MEMORIA, CONCENTRAZIONE
ED EMOZIONI
Rachele Nanni – Psicoterapeuta, Neuropsicologa
Valentina Casadei – Psicologa Clinica
CHE COS’E’ LA MEMORIA
La memoria è la capacità di immagazzinare
informazioni e di avere accesso ad esse.
Senza la memoria saremmo
incapaci di vedere, di udire, di
pensare. Non avremmo un
linguaggio per esprimere la
nostra situazione, e di fatto
neppure un senso alla nostra
identità personale.
(Baddeley, 1982, trad. it. 1993)
La memoria è …. Vita …
FUNZIONI COGNITIVE
Tutte
Tutte quelle
quelle facoltà
facoltà che
che ci
ci permettono
permettono di
di
raccogliere
raccogliere informazioni
informazioni dal
dal mondo,
mondo,
immagazzinarle,
immagazzinarle, valutarle,
valutarle, trasformarle
trasformarle ed
ed
utilizzarle
utilizzarle attraverso
attraverso ilil linguaggio
linguaggio ed
ed ilil
comportamento
comportamento motorio
motorio
PROCESSI DI MEMORIA
CODIFICA
CODIFICA
Inserimento dati
IMMAGAZZINAMENTO
IMMAGAZZINAMENTO
Salvare i files
RECUPERO
RECUPERO
Cercare e riaprire i
i files
OBLIO
OBLIO (eventuale)
(eventuale)
CODIFICA
Trasformazione dell’informazione in una forma
che può essere immagazzinata e aggiunta ad una
rete di informazioni
Permette di fissare e
creare una traccia
(engramma); è legata
all’attenzione,
emozione, interesse e
motivazione
CODIFICA
Codice
Insieme di regole e operazioni attraverso le quali la
nostra mente trasforma l’informazione proveniente
dall’esterno in una forma che può essere conservata
(es: bibliotecario)
Uno stesso contenuto può essere registrato attraverso diversi
codici
E’ un animale
La parola cane
inizia con la
lettera C?
Abbaia
Esempio:
la parola “CANE”
È peloso
Pane fa rima
con Cane?
Il mio cane si
chiama Spike
SEMANTICA
VISIVA
FONOLOGICA
CODIFICA
Sulla base della quantità di elaborazione a
cui lo stimolo è sottoposto
Superficiale
(semplice ripetizione)
Profonda
(elaborazione e trasformazione
dell’informazione)
Più
Più èè profondo
profondo ilil livello
livello di
di elaborazione
elaborazione (codifica)
(codifica)
ee più
più èè probabile
probabile che
che la
la traccia
traccia venga
venga recuperata
recuperata
ee quindi
quindi sia
sia più
più duratura
duratura nel
nel tempo
tempo
CODIFICA PROFONDA - 1
Nella parola carne inizia con la lettera S ?
Il pane è un farinaceo ?
Nella parola tavolo c’è la lettera T?
Il cappotto è un tipo di vestiario ?
La parola castello fa rima con cartello?
I cappelletti sono dolci o salati?
CARNE
PANE
TAVOLO
CAPPOTTO
CASTELLO
CAPPELLETTI
Codifica FONOLOGICA
Codifica SEMANTICA
(analisi del significato)
Abbiamo
Abbiamoun
unricordo
ricordo(recupero)
(recupero)migliore
migliorese
selalacodifica
codificaèèdi
di
tipo
tipoSEMANTICO
SEMANTICO,,cioè
cioèbasata
basatasui
suisignificati
significati
Animali
Frutta
Oggetti cucina Abbigliamento
Ape
Banana
Cucchiaio
Scarpa
Gallina
Mela
Caffettiera
Camicia
Cane
Arancia
Pentola
Gonna
Elefante
Cocomero
Tazza
Sciarpa
CODIFICA
“Come la festa degli
innamorati”
“Come Rossi il
motociclista”
“vestita di
nuovo…, come la
poesia…”
VALENTINA
CASADEI
“come la prima
donna nello
spazio”
“come mia nipote”
Abbiamo
Abbiamoun
unricordo
ricordo(recupero)
(recupero)migliore
migliorese
selalacodifica
codificaèèdi
di
tipo
tipoSEMANTICO
SEMANTICO,,cioè
cioèbasata
basatasui
suisignificati
significati
CODIFICA PROFONDA - 2
3369194590
33
33
69
69
1945
1945
90
90
Codifica
Codifica Semantica
Semantica ++ Codifica
Codifica Visiva
Visiva =
= Doppia
Doppia codifica
codifica
Teoria del doppio codice di Pavio
STRATEGIE PER RAFFORZARE LA CODIFICA E
QUINDI FACILITARE IL RECUPERO
 Prestare sempre attenzione durante la fase di
apprendimento
 Cercare di attribuire maggior significato possibile al
materiale che si vuole apprendere
 Organizzare il materiale, dove possibile, in
categorie
 Creare delle reti associative
 Creare delle immagini mentali
IMMAGAZZINAMENTO
L’informazione viene archiviata sotto forma di
rappresentazione o traccia mnestica
Tali informazioni vengono archiviate in due diversi magazzini:
MEMORIA
MEMORIA AA BREVE
BREVE TERMINE
TERMINE
MEMORIA
MEMORIA AA LUNGO
LUNGO TERMINE
TERMINE
L’ARCHITETTURA DELLA MEMORIA
La memoria è una struttura multicomponenziale costituita da
sistemi che hanno caratteristiche neuroanatomiche differenti
SISTEMA
SISTEMA
Struttura che si differenzia dalle altre per:
1. Meccanismi di funzionamento
2. Qualità di informazioni che conserva
3.
4.
Tappe di sviluppo
Aree cerebrali coinvolte
Stimoli
Stimoli
sensoriali
sensoriali
REGISTRO
REGISTRO
SENSORIALE
SENSORIALE
Visivo
Visivo
Uditivo
Uditivo
Tattile
Tattile
MEMORIA
MEMORIA
A
A
BREVE
BREVE
TERMINE
TERMINE
ATTENZIONE !
MEMORIA
MEMORIA A
A BREVE
BREVE
TERMINE
TERMINE
Passiva
Passiva
Attiva
Attiva
Memoria
Memoria di
di
lavoro
lavoro
66 99 44 55 77 22
55 88 22 00 11 77
66 99 44 55 77 22
77 11 00 22 88 55
MEMORIA
MEMORIA
A
A
BREVE
BREVE
TERMINE
TERMINE
capacità
capacitàlimitata
limitata
eetemporanea
temporanea
Codifica
MEMORIA
A LUNGO
TERMINE
Informazioni
consolidate
MEMORIE A LUNGO TERMINE …
MEMORIA
MEMORIASEMANTICA:
SEMANTICA:ililmondo
mondodei
deisignificati
significati
““Qual
Qualèèlalacapitale
capitaled’Italia?”
d’Italia?”
MEMORIA
MEMORIAEPISODICA
EPISODICAeeAUTOBIOGRAFICA:
AUTOBIOGRAFICA:
episodi
episodiin
incui
cuiciciricordiamo
ricordiamo“quando”
“quando”ee“dove”
“dove”
““Cosa
Cosahai
haifatto
fattoieri
ierisera?”
sera?”
MEMORIA
memoria
MEMORIAPROSPETTICA:
PROSPETTICA:
memoria
per
pereventi
eventifuturi
futuri
““Che
Cheappuntamenti
appuntamentihai
haidomani?”
domani?”
MEMORIA
MEMORIAPROCEDURALE:
PROCEDURALE:
abilità
abilitàmotorie,
motorie,automatismi,
automatismi,comunicazione
comunicazione
non
nonverbale
verbale
““Mi
Mifai
faiun
uncaffè?”
caffè?”
RECUPERO DELLE INFORMAZIONI
L’efficacia del recupero è legata alle risorse
attentive a disposizione, alla capacità di
cogliere indizi ed elementi rilevanti
dell’informazioni, di creare
associazioni, di impiegare
strategie
di
recupero
complementari a quelle
utilizzate in fase di
codifica e dalla situazione
emotiva del soggetto (es:
ansia)
PERCHE’ DIMENTICHIAMO?


Interferenza:
informazioni
nuove interferiscono con la
ritenzione
di
quelle
già
possedute (occorre fare più
spazio!)
Mancato
utilizzo
di
certi
contenuti della memoria (teoria
del disuso, decadimento della
traccia);
ANCHE L’AVANZARE DELL’ETA’
PORTA CON SE’ ALCUNE
TRASFORMAZIONI …
COSA ACCADE AL S.N.C.?

Riduzione del tessuto nervoso (corteccia frontotemporale,
ippocampo, nucleo basale di Meynert, substantia nigra)
fino al 15% dei neuroni

Ridotta rigenerazione di
nuove sinapsi

Diminuzione funzionalità
recettoriale
QUALI DIFFICOLTA’?

Riduzione velocità di elaborazione delle
informazioni (es: guidare l’automobile)


Diminuzione delle capacità ATTENTIVE
Difficoltà ad utilizzare strategie di recupero
delle informazioni depositate in memoria
…tuttavia non tutte le memorie si
indeboliscono allo stesso modo …
CHE COSA INFLUENZA NORMALMENTE
I PROCESSI DI MEMORIA?
✘ LA MOTIVAZIONE
✘ LE EMOZIONI EVOCATE DAL CONTESTO E
DALLE PROPRIE ASPETTATIVE
✘ LE CONVINZIONI AUTOMATIZZATE RISPETTO
A SE’ O ALLA SITUAZIONE
✘ LO STRESS COMPLESSIVO DELL’ORGANISMO
MOTIVAZIONE
E’ uno stato interno all’individuo che genera un comportamento utile a
soddisfare uno scopo. Può essere determinata da:
Processi mentali interni come la curiosità, i
desideri, gli interessi … che inducono
comportamenti complessi spesso distribuiti nel
tempo.
Stimoli sensoriali (visivi, acustici
somatici) che informano sulle variazioni
dell’ambiente esterno e dell’organismo.
Uffa…. Non…neche
posso
fame….
più! Non
Devoèsbrigarmi…
ancora ora di pranzo
questa seraMa
passa
ho gia
a prendermi
una gran fame…
Andrea.
…. Chissà se….Con
sarà asciutta
questo profumo
la camicetta
di torta
viola…
Se no che cosa
che viene
posso dalla
mettermi
cucina
…. ….
SCHEMI COGNITIVO-EMOTIVI E MEMORIA
Gli SCHEMI sono rappresentazioni mentali delle nostre conoscenze generali, depositate
nella memoria a lungo termine. Negli schemi non sono comprese solo dimensioni cognitive
ma anche emozionali, di interesse, di valutazione. Gli schemi agiscono sulla memoria, sia
in fase di codifica che di mantenimento e recupero.
Schema di cucina
Oggetti “attesi”: il 96.7% ricorda che lo studio aveva una scrivania e una sedia (oggetti
che fanno parte di uno schema relativo a ciò che uno studio convenzionalmente
contiene);
Il 70% ricorda le mensole al muro e il 50% il tavolino (con sopra il caffè);
Oggetti “meno attesi”: solo il 36.7% il teschio;
Ricordi falsi: 30% dei soggetti ricorda di aver visto dei libri e il 10% ricorda di aver visto
uno schedario.
UNO SCHEMA INTERPRETATIVO INDOTTO A POSTERIORI
MODIFICA L’INTERPETAZIONE E LA RIEVOCAZIONE STESSA DELL’EVENTO
A 2 gruppi di soggetti fu mostrato il filmato di un incidente stradale.
Al termine del film ad un gruppo fu chiesto di valutare la velocità delle due auto
quando si erano urtate.
Ad un altro gruppo di valutarne la velocità quando si erano schiantate.
I soggetti del secondo gruppo fornirono una stima più elevata di quelli del primo
gruppo.
LE EMOZIONI EVOCATE DAL CONTESTO
E DALLE PROPRIE ASPETTATIVE
Un’emozione è uno stato soggettivo complesso che comprende:
La valutazione cognitiva dell’evento:
Fra poco tocca a me parlare!!!!
Se non mi esprimerò al meglio sarò considerato un incapace!
Reazioni psicomotorie fisiologiche:
affanno, tensione muscolare, secchezza della bocca, sensazione di confusione mentale
Reazioni comportamentali:
Che cosa faccio adesso? Tossisco, arrossisco …. Immagino scenari catastrofici?
Ripasso mentalmente ciò che devo dire? Metto in atto una tecnica di rilassamento?
LE CONVINZIONI AUTOMATIZZATE
RISPETTO A SE’ O ALLA SITUAZIONE
Le convinzioni in merito alle nostre capacità, agli esiti previsti ed elle conseguenze
temute influiscono notevolmente il modo in cui reagiamo alle situazioni
Emozioni
Azioni
Convinzioni
Esiti
ESPERIMENTO DI SARASON
Sarason divise un gruppo di soggetti ansiosi in 2 sottogruppi somministrò ad
entrambi il medesimo compito consistente in una serie di domande.
Gruppo 1
Gruppo 2
Fu detto ai partecipanti che si
trattava di un test di
intelligenza
Fu detto ai partecipanti che si trattava
di quesiti ed indicazioni neutre
Il Gruppo 1 ottenne prestazioni significativamente peggiori del Gruppo 2.
PERCHE?
I compiti emotivamente coinvolgenti scatenano nei soggetti ansiosi
PENSIERI AUTOMATICI NEGATIVI
circa le proprie capacità e possibilità di riuscita.
Se il compito è emotivamente neutro invece aiuta i soggetti perché promuove un
impegno non giudicante.
Uno stato di allerta troppo basso
segnala che il compito
“non è importante” e non attiva
l’organismo a rispondere al pieno
delle proprie possibilità
Uno stato di allerta troppo
elevato segnala che il compito è
“estremamente pericoloso”
tende a inibire il ragionamento
logico e la capacità di
pianificazione attivando risposte
di attacco-fuga
LE EMOZIONI EVOCATE DAL CONTESTO E
DALLE PROPRIE ASPETTATIVE
L’emozione è l’energia che dirige, organizza, amplifica
e modula l’attività cognitiva
Vi ricordate dove eravate l’11 settembre del 2001
quando avete saputo dell’attacco alle Torri Gemelle
di New York?
Vi ricordate che cosa avete mangiato lunedì sera a
cena?
STRESS E CERVELLO
L’eccesso di cortisolo prodotto dallo stress potratto nel tempo danneggia i neuroni
dell’ippocampo e blocca la neurogenesi.
La prima dimostrazione sugli umani è avvenuta nel 1998: studio longitudinale su
persone sane di 50 anni durato cinque anni.
Le persone con cortisolo più elevato erano quelle che a distanza
eseguivano peggio i test di memoria; inoltre mostravano un’atrofia
dell’ippocampo
DISTURBI D’ANSIA E MEMORIA
I soggetti che soffrono di disturbi d’ansia (fobie, attacchi di panico, ansia generalizzata)
sono molto più spesso focalizzati su se stessi e sui loro stati interiori, ragion per cui
hanno più difficoltà a concentrarsi su altre cose.
Le persone con disturbo ossessivo – compulsivo sono tormentante da idee fisse che le
spingono a compiere dei rituali in maniera compulsiva ( ad es. il terrore dello sporco li
costringe a lavare ripetutamente le mani). Per questi soggetti sembra impossibile dirigere
l’attenzione altrove.
Nel disturbo da stress post- traumatico l’attenzione sembra
essere particolarmente attratta da tutti gli stimoli presenti
nell’ambiente che riconducono il soggetto a vissuti negativi,
specialmente quelli associati al trauma.
DEPRESSIONE E MEMORIA
Le persone che sperimentano un tono dell’umore
marcatamente depresso spesso manifestano una virata
dell’attenzione sugli stimoli e ricordi costantemente
negativi.
I loro pensieri sono orientati a ruminare costantemente sulle esperienze negative ed a
ri-attivare selettivamente i ricordi negativi del passato che mantengono un tono
dell’umore depresso.
Questi soggetti appaiono quindi piuttosto disinteressati e poco coinvolti da ciò che
accade nel presente fino a distrarsi e diminuire significativamente la concentrazione e
la memoria.
Come una lumaca ritirata nel suo guscio la
persona depressa è spesso prigioniera dei
propri rimuginii negativi e non è in grado di
“vedere” il mondo che gli passa affianco.
ATTENZIONE SELETTIVA
E’ l’abilita’ di mantenere le capacita’ attentive su un bersaglio, ignorando la
presenza distraente di altri stimoli, selezionando l’oggetto del proprio
interesse e lasciando sullo sfondo tutto il resto. Effetto Cocktail Party.
Ma se una donna “che non sto
ascoltando” poco lontano parla di un
uomo che mi interessa con le amiche
raccontando il suo comportamento da
“Don Giovanni” sicuramente sarò
attirata dalla conversazione!
Come ho fatto a capire il senso di un
discorso che non stavo “ascoltando”?
ATTENZIONE
STIMOLI SENSORIALI
L’attenzione costituisce il filtro che permette di selezionare gli
stimoli che entrano nel nostro campo di consapevolezza.
ATTENZIONE
Filtro a capacità limitata
MEMORIA
DICHIARATIVA
ELABORAZIONE IMPLICITA
MEMORIE IMPLICITE
O EFFETTO PRIMING
ATTENZIONE DIVISA
E’ l’abilità di distribuire le capacita’ attentive su più compiti
contemporaneamente (capacità di fare più cose nello stesso tempo)
Capacita’ di “switching” (spostare l’attenzione rapidamente da un compito
all’altro e viceversa).
Napolitano è l’attuale presidente della
Repubblica?
I granchi sono pesci?
Repubblica
Pesci
La capitale della Spagna è Barcellona?
Barcellona
(10 x 2) – 4 + 3
Corretto
14 è il risultato corretto?
Il Brasile ha vinto gli ultimi mondiali di calcio?
Calcio
STIMOLI SENSORIALI
IPER-STIMOLAZIONE
ELABORAZIONE INCONSCIA
IN PARALLELO
ECCESSO DI SCOPI INCONSAPEVOLI
CONFLITTUALI
ELABORAZIONE SEQUENZIALE
COSCIENTE
DESIDERIO DI OCCUPARSI DI TROPPE COSE
NELLO STESSO TEMPO
Un sovraccarico del sistema provoca facilmente il fallimento nella capacità
utilizzare in modo selettivamente efficiente i processi di elaborazione
Allenare la concentrazione significa imparare a discriminare gli stati
interni di pensiero, dirigere e mantenere l'attenzione su di un compito
per una corretta esecuzione incrementando le capacità di:
✘
Selezionare gli stimoli su cui focalizzare l'attenzione, escludendo quelli
irrilevanti;
✘ Dirigere l'attenzione al momento opportuno verso le informazioni
pertinenti;
✘ Mantenere l'attenzione sugli stimoli rilevanti.
L'affinamento e la gestione volontaria della capacità di
concentrazione vengono sviluppate attraverso il training di
consapevolezza e le procedure di rilassamento, andando
così a costituire un insieme di abilità che rappresentano le
condizioni necessarie per la buona riuscita delle successive
fasi di visualizzazione e ripetizione ideomotoria.
GRUPPO MINDFULNESS
PER MIGLIORARE LA GESTIONE DELLO STRESS ED AUMENTARE LA
CONCENTRAZIONE
Il termine mindfulness, generalmente tradotto con “consapevolezza” indica un
trattamento utile per accrescere la consapevolezza degli stati psico-corporei, nel gestire
lo stress, affrontare disturbi d’ansia, stati di dolore cronico ed aumentare il livello di
concentrazione.
La mindfulness favorisce l’uscita dalla modalità di risposta automatica, dagli schemi
di interpretazione abituali e frequentemente disregolati, permette di acquisire un
rapporto nuovo con gli eventi abituali della propria vita.
Mindfulness è “porre attenzione in un
modo particolare: intenzionalmente, nel
momento presente e in modo non
giudicante”.
Cosa è la Neuropsicologia?
Un ambito della Psicologia che studia il comportamento umano mediante
prove standardizzate in presenza o meno di disfunzioni cerebrali al fine di
analizzarne le relazioni con le strutture neuroanatomiche.
Cosa è la Neuropsicologia Clinica?
Applica le conoscenze acquisite dalla neuropsicologia alla valutazione, al
trattamento e alla riabilitazione di soggetti con malattia neurologica.
La valutazione neuropsicologica è divenuta un
esame indispensabile per più ragioni.
✘ Consente di ottenere un quadro sullo stato di efficienza cognitiva
della persona.
✘ Contribuisce alla diagnosi precoce e differenziale di patologie
neurologiche quando gli strumenti neuroradiologici non rivelano
anomalie.
✘ Permette di strutturare trattamenti di carattere riabilitativo.
✘ Permette una adeguata valutazione di efficacia di interventi
farmacologici e non farmacologici.
PROSPETTIVA MULTICOMPONENZIALE
Nel corso della valutazione neuropsicologica la persona va sempre considerato
all’interno di una prospettiva psicologica complessiva tenendo conto di quanto gli stati
d’animo e le reazioni emotive influiscano sulla efficienza cognitiva.
SITUAZIONE DI VITA
FUNZIONAMENTO
COGNITIVO
MOTIVAZIONE
STATO EMOTIVO
STILE DI PENSIERO
COME MANTENERE
ATTIVA LA MENTE?
NEUROPLASTICITA’
Processo di continuo rimodellamento delle nostre riserve neuronali che
avviene in funzione delle stimolazioni ambientali ricevute. Ci permette
di apprendere dall’esperienza, ma anche di riparare ad eventuali
perdite, riorganizzando le risorse
Formazione
Formazionedi
dinuove
nuove
sinapsi
sinapsiin
inrisposta
rispostaal
al
danneggiamento
danneggiamentodi
divie
vie
nervose
nervoseconsolidate
consolidate
Riattivazione
Riattivazioneee
consolidamento
consolidamentodi
disinapsi
sinapsi
latenti
latentiscarsamente
scarsamente
utilizzate
utilizzate
Attraverso una mirata e specifica
ginnastica mentale
PERCHE’ FARE GINNASTICA MENTALE?
Quando una persona si mantiene attiva dal punto di vista
cognitivo, consolida e crea fra i suoi neuroni molte connessioni,
che
costituiscono
potenziali
percorsi
alternativi
per
l’elaborazione delle informazioni
UN LIBRO PER DARE ALCUNE RISPOSTE…
✘
Come funzionano i nostri
processi cognitivi?
✘
Come cambiano con l’età?
✘
Quali strategie e “trucchi” posso
utilizzare per rafforzare la
memoria?
✘
Quali esercizi pratici posso fare
per allenare le funzioni
cognitive?