15 16 17 18 luglio 2010 Torre Alfina | Acquapendente (VT) www.torrealfinablues.com main sponsor Con il patrocinio di Ambasciata degli Stati Uniti d’America Regione Lazio, Provincia di Viterbo Comune di Acquapendente Ass.ne Turistica Pro-loco Torre Alfina M ARI M O S / O/ ARI M M O O // S ARI SOMM LETTE > Il 4-5 RA DE IDEN L PRES nte ci preside TORRE 7 O P val TIST GLI AR na orre Alfi o di T DEL BL DI I GRAN UES mfield ike Bloo ond 9 >M Hamm ’organo 11 > L ALL AR 13 Dedicato a chi viaggia con passione. Per l’Italia. a! lo music > Non so M 15 OUND OLTR USICA val e la > Il Festi I DEL F ARTIST E IL PA LCO e azion omunic c ABILE ESTIVA L s Band na Blue rre Alfi o T > 21 right usty W 23 > R st ede Prie 25 > D urks B l ichae 27 > M ster o F uthie 29 > R as m o h T arl 31 > E radley arold B 33 > H nna ark Ha i 33 > M azzolett riano M d A > 33 ALFINA > Il borg STACC on a locati 17 > L rivare r l a ome Festiva 17 > C ma del m a r g o > Il pr 18 - 19 TE el Festi parla d MMA ROGRA 35 ICAME Alfina > Torre NTE mis bre d’a e Cham ner // part Di straniero Budget ha il nome, 50 anni di storia internazionale, un brand globale sinonimo di valore e convenienza. Di italiano, Budget Autonoleggio ha tutto il resto: gli investitori, il management, il team, il progetto del noleggio di prossimità. E la sfida di creare un nuovo modo di fare mobilità, flessibile e vantaggioso, dedicato ad aziende, professionisti e privati che credono nell’Italia e non rinunciano alla passione del viaggio. Call Center 199.30.73.73 www.budgetautonoleggio.it n // COMu icAZIONE BY // SI RINGRAZIA // STAMPATO DA mediagroupadv.it 3 L ETTERA D E L PRE S I D ENTE / / L ETTERA DE Il presidente ci parla del Festival In questa edizione, si è inteso esaltare la valenza culturale dell’evento, proponendo uno spettacolo di prosa e musica incentrato sulla storia del blues; ospite d’eccezione, il giornalista e critico musicale Adriano Mazzoletti, autore di numerose ed autorevoli pubblicazioni sul blues, analizzato tanto come fenomeno musicale, quanto come entità culturale profondamente radicata nel tessuto socio economico americano, il quale, accompagnato da Mark Hanna, artista eclettico, costante presenza al Torre Alfina Blues Festival, proporrà un excursus di questo genere musicale, dalle origini del Delta del Mississipi, al blues elettrico di Chicago. Graditissimo ospite dell’evento, l’Addetto Culturale, Mr. David Mees, ed i dirigenti della Cultural Section dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America, la quale, anche quest’anno, ha concesso il proprio patrocinio alla manifestazione. » Siamo giunti alla sesta edizione estiva di una manifestazione in continua crescita, preceduta da una sua prima versione invernale, anch’essa pienamente riuscita. Molte le novità, specie sotto il profilo musicale, anche se le linee guida sulle quali è stata concepita la manifestazione restano immutate. Prima fra tutte la gratuità dei concerti, pilastro portante della promozione del territorio acquesiano. Infatti, continua a rimanere ben radicata nelle menti degli organizzatori e dei politici locali, l’idea che la permanenza, nell’ambito del territorio, del turista, dell’appassionato o dello spettatore occasionale, debba essere incentivata in ogni modo, per prolungare la durata media del soggiorno. Sotto tale profilo, il Festival si propone, ancora una volta, come un attrattore culturale attraverso il quale veicolare il flusso turistico alla conoscenza delle bellezze monumentali e paesaggistiche di un territorio ancora incontaminato, ricco di storia e di tradizioni. Tale attestazione di stima e rinnovata amicizia, costituisce motivo di vanto ed orgoglio per tutti coloro che si sono adoperati per la buona riuscita della manifestazione e suggella, ancora una volta, il legame di sincera amicizia con i rappresentanti di una cultura profondamente condivisa da una intera generazione di giovani, i quali hanno assunto la musica di quegli anni quale colonna sonora dei cambiamenti socio-culturali dei quali sono stati protagonisti. Un altro elemento di richiamo è, senza dubbio, costituito dall’ampliamento del numero dei componenti della Torre Alfina Blues Band. Come già accennato nella mia presentazione alla edizione Winter del Blues Festival, dopo cinque edizioni estive ed una prima edizione invernale, era fisiologico che tra gli artisti presenti ad ogni edizione dell’evento si creasse un circuito di affezionati. è nata così l’idea di formare una band del festival alla quale affidare il non facile compito di introdurre i gruppi clou di ogni sera, nonché di promuovere e gestire le jam sessions che, usualmente, si tengono presso il Club di Mezzanotte, alla chiusura di ogni serata. una manifestazione in continua crescita... residente da anni negli States e David Keckhut, giovane ma già promettente cantante. Ai due si aggiunge Shawn Rivera, anche lui proveniente da Los Angeles, voce soul della Torre Alfina Blues Band, ben conosciuto dagli affezionati della manifestazione per la sua partecipazione alle ultime edizioni del festival. Completa il gruppo la cantante Jacqueline Ferry (Jackie), artista di spettacolo già conosciuta in Italia per aver partecipato alla edizione 2003 del Festival di Sanremo, ma soprattutto nota in questi ultimi anni per la sua carriera teatrale, nell’ambito del musical. Una nutrita schiera di star del panorama internazionale blues, completa la carica di novità di questa edizione: Ruthie Foster e Dede Priest, vere regine del soul e del blues saranno le evening star insieme ai chitarristi blues Michael Burks e Rusty Wright, completa la serie il graditissimo ritorno di Earl Thomas a capo di una formazione R&B di grande prestigio, per essere stata la band di Ike Turner. Pur in presenza di marcate innovazioni, rivolte ad accrescere il livello artistico e culturale della manifestazione, l’anima dell’evento resta immutata e, soprattutto, resta inalterata quell’atmosfera surreale evocata dal contrasto fra la solennità del borgo medievale e la modernità del genere musicale proposto, accompagnata da un clima di profonda comunanza che lega gli artisti con il pubblico. Ed è proprio questo particolare clima che distingue il Torre Alfina Blues Festival dalle altre manifestazioni, magari ben più blasonate; la capacità di far sentire lo spettatore protagonista insieme agli artisti, di una grande festa fra dei vecchi amici che, ogni anno, si ritrovano insieme per godere di una comune passione: Il blues in tutte le sue forme ed evoluzioni. Come sempre, a me nel salutarVi non resta che augurare a tutti buon ascolto, non senza aver prima ringraziato coloro che si sono prodigati per la buona riuscita della manifestazione, nonché la Croce Rossa Italiana Comitato Locale Acquapendente Torre Alfina e Proceno, che, con la propria presenza, ne garantirà l’ordinato svolgimento. è toccato a Simone Sello, chitarrista italiano, trapiantato ormai da anni a Los Angeles, la realizzazione di tale progetto. Per questa edizione del festival, in una sorta di ponte virtuale con Los Angeles, la formazione è stata implementata con due nuovi arrivi, Andrea Scuto, chitarrista anche lui Associazione Torre Alfina Blues Il Presidente Carlo Di Giuliomaria 5 T O RRE A L FINA / / T O RRE A L FINA / / T O RRE Il borgo di Torre Alfina notti di magia e note... A Re Desiderio, re d’Italia nell’VIII secolo d.C., risale il primo nucleo urbano di Torre Alfina e da allora, come per incanto, sembra che il nome di quel primo amante di questo luogo ne abbia segnato il profilo e la storia. Desiderio di bellezza, è ciò che viene esaudito camminando sui vicoli pietrosi del comune, guardando la soavità e delle piccole case di roccia, i pergolati, i comignoli, e il cielo illuminato da stelle luminose e quasi irreali. Luogo dove la notte e i desideri restano aggrappati sui tetti. Anche così nascono combinazioni che sembrano fatte per portare gioia e stupore, piccole e grandi coincidenze di tempo e luogo che rendono la vita costellata di infiniti attimi in cui si intuisce il significato della parola “armonia”. Torre Alfina, è uno dei borghi più beli d’Italia e in questi luoghi scivola sinuosa la forza, la gioia e la seduzione della musica Blues, le note che vagano sino a tardi, per dilatare il tempo quando tutto si fa più intimo. Evento patrocinato dall’Ambasciata USA, che accende questo luogo di soli 450 abitanti, come dal di dentro aggiungendo incanto a incanto. Avis segue questa manifestazione sin dalla sua nascita, ha creduto nella sua evoluzione, e si è immersa a pieno titolo nella magia del luogo. » Ci sono luoghi talmente unici che nel momento stesso in cui te ne allontani sembrano appartenere al mondo dell’immaginario ci sono occasioni da non perdere e il Torre Alfina Summer Edition riempirà di pace e stupore il vostro animo. 7 B L UE S L E D DI I G RAN // I G BL I DEL D RAN Mike Bloomfield il blues bianco Alla fine degli anni ’60, ero ancora bambino ed iniziavo ad approcciare la chitarra elettrica, in un universo musicale i cui i suoni erano quelli delle prime rock blues band, che si affacciavano alla ribalta dopo il tramonto del Beat. Fu in quegli anni che, più per curiosità che per una vera conoscenza del genere musicale, acquistai in un negozio di dischi un LP della CBS il cui titolo era “Super Session”, attratto, per la verità, dalla foto del chitarrista, immortalato mentre suonava una Les Paul Standard. Con il senno del poi, posso affermare con certezza che quel disco costituisce una pietra miliare nel mondo del rock blues, per avere consegnato alla storia un gruppo, creato ad hoc, in studio, dei più geniali e creativi musicisti dell’epoca. Tra costoro, considerata la mia dichiarata passione chitarristica, ritengo doveroso ricordare il grande Mike Bloomfield, protagonista insieme al tastierista Al Kooper, dei brani incisi sul lato A dell’LP. Mi sia consentito, quindi dedicare queste poche righe alla memoria di un grande innovatore della chitarra blues, portatore di un proprio stile ricco di fraseggi delicati, ma con un sound al tempo stesso, incisivo, creato, certamente dal magnete al ponte della sua Gibson, montato “controfase”, rispetto al magnete al manico. Michael Bernard Bloomfield (Chicago, 28 luglio 1946 – San Francisco, 15 febbraio 1981) è stato un chitarrista statunitense, famoso per il suo stile fluido ed espressivo, è stato uno dei più importanti esponenti e fautori del blues revival a Chicago nella seconda metà degli anni ’60. La primissima esperienza di Bloomfield risale al lontano 1965, quando assieme al suo caro amico e collega Al Kooper, fu scritturato come sessionman nel celeberrimo album di Bob Dylan Highway 61 Revisited con il quale ottenne già una certa notorietà. » The Paul Butterfield Blues Band Bloomfiled assieme ad un altro astro nascente del cosiddetto Blues Revival della Chicago di metà anni ’60, Elvin Bishop, al tastierista Mark Naftalin e soprattutto al celebre Paul Butterfield, diede vita alla celeberrima omonima The Paul Butterfield Band, il cui biglietto da visita è rappresentato dalla suite di 12 minuti East-West, con geniale operazione di contaminazione tra blues, rock, jazz, rock psichedelico e ritmi raga di estrazione orientaleggiante. » The Electric Flag Paul Butterfield Gli Electric Flag furono costruiti da Mike Bloomfield e Barry Goldberg (anche lui presente nel LP Super Session) nella primavera del 1967 con l’intento di creare una “All American Music Band”, un gruppo nel cui stile fossero inclusi tutti i generi fondamentali della musica americana. In estate il gruppo debuttò al “Monterey Pop Festival”. In concerto il successo fu immediato: Electric Flag era una macchina poderosa in grado di destreggiarsi in differenti territori musicali mettendo in luce le varie personalità del gruppo. Fra i primi a notare il gruppo fu Peter Fonda, che li coinvolse nella colonna sonora di The Trip (“Il Serpente di Fuoco”), film di Roger Corman di cui fu protagonista. Con il supporto di ottimi autori e di elevate doti tecniche individuali, gli Electric Flag realizzarono nel 1968 “A Long Tinme Comin’” una miscela di R&R, blues elettrico, R&B tipo Stax e pop/rock con divagazioni psichedeliche. Su tutto il cd spiccano la cover degli Howlin’ Wolf “Killing Floor”, “Groovin’ is easy” e la bellissima “You don’t realize”. Purtroppo, come spesso accade per gli artisti espressione di un particolare genio musicale, Michael Bloomfield ha cessato la sua esistenza prematuramente, fu, infatti, trovato morto per overdose nella sua auto a San Francisco il 15 febbraio 1981. A lui, ancora oggi, il ringraziamento per avermi aperto un mondo musicale, all’epoca per me sconosciuto, con due brani del L.P. Super Session, completamente strumentali: Really e Stop. 9 B L UE S L E D DI I G RAN // I G BL I DEL D RAN L’organo Hammond quel particolare “click” L’organo Hammond è un organo elettrico progettato e costruito da Laurens Hammond. Nonostante esso fosse in origine destinato alle chiese in alternativa ai più costosi organi a canne, trovò largo utilizzo nel jazz, blues, musica gospel e, in misura inizialmente minore ma poi sempre crescente, per il rock e il pop. Ancora oggi il particolare sound rende lo strumento unico ed insostituibile, infatti, nonostante il progresso della tecnica, i moderni sintetizzatori non sono ancora in grado di replicarne perfettamente il suono, oltre che, per le specifiche caratteristiche costruttive, il “tocco” dei tasti conserva una propria specifica caratteristica. L’invenzione del poliedrico ingegnere statunitense fu svelata al pubblico nell’aprile 1935 e il primo modello, il Model A, fu disponibile nel giugno dello stesso anno. L’organo fu suonato dal vivo alla stazione radio Wind da Milt Herth, che aveva iniziato a suonarlo non appena era stato inventato. È stato anche ampiamente utilizzato nelle cappelle militari statunitensi durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale. La stessa familiarità dei soldati con lo strumento può aver contribuito in qualche misura alla popolarità crescente dell’organo nel periodo post bellico. Altre caratteristiche che sono state aggiunte agli organi Hammond comprendono un vibrato di natura elettromeccanica. Il particolare “click” associato alla pressione del tasto che in origine era considerato un difetto di progettazione, velocemente è entrato a far parte del “sound” specifico degli Hammond, tanto che le moderne imitazioni degli organi Hammond lo riproducono fedelmente. Inizialmente non fu affatto semplice imitare con l’elettronica il suono degli Hammond, soprattutto per via della complessa e delicata connessione tra le fasi dei tonewheel, difficile da riprodurre con la circuiteria elettronica. » GLI Anni ‘50 Negli anni cinquanta, musicisti jazz, tra cui Jimmy Smith iniziarono ad usare il suono caratteristico dell’organo e, negli anni sessanta, l’organo Hammond divenne popolare tra i gruppi di musica pop e molto usato sulla stazione radio pirata britannica Radio 390. Il suono dell’Hammond, così spinto e caratteristico, divenne ancor più popolare quando tra gli anni ’60 e gli anni ’70 artisti rock del calibro di Keith Emerson (Emerson, Lake & Palmer), Rick Wakeman (Yes), Dave “Baby” Cortez, Booker T. Jones, Al Kooper, Brian Auger, Jon Lord, Rick Wright, Tony Banks, Billy Preston, Steve Winwood (Traffic) e Ian McLagan lo utilizzarono per i loro pezzi. » OGGI Oggi la sua popolarità è in continua crescita grazie al “ritorno” del suono analogico e ad alcuni giovani ma già grandi musicisti che lo hanno eletto come strumento di riferimento nonostante non sia in produzione da decenni, tra cui non si può non citare Joey Defrancesco, John Medeski (Medeski Martin & Wood), Tony Monaco, Larry Goldings e numerosi altri. Anche in Italia, specialmente negli anni ’70, furono molti gli artisti impegnati nell’ambito del progressive rock che usarono l’organo Hammond nei loro brani: ad esempio, Flavio Premoli, tastierista della Premiata Forneria Marconi in quasi tutte le canzoni, Demetrio Stratos, cantante e polistrumentista degli Area, lo suona nel celebre intro del brano “Luglio, agosto, settembre (nero)”, contenuto nell’album “Arbeit macht frei (album)” (1973), Joe Vescovi dei “Trip”, oppure è suonato da Franco Battiato nel brano “Il silenzio del rumore”, contenuto nell’album Pollution e Tony Pagliuca del gruppo Le Orme e da Beppe Carletti, fondatore e tastierista attuale del gruppo dei Nomadi. 11 O L L AR A / / O UN D AR L L D // A UN O A L L AR Non solo musica! appuntamenti Il Torre Alfina Blues Festival non offre solo musica, ma anche tanti appuntamenti legati alla natura, all’arte e all’enogastronomia. » MUSEO DEL FIORE Per la prima volta l’apertura del Torre Alfina Blues Festival si terrà presso il Museo del Fiore, con un evento finalizzato a celebrare i quindici anni di questo incantevole piccolo museo naturalistico nei boschi della Riserva Naturale Monte Rufeno. Giovedì 15 luglio alle ore 18:45 la Torre Alfina Blues Band accoglierà ospiti, personalità ed appassionati per un concerto acustico durante il quale si potranno degustare alcuni prodotti tipici del territorio. Nei giorni successivi, da venerdì 16 a domenica 18, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00, il Museo del Fiore resterà aperto ad ingresso gratuito con la terza edizione dell’attività Fiori in Musica, con visite tematiche e nel tardo pomeriggio, dalle ore 17:00 alle 19:00, laboratori sulla creazione di strumenti musicali con piante e elementi naturali. » CENA E MUSICA SOTTO LE STELLE La musica dal vivo, il castello di Torre Alfina come fondale, il cielo e l’atmosfera di una serata magica: ogni anno questa cena è uno degli appuntamenti più emozionanti per tutti coloro che vi prendono parte. Quest’anno la cena si tiene venerdì 16 luglio alle 20:30, con un menu studiato appositamente per la serata e preparato con i prodotti tipici del territorio, il tutto condito con dell’ottima musica dal vivo… della grande Dede Priest! // Per info su costi e prenotazioni: Ristorante Nuovo Castello Telefono 0763 716106 - [email protected] » PRANZO IN BLUES è una novità del Festival! Un modo per conoscere e vivere il territorio circostante al Borgo di Torre Alfina. Il pranzo in blues è pensato per chi non si accontenta di sentire musica dal tardo pomeriggio in poi, ma vuole godersi una giornata di relax all’aria aperta, gustando anche un buon pranzo. La musica dal vivo, un bellissimo agriturismo immerso nel verde, un pranzo informale all’aperto a base di prodotti tipici del territorio. Il pranzo blues si terrà sabato 17 luglio alle 13:00 all’agriturismo Belvedere, a poche centinaia di metri dal Main Stage del Festival. // Per info su costi e prenotazioni: Agriturismo Belvedere Telefono 0763 716041 / 02 - [email protected] 13 USICA M / / PA L C O L I TRE CA OL I S U M OL Il Festival e la comunicazione segui il ritmo... L’Associazione Torre Alfina Blues ha come oggetto la promozione della musica afro-americana, da qui la decisione di rendere disponibili i contenuti musicali del Festival anche al di fuori della rassegna live. » La musica a casa Di tutte le edizioni è disponibile una registrazione di alta qualità su Compact Disc, che può essere richiesto scrivendo a [email protected] » La musica sul Web Siamo presenti nei principali social network ed in alcuni di essi, come Facebook e LastFM, rendiamo disponibili brani in streaming. Anche sul nuovo sito è possibile ascoltare brani delle varie edizioni. www.torrealfinablues.com » La musica ovunque In treno, sul computer, durante lo sport. Dall’inizio del 2010 è possibile scaricare la musica del Festival in formato digitale dalla piattaforma iTunes, sono già disponibili le edizioni 2007 e 2008. 15 PR O G / / E ABIL C C TA S MMA RA G PR O RA M EVENTi ENOGASTRONOMICI Come ARRIVARE IN AutO L’udito, l’olfatto ed il palato sono i tre gusti che vengono stimolati dalle cene, i pranzi e le degustazioni durante il Torre Alfina Blues Festival. Autostrada A1, uscita di Orvieto // Il ricavato degli eventi enogastronomici sarà devoluto alla città di Biloxi, Mississipi // Seguire le indicazioni per Castel Viscardo. // Superato l’abitato di Castel Viscardo, si trova il bivio per Torre Alfina SS CASSIA DA SIENA (NORD) // Seguire le indicazioni per Acquapendente // Superato l’abitato, svoltare a sinistra al bivio per Torre Alfina MAIN STAGE La piazza centrale di Torre Alfina ospita il palco principale sul quale transitano gli artisti principali di fama nazionale ed internazionale. SS CASSIA DA VITERBO (SUD) // Appena giunti ad Acquapendente svoltate subito a destra al bivio per Torre Alfina // Gli opening del main stage sono offerti da Gioacchini Sante Impresa di Costruzioni Sas SS2 APERITIVO MusICALE Al calar del sole si godono aperitivi con un sottofondo musicale raffinato, a Piazza Castello o in altri splendidi angoli del nostro territorio. // Per la musica durante gli aperitivi si ringrazia Pacchiarotti Vini CLUB DI MEZZANOTTE Una piazzetta raccolta, il contatto diretto tra spettatori ed artisti, con graditi ospiti e indimenticabili jam session. // Per il Club di Mezzanotte si ringrazia La Romana Farine srl BORGO DI TORRE ALFINA IN TRENO per torre alfina Stazione di orvieto // poi proseguire con un’auto noleggiata con Avis Main Stage Aperitivo Musicale viaggio IN aereo aereoporti di roma // con un’auto noleggiata con Avis lungo la SS Cassia fino ad Acquapendente e quindi per Torre Alfina Club Mezzanotte main sponsor partner continua a seguire il ritmo su... PR O G / / E ABIL C C TA S MMA RA G PR O RA M Il programma del Festival giovedì summer edition 2010 sabato 15 lugliO 17 lugliO Museo del fiore Piazzale Sant'Angelo 19:00 Celebrazione dei 15 anni del Museo 21:30 OPENING David Keckhut e Torre Alfina Blues Band Shawn Rivera, Mark Shattuck e Torre Alfina Blues Band 22:30 CONCERTO Rusty Wright Band acoustic concert BAR borgo antico piazzale del castello 23:00 OPENING 19:00 LA STORIA DEL bLUES BeBlues 21:30 Adriano Mazzoletti e Mark Hanna 00:00 CONCERTO BeBlues 00:00 CONCERTO 22:30 CONCERTO Ruthie Foster di Adriano Mazzoletti musica di Mark Hanna BAR borgo antico 23:00 OPENING OPENING Harold Bradley Band Racconti Blues Sahwn Rivera, Jacqueline Ferry e Torre Alfina Blues Band Piazzale Sant'Angelo Sahwn Rivera, Jacqueline Ferry e Torre Alfina Blues Band 01:00 JAM SESSION Fine concerti ore 02:00 01:00 JAM SESSION Fine concerti ore 02:00 13:00 pranzo con musica Shawn Rivera, Jacqueline Ferry, David Keckhut, Mark Shattuck e Torre Alfina B.B. Info e prenotazioni: Agriturismo Belvedere Tel. 0763/716041 venerdì domenica 16 lugliO 18 lugliO Piazzale Sant'Angelo piazzale del castello 20:00 live Acustico Shawn Rivera, Jacqueline Ferry e Torre Alfina Blues Band 21:00 CONCERTO Dede Priest 21:30 OPENING B.A.B.S. SPAZIO PER GRUPPI LOCALI 22:30 CONCERTO Michael Burks CoN POSSIBILITà di cena BAR borgo antico piazzale del castello 19:30 HAPPY HOUR MUSIC 23:00 OPENING BeBlues Mark Shattuck, David Keckhut e Torre Alfina Blues Band 00:00 CONCERTO David Keckhut, Mark Shattuck e Torre Alfina Blues Band Acoustic concert Piazzale Sant'Angelo 21:30 BAR borgo antico 22:30 OPENING OPENING Mark Hanna Band BeBlues 23:30 CONCERTO 22:30 CONCERTO Earl Thomas & The Kings of Rhythm Harold Bradley Blues Band 00:00 CONCERTO Sahwn Rivera, Jacqueline Ferry, David Keckhut, Mark Shattuck e Torre Alfina Blues Band 01:00 JAM SESSION Fine concerti ore 02:00 JAM SESSION Fine concerti ore 02:00 21:00 CENA AL CASTELLO con concerto Dede Priest INFO E PRENOTAZIONI: NUOvo castello - Tel. 0763/716106 main sponsor partner continua a seguire il ritmo su... S ARTI I L G VAL // TI S FE TI D E L S G L I ARTI Torre Alfina Blues Band TI Jacqueline Ferry si unisce alla band Dopo cinque edizione era fisiologico che anche tra gli artisti presenti ad ogni edizione dell’evento si creasse un circuito di affezionati. è nata così l’idea di formare una band del festival alla quale affidare il non facile compito di introdurre i gruppi clou di ogni serata, nonché di promuovere e gestire le jam sessions fino a tarda notte. è toccata a Simone Sello, chitarrista italiano trapiantato, ormai da anni, a Los Angeles, noto, tra l’altro, per la sua presenza nell’ultimo album di Vasco Rossi Track 2, la realizzazione di tale progetto. Oltre a Simone Sello, la formazione musicale annovera fra i suoi componenti i cantanti Shawn Rivera, David Keckhut ed il chitarrista Andrea Scuto, anche loro provenienti da Los Angeles, nonché il cantante Mark Shattuck, il chitarrista Paolo Benedettini, Carlo Giardina alle tastiere, Roberto Segala alla batteria, mentre al basso si alterneranno Marco Polizzi e Marco Vannozzi (ex “Strade Aperte”, mitica formazione di Antonello Venditti), quando non impegnati nel compito di fonici ed addetti alle registrazioni dei concerti “live”. Completa la formazione la giovane cantante Jacqueline Ferry, nota per i suoi trascorsi televisivi, nonché per aver partecipato al 53° Festival della canzone italiana di Sanremo, categoria nuove proposte. Jacqueline è, peraltro, un’artista molto versatile, avendo maturato, malgrado la sua giovane età, numerose esperienze nel teatro e musical, partecipando come coprotagonista ad importanti rappresentazioni come “West Side Story” e “Cats”o l’opera rock di Antonio Maiello “Federico II, la danza del falcone”. 21 S ARTI I L G VAL // TI S FE TI D E L S G L I ARTI Rusty Wright TI uno show elettrizzante Rusty Wright Band è decisamente un elettrizzante ed esplosivo show che lascia un segno indelebile a chi ha la fortuna di assistere ad una loro performance. In pochi anni la band si è messa in grande evidenza tanto da condividere il palco con personaggi di blues e rock come Lynyrd Skynyrd, Etta James, Charlie Musselwhite, Leslie West & Mountain, Janiva Magness, Zac Harmon, Ronnie Baker Brooks, Blessed Union of Souls, Billy Branch, Slaughter, Johnny Winter, Alberta Adams, Rory Block, W.C. Clark, Betty LaVette e Mark Farner. Ovviamente Rusty Wright è l’ispiratore di questo progetto artistico che vede, cosa alquanto rara, anche la presenza di sua moglie, Laurie LaCross-Wright, come chitarrista ma soprattutto come cantante. I loro duetti vocali insieme al resto della band, creano un sound vibrante con una miscela di blues, jazz, rock, country e anche gospel che lascia sbalordito il pubblico presente incrementando ad ogni concerto il numero dei loro fans. » rusty wright band > Rusty Wright | chitarra e voce > Laurie LaCross-Wright | chitarra e voce > Dave Brahce | tastiere e chitarra > Andy Barancik | basso > Pete Haist | batteria > Eddie Lester | sax e percussioni 23 S ARTI I L G VAL // TI S FE TI D E L S G L I ARTI Dede Priest TI un grande ritorno Dede Priest è cresciuta a Dallas in Texas, sin da piccola sua madre l’ha incoraggiata negli impegni scolastici ma soprattutto le ha trasmesso la passione per la musica, tanto che a soli dieci anni inizia a suonare il violino. Ma la sua vera passione si rivela ben presto il canto, tanto da considerare la sua voce il suo strumento preferito ed il suo talento inizia a formarsi da subito con l’approccio alla musica Blues e Gospel. Terminati gli studi e conseguita una laurea in Filosofia, Dede ha poi seguito il suo cuore scegliendo inevitabilmente e definitivamente la strada della musica. Trasferitasi ad Austin, nel Texas, Dede decide finalmente di trasformare la sua passione facendone allo stesso tempo anche una professione. Di lì a poco, inizia a fare spettacoli negli Stati Uniti ed in Europa. Le sue collaborazioni artistiche le hanno permesso di condividere il palco con alcuni grandi della scena blues mondiale come Clarence Gatemouth Brown, Leon Russell, Tommy Shannon (Double Trouble), e Harry Belafonte. » the blues queen “The Blues Queen”, questo il suo “stage name”, sta ora acquisendo riconoscimenti per le sue notevoli ed intense “performances” caratterizzate da uno stile unico che percorre senza sbavature le sonorità del Blues, Soul & Jazz. Dede già ha avuto modo di deliziarci, insieme alla sua magnifica band, lo scorso inverno in occasione della prima edizione winter del festival, saprà creare ancora una volta quella particolare atmosfera che contraddistingue il suo sound, con una sintesi di blues del profondo sud, sapientemente miscelato con elementi soul e funky. 25 S ARTI I L G VAL // TI S FE TI D E L S G L I ARTI Michael Burks TI iron man Chitarrista, cantante e compositore, Michael “Iron” Burks emerge come una delle figure di maggiore spicco nel panorama del blues internazionale. Vantando uno straordinario talento naturale e una incredibile presenza scenica, Michael Burks è un musicista completo che affonda le sue radici nella tradizione del blues più classico. Tuttavia il suo show energico ha dei tratti di grande intensità, convinzione e tanta “anima”. Michael Burks è semplicemente un uomo dedicato completamente al blues, così come tutta la sua famiglia. Il padre fu un bluesman di rilievo, che affiancò personaggi come Lightning Hopkins e Sonny Boy Williamson. Nonostante la sua lunga carriera, iniziata già da bambino, è stata l’uscita dell’album “Make it Rain” come debutto per la Alligator Records che lo ha portato al successo definitivo fino ad essere considerato ai giorni nostri come una vera e propria star del panorama della blackmusic. Il suo secondo album “I Smell Smoke” ha contribuito ancor di più alla sua crescita e alla sua popolarità, forgiando definitivamente un proprio unico stile. Con il suo ultimo lavoro discografico “Iron Man”, edito su Alligator Records, Michael ha appena ricevuto ben tre “nomination” per il Grammy Award 2009 (miglior artista blues maschile contemporaneo, miglior chitarrista blues, miglior album rock/blues dell’anno). Iron Man ha tutta la potenza del blues elettrico e tutta la forza espressiva del rock. Ci sono passaggi che arrivano a sfiorare il southern blues, momenti in cui la chitarra sovrasta qualsiasi cosa, e trascina le canzoni in pieno spirito “live” (che è la vera natura di Michael Burks). » rock, soul, blues La rivista “Blues Revue” recita: “Burks ha uno stile infuocato con dei soli esplosivi e toni incredibili... in parte rock, in parte soul, integrando il tutto con una profonda sensibilità blues” » una leggenda Secondo “GuitarOne” recita: “Michael Burks è una leggenda in crescita” 27 S ARTI I L G VAL // TI S FE TI D E L S G L I ARTI Ruthie Foster TI mille sfumature Ruthie Foster è una eccellente cantante afro-americana cresciuta in una piccola cittadina a sud est di Waco, Texas, che si è messa in mostra per una grandissima verve e per un sound prevalentemente acustico, influenzato da folk, gospel, blues e soul. Paragonata più volte a grandi vocalist del passato come Ella Fitzgerald e Aretha Franklin, Ruthie Foster rappresenta al meglio il lato più “nero” della attuale Texas Music. Nelle sue esibizioni ci fa assaporare le sue doti di performer sul palco, sicuramente il luogo dove meglio può liberare le sue potenzialità vocali. Il suo repertorio è particolarmente ampio come influenze, ma su tutto c’è la sua voce, potente ma al tempo stesso melodiosa, ricca di mille sfumature e di una amplissima gamma di toni. Immaginate un Eric Bibb al femminile dalle influenze più soul e R&B nel suo folk-blues e vi avvicinerete alla personalità musicale di questa strepitosa soul/folk girl capace da sola di reinventare la trascendenza del gospel legandola al folk blues, solo accompagnando il suo canto, potente e viscerale, con una chitarra acustica. Pesce fresco tutti i giorni Cacciagione - Carne alla brace Primizie di stagione » Ristrutturazioni edili - Lavori in legno, ferro e alluminio awards Il suo ultimo album, “The Truth according to Ruthie Foster”, uscito nel 2009 e subito nominato ai Grammy Awards, è un disco sorprendente per la sua intensità e per i suoni curati in ogni dettaglio. L’album della maturità con il quale la quarantaquattrenne cantante texana può essere considerata nome di spicco tra i big della musica internazionale. Il 6 Maggio 2010 Ruthie Foster ha vinto il Blues Music Awards 2010 nella categoria “Contemporary Blues Female Artist of the Year”. 29 S ARTI I L G VAL // TI S FE TI D E L S G L I ARTI Earl Thomas TI il re del ritmo Per ben quattro volte vincitore del “San Diego Blues Music Award”, Earl Thomas rappresenta senza alcun dubbio una delle voci più originali della sua generazione. l suoi show sono assolutamente di grande impatto con arrangiamenti musicali molto ben curati e dove la grande presenza di palco di Earl Thomas sistematicamente rende uniche le sue “performance”, grazie alle sue notevoli doti vocali ma anche alle sue doti straordinarie nel ballo che finiscono inevitabilmente di coinvolgere il pubblico presente! Il cantante, nato in Tennesse è vissuto per anni nel nord della California, ma poi giunge a Memphis dove Earl ha saputo immergersi completamente nella magica atmosfera di questa grande città dove il blues, rock, soul e funk si incontrano e si fondono inevitabilmente. Earl Thomas ha condiviso il palco con autentiche leggende quali Etta James, Ike Turner, B.B. King, Dr. John e Les McCann ed ha suonato dovunque girando in lungo e in largo gli Stati Uniti e l’Europa. La formazione che lo accompagnerà è quella che fu del grande e compianto Ike Turner, recentemente scomparso. Earl Thomas, nel 2008, proprio per commemorare la scomparsa dell’artista, incise con questa stessa formazione un live intitolato “Earl Thomas & the Kings of rhythm live at Biscuits & Blues”, ispirato ai primi LP della celebre coppia Ike & Tina Turner. » Earl Thomas & The Kings of Rhythm > Earl Thomas | voce > Seth Blumberg | chitarra > Armando Cepeda | basso > Leo Dombecki | tastiere > Ryan Montana | horns > Bill Ray | batteria 31 S ARTI I L G VAL // TI S FE TI D E L S G L I ARTI TI Harold Bradley Un artista ben noto nell’ambiente romano, protagonista della scena musicale blues fin dalla metà degli anni ’70. Si esibirà con una band di tutto rispetto, composta dai più noti ed apprezzati turnisti romani, quali Francesco Isola alla batteria, Marco Vannozzi al basso, Luca Casagrande alla chitarra, Andrea Rongioletti alle tastiere, con i quali proporrà un repertorio blues classico. Mark Hanna Una presenza ricorrente al Torre Alfina Blues Festival, presenta uno show completamente nuovo, con il non facile compito di affiancare Adriano Mazzoletti, grande critico musicale e decano dei giornalisti RAI, ideatore della, allora rivoluzionaria, trasmissione radiofonica DJ. Mark Hanna, nativo di Buffalo (NY - USA) vive e lavora da anni in Italia ed ha partecipato a tutte le edizioni di questo festival, sapendo rinnovarsi ogni anno. Completano la formazione musicale Moreno Viglione alla chitarra, Fabrizio Sciannameo al basso, Augusto Zanonzini alla batteria. Adriano Mazzoletti Adriano Mazzoletti, insieme a Renzo Arbore e Gianni Boncompagni, rappresenta il cambiamento e la trasformazione dei palinsesti musicali portato in RAI da trasmissioni come appunto “DJ”, “Bandiera Gialla” e “Per noi giovani”. Recentemente, presso la sala “Goffredo Petrassi”, dell’Auditoriom di Roma è stata presentata una sua compendiosa opera relativa al Jazz in Italia fino agli anni ’60. In quell’occasione, tutto il gotha del jazz italiano era presente sul palcoscenico per esibirsi e festeggiare così nel migliore dei modi l’opera di un grande giornalista e critico musicale che ha sistematicamente precorso i tempi, sapendo proporre trasmissioni radiofoniche e spettacoli di grande interesse ed attualità. 33 TI C A S ARTI M ENTE S / / ARTI ENTE TI C A M Torre Alfina e Chambre d’amis // l’arte incontra la musica Chambre d’amis, il progetto del pittore tedesco Thomas Lange e dello scultore giapponese Mutsuo Hirano è giunto alla sua quinta edizione. Questa iniziativa culturale che ha trasformato Torre Alfina in uno spettacolare museo all’aria aperta, si ispira all’opera svolta da Jan Hoet a Gent, in Belgio. Artisti italiani ed internazionali hanno in questi anni esposto i loro quadri, sculture, fotografie lungo le vie, le piazze, le chiese del borgo, rendendo ancora più interessante e unico il panorama di Torre Alfina. Il progetto nacque proprio lo stesso anno, il 2005, in cui si è svolta la prima edizione del Torre Alfina Blues Festival. Nell’arco di questi anni l’arte espressa da personalità come Lange e Hirano, innanzitutto, e nomi come Antonini, Fioravanti, Hirano, Lange, Montalto, Pepparulli, Sarchioni, Vinci, Calamai, Medaglia, Biganzoli, Monachino, Galli, Fatto ad Arte, Antonaroli, Lenssen e Taramelli, ha camminato di pari passo con la manifestazione musicale del Torre Alfina Blues Festival. Arte e musica blues hanno plasmato l’anima stessa del nostro borgo. » incontri > Giovedì 15 luglio Thomas Lange, ideatore del progetto artistico che ha arricchito Torre Alfina negli ultimi 5 anni, presenta l’ultima edizione del libro in occasione dell’apertura ufficiale del Torre Alfina Blues Festival presso il Museo del Fiore. > altri appuntamenti A seguire, potremmo ammirare le opere dell’ultima edizione il 30 luglio ad Acquapendente presso Olimpia Ceramiche, il 31 luglio al Castello di Montalfina e il 1 agosto a Fornovecchino. 35 Avis ti guida sulle note del Blues a Torre Alfina! Noleggia la tua auto e partecipa al Torre Alfina Blues Festival! Torre Alfina - Acquapendente (VT) 15 - 16 - 17 - 18 luglio 2010 Per prenotare la tua auto a condizioni agevolate chiedi all’ufficio di noleggio. www.avisautonoleggio.it