Convegno di Forlimpopoli Relazione Gruppo di lavoro sulle Emergenze/situazioni di crisi Definizione di emergenza: qualsiasi situazione che rende necessario un incremento dell’attività di raccolta nel territorio regionale o in parte di esso. Premesso che non si pretende di dare risposte esaustive sul come risolvere i problemi connessi alle emergenze, il Gruppo ha esaminato le criticità segnalate dai presenti in base all’esperienza maturata durante l’emergenza “Chikungunya”: sono emerse alcune criticità, quali; Nelle zone dove si è sviluppata il virus, i donatori non erano a conoscenza del problema, per cui si presentavano comunque alla donazione. Frammentazione delle comunicazioni. Comunicazioni via e-mail, che non tutti leggono specialmente nei giorni festivi. Difficoltà di informare in maniera adeguata e repentina i donatori delle zone non endemiche. Questo ha fatto sì che si siano presentati per donare donatori che avevano soggiornato nei Comuni interessati dal virus, intasando i punti di raccolta, d’altra parte non tutti i donatori avevano capito quanto la situazione fosse critica per cui in certi casi la loro risposta è stata inferiore alle attese. Come fare per informarli tutti contemporaneamente e metterli nelle condizioni di capire cosa sta succedendo? Vista l’esperienza vissuta in questi mesi, riteniamo fondamentale elaborare e codificare un percorso/organizzazione di gestione delle emergenze nell’ambito della nostra associazione, attraverso l’istituzione di una commissione regionale permanente. Si tratta di un investimento sul futuro Le proposte che il gruppo ha elaborato, sono: La comunicazione per essere efficace, deve essere telefonica, almeno nella fase iniziale, per permettere di fare comprendere agli interlocutori che cosa sta succedendo, seguita poi da mail di conferma, che ha lo scopo di ufficializzare l’attivazione del percorso. Devono essere informati a cascata i componenti di esecutivo/consiglio, i presidenti provinciali, i presidenti comunali e i direttori sanitari. Tutto il personale che gestisce la raccolta sia associativo che medico deve essere informato; le modalità verranno stabilite dalla commissione. Vanno coinvolti i SIMT sia a livello regionale, attraverso il CRAT, ma anche a livello provinciale. Si devono creare task force ai vari livelli che si confrontino costantemente. Va creato in tempi rapidi materiale informativo/formativo sia per gli addetti ai lavori che per i donatori È necessario istituzionalizzare una rete regionale di contatti, meglio se informatica (come si è fatto durante l’emergenza Chikungunya) fra i diversi livelli Chiamata: qualsiasi modo che permetta di informare il donatore di cosa sta succedendo e di che cosa ci serve Istituire dei protocolli con i quali ogni organismo sappia come muoversi in caso di emergenze. Utilizzare modelli sul tipo della Protezione Civile (es. Il Sindaco o chi per esso è rintracciabile 24 ore su 24, in caso di emergenze). Progettare una ipotetica emergenza, per esercitazione. Riccardo Bertoli