Edilizia scolastica a Dambel Un edificio ad alta efficienza energetica riqualificato col legno e materiali sostenibili L’intervento di ristrutturazione si è aggiudicato il premio per la categoria A2, del concorso "Energy Efficiency Award 2012" quale riconoscimento alle realtà pubbliche e private che hanno investito in efficienza energetica nonchè il premio KNX Awards 2012 quale miglior progetto KNX per la pubblica Amministrazione. Inoltre ha ottenuto la certificazione di qualità delle costruzioni in legno ARCA e quella ambientale LEED GOLD. a cura di Carlo Busetti L’edificio scolastico restaurato e riqualificato nel comune trentino di Dambel dimostra l’attenta capacità dell’Amministrazione di assolvere ai bisogni della comunità. La scelta di materiali sostenibili come il legno e adottare soluzioni all’avanguardia per il risparmio energetico evidenzia quanto sia importante per il primo cittadino di Dambel, progettisti e costruttori che hanno attivato l’opera, l’attenzione alla qualità della vita della particolare e delicata utenza: i bambini. E non solo, investire sulle energie alternative ha valso il premio per la 132 categoria A2, del concorso "Energy Efficiency Award 2012" indetto dall’ABB: riconoscimento alle realtà pubbliche e private che hanno investito in efficienza energetica, ottenendo risultati concreti e misurabili grazie all’applicazione delle soluzioni messe a disposizione da ABB. La premiazione ha avuto luogo presso il Museo della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" di Milano. A ritirare il prestigioso premio, consegnato dal presidente di ABB Italia Gian Francesco Imperiali è stato il sindaco di Dambel Flavio Pedrotti. L’EDIFICIO ORIGINARIO L’edificio originario consisteva in una costruzione di proprietà comunale, edificata negli anni 60, distribuita su tre livelli, con una superficie coperta di circa 300 m2 per un’altezza di circa 12 m. Esso ospitava la sala teatro a piano seminterrato, la scuola materna a piano terra, al primo piano le aule catechesi e una sala riunioni, superiormente un sottotetto che per l’esigua altezza interna risultava inabitabile. Dal punto di vista strutturale/tipologico le pareti del piano seminterrato erano in Domus Aurea Magazine LO SPIRITO DELLA CASA Lo spirito della casa è l’opera d’arte ideata, progettata e realizzata per l’Edificio Polifunzionale di Dambel dal collettivo formato nel 2009 dai due giovani artisti, Michele Filippi e Viviana Puecher, Domus Aurea Magazine 133 Vista Sud-Ovest Vista Nord-Est Vista Nord-Ovest 134 conglomerato cementizio non armato mentre i piani superiori risultavano costituiti da setti portanti in laterizio forato. Gran parte dell’edificio, specialmente la porzione non utilizzata dei piani superiori, denunciava un evidente stato di fatiscenza al quale l’Ammistrazione aveva solo in parte posto rimedio nel 2003 attraverso dei lavori di manutenzione straordinaria limitatamente al primo piano sede della scuola materna, provvedendo alla sostituzione di tutti i serramenti esterni a cui si aggiunse un modesto incremento volumetrico per il nuovo atrio d’ingresso in aderenza al fronte sud e il ricavo di un’aula nell’angolo nord-est. SCELTE PROGETTUALI E MOTIVAZIONI La volontà dell’amministrazione, alla luce della situazione poc’anzi descritta, è stata quella di operare un radicale intervento di ristrutturazione e riqualificazione dell’immobile, per dare alla Comunità di Dambel un edificio nuovo, benchè ottenuto come sopraelevazione di un edificio esistente, realizzato interamente in legno, più funzionale, sicuro, confortevole, senza voler stravolgere l’impianto architettonico di partenza, ma rispettoso del luogo e del contesto, puntando decisamente all’utilizzo di materiali eco-compatibili, con soluzioni tecniche e tecnologiche che garantiscano i migliori risultati nel campo del risparmio energetico, all’impiego di fonti energetiche rinnovabili e all’uso intelligente delle risorse naturali. Il sole, il legno, l’acqua e la terra, efficacemente coniugati con le sofisticate e moderne tecnologie della domotica, dell’impiantistica fotovoltaica e solare, della bio-edilizia, hanno rappresentato il filo conduttore delle scelte progettuali proposte, interessando trasversalmente la soluzione dei vari aspetti critici dell’edificio.Il recupero della completa funzionalità dell’immobile, il suo adeguamento in termini di vivibilità, sicurezza e accessibilità hanno consentito all’Amministrazione comunale di Dambel di attuare una politica virtuosa di riorganizzazione logistica dei propri servizi, concentrandoli quasi tutti in un unico immobile polifunzionale, con positive conseguenti ricadute sul contenimento dei costi di gestione degli edifici pubblici e dell’impatto ambientale provocato dal funzionamento di più impianti termici. L’intervento, prioritariamente indirizzato alla riqualificazione dell’edificio esistente, ha inoltre voluto dare dare una imprescindibile connotazione di polifunzionalità alla nuova struttura attraverso un’ordinata e funzionale organizzazione degli spazi ricavati al suo interno. GENESI DEL PROGETTO Il progetto di ristrutturazione e riqualificazione, redatto secondo il protocollo ITACA sintetico TN1, prevedeva in sintesi la demolizione integrale della sola porzione di edificio inutilizzata (primo piano e sottotetto), garantendo quindi il mantenimento dei setti portanti inferiori in laterizio della scuola materna al di sopra dei quali si sarebbe dovuto realizzare un nuovo volume interamente in legno, con un lieve guadagno in altezza rispetto al precedente, destinato ad ospitare gli uffici dell’amministrazione comunale al secondo piano e la sala consiglio al sottotetto. Completavano l’intervento la realizzazione del nuovo magazzino comunale, ricavato al di sotto dell’originario parcheggio della scuola materna nonchè di un nuovo volume aggiuntivo posto a sud-est per accogliere il vano scala con ascensore ed assicurare pertanto il collegamento tra i vari livelli. In ottemperanza a quanto previsto dall’Ord. 3274/2003 e ss.mm. e dal D.M. 14 gennaio 2008, data la mancanza di dati strutturali relativi ai setti portanti dell’edificio originario, si rese necessario condurre sulla struttura esistente, una campagna sperimentale di prove atta a identificare le caratteristiche strutturali delle pareti in calcestruzzo a piano seminterrato e di quelle in muratura a piano terra, ai fini del calcolo strutturale e statico. Nella fattispecie, attraverso prove con martinetti doppi in due posizioni opportunamente individuate, si è potuto conoscere il valore della resistenza caratteristica a compressione della muratura in elementi forati. Per le pareti in conglomerato cementizio non armato, si è invece proceduto ad eseguire il prelievo di n° 3 carote sulla base della cui rottura sono stati ottenuti i valori di resistenza media a compressione da utilizzare nella progettazione in fase statica e sismica dell’edificio, il cui calcolo è stato condotto secondo il metodo semiprobabilistico agli stati limite. Successivamente alla consegna dei lavori, avvenuta nel dicembre 2008, in accordo con committenza e impresa appaltatrice e alla luce della deliberazione della Giunta Provinciale di Trento che abbandonava il protocollo ITACA sintetico TN1 (sul quale era stato impostato il progetto esecutivo originario) adottando in sua sostituzione il Sistema di certificazione energetica ed ambientale LEED NC V2.2, si è reso necessario apportare alcune modifiche al progetto originario, per un radicale miglioramento degli spazi della scuola materna. Venne infatti deciso di fare tabula Domus Aurea Magazine Vista Sud-Est un comune fuori dal comune La possibilità di sopravvivenza dei piccoli Comuni, specialmente in questo periodo molto difficile sia da un Il Sindaco Flavio Pedrotti punto di vista economico che istituzionale, è strettamente legata alla loro capacità di "fare di necessità virtù". Più facile a dirsi che a farsi, ma il Comune di Dambel vi è riuscito, sicuramente con un po’ di fortuna, ma soprattutto grazie alla determinazione ed alla lungimiranza dei suoi amministratori. Dambel è un piccolo centro agricolo della Val di Non, in Trentino, che come molti altri paesi sta cercando di salvaguardare la propria identità, contrastando i fenomeni di spopolamento e di invecchiamento della popolazione attraverso il mantenimento sul territorio di alcuni servizi essenziali per i propri cittadini. La consapevolezza che ciò è possibile unicamente se sono garantiti servizi di qualità ed economicamente sostenibili ci ha indotto ad individuare alcune soluzioni percorribili. Da un’attenta disamina della situazione generale del Comune sono emersi alcuni aspetti critici, ma anche potenzialità fino ad oggi inespresse. In particolare ci si è chiesti come fosse possibile soffrire una situazione di inidoneità e scarsa funzionalità di spazi da destinare adeguatamente ai servizi pur essendo il Comune proprietario di vari immobili, talvolta solo parzialmente utilizzati. Ecco quindi l’idea di ottimizzare l’utilizzo di un’unica struttura, concentrandovi la maggior parte dei servizi. Ciò avrebbe permesso inoltre la dismissione e l’alienazione di quelle non più utilizzate, con un conseguente sensibile contenimento dei costi energetici, di manutenzione e di gestione. Il problema era costituito dall’investimento iniziale per realizzare i lavori di ristrutturazione ed ampliamento dell’immobile che avrebbe dovuto accogliere il magazzino ed il teatro comunale, la scuola materna, gli uffici e l’ambulatorio comunale, sale a disposizione della collettività. Il costo sarebbe potuto essere ammortizzato solo in parte con i proventi derivanti dall’alienazione degli altri edifici. Dopo qualche anno di tentavi ed aspettative falliti, quando la rassegnazione sembrava aver avuto il sopravvento sull’entusiasmo, ecco che improvvisamente e quasi casualmente ci si presenta una straordinaria opportunità per concretizzare il nostro progetto. In verità, ed è giusto sottolinearlo, di casuale non c’è mai niente, perché le opportunità non si aspettano, ma si cercano. La Provincia Autonoma di Trento ha sempre puntato molto sull’utilizzo delle risorse finanziarie messe a disposizione dalla Comunità Europea, soprattutto per quello che riguarda interventi finalizzati all’edilizia sostenibile, al risparmio energetico ed alla tutela del territorio, per promuovere ed alimentare in tal senso iniziative sia pubbliche che private. Proprio uno di questi bandi a valere sul Piano Operativo per il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2007-2013, pubblicato sul sito istituzionale della Provincia, ci ha permesso di presentare una domanda ed ottenere il finanziamento per far fronte all’urgente necessità di sistemare ed utilizzare l’intero edificio sede della locale scuola materna, solo parzialmente disponibile perché bisognoso di un radicale intervento di ristrutturazione edilizia. Devo dire che, per vari motivi, ottenere il finanziamento prima e realizzare l’opera poi, non è stato semplice: la contenuta strutturazione della macchina amministrativa comunale anche se molto disponibile e competente, l’assenza di un ufficio tecnico interno, la complessità burocratica ed i tempi strettissimi previsti per l’accesso e l’utilizzo dei fondi comunitari, la necessità di poter contare sulla massima condivisione di un progetto così ambizioso ed innovativo da parte del Consiglio e della Giunta Comunale considerato anche il notevole impegno finanziario richiesto, la gestione di quella parte dell’opinione pubblica che, anche se minoritaria, si è dimostrata ostile a questa iniziativa, le problematiche legate alla complessità del sistema di appalto dei lavori pubblici, hanno comportato un impegno notevole, ampiamente ripagato però dai risultati raggiunti. Come Sindaco, promotore e convinto sostenitore di questa iniziativa, ho voluto seguire costantemente le fasi progettuali ed il cantiere dei lavori, ovviamente con i limiti della mia preparazione professionale non propriamente tecnica, sicuro comunque di poter dare il mio seppur modesto contributo alla buona riuscita dell’opera. Tra momenti di soddisfazione nel veder progredire i lavori ed altri di grande preoccupazione cercando di trovare possibili soluzioni ai tanti e diversi problemi sopravenuti, è stata però un’esperienza unica che mi ha insegnato molto, soprattutto da un punto di vista umano. Ho avuto l’occasione per conoscere ed apprezzare la professionalità e la disponibilità di tante persone che, con umiltà ed a diverso titolo, mi hanno aiutato in questo non sempre agevole percorso. La struttura, inaugurata lo scorso 10 giugno, è ora diventata un importante punto di riferimento e di aggregazione per l’intera Comunità. Gli spazi disponibili sia all’esterno che all’interno, la concentrazione di tutti i servizi comunali in un unico edificio, la bioedilizia e la domotica, l’utilizzo di energie rinnovabili prodotte dal sole e dalla biomassa, la riqualificazione energetica dell’immobile ed il suo adeguamento alle vigenti norme antisismiche, hanno reso l’edificio più funzionale, confortevole, sicuro e rispettoso dell’ambiente. Il nuovo edificio è il primo, tra quelli pubblici, ad aver ottenuto la certificazione "ARCA" (Architettura Confort Ambiente Casa ), ad oggi unico sistema in Italia di certificazione di qualità per gli edifici con struttura portante in legno. Inoltre si è potuto fregiare della prestigiosa certificazione ambientale LEED "Gold". Con la certificazione ambientale EMAS e di gestione forestale sostenibile PEFC il piccolo Comune di Dambel può veramente annoverarsi tra quegli enti particolarmente sensibili agli attualissimi temi di gestione e tutela dell’ambiente, cosa che ci rende veramente orgogliosi. Molti sono stati gli apprezzamenti ed i riconoscimenti giunti da più parti all’Amministrazione per la qualità e le soluzione tecniche innovative adottate, ma anche per l’esempio virtuoso di gestione della cosa pubblica. Anche il Comitato di Sorveglianza della Comunità Europea ha avuto parole di elogio per questa iniziativa, ritenendola pienamente rispondente ai propri obiettivi di promozione della competitività ed alla rimozione degli squilibri economici e sociali delle diverse regioni europee. Questo è un ulteriore importante passo che si aggiunge ad altri che siamo riusciti a fare, seppur con molte difficoltà, per migliorare la vivibilità e favorire la permanenza dei giovani in questa piccola Comunità. Ne restano però da fare tanti altri. E allora bisogna rimboccarsi di nuovo le maniche: il lavoro ci aspetta! Il Sindaco Flavio Pedrotti Domus Aurea Magazine 135 rasa di tutte le murature in laterizio comprendendo pertanto nella demolizione anche i setti in della scuola materna, con evidenti benefici per la medesima; si poteva infatti interpretare al meglio le esigenze-richieste della committenza, attraverso una mirata progettazione degli spazi interni che sarebbero stati rispettosi dell’originario sedime in pianta, fatta eccezione per un modesto allargamento in adiacenza al vano scala a est laddove è stato ricavato il nuovo refettorio. In aggiunta a cio’, le nuove strutture sarebbero state realizzate, al pari di quelle superiori, interamente in legno, con evidenti benefici dal punto di vista statico, di comfort e di sicurezza per gli utenti. Aggetto falda Nord Fotovoltaico GLI SPAZI INTERNI Il nuovo complesso, ristrutturato ed adeguato, conferma la sua vocazione polifunzionale. Al PIANO SEMINTERRATO è posta la sala teatro con spogliatoi e servizi, il deposito per la scuola materna, una sala riunioni, l’archivio dei nuovi uffici comunali, i vani tecnici (vano contatori e quadri elettrici), il magazzino comunale con annesso deposito sabbia e materiali, l’impianto di distribuzione carburante ad uso privato e del corpo dei Vigili del Fuoco Volontari di Dambel; a nord dell’originario edificio risultano ubicati il vano di stoccaggio dei pellet e la centrale termica. Il PIANO RIALZATO occupa la scuola materna con l’atrio d’ingresso a sud, dal quale si accede all’ampio salone centrale sul quale si affacciano le tre aule con servizi igienici per bambini, l’ufficio, i servizi per i dipendenti, la sala mensa a est con annessa cucina, dispensa e servizio dedicato. Il PRIMO PIANO è sede dei nuovi uffici comunali che comprendono l’ampia e luminosa sala anagrafe, gli uffici del Sindaco, del segretario comunale, della ragioniera, del tecnico oltre ai servizi igienici per i dipendenti e locale server. Nell’angolo nord est è ubicato il nuovo ambulatorio medico con accesso indipendente e autonomo, servito da sala di attesa con relativo servizio igienico a norma disabili fruibile dal pubblico. Il SECONDO PIANO è occupato dalla Sala Consiglio - riunioni con annessi ripostigli a nord, a cui si aggiungono un ufficio riservato alle associazioni e due servizi igienici di cui uno a norma disabili. SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE DELL’EDIFICIO Elementi strutturali Nella scelta del "materiale da costruzione" per 136 Domus Aurea Magazine i due nuovi corpi di fabbrica (sopraelevazione scuola materna-uffici comunali e volume seminterrato magazzino comunale) l’approccio che si è seguito è stato quello di individuare quello più appropriato per ogni parte del complesso, a fronte delle prestazioni richieste e del loro "impatto ambientale". Nel caso della sopraelevazione, la scelta di un sistema costruttivo stratificato in legno tipo misto (travi, pilastri a doppia altezza, pareti portanti a telaio) si è dimostrata vincente per l’ottimo comportamento antisismico della struttura così ottenuta, la razionalizzazione delle fasi di esecuzione e montaggio, la semplificazione della logistica di cantiere, la sostenibilità dei materiali utilizzati e il contenimento dei tempi. Pur condividendo il fatto che lo sviluppo sostenibile necessita di un uso limitato di materiali come il cemento e l’acciaio, che sono il prodotto di pesanti cicli industriali che consumano grandi quantità di energia e di risorse rinnovabili, l’uso del cemento nelle costruzioni è in molti casi inevitabile. Pertanto, in aggiunta al legno quale materiale strutturale per la sopraelevazione citata, si è parallelamente utilizzato anche il cemento armato che nella fattispecie è stato impiegato nella realizzazione delle strutture in elevazione e di copertura del magazzino comunale e nel volume aggiuntivo del vano scala-ascensore, opportunamente rivestito con pannelli in sughero di 15 cm. Tetto verde Il sistema di copertura verde con vegetazione estensiva (e strato di terriccio a spessore ridotto) è stato previsto per le due terrazze a primo piano, poste a nord-est e a sud-ovset nonché per la falda del tetto inclinata a nord. Tale sistema di copertura, aiuta a creare un microclima piacevole e assorbe CO2; inoltre aumenta l’isolamento termico e acustico e prolunga la durata del tetto attenuando gli sbalzi di temperatura. La vegetazione è un filtro naturale per le polveri e contribuisce a regolare il microclima nell’ambiente costruito, mentre in caso di forti precipitazioni il tetto verde funziona come una "spugna" assorbendo temporaneamente il 60-80 % dell’acqua piovana. Le specie di piante prescelte (muschio e sedum che richiedono appena 10 cm di substrato fertile) non hanno bisogno di particolari cure e manutenzione e formano un tappeto verde il cui aspetto cambia con le stagioni. Gestione del ciclo dell’acqua Le misure per ridurre il consumo d’acqua, come sciacquoni a flusso ridotto e rubinetti con limitatore di getto, si combinano a un sistema Domus Aurea Magazine LO SPIRITO DELLA CASA Lo spirito della casa è l’opera d’arte ideata, progettata e realizzata per l’Edificio Polifunzionale di Dambel dal collettivo formato nel 2009 dai due giovani artisti, Michele Filippi e Viviana Puecher (in foto a destra con l’opera), già operanti in campo artistico anche singolarmente. L’opera trova il suo spiazzante equilibrio tra generi contrapposti. Le forme immediate provengono dalla sub-cultura pop, dai canoni deformati dell’estetica superflat. Il principale materiale impiegato, il legno naturale, appartiene invece alle radici della scultura classica. Tuttavia la tecnica di lavorazione è tutt’altro che tradizionale: l’ausilio di macchine a controllo numerico, ha un ruolo preponderante, attribuendo alle forme una precisione altrimenti ineguagliabile. Ma le origini sono ben più lontane, ataviche. è legno, etereo e naturale. è un tripode, basa la stabilità sul numero tre, il concetto più antico di equilibrio. L’inserimento in un ambiente istituzionale infine ne esalta il principio innovatore e la capacità comunicativa ad ampio raggio. Lo spirito della casa è la metafora dell’uomo e del suo rapporto con la natura attraverso il filtro che li unisce e li separa, la casa. Ad ogni casa appartiene uno spirito diverso. Se essa è in armonia con la natura e con l’uomo, anche lo spirito sarà in armonia. Se lo farà in modo moderno, altrettanto farà lo spirito. La natura è grande, è il legno. L’uomo è piccolo ma forte, un corno d’acciaio. Assieme costruiscono la casa. è un processo di vita, morte e rinascita che solo con coscienza diventa sostenibile. Per questo Michele Filippi e Viviana Puecher hanno voluto unire edificio e scultura nelle medesime caratteristiche; stesse tecniche, stessi materiali, stessi principi. I due elementi sono una cosa sola. Lo spirito della casa è una cosmogonia che intreccia il mondo reale, cui appartengono l’edificio e le sue forme, con uno fantastico fatto di spiriti elementari. Solo ora, l’idea diventa materia, mentre la narrazione annichilisce in un unico pensiero posto sulla soglia tra i due mondi (soglia anche della sala in cui l’opera è installata): basterà entrare da quella porta e vedere che ti sta osservando. 137 che raccoglie l’acqua piovana che cade sulla copertura, raccogliendola in un serbatoio di accumulo da 10 mc, interrato nel piazzale antistante il magazzino comunale. Una volta filtrata quest’acqua viene immessa nella rete dell’acqua non potabile, coprendo il fabbisogno dei wc e dell’irrigazione delle aiuole nell’adiacente parco. Impianti Centrale termica Blower door Serbatoio accumulo inerziale Trattamento aria Serbatoio recupero acque Tetto verde Sud 138 Energia e controllo climatico L’orientamento planimetrico rispetto al sole dell’asse principale dell’edificio originario, seppur non perfettamente allineato con la direzione est-ovest, e la corretta distribuzione degli spazi interni, hanno comunque consentito l’applicazione dei principi bioclimatici, favorendo un buon guadagno solare a sudovest e contenendo le dispersioni di calore nelle altre esposizioni, per assicurare il massimo comfort termico sia in estate che in inverno. Le superfici vetrate risultano quindi molto ampie a sud e in parte sul fronte ovest, mentre si riducono in dimensione e in numero sugli altri fronti per il minor apporto solare. Per quanto riguarda il surriscaldamento estivo, nonostante le alte temperature in gioco siano tutto sommato concentrate in pochi mesi all’anno, si è ovviato con l’installazione sui fronti est, sud e ovest, di schermature esterne in alluminio a lamelle regolabili automaticamente. Materiali e finiture Le pareti costituenti l’involucro del nuovo volume realizzato con sistema in legno a telaio, presentano due finiture che si alternano, passando dalla parete intonacata su cappotto termico in sughero di 15 cm a quella con rivestimento in listelli orizzontali di larice. Si è voluto limitare la presenta del rivestimento ligneo alla parte sommitale delle pareti dell’edificio, ad esclusione del fronte sud, sia perché piu’ protetta contro gli agenti atmosferici, sia per non appesantire eccessivamente l’immagine architettonica nel suo complesso. Analogamente il capppotto in sughero è stato realizzato sulle murature in calcestruzzo del piano terra e del vano scala. Si è scelto il sughero in virtu’ delle sue caratteristiche di isolamento termico, riciclabilità, lavorabilità, traspirabilità, leggerezza, elasticità, buona permeabilità al passaggio del vapore e scarsa propensione ad essere attaccato dalle fiamme. I serramenti sono in legno lamellare rigatino di prima scelta, proveniente da foreste a rimboschimento programmato, opportunamente laccati nei colori bianco e grigio, con Domus Aurea Magazine un ciclo a quattro mani per esterni all’acqua consistente in un trattamento impregnante fungicida e antimuffa, per conferirne una maggior durata nel tempo. Quelli del magazzino comunale sono invece in alluminio a taglio termico. Gli intonaci sono a base di componenti naturali atti a garantire il massimo grado di traspirabilità. PRESTAZIONI ENERGETICHE E INVOLUCRO L’insieme degli interventi attuati sull’edificio, combinando l’uso di materiali naturali e riciclabili, con lo sfruttamento dell’energia solare attraverso pannelli sia fotovoltaici che termici, il recupero dell’acqua piovana, i sistemi passivi solari estivi , l’adozione di un generatore a pellet, il riscaldamento a bassa temperatura con pavimenti radianti, il ricorso a un sistema di building automation con tecnologia bus KNX, hanno consentito di raggiungere un indice energetico pari a 1.93 KWh/m3 anno. I componenti opachi dell’involucro nel suo complesso presentano differenti composizioni e, quindi, caratteristiche termiche anche in relazione alla doppia natura dell’edificio in termini di materiali; calcestruzzo e legno. Le pareti in cls del piano originario seminterrato, isolate con cappotto in sughero spesso 15 cm, presentano un valore di trasmittanza U=0,24 W/m2K mentre per quelle in legno si scende al valore U=0.19 W/m2K. Il pavimento su solaio areato del teatro e dell’attigua sala, poggiante su cupole in plastica riciclata per evitare la risalita di umidità e favorire l’evacuazione del gas radon eventualmente presente, evidenzia invece una trasmittanza U=0.28 W/ m2K. Per le coperture con tetto verde si passa dal valore U=0.20 W/m2K per il tetto piano delle terrazze a quello di U=0.25 W/m2K per il tetto verde inclinato. IMPIANTI MECCANICI L’impiantistica fa largo uso di energie rinnovabili, ponendo l’attenzione al comfort e al risparmio energetico attraverso l’adozione di un impianto di riscaldamento radiante a bassa temperatura abbinato ad un buon isolamento termico dell’involucro dell’edificio. Il riscaldamento risulta alimentato da un generatore a pellet, di potenza termica modulante da 30 a 100 KW in base al carico termico dell’edificio, con una temperatura di mandata in funzione di quella esterna. Il fabbisogno di acqua calda sanitaria è garantito dalla presenza di tre pannelli solari termici in copertura. Sulla medesima falda rivolta a sud, Domus Aurea Magazine E non potrai fare a meno di osservarlo. Allora ti domanderai a cosa stia pensando. Ma non sarà lui a darti le risposte, sarai tu stesso a dartele. Esprimere questa vocazione concettuale in un concorso d’arte per un’opera pubblica è stata per il collettivo Fillippi/Puecher una sfida, un’ulteriore incognita sull’anonimato, sui possibili giudizi e pregiudizi della commissione e del committente ultimo, la gente. Allora bozzetto e tavole non sono più rappresentazioni formali, bensì emotive dell’opera. Una volta approvata, l’idea evolve in entità digitale e si trasforma in legno con processo CAD/CAM e qui finisce la favola. Sbagliato. Numerose false piste portano a perfette macchine robotizzate che nessuno è in grado di manovrare. Ma solo in un contesto mozzafiato, in un paesino ai piedi delle Pale di S.Martino, un tornio enorme e la mano di Celestino Gubert, riescono ad estrarre dal legno la forma unica dello spirito della casa. Michele Filippi, è ingegnere civile. Si ispira alla narrativa postmoderna, con cui confonde reale e immaginario. Action Painting Match del 2012 è segnalato al concorso internazionale 26Ø mq. Alterna l’attività artistica a quella architettonica. Al concorso di architettura costruire il trentino del 2009, è collaboratore accreditato nel progetto segnalato restyling di villa Boscheri. Viviana Puecher, artista visiva, è titolare dal 2004 dello Studio d’Arte Astrid Nova a Pergine Valsugana con la pittrice Maria Giovanna Speranza e Presidente di Area Arte La Musa. Ha esposto le sue opere a Manifesta7 Biennale Internazionale, in collettiva alla Fondazione Galleria Civica di Trento, ed al Palazzo della Regione di Trento. Dall’estate 2012 è curatrice di Contemporary Season, per lo spazio dedicato agli artisti visivi del Teatro Auditorium Santa Chiara. Nel 2012 assieme realizzano, a seguito di un concorso su invito, l’opera La strega del Bosco, per il percorso di arte ambientale LedroLandArt della Valle di Ledro. Contatto artisti: [email protected] [email protected] 139 scheda tecnica Salone scuola materna Sala mensa Intervento: riqualificazione energetica di un edificio polifunzionale Ubicazione: Dambel (TN) Committente: Comune di Dambel Progettazione: 2007 - 2008 Durata dei lavori: 2 anni Progettazione architettonica, strutturale, direzione lavori: ing Carlo Busetti (TN) – DiLEGNO Consulenza impianti elettrici e domotica: p. i. Fabio Giaccaglia Studio Elettra (TN) Consulenza impianti meccanici: p. i. Alfio Fiamozzi (TN) Consulenza strutture: ing Amedeo Frasnelli (TN) – ing Matteo Tomaselli (TN) Consulenza leed: Studio T.E.S.I. Enginnering Srl (TN) Esecuzione opere in legno: Illen snc f.lli Butterini, Condino (TN) Esecuzione opere edili: Biemme (Malcesine – TN); Stimolo Costruzioni (Fiavè – TN) Struttura: costruzione mista con struttura portante in legno a telaio, travi e pilastri in legno lamellare di abete, nucleo vano scala e ascensore in c.a. Solai misti legno-cls. Chiusure verticali e partizioni interne con struttura in legno a telaio, isolamento interno in fibra di canapa, controparete per installazione impianti. Rivestimento esterno a cappotto in sughero. Copertura in legno lamellare con isolamento in fibra di legno. Tetto verde estensivo in piano e inclinato. Manto di copertura in alluminio Prefa su falda sud. Serramenti in legno lamellare laccati. Impiantistica: generatore a pellet con distribuzione radiante a bassa temperatura. Pannelli solari per ACS e moduli fotovoltaici. Trattamento aria nel teatro e nel salone dell’asilo. Sistema domotico a bus KNX. Aerotermi nell’archivio e magazzino comunale. Recupero acque piovane. Superficie asilo e uffici: 800 m2 Volume complessivo parte in legno: 3.300 m3 Contributo energetico per il riscaldamento da fonte rinnovabile: 12,9 kwh/m2 anno Potenza impianto fotovoltaico: 9 kWp Certificazioni: Energetica: Classe A+ nazionale Qualità edifici in Legno: ARCA (architettura comfort ambiente) Ambientale: LEED GOLD 140 Domus Aurea Magazine il progettista opportunamente inclinata di 30°, sono stati collocati i pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, allacciati alla rete in regime di scambio sul posto. Nell’archivio e nel magazzino comunale a piano seminterrato sono stati installati dei riscaldatori di tipo aerotermi elicoidali rispondenti alla normativa UNI 6552. Un accumulo inerziale termico da 1500 litri, collegato ai pannelli solari termici, garantisce lo stoccaggio dell’acqua calda quando non utilizzata dai pannelli e la fornitura di acqua calda in caso di picchi di domanda. Nella sala teatro a piano seminterrato e nell’ampio salone della scuola materna, la qualità e il trattamento dell’aria risultano garantiti dalla presenza di un impianto di ventilazione meccanica controllata. Tutti gli impianti atti alla riqualificazione energetica dell’edificio, sono stati progettati per rispondere al D.L. n.192 e D.L. 311 inclusi i rendimenti di produzione, distribuzione, regolazione, ed emissione. IMPIANTI ELETTRICI E DOMOTICI L’analisi delle criticità e delle carenze rilevate negli impianti elettrici dell’edificio originario – accensione luci con comandi di tipo tradizionale, assenza di regolazione climatica specifica per ogni locale a piano seminterrato, regolazione manuale dell’impianto di trattamento aria nella sala teatro, inadeguata illuminazione delle aule della scuola materna affidata a plafoniere a fluorescenza tradizionali con impossibilità di regolazione dell’intensità luminosa e distribuzione dell’illuminamento non uniforme – ha portato ad adottare avanzate soluzioni per la riduzione dell’impatto ambientale e dei consumi al fine di raggiungere la maggiore efficienza energetica possibile. Spicca, fra queste, il sistema di building automation a standard KNX, con intelligenza distribuita, realizzato con componenti ABB che, attraverso vari automatismi, gestisce l’illuminazione interna ed esterna in funzione delle condizioni ambientali e d’uso, controlla la temperatura mediante termostati intelligenti che permettono un utilizzo flessibile dell’impianto riducendo gli sprechi, gestisce l’ombreggiatura delle finestre agendo sull’apertura/chiusura dei frangisole anche in caso di vento o pioggia grazie ad una stazione meteorologica installata in copertura, gestisce il controllo degli accessi e l’allarme antintrusione, la rete cablata per dati e telefonia e la gestione allarmi con rilevamento degli incendi mediante sensori ottici di fumo e termovelocimetri e del gas Domus Aurea Magazine GPL utilizzato nella cucina della scuola materna. Assicura, inoltre, la supervisione completa degli impianti e misura in tempo reale l’assorbimento energetico delle varie aree. L’illuminazione regolata mediante sensori di presenza e luminosità in funzione dell’orario, consente mediamente una riduzione dei consumi del 40%. Sensibile anche il risparmio di combustibile per riscaldamento assicurato da regolatori PI. Nel complesso, essendo sull’impianto presente un sistema di contabilizzazione dell’acqua sanitaria e dell’energia elettrica e termica, interfacciato con il sistema domotico e riportato sulla supervisione dell’impianto, si attendono risparmi annui nell’ordine dei 20 mila euro con ritorno dell’investimento calcolato in un circa un paio d’anni. CERTIFICAZIONI Il progetto rappresenta uno dei primi casi in Italia certificati "Catena di custodia PEFC", ovvero il certificato di rintracciabilità del legname utilizzato per la costruzione. Nel caso specifico risulta tracciata la provenienza di ogni singolo elemento in legno massiccio utilizzato nell’edificio, da boschi certificati PEFC a distanza non superiore a 70 chilometri dall’area dell’intervento. Il centro pofilunzionale di Dambel, avendo partecipato alla fase sperimentale "Case Legno Trentino" avviata ad inizio 2010 dalla P.A.T. nell’ambito del Piano di valorizzazione della Filiera foresta-legno-energia, è stato inoltre il primo edificio pubblico certificato ARCA - Architettura Comfort Ambiente. Marchio di qualità degli edifici in legno ideato e sviluppato dalla Provincia Autonoma di Trento, ARCA rappresenta il primo esempio in Italia di sistema di certificazione di edifici con struttura portante in legno, fondato su un regolamento tecnico che descrive le corrette modalità di progettazione e realizzazione di edifici in legno, basandosi su 13 requisiti, raggruppati in tre distinte categorie – prestazioni tecniche, gestione dell’edificio, sostenibilità – a cui gli edifici in legno devono rispondere con prestazioni misurabili e verificabili. L’edifico di Dambel ha ottenuto nel dicembre 2012 il prestigioso riconoscimento LEED GOLD, a dimostrazione dell’alto livello di sostenibilità raggiunto in termini di prestazioni ambientali ed energetiche, con riferimento alle cinque categorie ambientali – sostenibilità del sito, gestione delle acque, energia e ambiente, materiali e risorse, qualità ambientale interna – in cui il sistema di valutazione LEED è organizzato. Carlo Busetti, trentino, nato a Cles nel 1964, si laurea presso l’Università degli Studi di Trento in Ingegneria Forestale (civile ambientale) discutendo la tesi "sistema costruttivo in legno per tipologie residenziali a basso numero di piani" (relatore: prof. ing. Antonio Frattari). Nel 1997 ha conseguito l’abilitazione per l’assunzione di incarichi di Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dei lavori. Nel 2000 ha conseguito l’abilitazione all’assunzione di incarichi per la progettazione al fuoco (legge 818). Nel 2007 ha seguito i corsi CasaClima e partecipato a corsi di formazione sulla progettazione e calcolo di edifici in legno. Dal 2003 al 2012 è stato contitolare con l’ing. Luca Flaim dello studio associato IDEEPROGETTI, occupandosi prevalentemente di progettazione architettonica, strutturale, sicurezza, direzione lavori di edifici residenziali e non, sia pubblici che privati. Dal 2005 l’attività progettuale si è maggiormente concentrata sull’architettura sostenibile in legno, in progetti di nuove costruzioni, ampliamenti e sopraelevazioni, con l’obiettivo di valorizzare le potenzialità tecnico-espressive del legno. Attualmente sta completando un percorso formativo specialistico acquisendo le competenze per accreditarsi progettista ARCA. Fondatore nel 2013 dello studio tecnico associato DiLEGNO, con i nuovi soci ing. Fellin Massimiliano e ing. Ernesto Callegari, esperti in progettazione strutturale in legno, intende promuovere l’edilizia in legno di qualità, ricercando in un processo di progettazione integrata, soluzioni efficaci ed innovative, per garantire le alte prestazioni degli edifici in legno, come richiesto dal sistema di certificazione ARCA. www.dilegno.info - [email protected] 141