Progetto “Un Fiore per Montegallo”

Progetto “Un Fiore per Montegallo”
Nuove attrattive turistiche per ricominciare
Realizzazione del Progetto a cura di Federico Rossi e Nicoletta Scopa
Info e Recapiti:
Rossi Federico: 348/37.26.239
Nicoletta Scopa: 347/01.69.277
Via Annibal Caro, 27/C
63094 – Balzo di Montegallo (AP)
http://www.lavandadeisibillini.it – [email protected]
Legenda del Progetto:
1)
2)
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4)
5)
6)
7)
8)
Introduzione > Montegallo Ieri, oggi e domani
Chi sono Federico e Nicoletta?
Il Progetto “Un fiore per Montegallo” per il post-terremoto
La Lavanda come richiamo Turistico
Metodi di lavorazione e Produzione
Il prodotto “Made with Love in Montegallo”
Progetti correlati di sviluppo per Montegallo
Marchio e Commercializzazione
I Costi, i Ricavi e la nostra richiesta
Montegallo Ieri
Il comune di Montegallo è ubicato a 860 mt di altitudine in Provincia di Ascoli Piceno all’interno
del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. E’ composto da 23 frazioni e la sua principale è
denominata Balzo ove si trova anche il cuore di tutto il commercio e dell’ospitalità turistica. Già
perchè Montegallo è una meta turistica per tutti gli amanti della montagna e soprattutto dei
paesaggi mozzafiato che da un lato si affacciano verso il Mare Adriatico e dall’altro verso il Monte
Vettore, il più alto e maestoso di tutta la catena dei Sibillini.
Montegallo vive anche grazie alle seconde case di persone originarie del luogo che per motivi di
lavoro, durante gli anni 50-60, si sono trasferiti nelle città o all’estero ma che tutti gli anni, nelle
occasioni più importanti, ritornano ai propri paesi come un’appuntamento imprescindibile.
Le strutture più rinomate sono senza dubbio il Campeggio Vettore, l’Albergo Vettore ed il Rifugio
Sottovento che insieme possono assicurare presenze in camere o bungalow a circa 170 persone
oltre ad aggiuntivi 100 posti tenda/camper. La sua chiesa più bella e simbolo dell’intera comunità
è rappresentata dalla Chiesa di Santa Maria in Pantano edificata nell IX°secolo ed immersa in una
pineta molto suggestiva a 1200 mt di quota.
I sentieri che attraversano Montegallo sono molteplici ma sicuramente il più importante è
rappresentato dalla tappa del Trekking denominato Grande Anello dei Monti Sibillini che si
percorre in 7 giorni abbracciando tutti i principali comuni del Parco Nazionale. Montegallo si trova
a soli 10 km in linea d’aria da Amatrice, 8 da Norcia, 8 da Ussita, 4 da Castelluccio di Norcia e 3 da
Arquata del Tronto.
Questa era il nostro borgo fino al 23 Agosto 2016.
Montegallo Oggi
Il 24 Agosto 2016 alle ore 03:36 ed alle ore 04:42 due violente scossa di terremoto di magnitudo
6.0 e 5.5, hanno sorpreso nel sonno tutti i montegallesi ed i turisti che terrorizzati si sono riversati
nella struttura Camping Vettore in cerca di riparo e soprattutto di aiuto. Una lunga, lunghissima
notte fatta di paura e continue scosse di assestamento che hanno per sempre segnato l’esistenza
di questo comune.
Appena sopraggiunto il giorno è incominciata “la conta dei danni” e le prime informazioni
sopraggiunte non sono state delle più confortanti: interi paesi abitati sono compromessi, lesionati
ed addirittura crollati! La Protezione Civile dell’Emilia Romagna a sole 24 ore dal sisma è arrivata
a Montegallo con un dispiegamento di mezzi imponente composto da oltre 200 persone per
fornire assistenza, primo soccorso e ospitalità per tutti gli sfollati. Nei giorni successivi sono iniziati
subito i controlli di tutte le 1450 abitazioni presenti sul territorio ed i risultati parlano di circa il 6070% delle abitazioni inagibili. Di oltre 220 posti letto complessivi delle strutture turistiche, solo 50
sono rimasti agibili. Un dramma!
La sera del 26 e mattina del 30 Ottobre, altre 3 scosse di 5.5, 5.9 e 6.5 hanno peggiorato
sensibilmente la situazione già di per se grave provocando numerosissimi crolli, nuove lesioni e
soprattutto nuovamente tanta tanta paura a tutta la popolazione che con sacrificio e volontà era
riuscita a tirarsi su le maniche ed a far ripartire la piccola micro-economia del luogo.
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Progetto “Un fiore per Montegallo” di Federico Rossi e Nicoletta Scopa
Domenica 30 Ottobre 2016 Montegallo e le sue frazioni sono state evacuate e la popolazione è
stata trasferita presso delle strutture alberghiere di San Benedetto del Tronto. Montegallo è
rimasta deserta!
Montegallo Domani
Dopo questo ulteriore doppio sisma, lo spirito delle persone è stato fortemente messo a dura
prova. Regna lo sconformo per una terra che non smette di tremare, non concede tregua e
disposta a “colpirti” nel momento in cui abbassi l’attenzione e soprattutto durante il sonno,
momento in cui tutti noi siamo senza difese.
Il Progetto “Un Fiore per Montegallo” vuole essere uno spunto per un nuovo punto di ripartenza,
per chi non si arrende, per chi si tira su le maniche e ricomincia da zero con la consapevolezza che
la propria terra non l’abbandonerà mai. I marchigiani sono persone tenaci e orgogliose, in certi
momenti anche troppo, ma in questi casi questa abbondanza fa la differenza tra rimanere e
mollare.
Noi non molliamo! Questa terremoto ha distrutto case ed anche gli animi ma non ci potrà mai
portare via ciò che abbiamo di più bello e caro: la fantastica natura dei Monti Sibillini che si
manifesta con il suo splendore al mattino quando si aprono le finestre ed al tramonto quando le si
richiudono.
I montegallesi sono chiamati a dare prova della loro fama e nemmeno questa volta sono
intenzionati a mollare nemmeno di un centimetro.
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Progetto “Un fiore per Montegallo” di Federico Rossi e Nicoletta Scopa
1) Chi sono Federico e Nicoletta?
Il nostro rapporto con i Monti Sibillini ed in particolar modo con Montegallo dura ormai da più di
10 anni quando abbiamo conosciuto questi fantastici luoghi ed immediatamente ce ne siamo
innamorati, tant’è che nel 2010 apriamo per la prima volta il nostro Portale Internet
d’informazione turistica denominato SibilliniWeb.it.
Nei primi anni di attività, le occasioni per poter visitare questi luoghi erano sporadiche, vista anche
la lontananza dalla nostra città natale Bologna, ma appena potevamo avere qualche giorno di ferie
dai nostri rispettivi lavori, puntavamo la macchina per giungere qui con enorme entusiasmo ed
allo stesso tempo enorme tristezza nel momento della ripartenza.
Nell’estate del 2012 sono state buttate le basi per poter far diventare SibilliniWeb.it un vero e
proprio lavoro che potesse permetterci di vivere stabilmente a Montegallo offrendo servizi di Web
marketing e gestioni pubblicitarie alle strutture turistiche del territorio dei Monti Sibillini che
avevano necessità di migliorare l’organizzazione turistica.
Il 15 gennaio 2013, durante un ennesimo viaggio della durata di 15 gg, abbiamo messo in cantiere
la realizzazione, completamente con fondi personali, di 8 Guide Turistiche in italiano ed inglese per
i comuni di Amandola, Arquata del Tronto, Acquacanina-Bolognola e Fiastra, Montefortino,
Montegallo, Montemonaco, Norcia e Preci che ci hanno fatto prendere la decisione di rimanere
definitivamente qui.
Da allora non ce ne siamo più andati, il nostro portale web ha fatto enormi progressi di anno in
anno partendo da circa 140.000 visitatori annui fino a raggiungere il traguardo di 300.000
nell’anno 2016, grandi numeri per un territorio così piccolo rispetto alla nostra penisola.
Nel 2015 abbiamo messo in campo tutte le nostre conoscenze e l’esperienza fatta nel settore per
costruire da zero, nuovamente con investimenti personali, una piattaforma proprietaria di Booking
Online (prenotazioni online) ed abbiamo assistito 5 clienti in maniera strettissima più altri 40 in
forma più basilare creando sinergie e collaborazioni tra le Guide Escursionistiche e le strutture
turistiche.
Oggi siamo considerati come l’unica e concreta realtà privata che svolge con serietà e dedizione
un’attiva promozione turistica sui Monti Sibillini vista l’enorme mole di lavoro effettuata sul
territorio e per i servizi che rendiamo ai turisti, come l’opportunità di scaricare sul pc, tablet e
telefonino oltre 70 percorsi, i nostri Ebook, Webcam per la visione in tempo reale, gli
appuntamenti sul territorio ed il programma delle escursioni il tutto in forma completamente
GRATUITA per gli utenti.
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Progetto “Un fiore per Montegallo” di Federico Rossi e Nicoletta Scopa
Dopo il 24 agosto, 26 e 30 Ottobre 2016, purtroppo, nulla è più stato come prima ed in primis
anche il nostro lavoro ne ha risentito in maniera drastica. Circa il 90% dei nostri clienti hanno
dovuto chiudere la struttura in quanto sono state dichiarate inagibili o addirittura crollate ed il
futuro anche per noi non è troppo roseo.
La voglia di metterci in discussione non è mai mancata e lo dimostrano anche i nostri curriculum
(potete leggerli integralmente alla seguente pagina: http://www.sibilliniweb.it/chi-e-sibilliniwebit/ ) ove per noi nuove sfide rappresentano nuove opportunità di crescita e di esperienza.
Il progetto che vi presentiamo era già stato pensato ed avviato in termini di contatti prima del
sisma poiché era nei nostri pensieri il voler diversificare il nostro lavoro ma soprattutto di
realizzare qualcosa che potesse essere veramente importante sia per il nostro comune che per noi.
Noi riteniamo “Un fiore per Montegallo” un piccolo-grande progetto in grado di poter cambiare
l’immagine del borgo ma soprattutto può rappresentare, in concreto, un’opportunità di lavoro per
i giovani e per tutti coloro che vogliono mettersi in discussione per se stessi e per lo sviluppo di
Montegallo.
Vi ringraziamo per tutto quello che potrete fare per noi.
Federico e Nicoletta
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Progetto “Un fiore per Montegallo” di Federico Rossi e Nicoletta Scopa
2) Il Progetto “Un fiore per Montegallo” per il post-terremoto
Il Progetto “Un fiore per Montegallo” nasce da un’idea di Federico e Nicoletta una sera di fine
Giugno 2016 dopo aver letto un articolo del giornale La Repubblica che titolava “Un angolo di
Provenza sui colli bolognesi: la valle della lavanda”.
Essendo entrambi di Bologna, subito ci è balzata all’occhio la notizia della nascita di una
Piantagione di Lavanda a circa 400 mt di altezza ed approfondendo la lettura, corredata anche da
19 immagini, abbiamo compreso immediatamente la caratura di questa attrattiva.
Dal giorno dopo abbiamo iniziato a ragionare se era possibile replicare l’idea all’interno del
Comune di Montegallo, quali potevano essere i benefici immediati e futuri e quali scenari si
potevano spalancare per il territorio.
Dopo aver appurato che era possibile realizzare una Piantagione di Lavanda in questo territorio,
abbiamo iniziato a lavorare per raccogliere il maggior numero di informazioni possibili su questa
erba officinale e come organizzare l’impresa e definirne gli obiettivi.
Il punto più importante, ove la nostra attenzione si è focalizzata per la realizzazione della
piantagione, è stato quello di individuare un luogo che fosse visibile dal maggior numero di turisti
che tutti gli anni raggiungono ed attraversano Montegallo e la risposta è stata quasi obbligata:
doveva essere collocata in un punto che fosse perfettamente visibile dal belvedere di Piazza
Taliani.
La risposta a questa domanda è stata rapida ed immediatamente il nostro progetto è stato
sottoposto alla struttura ricettiva “Albergo Vettore” che si trova in un’ottima posizione rispetto
alla piazza ed appare obbligatoriamente nelle immagini scattate da qualsiasi turista che fotografa
da li il Monte Vettore.
Fausto Monti ha immediatamente compreso la bontà del progetto quale enorme attrattiva
turistica per il Comune e per la sua struttura ed ha raccolto con grande entusiasmo l’iniziativa
mettendo a disposizione il terreno di circa 1500 mq sottostante l’albergo.
Il giorno 23 Agosto 2016 ci siamo recati ad Assisi per prendere accordi con un importante fornitore
a livello nazionale di piante di Lavanda, prelevato il campione della fornitura, definito il prezzo,
modalità e fissato la consegna per il mese di Ottobre 2016. Da li a pochi giorni avremmo dovuto
effettuare l’ordine ufficiale per 1.500 piante. Stava iniziando il nostro progetto.
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Progetto “Un fiore per Montegallo” di Federico Rossi e Nicoletta Scopa
Il giorno 24 Agosto 2016 alle ore 3:36, purtroppo il terremoto ha cambiato completamente e
significativamente il volto del Comune di Montegallo e con esso anche quello dell’Albergo Vettore
rimasto seriamente lesionato dalle scosse di quella notte. Tutto non sarebbe più stato come prima
ed anche il nostro progetto ha avuto una battuta d’arresto.
Oggi, a distanza di circa 3 mesi da quella terribile notte, non ci siamo arresi e intendiamo
riproporre il nostro progetto perché crediamo che oggi più che mai il Comune di Montegallo abbia
bisogno di iniziative “forti” e soprattutto d’impatto per poter richiamare quel turismo che
rappresenta la fonte di sostentamento per quelle piccole attività che ancora sono rimaste ma che
hanno bisogno di tanto aiuto da parte di tutti per rialzarsi.
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Progetto “Un fiore per Montegallo” di Federico Rossi e Nicoletta Scopa
3) La Lavanda come richiamo Turistico
La Lavanda è una pianta officinale, la seconda più coltivata in Italia dopo la menta, che cresce
senza problemi fino a circa 1100-1300 metri di altitudine in tutte le zone d’Italia senza temere le
condizioni climatiche più rigide (in inverno resiste fino a circa -20°), abbondanti nevicate oppure
periodi di siccità.
E’ conosciuta fin dai tempi più antichi per le sue proprietà antiemetiche, antisettiche, analgesiche,
battericide, vasodilatatorie, antinevralgiche, per i dolori muscolari ed è considerata un blando
sedativo. In aromaterapia, viene utilizzata come antidepressivo, tranquillizzante, equilibrante del
sistema nervoso, come decongestionante contro i raffreddori e l'influenza. Inoltre viene ritenuta
efficace per abbassare la pressione arteriosa, per ridurre i problemi digestivi ed è miscelata con
altre sostanza omeopatiche per curare il mal di schiena e il mal d'orecchie.
I fiori di lavanda, contrariamente a tante altre specie, conservano a lungo il loro aroma anche se
secchi. È infatti consuetudine mettere dei sacchetti di tela nei cassetti per profumare la biancheria.
La sua fioritura, già dal primo anno, “colora” di viola l’ambiente in cui sono collocate le piante e
rilascia, nelle zone strettamente attigue, un piacevole profumo al muoversi del vento.
Il massimo della fioritura della Lavanda la si ottiene nel periodo di Luglio, periodo in cui si deve
mietere per ottenere la migliore qualità del prodotto.
La Fioritura di Castelluccio di Norcia e la Fioritura di Montegallo
Come tutti sappiamo Castelluccio di Norcia, nel periodo tra Giugno e Luglio, è visitata tutti i giorni
da migliaia di turisti che lì si recano da tutto il mondo per assistere allo spettacolo della Fioritura.
Le vie di accesso a questo piccolo borgo sono solo 4 ed una di queste è proprio quella di
Montegallo che viene percorsa per collegare il versante marchigiano a quello umbro.
Conosciamo tutti il “movimento” che in questo periodo dell’anno viene generato grazie a questo
evento ed il progetto “Un fiore per Montegallo” è orientato ad intercettare un volume di turisti
maggiore di quello già presente grazie alla stretta correlazione tra le due situazioni: “vado a
vedere la fioritura di Castelluccio e vado a vedere la fioritura a Montegallo”.
Ovviamente le due realtà, in questo stato embrionale, non sono minimamente paragonabili ma
sicuramente può rappresentare un’ottima partenza per il futuro, con la possibilità di allargare le
aree di coltivazione su altri terreni limitrofi.
Già dal primo anno però si possono organizzare, in collaborazione con le strutture turistiche di
Montegallo, diverse attività finalizzate allo sviluppo turistico come per esempio:
-
Festa della fioritura della lavanda;
-
Percorsi didattici all’interno della piantagione;
-
Visite guidate con scuole elementari e medie;
-
Attività con i turisti per la mietitura;
-
Attività con i turisti per la potatura delle piante.
Non dobbiamo dimenticare che a soli pochi metri di distanza è stato allestito il Campo provvisorio
dove sono ubicati gli Uffici Comunali, la Forestale, la Chiesa e la Scuola. Oltre a questi, si dovranno
anche aggiungere alcune attività commerciali e questo progetto può calamitare, grazie alla sua
forte attrattiva, l’interesse dei turisti verso questa zona nuova di Montegallo.
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Progetto “Un fiore per Montegallo” di Federico Rossi e Nicoletta Scopa
4) Metodi di Lavorazione e Produzione
La lavanda, per via delle sue caratteristiche anche sopra enunciate, non presenta particolari
difficoltà nell’adattarsi ai vari tipi di terreni.
E’ una pianta legnosa che raddoppia il suo volume anno dopo anno fino a circa 7-9 anni di età dove
raggiunge il massimo del suo splendore e mantiene la sua produzione costante nel tempo.
Il trapianto dal vaso al terreno abitualmente lo si compie durante il periodo autunnale a seguito
dell’aratura e fresatura del suolo. L’operazione può essere fatta anche in primavera ricorrendo, in
caso di siccità durante la stagione estiva, alla fornitura di acqua sulle stesse solo per il periodo
strettamente necessario, in quanto le radici hanno avuto minor tempo di espandersi in profondità.
In condizioni normali la pianta della lavanda non ha necessità di apporti di acqua se non quella
piovana e predilige i terreni aridi adattandosi al meglio su qualsiasi suolo.
Il raccolto si ottiene già dal primo anno e le opere di manutenzione della piantagione sono limitate
alla pulizia dell’erba tra le file e tra le piante a seconda delle necessità (4-5 volte all’anno) e non
necessita di concimazione, fertilizzazione o trattamenti antiparassitari.
Gli animali che popolano il territorio non nutrono particolare interesse per questa pianta poiché,
essendo legnosa e molto profumata, gli stessi tendono a non avvicinarsi ad esclusione, forse, di
alcuni come i caprioli. Per la realizzazione del Progetto si prevede, in via cautelativa, di predisporre
comunque una recinzione metallica fissa per evitare l’avvicinarsi di qualsiasi soggetto.
Durante il periodo di luglio si provvede alla mietitura degli steli che contengono all’estremità i fiori
della lavanda attraverso l’uso di un falcetto a mano poiché il quantitativo non necessita
dell’impiego di appositi mezzi automatici. Il raccolto viene poi posto per qualche giorno al sole per
procedere all’essiccatura dei fiori che avviene molto rapidamente. Dopodiché viene lavorato a
mano per “sgranare” gli steli e confezionare i sacchetti destinati alla vendita.
Al primo anno si può contare su una produzione di circa 1-2 sacchetti fino ad arrivare a 40-50
sacchetti per pianta all’apice della produttività.
La potatura della lavanda rappresenta un’operazione di fondamentale importanza per assicurare
una crescita equilibrata ed armoniosa della pianta. Essa deve essere effettuata una volta concluso
il periodo di fioritura, eliminando circa i due terzi della vegetazione nata durante i mesi precedenti,
oltre, naturalmente, a eventuali spighe secche. Il rischio di vedere per alcune settimane una pianta
un po’ spoglia è evidente ma si tratta di una necessità imprescindibile per assicurare la sua salute;
non va dimenticato, inoltre, che la lavanda sarà già tornata uniforme e compatta entro la fine di
settembre e col tempo rifiorirà di nuovo. Insomma, se ben curata questa specie è in grado di
durare oltre venti anni senza problemi.
Al 2012, la Lavanda risulta essere al 2° posto tra le piante officinali più coltivate in Italia.
Superficie coltivate dalle imprese italiane associate a Fippo (anno 2012)
Specie
Menta
Lavanda
Camomilla
Finocchio
Salvia
Ecc… ecc…
Superficie investita (ha)
253,54
136,64
123,10
78,21
68,45
* Fonte FIPPO (Federazione Italiana Produttori Piante Officinali)
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Progetto “Un fiore per Montegallo” di Federico Rossi e Nicoletta Scopa
5) Il Prodotto “Made With Love in Montegallo”
Il Progetto “Un fiore per Montegallo”, oltre ad avere l’obiettivo di essere una leva turistica per
tutto il territorio, ha anche lo scopo di realizzare prodotti derivanti dalla lavorazione della Lavanda
per poter essere introdotti sul mercato e di conseguenza generare utili che possano ripagare
l’investimento ed il lavoro impiegato.
La nostra attenzione oggi si concentra sulla produzione di sacchettini profumati come gadget per i
turisti da poter porre in vendita attraverso dei punti in ogni località dei Monti Sibillini. L’obiettivo è
quello di realizzare un prodotto “Made with love in Montegallo” ovvero realizzato con amore
dall’inizio alla fine a Montegallo che possa caratterizzare l’attività e soprattutto il territorio di
appartenenza. Questo è un “cerchio” che si chiude e si alimenta sempre poiché tutto nasce da una
sollecitazione della domanda grazie all’attrattiva della piantagione e fioritura della lavanda,
passando per l’incremento delle presenza, l’acquisto del prodotto ed il ritorno degli stessi negli
anni oltre al richiamo di nuove presenze.
Tutto ciò per il Comune di Montegallo si traduce in visibilità, sviluppo turistico, economia del
territorio ed impatto ambientale oggettivamente “bello” da vedere.
Questo progetto sicuramente richiamerebbe anche l’attenzione dei giornali, del web, degli
appassionati di fotografia e tante altre persone potrebbero scrivere, documentare, raccontare e
mettere in luce l’iniziativa, proprio nella stessa maniera in cui noi stessi ne siamo venuti al
corrente in una sera di fine giugno 2016 tramite un articolo di “La Repubblica”.
Concludendo le considerazioni, vogliamo ricordare alcuni dei principali prodotti che si possono
realizzare con i fiori della Lavanda nel caso in cui si disponesse di un diploma di erborista:
-
Saponi vegetali profumati
Olii essenziali
Tisane e infusi
Creme di bellezza
Deodoranti
Acqua profumata
Pout purry
Miele
Cuscini
Gelati
Detergenti
Ecc… Ecc…
Nel caso in cui non si disponesse dell’adeguato titolo di Erborista, come nel nostro caso, possiamo
comunque appoggiarci esternamente nella realizzazione dei prodotti tramite apposite aziende che
provvedono ad effettuare tutte le lavorazioni con il nostro marchio.
Nel massimo della produzione, entro 7-8 anni, la piantagione di lavanda genererà una produzione
massima che può variare da 800 a 1000 kg / anno.
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Progetto “Un fiore per Montegallo” di Federico Rossi e Nicoletta Scopa
MARCHIO:
Il prolo del Monte Vettore, uno dei più famosi simboli dei Monti Sibillini, incorona un mazzo di
lavanda all’interno di un cerchio. Il cerchio è una forma perfetta, che accoglie e contiene,
equilibrato e ordinato, ma al tempo stesso definisce in modo deciso quale sia il focus
dell’attenzione. Il colore scelto richiama fortemente l’elemento lavanda al quale fa riferimento la
parte testuale. Per esigenze tecniche è stato tenuto volutamente più scuro, ma comunque in
gamma cromatica. Il progetto prevede due versioni del marchio e logotipo, da utilizzare in base
alle esigenze del momento.
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Progetto “Un fiore per Montegallo” di Federico Rossi e Nicoletta Scopa
6) Progetti Correlati di sviluppo per Montegallo
Come accennato velocemente nel paragrafo precedente, la lavanda ha la possibilità di essere
lavorata e trasformata per l’ottenimento di svariati prodotti sia ad uso estetico che alimentare.
Tranne per la vendita in piante o in sacchetti, è richiesto di essere in possesso di un diploma di
Erborista per poter effettuare i processi di fabbricazione che ne consentono la vendita autorizzata
con etichettatura.
Questo genere di professione, nell’arco di qualche anno, potrebbe essere necessaria qualora si
volesse compiere un nuovo step per il progetto e rappresentare un’opportunità per far nascere
nuovi posti di lavoro a Montegallo, anche per i giovani, attraverso la creazione di un Laboratorio
Officinale.
L’ubicazione dello stesso potrebbe essere individuata nell’attuale area dell’EX Pub (immobile di
proprietà del comune) ormai ridotto in stato di completo abbandono e quindi un’ottima
opportunità per essere riqualificato a favore dell’avviamento di una nuova attività produttiva.
L’insediamento potrebbe essere abbastanza semplice poiché i laboratori, a seconda del prodotto
trattato, non hanno grosse esigenze sia in termini di spazi che di caratteristiche. Già per un primo
step per la fabbricazione di olii essenziali, acqua profumata, saponi, candele e cuscini,
l’attrezzatura che necessita è alquanto basilare e difficilmente può superare il costo di 10.000
euro.
Come abbiamo descritto, la lavanda è un fiore che conclude la sua maturazione durante il periodo
di luglio e tutte queste attività di trasformazione, tranne per gli olii essenziali che il prodotto lo si
deve lavorare “fresco”, il resto delle manipolazioni può essere effettuata anche in un secondo
momento, come ad esempio durante il periodo autunnale ed invernale.
Questo piccolo insediamento produttivo, oltre a rafforzare ulteriormente il nome di Montegallo ed
essere un’ulteriore fiore all’occhiello, permetterebbe finalmente di poter immettere sul mercato
una linea di prodotti autentici locali al 100% “Made in Montegallo” e senza dubbio stimolerebbe la
nascita di nuove piantagioni che insieme potranno avere la possibilità di “alimentare” con la
materia prima il laboratorio.
Ricordiamo infine che se si dovesse creare l’opportunità del Laboratorio, lo stesso avrebbe la
possibilità di poter lavorare e trasformare anche altre piante officinali al di fuori della lavanda,
come ad esempio il pino, la ginestra, la camomilla, ecc… che adottano i medesimi metodi e le
medesime attrezzature.
Viceversa, se questa evoluzione non dovesse esserci, l’opportunità di trasformare i fiori in
prodotti, può essere demandato esternamente tramite apposite aziende che si occupano di
questo e che effettuano tutti i processi, fino all’etichettatura, per conto terzi come ad esempio il
Laboratorio di Frontiera ubicato ad Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto
(http://www.laboratoriodifrontiera.it).
In conclusione, come avrete potuto notare nella nostra descrizione, la lavanda può rappresentare
un ottimo punto di partenza o meglio dire di “ripartenza” ove i benefici per la comunità, per il
turismo e per il nostro paesaggio sono innumerevoli ed indiscutibili fino a permetterci un domani
anche il lusso di poter appellare il nostro comune “Montegallo – Il borgo della lavanda”.
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7) Marchio e Commercializzazione
Come precedentemente illustrato, i sacchetti di Lavanda e la produzione di piante, sono solo i
primi due prodotti che verranno proposti al mercato tramite le attività commerciali e turistiche
dislocate in tutto il territorio dei Monti Sibillini ed oltre.
Il nostro progetto prevede la realizzazione di un apposito Marchio “Monti Sibillini” ove la lavanda
possa distinguersi e collocarsi con una propria identità come prodotto del territorio facendo leva
sulle caratteristiche della mente umana che abbina sempre un profumo ad un ricordo. Tutte le
volte che il loro apparato olfattivo percepirà il profumo della Lavanda, si genererà un “flashback”
immediato e sempre vivo del proprio viaggio sui Sibillini rievocando con esso anche tutti i piacevoli
momenti trascorsi nella nostra terra offrendo anche una “spinta” per poter ritornare.
Alle attività commerciali vorremmo anche offrire, in un secondo momento, la possibilità di poter
personalizzazione i sacchettini con un proprio logo fornito creando di conseguenza un bellissimo
gadget e ricordo del soggiorno a tutti i loro clienti.
Valutiamo anche la sola commercializzazione di prodotti correlati, e sempre a tema lavanda, di
altri souvenir come grembiuli da cucina, che piacciono tanto alle signore, oppure calendari,
artigianati locali o combinazione di prodotti come per esempio il miele di lavanda oppure saponi
dando la massima priorità sempre alle produzioni locali.
Al fine di avvantaggiare quanto più possibile la vendita, si valuterà congiuntamente con le attività
commerciali la possibilità di fornire i prodotti in “conto vendita” con sconti a loro riservati che
possono oscillare tra il 25-35% rispetto al prezzo di vendita.
Verrà inoltre realizzato un sito web informativo con un elenco di tutti i punti vendita ove poter
acquistare i prodotti, suddivisi per aree e, se richiesto dai clienti finali, anche una sezione dedicata
all’E-Commerce.
Nel massimo della produzione, entro 7-8 anni, la piantagione di lavanda genererà una produzione
massima che può variare da 800 a 1000 kg / anno.
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8) I Costi, Ricavi e la nostra richiesta
Voci di Costo
Solo al 1° anno
Tutti gli anni
>> PRODUZIONE:
Affitto Terreno (2000 mq)
€ 450,00
Nr. 1500 piante di lavanda
€ 4.500,00
Aratura e fresatura terreno
€ 500,00
Concimazione
€ 200,00
1 Decespugliatore
€ 500,00
1 Tagliaerba
€ 700,00
70 lt. Carburanti per pulizia terreno
Recinzione metallica h 220 cm x 300 mt + Cancello
Attrezzi ed utensili
€ 100,00
€ 6.100,00
€ 500,00
Manutenzioni attrezzature
TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE
€ 300,00
€ 13.450,00
€ 400,00
>> CONFEZIONAMENTO PRODOTTO PER VENDITA:
2 banchi in acciaio per confezionamento
€ 700,00
Carrelli con telai a piani per essicazione naturale
€ 900,00
2.000 Sacchetti per confezionamento
TOTALE COSTI CONFEZIONAMENTO
€ 900,00
€ 1.600,00
€ 900,00
>> PRODUZIONE PIANTE PER LA VENDITA:
2 Serre per talee (12 mq – 1000 piante)
€ 600,00
14 sacchi Terriccio per talee
€ 150,00
1000 Vasi per talee
€ 80,00
TOTALE COSTI PER PRODUZIONE PIANTE
€ 600,00
€ 230,00
€ 700,00
€ 150,00
€ 3.000,00
€ 700,00
>> COSTI PUBBLICITARI:
Sito Web
Promozione su Internet
2 Insegne
€ 700,00
Depliant pubblicitari e Flyer per la vendita
€ 400,00
100 Espositori per vendita
€ 600,00
Registrazioni marchio
€ 300,00
Licenze software e iscrizioni associazioni di categoria
€ 600,00
TOTALE COSTI PUBBLICITARI
€ 5.900,00
€ 1.250,00
TOTALE GENERALE
€ 21.550,00
€ 2.780,00
TOTALE INVESTIMENTO AL 1° ANNO
€ 24.330,00
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Progetto “Un fiore per Montegallo” di Federico Rossi e Nicoletta Scopa
Voci di Ricavo
1° Anno
2° Anno
3° Anno
€ 4.000,00
€ 6.000,00
€ 10.000,00
-
€ 3.000,00
€ 3.000,00
Gadget Vari a tema Lavanda
€ 1.000,00
€ 2.000,00
€ 2.000,00
TOTALE RICAVI DELLA PRODUZIONE
€ 5.000,00
€ 11.000,00
€ 15.000,00
Sacchetti di Lavanda (2,00 cad.)
Produzione 1000 Piante di Lavanda
Negli schemi sopra rappresentati, abbiamo separato i gruppi di costi e si può notare che il maggior
esborso è praticamente tutto al primo anno di attività quando bisogna allestire il campo per
l’impianto della Lavanda.
Dall’analisi rappresentata, possiamo anche notare il basso costo annuale per il mantenimento
della piantagione ed il confezionamento dei prodotti, cosa assai importante superati i primi 3 anni
di attività ovvero della fase di avviamento.
Tra i costi abbiamo previsto l’impiego di due piccole serre dalle dimensioni contenute, che non
necessita di alcuna autorizzazione comunale in quanto le pareti non sono in vetro ma in materiale
plastico, da destinare alla produzione delle nuove piante di lavanda che dopo 1 anno in vaso,
possono essere vendute e trapiantate in terra. Questo è molto importante poiché garantisce il
mantenimento della stessa specie di lavanda sia per la vendita al dettaglio che per l’impianto di
nuovi terreni per l’espansione della produzione.
Per quanto concerne i ricavi, si può notare che la piantagione di lavanda avrà bisogno di almeno 3
anni per poter ottenere una produzione soddisfacente a remunerare i costi di gestione e generare
utili. Questo è normale poiché le piante necessitano di tempo per poter crescere, svilupparsi e
produrre quantitativi di fiore destinati alla vendita che siano apprezzabili.
La Nostra Richiesta:
Alla luce della nostra illustrazione del Progetto “Un fiore per Montegallo”, dettagliato punto per
punto, riteniamo che tutto questo rappresenta una grande opportunità per il Comune di
Montegallo che attraverso la creazione di questo nuovo richiamo, di indubbio interesse, può avere
l’occasione di sviluppare il turismo nel nostro territorio.
Considerando il periodo che stiamo vivendo di post-terremoto, oggi più che mai, abbiamo la
necessità di poter creare occasioni per accendere i riflettori su Montegallo, parlando non di case
lesionate ma bensì di un fiore….”un fiore per poter ricominciare”.
In conclusione siamo a richiedere di poter concedere un contributo per l’avvio di questa nuova
realtà che possa permetterci di poter incominciare questo entusiasmante percorso per noi e per la
collettività del Comune di Montegallo ed essere parte attiva nel favorirne le occasioni di sviluppo
in tutte le sedi possibili.
Ringraziandovi per il tempo concesso attraverso la lettura del nostro Progetto e confidando in un
vostro positivo riscontro in merito, l’occasione ci è lieta per porgere i nostri più sentiti
Cordiali Saluti Federico Rossi e Nicoletta Scopa
IBAN per Donazioni: IT55S0503423801000000005327
Intestazione Conto Corrente: Progetto un Fiore per Montegallo
Causale: Donazione realizzazione Progetto “Un fiore per Montegallo”
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Progetto “Un fiore per Montegallo” di Federico Rossi e Nicoletta Scopa