Nozioni di primo soccorso 1(presentazione della dott.ssa Elvira Pepi)

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N i i di primo
Nozioni
i
soccorso
Programma
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
cenni medico legali
ruolo del soccorritore occasionale
rianimazione cardiopolmonare di base
patologie internistiche
ustioni
trauma
ferite, emorragie, fratture
punture da insetti
dott.ssa Elvira Pepi
1
A CURA DI : AMEDEO DI GIACOMO
Infermiere E. M . T . 4 Istruttore
Specialista in Emergenza Sanitaria Territoriale
C . O . 118 Macerata Soccorso
dott.ssa Elvira Pepi
2
Il primo soccorso è ll’aiuto
aiuto dato al
soggetto infortunato o malato, da
personale non sanitario, in attesa
d ll’i t
dell’intervento
t specializzato
i li t
dott.ssa Elvira Pepi
3
Problematiche legali nel soccorso
Quando
Q
d iintervenite
t
it per soccorrere una persona
colpita da malore o un ferito, dal punto di vista
legale avete iniziato l’assistenza
dott.ssa Elvira Pepi
4
Omissione di soccorso
(art. 593 C.P.)
Il reato è consumato da chiunque”...trovando
abbandonata...persona incapace di provvedere a
sé stessa o
omette
ette d
di da
darnee avv
avviso
so a
all’Autorità.
uto tà.
Alla stessa pena soggiace chi, trovando un corpo
inanimato ovvero una persona ferita o
inanimato,
altrimenti in pericolo, omette di prestare
l’ i t
l’assistenza
occorrente
t o di darne
d
i
immediato
di t
avviso alle Autorità competenti.”
dott.ssa Elvira Pepi
5
Stato di necessità
Articolo 54 Codice Penale
Non è punibile chi abbia commesso il fatto per
esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé
pericolo attuale di un danno g
grave alla
od altri dal p
persona, pericolo non da lui volontariamente
causato né altrimenti evitabile,
evitabile sempre che il fatto
sia proporzionale al pericolo.
dott.ssa Elvira Pepi
6
Il soccorritore
it
e le
l manovre sanitarie
it i
Manovre eseguibili da un soccorritore:
• valutazione parametri vitali e principali alterazioni
• massaggio cardiaco esterno e ventilazione artificiale
• immobilizzazione rachide e arti
• emostasi,
emostasi protezione e medicazione ferite
• sottrazione di un ferito o di un malato da situazioni di
immediato pericolo(quando esso sia proporzionale,
proporzionale ed
alla portata dell’operatore.)
dott.ssa Elvira Pepi
7
Alcune considerazioni
Consenso informato
Nelle decisioni p
prese nei confronti di una p
persona,,
cosciente e maggiorenne, bisogna tenere conto
anche del parere della vittima
Es. chiamare
E
hi
un’ambulanza
’ b l
o un medico
di
o un
familiare
dott.ssa Elvira Pepi
8
Alcune considerazioni
Consenso implicito
Se la p
persona non è cosciente o non p
può
esprimere il suo consenso per altre ragioni, si
decide in modo autonomo per salvaguardare la
salute della persona.
dott.ssa Elvira Pepi
9
Alcune considerazioni
Responsabilità per i beni altrui
Se la vittima non è perfettamente cosciente,
consegnare eventuali oggetti personali ai
parenti o al personale sanitario a cui la si
affida, alla presenza di un testimone
dott.ssa Elvira Pepi
10
Alcune cosiderazioni
Diritto alla discrezione
Ogni persona ha diritto alla discrezione e quindi è
poco corretto raccontare ad altri, eventi o
situazioni di cui si è stati testimoni o partecipanti
attivi.
attivi
dott.ssa Elvira Pepi
11
“Ma
Ma chi me lo fa fare?
dott.ssa Elvira Pepi
12
Proteggere - Allertare - Soccorrere
PA S
P.A.S.
dott.ssa Elvira Pepi
13
PROTEGGERE
Proteggere se stessi, la persona a cui si
presta soccorso,ed
soccorso ed eventuali astanti.
astanti
Proteggersi
P
t
i e proteggere
t
è la
l prima
i
cosa da
d fare.
f
E’ necessario:
INDOSSARE I D . P . I . ( SEMPRE !!!!)
• mantenere la calma
• osservare bene se la situazione e
ll’ambiente
ambiente sono sicuri
• se vi sono rischi adottare misure
idonee per rimuoverli o evitarli
dott.ssa Elvira Pepi
14
ALLERTARE
Il numero telefonico unico per
l’emergenza sanitaria…
118
attivo su tutto il territorio regionale
dott.ssa Elvira Pepi
15
SOCCORRERE
in caso di infortunio
agire con calma e determinazione
attivare i soccorsi ( 118 )
iniziare i primi soccorsi
salvaguardando
l
d d la
l sicurezza
i
dei soccorritori
dott.ssa Elvira Pepi
16
Valutazione delle funzioni vitali
- funzione cerebrale
- funzione
f
i
respiratoria
i t i
- funzione cardiaca
dott.ssa Elvira Pepi
17
Rianimazione cardiopolmonare di base
per la Comunità (BLS)
secondo linee gguida IRC
dott.ssa Elvira Pepi
18
Corso B.L.S. esecutore
Lezioni
teoriche
Addestramento
pratico su manichino
dott.ssa Elvira Pepi
Valutazione finale
con skill test e quiz
a risposta multipla
19
Obiettivo corso B.L.S.
z Acquisire
le conoscenze teoriche
z Abilità pratiche
z Schemi di comportamento
z Secondo le linee guida I.L.C.O.R.
dott.ssa Elvira Pepi
20
RCP--BLS in Italia
RCP
z
ACC= evento letale se non trattato
Italia= 1:1000/anno
In Italia ogni 3-4’ una
persona viene colta da
attacco cardiaco:
1 su 4 muore prima di
arrivare in ospedale.
dott.ssa Elvira Pepi
21
RCPRCP
C -BLS
S Primo
o Intervento
te e to
z“I
primi interventi rianimatori
possono essere messi in atto da
q , ovunque,
q , senza l’ausilio di
chiunque,
mezzi speciali”
dott.ssa Elvira Pepi
22
RCP-BLS
RCPRuolo del Soccorritore Laico
Prevenzione primaria
Condotta di vita
“prudente”
Prevenzione secondaria
ƒ
ƒ
ƒ
Rapido riconoscimento
ACC
Rapido
p
accesso al 118
RCP
dott.ssa Elvira Pepi
23
CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA
DIFFONDERE L’IMPORTANZA DELLA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA
•
•
•
•
Accesso precoce BLS precoce DP precoce
ACLS precoce
LA TEMPESTIVITA’ E’ LA CHIAVE DELLA SOPRAVVIVENZA
dott.ssa Elvira Pepi
24
BLS - Definizione
L’insieme di conoscenze e di
abilità manuali che ci p
permette
di:
z Riconoscere i sintomi p
premonitori
oppure l’ACC conclamato.
z Applicare
l’ABC senza attrezzature
specifiche.
dott.ssa Elvira Pepi
25
BLS-- Scopo
BLS
zPrevenire
i danni anossici cerebrali nel
soggetto in cui risultano compromesse
una o più funzioni vitali:
– Non
N è cosciente
i t
– Non respira
– Non ha polso
dott.ssa Elvira Pepi
26
Danno Anossico Cerebrale
z Inizia
dopo 4-6
4 6’ di assenza di circolo
z Dopo
circa 10’ si hanno lesioni cerebrali
irreversibili.
4’ Morte clinica
4
10’ Morte biologica
10
dott.ssa Elvira Pepi
27
Arresto cardiaco
No coscienza
No respiro
No circolo
No ossigeno
g
LESIONI CEREBRALI
MORTE
dott.ssa Elvira Pepi
28
Cause Ostruzione
di arresto
respiratorio
delle vie aere da:
ƒ
Caduta della lingua nel soggetto
incosciente-corpi estranei.
ƒ
Intossicazione da farmaci, overdose
da oppiacei.
pp
ƒ
Annegamento.
ƒ
Elettrocuzione, folgorazione.
ƒ
Trauma.
ƒ
Arresto cardiaco.
dott.ssa Elvira Pepi
29
Segni di allarme
dell’attacco cardiaco
z Dolore
o peso retrosternale
z Possibile
P ibil irradiazione
i di i
d l
del
d l
dolore
a:
z braccia,spalle,epigastrio,mandibola,stomaco
p
pg
gola
z Altri
sintomi:
z Sudorazione fredda,
nause e dispnea
z Insorgenza:
z sotto
sforzo,, stress emotivo o anche a riposo
p
dott.ssa Elvira Pepi
30
Diagnosi di ACC
(Soccorritori
(
Professionisti))
z Stato
St t
di iincoscienza
i
z Assenza di respiro
p o “gasping”
g p g
z Assenza di polso.
dott.ssa Elvira Pepi
31
Diagnosi di ACC
(soccorritori
(
it i llaici)
i i)
z Stato
di incoscienza
z Assenza di respiro o “gasping”
z Assenza
sse
d
di seg
segni d
di ccircolo
co o
(aspetto cadaverico, assenza di tosse, movimenti, ecc…)
%
100
90
Fatta diagnosi di ACC non c’è
tempo
p da p
perdere!
Ogni secondo che passa
diminuiscono le possibilità di
recupero della vittima!
80
70
60
50
40
30
20
10
0
1
dott.ssa Elvira Pepi
2
3
4
5
6
7
8
9
10 11
Minuti
32
Fasi del BLS
“ABC” della RCP
Airway
P
Pervietà
i tà delle
d ll vie
i respiratorie
i t i
Breathing
Respirazione
Circulation
Circolazione
dott.ssa Elvira Pepi
33
Il BLS
S
da so
solo
o non
o riesce
esce d
di so
solito
o a far
a
ritornare la circolazione e la
respirazione spontanea,
spontanea
ma p
permette di g
guadagnare
g
tempo nell’attesa che arrivino i
soccorsi qualificati che possono
agire con più efficacia sulle cause
dell’evento.
dott.ssa Elvira Pepi
34
Ostruzione da corpo
p estraneo
Una p
persona che sta soffocando a causa di un
corpo estraneo nelle vie aeree:
• non può respirare
• non può parlare
• non può tossire
• di solito si stringe la gola con le mani
• perde conoscenza in pochi minuti
dott.ssa Elvira Pepi
35
Cosa fare ?
Se la vittima respira e tossisce:
chiamare il
118
incoraggiarla a continuare a tossire
ma non
fare alcuna manovra
dott.ssa Elvira Pepi
36
Se la vittima smette di respirare o tossire:
posizionati al suo fianco un po’ dietro, sorreggi
p g
il torace con una mano facendola sporgere
in avanti, dai fino a 5 colpi tra le scapole
dott.ssa Elvira Pepi
37
Se la vittima smette di respirare o tossire:
se è in
i piedi
i di o seduta
d t
118
• chiamare o far chiamare il
• dare colpi sulla schiena e compressioni addominali:
* colpire 5 volte tra le scapole
* se non basta, posizionarsi alle spalle della vittima e
mettere le braccia attorno alla parte alta dell’addome
afferrando il pugno di una mano con l’altra e poggiandolo
tra ombelico ed estremità dello sterno
* spingere bruscamente verso l’alto e all’interno
dott.ssa Elvira Pepi
38
dott.ssa Elvira Pepi
39
Se la vittima ha perso conoscenza o viene
trovata incosciente
la sequenza è quella del BLS:
dopo 5 insufflazioni anche se non efficaci, esegui
15 compressioni toraciche, controlla il cavo orale,
tenta altre insufflazioni,, continua ad alternare
15 /2
dott.ssa Elvira Pepi
40
Ventilazione bocca a bocca
55
Inserire qui ll’immagine
immagine
dott.ssa Elvira Pepi
41
dott.ssa Elvira Pepi
42
MANOVRA
DI HEIMLICH
dott.ssa Elvira Pepi
43
Valutazione delle funzioni vitali
- funzione cerebrale
- funzione
f
i
respiratoria
i t i
- funzione cardiaca
dott.ssa Elvira Pepi
44
Disturbo della coscienza
La coscienza è la consapevolezza di sé
e dell’ambiente circostante
Principali alterazioni della coscienza:
•presincope: malessere passeggero
con ronzii auricolari,
auricolari appannamento della
vista,sudorazione, senso di freddo, sensazione
angosciata di imminente perdita dei sensi
dott.ssa Elvira Pepi
45
DISTURBO DELLA COSCIENZA
sincope: perdita di coscienza improvvisa,
di breve durata
durata, a risoluzione spontanea.
spontanea
Il soggetto
gg
ha una debolezza muscolare
generalizzata ed è incapace di mantenere
l posizione
la
i i
eretta
dott.ssa Elvira Pepi
46
Cosa fare?
1. posizionare il paziente sdraiato e con le gambe
i
innalzate
l
per favorire
f
i il massimo
i
apporto di
sangue al cervello
2. liberare il paziente dagli indumenti stretti
3. Iniziare le valutazioni previste dal protocollo
BLS ( A – B – C ) e chiamare il 118.
4 Se sono presenti le condizioni,(circolo
4.
condizioni (circolo e respiro
autonomi, e paz non traumatico) posizionarlo in
postura
t
llaterale
t l di sicurezza.
i
5. mantenere l’osservazione del paziente.
dott.ssa Elvira Pepi
47
DECUBITO DORSALEDORSALE-GAMBE
SOLLEVATE
– INDICAZIONI:
z ASSENZA DI COSCIENZA,PRESENZA DI
RESPIRO E CIRCOLO SPONTANEI.
– CONTROINDICAZIONI:
z TRAUMA
dott.ssa Elvira Pepi
48
Il coma
Totale e prolungata perdita della
coscienza con mancata risposta a stimoli
verbali, tattili, dolorifici.
dott.ssa Elvira Pepi
49
Cause
• trauma
t
cranico
i
g o ischemia cerebrale
• emorragia
• disturbi metabolici ed endocrini
• infezioni
• intossicazioni
dott.ssa Elvira Pepi
50
Cosa fare?
•allertare
allertare immediatamente il 118
• verificare A - B - C
• controllare se vi sono stati traumi o se vi sono
emorragie in atto
dott.ssa Elvira Pepi
51
E
Eventi
ti cerebrovascolari
b
l i acuti
ti
Deficit della vascolarizzazione che
comporta una sofferenza anossica delle
cellule cerebrali coinvolte
dott.ssa Elvira Pepi
52
Attacco ischemico transitorio
TIA
Temporanea e limitata disfunzione cerebrale
di origine vascolare a rapida instaurazione e
altrettanto rapida risoluzione
dott.ssa Elvira Pepi
53
Ictus cerebrale
Grave alterazione acuta ed improvvisa,
sempre su base vascolare,
vascolare del circolo
cerebrale, causa di morte o di deficit
neurologici perduranti e a volte permanenti
dott.ssa Elvira Pepi
54
Fattori di rischio
• aterosclerosi
• età
tà avanzata
t
• ipertensione arteriosa
• diabete mellito
• fumo
dott.ssa Elvira Pepi
55
Segni e sintomi neurologici generali
• cefalea improvvisa importante
• lipotimia e sincope
• alterazioni dello stato di coscienza
• convulsioni
• alterazioni
lt
i i del
d l respiro
i
• amnesia,, sudorazione algida
g
• perdita controllo sfinteri
dott.ssa Elvira Pepi
56
Segni e sintomi neurologici focali
• alterazioni della motilità a carico di un
p
p
più o meno vasto
distretto corporeo
• alterazioni della sensibilità a carico di un
distretto corporeo più o meno vasto
• disturbi visivi e del linguaggio
• disturbi
di t bi dell’equilibrio
d ll’
ilib i
• ronzii auricolari
• difficoltà alla deglutizione
dott.ssa Elvira Pepi
57
Convulsioni
Clinicamente la crisi convulsiva può
manifestarsi
if t i in
i molti
lti modi,
di ma l’evenienza
l’
i
più
iù
frequente è quella di una forma cosiddetta
generalizzata ( grande male) in cui possono
p
riconoscersi tre fasi in successione temporale:
• fase tonica
• fase clonica
• fase post-critica
dott.ssa Elvira Pepi
58
1. Fase tonica
improvvisa perdita di coscienza e caduta a terra
rigidità, talora apnea anche prolungata (durata circa
30”)
2. Fase clonica
contrazioni violente e ritmiche, bava alla bocca,
cianosi, perdita di feci e urine (durata da 1-2 sino a 5
minuti)
3. Fase post-critica
p
periodo d’incoscienza definito post-critico
stato confusionale, cefalea (durata da p
pochi minuti
sino a 30-60 minuti)
dott.ssa Elvira Pepi
59
Cosa fare?
Allertare il 118
proteggere il paziente da eventuali traumi accidentali
non cercare di immobilizzare con la forza
posizionare
i i
un oggetto morbido
bid tra i denti
d i per evitare
i
morsicature (non oggetti metallici)
tenere il paziente supino
gli abiti
allentare g
valutare i parametri vitali
controllare il paziente in attesa del 118
posizione laterale di sicurezza, se c’è vomito
dott.ssa Elvira Pepi
60
POSIZIONE LATERALE DI
SICUREZZA
– INDICAZIONI:
z Tutte le vittime con turbe di coscienza,con circolo e
respiro spontaneo.
– CONTROINDICAZIONI:
z Trauma di qualsiasi grado ed entita’
dott.ssa Elvira Pepi
61
Insufficienza respiratoria.
L insufficienza respiratoria,
L’insufficienza
respiratoria si ha quando il
sistema respiratorio,(per svariate cause) non
garantisce
i
piu’
i ’ un’adeguata
’ d
ossigenazione
i
i
d l
del
sangue arterioso.
Può presentarsi, per ostruzione e/o inalazione di
sostanze tossiche(cause meccaniche) oppure per
cause cliniche.(malattie e cause internistiche) Se
non trattata il paz puo
puo’ andare incontro a
prognosi infausta.
dott.ssa Elvira Pepi
62
DIFFICOLTA’ RESPIRATORIE
DIFFICOLTA
IN GERGO TECNICO
TECNICO….. DISPNEA!!
C
Cause
mediche:
di h malattie
l tti polmonari,
l
i bronchiali,
b
hi li
cardiache e delle prime vie aeree
Cause traumatiche: corpi estranei inalati, traumi
g
, folgorazione
g
del torace,, annegamento,
Cause tossiche: intossicazioni da gas ambientali,
da fumo,
fumo farmaci o droghe
dott.ssa Elvira Pepi
63
Insufficienza respiratoria
Nel soggetto con insufficienza respiratoria da
inalazione e cosciente, il paziente deve essere
messo in
i posizione
i i
semiseduta
i d t in
i attesa
tt
del
d l 118
dott.ssa Elvira Pepi
64
POSIZIONE SEMI ASSISA
ASSISA-”TRANSAT”
– INDICAZIONI:
P di
Paz
dispnoico
i
– CONTROINDICAZIONI:
z turbe della coscienza,
z Shock
z trauma
dott.ssa Elvira Pepi
65
Insufficienza respiratoria
Nel soggetto vittima di insufficienza respiratoria
da inalazione ed incosciente:
• seguire il protocollo A - B – C
• allertare il sistema d’emergenza 118
• controllare le funzioni vitali
dott.ssa Elvira Pepi
66
Attacco asmatico
Cos’è
Cos’è:
è una difficoltà respiratoria
p
improvvisa,
p
causata da spasmo della muscolatura
bronchiale con conseguente riduzione
bronchiale,
del calibro dei bronchi
dott.ssa Elvira Pepi
67
Cosa fare?
attivare i soccorsi
rassicurare la persona
porla in p
p
posizione seduta
allentare abiti troppo stretti sul torace
coprirla
i l per mantenere
t
il calore
l
corporeo
sorvegliarla e assisterla nell’attesa dei soccorsi
dott.ssa Elvira Pepi
68
Shock
E una sindrome complessa e molto pericolosa;
E’
può iniziare con una lipotimia e una sincope
Come riconoscerlo:
il soggetto si presenta confuso o in uno stato di
p
freddo, p
pallido con le estremità a chiazze
torpore,
respiro rapido e superficiale, polso frequente e
difficile da palpare
Tra le cause vi possono essere emorragie ed ustioni, infarto
miocardico,
i
di reazioni
i i allergiche
ll i h gravii ad
d es. da
d puntura
t
di insetti
i tti
dott.ssa Elvira Pepi
69
Cosa fare?
E’ un’emergenza assoluta:
• chiamare
hi
i
immediatamente
di
il sistema
i
di
emergenza 118
• posizionare il paziente disteso supino con gli arti
sollevati
• ricoprirlo per evitare ipotermia
• se è evidente una perdita di sangue esterna,
esterna
comprimere sul punto di sanguinamento con delle
garze o un fazzoletto
f
l tt pulito
lit
• non somministrare bevande
dott.ssa Elvira Pepi
70
Il d
dolore
l
toracico
i cardiaco
di
E’ provocato da una riduzione dell’apporto
di ossigeno,
i
che
h è assicurato
i
t all cuore dalle
d ll
arterie coronariche.
Se si riduce la pervietà di queste arterie si
riduce l’apporto di ossigeno
ossigeno.
dott.ssa Elvira Pepi
71
Caratteristiche del dolore toracico cardiaco
Sede del dolore: retrosternale
Irradiazione: gola, mandibola, stomaco,
spalla sinistra e/o destra
braccio sinistro e/o destro, mano sinistra e/o destra
Presenza parallela di:sudorazione fredda,
nausea e vomito, angoscia, agitazione.
dott.ssa Elvira Pepi
72
dott.ssa Elvira Pepi
73
INFARTO DEL MIOCARDIO
E’ una condizione clinica in cui si verifica una
necrosi (morte cellulare) del muscolo cardiaco,
cardiaco
dovuta ad una improvvisa cessazione di flusso,
ed
d iirrorazione
i
di sangue ossigenato.
i
Svariate possono essere le cause.
zona di necrosi
dott.ssa Elvira Pepi
74
Cosa fare ?
tranquillizzare il soggetto
fargli
g assumere la p
posizione semiseduta,, con ggli arti
inferiori declivi
allentare eventuali indumenti stretti sul torace
se al chiuso, aerare adeguatamente l’ambiente
nel soggetto
gg
incosciente, valutazioni BLS
dott.ssa Elvira Pepi
75
Fare attenzione:
L’infarto può evolvere nell’arresto
cardiaco
dott.ssa Elvira Pepi
76
CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA
DIFFONDERE L’IMPORTANZA DELLA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA
•
•
•
•
Accesso precoce BLS precoce DP precoce
ACLS precoce
LA TEMPESTIVITA’ E’ LA CHIAVE DELLA SOPRAVVIVENZA
dott.ssa Elvira Pepi
77
Patologia da incendio
dott.ssa Elvira Pepi
78
Principali cause di morte relative ad incendi
contatto diretto con le fiamme
temperature troppo elevate
deficit di O2
CO
altri gas tossici
f i
fumi
32.4%
1 vittima ogni
g 2 intossicati
57.6%
panico
effetti meccanici
10%
dott.ssa Elvira Pepi
79
Nel soccorrere chi è stato coinvolto in un incendio
bisogna considerare che:
• molte vittime contemporaneamente possono subire
lesioni di diversa tipologia
• anche persone apparentemente illese possono
peggiorare
p
gg
successivamente
• i rischi connessi all
all’incendio
incendio possono danneggiare
gli stessi soccorritori
dott.ssa Elvira Pepi
80
Cosa fare ?
• spostare
p
rapidamente
p
il p
paziente in un’area non
contaminata da fumo, mantenendo l’allineamento
del rachide durante lo spostamento
• chiamare il 118
• garantire la per
pervietà
ietà delle vie
ie aeree
dott.ssa Elvira Pepi
81
COSA E’ UNA USTIONE ?
Un ustione
U
ti
è un danno
d
della
d ll cute
t e dei
d i tessuti
t
ti
sottostanti. Da chi ne e’ stato vittima,viene
descritta come una delle esperienze più
p
p
possa mai
dolorose,, che una persona
provare.
dott.ssa Elvira Pepi
82
Ustioni
Le ustioni sono lesioni acute da calore
provocate direttamente dalla fiamma o
da contatto con solidi, liquidi e vapori
ad alta temperatura.
Sono ustioni anche le lesioni da caustici,
d agenti
da
ti chimici
hi i i ( acidi
idi e basi
b i forti),da
f ti) d
corrente elettrica,, e da g
gelo..
dott.ssa Elvira Pepi
83
Ustioni
Possono essere classificate in tre gradi in base
alla profondità della lesione
I° grado:ustione
grado stione s
superficiale,
perficiale si presenta
come un arrossamento cutaneo (eritema)
dott.ssa Elvira Pepi
84
Le ustioni
2° g
grado:compaiono
p
bolle,vescicole
e dolore
3° grado:distruzione
d di
i
di tuttii gli
li stratii della
d ll
cute ed anche dei tessuti sottostanti
(cute carbonizzata)
dott.ssa Elvira Pepi
85
dott.ssa Elvira Pepi
86
Il tronco costituisce il 36% della superficie totale del
corpo
Testa e collo 9 %
Arti inferiori 18% ciascuno
Arti superiori il 9% ciascuno
l’ustione che occupa una superficie > al 10% negli
adulti e al 5% nei bambini,
bambini comporta squilibri
di carattere generale
dott.ssa Elvira Pepi
87
PRINCIPI DI RAPPORTO….
UN USTIONE E’ SEMPRE GRAVE…
TENERE CONTO SOPRATTUTTO DELLA
SUPERFICE INTERESSATA…
ES UN USTIONE DI 3° GRADO DI UN DITO
ES..
DITO..
SARA’MENO PREOCCUPANTE DI UNA DI 2°
SUL 40% DELLA SUPERFICE CORPOREA..
UNA DI 2° SU UNA MANO,, SARA’MENO
PREOCCUPANTE DI UNA DI 1° SUL 65%
DEL CORPO
CORPO.. ECC
ECC… ECC
dott.ssa Elvira Pepi
88
I RISCHI PARALLELI E SECONDARI
• SHOCK
• INTOSSICAZIONI
• INFEZIONI
• DISIDRATAZIONI
• MENOMAZIONI
dott.ssa Elvira Pepi
89
COME COMPORTARSI ?
ALLERTARE SEMPRE IL 118
( se le proporzioni dell’evento sono giustificate)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
ALLONTANARE LA FONTE LESIVA,
FAVORIRE LA TERMODISPERSIONE
DETERGERE CON ACQUA FRESCA
COPRIRE CON UN TELO STERILE O PULITO
NON RIMUOVERE VESTITI ED INDUMENTI
NON USARE POMATE O ALTRE MEDICAZIONI
COPRIRE IL PAZIENTE
OSPEDALIZZARE QUANTO PRIMA
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ATTENZIONE A …..
USTIONI DA CORRENTE ELETTRICA
Assicurarsi che la corrente sia stata disattivata
In tutta l’area
l area interessata
interessata,se
se possibile localizza
(sul corpo del paziente ) il punto di ingresso della
scarica e quello di uscita,
uscita ovviamente a paz
Incosciente inizia valutazioni A - B - C
USTIONI CHIMICHE
Ricordare che l’ac. solforico e la calce viva
reagiscono con l’acqua producendo calore: il
lavaggio va proseguito per almeno 10
10’
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L fferite
Le
i
Le ferite sono lesioni di continuo della cute,, p
più o
meno profonde, che possono interessare anche i
muscoli e i vasi:
• abrasioni, escoriazioni
• ferita
f it da
d ttaglio,
li a margini
i i quasii rettilinei
ttili i
• ferita da punta, lesione di diametro piccolo, ma
profonda
• ferita lacero- contusa,, la cute ed i tessuti
sottostanti, per strappi o sfregamenti, si rompono
dando luogo a lesioni molto irregolari
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I sintomi:
• cute lesa
• fuoriuscita di sangue
• dolore
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C
Cosa
ffare?
?
• INDOSSARE I D.P.I.
• DETERSIONE E DISINFEZIONE
• IN
N PRESENZA
S N
DI EMORRAGIE,
O
G , ARRESTARE
S
LA FUORIUSCITA DI SANGUE
• ATTENZIONE AD EVENTUALI CORPI ESTRANEI
• NON RIMUOVERE MAI CORPI CONTUNDENTI
CONFICCATI
• IN CASO DI FERITE ESTESE O PROFONDE
ALLERTARE IL SISTEMA D’EMERGENZA
D EMERGENZA 118
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Gravità delle ferite
La gravità delle ferite si giudica da :
• estensione
• profondità
• presenza di corpi estranei
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F it
Ferite
Sono sempre gravi e richiedono
terapie ospedaliere le ferite:
• al viso
• agli orifizi naturali del corpo
• al torace
• all’addome
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Complicanze delle ferite
• emorragie
• shock
• infezioni (tetano)
(
)
• lesioni organi interni
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Le emorragie
g
Fuoriuscita di sangue dai vasi sangugni:
1. emorragia esterna, il sangue fuoriesce direttamente
all’esterno (arteriose, venose, capillari)
2. emorragia interna, con raccolta di sangue nelle
cavità corporee
p
((cranio,, torace,, addome))
3. emorragia
g interna esteriorizzata,, con raccolta di
sangue all’interno di organi che sono in
comunicazione con l’esterno ((orecchio,, naso.))
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C
Cosa
ffare ?
emorragia esterna
1. tamponare l’emorragia con una pressione diretta
o suii punti
ti di compressione
i
2. sdraiare l’infortunato senza rialzare il capo
3. chiamare tempestivamente i soccorsi, 118
4 solo in situazioni di rischio per la vita
4.
vita, applicare
un laccio (striscia di tessuto, cintura..)
5 non rimuovere
5.
i
i corpii conficcati
fi ti
6. coprire per evitare perdite di calore
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LESIONI PENETRANTI
S AC
SE
CARICO
CO DEL TORACE,
O C ,
DELL’ADDOME O DELLA
RADICE DEGLI ARTI,
ARTI
COSTITUISCONO
EMERGENZE
ASSOLUTE
E INDIFFERIBILI
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100
Le emorragie esterne devono essere tamponate
Nell caso di emorragie
N
i esterne
t
d amputazione
da
t i
completa o parziale di un arto si può applicare un
laccio a monte della lesione (anche un pezzo di
può fare da laccio e consente il p
passaggio
gg di
stoffa p
un po’ di sangue e una parziale ossigenazione)
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101
Foce emorragica
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102
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103
Emorragie
E
i esteriorizzate
t i i t
Cosa fare?
Otorragia (fuoriuscita di sangue dall’ orecchio):
• porre l’infortunato in posizione laterale di
sicurezza, se non vi sono controindicazioni
• non utilizzare cotton fiock
• allertare il 118
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Emorragie esteriorizzate
Cosa fare?
Epistassi (fuoriuscita di sangue dal naso)
• far sedere la persona con la testa in avanti
• far
f soffiare
ffi
lentamente
l
il naso, in
i modo
d da
d
liberare la cavita’interessata
• comprimere
i
il naso tra
t due
d dita,
dit all’altezza
ll’ lt
del
d l
terzo medio.
• applicare
li
garze di acqua fredda
f dd alla
ll radice
di del
d l
naso
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Lussazione
E lo spostamento permanente delle estremità
E’
ossee di una articolazione per rottura dei
legamenti.
Un segno caratteristico è la deformazione ana
anatomica.
Non cercare mai di ridurre la lussazione
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Contusione e distorsione
La contusione
L
t i
è la
l lesione
l i
d ll parti
delle
ti
cutanee e muscolari,, dovuta alla p
pressione
o all’urto di un corpo estraneo, senza la
rottura della parete cutanea e con la
formazione di ematomi.
La distorsione è lo scostamento articolare
temporaneo delle estremità delle ossa di
una articolazione.
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Contusione e distorsione
Si manifestano con:
• dolore vivo e costante
• gonfiore immediato
• ecchimosi
hi
i o ematomi
t i
- immobilizzazione e messa a riposo
- applicazione di ghiaccio sulla zona
interessata
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Le fratture
Rottura di un osso causata da una forza tale che
supera
p
la resistenza dell’osso stesso
• Frattura composta, senza spostamento dei
monconi
• Frattura scomposta, con spostamento dei
monconi
• Frattura chiusa, l’osso non comunica con
l’esterno
l’
• Frattura aperta, i muscoli e la pelle sono lacerati
e le ossa fratturate comunicano con l’esterno
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Come riconoscerle
• gonfiore,
gonfiore dolore intenso nella zona di frattura
• incremento del dolore con il movimento
• deformazione
d f
i
d
della
ll parte
t colpita
l it
• esposizione dei monconi ossei, se frattura aperta
• gli arti fratturati si presentano di solito accorciati
posizione anomala rispetto
p
all’asse del corpo
p
e in p
Una lesione scheletrica è a rischio per la vita
se associata ad una emorragia importante
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111
C
Cosa
ffare
• chiamare i soccorsi,, 118
• non muovere il soggetto se non è strettamente
necessario e in questo caso immobilizzare l’arto
l arto
• tagliare delicatamente i vestiti sopra la frattura
• tamponare
t
altre
lt emorragie
i associate
i t
• evitare di muovere i monconi in caso di fratture
esposte
parte colpita
p
• non forzare la p
• non tentare di riallineare i monconi
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T
Traumi
i cranici
i i
Nelle forme gravi il traumatizzato cranico
presenta i seguenti sintomi:
• sonnolenza,
sonnolenza disorientamento
• sangue che fuoriesce dal naso, dalla bocca,
dall’orecchio
• paralisi di un lato del corpo
• vomito, vertigine, cefalea
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Cosa fare?
• accertare respiro e battito cardiaco
• posizione supina se il paziente è cosciente
• non bloccare la fuoriuscita di sangue dagli
orifizi
• non rimuovere gli oggetti conficcati
• attenzione
tt i
all rischio
i hi di vomito
it
• sorvegliare
g
il p
paziente in attesa del 118
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Le lesioni della colonna vertebrale
Una lesione della colonna vertebrale può coinvolgere
solo la struttura ossea oppure può interessare il midollo
spinale contenuto all’interno
all interno del canale vertebrale
vertebrale.
Sospettare questa lesione se:
• l’infortunato lamenta dolore alla schiena
• se lamenta formicolio
formicolio, scosse elettriche,
elettriche senso di caldo o
freddo alle estremità
• se è caduto in piedi da un
un’altezza
altezza superiore ai 4 metri
• se ha riportato trauma cranico e/o facciale al di sopra
della clavicola
L’assenza di dolore non esclude che vi possa
essere una lesione della colonna
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116
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117
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118
Cosa fare ?
Il soccorritore deve:
• chiamare tempestivamente il 118
• non muovere l’infortunato
• cercare di mantenere la testa del paziente
immobile in posizione neutra
• controllare
t ll
l’attività
l’ tti ità respiratoria
i t i
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Il 48%
dei traumatizzati vertebro-midollari
con deficit neurologici concomitanti
hanno un danno che si verifica in fase
di trattamento preospedaliero
d li
e in
i
Pronto
o o Socco
Soccorso
so
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Le punture da insetto
Le punture da imenotteri (vespe, calabroni, api) sono
abbastanza frequenti e procurano disturbi di diversa
gravità
Sintomatologia locale:
• pomfo eritematoso, pruriginoso e dolente, malessere
generalizzato
• orticaria generalizzata+dolore, nausea, vomito, dispnea
Sintomatologia sistemica:
grave reazione allergica fino allo shock anafilattico con
perdita di coscienza
Attenzione: se il soggetto è allergico è
i pericolo
in
i l di vita!!!
it !!!
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Il paziente allergico deve munirsi dei seguenti farmaci ed
essere in grado di autopraticarsi un immediato
trattamento:
• adrenalina in confezione pronta all’uso sotto forma di
penna
• adrenalina spray
• antiistaminico sotto forma di compresse sublinguali
• steroide in compresse o fiale
E’ importante rimuovere immediatamente
il pungiglione
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RICORDATE….
TUTTO Q
QUELLO CHE
AVETE VISTO E SENTITO
FINO AD ORA, SEMPRE
NELLA MASSIMA
SICUREZZA…
PERCHE’…….
dott.ssa Elvira Pepi
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UN SOCCORRITORE MORTO….
NON SERVE A NESSUNO….
GRAZIE PER L’ATTENZIONE..
dott.ssa Elvira Pepi
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