecipa attivamente cantando alcune arie. Percorso didattico per gli insegnanti.
progetto realizzato da As.Li.Co regia Silvia Collazuol cantanti As.Li.Co. orchestra 1813
Età consigliata: 6-14 anni
Tecnica : opera lirica
Durata : 75 minuti
Biglietto: 8 euro (comprensivo di ingresso a teatro e libretto per i ragazzi)
Obiettivi
- Familiarizzare gli alunni della scuola dell’obbligo al linguaggio dell’opera lirica: offrire
una chiave di lettura interessante e attuale per accostarsi all’immenso patrimonio
culturale dell’opera.
- Promuovere nella scuola dell’obbligo percorsi di attività creative centrate sul
linguaggio musicale.
- Fornire agli insegnanti strumenti didattici (indicazioni metodologiche, percorsi
operativi, materiali sussidiari) perché possano svolgere con i propri alunni un
programma di educazione al teatro musicale.
- Coinvolgere alunni ed insegnanti nella realizzazione di uno spettacolo musicale di alto
livello.
Lo spettacolo: Nabucco, c’era una volta la figlia di un re
In questa riduzione del capolavoro verdiano in scena oltre ai protagonisti di Nabucco
ci sarà anche Verdi, che a fine spettacolo insieme alla platea di ragazzi intonerà l’Inno
d’Italia, eletto a inno universale di fratellanza fra i popoli. La produzione di Nabucco
offrirà ai ragazzi una nuova opportunità non solo di conoscere la musica di Verdi ma
anche di approfondire le tematiche suggerite dal libretto: il Risorgimento italiano
rivisitato alla luce dell’antica diaspora ebraica. Bambini e ragazzi, impersonando il
popolo oppresso, vivono l’azione che si svolge tra palco e platea, fianco a fianco degli
interpreti: dopo esser stati imprigionati, canteranno il Va, pensiero, grido di dolore di
un intero popolo che aspira alla libertà. Le parole di questo canto di esuli —che ai tempi
di Verdi furono proclama di indipendenza degli italiani oppressi dalla dominazione
austro-ungarica—, sono anche parole che racchiudono la nostalgia degli emigrati
nel ricordare la propria patria, lasciata per cercare altrove una vita migliore. Perciò
nel finale dello spettacolo bambini, ragazzi e artisti, intonano l’inno Fratelli d’Italia,
simbolo di fratellanza e di unità, nel senso più cosmopolita.
Il percorso didattico
I incontro – Giovedì 16 dicembre, Sala degli Specchi ore 15.00-18.00
didattica musicale
Incontro introduttivo di didattica musicale su Nabucco: inquadramento storico e
musicale dell’opera e dell’inno d’Italia. La musica di Verdi, primi suggerimenti didattici
per introdurre l’opera in classe. A cura di un docente di didattica musicale dal team di
Opera Domani.
II incontro - Mercoledì 12 gennaio, Sala degli Specchi ore 15.00-18.00
didattica musicale
Attività di ascolto e analisi dell’opera e dei temi del libretto. La musica di Nabucco,
l’Inno d’Italia ed il Risorgimento. Suggerimenti didattici da realizzare in classe. A cura
di un docente di didattica musicale dal team di Opera Domani.
III incontro – Mercoledì 26 gennaio, Sala degli Specchi ore 15.00-18.00
i cori
Le arie di Nabucco da preparare per lo spettacolo e le strategie didattiche per insegnarle
ai ragazzi. A cura di un cantante/maestro di coro dal team didattico di Opera Domani.
IV incontro – Lunedì 7 febbraio, Sala degli Specchi ore 15.00-18.00
drammatizzazione
Attività di drammatizzazione sul libretto e attività pratiche per allestire uno spettacolo
in classe sulle musiche e le tematiche di Nabucco. A cura di un regista/drammaturgo
teatrale, dal team didattico di Opera Domani.
Sussidi e materiale didattico
Come corredo delle iniziative verrà fornito un duplice pacchetto di sussidi didattici:
per gli insegnanti:
- dispensa contenente una mappa articolata di proposte di attività da
svolgere in classe
- CD audio, cantiamo Nabucco, contenente i cori da far ascoltare e cantare
in classe
- informazioni e suggerimenti supplementari collocati in un apposito sito
interattivo www.operadomani.org
per gli alunni:
- il libretto dell’opera Nabucco, voglio un mondo all’altezza dei sogni che
ho, contenente anche le pagine musicali delle arie da imparare
- informazioni e giochi sul sito interattivo
Da lunedì 11 a sabato 30 ottobre 2010
Teatro Valli ore 10, 10,45, 11,30
Installazione Democratica Verticale
il teatro al lavoro / il lavoro a teatro
Visita ai luoghi misteriosi del teatro
di Roberto Fabbi, Luca Guerri, Manuela Pecorari, Luca Prandini
Età consigliata: dai 6 anni in avanti
Tecnica: visita itinerante
Durata: 1 ora circa
Prezzo: 4 euro
Giunta alla quarta edizione, in conseguenza del crescente successo, l’Installazione
Democratica Verticale continua nel 2010 secondo la stessa, duplice impostazione: da
un lato offrire ogni anno un percorso installativo interamente riprogettato, con nuovi
allestimenti e nuove tematiche; dall’altro lato offrire alla conoscenza del pubblico i
luoghi sconosciuti del teatro, il suo funzionamento, i suoi retroscena, la sua magia.
Le classi, divise in gruppi, accompagnate da una guida, vengono condotte attraverso
un percorso che tocca luoghi normalmente interdetti all’accesso del pubblico. Ciascun
luogo, già in sé provvisto di una forza suggestiva sua propria, è allestito in modi diversi
– con suoni, luci, video, esposizioni di oggetti, ricreazione di ambienti, variamente
combinati fra loro –, secondo una tematica che fa da filo conduttore all’intero percorso
e che, per l’edizione 2010, è “il lavoro”.
Percorso
Retropalchi IV ordine, Sala dell’Astrolampo, Sala dell’orologio, Sala dei Pittori: “I
burattini di Otello Sarzi” in collaborazione con la Fondazione Famiglia Sarzi.
Allestimento con burattini, marionette, materiali scenici, documenti appartenuti a
Otello Sarzi e alla sua compagnia. Verrà illustrato il “lavoro” teatrale del burattinaio
attraverso modelli di teatrini (le cosiddette “baracche”) e strumenti scenotecnici, alcuni
manovrabili dal pubblico. Verranno esposte le marionette giganti (fino a 3 metri) di
Sarzi, e i manifesti della tournée mondiale che nel 1968 toccò Iran, Libano, Turchia, Iraq,
Afghanistan, Pakistan, India. Il teatro di burattini sarà anche l’oggetto del laboratorio
didattico (vedi infra). Tutto in collaborazione con la Fondazione Famiglia Sarzi.
Sotterraneo (sottoatrio e sottoplatea).
Il sotterraneo ospiterà un’installazione video sonora su più schermi dedicata ai temi del
percorso installativo (lavoro, teatro, città, culture). Il materiale di base di questa parte è
una quantità di immagini e filmati di repertorio.
Per informazioni e adesioni:
Ufficio Promozione I Teatri
Tel 0522 458950/990
Fax 0522.458948
[email protected]
Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, piazza Martiri del VII luglio, 42100 Reggio Emilia
telefono 0522/458 811 numero verde 800 554 222
www.iteatri.re.it _ [email protected]