Presentazione di PowerPoint - Dott.sa Paola Cavalcaselle Psicologa

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Corso di formazione per docenti
AFFRONTARE LA
DISLESSIA SCUOLA
1° incontro :
Dal riconoscimento all’individuazione dei
bisogni degli studenti con DSA: impatto sulla
vita scolastica e aspetti psicologici
Travedona Monate - 15 febbraio 2007
Dott.sa Paola Cavalcaselle Psicologa, tecnico A.I.D.
Master in “DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLE DISABILITÀ DI APPRENDIMENTO IN ETÀ
EVOLUTIVA”
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A.I.D.- ASSOCIZIONE ITALIANA
DISLESSIA - SEZIONE DI VARESE
I nostri incontri:
ogni 3°giovedì del mese
dalle ore 19 alle 21
a Olgiate Olona
presso Scuola Media
Dante Alighieri, Via Gonzaga16
Responsabile: Fabrizia Campi
Tel. 347/4245251
Indirizzo e-mail:
[email protected]
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La sfida della dislessia e
l’obiettivo dell’A.I.D
L’ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA è costituita con
un triplice scopo:
Sensibilizzare il mondo professionale, scolastico e la pubblica
opinione sul problema della dislessia evolutiva;
Promuovere ricerca e formazione nei diversi ambiti di
intervento: servizi sanitari, riabilitativi e scuola;
Offrire agli utenti un punto di riferimento certo e qualificato
per ottenere informazioni e aiuto per consulenza e assistenza
per l’identificazione del problema o per l’approccio
riabilitativo e scolastico.
Trovare un modo efficace perché ragazzi intelligenti, ma con
una disfunzione specifica, possano apprendere,
avere una qualità della vita adeguata,
possano godere di pari opportunità , ora a scuola, più tardi
nell’ambito professionale e sociale.
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Vincere questa sfida richiede un’azione
coordinata tra
Famiglia
scuola
e servizi sanitari
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HELP LINE:
TEL. 334 1136056
[email protected]
e
SPORTELLO:
LO SPORTELLO SARÀ APERTO
IL 1° ED IL 3° SABATO DI OGNI MESE
Rivolgersi PER APPUNTAMENTI al numero
telefonico: 334 1136056
o presso il Circolo Didattico Varese 6 , via
Morandi 12, 21100 Varese
Tel 0332 283752 fax 0332 281649
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Prossimi incontri 2007
• 12 MARZO 2007 “Conoscere i DSA” Incontro col
Dott.Cristiano Termine, Neuropsichiatra Infantile, membro
Comitato Tecnico Nazionale AID
• 15 APRILE 2007 “Affrontare lo studio nella scuola
secondaria” Incontro con la dott.sa Giulia Lampugnani.
• In parallelo “Anche noi possiamo volare come le aquile”
Incontro per ragazzi di 4^ e 5^ primaria e 1^ secondaria di
primo grado con la dott.sa Paola Cavalcaselle.
• 17 MAGGIO 2007 Proiezione del video “Come una macchia di cioccolato“ Incontro con la
dott.sa Brembati, psicologa. In parallelo “Anche noi
possiamo volare come le aquile” Incontro per ragazzi
della scuola secondaria con la dott.sa Paola
Cavalcaselle. • 14 GIUGNO 2007 Incontro per genitori chiusura di un anno di lavoro proposte per il futuro. www.paolacavalcaselle.it
Disturbo
S pecifico
d’
Apprendimento
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DISTURBO DI APPRENDIMENTO
D.A.
Learning disability L.D.
Altro
Specifico
Disprassie
D.S.A.
Apprendimento
scolastico
D.S.L
•Disturbo di lettura specifico del
linguaggio
•Disturbo
dell’espressione
scritta
•Disturbo di calcolo
D. Funzione
motoria
Impropriamente
“DISLESSIA”
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•Disturbi del linguaggio
•Problematiche
Socioculturali o
Psicopatologiche
•Ritardo mentale (R.M.)
• Disarmonie evolutive
(autismo)
•Disturbo d’attenzione e
iperattività.(D.D.A.I.o
A.D.H.D.)
•Epilessia
È importante fare una
valutazione che tenga
conto delle varie possibilità
che possono essere causa
del disturbo con sintomi
simili
(diagnosi differenziale)
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Non si tratta di cosa
apprendo, ma di come:
Lettura, scrittura e calcolo
sono
strumenti
a cui
devo avere accesso per
apprendere
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Si è dislessici(=DSA) quando:
Vi è un livello in lettura e/o scrittura e/o
calcolo
sostanzialmente al di sotto di quanto previsto
in
base :cronologica
• all’età
• alla valutazione psicometrica dell’intelligenza
• all’istruzione adeguata all’età.
Se è presente un deficit sensoriale,
le difficoltà di apprendimento devono andare al di là
di quelle di solito associate al deficit.
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PER ESSERE DEFINITI
DISLESSICI
è NECESSARIO
ESSERE
INTELLIGENTI
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DISTURBO DI APPRENDIMENTO
La compromissione supera la soglia di
2 DEVIAZIONI STANDARD
dalla media attesa per l’età
in assenza di
deficit neurologici, sensoriali o
psicopatologie
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DISCREPANZA
abilità di lettura,
scrittura, calcolo
85
intelligenza
100
115
130
Abilità nella lettura a confronto con
l’intelligenzawww.paolacavalcaselle.it
in soggetti con D.S.A.
ASPETTI PSICOLOGICI:
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Autostima
A nsia
Motivazione
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FATICA
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t
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Tensione
TENSIONE
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frustrazione
Rabbia
Insofferenza
Fuga dal compito
Co
m
tip po
rit o de rtam
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sin hi si
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i
d
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autostima
per sopportare la fatica
devo vedere dei vantaggi
devo sperimentare il successo
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Cicli dell’opinione di sé e dell’autostima
Opinione negativa di sé
Mancanza di
autostima
Ciclo delle opinioni
negative di sé
Comportamento
autolimitante
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Aspettative
negative
Cicli dell’opinione di sé e dell’autostima
Opinione positiva di sé
Autostima
rinforzata
Ciclo delle opinioni
positive di sé
Comportamento
efficace, deciso
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Aspettative
positive
TEMPO
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Il rimando oggettivo
che il ragazzo dislessico
riceve quotidianamente
dalla realtà scolastica è
comunque sempre di
inadeguatezza.
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Ma, dopo 3,4,6 o più anni di scuola, loro stessi
non credono più nella loro intelligenza
La loro personalità è divisa tra due messaggi opposti e
contrastanti:
stentano a formarsi una
reale e unitaria immagine di sé
(ciò può portare a patologie di personalità).
La maggior parte dei messaggi, comunque, soprattutto
a scuola, propende per la prima collocazione, tra gli
“stupidi”.
troppo poche sono, di solito, le occasioni in cui riesce
ad emergere l’altra caratteristica.
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Le emozioni hanno un peso nella
costruzione della personalità, così
come in quello che alcuni
definiscono “concetto di sé
scolastico”
e di autoefficacia
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La motivazione
" Le motivazioni sono tendenze orientate del
soggetto ad agire nel mondo esterno
secondo l'asse possibilità/impossibilità ed
esprimono dei progetti rispetto ad eventi
possibili futuri."
(Caprara1988, p.283).
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Motivazioni estrinseche
• affermare se stessi
di fronte agli altri
• avere dei
riconoscimenti da
parte dei compagni
• ottenere un premio
• evitare un castigo,
ecc.
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Motivazioni intrinseche :
alla c
ompe
tenza
;
motiv
az
ioni c
o
gnitiv
e
* a diventare capaci,
abili, esperti nel
sapere compiere
certe prestazioni e
nel padroneggiare
* a conoscere, a
discipline,
capire, ad
argomenti, aspetti
aumentare il
della realtà
proprio bagaglio
culturale, a
* a crescere, realizzare
rispondere al
e vivere il proprio
ideale, il proprio
bisogno di
pro­getto di vita che
esplorare la
interagisce con la
realtà
proposta e l'oggetto
esiste
nziadi
l studio.
il desiderio e la
spinta interiore
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i
Cognizioni, capacità di apprendere,
emozioni e motivazioni
sono saldamente intrecciate
uno stato d’animo più disponibile e meno
preoccupato può influenzare positivamente
il ragionamento
i processi cognitivi
il comportamento sociale.
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Stati d’animo negativi:
• rendono meno efficienti il ricorso a strategie
di risoluzione dei problemi
• minore la possibilità di utilizzare competenze
di cui si è in possesso
• minore l’attenzione agli aspetti semantici del
problema.
Stati animo positivi
• influenzano positivamente i processi di
memorizzazione e di discriminazione
percettiva e
• le competenze connesse alla propria
professione e agli impegni sociali.
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• Le relazioni con i compagni sono difficili se
vi è competizione e poca attenzione alla
singolarità ed unicità di ogni individuo.
• Spesso il bisogno di sentirsi come gli
altri porta a sottolineare l’errore altrui in
una sorta di
“sei come me, anche tu sbagli”
• È importante lavorare dal punto di vista
educativo sulla diversità e
sulla sua accettazione
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DISTURBI ASSOCIATI
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Così come vi sono fattori che possono
produrre gli stessi sintomi dei DSA
(“dislessia”)
• Il ragazzo con DSA può presentare anche
difficoltà socioculturali, familiari, educative,
emotive e motivazionali, ma questi sono
fattori secondari (o conseguenze) al
suo disturbo di apprendimento.
• La difficoltà sta nel distinguere nella
diagnosi e per questo è necessaria
l’équipe di specialisti.
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•Disturbi Specifici di
Linguaggio(DSL)
•Disturbi d’ansia
•Depressione
•Disturbo da Deficit di Attenzione
e Iperattività (DDAI)
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Disturbi specifici di linguaggio
Il livello di sviluppo linguistico raggiunto in età prescolare
è il dato predittivo più sicuro
dell’apprendimento della lettura alla scuola elementare
(Satz, 1974; Ferreiro, 1976)
Nei bambini in cui è presente DSL dopo i 4 anni è frequente la
presenza successiva di disturbi di apprendimento della
letto scrittura:
–
–
nel 50-75% per Shriberg e Kwiatowski 1994
nel 37-63% per Silva 1983
(a seconda del tipo di compromissione delle componenti del linguaggio)
Il 40% di bambini con DSA
risulta aver manifestato precedenti disturbi o ritardi del
linguaggio
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•DISTURBI D’ANSIA
Questi bambini quando soffrono a lungo perché
non sono compresi nel loro problema e non sono
aiutati nel modo corretto possono organizzare la
loro personalità in modo patologico stabilmente.
Quando invece hanno patito una sofferenza
relativamente transitoria, che ha comunque trovato
uno sbocco o un senso, possono in una qualche
misura residuare una certa vulnerabilità psicologica,
particolarmente sensibile alle situazioni di stress e
agli attacchi all’autostima.
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COMORBILITÀ
la DEPRESSIONE
- Levi, Faruggia (1984) : i bambini con DSA
rivelano un rischio psicopatologico per la
Depressione 8-9 volte superiore rispetto alla
popolazione generale della stessa fascia
d’età.
- Levi, Penge, Biondi (1988): tra i bambini
con DSA studiati, 2 su 5 presentano
depressione.
- Studi negli USA riscontrano una prevalenza
della depressione nella fascia di età 7 –12
della popolazione generale dell’1,8% mentre
risulta dal 30 al 40% nei bambini con DSA
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I problemi
depressivo/ansiosi sono
spesso “mascherati” dai
comportamenti disadattivi
o di “disturbo”
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I soggetti con DSA tendono ad
attribuire a sé la responsabilità dei
propri fallimenti
e al caso quella dei successi
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Disturbo Specifico d’Apprendimento
=
“DISLESSIA”
Disturbo di LETTURA
Disturbo di SCRITTURA
=
=
DISLESSIA
DISGRAFIA e
DISORTOGRAFIA
Disturbo di CALCOLO
=
DISCALCULIA
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in Italia
Disturbi Specifici di Apprendimento
3% - 8%
È importante considerare che le stime attuali
sono fatte sull’affluenza ai servizi e sulle
diagnosi accertate.
Quanti però hanno una diagnosi ?
Quanti hanno avuto accesso ai servizi?
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25
25
25
25
4 OGNI 100 VUOL DIRE ..UNO PER CLASSE
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Italiano: una
lingua
“trasparente”
vi è una corrispondenza molto alta
tra suoni e simboli;
per le sillabe si arriva ad una
corrispondenza che supera il 90%
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LINGUE DIVERSE :
•VI SONO DIFFERENZE DI CULTURA (organizzazione
del pensiero e del linguaggio)
•DIFFERENZA NELL’ORTOGRAFIA E GRAMMATICA
L’inglese ha più di 1000 modi diversi per
rappresentare i 44 suoni con diversi grafemi
L’italiano: 33 diversi grafemi per 25 fonemi
•ORTOGRAFIE DIVERSE MA
DISFUNZIONI SIMILI
•Modi di scrittura diversi (ideogrammi)
Disfunzioni diverse
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La scrittura giapponese utilizza due forme di caratteri
La scrittura
giapponese
utilizza due forme
di caratteri che
codificano
l’informazione in
modo fonetico
(Kana) e pittorico
non-fonetico
(Kanji). In
soggetti
giapponesi adulti,
lesioni che
riguardano diversi
siti cerebrali
possono
danneggiano
diversamente
l’abilità di usare il
codice Kana e
Kanji
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Ma sopra tutte le invenzioni
stupende, qual eminenza di mente
fu quella di colui che si immaginò
di trovare modo di comunicare
i suoi più reconditi pensieri a
qualsivoglia altra persona,
benché distante per lunghissimo
intervallo?
Parlare a quelli che sono nelle
Indie, parlare a quelli che non sono
ancora nati né saranno da qui a
mille a diecimila anni?
E con qual facilità?
Con i vari accozzamenti di venti
caratteruzzi sopra una carta!
Galileo Galilei(1564-1642)
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LO SPORTIVO ESPERTO
AUTOMATIZZA GLI SCHEMI
COMPORTAMENTALI CHE GLI
CONSENTONO DI
UTILIZZARE LE STRATEGIE
DI GIOCO PER VINCERE
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Apprendere le abilità per
leggere, scrivere, contare
…non è facile come sembra:
Processi cognitivi complessi che
coinvolgono attività coordinate
di molte regioni cerebrali
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ΛΕΤΤΥΡΑ ΦΟΝΟΛΟΓΙΧΑ
∀ Λαπιδο µυνατο βαχυτο µιοτρα νοτολε εχ
χηιυ λαπιρο θυοδρε αµιζιο γαµαπι φαλασ
ο τιγοµο νιϖαβα βαρλοµα γιαγνα δαγυµι
βυγλια στροϖα δεφιτο φροµοπυ ιρρολε σ
χορπι πιλχονε τιφολα βενιρο ενχηεα ϖοσ
τια φυχιδο αϖελλι ϖιχεπο χηιορε διγατο
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LETTURA FONOLOGICA
• Lapido munato bacuto miotra notole
ecchiu lapiro quodre amizio gamapi
falaso tigomo nivaba barloma giagna
dagumi buglia strova defito fromopu
irrole scorpi pilcone tifola beniro
enchea vostia fucido avelli vicepo
chiore digato
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LETTURA LESSICALE
Socdno una riccrea dlel’Unvrsetiià di Carbmdgie
l’oidrne dlele lertete all’iternno di una praloa non
ha imprtzaona a ptato che la pimra e l’ulimta
saino nllea gusita psoizoine. Anhce se le ltteere
snoo msese a csao una peonrsa può leggere
l’inetra fasre sneza poblremi. Ciò è dovuto al
ftato che il nstoro celverlo non lgege ongi sigonla
leterta ma tiene in cosinaderzione la prolaa nel
suo inesime.
Icnrebidile he?
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AREE di ATTIVITA’ CEREBRALE riferita alle parole
GUARDARE
ASCOLTARE
PRONUNCIARE
PENSARE
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ABILITÀ
CAPACITÀ DI METTERE IN ATTO UNA SERIE DI AZIONI,
SPESSO IN SEQUENZA TRA LORO,
IN MODO RAPIDO ED EFFICIENTE,
IN MANIERA DA RAGGIUNGERE UNO SCOPO
PER RAGGIUNGERE UN’ABILITÀ:
•Predisposizione innata
•Un’esposizione ripetuta agli stimoli
(frequenza = ALLENAMENTO)
•Semplicità e stabilità della sequenza degli atti da
apprendere (stimoli adeguati facilitano l’acquisizione)
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DISABILITÀ
INCAPACITÀ DI
COSTRUIRE UNA ROUTINE DI AZIONI,
CHE RENDE FACILE RAGGIUNGERE UN
DETERMINATO SCOPO
LA MANCATA
PREDISPOSIZIONE
RENDE INEFFICACE
L’ALLENAMENTO
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IN CHI ha un DSA
NON SI VEDE
QUALCOSA DI
DIVERSO
PER QUESTO È COSÌ
DIFFICILE DA CAPIRE
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PERSONA NON DISLESSICA
PERSONA DISLESSICA
AREA NON ATTIVATA
NEI DISLESSICI
(da E.Paulesu et al.,2001)
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NON è opportuno
fare diagnosi
prima dell’esposizione
prolungata all’apprendimento
della lettoscrittura
generalmente
FINE SECONDA DELLA SCUOLA
PRIMARIA
anche se già al termine della prima
classe può sorgere un ragionevole
dubbio
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INTEGRAZIONE ED
AUTOMATIZZAZIONE FUNZIONI
SE UN’ABILITÀ NON È IN AUTOMATICA
OCCORRE UNO SFORZO MAGGIORE PER
ESEGUIRE UN COMPITO CHE VIENE
INOLTRE PERCEPITO COME DIFFICILE.
Quando ad un soggetto con DSA viene chiesto di
portare a termine due compiti in apparente
competizione tra loro non ce la fa a ricorrere a
strategie per ovviare al problema.
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PROCESSI
CONTROLLATI
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Consci
Attentivi
Guidati dal concetto
Dall’alto verso il basso
Funzionamenti limitato
Di tipo seriale
Disponibili per tempo limitato
Alto dispendio risorse
Tipici di attività riflessive
Flessibili, adatti a compiti
creativi
• Allerta focale
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
AUTOMATICI
Inconsci
Preattentivi
Guidati dallo stimolo
Dal basso verso l’alto
Funzionamento illimitato
Di tipo parallelo
Per attività durature
Basso consumo di risorse
Appresi o innati
Rigidi, adatti per compiti
ripetitivi
Allerta generico
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La prognosi della dislessia è in relazione a:
1) buona condizione cognitiva
2) identificazione e intervento precoce
3) adeguato ambiente educativo e familiare
4) adeguata assistenza didattico-educativa
5) buon equilibrio psicologico del bambino
(Critchley)
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PRINCIPALI ELEMENTI DI
RISCHIO
• Familiarità
• Disturbo della programmazione
fonologica in seconda infanzia
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COME DIVENTA IL DISLESSICO
EVOLUTIVO DA ADULTO?
Compensati 45% ca.
Recuperati 20% ca.
Persistenti 35%ca.
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Fonte: Littyinen '98
DISABILITÀ PIÙ FREQUENTI:
•Percezione ed elaborazione
visiva/uditiva
•Coordinazione visuo-motoria
•Decodifica
•Comprensione della lettura
•Espressione verbale
•Attenzione focale debole
•Memoria di lavoro poco efficiente
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LA DISLESSIA
NON PUO’ ESSERE CURATA
Ad ogni modo interventi
riabilitativi e strumenti protesici
possono diminuire l’intensità del
disturbo o consentire di
compensarlo
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LETTURA
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Strategia di lettura
Competenze
Meta-cognitive
Competenze
cognitive
Competenza di lettura
Competenze
Linguistiche
Abilità di lettura
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Competenze
NP specifiche
Competenze
NP di base
Un’alterazione dei meccanismi di
lettura può compromettere
• La rapidità/fluidità della lettura/scrittura:
- Causando: lettura sillabica, pause, riletture, autocorrezioni;
• La correttezza della lettura/scrittura
– Causando: Sostituzioni, elisioni-inversioni-aggiunte, errori
ortografici
• L’uso cognitivo della lettura/scrittura
– Causando: difficoltà di comprensione, nello studio; nella
progettazione del testo scritto
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chiamavano
met-metropoli
Salto di riga
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1supIgr
3
2
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Difficoltà nella spaziatura
Osservate come queste parole sono più o meno facilmente leggibili a
seconda della grandezza e del tipo di font e del tipo di interlinea. E
non è solo un problema di difetto visivo!
Osservate come queste parole sono più o meno facilmente leggibili a seconda della
grandezza e del tipo di font e del tipo di interlinea. E non è solo un problema di difetto
visivo!
Osservate come queste parole sono più o meno
facilmente leggibili a seconda della grandezza
e del tipo di font e del tipo di interlinea.E
non è solo un problema di difetto visivo!
Osservate come queste parole sono più o meno facilmente
leggibili a seconda della grandezza e del tipo di font e del tipo
di interlinea. E non è solo un problema di difetto visivo!

ma…
b
b

Non c’è costanza nella forma delle lettere
Cambia forma e nome
d
D
Cambia forma non nome
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Possibili problemi della
decodifica
“c” “a” “s” “a”
nave
“barca”
animale
emimale
a
a
casa
db qp nu
bagno
bango
lampo
lompa
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SCRITTURA
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scrittura
■
Scrittura: i bambini imparano:
■ prima
il suono delle parole,
■poi imparano a ripeterle e pronunciarle,
■poi imparano a leggerle e
■poi imparano a scriverle.
Lettura e scrittura dipendono quindi dalle capacità di
comprensione verbale e di produzione del linguaggio
■
Scrittura mediante codifica fonologica: per
scrivere una parola lunga o non familiare dobbiamo prima ripetere le
sillabe a mente
Scrittura mediante codifica visiva
dell’ortografia: alternativamente alla codifica fonologica, per
■
scrivere una parola non familiare dobbiamo prima visualizzarla come
immagine mentale
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Disgrafia: legata al tratto
Disortografia: legata alla
codifica
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O
ANNA FIATO
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CALCOLO
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CONOSCENZA NUMERICA
SISTEMA di CALCOLO:
SISTEMA dei NUMERI:
• Elaborazione segni
operazioni
• Magazzino dei fatti
numerici (Tabelline,
moltiplicazioni a
mente, add. e sottr.
entro la decina)
• Procedure di calcolo
(mentale e scritto)
• Conteggio progressivo
e regressivo (linea dei
numeri)
• Codifica semantica
(rappresentazione)
• Transcodifica numerica
(lettura, scrittura,
ripetizione dei n.)
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CONOSCENZA NUMERICA
elaborazione del sistema dei numeri
• Regole semantiche
– Rappresentazione interna del numero
• Giudizio di numerosità
• Regole sintattiche
– Grammatica del numero
• Valore posizionale delle cifre
• Dettato di numeri
• Regole lessicali
– Riconoscimento del nome del numero
• Enumerazione
• Lettura dei numeri
• Dettato di numeri
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Discalculia
difficoltà ad automatizzare:
• Fatti aritmetici
• Sequenze numeriche
(L’enumerazione avanti e indietro)
•Transcodifica
numeri)
(lettura – scrittura dei
•Procedure
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Calcoli eseguiti
da un bambino
con dislessia
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Attenzione alla
LENTEZZA
soprattutto nell’esecuzione dei lavori che
richiedono lettura, scrittura, calcolo
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Riassumendo le caratteristiche
generali (con l’avvertenza che
non tutte sono presenti in tutti
gli individui) …
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Alcuni possibili sintomi: periodo scuola
dell’infanzia-1
• manualità fine difficoltosa
• goffaggine accentuata nel vestirsi, allacciarsi le
scarpe, riordinare
• riconoscimento destra / sinistra inadeguati
• difficoltà a ripetere sequenze ritmiche e a
mantenere il tempo
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Alcuni possibili sintomi: periodo scuola primaria,
superiore-1° e 2° grado
•
•
•
•
•
•
•
•
difficoltà evidente di copia dalla lavagna
distanza dal testo e postura particolare per leggere
perdita della riga e salto della parola in lettura
difficoltà ad utilizzare armoniosamente lo spazio del foglio
disgrafia: macroscrittura e/o microscrittura
omissione delle lettere maiuscole
difficoltà a riconoscere i diversi caratteri tipografici .
confusione e sostituzione di lettere in particolare con
l'uso dello stampato minuscolo
• lettere e numeri scambiati: 31 / 13 - p/b - sc/cs... a/e u/n
• sostituzione di suoni simili: p/b - d/t - m/n - r/l­s/z
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Alcuni possibili sintomi: periodo scuola primaria, superiore1° e 2° grado
• difficoltà nei suoni difficili da pronunciare: chi/che ­
ghi/gh- gn/gl
• inadeguata padronanza fonologica generale
• doppie
• punteggiatura ignorata o inadeguata
• difficoltà ad imparare l'ordine alfabetico e ad usare il
vocabolario
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Alcuni possibili sintomi: periodo scuola primaria, superiore1° e 2° grado
• difficoltà ad imparare le tabelline
• difficoltà a memorizzare le procedure delle operazioni
aritmetiche
• difficoltà ad imparare i termini specifici delle discipline
• difficoltà a ricordare gli elementi geografici, le epoche
storiche, le date degli eventi
• difficoltà a memorizzare lo spazio geografico ed i nomi nelle
carte
• difficoltà di attenzione
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IL TEMPO
•
•
•
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difficoltà ad organizzare il tempo in anticipo
difficoltà a sapere che ore sono all'interno della giornata
difficoltà a leggere l'orologio
difficoltà a memorizzare i giorni della settimana, i mesi,
l'ordine alfabetico
• difficoltà a sapere quand'è Natale, a ricordare il giorno
della propria nascita, quella dei propri familiari, i
compleanni.
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ATTENZIONE A:
DIFFICOLTÀ E LENTEZZA NELLO
SVOLGIMENTO DEL LAVORO GRAVE DISGRAFIA
ERRORI ORTOGRAFICI RIPETUTI
INCAPACITÀ DI RICORDARE LE TABELLINE
Difficoltà nel conteggio regressivo
DIFFICOLTÀ NELLA LETTURA DELL’OROLOGIO
EVIDENTE DIFFICOLTÀ DI LETTURA
INCAPACITÀ DI RICORDARE SEQUENZE (MESI
DELL’ANNO, STAGIONI ECC.)
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una bibliografia è reperibile sul sito
www.dislessia.it
È possibile contattarmi via mail:
[email protected]
le slides del corso saranno disponibili
anche sul sito
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