LA SALINITA’ La salinità è un parametro che esprime il contenuto in sali di una soluzione. La salinità dei corpi idrici dei terreni (soluzione circolante) è dovuta alla presenza di numerosi composti tra i quali possiamo ricordare il Cloruro di Sodio (NaCl), il Cloruro di Magnesio e il Solfato di Magnesio (MgCl2, MgSO4). Questi sali in realtà sono disciolti nell’acqua sotto forma di ioni liberi, dotati di cariche elettriche positive (cationi come Na+, Mg+ +, Ca+ +, K+), o negative ( anioni come Cl-, SO4- -, HCO3-). Gli ioni presenti nelle acque sono generati dalla degradazione delle rocce emerse ad opera degli agenti atmosferici, dai processi idrotermali, dalle eruzioni vulcaniche, dalle concimazioni, dalla decomposizione della sostanza organica, ecc. Le acque piovane, dilavando i terreni, trasportano i sali minerali in esse solubili, che finiscono nelle falde o nei corsi d’acqua, fino a sfociare nel mare. In chimica analitica si usa esprimere la salinità in mg/L o ppm. Un’altra unità di misura ufficialmente adottata si basa sulla conduttività elettrica, considerando tutto l'insieme dei sali presenti in soluzione (vedi: conduttimetria). La salinità è un fattore ecologico di considerevole importanza, in grado di influenzare la tipologia di organismi che vivono in un corpo idrico. La salinità influenza le specie vegetali presenti in un ambiente acquatico, o in un terreno. Suoli eccessivamente ricchi di sali risultano inospitali per la maggior parte dei vegetali. Tra questi vi sono certi terreni litoranei (terreni sodici, salso-sodici, ecc.) o alcuni ottenuti dalla bonifica di aree prossime al mare. Una pianta che si adatta a condizioni saline è detta alofita. (Oltre al contenuto totale di Sali o di ioni nell’acqua o in un terreno è però da considerare il tipo di sali o di ioni presenti. Alcuni, infatti, come il sodio, oppure certi metalli pesanti, possono essere causa di gravi problemi al terreno, alle colture o agli altri organismi, compreso l’uomo). Il contenuto salino dell'acqua è un importante fattore nella determinazione della potabilità dell'acqua o del possibile utilizzo per scopi industriali o agrari (irrigazione). CONDUTTIMETRIA Si basa sulla misura della conducibilità elettrica di una soluzione elettrolitica. In pratica, però, si misura la resistenza al passaggio di corrente elettrica della soluzione da analizzare, nello spazio compreso fra i due elettrodi dello strumento. La conducibilità elettrica si indica con EC, ed ha come unità di misura internazionale il Siemens (S), che corrisponde all’inverso della resistenza, cioè all’ohm: S = 1/ohm = ohm-1 = mho È più frequente però che si usino dei sottomultipli del Siemens, come i dS, i mS, oppure i µS. 1 S = 10 dS = 1000 mS = 1.000.000 µS È uso riferire la conducibilità ad una distanza, espressa in metri (m) o in cm: ECw = dS/m G. NALIN - 2010 chimica laboratorio