OCCHI E GUIDA SICURA
Relazione presentata al congresso AIOrAO Piemonte il 9/6/2012 a Torino
L’11 gennaio 2011 è entrato in vigore il
Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti del 30 novembre 2010, riguardante i
requisiti fisici ed i relativi accertamenti medici
per ottenere il rilascio o il rinnovo della patente
di guida per i soggetti
- con patologie dell’apparato visivo
- per i diabetici
- per gli epilettici
DECRETO 30 novembre 2010
Recepimento della direttiva 2009/112/CE della
Commissione del 25 agosto 2009, recante
modifica della direttiva 91/439/CEE del Consiglio
concernente la patente di guida.
(GU n. 301 del 27-12-2010)
Normativa
L’Art. 1 di tale Decreto recita: Il rilascio e la
conferma di validità della patente di guida a soggetti
con patologie a carico dell'apparato visivo, diabetici
o epilettici è subordinato all'accertamento dei
requisiti previsti dagli allegati I, II e III, facenti
parte integrante del presente decreto.
L’allegato I raccoglie i requisiti visivi richiesti dal
presente Decreto.
I conducenti sono divisi in 2 gruppi in base alle
caratteristiche dei veicoli di cui chiedono la patente:
Gruppo 1: conducenti di
veicoli delle categorie A, B,
B + E e delle sottocategorie
A1 e B1
Gruppo 2: conducenti dei
veicoli delle categorie C, C
+ E, D, D + E e delle
sottocategorie C1, C1 + E,
D1 e D1 + E
Requisiti visivi richiesti ai soggetti con patologie visive
GRUPPO 1
GRUPPO 2
ACUTEZZA VISIVA
BINOCULARE
complessiva
con la miglior correzione ottica
tollerata
7/10
visus dell’occhio peggiore
almeno 2/10
12/10
visus dell’occhio peggiore almeno
4/10
correzione a tempiale non > 8 D
Eq. Sf.
lenti a contatto senza limitazioni se
ben tollerate
CAMPO VISIVO
BINOCULARE
120° orizzontale
50° verso destra e sinistra
20° verso alto e basso
no difetti nei 20° centrali
160° orizzontale
80° verso destra e sinistra
25° verso alto
30° verso basso
no difetti nei 30° centrali
VISIONE CREPUSCOLARE
Sufficiente
Sufficiente
TEMPO DI RECUPERO DOPO
ABBAGLIAMENTO
Idoneo
Idoneo
SENSIBILITA’ AL
CONTRASTO
Idonea
Idonea
Requisiti visivi richiesti ai soggetti monocoli
funzionali o organici
GRUPPO 1
ACUTEZZA VISIVA
con la miglior correzione ottica
tollerata
8/10
CAMPO VISIVO
120° orizzontale
60° verso destra e sinistra
25° verso alto
30° verso basso
no difetti nei 30° centrali
VISIONE CREPUSCOLARE
Sufficiente
TEMPO DI RECUPERO
DOPO ABBAGLIAMENTO
Idoneo
SENSIBILITA’ AL
CONTRASTO
Idonea
GRUPPO 2
I soggetti monocoli non
possono accedere alla
conduzione di veicoli del
gruppo 2
In seguito a diplopia sviluppata recentemente o alla
perdita improvvisa della visione da un occhio, ai fini del
raggiungimento di un adattamento adeguato non è
consentito guidare per un congruo periodo di tempo,
minimo 6 mesi.
Trascorso tale periodo la C.M.L., acquisito il parere del
Medico Specialista Oculista può consentire la guida con
eventuali prescrizioni e limitazioni (es. validità limitata
nella durata e limitazione per la guida notturna)
La documentazione sanitaria inerente agli accertamenti
dovrà restare agli atti per almeno 5 anni.
Ovviamente tali accertamenti si effettuano solo a
soggetti con patologie a carico dell’apparato visivo e
non a tutti i soggetti che vogliono richiedere il rilascio o
il rinnovo della patente di guida
La figura dell’Oculista non è direttamente
presente
• Il compito di stabilire l’idoneità alla guida è
affidato a un medico monocratico:
9Medico militare
9Ispettore Medico delle Ferrovie dello Stato
• Le patenti speciali vengono rilasciate da una
Commissione Medica Locale (pool di 3
medici) presieduta dal Responsabile della
Medicina Legale dell’A.S.L. di zona
Guida: l’importanza sociale
• Controlli accurati dello stato generale di salute
• Controlli accurati della vista
• Controlli più accurati da parte degli esaminatori
della Motorizzazione Civile e delle scuole guida
• Simulatori di guida
• Sviluppo delle Leggi e del Codice Stradale
• Sviluppi futuri delle automobili
• Sviluppi futuri delle strade
e della segnaletica
Quali sono le principali cause che possono
compromettere la guida sicura di un veicolo?
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•
Patologie oculari
Al soggetto
Patologie neurologiche
viene richiesta
Patologie cardiovascolari
un’anamnesi
autocertificata
Patologie endocrinologiche (diabete)
Età
Alcool-droghe
Radio-cellulari
Condizioni stradali sfavorevoli
Condizioni atmosferiche sfavorevoli
Luci artificiali e naturali (abbagliamento e contrasto)
Patologie oculari e guida
ƒ Vizi refrattivi non corretti:
9 Ipermetropia
9 Miopia
9 Astigmatismo
ƒ Glaucoma
ƒ Maculopatie
ƒ Retinopatie
9 R.D.
9 R.I.
9 R.P.
ƒ Cataratta
ƒ Diplopia
ƒ Daltonismo
Ipermetropia e guida
La compensazione dell’ipermetropia dipende dal grado di
accomodazione disponibile:
è massima in un giovane ma diminuisce con il passare degli
anni.
Es. Un soggetto giovane con una ipermetropia (+2.00sf) è
in grado di guidare senza l’uso di
occhiali perché accomoda.
Un ipermetrope di 50 anni
con lo stesso grado di
ipermetropia non potrà guidare
senza occhiali poiché vedrà
sfuocato PL e ancor più PV.
Miopia e/o Astigmatismo e guida
• ridotta acuità visiva/visione sfuocata e distorta
• difficoltà nella guida notturna
Es. In autostrada un cartello è ben leggibile a
100m; un miope di –1.00 sf , invece, riesce a
leggerlo solo a 25m di distanza.
Questo significa che viaggiando
a 120Km/h, invece che 3
secondi si hanno solamente
75 centesimi di secondo per
leggere un cartello, elaborare
l’informazione e reagire di conseguenza.
Glaucoma e guida
•
•
•
•
restringimento del campo visivo
difetto fascicolare sup. e/o inf.
difficoltà al crepuscolo e alla guida notturna
pupille in miosi (glaucoma ad angolo stretto in tp.
con pilocarpina-glamidolo)
• ridotta acuità visiva
Maculopatie e guida
Degenerazione della retina centrale (coni)
• perdita della visione nitida
• distorsioni delle immagini
• alterazioni della percezione dei colori
• scotoma al centro del campo visivo
• difficoltà al crepuscolo e alla guida notturna
Le Maculopatie possono essere:
- senili
- diabetiche
- miopiche
- Sindrome di Stargardt
Retinopatie e guida
Particolare importanza assume la R.D. la R.I.
• perdita della vista graduale e direttamente
correlata allo scompenso glicemico e pressorio
• danni ischemici
• Maculopatie/Edema Maculare Cistoide
• scotomi da A-laser trattamento nelle R.D. (aree di
non visione)
• campo visivo compromesso
• difficoltà al crepuscolo e alla guida notturna
Cataratta e guida
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•
perdita graduale della vista
miopia d’indice
opacità della lente in evoluzione
visione annebbiata e/o sdoppiata
cristallino meno elastico (difficoltà di accomodazione)
colori meno brillanti
maggiore sensibilità all’abbagliamento
diffrazione delle luci
Diplopia e guida
• Paretica
– traumatica – ischemica – neoplastica – “a frigore”
– demielinizzante – muscolare
• Strabica
• Paradossa
• compromette la guida per un periodo indeterminato
o determinato
Daltonismo e guida
• Daltonismo puro
• Discromatopsie
9Congenite (asse rosso-verde)
9Acquisite (R.D. e R.P. e Glaucoma asse giallo-blu)
Età e guida
• Imprudenza del giovane (velocità Km/h, alcool,
droga, cellulari)
• Caparbietà dell’anziano nel non accettare i propri
limiti
9calo visivo
9rallentamento psicomotorio
™Ad oggi non esiste legge
che pone un limite massimo
di età alla guida
Per vederci bene per una guida sicura
bisogna avere:
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•
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•
Ottima acutezza visiva (statica e dinamica)
Ampio campo visivo
Buona visione dei colori
Buona visione stereoscopica
Buona sensibilità al contrasto
Buona visione crepuscolare
Buona visione notturna
Buona sensibilità all’abbagliamento
Valido tempo di recupero dopo l’abbagliamento
Acutezza visiva statica
L’acutezza visiva è la capacità del
soggetto di riconoscere il più piccolo
simbolo ad una determinata distanza.
Solitamente viene misurata facendo
leggere lettere o simboli su un tabellone
o schermo posto a 5 metri di distanza.
(monocularmente o binocularmente)
L’acutezza visiva decresce andando dal
centro verso la periferia retinica.
Acutezza visiva dinamica
Guidare è un’azione dinamica e mutevole;
il fuoco delle immagini si sposta in avanti cioè gli
oggetti vicini perdono in dettaglio;
il campo visivo si restringe;
diventa più difficile percepire le profondità.
L’acuità visiva dinamica è inoltre influenzata dalle
repentine modificazioni di illuminazioni
(es. entrando o uscendo da una galleria)
e dalla conseguente dilatazione
o restringimento delle pupille
Perfomance estreme
Studi hanno dimostrato che un buona visione in dinamismo è
il risultato di un continuo allenamento neurologico-cerebrale a
cui è sottoposto il conducente.
Più si guida più si diventa bravi a vedere mentre si guida.
Esempio classico è quello dei piloti di Formula1 che sono
soggetti che hanno acquisito capacità
estreme di guida grazie a un intenso
allenamento fisico-mentale ed oculare.
La pupilla diventa il pacemaker
del corpo; dalla sua dilatazione e
restringimento infatti partono gli
impulsi al cervello che li
riconverte in segnali motori.
Ampio campo visivo
Per campo visivo si intende la porzione di spazio
percepita senza muovere né l’occhio e né il capo.
Possedere un buon campo visivo cioè una buona
visione periferica è indispensabile:
- nella guida rettilinea (margine esterno stradale –
linea di delimitazione di corsia)
- nelle manovre di sorpasso
Il campo visivo subisce delle variazione in rapporto
alle diverse velocità, più aumenta la velocità più il
campo visivo si restringe.
Per ovviare a questo bisogna rallentare e distogliere
momentaneamente lo sguardo dalla strada.
Buona visione dei colori
Per avere una buona vista occorre anche essere in grado
di identificare bene i colori.
Coni e bastoncelli sono sensibili a differenti lunghezze
d’onda della luce:
La luce diurna eccita i coni, la luce crepuscolare i
bastoncelli.
La iodopsina (coni)
percezione dei colori
La rodopsina (bastoncelli)
visione incolore
Buona visione stereoscopica
La stereopsi è la capacità di percepire la profondità e di
valutare la distanza tra gli oggetti; riflette un grado
elevato di cooperazione binoculare.
Avere una buona visione stereoscopica alla guida ci
consente di valutare la distanza relativa tra il guidatore e
un oggetto o altri mezzi in movimento.
Non si ha stereopsi quando c’è
anisometropia
ambliopia
strabismo
Buona sensibilità al contrasto
La sensibilità al contrasto misura la capacità della
retina di percepire le differenze di illuminazione tra un
oggetto e lo sfondo.
La funzione visiva può risultare compromessa a causa
di una ridotta sensibilità al
contrasto, pur avendo un acuità
visiva normale.
Per misurare la sensibilità al
contrasto vengono utilizzati
test in cui varia la luminosità
relativa tra il carattere e lo sfondo,
oppure sistemi computerizzati
L’occhio non è sensibile tanto alla quantità di luce
che vi entra quanto alle variazioni di luminanza.
Accendere una lampadina su una spiaggia avrà meno
effetto che accenderla in una stanza buia.
Buona visione crepuscolare
Coloro che al crepuscolo lamentano difficoltà visiva
sono detti emeralopi
emeralopi;; sono quei soggetti che di
giorno hanno una vista buona ma che di notte o in
condizioni di bassa luminosità hanno un’acuità
visiva ridotta.
L’emeralopia può derivare da un disturbo ottico
es. opacità del cristallino o della cornea
o da un disturbo dei fotorecettori
es. nelle Retinite Pigmentose (deficit funzionale dei
bastoncelli)
Buona visione notturna
Di notte l’occhio presenta una pupilla dilatata per consentire
a più raggi luminosi, scarsi nelle ore di buio, di illuminare la
retina e permettere una buona visione.
Al buio l’occhio perde la capacità discriminativa centrale,
mentre la visione laterale si mantiene buona.
Inoltre di notte sono visibili solo gli oggetti fortemente
contrastanti.
La guida notturna è più difficoltosa per:
- i miopi
- gli anziani con cataratta
- i soggetti con glaucoma ad angolo stretto
Buona sensibilità all’abbagliamento
L’abbagliamento è dato da un eccessivo contrasto di
luminanza tra il campo visivo osservato e lo sfondo
ambientale.
Luci troppo forti abbagliano la retina provocando cecità
per qualche secondo
es. luce abbagliante dei fari degli altri veicoli
es. sole basso all’orizzonte
L’abbagliamento è più frequente
- nei miopi
- nei soggetti con cataratta
Tempo di recupero dopo l’abbagliamento
Con l’abbagliamento si ha la distruzione di un
segmento retinico, per esaurimento della
rodopsina, che si riprenderà solo quando la
retina sarà stata reintegrata cioè quando si sarà
rigenerata la rodopsina
Criteri di valutazione uniformi
E’ emersa la necessità di fornire ai Medici
monocratici, alle C.M.L., ma anche agli Oculisti e
agli Ortottisti, indicazioni operative con criteri di
valutazione uniformi.
E’ stato istituito un gruppo di lavoro presso
l’Ufficio II della Direzione Generale della
Prevenzione Sanitaria con il compito di redigere
indicazioni operative uniformi che sono state poi
approvate dal Consiglio Superiore della Sanità
Sul sito del Ministero della Salute troverete:
Oggetto:
ƒ Requisiti per l’idoneità alla guida
ƒ Indicazioni operative
Riferimenti:
http://www.normativasanitaria.it/normsan-pdf/0000/39184_1.pdf
Dove sono riportati le indicazioni operative
• materiali utilizzati:
che vanno dalle tavole ottotipiche alla tavola di
sensibilità al contrasto di Pelli-Robson al campo visivo
di tipo Goldman o Humphrey.
• illuminazioni adottate:
ambiente, sfondo e tavole, per i vari test con i relativi
range di tolleranza, calcolate con un luxmetro
• svolgimento dei test
• risultati ottenuti
Gruppo 1
Gruppo 2
Monocoli
Acuità visiva
7/10 (5+2)
12/10 (8+4)
8/10
Campo visivo
CVM - CVC
Cinetico (120°)
CVM - CVC
Cinetico (160°)
CVM Cinetico
(120°)
Visione crepuscolare OOV = 1/10
(sufficiente)
OOV = 2/10
?
Sensibilità
all’abbagliamento
OOV = 1/10
in 1 min.
OOV = 2/10
in 1 min.
?
Tempo di recupero
dopo
l’abbagliamento
(idoneo)
OV = 2/10
in 1 min.
OV = 4/10
in 30 sec.
?
Sensibilità al
contrasto
(idonea)
Soglia di
contrasto del 6%
Soglia di
contrasto del 3%
?
Qual è il campo visivo da effettuare?
Perché?
Sull’impegnativa i medici spesso scrivono:
si richiede campo visivo a 60° o campo visivo per patente.
Ma quale CV bisognerà eseguire? Usiamo il buon senso.
Considerando che la Normativa:
¾ esclude il vecchio CVC Esterman binoculare perché nello
strumento manca un supporto lente binoculare e perché
l’esame verrebbe eseguito in condizioni di convergenza sulla
mira centrale.
¾ dice di eseguire il CVC o CVM con le mire V/3 e IV/4 s.c.
e le mire II/2 e I/3 c.c. se necessita.
Tenendo conto che il CVC - CVM si devono eseguire monocularmente e che
successivamente bisogna sommare i 2 emicampi tempiali dx e sx per ottenere
le ampiezze binoculari in orizzontali previste dalla normativa si eseguiranno:
Campo Visivo
Gruppo 1
Gruppo 2
Monocoli
120° orizzontale
50° verso dx e sx
20° verso l’alto
20° verso il basso
no difetti nei 20° centrali
CVM o Cinetico
Mire: V/3
IV/4
II/2
I/3
CVC 120 point
screening
Mira III (?)
160° orizzontale
80° verso dx e sx
25° verso l’alto
30° verso il basso
no difetti nei 30° centrali
CVM o Cinetico
Mire: V/3
IV/4
II/2
I/3
CVC 135 point
screening
Mira III (?)
120° orizzontale
60° verso dx e sx
25° verso l’alto
30° verso il basso
no difetti nei 30° centrali
CVM o Cinetico
Mire: V/3
IV/4
II/2
I/3
?
Mira III
Mira III
Mire
V/3
IV/4
II/2
I/3
sc
sc
cc
cc
Condizioni di misura
ƒ Devono essere standardizzate
ƒ Devono essere facilmente riproducibili
ƒ Devono essere facilmente controllabili
I valori di luminosità dei vari test e degli ambienti di
misura vengono solitamente forniti come luminanza in
candele su metroquadro o come illuminamento in lux
In commercio troviamo dispositivi elettronici sempre
più precisi, programmati e tarati su parametri definiti,
atti a svolgere i test visivi per l’idoneità alla guida:
9 acuità visiva
9 sensibilità al contrasto
9 visione crepuscolare
9 sensibilità all’abbagliamento
9 tempo di recupero all’abbagliamento
Ma non il campo visivo
EASY
CHART
EVO
Mesotest Oculus
Optec Glare Tester
Grazie per l’attenzione
Questa presentazione è presente sul mio sito
www.ortottista.net