Sviluppo capacità fisiche [modalità compatibilità]

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Lo sviluppo delle
capacità fisiche
nella pallavolo
Corso Allievo Allenatore
Cremona, 06 Aprile 2014
Docente: Luca Feroldi
06/04/2014
Prof. Luca Feroldi
1
Le capacità motorie

Sono il presupposto di base per realizzare
consapevolmente l’azione motoria e si dividono
in:

Capacità coordinative, che determinano la
coordinazione
Capacità di mobilità articolare
 Capacità condizionali, che determinano la

condizione fisica.
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Le capacità motorie si suddividono in:
Capacità di forza
CAPACITA’
Capacità di resistenza
CONDIZIONALI
Capacità di rapidità
CAPACITA’ DI MOBILITA’ ARTICOLARE (flessibilità)
Capacità di apprendimento motorio
GENERALI Capacità di adattamento e di
trasformazione
Capacità di controllo motorio
CAPACITA’
COORDINATIVE
SPECIALI
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Capacità di combinazione motoria
Capacità di differenziazione
Capacità di equilibrio
Capacità di orientamento
Capacità di ritmo
Capacità di reazione
Capacità di anticipazione motoria
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Le capacità coordinative


Si basano su condizioni neurologiche,
fisiologiche e psicologiche che consentono al
soggetto di apprendere, organizzare, controllare
e trasformare il movimento
Dipendono dal grado di maturazione del sistema
nervoso centrale e periferico, nonché dai
processi informativi che consentono di ricevere
e decodificare segnali provenienti dall’ambiente
circostante e dal proprio corpo, determinando
procedure di risposte motorie integrate ed
appropriate.
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LE CAPACITA’ COORDINATIVE


Sono le capacità motorie dell’uomo che,
prioritariamente sono determinate dalla
coordinazione, cioè dai processi di controllo e di
regolazione dei movimenti
(Hertz, 1981)
Esse mettono l’atleta in grado di controllare con
sicurezza ed economia, le sue azioni motorie in
situazioni prevedibili (stereotipate) ed
imprevedibili (variabili) e di apprendere
movimenti sportivi in modo relativamente rapido
(Frey, 1977)
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L’IMPORTANZA DELLE
CAPACITA’ COORDINATIVE





Per dominare e risolvere situazioni che richiedono di agire
rapidamente ed in modo finalizzato
Importanti come profilassi verso gli incidenti e gli infortuni
(permettono di evitare cadute e scontri)
Rappresentano la base di una buona capacità senso-motoria di
apprendimento
L’elevata economia determinata dalla precisione del controllo del
movimento, permette di eseguire gli stessi movimenti con uno
scarso dispendio di forza muscolare e con un risparmio di energia
Consentono l’apprendimento di tecniche di altri sport necessarie
utilizzabili per lo sviluppo della condizione fisica e per l’allenamento
di compensazione
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PERIODO D’ORO O FASE
SENSIBILE






L’orologio biologico dell’uomo dice che le capacità coordinative
hanno la migliore possibilità di sviluppo dal periodo che va dai 6-7
anni fino alla pubertà. Si sviluppano per il 75% prima dell’età
puberale e il restante 25% dopo.
Dal 7° anno di età fino alla pubertà, periodo in cui si può osservare:
una rapida maturazione del SNC e relativi effetti (dominanza,
lateralizzazione ecc.)
Un incremento della funzionalità dell’analizzatore acustico ed ottico
Contemporaneo miglioramento dell’elaborazione delle informazioni
Viene facilitato l’addestramento dei abilità motorie complesse
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LE CAPACITA’ COORDINATIVE
GENERALI


1.
2.
3.
Le capacità coordinative generali costituiscono i
requisiti motori individuali e sono strettamente
interdipendenti tra loro. Si formano attraverso un
allenamento multilaterale nei vari sport.
Meinel identifica tre capacità coordinative generali
strettamente connesse tra loro:
la capacità di apprendimento motorio;
la capacità di controllo motorio;
la capacità di adattamento e trasformazione.
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LA CAPACITA’ DI
APPRENDIMENTO MOTORIO




si manifesta per l’apprendimento di nuovi movimenti.
È la più elevata delle capacità coordinative perché senza
la capacità di apprendere movimenti, di memorizzare
quanto appreso e richiamarlo a seconda della
situazione, qualsiasi capacità di controllo o di
adattamento o di trasformazione non ha senso
Si basa soprattutto sui meccanismi di ricezione,
elaborazione ed immagazzinamento delle informazioni.
In primo piano, perciò, ci sono processi percettivi
(analizzatori), cognitivi (valutare/classificare) e
mnemonici
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LA CAPACITA’ DI CONTROLLO
MOTORIO


E’ la capacità di controllare il movimento in fase
esecutiva, rispettando i parametri ritmici,
spaziali e temporali, al fine di perseguire il
programma d’azione prefissato.
Risulta più complicata quanto maggiore è il
numero di elementi da collegare o in relazione
all’ampiezza e alla durata del movimento o
ancora in base al livello di utilizzo delle capacità
condizionali, che tanto più è elevato, tanto più
comporta difficoltà di controllo.
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LA CAPACITA’ DI ADATTAMENTO
E DI TRASFORMAZIONE



E’ la capacità di modificare il movimento, adattandolo o
trasformandolo, in rapporto all’improvviso variare delle
condizioni esterne o interne, senza pregiudicare la
riuscita del risultato previsto.
E’ una capacità riscontrabile in tutte le attività motorie e
sportive nelle quali le condizioni operative mutano
continuamente, come negli sport di situazione.
Un adattamento ottimale ai cambiamenti della situazione
è possibile solo se è disponibile una esperienza motoria
sufficiente su precedenti processi di apprendimento e se
il processo di adattamento viene pilotato in modo
abbastanza preciso, per avere una reazione alle
esigenze dell’ambiente
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LE CAPACITA’
COORDINATIVE SPECIALI






Hanno come premessa le capacità coordinative generali e ne
rappresentano espressioni più specifiche della coordinazione
motoria
vengono formate prevalentemente nel quadro della propria
disciplina sportiva.
Si manifestano con aspetti diversi, non possono essere isolate in
modo netto e, tanto meno, utilizzati separatamente.
Per misurare il livello di possesso di queste capacità ci si può
servire della difficoltà coordinativa, del tempo necessario ad
adattare e trasformare il movimento e del tempo di apprendimento
nelle attività della motricità fine.
I presupposti necessari sono l’esperienza motoria, le informazioni
sensoriali e l’intelligenza pratica.
Le capacità coordinative speciali che più ci riguardano: capacità di
coordinazione segmentaria, di differenziazione, di equilibrio, di
orientamento, di ritmo, di reazione e di anticipazione.
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CLASSIFICAZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
capacità di coordinazione segmentaria o di
combinazione o di abbinamento
capacità di differenziazione
capacità di equilibrio
capacità di orientamento
capacità di ritmo
capacità di reazione
capacità di anticipazione motoria
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Metodi per lo sviluppo delle
capacità coordinative
•
Aumentare o diminuire le difficoltà
esecutive
•
Aumentare o diminuire le informazioni
degli analizzatori
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Indicazioni metodologiche per lo
sviluppo delle capacità
coordinative
1. Variazioni dell’esecuzione del movimento
2. Variazione di condizioni ambientali
3. Combinazione di abilità già automatizzate
4. Esercitazioni con controllo del tempo
5. Variazione delle informazioni secondo l’analizzatore
prevalentemente impegnato
6. Esecuzione degli esercizi con entrambi gli arti o
entrambi i lati
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LA CAPACITA’ DI COORDINAZIONE
SEGMENTARIA O DI COMBINAZIONE O
ACCOPPIAMENTO DI ABILITA’ MOTORIE
 Capacità di coordinare adeguatamente tra
di loro, ed in riferimento al movimento
globale del corpo diretto a raggiungere un
determinato obiettivo d’azione, i movimenti
dei segmenti del corpo stesso
(Meinel e Schnabel,1987)
 CORSA + SALTO
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LA CAPACITA’ DI
DIFFERENZIAZIONE
Capacità di esprimere una grande
precisione, economia e sintonia tra le
singole fasi del movimento e spostamenti
dei segmenti del corpo
(Meinel e Schnabel, 1987)
 QUANTO FORTE? QUANTO RAPIDO?

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TIPI DI
DIFFERENZIAZIONE
1.
2.
3.
cinestesica: la facoltà dell’individuo di saper
dosare e modulare gli interventi muscolari;
dinamica: la possibilità di discriminazione
senso-percettiva dei vari segmenti corporei
nell’eseguire movimenti globali e parziali, svolti
con grande precisione, con e senza l’uso di
attrezzi;
spazio-temporale: capacità individuale di
realizzare movimenti che rispettano una
determinata sequenza spaziale e temporale.
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LA CAPACITA’ DI EQUILIBRIO
Capacità di mantenere il corpo in stato di
equilibrio, di mantenere tale stato o ristabilirlo
durante o dopo ampi spostamenti del corpo.
(Meinel e Schnabel, 1987)

Capacità di mantenere una corretta posizione
nello spazio, sia in condizioni statiche sia
dinamiche, e la capacità di recuperarla quando
si è persa
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LA CAPACITA’ DI ORIENTAMENTO

Capacità di determinare e variare, nello
spazio e nel tempo, la posizione ed i
movimenti del corpo nello spazio e nel
tempo riferiti ad un campo d’azione
definito (campo da gioco, ring, ecc) e/o ad
un oggetto in movimento (palla,
avversario, compagno)
(Meinel e Schnabel, 1987)
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
1.
2.
3.
4.
Si sviluppa con:
La visione periferica
L’analisi delle traiettorie e il calcolo
ottico/motorio o valutazione oculomanuale
La posteriorità
Conoscenza dell’ambiente di gioco
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LA VISIONE PERIFERICA
Sviluppo della capacità di guardare senza
spostare la testa
 L’angolo di visione normale va dai 190° ai
210°

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CLASSIFICAZIONE DELLE
TRAIETTORIE
RASOTERRA: palla che
rotola
AEREA A PARABOLA:
la palla vola
Alta lunga
Alta corta
Bassa lunga
Bassa corta
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TESA A DIVERSE
ALTEZZE:
la palla vola
(testa, petto, bacino,
ginocchio, caviglia)
RIMBALZANTE:
la palla rimbalza
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CONCETTO DI
POSTERIORITA’

Capacità di orientarsi nello spazio, anche
quando non ci si avvale dell’analizzatore
ottico
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CONOSCENZA
DELL’AMBIENTE DI GIOCO

Sapere dove mi trovo rispetto al campo di
gioco senza guardare
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L’ANTICIPAZIONE MOTORIA



È la capacità di prevedere correttamente, sulla
base di un calcolo probabilistico, sia
l’andamento sia il risultato di un’azione e, quindi,
di programmare tempestivamente le operazioni
successive.
Anticipare significa esaminare una situazione
che al presente non esiste
Significa: prepararsi, anticipare, reagire,
eseguire
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LA CAPACITA’ DI
RITMO




Capacità di comprendere un ritmo proveniente
dall’esterno, di riuscire a riprodurlo dal punto di vista
motorio
Capacità di realizzare un ritmo “interiorizzato” cioè
esistente nella propria memoria sensoriale.
(Meinel e Schnabel, 1987)
ORGANIZZARE CRONOLOGICAMENTE GLI IMPEGNI
MUSCOLARI
INDISPENSABILE NELLA FASE DI APPRENDIMENTO
DELLE AZIONI MOTORIE SINGOLE E COLLETTIVE
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
La capacità di ritmizzazione concerne la
possibilità di percepire e riprodurre un ritmo
nella dinamica cronologica-temporale del
processo motorio e di utilizzare il ritmo come
base di riferimento per regolare l’azione,
favorendo il controllo, la precisione e l’economia
dei movimenti; è determinante in tutte le attività
motorie e sportive.
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LA CAPACITA’
DI REAZIONE



Capacità di iniziare ed eseguire rapidamente
delle azioni motorie nel modo più opportuno e
nel minor tempo possibile, dopo un segnale.
Capacità di reagire nel momento più opportuno
possibile e con una velocità adeguata al
compito, in tutti quei casi dove reagire con la
massima rapidità è condizione necessaria
(Meinel e Schnabel, 1987)
QUASI TUTTE LE FASI DI ATTACCO E DI
DIFESA
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La fantasia motoria
Risolvere in forma originale e creativa un
determinato problema motorio è la capacità
di variare, ristrutturare e riprodurre
continuamente nuove forme di movimento.
 Capacità collegata all’anticipazione motoria
e alla memoria motoria. La prima consente
di prevedere non solo azioni successive di
un programma ma anche di predirne il
risultato.

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La seconda consente, a seguito di
informazioni precedentemente registrate di
immaginare (programmazione ideomotoria) l’esecuzione di forme di
movimento nuove.
Si sviluppa grazie alla complessità di
opportunità di apprendimento sempre più
complesse che devono essere offerte
all’allievo sistematicamente.
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SCHEMI MOTORI DI BASE

sono le prime unità di
movimento che il
bambino apprende e
tramite le quali può
appropriarsi di tutto il
bagaglio motorio che
gli abbisogna per la
vita di relazione.
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CAMMINARE
ARRAMPICARSI
SALTARE
CORRERE
PRENDERE
LANCIARE
ROTOLARE
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STRISCIARE
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Abilità Motorie
Sono azioni, o parte di azioni, indirizzate alla costruzione di una
struttura motoria.
• Il movimento, obbiettivo dell’acquisizione, viene appreso in
seguito a ripetizioni, mirate alla formazione di nuovi
automatismi.
• L’apprendimento necessita quindi, almeno inizialmente, prima
che si strutturi il nuovo automatismo, della partecipazione
consapevole, cosciente dell’allievo.
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CAPACITA’ CONDIZIONALI
FORZA
RESISTENZA
RAPIDITA’
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Forza
Capacità di
opporsi e/o di superare una resistenza esterna
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RAPIDITA’
Capacità di compiere movimenti nel più breve tempo possibile
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Resistenza
La capacità di tollerare l’affaticamento
in esercizi fisici di vario tipo
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
1.
2.
3.
La forza si può classificare in:
FORZA MASSIMALE
FORZA RAPIDA
FORZA RESISTENTE (o resistenza alla forza)
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Rappresenta la massima forza possibile che il sistema neuromuscolare ha la possibilità di esprimere, in una massima
contrazione volontaria.
DIPENDE DA QUESTE CONPONENTI:
-Componente fisiologica trasversa del muscolo;
-La coordinazione intermuscolare ( la coordinazione dei muscoli che lavorano
insieme in un dato movimento)
-La coordinazione intramuscolare ( la Coordinazione interna al muscolo)
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LA FORZA RAPIDA COMPRENDE LA CAPACITA’
DEL SISTEMA NEUROMUSCOLARE DI MUOVERE
IL CORPO E LE SUE PARTI (ad esempio, arti
inferiori, arti superiori ) OPPURE OGGETTI
(ad esempio palloni, pesi, giavellotti, dischi, ecc.)
ALLA MASSIMA VELOCITA’ POSSIBILE.
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E’ la capacità dell’ organismo di opporsi all’
affaticamento in prestazioni di forza di lunga
durata.
E’ la capacità di mantenere a lungo gli
IMPEGNI DI FORZA
(in un determinato numero di ripetizioni)
senza diminuire in modo significativo il livello
prestativo.
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