Strutture sanitarie GVM in Italia G.B. Mangioni Hospital fa parte di GVM Care&Research Gruppo Italiano che si compone di oltre 30 Ospedali e Poliambulatori in Italia e in Europa con poli di eccellenza per specialità e complessità. Una rete di strutture avanzate, capillari sul territorio, contraddistinte da elevati standard di qualità e tecnologie all’avanguardia. LA RIABILITAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO NELLE DISFUNZIONI PELVI-PERINEALI Femminile e Maschile G. B. Mangioni Hospital EMO GVM Centro Cuore Columbus Maria Pia Hospital PRENOTA LA TUA VISITA CON LO SPECIALISTA TELEFONANDO AL NUMERO 0341.478565 Clinica Santa Caterina da Siena Opera Pia Lotteri Lecco Milano Torino Salus Hospital Rapallo ICLAS Istituto Clinico Ligure di Alta Specialità Clinica Privata Villalba Villa Torri Hospital Torre della Rocchetta Albuzzano Reggio Emilia San Pier Damiano Hospital Ravenna Ravenna Medical Center Cotignola Bologna Faenza Maria Cecilia Hospital Forlì Santa Rita Hospital Primus Forlì Medical Center Montecatini Terme Maria Beatrice Hospital Firenze il pavimento pelvico Il pavimento pelvico è l’insieme dei muscoli che chiudono il bacino verso il basso e che hanno la funzione di sostegno degli organi pelvici (utero, vescica, uretra, retto), oltre che di mantenimento della continenza urinaria e anorettale. L’area perineale è l’area corporea della donna in cui avvengono i cambiamenti della sua vita (pubertà, fertilità, gravidanza, parto, menopausa), elementi determinanti per la costruzione dell’identità femminile. Il parto e la menopausa contribuiscono, insieme ad altri fattori, ad indebolire la muscolatura del pavimento pelvico. I danni a carico di tale apparato possono essere di tipo funzionale (incontinenza urinaria e fecale) e/o anatomico (prolasso). Maria Teresa Hospital Pergolino Hospital Villa Lucia Hospital Anthea Hospital Roma Bari ICC Istituto Clinico Cardiologico Cassano Murge che cos’è la riabilitazione del pavimento pelvico? Poliambulatorio Conversano Medicol Taranto Lecce Casa Bianca Hospital D’Amore Hospital Città di Lecce Hospital La riabilitazione del pavimento pelvico è un insieme di tecniche che mirano a rinforzare e tonificare l’apparato muscolare; la buona integrità e la buona funzionalità del pavimento pelvico aiuta a prevenire e correggere alcuni disturbi uroginecologici e anorettali. Misilmeri Medical Center Maria Eleonora Hospital Cosentino Hospital Palermo Misilmeri Agrigento Agrigento Medical Center G.B. Mangioni Hospital via Leonardo da Vinci, 49 23900, Lecco (LC) Tel. 0341.478111 [email protected] G. B. Mangioni Hospital Lecco Direttore Sanitario Dottor Eugenio Invernizzi www.gvmnet.it Informazioni contenute nella carta dei servizi Sistema Sanitario QUANDO RIABILITARE? La riabilitazione del pavimento pelvico è utile nell’incontinenza urinaria e fecale, nelle forme iniziali di prolasso, nella stitichezza, nel dolore pelvi-perineale, durante la gravidanza, dopo il parto, prima e dopo la chirurgia pelvica. SEGNI E SINTOMI CHE POSSONO INDICARE UNA DISFUNZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO: difficoltà nel mantenere un assorbente interno perdita di urina sotto sforzo (tosse, salto, corsa, starnuto) difficoltà o incapacità a interrompere il getto urinario insoddisfazione sessuale e dolori vaginali durante i rapporti sessuali fuoriuscita di acqua dalla vagina dopo il bagno rumori d’aria dalla vagina difficoltà nel mantenere i gas intestinali e/o feci stipsi IL PAVIMENTO PELVICO NELL’UOMO Il pavimento pelvico rappresenta la chiusura inferiore del bacino e corrisponde all’area genitourinaria anale. In tale zona al di sotto di pelle e mucose, è presente tessuto muscolare, così come nella restante parte del corpo umano. Il pavimento pelvico è costituito oltre che di muscoli, organizzati in tre diversi strati più o meno profondi nel bacino, anche da tessuto connettivo (legamenti e fascie),nell’ uomo sostiene la vescica e l’intestino. PERCHè SI INDEBOLISCONO I MUSCOLI DEL PAVIMENTO PELVICO? I muscoli del pavimento pelvico possono essere indeboliti da: Dissinergia detruso-sfinteriale Disturbi funzionali proctologici; Incontinenza fecale; Stipsi da defecazione ostruita funzionale (sindrome del puborettale paradosso, anismo, dissinergia addomino-perineale); Continuo sollevamento di pesi; Tosse cronica (ad esempio, tosse del fumatore o bronchite cronica e asma); Obesità; Interventi chirurgici alla prostata; Per esempio nelle forme di incontinenza post prostatectomia radicale, spesso e’ presente una perdita di urine che si puo’ protrarre a lungo (oltre 12 mesi) e a volte non risolvere completamente. La riabilitazione del piano perineale, se iniziata subito dopo l’intervento, velocizza il recupero della continenza o lo completa fino al non uso di pannolini. L’incontinenza urinaria è un problema importante per molti uomini, ma è confessato solamente da pochi. Eppure, questo disturbo, se affrontato in modo adeguato, può essere sconfitto o tenuto sotto controllo in modo molto efficace. Chi è affetto da incontinenza urinaria tende sempre più ad evitare le situazioni imbarazzanti, i luoghi non abituali (dove è difficile trovare un bagno in fretta!) e i contatti sociali. Tutto ciò può creare disagio anche nell’attività lavorativa e nella vita sessuale. ENTITà DELL’ INCONTINENZA Provi a rispondere a queste domande, perché sono quelle che si sentirà rivolgere dal medico e dal terapeuta: 1. Quante volte fa pipì durante le 24 ore? Quante volte durante il giorno più di 7/8 volte? Quante volte si sveglia durante la notte per urinare più di 2/3 volte? 2. Quante volte sente un forte ed improvviso bisogno di urinare, che ha paura di non controllare o che controlla con molta difficoltà (urgenza di urinare)? 3. Le capita di avere perdite di urina durante un colpo di tosse, uno starnuto, un salto, una corsa, sollevando un peso, stando in piedi o alzandosi o camminando? 4. Quando non riesce a trattenersi, quanta urina perde? Quanto spesso? 5. Le capita di perdere urina dopo aver finito di urinare? 6. Da quanto tempo soffre di questi sintomi? 7. Attualmente sta prendendo dei medicinali legati a questi problemi (incluse sostanze e prodotti che non richiedono ricetta medica)? 8. Utilizza salvaslip, assorbenti, pannolini o altro mezzo? Quante volte lo sostituisce durante la giornata? Rispondendo al test, se riconosce di avere alcuni di questi segni e sintomi si rivolga al medico (Urologo), e inizi anche a scopo preventivo un percorso riabilitativo. LA RIABILITAZIONE PELVI-PERINEALE La Riabilitazione Pelvi-Perineale è un processo terapeutico, che permette il maggior recupero possibile di una funzione alterata o perduta, di affinare la propriocettività vescicale e perineale, di migliorare il ciclo continenza-minzionedefecazione, di tonificare i muscoli elevatori dell’ano, di rinforzare il riflesso di chiusura perineale allo sforzo, di migliorare la sensibilità orgasmica senza alcun trattamento farmacologico o chirurgico, ma bensì attraverso un percorso di riapprendimento delle funzioni motorie. La sua applicazione prevede l’utilizzo di tecniche e strumenti (esercizio terapeutico, biofeedback, ecc.) che vengono impiegati a seconda della condizione della persona e dopo una adeguata valutazione del soggetto. L’utilizzo delle tecniche e degli strumenti si rifà in qualsiasi caso a tre fasi, che vengono svolte durante la terapia riabilitativa: Fase di apprendimento dell’attività muscolare del pavimento pelvico. Fase di modificazione dei parametri muscolari alterati. Fase di automatizzazione. Il paziente impara ad utilizzare quanto ha appreso in sede ambulatoriale e lo utilizza nei momenti in cui il sintomo si presenta. Con la ripetizione, l’utilizzo diventa appunto “automatico”. Al termine della terapia riabilitativa, le pazienti e i pazienti, grazie ai miglioramenti ottenuti, sospendono l’utilizzo dell’ausilio assorbente, oppure ne riducono l’uso.