FRANCESCO MARIA DI GUIDA DUPUYTREN E PEYRONIE: ANALOGIE E DIFFERENZE PREMESSA: La Induratio Penis Plastica (IPP) o malattia di La Peyronie, dal nome del chirurgo che la scoprì nel 1743, è una malattia caratterizzata da una fibrosi circoscritta della tunica albuginea, la guaina scarsamente vascolarizzata che riveste i corpi cavernosi del pene. Mentre per Malattia di Dupuytren intendiamo una lesione cronica e progressiva che colpisce il palmo della mano, spesso in maniera bilaterale, provocando la flessione permanente e progressiva di una o più dita della mano. Essa si manifesta con la comparsa di un nodulo rotondeggiante nella zona del metacarpo; tale nodulo, col passare del tempo, degenera invadendo il derma e intaccando, con alterazioni gravi, la rete vascolare, le ghiandole sudoripare e i recettori nervosi, fino a generare la flessione permanente della mano. DISCUSSIONE: INDURATIO PENIS PLASTICA Il rivestimento dei corpi cavernosi presenta fibre circolari intorno a ciascuno di essi e fibre a decorso longitudinale che li rivestono sulla linea mediana, queste fibre ad andamento ortogonale tra loro si incontrano nel setto intercavernoso. Un trauma a pene eretto può scollare questi due strati di fibre lacerandoli. A queste lacerazioni, uniche o ripetute, conseguono i normali processi riparativi dell’organismo che all’inizio producono fenomeni di infiammazione locale e, nel tempo, probabilmente in individui predisposti, la formazione di una cicatrice. Questa costituisce la tipica "placca" della IPP. Col passare del tempo questi processi cicatriziali si stabilizzano, vi si depositano sali di calcio col risultato finale di placche calcifiche immodificabili, tipiche delle IPP stabilizzate. Questa ossificazione potrebbe risultare dalla differenziazione osteogenica dei fibroblasti, dai miofibroblasti (cellula fusiforme, con aspetto simile ai fibroblasti e con caratteristiche intermedie fra essi e le cellule delle fibre muscolari liscie), e anche ma non sempre dalla presenza di cellule staminali adulte nella tonaca albuginea e può essere innescato da infiammazione cronica, dallo stress ossidativo e dai fattori profibrotici come il transforming growth factor beta 1 (TGFB1). Si è riscontrato poi che le cellule formanti la placca calcifica producono fosfatasi alcalina, osteopontina, pleiotropina e periostina (fattori di crescita). Il TGFB1 fa aumentare l’osteogenesi e la differenziazione dei miofibroblasti, ciò può spiegare la progressione di fibrosi. MALATTIA DI DUPUYTREN Inizialmente si verifica la comparsa di un nodulo rotondeggiante nella zona del metacarpo; tale nodulo, col passare del tempo, degenera invadendo il derma. I noduli possono essere inizialmente scambiati per calli e, in alcuni casi, il paziente riscontra la presenza di tali formazioni all'improvviso. Successivamente si verifica un arrossamento della cute e la formazione di ombellicature cutanee. L'impaccio funzionale diventa sempre più grave con l'estendersi della malattia alle falangi e la flessione, che inizialmente interessa solo la zona del metacarpo, successivamente si estende anche alle dita. Secondo studi, il ruolo chiave nello sviluppo di tale patologia è dato dall’anomala attività dei fibroblasti palmari. Essi proliferano attivamente e si differenzino in miofibroblasti. I miofibroblasti partecipano al rimodellamento della matrice extracellulare e in caso di traumi(possedendo un citoscheletro in cui è presente vimentina e alfa actina e, altre proteine non sempre presenti)sono in grado di allineare il collagene, legandolo alla proteina di membrana integrina, contraendo il proprio citoscheletro. Solo i noduli nella malattia di Dupuytren sono popolati da miofibroblasti e sono essi la possibile causa della contrazione permanente del palmo della mano. Alcuni studi suggeriscono che il TGFB1, forme reattive dell’ossigeno e stress meccanici possono portare alla differenziazione di fibroblasti in miofibroblasti. Un ruolo non trascurabile nell’insorgere della patologia potrebbe essere dato dalla anomala attività delle metalloproteasi, enzimi che hanno la funzione di degradare la matrice extracellulare. CONCLUSIONI: Da quello appena detto si deduce che gli eventi scatenanti i due disturbi sono molto simili: gli urti ripetuti in queste zone comportano la formazione di micro o macro cicatrici. Esse però nella Induratio penis plastica portano a ossificazione del tessuto fibrotico mentre nella Dupuytren portano a contrazione perpetua. RIFERIMENTI: Evidence that osteogenic progenitor cells in the human tunica albuginea may originate from stem cells: implications for Peyronie disease (Vernet D, Nolazco G, Cantini L, Magee TR, Qian A, Rajfer J, Gonzalez-Cadavid NF.) Pathogenesis of Dupuytren's contracture: a review (Koźma EM, Olczyk K, Bobiński R, Kasperczyk M, Szpyra K)