sicurezza e continuità di servizio Cosa cambia negli impianti elettrici per illuminazione esterna alla luce della nuova norma CEI 64-8. A cura di Angelo Baggini e Franco Bua, facoltà di ingegneria, università degli studi di Bergamo C on la pubblicazione della sesta edizione della distributore pubblico, da altre autorità pubbliche Norma CEI 64-8, gli impianti elettrici per illumi- o da soggetti che operano per conto di esse. Le nazione esterna in derivazione trovano colloca- prescrizioni della sezione 714 si applicano inve- zione all’interno della norma impiantistica più ce a tutti gli impianti di illuminazione fissi, situati nota sul campo nazionale. in area esterna indipendentemente da chi li pos- La sezione 714 della norma CEI 64-8, sostituisce siede o li gestisce. la norma CEI 64-7, per quanto concerne gli impianti di tipo parallelo, recependo il docu- Campo di applicazione mento di armonizzazione CENELEC HD Innanzitutto bisogna chiarire che cosa si deve 384.7.714 S1 "Outdoor lighting installations", intendere per impianto di illuminazione e per che a sua volta deriva dal documento IEC area esterna. La norma considera come origine 60364-7-714, al quale sono state apportate in dell’impianto di illuminazione il punto di conse- sede europea alcune modifiche. gna del distributore oppure l’origine del circuito da cui l’impianto di illuminazione è alimentato. La norma CEI 64-7 Dopodiché precisa che per Prima del 1 luglio 1980 - giorno di entrata in impianto elettrico di illuminazio- vigore della prima CEI 64-7, fasc. 537 dedicata ne si deve intendere il comples- agli impianti di illuminazione pubblica - gli so costituito dagli apparecchi di impianti di illuminazione esterna non avevano illuminazione, dai sostegni, dalle alcuna norma di riferimento specifica, si applica- condutture e dalle apparecchia- va la norma generale impianti CEI 11-1. ture di manovra, sezionamento, Le due edizioni intermedie della Norma CEI 64- interruzione e protezione ed 7 - che rimane in vigore per impianti di illumina- eventuali accessori, destinati a zione in serie e per impianti di illuminazione in realizzare l’illuminazione di aree parallelo a tensione nominale superiore a 1 kV - esterne. Infine, un’area deve risalivano al 15 novembre 1986 per il necessario essere allineamento con la prima edizione della norma quando è posta all’aperto o CEI 64-8 (in vigore dal giugno 1984) alla terza esposta agli agenti atmosferici; edizione della norma CEI 64-7 che vide la luce la sezione 714 considera le gallerie stradali, le nel 1998. gallerie pedonali, i portici ed i sottopassi come Una delle novità più importanti introdotte dalla aree esterne. sezione 714 è che non solo sostituisce la norma Esempi specifici di impianti a quali la nuova CEI 64-7, ma ne amplia il campo di applicazio- norma si applica sono i seguenti: ne. L’ultima edizione della norma CEI 64-7 si - impianti di illuminazione di parchi, giardini o applicava infatti ai soli impianti di illuminazione pubblica che, secondo la definizione della stessa norma, erano quelli gestiti direttamente da un 18 considerata esterna Origine dell’impianto di illuminazione è il punto di consegna del distributore oppure l’origine del circuito da cui l’impianto è alimentato aree sportive; - impianti di illuminazione di monumenti e similari; MARZO 2007 di illuminazione disinseriti non fermata di mezzi di trasporto, come autobus e sia inferiore a quanto prescritto tram; dalla regola generale della CEI - impianti di illuminazione di insegne pubblicitarie e segnaletica stradale; 64-8, Tabella 61A, ossia: • 0,5 MΩ per gli impianti di - impianti di illuminazione di cabine telefoniche, gruppo 0 (bassissima tensione); o espositori di mappe di città o altre • 1,0 MΩ per gli impianti di informazioni turistiche. gruppo 1 (bassa tensione). Le prime prescrizioni della nuova norma riguardano le caratteristiche generali che gli impianti di illuminazione esterna devono possedere Come in ogni norma esistono le eccezioni. La Se, per evidenti motivi di pratici- nuova sezione della norma CEI 64-8 esclude dal tà su questo genere di impianti, proprio campo di applicazione le catene lumino- la misura viene effettuata con gli se temporanee, i sistemi di segnalazione del apparecchi traffico stradale e apparecchi di illuminazione disinseriti anziché con gli appa- installati all’esterno di un edificio ma alimentati recchi di illuminazione inseriti allora il limite rima- direttamente da condutture interne all’edificio. ne pari a 0,25 MΩ per gli impianti di gruppo 0, Un’altra eccezione riguarda gli impianti di illumi- mentre per gli impianti di gruppo 1 diventa nazione di piscine e fontane per i quali si devo- R≥2 /(L + N) dove L è la lunghezza della linea in no applicare le prescrizioni della sezione 702 chilometri, con un minimo di 1 km e N è il nume- della norma CEI 64-8, in considerazione dei ro di apparecchi di illuminazione. rischi specifici per le persone che tali impianti Un dubbio spontaneo è relativo alla compati- comportano per la presenza di acqua. bilità delle due espressioni. Per coerenza con Si noti che la sezione 714 della norma CEI 64-8 la norma di prodotto degli apparecchi, la non stabilisce alcun requisito prestazionale in norma impianti deve accettare una resistenza termini illuminotecnici (livelli ed uniformità di illu- limite di 2/(L+N) MΩ, ma l'esperienza dimo- minamento, interdistanza tra i sostegni, eventua- stra che gli apparecchi di illuminazione hanno le distanza dalla carreggiata, ecc.), rimandando una resistenza di isolamento molto superiore per alcuni di questi aspetti a norme specifiche. al limite ammesso dalla norma di prodotto e di illuminazione quindi, se si misura una resistenza di isola- Caratteristiche generali mento della linea con apparecchi collegati Le prime prescrizioni riguardano le caratteristi- inferiore a 0,5 MΩ, si deve concludere che ci che generali che gli impianti di illuminazione deve essere qualche problema all'isolamento esterna devono possedere con riferimento al della conduttura. Per quanto riguarda i circui- valore di resistenza di isolamento verso terra ed ti di alimentazione trifase, la sezione 714, riba- alla ripartizione dei carichi monofase. La norma disce un concetto di validità più generale richiede che la resistenza di isolamento verso quello cioè dell’equilibratura dei carichi terra dell’impianto, misurata con gli apparecchi monofase. Angelo Baggini [email protected] Franco Bua [email protected] Ph.D. presso l’ateneo pavese, è attualmente professore aggregato presso l’Università degli Studi di Bergamo. Tra i principali temi di interesse il Power Quality, l’automazione dell’impiantistica elettrica e le costruzioni elettromeccaniche. Autore di oltre 200 pubblicazioni, svolge abitualmente attività di divulgazione e consulenza tecnica e scientifica. Ingegnere, AD di ECD (Engineering Consulting and Design) e membro dei CT 31 del CEI. Progettista, dal 1996 collabora con la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Bergamo e di Pavia e svolge attività di divulgazione tecnico-scientifica nel settore elettrico. MARZO 2007 19 PROGETTAZIONE - impianti di illuminazione di pensiline per la La nuova norma integra le prescrizioni generali della norma CEI 64-8 con alcune prescrizioni particolari relative alla protezione contro i contatti diretti Classificazione influenze esterne La seconda stabilisce che le lampade di un Per quanto riguarda le influenze altezza inferiore o uguale a 2,8 m dal suolo non esterne la norma si limita a devono diventare accessibili se non dopo aver rimandare alla parte generale rimosso un involucro o una barriera per mezzo di (capitolo 512.2) precisando in un attrezzo. una nota che, date le condizioni Contro i contatti indiretti la nuova norma vieta la ambientali tipiche alle quali gli protezione mediante luoghi non conduttori e impianti di illuminazione esterni mediante collegamento equipotenziale locale sono essere non collegato a terra. Le altre modalità di prote- opportuno considerare nella zione sono consentite. Per il resto la norma riba- scelta delle caratteristiche dei disce che non è necessario effettuare il collega- componenti, fattori quali presen- mento equipotenziale tra le masse dell’impianto za di sostanze corrosive, solleci- di illuminazione (ad esempio i sostegni) e le tazioni meccaniche, irraggia- strutture metalliche (recinzioni, ringhiere) poste soggetti, può apparecchio di illuminazione installato ad una mento solare, normalmente tra- in prossimità dell’impianto stesso, ma non facen- scurabili. La nuova norma precisa inoltre che, in ti parte di esso e che non è necessario il collega- generale, la protezione dei sostegni contro i ful- to a terra delle parti conduttrici di componenti mini non è necessaria anche se, subito dopo, elettrici di classe II (isolamento doppio o rinfor- afferma che in casi particolari, come ad esempio zato, per costruzione oppure per installazione). le torri faro, sia necessario far riferimento alle Sempre con riferimento ai componenti di classe norme della serie 81-10 per la valutazione del II, la norma introduce, per questo tipo di impian- rischio e l’adozione di eventuali misure di prote- ti, un criterio più restrittivo rispetto alla norma zione. generale per quanto riguarda i cavi: sono infatti considerati cavi equivalenti alla classe II solo 20 Prescrizioni di sicurezza quelli che hanno tensioni di isolamento pari ad La nuova norma integra le prescrizioni generali almeno 0,6/1 kV. della 64-8 con alcune prescrizioni particolari rela- La novità più importante contro i contatti indiret- tive alla protezione contro i contatti diretti, con- ti consiste nel fatto che non è più ammesso col- tro i contatti indiretti e contro le sovracorrenti. legare i sostegni, protetti da uno stesso interrut- Per i contatti diretti, le misure di protezione tore differenziale, ad impianti di terra separati. In ammesse sono quelle per isolamento delle parti realtà questo divieto non compare nella nuova attive o mediante involucri e barriere; è vietata la norma, ma questa possibilità era ammessa dalla protezione ottenuta mediante ostacoli e distan- norma CEI 64-7. L’assenza di riferimenti in pro- ziamento. Sulla protezione mediante involucri o posito elimina la possibilità di eccezione offerta barriere la sezione 714 introduce due disposizio- dalla norma CEI 64-7 a quanto prescritto dalla ni più restrittive: la prima prescrive che se uno regola generale della norma CEI 64-8 (art. sportello, posto a meno di 2,5 m dal suolo, 413.1.4.1). anche se apribile con una chiave od un attrezzo, In due note all’art. 714.413.1 la nuova norma for- dà accesso a parte attive, queste devono essere nisce altrettante raccomandazioni (non obblighi). inaccessibili al dito di prova (IPXXB) oppure La prima riguarda la realizzazione di un’adegua- devono essere protette da un ulteriore schermo ta selettività orizzontale rispetto ai guasti verso con uguale grado di protezione. Questo per terra; la norma evidenzia infatti come, data la ridurre il pericolo di contatto diretto verso parti funzione che questo tipo di impianti assolve (illu- in tensione accessibili poste dietro uno sportello, minazione), l’impiego di un unico interruttore dif- la cui probabilità di rimanere aperto in impianti ferenziale per tutto l’impianto ponga problemi molto estesi è più elevata. La prescrizione sia funzionali che di sicurezza. non si applica se lo sportello si trova in un È sufficiente infatti un guasto su un singolo appa- ambiente accessibile solo a persone autorizzate. recchio oppure l’intervento intempestivo dell’in- MARZO 2007 PROGETTAZIONE ta con rischi, non elettrici, conseguenti. Scelta e messa in opera delle apparecchiature Sulla richiusura automatica dell'interruttore diffe- Sui criteri di scelta delle apparecchiature degli renziale, la norma non si esprime. Tenuto conto impianti di illuminazione situati all’esterno la del rischio di natura non elettrica che comporta novità riguarda l’indicazione del grado di prote- una zona al buio, appare ragionevole in questo zione minimo che ciascun componente deve caso avere contro l'ingresso di liquidi. terruttore per mettere al buio tutta la zona servi- l’adozione del riarmo automatico. L'aumento della soglia di intervento dell'interrut- Per tutti i componenti dell’impianto è richiesto tore differenziale potrebbe essere un altro modo un grado di protezione minimo almeno IP33. di risolvere il problema, anche se espone al Possono fare eccezione gli apparecchi di illumi- rischio di non essere in grado di individuare nazione installati a più di 2,5 m di altezza, per i un'elevata corrente non transitoria di dispersio- quali la norma ammette un grado di protezione ne, tipico segnale di un’inaccettabile resistenza minimo pari a IP23 a condizione che l’inquina- di isolamento dell'impianto.La seconda racco- mento ambientale sia trascurabile. mandazione riguarda invece una categoria speci- Gradi di protezione più severi sono richiesti nei fica di impianti, ossia gli impianti di illuminazione seguenti casi: di pensiline per la fermata di mezzi di trasporto, •IPX8 per i componenti interrati o installati in insegne pubblicitarie e segnaletica stradale alla portata di mano, cabine telefoniche, espositori di mappe di città o altre informazioni turistiche alla pozzetti senza drenaggio; •IPX7 per i componenti installati in pozzetti con drenaggio; portata di mano, per le quali la nuova norma con- •IPX5 per gli apparecchi d'illuminazione in galleria. siglia di proteggere i relativi circuiti con interrut- Questi sono da considerarsi gradi di protezione tori differenziali con corrente nominale non supe- minimi, definiti a priori e comunque solo riferiti riore a 30 mA, in modo da offrire una protezione all’ingresso di liquidi; il grado di protezione addizionale contro i contatti diretti. Anche in que- dovrà essere scelto in base alle effettive condi- sto caso la norma fa riferimento alla regola gene- zioni ambientali di installazione di ogni compo- rale non aggiungendo alcuna prescrizione parti- nente. L’ultima prescrizione della sezione 714 è colare. E’ ribadita però l’importanza della seletti- una deroga all’art. 525 della norma CEI 64-8 vità orizzontale anche per questo tipo di evento; secondo cui la caduta di tensione non deve si può dire che la sezione 714 raccomanda la sud- superare il 4% della tensione nominale, salvo più divisione dei circuiti di alimentazione degli appa- precise indicazioni da parte del committente o di recchi di illuminazione così da ridurre il disservizio più severe limitazioni in relazione al tipo di lam- e limitare i rischi per la sicurezza degli utenti in pade. Secondo la nuova norma il limite del 4% caso di guasto. può essere aumentato fino al 5%. MARZO 2007 21